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o Y: prodotto
o K: capitale (beni che detiene un’unità produttiva)
o X: esportazioni
o M: importazioni
o L: lavoro
o C: consumi delle famiglie
o CI: consumi intermedi
o G: spesa pubblica
o I: investimenti
o S: risparmio
o PIL: prodotto (ciò che si produce veramente) interno (dentro un dato territorio) lordo (non netto)
o VA: valore aggiunto
Uno degli aggregati fondamentali del SEC (=Sistema Europeo di Contabilità); misura il totale delle
attività economiche esercitate su un territorio economico che comportano la produzione di
prodotti atti a soddisfare la domanda finale dell’economia
Misura il valore dei beni = le quantità dei beni ponderate con i prezzi (peso del bene dipende dal
prezzo); beni intermedi (utilizzati nella produzione di altri beni) non entrano nel PIL il valore del
bene finale contiene il valore di quelli intermedi
Somma dei VA di tutte le aziende in un determinato territorio (componente privata) + componente
pubblica
Mi restituisce beni disponibili per usi finali
Come si misura?
Tre metodi che dovrebbero dare lo stesso risultato in teoria, ma raramente accade per le approssimazioni:
Es. fabbrica compra da un’altra 1 mln di bottigliette vuote a 0.40€, le riempie e le rivende a 1€ somma
delle due 1 mln + 400k; se le due aziende si fondono la somma è 1 mln ⚠️NON si altera l’economia
Consumi intermedi: prodotti acquistati e poi rivenduti; valore di beni e servizi consumabili come input in un
processo di produzione
Fatturato: vendite effettuate dalle aziende, quello che si ricava, aumentare complessivo dei ricavi registrati
durante l’esercizio contabile
Valore della produzione (VdP): fatturato + Δ stock (se si vende solo parte dei beni prodotti); totale della
produzione economica generata da un’impresa
Di norma vende ciò che produce, alcune volte non vende, altre vende sottocosto
Come misurare produzione e valore aggiunto del settore pubblico? Ci sono tabelle dell’ISTAT
Non c’è vero e proprio mercato ma:
o valore di produzione = costo di produzione dei servizi, acquisti per garantire servizio +
stipendi
o valore aggiunto, detto “ai costi dei fattori” (per garantire il servizio): (costi di produzione) –
(consumi intermedi CI)
1. Calcolare il fatturato di questa realtà (le due entità dopo la scissione): 1 mln + 500 k = 1500000€
2. Calcolare il valore aggiunto di questa stessa realtà: 500000 + (1000000 – 500000) = 1 mln
3. Il ministero dell’economia pubblica un comunicato stampa dove scrive “E’ stato un grande successo
per la nostra economia, il fatturato del settore è cresciuto di 500 000 euro”. Quanto vi sembra
condivisibile questa affermazione? Nonostante il fatturato sia aumentato, il valore aggiunto è
rimasto invariato, quindi l’economia non ha subito alcuna modifica
Insieme dei valori aggiunti nell’economia considerata può essere visto anche come
(VdP – consumi interni) + (costi settore pubblico – CI) = componente privata + componente pubblica
3. METODO DEL VALORE AGGIUNTO: somma dei beni e servizi prodotti dalle imprese; (ricavo ottenuto
dalla vendita) – (spese per acquisto materie prime); PIL lato produzione / metodo reale
Metodo personale: disponibilità da cui attingere per pagare agenti che hanno contribuito alla produzione,
somma delle remunerazioni dei fattori
PIL lato impieghi: sfrutta equilibrio tra beni disponibili e beni utilizzati
Su un dato periodo i beni che l’economia ha a disposizione sono quelli che ha prodotto / importa / ha già
Le risorse possono essere comprate da fund (C), da aziende, da stato, esportate o essere aggiunte a stock
finale se non sono state acquistate
SETTORE PRIVATO
Quantità iniziale (prodotta + importata + stock iniziale) = quantità finale: (CI + consumi finali + stock finali)
In valore: se c’è un prezzo unico vale l’equazione se invece si fanno sconti non vale più
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Lezione 29/11/23
A qualunque utilizzo del bene deve corrispondere qualche modo in cui esso è stato reso disponibile
Gli acquisti dello stato per risorse sono consumi intermedi del settore privato
Y = C + I + G + (X-M) + Δ stock
Da una parte ci sono risorse disponibili dall’altra ci sono gli impieghi possibili
o Formazione: ciò che nasce, si materializza ed entra a far parte della produzione
o Lorda: senza sottrarre capitale dismesso nello stesso lasso temporale
