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Capitolo 13

Le decisioni di produzione
delle imprese

Dottoressa Emanuela Macrì


Corso Integrato di Economia
(Modulo di Economia Politica)
A.A.2022/2023
Le imprese nel decidere le strategie di
produzione hanno come obiettivo:

- La massimizzazione della quantità prodotta


- La minimizzazione dei costi

La produzione soggiace però al principio


della scarsità delle risorse
La combinazione dei fattori utilizzati nel
processo di produzione varia da impresa a
impresa, da settore a settore e all’interno
dello stesso settore
L’impresa quindi si confronta con:

- Diverse combinazioni di fattori che


generano la stessa quantità di prodotto
(ISOQUANTI)

- Una determinata somma disponibile per


acquistare tali fattori (ISOCOSTI)
ISOQUANTO

Funzione che rappresenta tutte le possibili


combinazioni di fattori che si possono
utilizzare per produrre una data quantità di
un bene o di un servizio.
L’intero piano cartesiano potrebbe essere
riempito di curve di isoquanti,
rappresentative di tutti i possibili livelli di
produzione.
Le imprese prendono continuamente
decisioni sulle combinazioni di fattori da
utilizzare nella produzione. Queste decisioni
influiscono sulla forma e sulla posizione
degli isoquanti.
I fattori di produzione possono essere
scambiati tra di loro sebbene tale processo
possa essere, in alcuni casi, difficoltoso
La pendenza dell’ISOQUANTO rappresenta

SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE


TECNICA

Esso è dato dal rapporto tra la variazione


della quantità di capitale e la variazione
della quantità di lavoro ossia ˄K/˄L.
SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE
TECNICA

Tasso al quale un fattore può essere


sostituito con un altro senza modificare il
livello di produzione
L’SMST assume valori differenti in
diversi punti, perché la pendenza di
ciascun isoquanto non è costante
Il SMST dipende dal rapporto tra il prodotto
marginale (P’) dei due fattori (K, L) che è
decrescente: questo spiega perché
l’isoquanto è convesso rispetto all’origine
Ciò accade soprattutto quando i due
fattori impiegati nella produzione non
sono perfettamente sostituti tra di
loro
 Se una impresa utilizza molto capitale e poco
lavoro e sostituisce una unità del primo con
una del secondo:

- il prodotto marginale dell’unità addizionale


del lavoro sarà probabilmente elevato
(isoquanto più ripido)

- ma all’aumentare della quantità di lavoro


impiegata il prodotto marginale
progressivamente diminuisce (isoquanto più
piatto)
Il SMST è pari al rapporto tra il prodotto
marginale del lavoro e quello del capitale:

𝑃′𝐿
𝑆𝑀𝑆𝑇 =
𝑃′𝐾
Dove:
𝑃′𝐿 = variazione della quantità di prodotto
variazione della quantità di lavoro

𝑃′𝐾 = variazione della quantità di prodotto


variazione della quantità di capitale*
LE RETTE DI ISOCOSTO
I fattori di produzione hanno un costo e
dato che le imprese non dispongono di
fondi illimitati destinati al loro acquisto
sono soggette ad un vincolo di bilancio
Il costo dei fattori può essere
espresso graficamente dalle RETTE
DI ISOCOSTO
Una RETTA DI ISOCOSTO mostra le diverse
combinazioni di fattori che un’impresa può
acquistare con una data somma di denaro.

Questo vincolo di bilancio si può esprimere


come:
PKK + PLL = CTLK
Esempio

Ipotizziamo che il prezzo del capitale per


produrre pizza sia 10 euro all’ora e il prezzo
del lavoro 6 euro all’ora.

10k + 6L = CTLK

L’uso di 3 ore di capitale e 9 ore di lavoro


avrebbe un costo di 10(3) + 6(9)= 84 euro.

Dunque 84 euro= 10K + 6L


(La retta di isocosto CTLK = 84 collega tutte le combinazioni di
capitale e lavoro che permettono di produrre pizze ad un costo di 84
euro, ricordando che il P di L è 6 e il P di K è 10)
L’intercetta verticale mostra quante
ore di K si potrebbero acquistare
senza L; viceversa l’intercetta
orizzontale mostra quante ore di L si
potrebbero acquistare senza
impiegare K
La pendenza della retta di isocosto è pari al
rapporto tra il prezzo del lavoro e il prezzo
del capitale, dato che la retta è rettilinea la
pendenza è costante.

(Vedi costo opportunità bene x e y del vincolo di


bilancio)
LE COMBINAZIONI DI FATTORI DI
MINOR COSTO
Mettendo insieme le rette degli isocosti con
quelle degli isoquanti troveremo la
combinazione di fattori che permette di
massimizzare la quantità prodotta al minor
costo
Qualunque punto di intersezione tra un
retta di isocosto e una di isoquanto
individua una possibile combinazione di
fattori che l’impresa può utilizzare
La quantità di risorse di cui l’impresa
dispone dipende a sua volta dai prezzi di
capitale e lavoro
Nel punto C l’isoquanto Q= x1 è tangente
alla rette di isocosto CTLK 2 ; il punto C
rappresenta quindi la combinazione di
fattori di minor costo dato il livello di
produzione desiderato dall’impresa
Nel punto C l’impresa non ha un incentivo a
modificare la combinazione di fattori
utilizzata, perché qualsiasi altra
combinazione di capitale e di lavoro non
permetterebbe di produrre la stessa
quantità con la massima efficienza, ovvero
al minimo costo
Il livello di produzione di minor costo è
individuato dal punto di tangenza tra un
isoquanto e una retta di isocosto:
In questo punto il SMST è pari al rapporto
tra i prezzi dei fattori.
Questa scelta si modificherà se
intervengono variazioni della tecnologia
(che producono spostamenti degli
isoquanti) o variazioni dei prezzi dei
fattori (che modificano l’inclinazione degli
isocosti).
FINE
BIBLIOGRAFIA:

N. Gregory Mankiw, Mark P. Taylor, Principi


di Economia, Bologna, Zanichelli, ultima
edizione (SESTA) 2015.

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