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Macroeconomia

Variabili Macroeconomiche

SPOSI – Unibo

Carmine Guerriero
c.guerriero@unibo.it

– L2 –

1
Misurare l’Economia: Aggregati …
▪ Pil:
• 3 definizioni alternative.
• Reale vs. nominale.
• Pil nel tempo.
▪ Disoccupazione:
• Tasso di disoccupazione e partecipazione.
▪ Inflazione:
• Deflatore Pil o Indice dei prezzi al consumo.
▪ Tasso di interesse:
• Reale vs. nominale e rischio.

2
… E Loro Senso
1. Produzione e crescita: quanto produce un’economia e quanto cresce
tale produzione nel tempo.

2. Tasso di disoccupazione: proporzione di forza lavoro non occupata e


in cerca di occupazione (tipicamente nell’ultimo mese).

3. Tasso di inflazione: tasso di crescita del prezzo medio dei beni


nell’economia.

4. Tasso di interesse: per il debitore (creditore) è la percentuale della


somma prestata da corrispondere (che riceverà) come remunerazione al
termine del prestito. Esso quantifica il costo opportunità del denaro.

3
Un Pò di Lessico*

4
Flusso o Stock?*
▪ Reddito (flusso): entrate relative ad un certo arco temporale.

▪ Risparmio (flusso): il reddito disponibile—e quindi al netto delle


tasse—che un individuo non consuma in un certo arco temporale.

▪ Ricchezza (stock): somma dei risparmi al netto dei debiti.

▪ Moneta (stock): l’insieme dei mezzi di pagamento.

5
Contabilità Familiare

Sistema economico elementare formato da pochi individui:


• Quanto valore entra e da quali fonti? Concetti chiave: reddito netto,
risparmio, trasferimenti inter-familiari …
• Quanto valore esce e in quali impieghi? Concetti chiave: spesa per
abitazione, cibo, vestiti, trasporti …

Misurazione: tendenzialmente incontrovertibile.

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Contabilità Aziendale

Sistema economico complesso:


• Quanto si produce e come? Concetti chiave: funzione di produzione,
frontiera ottimale …
• Quale è la scelta ottima degli input dato i rispettivi prezzi?
Concetti chiave: utilizzo delle risorse, costo di produzione, valore
aggiunto …
• A quanto si vende e che profitto si realizza? Concetti chiave: mark-
up, profitto, potere di mercato …

Misurazione: tendenzialmente interpretabile attraverso pratiche contabili.

7
Contabilità Nazionale

Sistema economico altamente complesso:


• Quanto e cosa si produce? Concetti chiave: PIL (consumo, spesa
pubblica, investimenti, importazioni ed esportazioni) …
• Quante persone possono lavorare? Quante lavorano? Concetti
chiave: forza lavoro, disoccupazione …
• Qual è il prezzo medio e come varia nel tempo? Concetti chiave:
inflazione, tassi di interesse e di cambio …

Misurazione: dell’attività economica aggregata per sua natura soggetta


ad approssimazione da parte degli uffici di statistica, e.g., ISTAT.

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Prodotto Interno Lordo: Definizione *
▪ PRODOTTO: beni e servizi prezzati dal mercato.
▪ INTERNO: prodotti sul territorio nazionale senza tener conto della
nazionalità del produttore. Non è quindi il prodotto nazionale, la cui
rilevanza scema sempre più in economie globalizzate, e.g., trasferimenti
di suolo: https://landmatrix.org/charts/map-of-investments/
▪ LORDO: al lordo dell’ammortamento, e cioè del deprezzamento dei
mezzi di produzione durante il processo produttivo.

NOTA BENE: Sono possibili altre misure che invece considerano invece la
produzione nazionale e/o netta (PNL, PIN, PNN).

9
PIL: Lato della Produzione, Domanda *

Tre modi di definire il PIL:


1. Il PIL è il valore dei beni e servizi finali, e cioè destinati al
consumo e prezzati sul mercato, prodotti nell’economia in un dato
periodo di tempo.

▪ Beni e servizi intermedi e cioè destinati alla produzione di altri beni e


servizi sono esclusi. Perché?
• Per non misurarli due volte!!!

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PIL: Lato della Produzione, Offerta *

2. Il PIL è la somma dei valori aggiunti dei singoli produttori


presenti nell’economia in un dato periodo di tempo.

▪ Valore aggiunto: valore della produzione meno il valore dei beni e


servizi intermedi.

