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In base all'oggetto di riferimento i costi si In base alla variabilità i costi si classificano in:
classificano in: 1. costi fissi, se non variano al variare della
1. costi diretti, se si riferiscono unicamente produzione, nei limiti della capacità produttiva
all'oggetto di riferimento e, pertanto, sono a dell'azienda;
esso attribuiti in modo oggettivo; 2. costi variabili. se variano al variare della
2. costi indiretti, se si riferiscono produzione
indistintamente a più oggetti di riferimento e, I costi fissi non sono costi sempre
pertanto, immodificabili, ma sono costi costanti quando
sono attribuibili a ciascuno di essi in modo la produzione varia nell' ambito della capacità
soggettivo produttiva.
La distinzione tra costi diretti e indiretti non è
assoluta, ma dipende dall'oggetto di in base al tempo:
riferimento e dalla convenienza a effettuare costi preventivi, ancora da effettuare
una misurazione oggettiva. costi consuntivi, già effettuati
DIRECT COSTING
imputa i soli costi diretti mentre quelli indiretti aggiunti complessivamente alla fine.
ricavi di vendita
- costi diretti variabili
= margine di I livello
-costi diretti fissi
=margine di II livello
-costi indiretti
=utile/perdita
esempio: ricavi di vendita 230’000; 130’000; trasporto variabile 35’000; 13’000; trasporto fisso 15’000,
15’0000; alloggio variabile 30’000,35’000; alloggio fisso 10’000, 10’000; servizi accessori
10’000,6’000; provvigione netta 10%, costi indiretti 159’000
(manca una colonna)
utile/perdita -14’000
esempio: quantità 7’500, 5’000; prezzo 60, 80; CDV 12, 19; CVF totali 60’000, 85’000; CI 420’000
MAKE OR BUY
costi cessanti, costi che non si dovranno + sostenere o fattori riutilizzabili se produzione effettuata
all’interno (make)
costi emergenti, nuovi costi che non si dovranno sostenere se produzione effettuata all’esterno (buy)
esempio albergo offre servizio transfer: carburante 6’000, manutenzioni 2’000, personale 12’000,
ammortamenti 10’000
fornitore offre stesso servizio a 25’000
FULL COSTING
imputa i costi diretti e i costi indiretti
full costing base unica imputa i costi indiretti in base a un unico criterio.
→ richiede l’individuazione della base di riparto e il calcolo della percentuale di riparto.
full costing con centri di costo imputa i costi indiretti in base a criteri differenti.
ABC
L'Activity Based Costing (ABC) è un metodo di controllo dei costi che attribuisce agli oggetti ai
riferimento i costi diretti e indiretti. quest'ultimi sulla base delle attività svolte
Vantaggi: Svantaggi:
è completo, è corretto è complesso
è costoso
BEP
L’analisi del punto di pareggio è una tecnica che permette di determinare a quale livello della
produzione i ricavi totali sono uguali ai costi totali, in presenza di una struttura produttiva
Per un tour operator, la costruzione di un pacchetto turistico a catalogo comporta maggiori rischi
rispetto a un pacchetto turistico a domanda in quanto prodotto indipendentemente dalle richieste della
clientela.
La fase di ideazione (o progettazione) è molto importante in quanto il tour operator deve cercare di
creare un pacchetto turistico che lo differenzi dalla concorrenza:
Nel contratto di allotment, i fornitori dei servizi e i tour operator possono prevedere:
• l'acquisto delle sistemazioni a un prezzo netto (o confidenziale);
• il pagamento di una commissione su ogni sistemazione venduta.
Il contratto vuoto per pieno, se da un lato comporta maggiori rischi per il tour operator, che si accolli
l'invenduto delle sistemazioni inutilizzate, dall'altro gli assicura un vantaggio economico in quanto
riesce a spuntare tariffe più convenienti rispetto all'allotment.
