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Corso di Laurea in Giurisprudenza

Istituzioni di Economia
(Prof.ssa Valeria Pupo)

Dietro l’Offerta: le imprese in un


mercato concorrenziale

(Capitolo 6, MT)

1
Introduzion
Nelle lezioni precedenti abbiamo visto quali sono le
decisioni che determinano la curva di domanda.
In questa lezione analizzeremo quali sono le
decisioni che determinano la curva di offerta.
Vedremo che l’obiettivo dell’impresa è quello di
massimizzare il profitto ed è la massimizzazione
del profitto a determinare la formazione della
curva di offerta.
Dato che il profitto è la differenza tra costi e
ricavi, dobbiamo preliminarmente studiare i costi
e i ricavi.
Lo faremo considerando un mercato
concorrenziale.
2
Introduzion

Contenuti della lezione:


 Costi di produzione
 Mercato concorrenziale e
massimizzazione del profitto
 Curva di offerta

3
Perché si studia il comportamento delle
imprese?
Per ottenere una migliore comprensione delle
decisioni fatte dai produttori e di come queste
contribuiscono a determinare la curva di offerta.
La legge dell’offerta: le imprese sono disposte a
produrre e vendere quantità crescenti di un bene al
crescere del suo prezzo (curva di offerta ha una
pendenza positiva!).
In base a quali criteri le imprese decidono quanto
produrre? E perché decidono di offrire quantità
maggiori all’aumentare del prezzo?

4
Lo scopo dell’impresa

L’obiettivo di un’impresa è
massimizzare il profitto

Profitto= Ricavo totale - Costo totale


= RT- CT

5
PROFITTO = RICAVI -
Ricavi: La somma che un’impresa incassa
complessivamente per la vendita del
proprio prodotto. RT= P x Q

Costi: La somma che un’impresa spende


per comprare i fattori di produzione
Come si calcolano?
L’economista considera tutti i costi
opportunità che l’impresa deve sostenere
per realizzare la propria produzione
6
Costo come costo-
I costi di produzione comprendono i
costi espliciti e i costi impliciti :
 Costi espliciti : costi che comportano
una spesa monetaria diretta per i fattori
di produzione
 Costi impliciti : costi che non
comportano una spesa monetaria
diretta
Entrambi possono essere costi
opportunità

7
Costo come costo-

Gli economisti quando misurano i costi


prendono in considerazione tutti i costi
opportunità.
 Profitto economico:
Ricavi totali – (Costi espliciti + Costi impliciti)

I contabili misurano i costi espliciti ma


spesso ignorano i costi impliciti.
 Profitto contabile:
Ricavi totali- Costi espliciti

8
Profitto economico e profitto contabile ( /4)
9

Il sig. Rossi lavora come giardiniere a 10€


all’ora. Decide di creare un vivaio su un
terreno di sua proprietà.
Costi acquisto dell’attrezzatura: 700€
Lavorando 100 h:
 Produzione (Q) = 200 piante
 Prezzo (P) =10 €

RT= P x Q = 200x10=2000

Profitto contabile: 2000-700=1300


9
Profitto economico e profitto contabile
Il sig. Rossi lavora come giardiniere a 10€ all’ora. Decide di creare un
vivaio su un terreno di sua proprietà.
Costi acquisto dell’attrezzatura: 700€
Lavorando 100 h:
Produzione (Q) = 200 piante
Prezzo (P) =10€

Per calcolare il profitto economico dobbiamo


considerare:
 Perdita guadagno di giardiniere: 1000
(=10€x100h)
 Perdita affitto su terreno di sua proprietà: 100

Profitto economico = 2000-700-1000-100=200


1
Profitto economico e profitto contabile
Produzione = 200 piante
Prezzo=10€
Costi acquisto dell’attrezzatura: 700€
Perdita guadagno di giardiniere: 1000 (=10€x100h)
Perdita affitto su terreno: 100
Supponiamo che il sig. Rossi:
 abbia acquistato il terreno per un costo di 10.000
 utilizzando 4.000€ dei suoi risparmi
 prendendo a prestito 6.000€
 Il tasso di interessi : 2%
 Interessi sul prestito: 6000x0.02=120

Profitto economico: 2000-700-1000-100-120=80


1
Profitto economico e profitto contabile
Produzione = 200 piante
Prezzo=10€
Costi acquisto dell’attrezzatura: 700€
Perdita guadagno di giardiniere: 1000 (=10€x100h)
Perdita affitto su terreno: 100
Interessi sul prestito per l’acquisto del terreno: 120
Acquisto terreno per 10.000 €= 4.000€ risparmi + 6.000€ prestito
(tasso di interessi 2%)
Per calcolare il profitto economico dobbiamo calcolare, oltre agli
interessi sul prestito che deve pagare(120), anche gli
interessi a cui i sig. Rossi rinuncia utilizzando i suoi
risparmi (4000 € ) per acquistare il terreno, invece che
prestarli ad altri.
Interessi a cui rinuncia: 4.000x0.02=80

