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USCIRE DALLA CRISI ITALIANA

Michele Boldrin e Sandro Trento


Washington University in St Louis e Federal Reserve Bank of St Louis Universit di Trento

Roma, 28 febbraio 2012 Non importa che il gatto sia bianco o nero purch mangi il topo

COSA DEVE PREOCCUPARCI


1. La crisi non consiste nello spread alto o nel precariato. Spread e precariet sono la febbre, non la malattia. 2. La crisi consiste nel reddito degli italiani che non cresce e nelloccupazione che diminuisce e peggiora in qualit. 3. La crisi consiste nei consumi reali pro capite che sono uguali a quelli del 1996-97 e nella ricchezza che cala. 4. La crisi consiste nel deteriorarsi degli indici di qualit delleducazione e della professionalit dei giovani. 5. La crisi consiste della grande maggioranza che vive peggio mentre solo una minoranza vive meglio.
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PRODUTTIVITA NAZIONALE
140 160

120

140

120 100

France

100

France Germany

80

Germany UK Italy Spain

80

UK Italy

60

60

Spain

40 40

20

20

0 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010

0 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010

PRODUTTIVITA REGIONALE
4.3 2.1 4.1 2 3.9 1.9 3.7 1.8 3.5 1.7 3.3

veneto

1.6
veneto

3.1

emilia toscana lombardia

2.9

1.5

emilia toscana lombardia

2.7

1.4

2.5 1970 1980 1990 2000 2010

1.3 1970 1980 1990 2000 2010

NO, NON E COLPA DELLEURO


110 105

100

95

90

85

80 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06

ES P_TOTA L GE R_TOTAL UK _TOTAL

FRA _TOTAL ITA_TOTA L

NE DELLA GLOBALIZZAZIONE

ALCUNI SETTORI FAN PEGGIO DALTRI


140 130 120 110 100 90 80 80 70 60 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 60 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 100 140 160

120

ESPMANUFACTURING GERMANUFACTURING UKMANUFACTURING

FRAMANUFACTURING ITAMANUFACTURING

ESPUTILITIES GERUTILITIES UKUTILITIES

FRAUTILITIES ITAUTILITIES

LAVORARE MEGLIO, TASSARE MENO


2,100 2,000 1,900
50% 70% 60% reddito da lavoro dei dipendenti reddito da lavoro degli autonomi reddito del capitale imposte indirette nette ammortamenti reddito da lavoro totale

1,800 1,700 1,600 1,500

40% 30% 20% 10% 0%

1,400 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005

ESPAVERAGEHOURS GERAVERAGEHOURS UKAVERAGEHOURS

FRAAVERAGEHOURS ITAAVERAGEHOURS
8

19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08

IL PRODOTTO A CHI LO PRODUCE


Reddito disponibile netto (1995=100)
300 250

200

150

Amm.Pub Fam.

100

50

0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

SMORGASBORD DI BANALITA (I)


Da un decennio il PIL pro capite non cresce o cala. Da quarantanni cala persino il PIL potenziale. Il costo del lavoro per unit di prodotto continua a crescere ma i salari degli italiani invece no. Da ventanni gli investimenti diretti esteri si son scordati che lItalia esiste.

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SMORGASBORD DI BANALITA (II)


Il Mezzogiorno sempre di pi un altro paese. I livelli educativi continuano a cadere rispetto allOCSE Il costo pubblica amministrazione continua a crescere. I servizi (pubblici o regolati) fanno schifo e tutti lo sanno. Importiamo lavoro dequalificato, esportiamo lavoro altamente qualificato.
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AUSTERITA VS CRESCITA
 Quando la febbre cresce oltre il livello di guardia, allora la febbre diventa il problema. Ridurre la febbre richiede misure debilitanti. Salassare un corpo gi debole lo pu danneggiare per sempre. Lultimo grande salasso avvenne tra il 1992 ed il 2000: fu pari ad un 7-8% di PIL. Mai restituito, in alcuna forma. Ora si sta facendo ESATTAMENTE lo stesso.
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LETERNO EQUIVOCO
La crescita nel lungo periodo viene dallinvestimento, dal cambio tecnologico, dai guadagni di produttivit ma nellimmediato senza spesa pubblica non si riparte. TUTTA levidenza, ma proprio TUTTA, dice lopposto! La crescita economica si determina dal lato dellofferta. Lequivoco, in realt, altamente funzionale al mantenimento di un equilibrio politico. L il problema.
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VANTAGGI COMPARATI ED ASSOLUTI