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PIL: Lato del Reddito *

3. Il PIL è la somma dei redditi dell’economia in un dato periodo di


tempo.
▪ Reddito lordo da lavoro.
▪ Reddito lordo da capitale.
▪ Imposte indirette e cioè non sui redditi, i.e., IVA e accise varie.

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Riassumendo *

Tre definizioni del PIL:


1. Se visto dal lato della domanda, il PIL è uguale al valore aggregato
(la somma) dei beni e servizi e finali.
2. Se visto dal lato dell’offerta, il PIL è uguale al valore aggiunto
aggregato.
3. Se visto dal lato del reddito, il PIL è uguale al valore aggregato dei
redditi percepiti nell’economia data una particolare interpretazione
delle imposte indirette.

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Pil: Un Esempio

Lo Stato X ha due sole imprese:


Impresa 1 produce acciaio, paga i lavoratori 80, vende acciaio per 100
all’impresa 2, paga 10 di IVA.
profitto: 10 =100-80-10 valore aggiunto: 100 =100-0

Impresa 2: compra acciaio e produce automobili, paga 100 l’acciaio,


paga 70 i lavoratori, vende automobili a 300, e paga 30 di IVA.
profitto: 100 =300-100-70-30 valore aggiunto: 200=300-100

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1. Valore dei Beni e Servizi Finali: 300

Impresa 1 produce acciaio, paga i lavoratori 80, vende acciaio per 100
all’impresa 2, e paga 10 di IVA
profitto: 10 valore aggiunto: 100

Impresa 2: compra acciaio e produce automobili, paga 100 l’acciaio,


paga 70 i lavoratori, vende automobili a 300, paga 30 di IVA
profitto: 100 valore aggiunto: 200

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2. Valore Aggiunto Aggregato: 300

Impresa 1 produce acciaio, paga i lavoratori 80, vende acciaio per 100
all’impresa 2, paga 10 di IVA
profitto: 10 valore aggiunto: 100

Impresa 2: compra acciaio e produce automobili, paga 100 l’acciaio,


paga 70 i lavoratori, vende automobili a 300, e paga 30 di IVA
profitto: 100 valore aggiunto: 200

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3. La Somma dei Redditi: 300

Impresa 1 produce acciaio, paga i lavoratori 80,vende acciaio per 100


all’impresa 2, e paga 10 di IVA.
profitto: 10 valore aggiunto: 100

Impresa 2: compra acciaio e produce automobili, paga 100 l’acciaio,


paga 70 i lavoratori, vende automobili a 300, e paga 30 di IVA
profitto: 100 valore aggiunto: 200

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Variabili Reali e Nominali

Nominale Reale

Quale ci interessa di più?

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Pil Nominale e Reale: Definizione *

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Esercizio 1: PIL Nominale e Reale
Anno Produzione Prezzo (euro)
2014 18 15000

2015 21 15500

2016 25 16700

Esercizio: Calcolare
1) Pil Nominale per ogni anno.

2) Pil Reale per ogni anno (2014, 2015, 2016).

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Soluzione con Anni Base 2014, …
Anno Produzione Prezzo (euro) PIL nominale PIL reale (prezzi 2014)

2014 18 15000 270000 270000

2015 21 15500 325500 315000

2016 25 16700 417500 375000

▪ Il 2014, in questo caso, è detto anno base.

▪ Si può ripetere l'esercizio usando il 2015 e il 2016 come anni base.

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2015 e 2016

Prezzo PIL PIL reale PIL reale PIL reale


Anno Produzione
(euro) nominale (prezzi 2014) (prezzi 2015) (prezzi 2016)

2014 18 15000 270000 270000 279000 300600


2015 21 15500 325500 315000 325500 350700
2016 25 16700 417500 375000 387500 417500

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Crescita Nominale e Reale

Variazione PIL nominale

2014-2015 +20,6% =(325.5-270)/270

2015-2016 +28,3% =(417.5-325.5)/325.5

Variazione PIL reale


prezzi 2014 prezzi 2015 prezzi 2016
2014-2015 +16,7% +16,7% +16,7%
2015-2016 +19,0% +19,0% +19,0%

23
Discussione
▪ La variazione del PIL nominale è falsata dall’inflazione:
• Apparentemente la crescita è aumentata di quasi 8 punti.
• In realtà, la variazione è stato di soli 2.3 punti percentuali.

▪ La variazione del PIL reale non risente dell’inflazione:


• Se ci interessa il potere d’acquisto, dovremmo usare il PIL reale.
• Il tasso di crescita reale non risente della scelta dell’anno base.