Profitto economico = 2000-700-1000-100-120-80=0

1
Funzione
Le imprese sostengono dei costi per
acquistare i fattori necessari alla produzione
di beni e servizi.
Funzione produzione:
relazione che intercorre tra la quantità dei
fattori produttivi utilizzata (K e L) per
produrre un bene e la quantità prodotta (Q)
Q=f(K,L)
K= Capitale
L= Lavoro
In particolare, è la relazione tra il fattore
produttivo L (a parità di K) e la quantità Q
prodotta.
1
Funzione
Prodotto marginale (P’ oppure PM):
l’incremento della quantità prodotta (ΔQ)
causato da un incremento dei fattori di
produzione (ΔK e ΔL), mantenendo costanti
gli altri fattori
Se K=costante, P’L =ΔQ/ΔL
(Rappresenta la pendenza della funzione di
produzione!)
PRODOTTO MARGINALE del lavoro è
DECRESCENTE: al crescere dei lavoratori, Q
aumenta, ma con incrementi sempre più
piccoli.

1
Un esempio
L varia e K è fisso salario orario w=10€

Quantità Costo
prodotta P’L= Costo totale
in 1 ora Costo addetti (Stabilimento+
Addetti (L) (Q) ΔQ/ΔL Stabilimento (K) (w x L) Costo addetti)

0 0 30 0 30
1 10 10 30 10 40
2 18 8 30 20 50
3 23 5 30 30 60
4 25 2 30 40 70
5 26 1 30 50 80
1
Funzione di produzione
Come rappresentereste graficamente la funzione di
produzione (relazione tra LAVORO e PRODUZIONE)?
Relazione + o -? Linearità crescente, decrescente o
costante?

1
2 3

4 5 6
Funzione

30

25 Pendenza:
20
P’L=ΔQ/ΔL
Quantità in 1

15

10 All’aumentare degli addetti, la pendenza diventa se


5

0
0 1 2 3 4 5
Addetti

Come vi aspettate che sia rappresentata


graficamente la P’L(oppure PML)? Pendenza
positiva o negativa?
1
Produttività marginale del

14
12
10
8
6
4
PM

2 (1,10)
0
(2,8)
(3,5)

00.511.52 2.5 3 3.5 4 4.5 5


Addetti (4,2)
(5,1)

Come vi aspettate che sia rappresentata


graficamente la curva del COSTO
TOTALE? Pendenza positiva o
1
Produttività marginale del
negativa?

2
Curva del Costo Totale
Costo
Totale

CT

All’aumentare
degli addetti,
diventa sempre
più ripida

0 Quantità
2
Copyright © 2004 South-Western
Funzione di produzione e costi totali
Funzione di produzione e Costi totali sono
due facce della stessa medaglia!
All’aumentare della quantità prodotta la funzione di
produzione si appiattisce, la curva dei costi totali
diventa più ripida.

2
Diverse misure del
Queste variazioni di pendenza hanno
la stessa ragione:
 ogni lavoratore aggiuntivo contribuisce
sempre meno alla produzione,
rispecchiando Produttività Marginale
decrescente e funzione di produzione
piatta.
 Se è così, produrre un bene richiede
molto lavoro aggiuntivo e, quindi, è molto
costoso. Al crescere della quantità
prodotta curva del Costo Totale è più
ripida.
2
Diverse misure del
QUINDI i Costi Totali (CT) dipendono dalla
funzione di produzione.

Dai CT possiamo dedurre altre misure di


costo che saranno utili quando
analizzeremo le decisioni di produzione e
prezzo in concorrenza, monopolio e nelle
altre forme di mercato.

2
Diverse misure del
I costi di produzione possono
essere suddivisi in due
componenti:
 Costi fissi:
 Sono costi che non variano al variare della
quantità prodotta. Sussistono anche se la
quantità prodotta è nulla.
 Costi variabili
 Sono costi che variano al variare
della quantità prodotta

2
La famiglia dei costi

Costi totali (CT)


=
Costi fissi totali (CFT)
+
Costi variabili
totali (CVT)
2
Costo Medio e
Costo medio: “quanto costa produrre in media
una unità di prodotto?”

Costo marginale: “quanto costa produrre una


unità addizionale di prodotto?”

ESEMPIO
Costo totale per produrre 4 automobili = 225 mila
euro Costo totale per produrre 5 automobili = 250
mila euro Qual è il costo medio totale?
Qual è il costo marginale della quinta automobile?
CMT=250000/5=50.000
C’=(250000-225000)/(5-4)=25.000

2
La famiglia dei costi medi. .

Il Costo Medio ci dice qual è il costo


dell’unità di prodotto se si ripartisce il costo
su tutta la produzione.