Con al metodo del BEP, che si basa sulla distinzione tra costi e costi variabili il tour operator
determina:
- numero minimo dei pacchetti da vendere: Q= CF/p-cv
- prezzo di equilibrio: p= CF/Q+ cv
La promozione e la vendita dei pacchetti turistici a catalogo è effettuata dal tour operator attraverso:
il proprio sito Internet; partecipazione a fiere del settore; attività pubblicitarie; social network,
educational tour;
Il principale strumento di promo-commercializzazione è rappresentato dal catalogo che contiene:
● le informazioni e le notizie utili; ● l'indice o sommario;
● la mission; ● le condizioni generali di contratto di
● le eventuali offerte; vendita di pacchetti turistici.
● le assicurazioni; ● i programmi di viaggio;
La fase della gestione del viaggio consiste nell'erogare alla clientela tutti i servizi compresi pacchetto
turistico.
La fase del controllo effettuata al termine del viaggio consiste nel cercare di:
• verificare il grado di soddisfazione del cliente;
ricevere utili suggerimenti;
• fidelizzare i clienti.
Essa può essere effettuata tramite un questionario di gradimento.
Il business travel
Il business travel(viaggio d'affari o viaggio di lavoro) è costituito da tutti gli spostamenti compiuti
per motivi di affari o lavoro. comprende:
viaggi di lavoro,Compiuti, per esempio, per incontrare fornitori o clienti o partecipare a riunioni
aziendali
viaggi MICE, Compiuti per partecipare a viaggi premio
Il viaggio incentive è un viaggio premio offerto dalle aziende ai dipendenti che hanno raggiunto
determinati obiettivi
• motivarli a raggiungere ulteriori obiettivi; • rafforzare l'immagine aziendale;
• rafforzare il senso di appartenenza • parlare di lavoro in un contesto informale.
all'azienda;
La pianificazione strategica
Il sistema di pianificazione, programmazione e controllo produce e distribuisce informazioni utili per la
gestione aziendale. Esso è composto da tre elementi inscindibili:
Pianificazione l’impresa individua gli obiettivi strategici da raggiungere nel medio-lungo periodo e le
azioni da compiere per conseguirli
Programmazione, l’impresa individua obiettivi intermedi da raggiungere nel breve peridodo e progetta
attività per conseguirli
Controllo, Processo attraverso il quale l'impresa verifica che la gestione si svolga secondo
quanto previsto nel programma di attività
Attraverso la pianificazione, la programmazione e il controllo l'impresa è in grado di controllare
l'andamento della gestione aziendale in termini di efficacia (capacità di raggiungere gli obiettivi
l'andam), efficacia (capacità di produrre sostenendo il minor costo possibile) ed economicità
(capacità di durare nel tempo).
Per definire gli obiettivi strategici aziendali, è necessario tener presente alcuni fattori.
L'orientamento di fondo dell'impresa, costituito da vision (obiettivo di lungo periodo) mission
(percorso da intraprendere per realizzare la vision) e valori aziendali (principi di comportamento che
guidano l'azione delle persone che operano nell'azienda).
l’analisi dell’ambiente esterno,, effettuata attraverso il modello delle 5 forze, che valuta la posizione
competitiva dell'azienda. Tale modello individua cinque fattori che determinano il livello di concorrenza
e di redditività del mercato:
Concorrenti attuali (imprese che già operano barriere all’entrata, minore redditività delle
sul mercato) imprese rispetto a quelle già nel mercato
INDICATORI: prodotti sostituibili
concentrazione, numero di imprese presenti INDICATORI:
nel mercato fedeltà, disponibilità dei clienti a cambiare
differenziazione, grado di diversità dei prodotti prodotto
offerti relazione prezzo/performance, confronto tra il
barriere all’uscita, presenza di ostacoli rapporto prezzo/prestazioni dei prodotti
all’uscita delle imprese dal mercato sostitutivi e quello dei prodotti già esistenti
concorrenti potenziali potere contrattuale dei fornitori
INDICATORI: INDICATORE:
redditività del mercato, rendimento delle sostituibilità, possibilità delle imprese a
imprese già operanti cambiare fornitori
potere contrattuale dei clienti
INDICATORE: numerosità, numero e importanza dei fornitori.