o Capitale fisso (durevole, utilizzabile per più di un anno) vs capitale circolante (destinato al consumo
entro un anno) (=/ consumi intermedi) [se non si precisa si parla di capitale fisso]
Le famiglie possono investire? Sì, se comprano fabbricati di nuova produzione, acquisti di case e immobili
Acquisto di case preesistenti non vanno conteggiate perché non rappresentano formazione di nuovo
capitale
Spesa governativa:
G non comprende trasferimenti perché essi vengono utilizzati da cittadini per acquisti che vengono già
conteggiati in C, per cui li conteremmo due volte, è come se non li includessimo ma essi sono già presenti
nell’equazione
C + G = consumi finali ⚠️spesa capitale del governo è volta a garantire servizi ai cittadini quindi si può
considerare consumo
NON È UN PERCENTO DI VARIAZIONE DEI CONSUMI FINALI MA UNA VARIAZIONE DEL PIL RISPETTO ALLA
VARIAZIONE DEI CONSUMI FINALI
1. Calcolare il PIL del paese per ogni anno: P(N)=1500 e P(N+1) =1700
2. Calcolare il tasso di crescita del PIL fra N e N+1: 200/1500=13,3%
3. Calcolare lo stesso risultato, raggruppando le voci in due voci (esportazioni nette e domanda
interna) come illustrato nel seguente riquadro
“il PIL è cresciuto del 2% di cui il contributo del consumo delle famiglie 1.8%, per cui il consumo delle
famiglie è stato il motore della crescita” ERRATO perché non c’è causalità, se aumento la spesa delle
famiglie non è detto che aumenti il PIL
PIL non può essere negativo, si parla di variazione negativa del PIL
ECONOMIA NON OSSERVATA
Come stimare economia sommersa? Valutare uso del contante all’interno di un’economia es. confrontare
usura delle banconote
Nel caso di fondi europei, se non si conteggiasse l’economia non osservata si potrebbero dare
maggiori fondi ai paesi sembrano avere un PIL più basso ma sono caratterizzati da una forte
economia non osservata
RNL (Reddito Nazionale Lordo) = PIL – redditi versati (ad agenti esteri) + redditi ricevuti
o Nazionale: comprende anche reddito prodotto all’estero da residenti di un dato paese (es.
frontaliere che lavora all’estero, azienda che ha sedi all’estero dove genera capitale), mentre
esclude reddito sul territorio destinato a non residenti
Redditi netti: sono i soldi che escono verso l’estero ed entrano dall’estero, hanno una contropartita, sono
remunerazione di capitale per un lavoro
Trasferimenti netti: non hanno una contropartita, sono unilaterali es. rimesse (soldi mandati a famigliari
all’estero)
RNL > PIL se redditi percepiti dall’estero sono maggiori dei redditi pagati all’estero
RNLd > PIL se vengono trasferiti più soldi all’interno del paese rispetto a quelli che escono, es. paese riceve
molti aiuti dall’estero (Timor orientale)
Perché molte multinazionali hanno sede in Irlanda? Le tasse sui redditi sono pari al 12,5%, molto basse
rispetto al resto dell’Europa, per cui le società insediano le loro filiali in Irlanda e poi inviano i profitti
all’estero, ciò aumenta il PIL irlandese ma diminuisce il RNL (RNLd < PIL)
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Lezione 01/12/23
Autoproduzione: lavori domestici, fai da te, no remunerazione = servizi personali e domestici all’interno
della stessa famiglia esclusi dal PIL, non contabilizzati
Capitale = insieme dei beni economici DETERMINATI prodotti dall’uomo e destinanti alla produzione diretta
di altri beni
PIN (Prodotto Interno Netto) = PIL – ammortamenti (perdita di valore dei capitali fissi in un periodo per
usura, svalutazione, evoluzione del mercato, danni accidentali assicurati)
Qualsiasi elemento che esiste al lordo può essere considerato al netto con adeguate modifiche
Risparmio = insieme dei redditi disponibili non usati per consumi finali
** Y = C + I + X – M
Y–C–I=X–M
[S = Y – C]
S–I=X–M
S > I se X – M > 0 Non bisogna mai ragionare sulla causalità a partire da un’identità contabile
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Lezione 04/12/23
TRIBUTI
Sussidi: soldi ricevuti dallo Stato es. agricoltura e aziende comunali di trasporto
Imposte nette: (imposte pagate allo Stato) – (sussidi ricevuti dallo Stato)
Imposte indirette:
Imposte sulla produzione: indipendentemente dal livello della produzione
Imposte sui prodotti: IVA + accisa (= costo aggiuntivo nell’acquisto di un determinato prodotto)
su alcolici, tabacco e prodotti energetici
Supponiamo che le aziende dei due settori si fondano. L’input è trasferito fra diversi reparti della stessa
azienda senza che sia fatturato.