Costi medi: Costo ÷ Q (Livello di produzione)


 Costo medio fisso (CMF)=CFT ÷ Q
 Costo medio variabile (CMV)=CVT ÷ Q
 Costo medio totale (CMT) = CT ÷ Q

2
Costo marginale
Il Costo marginale ci dice come aumenta il
costo totale in seguito ad un incremento
della produzione.
Costo Marginale (C’ oppure CM):
C’ = CT ÷ Q

2
Tabella
Quantità Costo Costo Costo
per ora fisso variabile totale CMF CMV CMT C’
0 3 0.00 3.00 - - - -

1 3 0.30 3.30 3.00 0.30 3.30 0.30


2 3 0.80 3.80 1.50 0.40 1.90 0.50
3 3 1.50 4.50 1.00 0.50 1.50 0.70
4 3 2.40 5.40 0.75 0.60 1.35 0.90
5 3 3.50 6.50 0.60 0.70 1.30 1.10
6 3 4.80 7.80 0.50 0.80 1.30 1.30
7 3 6.30 9.30 0.43 0.90 1.33 1.50
8 3 8.00 11.00 0.38 1.00 1.38 1.70
9 3 9.90 12.90 0.33 1.10 1.43 1.90
10 3 12.00 15.00 0.30 1.20 1.50 2.10

2
Curve dei costi con i dati dell’esempio

Costi
$3.50
3.25
3.00
2.75
2.50
2.25
C’
2.00
1.75
1.50 CMT
1.25
CMV
1.00
0.75
0.50
0.25 CMF

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Quanti
3
Copyright © 2004 South-Western
Curve dei costi: Costo Medio e Costo Marginale

Analizziamo tre caratteristiche di


queste curve:
Forma della curva del Costo Medio (CM)
Forma della curva del Costo Marginale
(C’)
Relazione tra queste curve

3
Curve dei costi: Costo Medio e Costo Marginale

CMT= CMF+CMV
Perciò la forma della curva del
CMT dipenderà dalla forma delle
curve del CMF e del CMV

3
Curva Costo Medio Fisso

CMF diminuisce
all’aumentare della
Costo (in

produzione, poiché il costo viene ripartito su un

CMF

Quantit 3
Curva Costo Medio Variabile

CMV aumenta
all’aumentare della
produzione, a causa
Costo (in

del Prodotto
Marginale CMV
decrescente

Quantit 3
Curva CMeT
Forma ad U del costo
Il punto più basso della curva ad U medio totale:
corrisponde alla quantità che • Per livelli bassi di q.,
minimizza il costo medio totale: prevale l’effetto del
dimensione efficiente dell’impresa CMF
CMT • Per alti livelli di q.,
prevale l’effetto
del CMV

CMV
Costo (in

CMF

Quantit 3
Curva Costo Marginale

Il Costo marginale cresce


all’aumentare della quantità
C prodotta.
• A piccoli livelli di produzione, si
Costo (in

può aumentare la produzione a


un costo relativamente basso
• L’aumento della produzione è
più costoso se il livello di
produzione è già elevato, dato
che le attrezzature sono
sfruttate al limite e l’impresa è
‘affollata’ di lavoratori

Quantit 3
Curve di costo

C’
CMT
Costo (in

CMV

CMF

Quantit 3
Relazione tra costo marginale e
medio totale
 Se il costo marginale è inferiore al costo
medio totale, il costo medio totale è
decrescente.
C’ < CMT CMT
 Se il costo marginale è superiore al costo
medio totale, il costo medio totale è
crescente.
C’ > CMT CMT

38
La relazione tra costo marginale e
medio totale
Se C’ è C’
sopra CMT,
CMT è
CMT
crescente
Costo (in

Se C’ è sotto
CMT, CMT è La curva del C’
decrescente interseca sempre la
curva del CMT nel suo
punto di minimo!

Quantità 39
La relazione tra costo marginale e
medio totale
QUINDI
Se il costo dell`unità aggiuntiva di
prodotto (cioè il costo marginale) è
MAGGIORE del costo medio
dell`unità prodotta fino a quel punto, il
nuovo costo medio aumenta.

Se il costo dell`unità aggiuntiva di


prodotto è MINORE del costo medio
dell`unità prodotta fino a quel punto,
nuovo costo medio diminuisce.
4
Costi di
Addetti Prodotti Prodotto Costo totale Costo Medio Costo
finiti (Q) marginale Totale Marginale

0 0
1 20
2 50
3 90
4 120
5 140
6 150
7 155

Completare la tabella considerando che un


addetto costa 100 euro e i CF=200 euro
41
Costi -
Addetti Prodotti Prodotto CT= CF+CV CMT=CT/Q C’=CT/Q
(L) finiti (Q) marginale
0 0 200
1 20 20 300 = 15=300/20 5=(300-
(200+100) 200)/(20-0)
2 50 30 400=200+2 8=400/50 3,3=(400-
00 300)/(50-20)
3 90 40 500 5,5=500/90 2,5
4 120 30 600 5 3,3
5 140 20 700 5 5
6 150 10 800 5,3 10
7 155 5 900 5,8 20

Completare la tabella considerando che un


addetto costa 100 euro e i CF=200 euro
42
I costi nel breve e nel lungo
 La suddivisione dei costi tra fissi e variabili
dipende dall’orizzonte temporale di riferimento.
 Nel b. p. l’impresa può espandere la produzione
modificando l’impiego di alcuni fattori produttivi:
 può assumere nuovi lavoratori o riorganizzare i processi
produttivi, ma non può modificare le dimensioni del proprio
stabilimento.
 Perciò il costo dello stabilimento è fisso nel b.p.
 Nel l.p. può usare maggiori quantità di tutti i
fattori produttivi:
 può costruire nuovi stabilimenti!
 Perciò il costo dello stabilimento è variabile.
 Dato che i costi fissi sono variabili nel l.p. la curva di
costo di l.p. è diversa da quella di b.p. (figura 6.5)

4
Rendimenti di

Dato che nel l.p. tutti i fattori produttivi


possono variare, cosa accade al costo
medio quando si raddoppiano le
quantità impiegate di tutti i fattori
produttivi?
Dipende da quanto aumentano il CT e la
quantità prodotta.