IL BUSINESS PLAN
è un piano aziendale che consente di valutare la fattibilità di un progetto imprenditoriale. i principali
destinatari sono gli imprenditori/soci, la direzione aziendale, i finanziatori e gli investitori.
Pertanto il business plan ha una finalità duplice: interna, se è utilizzato dall'imprenditore/soci il dalla
direzione aziendale, o esterna, se utilizzato dai finanziatori o dagli investitori.
Il business plan può essere redatto nella fase di start up, ossia all'avvio di una nuova iniziativa, o
durante la vita dell'impresa, quando si vuole realizzare un nuovo progetto e sintetizza il contenuto
del business plan.
Il business model canvas si compone di nove blocchi, suddivisi in quattro aree.
• l'area Mercato, che comprende i blocchi Segmenti di clientela, Relazioni con i clienti e Canali di
distribuzione;
• l'area Offerta, che comprende il blocco Proposta di valore;
• l'area Infrastruttura, che comprende i blocchi Risorse chiave, Attività chiave e Partner chiave;
• l'area Conto economico, che comprende i blocchi Flussi di ricavi e Struttura dei costi.
Per finanziare la nuova idea imprenditoriale si possono utilizzare diverse fonti di finanziamento:
• il capitale proprio, a scadenza indeterminata, a rendimento incerto e soggetto completamente al
rischio d'impresa, attraverso gli apporti e l'autofinanziamento (utili reinvestiti);
• il capitale di debito, a scadenza determinata, a rendimento prestabilito e soggetto parzialmente al
rischio d'impresa, attraverso i debiti commerciali e i debiti finanziari (a breve e a medio-lungo termine)
Anche lo Stato e gli enti pubblici possono finanziare le nuove idee imprenditoriali concedendo dei
contributi, ossia mezzi finanziari senza obbligo di restituzione o a condizioni vantaggiose.
I business plan sono diversi per forma e contenuto. In ogni caso il contenuto del documento deve
comprendere le seguenti sezioni:
Sintesi, riepiloga i contenuti che saranno esposti successivamente allo scopo di suscitare interesse
nel lettore.
Descrizione dell'impresa, presenta l'impresa e le sue caratteristiche fondamentali, quali il settore di
attività, i mercati serviti e la mission aziendale
Prodotto/ servizio, delinea il bisogno da soddisfare ed espone il prodotto/servizio offerto,
evidenziandone le caratteristiche
IL BUDGET
Il budget è un programma di azione, che riguarda un periodo di tempo breve.
Si caratterizza per essere un programma globale articolato nello spazio.
Svolge funzioni di programmazione, coordinamento e motivazione.
il processo di formulazione del budget si articola in tre fasi.
● definizione degli obiettivi intermedi;
● predisposizione dei budget operativi delle singole unità organizzative (budget operativi):
Budget commerciale,Individua gli obiettivi di vendita dei singoli prodotti (budget delle vendite) e i
costi programmati di distribuzione dei prodotti (budget dei costi commerciali).
Budget della produzione Individua i fattori produttivi necessari per effettuare la produzione prevista.
La quantità da acquistare è pari a: quantità necessaria alla produzione - quantità presente nel
magazzino iniziale + quantità presente nel magazzino finale
Budget delle altre unità operative, Individua i costi programmati per ogni ulteriore centro di
responsabilità non produttivo.
L'ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI esamina le differenze tra i dati di budget e i dati consuntivi per
individuare le cause che non hanno permesso il raggiungimento degli obiettivi programmati e
definisce le azioni correttive.
MARKETING TERRITORIALE
D1 DESTINAZIONE TURISTICA, quando è in grado di attirare flussi rendendo le sue risorse fruibili e
accessibili.