I dati sulla crescita discussi dai media si riferiscono al PIL reale o a


quello nominale?

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Evoluzione in Italia

▪ Perche’ PIL nominale e reale coincidono nel 2005?


▪ Perche’ il PIL nominale cresce più velocemente di quello reale?
25
Come si Misura il PIL in Pratica?

Il Pil viene stimato, di norma, ogni trimestre dall’ufficio statistico nazionale


Istat, che raccoglie i seguenti dati fiscali:
• Fatturato delle imprese, i.e., vendite beni finali;
• Imposta sul valore aggiunto pagata dalle imprese;
• Dichiarazioni dei redditi.

Un ovvio problema, è l’incidenza dell’evasione fiscale.

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Evasione Fiscale

Non considerare l’evasione fiscale implica sottostimare il Pil.

In realtà, nei paesi avanzati le stima del Pil sono corrette per considerare
l’esistenza di una economia sommersa.

27
I Limiti del PIL *
Il PIL non riflette il valore di molte cose:
• Eterogeneità delle preferenze e della tecnologia nello spazio/tempo;
• Qualità dei prodotti;
• Produzione domestica ed economia sommersa;
• Deterioramento delle risorse naturali;
• Salute e longevità;
• Distribuzione del reddito;
• Qualità della vita (es.: crimine, stress);
• Felicità.
Eppure, risulta essere fortemente correlato a queste grandezze …

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Felicità e PIL – USA nel Tempo

29
Felicità e PIL – Attorno al Mondo

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Soddisfazione e PIL

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Sviluppo Umano e PIL *

Indice di Sviluppo umano: (1) aspettativa di vita; (2) alfabetizzazione


adulti; (3) frequenza scolastica; (4) PIL
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Aspettative di Vita e PIL

Source: Jones, Klenow, 2016, AER

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Una Differenza dell’1% è Enorme

Paese A

Paese B

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Benessere e PIL

Source: Jones and Klenow (AER, 2016)

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Domande Cruciali *

• Perché ci interessa il PIL?

• Ci interessa il PIL reale o quello nominale?

• Ci interessa il PIL totale o il PIL pro-capite?

• Che effetti hanno differenti tassi di crescita?

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Crescere al Doppio non è Banale

Paese A

Paese B

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PIL Attorno al Mondo
PIL reale pro-capite PPA
(Penn World Tables 6.2)

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Recessioni ed Espansioni *
▪ Lo stato normale di un’economia è l’espansione.
➢ La produzione cresce di anno in anno.

▪ L’espansione è intervallata da episodi di recessione, ossia diminuzione


della produzione.
➢ Spesso le recessioni sono «auto-correzioni» dell’economia e non
«crisi economiche».

▪ Lo stato patologico di un’economia è la stagnazione, ossia bassa


crescita per un periodo prolungato.

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Growth and Business Cycles

Espansione Recessione

Trend
t
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Breve, Medio, e Lungo Periodo *

Cosa determina la produzione?


▪ Nel breve periodo, la produzione fluttua a causa di shock e politiche
fiscali e monetarie (espansioni e recessioni).
▪ Nel medio periodo, è data dal progresso tecnologico e dallo stock di
capitale reale e umano (ritorno al trend).
▪ Nel lungo periodo, è determinata dal tasso di risparmio e dalle
istituzioni formali e informali (il trend nell’arco dei decenni, dei secoli, e
anche dei millenni).

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Altri Indicatori

▪ Il PIL è la variabile macroeconomica più importante, ma ce ne sono altre


che ci danno informazioni rilevanti. In particolare:
• Disoccupazione;
• Inflazione.

42
Disoccupazione *

▪ Perché ci interessa la disoccupazione?


1. Effetti diretti sul benessere individuale e familiare;
2. Utilizzo efficiente delle risorse.

43
Disoccupazione *

44
Disoccupazione: Europa Vs USA

Quali differenze: Politica monetaria? Istituzioni del mercato del lavoro?

45
Disoccupazione e Scoraggiati *

46
Il (Tragico) Jobs Act

Lavoratori scoraggiati: non cercano lavoro perchè convinti che sia inutile,
ma sarebbero disposti a lavorare se ne avessero l’occasione!!!
47
Inflazione *
▪ L’inflazione è un incremento nel livello generale dei prezzi, P.
▪ La deflazione è il fenomeno opposto
▪ Il tasso di inflazione è la variazione da un periodo all’altro del livello
generale dei prezzi:
Pt − Pt −1 Pt
t = = −1
Pt −1 Pt −1

▪ Il problema è come misurare il livello generale dei prezzi, ossia come


scegliere un numero indice.