4
Rendimenti di
Crescenti o Economie di scala: CMT di l.p.
diminuisce all’aumentare della quantità
prodotta. Si generano quando un’impresa ha
elevati costi fissi.
Decrescenti o Diseconomie di scala: CMT
aumenta all’aumentare della quantità
prodotta. Si generano ad es. dalla difficoltà
di gestire un’impresa di dimensione
eccessivamente grande.
Costanti: CMT resta invariato
all’aumentare della quantità prodotta.

4
Corso di Laurea in

Dietro l’Offerta: le imprese in un


mercato concorrenziale

(Fine prima parte)

4
Corso di Laurea in

Dietro l’Offerta: le imprese in un


mercato concorrenziale

Seconda parte
Mercato concorrenziale e
massimizzazione del

4
Corso di Laurea in
profitto

4
Il significato della concorrenza
Un mercato perfettamente
concorrenziale ha le seguenti
caratteristiche:
 Sul mercato sono presenti molti
venditori e compratori
 I beni offerti dai vari venditori sono
perfettamente sostituibili tra loro
 Le imprese possono entrare e uscire
liberamente dal mercato
 Compratori e venditori sono
perfettamente informati

4
Il significato della concorrenza

Queste caratteristiche fanno si che in un


mercato perfettamente concorrenziale:
 La singola impresa rappresenta una
piccola parte del mercato totale
 L’impresa non può influenzare il
prezzo con le proprie decisioni (price
taker): accetta il prezzo determinato
dal mercato come il prezzo che riceverà
per i suoi prodotti

5
Il ricavo di un’impresa in un mercato
concorrenziale (1/3)
Obiettivo dell’impresa è MASSIMIZZARE
il Profitto ()
Profitto = Ricavo Totale – Costi Totali
Costi totali ne abbiamo già parlato.
Il Ricavo totale (RT) di un’impresa è il
prodotto tra prezzo di vendita e quantità
prodotta.
RT = (P X Q)
Il Ricavo totale è proporzionale alla
quantità prodotta
5
Il ricavo di un’impresa in un
mercato concorrenziale (2/3)
Ricavo medio (RM) indica quanto
incassa l’impresa per unità di
prodotto venduta ed è uguale al
prezzo del bene

5
Il ricavo di un’impresa in un mercato
concorrenziale (3/3)
Ricavo marginale è l’incremento del ricavo totale a
fronte di un incremento unitario della quantità
venduta
R’ =RT/Q
Per le imprese in un mercato concorrenziale il ricavo
marginale è uguale al prezzo del bene. P=R’=RM
Perché?
RT=PxQ
R’= RT/ Q = PxQ Q  ( PxQ+ PxQ) / Q
Dato che in un mercato concorrenziale P non varia (è
costante):  P=0
R’=P xQ/ Q =P Quindi: R’=P=RM

5
Ricav
Quantità prodotte Prezzo Ricavo Ricavo Ricavo
Totale Medio Marginale
0 10
1 10
2 10
3 10
4 10
5 10
6 10
7 10

Completare la tabella
5
Ricavi -
Quantità Prezzo Ricavo Ricavo Ricavo
prodotte Totale Medio Marginale
RT= PxQ RM=RT/Q R’=RT/Q

0 10 0
1 10 10 10 10
2 10 20 10 10
3 10 30 10 10
4 10 40 10 10
5 10 50 10 10
6 10 60 10 10
7 10 70 10 10

5
Massimizzazione del profitto
in un’impresa concorrenziale (1/12)

L’obiettivo dell’impresa è la
massimizzazione del profitto
 Questo significa che l’impresa
desidera produrre la quantità che
massimizza la differenza tra ricavo
totale e costo totale

5
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale
(2/12)
L’impresa massimizza il profitto
producendo la quantità per la quale il
ricavo marginale eguaglia il costo
marginale PERCHÉ?
Se R’ > C’, un incremento di Q fa
aumentare il profitto
Se R’ < C’, una riduzione di Q fa
aumentare il profitto

5
Se R’ = C’, il profitto è massimizzato

5
Massimizzazione del profitto in un’impresa concorrenziale:
Esempio Numerico (3/12)
P=5 Variaz.
profitto
Quantità Ricavo totale Costo totale Profitto R’ C’ (R’-C’)

0 0 3 -3
1 5 5 0 5 2 3
2 10 8 2 5 3 2
3 15 12 3 5 4 1
4 20 17 3 5 5 0
5 25 23 2 5 6 -1
6 30 30 0 5 7 -2
R’-C’=0 quando R’=C’ che è la condizione di massimizzazione del profitto 57
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale ( /12)
8

Costi
e
ricavi

C’

