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Macroeconomia

IS e LM

SPOSI – Unibo

Carmine Guerriero
c.guerriero@unibo.it

– L3 –

1
Analisi Economica

• Vogliamo studiare le variabili che caratterizzano il mercato dei beni.

• Come nel resto del corso, serviranno diversi strumenti tra cui
principalmente modelli teorici e analisi grafiche. I primi saranno basati su
– Ipotesi fondatrici, di cui enfatizzeremo il ruolo;
– Variabili endogene ed esogene;
– Variabili stock e flusso;
– Identità, equazioni di comportamento, e equazioni di equilibrio;
– Statica comparata anche in forma grafica.

2
Scopo di Tale Analisi

• Saper cogliere e analizzare algebricamente i meccanismi economici.

• Saperli descrivere graficamente.

• Saperli illustrare verbalmente.

• Saperli collegare ad eventi a noi coevi.

3
Algebra di Base I

4
In Generale

Intercetta Coefficiente angolare

se

se

5
Cosa è cambiato?
Cosa è invariato?

6
6
Aumento di β

Cosa è cambiato?
Cosa è invariato?

7
Algebra di Base II

+– +

8
Y come Funzione di X

y +– +

9
Effetto di un Aumento di α?

y + – +

10
Effetto di un Aumento di β?

y +– +

11
Algebra di Base III

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Il PIL Come Produzione e Reddito
▪ Nelle scorse lezioni:
▪ Abbiamo guardato al PIL come valore dei beni e servizi finali
prodotti (e offerti) nell’economia.

▪ Chi domanda questi beni e a che scopo?


▪ Sono beni diversi, domandati da soggetti diversi con scopi diversi.

13
Contabilità Nazionale *
▪ Una lavatrice comprata da una famiglia è consumo privato.
▪ Una lavatrice comprata da una lavanderia è investimento.

▪ La spesa per riparazioni idrauliche sostenuta da una famiglia è


consumo privato.
▪ La spesa per riparazioni idrauliche sostenuta dalla lavanderia è
consumo intermedio.

▪ Un immobile comprato da privati è investimento.


▪ Un immobile comprato dallo Stato è spesa pubblica.

14
La Domanda di Beni e Servizi (Z) *
▪ BENI:
 di consumo (servono a soddisfare un bisogno ora);

 di investimento (servono ad ottenere consumo futuro).

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Consumo e Spesa Pubblica *
BENI di consumo (servono a soddisfare un bisogno):

1. Consumo privato (C): beni e servizi acquistati dal settore privato, e


cioè da famiglie e imprese. Include sia i beni durevoli, come ad esempio
un’auto nuova, che quelli non durevoli, come ad esempio una pizza.

2. Spesa Pubblica (G): beni e servizi acquistati dall’amministrazione


pubblica, e cioè dal governo centrale e da quelli locali. Include la spesa
per consumi, quella per investimenti pubblici, che non entrano in I, ma
non i trasferimenti, e cioè pensioni e sussidi a famiglie e imprese. Questi
vengono sottratti alle imposte per ottenere le Tasse nette (T).

16
Investimento *

BENI di investimento (forniscono servizi-consumo in futuro):

3. Investimento (I): è dato dalla somma dell’investimento


residenziale, e cioè dall’acquisto di nuove unità abitative da parte
delle famiglie, e di quello non residenziale, e cioè dall’acquisto di
nuovi impianti e macchinari da parte delle imprese.

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Importazioni, Esportazioni, e Scorte *

18
Produzione = Offerta = Domanda *

19
Composizione del PIL nel 2007

USA Euro Italia


Consumo 71,1% 55,7% 59,2%
Investimento 21,2% 22,3% 22,7%
Spesa pubblica 13,5% 19,4% 18,3%

Esportazioni 13,8% 45,1% 28,2%


Importazioni 19,6% 42,5% 28,6%
Saldo commerciale -5,8% 2,6% -0,4%

Fonte dati: EUROSTAT

20
Consumo e Investimento, 1970-2006, Italia
70

60

50

40

30

20

10
1970

1972

1974

1976

1978

1980

1982

1984

1986

1988

1990

1992

1994

1996

1998

2000

2002

2004

2006
consumo investimento spesa pubblica

21
Saldo Commerciale, 1970-2006, Italia
30 5

28
4
26
3
24
2
22

20 1

18
0
16
-1
14
-2
12

10 -3
1970

1972

1974

1976

1978

1980

1982

1984

1986

1988

1990

1992

1994

1996

1998

2000

2002

2004

2006
esportazioni importazioni saldo commerciale

22
Necessità di Fondazioni Teoriche

23
Ipotesi Semplificative *

4. L’economia è chiusa agli scambi con l’estero. Formalmente,


questo implica che X = IM = 0 e, quindi, che Z = C + I + G.