1. Qual è il Valore aggiunto, l’IVA pagata del nuovo macrosettore: VA=2 mln + IVA=0,4 mln
2. Cambia qualcosa in termine di contabilità nazionale il fatto che i due settori si siano fusi? E in
termine di ricavi per l’erario? Il fatturato delle due aziende è maggiore rispetto al fatturato nel caso
in cui vi sia un’azienda unica, ma gli altri aggregati economici rimangono invariati, per cui
l’economia non migliora né peggiora. L’IVA versata all’erario è sempre uguale
3. Vi sembra che un sistema di contabilità nazionale dia informazioni più affidabili se produce stime
invarianti (il cui risultato non cambia) rispetto alla fusione fra aziende e settori? Si
4. Vi sembra che un sistema di tassazione funzioni meglio se produce ricavi invarianti rispetto alla
fusione fra aziende e settori? Si
Lezione 06/12/23
Pressione tributaria: rapporto tra entità dei tributi T (ricavi fiscali) e reddito nazionale/PIL P=T/Y
G= investimento + funzionamento
Al costo dei fattori: dopo aver tolto dai calcoli la componente IVA, altre imposte indirette e sussidi
sulla produzione (accise e sovvenzioni sulla produzione es. agricoltura)
Al prezzo di mercato: prendendo cifre IVA inclusa
Valore aggiunto non basta per decretare il peso di un settore in un’economia, perché ci sono settori che
hanno ridotto al minimo i costi es. agricoltura
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Lezione 11/12/23
Unità residente = agente che ha centro di interesse prevalente nel territorio economico di un paese
o FOB (Free On Board): nata per trasporto marittimo; tutte le spese di trasporto a carico del
venditore fino al porto d’imbarco, compresi costi per l’imbarco e dazi doganali
[valore dei beni + servizi distribuzione e trasporto + imposte sui beni esportati (nell’UE anche IVA)]
o CIF (Cost, Insurance and Freight =Trasporto): inclusi costi di trasporto, assicurativi e doganali;
consegnato fino alla frontiera del paese importatore
Tasso di cambio reale: rapporto a cui possiamo scambiare beni tra nazioni; compara prezzi di bene
nazionale ed estero all’interno di un’economia; dipende da tasso di cambio nominale e prezzi del bene
nazionale ed estero nelle rispettive valute locali; determinante nella scelta del consumatore tra beni
nazionale ed esteri
Quando l’euro è debole le esportazioni europee sono convenienti perché il tasso di cambio è più
favorevole, mentre le importazioni in dollari sono più care
o Inflazione: se inflazione bassa potere d’acquisto superiore; se inflazione alta valore della
valuta inferiore
o Politica monetaria: in base a decisioni della BCE che determina tassi d’interesse se BCE aumenta
tassi d’interesse allora tasso di cambio aumenta
o Stabilità politica: andamento economico stabile/no disordini politici/no fattori di rischio valore
maggiore della valuta e tasso di cambio alto perché attraente per investitori stranieri
Ragione di scambio = quanto un paese è favorito/sfavorito da evoluzione dei prezzi dei beni
importati/esportati rapporto tra variazione del prezzo di export/import
Parità del potere di acquisto (PPA) = tasso di scambio per confrontare livelli dei prezzi tra località diverse
Idea di base: lo stesso bene deve avere lo stesso prezzo se espresso in una valuta comune
⚠️altrimenti ARBITRAGGIO acquistare per rivendere su un altro mercato, sfruttando differenze di prezzo
per ottenere profitto
Cambiando al tasso E, il potere d’acquisto all’esterno della zona euro dovrebbe essere:
1 E EP
= ¿ quindi 1= ¿
P P P
Esempi
OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) esamina negli stati membri
quantità di dollari necessari per acquisto di un paniere di beni che negli USA costa 100$
Indice Big Mac
Indice KFC