CMT

CMV

0 Quant5i
Massimizzazione del profitto
un’impresa concorrenziale (5/12)
Costi
e
ricavi
C’

CMT
P P = R’ =
RM CMV

0 Quant5i
Massimizzazione del profitto
un’impresa concorrenziale (6/12)
L’impresa massimizza il
Costi profitto producendo la
e quantità per la quale il
ricavi
costo marginale eguaglia
il ricavo marginale (C’=R’) C’

CMT
P P = R’ = RM
CMV

0 QMA Quant6i0
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale ( /12)
7

Un’impresa concorrenziale opera continui


adattamenti a livello di produzione (Q)
fino a quando raggiunge la quantità che
massimizza il profitto (QMAX)

61
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale ( /12)
8

Costi
e
ricavi
C’

CMT
P
P = R’ = RM
CMV

0 QMA Quant6i2
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale
Costi
e
ricavi
C’

CMT
P = R’1 P = R’ = RM
CMV
C’1

0 Q QMA Quant6i3
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale ( /12)
10

Costi
e
ricavi
C’

Q
P = R’1

CMV
C’1

R’ > C’,
aumenta

0 Q QMA Quant6i4
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale ( /12)
11
CMT
P = R’ = RM

0 Q QMA Quant6i4
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale ( /12)
12

Costi
e
ricavi
C’

C’2
CMT
P= P = R’ = RM
CMV
R’2

0 QMA Q Quant6i
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale
Costi
e
ricavi
C’

C’2
CMT
P= P = R’ = RM
CMV
R’2

R’ < C’,

0 QMA Q Quant6i
Massimizzazione del profitto in
un’impresa concorrenziale
diminuisce Q

0 QMA Q Quant6i
Un esempio usando l’algebra

Costo totale dell’impresa: CT=Q2+4Q

Costo marginale: C’=2Q+4.

P= 20

Quale sarà la quantità prodotta da una


impresa che opera in concorrenza
perfetta?

6
Un esempio usando l’algebra

DATI CT=Q2+4Q; C’=2Q+4 P= 20

Soluzione
C’= P (=R’)
2Q+4=20
2Q=20-4
Q=(20-4)/2=8
La quantità ottimale è pari a 8

6
Corso di Laurea in

Dietro l’Offerta: le imprese in un


mercato concorrenziale

Fine seconda parte

6
Corso di Laurea in

Dietro l’Offerta: le imprese in un


mercato concorrenziale

Terza parte
Curva di offerta dell’impresa
e del mercato

7
Le curve di offerta dell’impresa concorrenziale

Per stabilire come si determina la curva di


offerta di un’impresa concorrenziale,
occorre approfondire l’analisi della
massimizzazione del profitto

7
Curva del CM come curva di offerta:
come un’impresa concorrenziale reagisce a un cambiamento di P?
Se P=P1 l’impresa produce la Se P aumenta a P2, l’impresa scopre che il
nuovo R’ (cioè P2) è maggiore del C’
quantità Q1 per la quale
QUINDI se il relativo alla Q prodotta in precedenza (Q1)
C’=P e decide di aumentare la produzione. La
prezzo aumenta
da P1 a P2, la Prezz nuova quantità che max profitto sarà Q2
per la quale il C’ è di nuovo uguale al P
quantità offerta
aumenta da Q1
a Q2 in modo C’
che P=C’!
Ciò vuol dire
che la curva P2
del C’ CMT
determina la Q
offerta P1
dall’impresa
concorrenziale CMV
a ogni dato
livello di P e
corrisponde
perciò alla sua
curva di
offerta
0 Q1 Q2 Quant7i2tà
Le curve di offerta dell’impresa concorrenziale

La curva del C’ corrisponde alla curva


di offerta dell’impresa.
Tutta la curva del C’? Una parte?
Occorre distinguere tra curva di offerta di
breve periodo e di lungo periodo.
Occorre, cioè, distinguere a quali condizioni
un’impresa decide di produrre/non
produrre nel breve e nel lungo periodo.
Detto in altri termini occorre analizzare la decisione
di breve periodo di sospendere la produzione e
di lungo periodo di uscire dal mercato.
7
La decisione di breve periodo di sospendere la
produzione e di lungo periodo di uscire dal mercato

La sospensione è la decisione di non


produrre a breve termine durante un
periodo specifico, a causa di condizioni
contingenti del mercato.
L’uscita è la decisione di lungo periodo di
lasciare il mercato.

7
Costi sommersi (Sunk costs )

La distinzione tra breve periodo (bp) e lungo periodo


(lp) deriva dal fatto che nel bp i CF sono
inevitabili, ma non lo sono più nel lp:
anche se si sospende la produzione i CF si devono
sostenere, mentre se si esce dal mercato no.
I CF che non possono essere recuperati sono detti
«costi sommersi». Essendo irrecuperabili è possibile
ignorarli nel prendere alcune decisioni:
un’impresa ignora i costi sommersi quando decide
se sospendere la produzione, ma li prende in
considerazione quando decide di uscire dal mercato.