24
Consumo (C ): Struttura ed … *

25
Equazione di Comportamento *

26
Graficamente *

27
Il Risparmio Privato *

▪ Il risparmio privato ( ) è la parte di reddito disponibile che non


viene consumata: .

▪ è la propensione (marginale) al risparmio.

28
Variabili Esogene ed Endogene … *

▪ Una variabile endogena dipende da altre variabili all’interno del modello


e queste dipendenze sono l’oggetto dell’analisi, e.g., .

▪ Una variabile esogena invece non è spiegata all’interno del modello o, in


altre parole, è presa come data, e.g., .

▪ Nota: La distinzione dipende dal modello che si usa.


- Una stessa variabile può essere esogena in un modello, ma endogena in
un modello diverso basato su ipotesi differenti.

29
In Questo Modello *
In questo modello:
• Il consumo viene determinato in maniera endogena in funzione
del reddito disponibile e della propensione al consumo.

• Le altre componenti della domanda— —sono esogene perché


vengono determinate fuori dal modello.

In seguito permetteremo agli investimenti di essere endogeni, ma tratteremo


sempre e T come esogeni. Perché?

30
Spesa Pubblica e Imposte Nette *
• : Spesa pubblica;
• : Imposte dirette e indirette – trasferimenti.
Sono le principali leve della politica fiscale.

▪ La differenza è il saldo primario del bilancio pubblico prima


degli interessi sul debito. I seguenti scenari sono possibili:
: avanzo o surplus primario;
: disavanzo o deficit primario;
: pareggio primario.

31
Disavanzo Primario Vs Debito Pubblico *

32
Equilibrio *

33
Livello di Produzione di Equilibrio *

34
Il Significato del Moltiplicatore *

35
Il Meccanismo del Moltiplicatore *

36
Un Esempio Numerico
Aumento di: Destinazione maggior reddito

Round Domanda Produzione Reddito Consumo Risparmio


0 1 1 1 0.75 x 1 0.25 x 1
1 0.75 0.75 0.75 0.75 x 0.75 0.25 x 0.75

2 (0.75)2 (0.75)2 (0.75)2 0.75 x 0.25 x (0.75)2


(0.75)2
3 (0.75)3 (0.75)3 (0.75)3 0.75 x 0.25 x (0.75)3
(0.75)3
… … … … … …
∞ 1/(1-0.75) 1/(1-0.75) 1/(1-0.75)

37
Questioni Empiriche: Magnitudine e

1. Quanto è grande il moltiplicatore nella realtà?


▪ Si può dare una risposta consistente con l’econometria, che è una
branca della statistica applicata all’analisi economica.

▪ Auerbach e Gorodnichenko (2010) stimano che l’effetto moltiplicatore


varia nelle fasi del ciclo economico.

38
Durata dell’Aggiustamento
2) Quanto tempo dura l’aggiustamento?
▪ Per rispondere a una simile domanda dovremmo elaborare un
modello dinamico e non statico—che descrive cioè solo
l’equilibrio finale dell’economia—come quello discusso sinora.

▪ Il modello circolare basta però a confrontare due equilibri. Un


tale esercizio è chiamato appunto statica comparata.