o Parità assoluta: dopo conversione valutaria, paniere di beni deve avere lo stesso valore, guardando
solo a prezzo
o Parità relativa: suggerisce correlazione tra inflazione e tassi di cambio inflazione può ridurre
potere d’acquisto quindi va presa in considerazione
Importazione/esportazione
Redditi da lavoro dipendente
Redditi da capitale
Trasferimenti correnti
Trasferimenti in conto capitale (per formazione di C) ditta che investe in stabilimento all’estero
Acquisizione al netto delle cessioni di attività finanziarie non prodotte
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Lezione 13/12/23
Bilancia dei pagamenti: registra transazioni tra residenti e non residenti (internazionali)
Flusso di denaro registrato come debito (uscita/-) o credito (entrata/+)
Azione: quota di un’azienda, piccola percentuale di proprietà di un’azienda, se azienda guadagna soldi una
parte va agli azionisti
Obbligazioni (bond): a scadenza del titolo, posso chiedere rimborso della quota versata con anche interessi,
metodo per un’azienda per ricevere capitali da investire ma con tassi di interesse inferiore rispetto a quelli
bancari
Conto finanziario
Operazione Conto corrente Conto capitale Investimento e Δ⁺RU
portafoglio
Import
Brevetto
Inv.to
Export
Se un paese ha un eccedente corrente, posso dire che le sue riserve ufficiali aumentano? No, perché non
comprende investimenti
Debito Credito
Conto corrente Beni
Servizi
Redditi K
Redditi L
Trasferimenti unilaterali
Totale
Conto K
Totale
Conto finanziario Investimenti
portafoglio
Variazione riserve
Totale
Errori e omissioni
Posizione netta sull’estero: differenza tra ciò che l’Italia possiede all’estero e ciò che gli altri paesi
possiedono in Italia
Attività ≈ patrimonio
Contabilità nazionale nel SEC (Sistema europeo dei conti) del 2010 ma in uso dal 2014; definito nel
regolamento 549 2013 dell’Unione Europea
G REDDITI NETTI
TRASF. NETTI
I RISPARMI
PIL
RNL RNLd CONSUMI
C
FINALI
NAZIONALI
E-M
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Lezione 18/12/23
Diagramma di Knight:
Matrici di contabilità sociale (Social Accounting Matrix o SAM) = tabelle a doppia entrata che registrano
flussi tra operatori economici
Operatori raggruppati in categorie omogenee: resto del mondo (agenti fuori dal territorio considerato con il
quale fanno scambi) e saldo degli agenti
Famiglia: insieme di persone che abitano insieme e hanno rapporti di parentela, matrimonio o
simili; anche una sola persona; anche se assente per un periodo
Impresa: produce beni e servizi destinabili alla vendita, compresi lavoratori autonomi e liberi
professionisti
Amministrazioni pubbliche: definizione particolare
⚠️interferenza nelle attività del mercato esistono enti di proprietà del settore pubblico
es. Trenitalia o ITA Airways
⚠️vincolata da norme sul budget dell’UE; limite a debito pubblico
CRITERI DI DEMARCAZIONE: controllo da parte del settore pubblico; origine dei ricavi dell’ente
(più ricavi più non è classificabile come settore pubblico)
Producono beni e servizi non destinabili alla vendita e redistribuiscono reddito e ricchezza del
Paese; risorse costituite da versamenti obbligatori effettuati da unità di altri settori; suddiviso in:
o amministrazioni centrali: ministeri e organi istituzionali; competenza su tutto il territorio
o amministrazioni locali: competenza limitata a una sola parte del territorio; regioni,
province, comuni, università, ospedali pubblici …
o enti di previdenza: erogano prestazioni sociali finanziate attraverso i contributi obbligatori
Matrici
o Riga ricavi
o Colonna spese
o Flusso monetario: colonna riga
o Flusso di beni e servizi: riga colonna
Circuito deve sempre essere in equilibrio: totale spese = totale introiti totale riga = totale colonna