7
La decisione di breve periodo
sospendere la produzione (1/8)
L’impresa decide di sospendere la produzione nel
momento in cui i proventi della vendita non
riescono a coprire i costi variabili di
produzione:
non conviene produrre un bene che costa più del
ricavato generato dalla vendita di quel bene!
Sospensione della produzione se:
RT < CV
dividendo per Q si ottiene: RT/Q < CV/Q
 RT/Q=(PxQ)/Q=P
 CV/Q=CMV
Perciò si sospende la produzione se: P < CMV
7
La decisione di breve periodo
sospendere la produzione (2/8)
Quindi
se ciò che si ricava dalla vendita di un
bene (P)
non copre il costo variabile che
si sostiene per produrlo (CMV)
conviene sospendere la produzione e
riavviarla quando le condizioni
cambieranno e P>CMV.

7
La decisione di breve periodo
sospendere la produzione (3/8)

In sintesi
Se l’impresa decide di produrre, produce
la Q per la quale C’=P.
Ma se a quel livello di produzione,
P<CMV, all’impresa conviene
smettere di produrre.

7
La curva di offerta di breve periodo
dell’impresa concorrenziale (4/8)
Costi

C’

CMT

CMV

0 Quantit
7
La curva di offerta di breve periodo
dell’impresa concorrenziale (5/8)
Costi
Se P > CMT, l’impresa continua
C’ a produrre c

CMT

CMV

0 Quantit
8
La curva di offerta di breve periodo
dell’impresa concorrenziale (6/8)
Costi
Se P > CMT, l’impresa continua
C’ a produrre c

CMT
Se P > CMV, CMV
continua a produrre
nel breve periodo

0 Quantit
8
La curva di offerta di breve periodo
dell’impresa concorrenziale (7/8)
Costi
Se P > CMT, l’impresa continua
C’ a produrre c

CMT
Se P > CMV, CMV
continua a produrre
nel breve periodo

Se P < CMV,
ferma la
produzione
0 Quantit
8
La curva di offerta di breve periodo
dell’impresa concorrenziale (8/8)
Costi
Nel breve
periodo la curva Curva di offerta C’
di offerta dell’impresa di
dell’impresa breve periodo
concorrenziale
corrisponde al CMT
tratto della
curva del costo CMV
marginale che si
trova al di sopra
dell’intersezione
con la curva del
costo medio
variabile
0 Quantit
8
La decisione di lungo periodo di uscire
dal mercato (1/7)
Nel lungo periodo, l’impresa deciderà di
uscire dal mercato se il ricavo che potrà
trarre dal proprio prodotto sarà inferiore
al costo totale di produzione (occorre
cioè considerare anche i CF)
Uscita dal mercato se RT < CT
dividendo per Q si ottiene: RT/Q <
CT/Q
 RT/Q=(PxQ)/Q=P
 CT/Q=CMT

Si esce dal mercato se P < CMT


8
La decisione di lungo periodo di uscire
dal mercato (2/7)
In sintesi
se l’impresa è nel mercato, produce la Q
per la quale C’=P
MA se in corrispondenza della Q di
equilibrio P<CMT deve uscire
dal mercato

8
La decisione di lungo periodo di entrare nel
mercato (3/7)
Lo stesso criterio si applica alla decisione di
entrare nel mercato
Un’impresa entrerà nel mercato se potrà
ottenere per il bene prodotto un prezzo
superiore al costo medio totale di
produzione.
Entrata nel mercato se RT > CT
Dividendo per Q: RT/Q > CT/Q
Si entra nel mercato se P > CMT

8
La curva di offerta di lungo
dell’impresa concorrenziale (4/7)

Costi

C’

CMT

CMV

0 Quantit
8
La curva di offerta di lungo
dell’impresa concorrenziale (5/7)

Costi

C’
L’impresa entra
se P > CMT

CMT

CMV

0 Quantit
8
La curva di offerta di lungo
periodo dell’impresa
Costi

C’
L’impresa entra
se P > CMT

CMT

CMV

L’impresa esce
se P < CMT

0 Quantit
8
La curva di offerta di lungo
periodo dell’impresa
Costi
La curva di
offerta di lungo C’
periodo Curva di offerta dell’impresa nel lungo periodo
dell’impresa
concorrenziale
è la porzione CMT
della sua curva
del costo
marginale che
CMV
si trova al di
sopra del
costo medio
totale

0 Quantit
9
Le curve di offerta di lungo e breve
periodo dell’impresa concorrenziale

Curva di offerta di breve periodo


 La porzione della sua curva del costo
marginale che si trova al di sopra del
costo medio variabile
Curva di offerta di lungo periodo
 La porzione della sua curva del costo
marginale che si trova al di sopra del
costo medio totale

9
Un esempio usando l’algebra
I costi totali dell’impresa concorrenziale
sono: CT  Q2  2Q 16 e C’=2Q+2
P= 8 euro
1. Quali sono i costi medi fissi, i costi medi
variabili ed i costi medi totali?
2. Determinare il livello ottimale
di produzione.
3. Nel breve periodo l’impresa decide di
produrre oppure cessare l’attività?
4. Nel lungo periodo?