▪ Questo tipologia di analisi aiuta a valutare il passaggio da un


equilibrio all’altro (come di sopra).
39
Rappresentazione Grafica

40
Spazio Reddito-Reddito

41
Offerta Perfettamente Elastica

42
L’Offerta Incontra la Domanda

43
Produzione e Reddito di Equilibrio *

44
Un Aumento della Spesa Autonoma

45
Aggiustamento

46
Effetto Moltiplicativo *

0.75*0.75

0.75

47
L’Equilibrio da un Altro Angolo *
▪ Abbiamo definito l’equilibrio come:
Domanda = Offerta/Produzione di beni e servizi

▪ Un modo equivalente è Investimento = Risparmio

48
Definire Risparmio e Investimento *

49
Un Pò di Algebra *

50
Investimento = Risparmio *

51
Riassumendo *

52
Utilizziamo il Nostro Modello!

1. La “fiducia” dei consumatori.

2. Spesa pubblica e crescita?

3. Tutti vogliono ridurre le tasse.

4. È bene risparmiare?

53
1. Indice di “Fiducia” dei Consumatori *

▪ Misura il grado di ottimismo sullo stato dell’economia.

▪ Quando sale i consumatori spendono, quando scende i consumatori


risparmiano.

▪ È più facile fare acquisti quando si ha fiducia sulla futura evoluzione del
proprio reddito e potere d’acquisto.

54
La «Fiducia» nel Tempo - USA

55
*

56
Come Procedere *

57
Soluzione *

58
Un Calo nella Fiducia *

59
2. Spesa Pubblica e Crescita *

▪ Nel breve periodo, un aumento della spesa pubblica implica un


aumento della produzione, e.g., costruire un’autostrada, un ponte … o
(caso limite) fare scavare una grande buca e poi ricoprirla.

60
61
Soluzione *

62
Aumento di G *

63
Il Segreto per Uscire dalla Crisi? *
Keynes: Aumentando la spesa pubblica (costruiamo strade e ponti;
assumiamo personale pubblico; facciamo una guerra) indurremo
crescita nel beve periodo e usciremo dalla recessione per sempre.

Semplice, ma ci sono due problemi fondamentali:


1. There in no free lunch … Qualcuno (noi o i nostri figli) dovrà
pagare in forma di maggiori tasse oggi o maggiore debito domani.
2. Il modello circolare si riferisce al breve periodo, nel lungo la
chiave della crescita è il “progresso tecnologico”, cioè il lato
dell’offerta e non la domanda, come discuteremo ancora più in là.

64
Tasse e Spesa Pubblica *

▪ Se non si vuole creare deficit e quindi aumentare il debito, ogni


riduzione delle tasse deve essere accompagnata da una riduzione della
spesa pubblica, a parità di altre entrate. In maniera simile ogni aumento
della spesa pubblica deve essere coperto da un aumento della tassazione.

▪ Questa è un regola aurea di buon governo.

65
3. Tutti Vogliono Ridurre le Tasse!
“Alleggerimento della pressione fiscale per
tutti […] Mezzo punto di PIL di spesa
corrente primaria in meno nel primo anno, un
punto nel secondo e un punto nel terzo”

“Abbasseremo la pressione fiscale sotto


il 40% del PIL […] Un punto di PIL di
minore spesa pubblica corrente”

66
Ridurre Tasse e Spesa Pubblica? *

67
Ridurre la Spesa Pubblica *

68
Ridurre le Tasse Nette *

c1Δ
1

69
70
71
Soluzione *

72
4. E’ Bene Risparmiare? *

▪ SR (paradosso della parsimonia): essendo la produzione determinata


solo da shock alla domanda, un aumento della propensione assoluta al
risparmio può lasciare invariato il risparmio aggregato.

▪ LR: un aumento della propensione marginale al risparmio, aumenta


capitale e reddito di stato stazionario e perciò crea crescita nel MR.

73
74
Soluzione *

75
Soluzione *

76
Diversi Moltiplicatori *

77
Interpretazione *
▪ Se la spesa pubblica si riduce di 1mld di euro e allo stesso tempo
crescono di 1mld di euro gli investimenti, l’effetto netto sul PIL è:

1 1
− =0
1 − c1 1 − c1
   
effetto aumento investimen ti effetto riduzione spesa

▪ Se la spesa pubblica si riduce di 1mld di euro e allo stesso tempo si


riducono di 1mld di euro le imposte nette, l’effetto netto sul PIL è:
c1 1
− = −1
1 − c1 1 − c1
   
effetto riduzione imposte nette effetto riduzione spesa

78
Diversi Moltiplicatori *
Intuizione economica:

• Una riduzione della domanda riduce la produzione in misura 1:1;

• Un aumento del reddito disponibile aumenta la produzione in


misura 1:c1. Il resto viene risparmiato.