Nel mondo globalizzato i vantaggi comparati sono determinati da quelli assoluti, ossia dallefficienza dei servizi non commerciabili internazionalmente. I fattori produttivi (K, L e T) si dirigono laddove possono combinarsi meglio ed a minor costo. Lefficienza della combinazione di K, L e T dipende dalla qualit e quantit di servizi offerti in loco. Il nostro svantaggio assoluto lo stato italiano.
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ILLUSIONI PERICOLOSE, OSSIA SCUSE


La soluzione deve venire dalla crescita europea: lEuropa che pu e sa crescere gi lo fa. Le riforme vanno adottate progressivamente evitando eccessi. Il Mezzogiorno non pu farcela, occorre intervento ad hoc  Se laumento della pressione fiscale dovesse generare un surplus, questo andrebbe utilizzato per la crescita
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LA POLITICA LOSTACOLO MAGGIORE


 Il ventennio perduto 1993-2011 dimostra che la classe politica, definita in termini di contrapposizione ideologica, non ha saputo/voluto affrontare i nodi strutturali. La II Repubblica ha fallito: oggi affrontiamo le STESSE questioni affrontate nel 1992, solo molto aggravate. Ha fallito perch ha puntato sullo stesso blocco sociale che aveva governato lItalia dagli anni 50 in poi per governarla nellepoca della globalizzazione. Siamo in un equilibrio politico che porta al declino.
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SPARIGLIARE
 Non si esce dal declino in modo indolore Lequilibrio politico che genera declino ha fiscalit predatrice + evasione + spesa pubblica come collante. Per farlo saltare va tolto il collante. Uscire dal keynesismo straccione permette di prendere due piccioni con una fava: serve sia economicamente sia politicamente.

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NON BASTANO I TECNICI


Non bastano perch possono solo preservare lesistente. Da esso vengono e di esso sono espressione. Come avvenne con laltro periodo tecnico. Il problema tutto politico, pur richiedendo una comprensione tecnica delle sue radici: occorre sparigliare per rompere la barriera ideologica che separa i produttori e permette ai gruppi sociali parassitari dessere la vera classe dirigente italiana. La barriera ideologica ancora quella degli anni 20.
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REDISTRIBUIRE PER USCIRNE


Ma non da lavoro a capitale o viceversa: queste sono categorie inutili sia analiticamente sia politicamente. Redistribuire reddito e lavoro da pubblico a privato. Redistribuire reddito e lavoro da parassiti a produttori. Creare concorrenza ovunque per dissipare le rendite

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LINEE DUN PROGRAMMA DI LEGISLATURA (I)


I. Rifomare lapparato centrale dello stato, smantellandolo. Dallintroduzione dello spoil system alla privatizzazione del contrattto del pubblico impiego. II. Affrontare la questione settentrionale: senza vero federalismo fiscale nascer presto una destra separatista, molto peggio di quanto la LN sia mai diventata. III.Fare uscire lo stato dal controllo delle imprese di servizi, dai trasporti allenergia alle banche.
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LINEE DUN PROGRAMMA DI LEGISLATURA (II)


IV) Va ridisegnato il mercato del lavoro, ma anche quello degli autonomi e delle professioni. I poteri di monopolio vanno eliminati TUTTI e SIMULTANEAMENTE. V) Occorre rifare, letteralmente, il sistema educativo per lo meno dalla scuola media superiore in su. Oggi come oggi esso uno dei motori del declino. VI)Il vero big bang va fatto nei servizi a partire da banche, trasporti, energia e comunicazioni. Ossia, dai servizi che la politica ancora controlla, direttamente o meno.
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CONCLUSIONI
Il declino viene da molto lontano: le sue radici stanno nelle politiche degli anni 80. Dopo la crisi del 92-94 abbiamo sprecato quasi due decenni. Ora la situazione simile, solo molto peggio. Non ci sono soluzioni indolori n vi sono soluzioni tecniche. Il problema davvero politico: quali interessi governano e quali no. Superare gli schieramenti che non governano. Non vi sono nemmeno soluzioni rapide: occorre pensare ad un orizzonte temporale di 5-10 anni per veder frutti. 22

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