9
Un esempio usando l’algebra
1. Costi
CT  Q2  2Q 16 CV Q 2  2Q
 Costi medi variabili:CMV   Q2
Q Q

 Costi medi fissi:


CMF CF  16
 Q Q
 Costi medi totali:

CMT

9
Un esempio usando l’algebra
CT  2Q
 Q Q Q 2
  16
2 16
Q Q

9
Un esempio usando l’algebra (3/5)
DATI C’=2Q+2 P= 8 euro
2. Produzione ottimale
C'  R' P
2Q  2  8
Q  (8 2) / 2

9
Q*  3

9
Un esempio usando l’algebra
Q*  3

3. Regola per la cessazione


dell’attività nel breve periodo:
P CMV  Q   3  2  5
CMV 2

Dato che P=8 e CMV=5


P  CMV

9
Un esempio usando l’algebra
Conclusione: l’impresa continua a
produrre

9
Un esempio usando l’algebra
Q*  3
4. Regola per la cessazione
dell’attività nel lungo periodo
P  CMT
CMT  Q
2 16 3 2  10.3
 Q  16
3

Dato che P=8 e CMT=10.3

9
Un esempio usando l’algebra
P  CMT
Conclusione: l’impresa cessa l’attività

1
Il profitto come l’area compresa tra il
prezzo e il costo medio totale (1/5)

Profitto= RT – CT
Si moltiplica e si divide per Q:
Profitto= (RT/Q – CT/Q) x Q
 RT/Q= RM=P
 CT/Q=CMT
Per cui, Profitto = (P-CMT) x Q
Questa espressione della formula del
profitto ci permette di misurarlo in un
grafico
1
MISURARE IL PROFITTO - Il profitto come l’area compresa tra
il prezzo e il costo medio totale (2/5)

Prezzo

C’ CMT

0 Quantit
1
Il profitto come l’area compresa tra il prezzo
e il costo medio totale ( /5)
103

Prezzo

C’ CMT

P P = RM = R’

0 Quantit
1
Il profitto come l’area compresa tra il prezzo
e il costo medio totale ( /5)
104

Prezzo

C’ CMT

P P = RM = R’
CMT

Quantità che massimizza


il profitto

0 Q Quantit
10
Il profitto come l’area compresa tra il prezzo e il
costo medio totale (5/5)
Rettangolo: altezza = (P-CMT)
base =Q
Prezzo Area= base x altezza = (P-CMT) x Q

C’ CMT
Profitto
P P = RM = R’

CMT

Quantità che massimizza


il profitto

0 Q Quantit
10
La perdita come area compresa tra il prezzo e
il costo medio totale (1/3)
Prezzo

C’ CMT

P P = RM = R’

0 Quantità
10
La perdita come area compresa tra il prezzo e
il costo medio totale (2/3)

Prezzo

C’ CMT

CMT

P P = RM = R’

Quantità che minimizza


la perdita

0 Q Quantit
10
La perdita come area compresa tra il prezzo
e il costo medio totale (3/3)
Nel caso di perdita, la MASSIMIZZAZIONE del profitto
corrisponde alla MINIMIZZAZIONE della perdita, che si
Prezzo raggiunge sempre producendo Q per cui P=C’.
In questo caso, dato che P<CMT, decisione ottimale
è USCIRE dal mercato
C’ CMT

CM
P
P = RM = R’
Perdita

Quantità che minimizza


la perdita

0 Q Quantit
10
Un esempio usando l’algebra

Costo totale dell’impresa: CT=Q2+4Q


Costo marginale: C’=2Q+4.
P= 20
Quale sarà la quantità prodotta da una
impresa che opera in concorrenza perfetta?
Data la quantità ottimale, quale sarà il
profitto?

10
Un esempio usando l’algebra
DATI CT=Q2+4Q; C’=2Q+4 P= 20

Soluzione
Quantità prodotta
C’= P (=R’)
2Q+4=20
2Q=20-4
Q=(20-4)/2=8
La quantità ottimale è pari a 8

Profitti : RT-CT
RT = P x Q= 20x 8=160
CT= Q2+4Q = [82+(4x8)]= 64+32=96
Profitti = 160-96=64
11
Offerta in un mercato concorrenziale
Dopo avere analizzato la decisione della
singola impresa, occorre passare alla
curva di OFFERTA di mercato.
L’offerta di mercato è uguale alla somma
delle quantità offerte dalle singole
imprese in un mercato.
Occorre distinguere tra:
 mercato con un numero fisso di
imprese (b.p.)
 mercato con libertà di entrata e uscita
(l.p.)
11
Offerta in un mercato concorrenziale
(breve periodo) (1/2)

Offerta di mercato con un numero fisso


di imprese (breve periodo)
 Per ogni dato prezzo, ogni impresa
produce la quantità di prodotto per la
quale il prezzo eguaglia il costo
marginale
 La curva di offerta del mercato
riflette le curve dei costi marginali delle
singole imprese
11
La curva di mercato con n. fisso di imprese (2/2)
Operano 1000 imprese identiche: ad ogni dato p, ogni impresa produce q per
cui P=C’ (fig.a). Quindi C’ e Offerta dell’impresa coincidono (finché P>CMV).
Offerta di mercato: somma della q offerta da ogni impresa per ogni P
(fig.b). Quindi Q offerta è 1.000 volte quella offerta dalla singola impresa.