79
Cosa Abbiamo Fatto
L’equilibrio nel mercato dei beni:
Domanda = offerta
Risparmio aggregato = investimenti

Statica comparata:
Moltiplicatori;
Variazioni della domanda autonoma.

80
Esercizi: Definizioni

Si definisca:
• Disavanzo primario e Debito pubblico.

81
Esercizi: Definizioni

Si definisca:
• Disavanzo primario e Debito pubblico.

82
Esercizi: Distinzioni

▪ Il moltiplicatore della spesa:


a) irrilevante in una trappola della liquidità.
b) è massimo se non ci sono risparmi.
c) dipende dalle politiche espansive del governo.
d) è irrilevante in un’economia senza banche.
e) è minimo se non ci sono risparmi.
f) Dipende dalle politiche espansive della Banca Centrale.

83
Soluzione

▪ Il moltiplicatore della spesa:


a) irrilevante in una trappola della liquidità.
b) è massimo se non ci sono risparmi.
c) dipende dalle politiche espansive del governo.
d) è irrilevante in un’economia senza banche.
e) è minimo se non ci sono risparmi.
f) Dipende dalle politiche espansive della Banca Centrale.

84
Le Prossime Lezioni

Modello IS-LM:

1. Mercato dei beni: IS.

2. Mercati finanziari: LM.

3. Equilibrio e statica comparata.

85
I Mercati Finanziari
• Differenze tra moneta e titoli:
– Tasso di interesse e rendimento.

•Moneta:
– Funzioni della moneta;
– Tipi di moneta.

•Domanda e offerta di moneta:


– Equilibrio e statica comparata;
– Trappola della liquidità.

86
Settori Reali e Settori Finanziari *

▪ Beni e servizi sono scambiati nel settore reale dell’economia.

▪ Le attività finanziarie, sono strumenti di accumulazione della ricchezza


delle famiglie e delle imprese dal valore meramente convenzionale,
scambiate nel settore finanziario dell’economia.

87
Ricchezza: Moneta … *
1. Moneta: insieme dei mezzi di pagamento.
▪ Due tipi di moneta:
- Circolante: banconote e monete metalliche;
- Depositi: permettono di emettere assegni, di usare carte di credito
(es. Visa) o carte di debito (es. bancomat e bancoposta).
▪ Il grado di liquidità di un’attività finanziaria è dato dalla facilità
con cui è possibile scambiarla con circolante. Tale grandezza
misura indirettamente l’attività di una economia, e.g., è un indicatore
dell’importanza dell’economia sommersa.
▪ Il circolante è perfettamente liquido, i depositi meno.

88
Nelle Sue Diverse Forme e … *

Grado decrescente di liquidità:


• M0 o high-powered money H, o monetary base: ammontare di
moneta emessa dalla banca centrale.

• M1: M0 + transaction money, i.e., depositi privati non vincolati presso


banche commerciali, utilizzabili direttamente per transazioni.

• M2: M1 + depositi privati vincolati presso banche commerciali, non


utilizzabili direttamente per transazioni.

89
Titoli *

90
Moneta Vs. Titoli *

Dimensioni da considerare quando scegliere se detenere moneta:

1. Livello delle transazioni da finanziare;

2. Il tasso d’interesse sui titoli a cui si rinuncia;

3. Costi di transazione dovuti al passaggio da moneta a titoli.

91
Trade-off tra Liquidità e Interessi *

▪ Moneta:
• Può essere usata per effettuare transazioni, ma non frutta interessi.

▪ Titoli:
• Non possono essere usati per chiudere transazioni, ma fruttano interessi.

92
93
Il Tasso di Interesse Nominale *

94
Mercato della Moneta e dei Titoli *

▪ Stiamo parlando di due mercati:


• Il mercato della moneta.
• Il mercato dei titoli.

▪ Possiamo analizzare l’equilibrio in uno solo dei due mercati perché


se uno solo è in equilibrio anche l’altro lo è, i.e., legge di Walras.

▪ Ci concentreremo sul mercato della moneta.