Utile anche aver info su settori produttivi: decomposizione delle righe/colonne in settori per mettere in
evidenza scambi intersettoriali
Dico prima nome della riga e poi della colonna
Matrici Input-Output (IO) mostrano commercio tra settori industriali, misurano scambi di merci e servizi;
esprimono in che modo output (prodotti) di un settore sono input (forniture) di un altro
Coefficienti tecnici: indicano valore degli input di un settore necessari per ogni € di produzione di un altro
settore (rapporto che lega la produzione di settori diversi)
ESERCIZI SAM E IO
Esercizio 1
Esercizio 2
Ipotesi IVA =0
32000 Fatturato produttori
10000 Acquisti delle famiglie ai produttori nazionali
4000 Acquisti dello stato ai produttori nazionali
17000 Stipendi versati dai produttori nazionali
5000 Spesa dello stato per stipendi
50% Tassa su stipendi versati sia da stato sia da
6000 Esportazioni
2000 Importazioni dei produttori
3000 Importazioni dello Stato
1000 Importazioni per consumo finale delle famiglie
0 Valore assunto per i versamenti da famiglia a famiglia, stato a stato,
1000 Tasse pagate del settore produttivo allo Stato
Se le tasse sul lavoro diminuiscono di 1000 e i cittadini decidono di risparmiare interamente questi 1000
Se lo stato costringe i cittadini a spendere i 1000 di tasse risparmiate e gli stranieri decidono di investire
1000 nel paese
Nella SAM troviamo le voci della contabilità nazionale e si può vedere anche il PIL
Visto che il PIL si calcola in tre modi, possiamo usarli tutti e tre per evincere il PIL da una SAM:
1. Metodo spesa
2. Metodo valore aggiunto
3. Metodo dei fattori
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Lezione 08/01/24
GLI INDICI
o Semplici: singola variabile
o Complessi: evoluzione contemporanea di più variabili
Es. 58,4 mln di abitanti nel 2005 e 59,13 mln nel 2007
59 ,13
=1,1025 oppure110 ,25 oppure+10 ,25 %
58 , 4
Indici semplici:
1. Numero indice a base fissa: confronto tra anni diversi, uno viene scelto come base per il confronto
e rimane sempre lo stesso
qt
ₐ I ₜ=
qa
2. Numero indice a base mobile: confronto tra anni diversi, ogni volta che cambio indice varia anche la
base
−1 qt
ₜ I ₜ=
q ( t−1 )
Per trovare indice a base fissa: se conosco indice a base mobile, posso moltiplicare insieme tutti gli indici
degli anni intermedi
Per trovare indice di base mobile: se conosco indice a base fissa, posso porre i due indici uguali
(proporzionalità fra numeri indici)
x (1985) = 130,84
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Lezione 12/01/24
Perché utilizzare numeri indici? Per confrontare l’evoluzione di due serie di dati nel tempo
Indici complessi:
Prodotto P (15) P (18) Q (15) Q (18) Spesa (15) Spesa (18) P (18) * Q (15)
Arance 47 50 22 24 1034 1200 1100
Mandarini 47 44 2 3 94 132 88
Clementine 71 62 2 4 142 248 124
Limoni 82 102 7 7 574 714 714
Totale 1844 2294 2026
Indice Laspeyres (L) considera quantità iniziali fisse, misura evoluzione della spesa se i prezzi fossero
rimasti fissi al loro valore iniziale
P ( 18 )∗Q ( 18 )
Indice Paasche delle quantità:
P ( 18 )∗Q ( 15 )
Numeri indici complessi
Formula:
j=n j=n
∑ ptj∗pbj ∑ ptj∗ptj
j=1
L ( P )= j=n P ( P )= jj=1
=n
∑ p bj∗q bj ∑ ptj∗pbj
j=1 j=1
Is L P
Identità X X
Reversibilità X
Circolarità X
Invarianza X
Determinatezza NO * *
Inversione dei fattori NON APPLICABILE NO NO
Monotonicità X X X
Identità: ₜ I ₜ=1
1
Reversibilità: ₐ I ₜ=
ₜI ₐ
Transitività/circolarità
Invarianza rispetto alla scala (commensurabilità): aumento dei prezzi non dipende dalla scala in cui
la variabile è espressa; se trasformo la scala l’indice non cambia
Determinatezza: indicatore è utile quando è calcolabile; sono frequenti le situazioni in cui non si
può calcolare?