3 caratteristiche : proprio ciclo di vita; sono deteriorabili; utilizzate da una molteplicità di soggetti:
turisti e escursionisti, residenti, filiera turistica e enti pubblici
L’analisi viene effettuata per vedere l’impatto sociale e ambientale del turismo; comprendere i
momenti evolutivi e fare eventuali interventi.
il ciclo di vita varia al variare della destinazione, dipende da fattori interni alla destinazione, al mercato
e dal cliente stesso.
Il marketing territoriale è l’insieme di tutte le attività e di tutti gli strumenti utilizzati dalla
destinazione, con l’obiettivo di creare, promuovere, sostenere lo sviluppo e la valorizzazione di un
territorio, nel medio lungo termine, in un’ottica di sostenibilità ambientale socio culturale attraverso la
sinergia fra tutti gli attori locali.
Consente di rendere unico riconoscibile un territorio e creare una rete è sicuramente la strada
migliore soprattutto per i territori poco conosciuti
Consente di creare: prodotti destinazione in grado di soddisfare segmenti domanda diversi;sviluppare
relazioni fra gli attori presenti sul
Gli enti pubblici sono soggetti che partecipano allo sviluppo del territorio e devono creare: un sistema
locale di offerta turistica (SLOT); tutelare l’identità del territorio e favorire lo sviluppo di prodotti
sostenibili.
L’ente pubblico deve poi avvalersi della collaborazione di figure professionali come il DESTINATION
MANAGER che deve:
analizzare le varie fasi del ciclo,
gestire l’immagine della destinazione,
definire gli obiettivi,
incentivare creazioni prodotti destinazioni.
Inoltre possono incentivare forme soggettive di collaborazione tra gli altri locali come le Proloco che
promuovono il territorio con eventi;
I consorzi turistici che valorizzano le risorse turistiche di un territorio;
i club di prodotto aggregazioni tra imprese si caratterizzano per la marca infine la creazione di sistemi
turistici locali che consentono di realizzare il coordinamento delle attività che concorrono l’offerta
turistica di un territorio.
RISORSE:
culturali, storico-architettonico, culturali; infrastrutture;
servizi ricettivi e ristorative; beni e servizi ausiliari di supporto
divise: tangibili, materiali;
risorse intangibili, immateriali (ospitalità, accoglienza)
RENDE ATTRATTIVO:
Fruibilità consiste nel rendere disponibili le risorse;
l’accessibilità: fisica, economica, percettiva, interna
l’immagine che favorisce il processo di identificazione e aumentare l’attrattività
Modello one to one, il prodotto è costruito dal turista attraverso singole relazioni con i diversi attori;
il modello package impresa turistica assembla i vari servizi, standard;
il modello network, sinergia tra operatori privati pubblici
L’analisi qualitativa serve per individuare le peculiarità e creare un'offerta diversificata e si può
effettuare attraverso ricerca documentaria. (questionari)
analisi quantitativa attraverso indicatori di redditività quali densità ricettiva e tasso di ricettività
Analisi della concorrenza consiste nel raccogliere informazioni sui concorrenti diretti, indiretti e
potenziali.
conoscere la quota potenziale, quota massima che può avere, quota reale che realmente ha, quota di
penetrazione rapporto tra reale e potenziale
D3 I FLUSSI TURISTICI
Analizzare i flussi turistici per comprendere caratteristiche e bisogni di ciascun flusso valutato in
termini di costi che il territorio deve sostenere, i benefici che i flussi sono in grado di produrre.
dovrebbe: attivare segmenti con destagionalizzazione, segmenti con buone capacità di spesa e
compatibili tra loro.
I flussi dipendono da fattori si dividono: in Push che soddisfano determinati bisogni, e Pull Che
portano al turista scegliere la destinazione, come attrazione e fruibilità,accessibilità, accesso alle
informazioni e immagine turistica.
L’analisi qualitativa: fase pre acquisto, fase dell’esperienza, fase post acquisto. si possono prendere
dati da fonti ufficiali come l’ISTAT e altri dati con indagini campionarie e domande rivolte all’immagine,
al livello di soddisfazione e la fedeltà.