95
Moneta: chi la Offre? *

▪ La banca centrale—in Europa la Banca Centrale Europea o BCE—


stampa cartamoneta e conia monete metalliche.

▪ Le banche commerciali raccolgono dal settore privato risparmi in


forma di depositi che vengono poi utilizzano per effettuare prestiti.

96
Chi la Domanda? *

▪ Il settore privato domanda moneta per effettuare transazioni.

▪ Le banche commerciali domandano moneta per detenere riserve a


fronte dei depositi. Parte sono precauzionali, altre obbligatorie.

97
Le Funzioni della Moneta *
1. Strumento di pagamento, i.e.,
• per eseguire delle transazioni (mezzo di scambio).

2. Unità di conto, i.e.,


• per confrontare il valore di beni e servizi.

3. Riserva di valore e mezzo di scambio, i.e.,


• per trasferire ricchezza nel tempo.

98
Diversi Tipi di Moneta
1. Bene-moneta: un bene dotato di valore intrinseco che ognuno accetta
in cambio di altri beni e servizi, e.g., monete d’oro.

2. Banconote private: emesse da una banca privata, dichiarate moneta


(fiat money), e senza alcun valore intrinseco.

3. Banconote garantite da un bene: emesse da una banca tipicamente


centrale e convertibili in un bene detenuto dalla banca, e.g., gold standard.

4. Fiat Money: emesse da una banca centrale, dichiarate moneta (fiat


money), e senza alcun valore intrinseco.
99
“Fiat Money” e Fiducia

Un pezzo di carta colorato senza alcun valore intrinseco.

100
Signoraggio *

▪ Reddito ottenuto dallo stato grazie all'emissione di moneta →


Intuizione: il valore nominale non corrisponde al valore reale della moneta
in termini di metallo prezioso, e.g., una moneta con valore di 100 unità
d’oro ne contiene 50. Gli intermediari aggiustano i prezzi e, per un bene che
vale 100, chiedono 2 monete → monetizzazione crea inflazione.

▪ La Banca centrale europea (BCE) redistribuisce il suo signoraggio


alle varie banche centrali nazionali, e.g., il 12.5% alla Banca d'Italia. I
governi dei singoli paesi prelevano gran parte di questi trasferimenti
tramite il prelievo fiscale, e.g., in Italia fino al 98%.

101
Mercato della Moneta *

Offerta di Moneta = Domanda di Moneta

MS = M D

102
Offerta di Moneta *

103
Domanda di Moneta *

104
Equilibrio *

105
Grafico: Mercato della Liquidità *

106
Effetti sull’Equilibrio

▪ Aumento del PIL nominale.

▪ Aumento dello Stock di Moneta.

▪ Calo del Tasso di Interesse.

107
Aumento del Pil Nominale *
MS

108
Aumento dello Stock di Moneta *

109
Calo del Tasso di Interesse *

110
Politica Monetaria: *

▪ Politica monetaria: la banca centrale controlla o, più di recente, il


tasso di interesse . Questi interventi sono chiamati politica monetaria.
▪ Espansiva: accelera l’economia;
▪ Restrittiva: frena l’economia.

111
Espansiva, … *

▪ La banca centrale compra titoli statali e paga con moneta:


1. Aumenta la moneta nel sistema economico;
2. Aumenta il prezzo dei titoli e quindi scende .

▪ Intuizione:
Perché domandare più moneta? Perché il tasso di interesse sta scendendo e
allora conviene vendere titoli, consumare, e detenere liquidità in banca.

112
Restrittiva, … *

▪ La banca centrale vende titoli statali e incassa moneta:


1. Diminuisce la moneta nel sistema economico;
2. Diminuisce il prezzo dei titoli e quindi sale .

Intuizione:
Perché domandare meno moneta? Perché il tasso di interesse sta salendo e
allora conviene comprare titoli e investire invece di detenere liquidità.

113
Funzionamento *

▪ La banca centrale controlla l’offerta di moneta, il che in pratica


significa controllare (“tasso della BC”) oppure (“quantitative easing”).

▪ L’altra variabile si adegua per equilibrare i mercati di moneta e titoli.

114
Ancora sul Micro-Meccanismo *

• Sappiate descrivere il micro-meccanismo economico.