pt∗qt
Inversione dei fattori: =L ( p )∗L ( q ) NON VALE MAI
p b∗qb
Monotonia: sempre crescente/decrescente; se i prezzi aumentano di quello che si pensava allora
anche gli indicatori dei prezzi devono crescere di conseguenza
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Lezione 15/01/24
Laspeyres e Paasche posso anche non riferirsi solo ai prezzi ma ed es. anche a emissioni inquinanti dei
veicoli (sommatoria di numero veicoli * emissioni per veicolo)
Altri indici:
Inflazione: termine si utilizza da dopo la Guerra di Secessione americana; aumento generalizzato dei prezzi
per un periodo non breve; questo periodo è caratterizzato da una bassa inflazione mentre negli anni 80 alta
Disinflazione: inflazione decresce rispetto a un picco, ma rimane positiva (prezzi continuano ad aumentare)
Deflazione: inflazione diventa negativa (prezzi si riducono, diminuzione del livello generale dei prezzi)
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Lezione 17/01/24
Inflazione percepita:
Inflazione anticipata: inflazione che le persone si aspettano, previsione dell’inflazione nel futuro
Es. devo stipulare un mutuo devo considerare inflazione perché se c’è tanta inflazione peso della rata è
diverso, anche se scelgo mutuo a tasso fisso
Shrinkflation: piuttosto che aumentare prezzi si riduce dimensione del bene, cosicché il price cap rimane
invariato ma si tratta di inflazione nascosta
Iper-inflazione: tassi di inflazione forti ed esponenziali (>50%); prezzi fuori controllo; cambiano prezzi in
modo repentino
Debitori sono favoriti da inflazione perché si riduce valore del loro debito
«La Banca centrale europea ha come obiettivo prioritario, stabilito dal suo statuto, di mantenere la stabilità
dei prezzi»
Il nucleo del calcolo è l’indice Laspeyres dei prezzi basato sulle quantità osservate nell’anno precedente
Posso calcolare sia il valore del paniere con il prezzo di adesso, sia il valore del paniere con il prezzo
dell’anno precedente
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Lezione 19/01/24
Paese immaginario in cui ci sono solo due beni di consumo, conosco i prezzi dei due beni nei diversi mesi di
due anni successivi e i prezzi e le quantità a dicembre dell’anno 0
Calcolo dell’inflazione
Inflazione ereditata: pur non essendoci variazione di prezzo, spinta dell’anno precedente va a impattare su
dati dell’anno successivo
Esercizio
Supponiamo che:
• La media degli indici dell’anno a sia 1,02
• L’indice nel dicembre dell’anno a valga 1,03
• Lo stesso livello dei prezzi si perpetua per 12 mesi, nell’anno (a + 1)
Calcolare l’inflazione dell’anno (a + 1)?
Se quindi gli indici mensili dell'anno restassero tutti al livello di dicembre dell'anno precedente, con tassi
congiunturali tutti nulli, si avrebbe comunque un tasso annuo di inflazione non nullo.
Questo 0,98%, che non è altro che la variazione dell'indice di dicembre dell'anno precedente rispetto alla
media di quell'anno, costituisce l'inflazione acquisita che ciascun anno eredita dal precedente.