(a) Offerta singola (b) Offerta di mercato


Prezzo impresa Prezzo

C’
2 2

1 1

0 100 Quantità
200 0
(impresa)
11
Offerta

100.000 200.000Quantità
(mercato)

11
Offerta in un mercato concorrenziale:
lungo periodo (1/6)
Offerta di mercato con libertà di entrata e
uscita (lungo periodo)
 Le imprese continuano ad entrare e
uscire dal mercato finché il profitto non
diventa nullo
Ipotesi. Tutte le imprese hanno accesso:
1) alla stessa tecnologia per la produzione del bene
2) allo stesso mercato dei fattori produttivi
Queste ipotesi implicano che le imprese hanno
le stesse curve di costo
11
Offerta in un mercato concorrenziale: lungo
periodo (2/6)

 Se profitto è positivo (negativo) le imprese continuano ad


entrare (uscire), aumenta (diminuisce) il numero di
imprese, aumenta (diminuisce) l’offerta e ciò fa diminuire
(aumentare) il prezzo e il profitto finché non diventa nullo
 Nel lungo periodo il profitto è nullo
=(RT)-(CT)=0
=(PxQ)-(CMTxQ)=0
Metto in evidenza Q:
=(P - CMT)xQ=0
=0 se Q=0 e P=CMT
Perciò l’impresa realizza profitto economico nullo se P=CMT
Se P>CMT, >0, nuove imprese entrano nel mercato
Se P<CMT, <0, imprese esistenti escono dal mercato
Processo di E e U termina solo quando P=CMT
11
Offerta in un mercato concorrenziale: lungo
periodo (3/6)

 Nel lungo periodo P=CMT


 Ma sappiamo anche che l’impresa produce la
quantità per cui P=C’
QUINDI P=CMT=C’
Considerato che la curva di C’ e quella di CMT sono
uguali (cioè si intersecano) nel punto di minimo
della curva di CMT :
nel lungo periodo il prezzo è uguale al minimo del
costo medio totale (dimensione efficiente)
La curva di offerta di mercato di lungo periodo
è una linea orizzontale corrispondente al
suddetto livello di prezzo

11
Offerta in un mercato concorrenziale: lungo
periodo (4/6)

(a) Condizioni di profitto


nullo per l’impresa (b) Offerta di mercato

Prezzo Prezzo

C’
CMT
P=
CMT Offerta
minimo

0 Quantità 0 Quantità
(impresa) (mercato)
11
11
Offerta in un mercato concorrenziale: lungo periodo
(5/6)
Se P>CMT, >0, nuove imprese
entrano nel mercato, aumenta
l’offerta
Se P<CMT, <0, imprese
esistenti escono dal mercato,
diminuisce l’offerta
Numero imprese attive sul mercato si
aggiusta in modo da:
 P=min CMT
 Ci sono abbastanza imprese da
soddisfare tutta la domanda a quel
12
prezzo

12
Offerta in un mercato concorrenziale: lungo
periodo (6/6)

Perché le imprese in regime di concorrenza


continuano ad operare anche se i profitti sono
nulli?
Profitto = RT-CT
Il CT include tutti i costi opportunità dell’impresa,
compreso il costo-opportunità del tempo e del
denaro che l’imprenditore dedica all’attività
dell’impresa.
Perciò anche se il profitto è nullo, l’imprenditore
viene remunerato per il tempo e il denaro che
dedica alla conduzione dell’impresa.

12
Conclusioni (1/6)

Il fondamento teorico della curva di


offerta è il comportamento delle
imprese in un mercato concorrenziale.
Le imprese prendono le proprie decisioni
con l’obiettivo di massimizzare il profitto.
Il profitto è la differenza tra costi e ricavi.
Perciò abbiamo analizzato:
Costi
Ricavi

12
Conclusioni ( /6
124

Costo esplicito, implicito, fisso,


variabile, totale, medio fisso, medio
variabile, medio totale, marginale….
(tabella 6.3, pag. 105)

12
Conclusioni

 Poiché l’impresa che opera in un


mercato concorrenziale prende il
prezzo come dato, il suo ricavo (RT) è
proporzionale alla quantità di prodotto
che offre (Q).
 Il prezzo del bene è uguale sia al
ricavo medio che al ricavo marginale
(P=RM=R’)

12
Conclusioni

 Per massimizzare il profitto l’impresa


decide di produrre la quantità di bene
che permette di eguagliare il ricavo
marginale al costo marginale (R’=C’).
 Questa, per un’impresa in un mercato
concorrenziale, è anche la quantità in
corrispondenza del quale il prezzo è
uguale al costo marginale (P=C’).

12
Conclusioni (5/6)

 Nel breve periodo un’impresa decide di


sospendere temporaneamente la
produzione se il prezzo è inferiore al
costo medio variabile (P<CMV).
 Nel lungo periodo un’impresa decide di
uscire dal mercato se il prezzo è
inferiore al costo medio totale
(P<CMT).

12
Conclusioni (6/6)
 In un mercato in cui le imprese
possono entrare e uscire liberamente i
profitti tendono a zero nel lungo
periodo.
 Nell’equilibrio di lungo periodo il
prezzo è uguale al costo medio totale
e il numero delle imprese presenti nel
mercato si aggiusta in modo da
soddisfare la quantità domandata a
quel prezzo.

12
Corso di Laurea in Giurisprudenza

Dietro l’Offerta: le imprese in un


mercato concorrenziale

(Fine)

12

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