• Facciamo un passo indietro e riguardiamo i singoli casi…

115
Aumento del Pil Nominale *
MS

MD = PY'L(i)

MD = PYL(i)

116
Aumento dello Stock di Moneta *

117
Calo del Tasso di Interesse *

118
Politiche Monetarie Inefficaci *

▪ La politica monetaria è potente e importante.

▪ Ma in alcuni casi è inefficace.

119
Trappola della Liquidità: Intuizione *
▪ La BC non può ridurre al di sotto dello zero perchè altrimenti non
sarebbe conveniente detenere titoli/post-porre il consumo.
▪ In corrispondenza di un tasso di interesse nullo, il settore privato è
indifferente tra titoli e moneta e di conseguenza:
▪ la domanda di moneta diventa (localmente) orizzontale e
quindi si è disposti a detenere differenti livelli di liquidità per ;
▪ un’espansione monetaria diventa inefficace.

L’economia cade in una trappola della liquidità.

120
… e Grafico *
MS M S' MS''

M''

121
Banche e Mercati Finanziari

1. Il ruolo delle banche commerciali.

2. Il ruolo della Banca Centrale.

122
Banche Commerciali e Trasmissione *

▪ Finora abbiamo ignorato il ruolo delle banche commerciali.

• Esso è cruciale dato che amplifica l’azione della Banca Centrale.

• Senza banche perdiamo l’effetto di moltiplicatore della moneta .


➢ concetto simile al moltiplicatore della spesa autonoma.

123
Banca Centrale *

Ruolo: ha il monopolio nella creazione di moneta.

Disegno istituzionale: deve essere indipendente dal governo.

124
Ruolo: Possibili Obiettivi e … *

1. Promuovere l’occupazione.
2. Favorire la crescita economica.
3. Stabilizzare i prezzi.
4. Stabilizzare l’offerta di moneta e i tassi di interesse.
5. Stabilizzare i mercati finanziari.
6. Stabilizzare i mercati valutari.

125
Funzioni *

126
Disegno Istituzionale *

• Indipendenza dalle autorità politiche.

127
Come si Crea la Moneta? *

Operazioni di mercato aperto:


• vendita/acquisto titoli di Stato;
• contrarre/espandere la base monetaria.

Ma come avviene?
1. Asta esterna alla Borsa riservata ai grandi investitori istituzionali.
2. Questi rivendono i titoli ai risparmiatori e ad altri intermediari.
3. Esiste poi un mercato secondario dei titoli.

128
La BCE ha Comprato Bond? Sì

129
Politica Monetaria non Convenzionale *

La BC compra titoli di Stato, ma può anche acquistare obbligazioni


private da banche commerciali e investment bank quando l’approccio
convenzionale è inefficace, i.e., trappola della liquidità.

Questo strumento non convenzionale è conosciuto come quantitative


easing e implica l’acquisto da parte della BC di titoli a medio-lunga
scadenza, e.g., 3 anni con un tasso di rendimento di circa l’1%.

130
Quantitative Easing: A Cosa Serve *

1. Può contribuire al salvataggio di un istituto di credito.

2. Può eliminare dal mercato e dai bilanci delle banche "titoli tossici"
con elevati gradi di rischio o con bassa remunerazione.

3. Può fornire liquidità al sistema quando le banche commerciali non


vogliono prestarsi denaro o prestarlo a famiglie e imprese.

131
Possibile Fallimento *

• Fornire liquidità alle banche non significa fornirla al sistema


economico, ed in particolare, alle imprese e alle famiglie.

Esempio: le banche commerciali potrebbero depositare la liquidità presso la


BC e godere di un tasso di interesse basso, ma senza alcun rischio.

La BCE ha come obiettivo primario un tasso di inflazione non superiore al


4% e non usa, di solito, il quantitative easing. Almeno sino al 12/2011.

132
Sterilizzazione *

- Acquisto di titoli ritenuti «deboli» (es: BOT).

- Vendita contemporanea di titoli ritenuti «forti» (es: Bund).

133
Propagazione: Senza e … *

134
Con le Banche Commerciali *

135
In Generale*

136
Equilibrio*

137
Esercizi *

138
139
Tasso di Interesse Nominale e Reale *

140
141

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