Inflazione acquisita: al mese n calcolo valore dell’inflazione se l’indice rimanesse costante anche per i mesi
successivi, come se si dovesse riprodurre stesso valore di prezzo
Consumi delle famiglie: paniere non chiaro perché se ne possono calcolare di diverso tipo
Istat calcola tre indici che corrispondono a tre definizioni diverse di paniere:
NIC: indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale
FOI (famiglie operaie e impiegate): consumi dei lavoratori dipendenti
IPCA(indice dei prezzi al consumo armonizzati): per il confronto internazionale es. per verificare
condizioni economiche che garantiscono permanenza nella UE
Alcune variazioni:
IPCA al netto dell’energia: energia ha valore molto volatile dal 1973 (causa: crisi energetica)
NIC al netto del tabacco
IPCA-TC (a tassazione costante): i prezzi sono aumentati perché le tasse sono aumentate o per altri
motivi? Neutralizza aumento della tassazione
Core inflation (inflazione di fondo): al netto dell’energia e di frutta/verdura perché hanno prezzi che
oscillano molto
Indice dei prezzi alla produzione
Deflatori: per correggere variabile per l’effetto della variazione dei prezzi, coefficiente è un Paasche dei
prezzi
coeff .=
∑ pt qt
∑ pb qt
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Lezione 22/01/24
Assenza di effetti di sostituzione: non tiene conto del fatto che, se aumenta il prezzo del bene a,
posso comprare più bene b (posso spostare il mio consumo su bene sostituibile)
Assenza della qualità: spesso la qualità migliora col tempo, anche se il prezzo rimane alto, varia la
qualità che viene offerta allo stesso prezzo e quindi migliora il potere d’acquisto dei consumatori
Riflette male l’introduzione di nuovi prodotti: i prodotti tecnologici hanno una veloce diminuzione
dei prezzi ma non entrano subito nelle statistiche quindi l’aumento dei prezzi è sovrastimato
Commissione Boskin = commissione parlamentare statunitense che riunisce evidenze empiriche di alcune
distorsioni (bias)
Substitution
Outlet substitution
New products / quality change
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LA DISTRIBUZIONE
Per alcune variabili (es. reddito/patrimonio) è interessante valutare la distribuzione fra la popolazione
È utili avere un indice che sintetizzi distribuzione di un certo carattere
Curva di Lorentz: asse x % popolazione; asse y % variabile (si tratta di percentuali cumulate)
Per misurare disuguaglianza devo valutare area della superficie compresa tra la linea di equità (bisettrice) e
la curva di Lorentz; più è vicina a zero più ci troviamo in una situazione di equa distribuzione
Rapporto tra superficie della singola distribuzione misurata e la superficie in caso di massima eterogeneità
Compresi tra 0 e 1
Anonimità: non dipende da chi
Indipendenza di scala: se trasformo la scala, l’indice non cambia
Incrementi egualitari: se aumenta allo stesso modo reddito di tutte le persone, indice di Gini
diminuisce
Trasferimento progressivo: se trasferisco reddito da ricco a povero, senza però modificare
ordinamento iniziale dei redditi, la disuguaglianza diminuisce
Scomponibilità per gruppi
Indipendenza rispetto alla dimensione della popolazione
Non considera dove si crea ineguaglianza
Non discriminante: a stesso valore di Gini possono corrispondere distribuzioni diverse
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Lezione 24/01/24
Ad un valore di Gini possono corrispondere diverse distribuzioni, in cui la superficie della curva di Lorenz
può essere concentrata più a destra o a sinistra Gini mi dice valore della disuguaglianza ma non mi dà
informazioni sulla fonte della disuguaglianza, su dove si crea la disuguaglianza (se è dovuta a ricchi o a
poveri), tutti i diversi tipi di disuguaglianza sono misurati nello stesso modo; dov’è localizzata
l’eterogeneità/la disuguaglianza?
Percentile
Decile 10%
Quintile 20%
Quantile 25%
Rapporto interdecilico: rapporto fra reddito compreso tra 9° e 10° decile e quello compreso tra 1° e
2° decile
es. se D9/D1 è elevato significa che ricchi hanno molto più reddito dei poveri
Rapporto interquintilico*
Qual è la percentuale di reddito posseduta dal primo decile? Quanto possiede il 10% più povero della
popolazione rispetto al reddito globale?
Es. nei giornali si legge “Il 10% dei più ricchi guadagnano il 30% della somma dei redditi”
*La legge di Pareto: studia la ripartizione dei redditi a livello mondiale, nel 1989 il 20% dei più ricchi
possedeva l’80% dei redditi; in realtà questa legge 80/20 si presenta in una vasta serie di situazioni
Misurare la povertà
La soglia di povertà assoluta rappresenta il valore monetario a prezzi correnti del paniere di beni e servizi
considerati essenziali per ciascuna famiglia
Povertà relativa: porzione del reddito medio o mediano (meglio perché poco suscettibile ad outlier)
Es. OCSE indice di povertà relativa che mette come soglia il 60% del reddito mediano di un certo paese
“Le politiche contro la povertà sono inefficaci in quanto il tasso di povertà relativa (% della popolazione
sotto la mediana) è rimasto costante durante gli ultimi anni”