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Numeri Indice

▪ Un numero indice è un numero che esprime il variare dell'intensità di


un dato fenomeno in circostanze diverse.

▪ Un numero indice descrive quindi la dinamica di un fenomeno.

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Quale Indice dei Prezzi? *

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Deflatore del PIL e IPC *

▪ Mentre l’IPC è un indice di Laspeyres perchè basato su un paniere


fisso, il deflatore è un indice di Paasche perchè basato su un paniere
variabile. Dato che i beni prodotti in un’economia non coincidono
con l’insieme dei beni acquistati dai consumatori:
• L’IPC non incorpora l’abilità dei consumatori a consumare
beni preferiti, meno costosi e/o tecnologicamente migliori.
• L’IPC non considera i bene acquisiti dalle imprese/stato.
• Il deflatore considera solo beni prodotti domesticamente.

51
Deflatore del PIL e IPC, USA

52
Deflatore del PIL e IPC, Italia

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Discussione *

▪ Sono misure accurate del costo della vita?


▪ Perché guardare all’inflazione:
➢ Essa crea incertezza aumentando la variabilità dei prezzi
relativi e rendendo l’unità di valore meno utile.
➢ Abbassa il potere d’acquisto dei redditi.
➢ Redistribuisce arbitrariamente i redditi (fiscal drag).

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Cosa Abbiamo Imparato Sinora
▪ PIL:
• Definire e calcolare il PIL in tre modi diversi.
• Distinguere PIL nominale e PIL reale.
• I limiti del PIL.
▪ Disoccupazione:
• Tasso di disoccupazione e tasso di partecipazione.
▪ Inflazione:
• Calcolare l’evoluzione dei prezzi in due modi diversi.

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Esame: Definizioni
Si definiscano:
1. Il prodotto interno lordo.

2. Il tasso di disoccupazione.

3. La forza lavoro.

4. Il tasso di inflazione.

5. Il tasso di variazione del Pil reale pro capite.

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Definizione 1

Si definiscano:
1. Il prodotto interno lordo:

Il PIL è la somma dei valori aggiunti dei singoli produttori presenti


nell’economia in un dato periodo di tempo; oppure …

57
Definizione 2

58
Definizione 3

59
Definizione 4

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Definizione 5

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Esame: Distinzioni

▪ Qual è la differenza tra prodotto interno lordo e netto?


a) il valore dei beni intermedi;
b) il valore delle imposte indirette;
c) il valore dell’ammortamento;
d) il valore dei trasferimenti;
e) nessuna delle precedenti.

62
Soluzione

▪ Qual è la differenza tra prodotto interno lordo e netto?


a) il valore dei beni intermedi;
b) il valore delle imposte indirette;
c) il valore dell’ammortamento;
d) il valore dei trasferimenti;
e) nessuna delle precedent.
Perchè….

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Esame: Calcolo
▪ Quest’anno si sono prodotti nell’economia x beni e servizi finali per
1000, beni intermedi per 500, salari per 200 e profitti per 700. Inoltre, il
governo ha prelevato 200 mediante imposte indirette e trasferito 100
mediante sussidi alle imprese. Il reddito aggregato è quindi:
a) 1000;
b) 500;
c) 400;
d) 300;
e) nessuna delle precedenti.

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Soluzione
▪ Quest’anno si sono prodotti nell’economia x beni e servizi finali per
1000, beni intermedi per 500, salari per 200 e profitti per 700. Inoltre, il
governo ha prelevato 200 mediante imposte indirette e trasferito 100
mediante sussidi alle imprese. Il reddito aggregato è quindi:
a) 1000;
b) 500;
c) 400;
d) 300;
e) nessuna delle precedenti.
Perchè…

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Precedenti Esami: Calcolo 2

▪ In un’economia ci sono 80 persone in età lavorativa e 20 in età non


lavorativa. In tutto, 70 persone lavorano. Il tasso di disoccupazione è:
a) 10%;
b) 12.5%;
c) 20%;
d) i dati sono insufficienti a determinarlo;
e) nessuna delle precedenti risposte è corretta.

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Soluzione

▪ In un’economia ci sono 80 persone in età lavorativa e 20 in età non


lavorativa. In tutto, 70 persone lavorano. Il tasso di disoccupazione è:
a) 10%;
b) 12.5%;
c) 20%;
d) i dati sono insufficienti a determinarlo;
e) nessuna delle precedenti risposte è corretta.
Perchè….

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