Analisi qualitativa tramite indicatori della pressione turistica quali il tasso di turisticità territoriale, indice
di affollamento, indice di densità turistica territoriale.
I trend sono:
grado importanza:
base, capacità e competenze
chiave, capacità strategiche
distintivi,capacità risorse uniche
Analisi dei punti di forza e debolezza consente di individuare peculiarità e effettuare interventi sui
punti di debolezza.
può essere realizzata sotto punti diversi quali:
Il punto di vista dei turisti, con cassetta per i suggerimenti;
punto di vista della popolazione, tramite la partecipazione a discussione sul territorio stesso;
punto di vista degli esperti, locali ed esterni che sono + oggettivi.
Con l’analisi dell’opportunità delle minacce si colgono i fattori esterni non modificabili che possono
incidere sull’attività e dipendono dei mutamenti della domanda turistica, dell’evoluzione della
tecnologia, dai cambiamenti demografici sociali e demografici.
E l’analisi si effettua tramite esperti locali ed esterni.
I risultati dell’analisi SWOT devono essere interpretati considerando il mercato e i concorrenti
Le destinazioni turistiche devono attuare una strategia di Customer Relationship management al fine
di: offrire prodotti che soddisfino i clienti, utilizzare i canali diretti, potenziare l’accoglienza.
Indispensabile e il coinvolgimento attivo della popolazione locale
Il piano di marketing territoriale è una guida per lo sviluppo o il rilancio di una destinazione turistica
e oltre a contenere la vision e la mission contiene:
fase analitica, analisi del contesto, dei bisogni del turista analisi, concorrenza, analisi SWOT
fase strategica, segmentazione, individuazione del mercato obiettivo, posizionamento definizione
degli obiettivi strategici
fare operativa, definizione del prodotto/destinazione, azione di comunicazione promo
commercializzazione
Fase di controllo, rilevazione della soddisfazione dei turisti e degli eventuali interventi correttivi.
DTA 4
IL BILANCIO
Il bilancio d'esercizio è il documento che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria
dell'azienda al termine del periodo amministrativo e il risultato economico dell'esercizio.
Il bilancio d'esercizio ha una funzione:
• di controllo sulla gestione aziendale e di verifica dell'opportunità di proseguire l'attività da parte
dell'imprenditore e dei soci;
• informativa nei confronti degli altri stakeholder. Il bilancio, infatti, fornisce informa-zioni:
- ai lavoratori sulla sicurezza del posto di lavoro;
- ai clienti e ai fornitori sulla stabilità e correttezza dei rapporti commerciali;
- ai finanziatori sul merito di credito dell'azienda;
- allo Stato sulla capacità dell'impresa di contribuire alle spese pubbliche e allo sviluppo economico
territoriale.
Il bilancio d'esercizio delle società di capitali, come le spa e le srl, è pubblico e chiunque ne può
prendere visione. Esso si compone di quattro parti:
• lo Stato patrimoniale, che fornisce informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria. Deriva
dalla Situazione patrimoniale al 31/12 e ha uno schema obbligatorio a sezioni divise e a stati
comparati (art. 2424 codice civile);
• il Conto economico, che fornisce informazioni sulla situazione economica. Deriva dalla Situazione
economica al 31/12 e ha uno schema obbligatorio a scalare e a stati comparati (art. 2425 codice
civile);
• il Rendiconto finanziario, che fornisce informazioni sulle variazioni delle disponibilità liquide e sui
flussi finanziari che li determinano. Deriva da documenti contabili e ha contenuto obbligatorio e
schema a stati comparati, ma libero (art. 2425 ter codice civile);
• la Nota integrativa, che fornisce informazioni addizionali e chiarimenti sulla situazione patrimoniale,
finanziaria ed economica, tratti da documenti contabili ed extracontabili. Ha contenuto obbligatorio
(art. 2427 codice civile).
Lo Stato patrimoniale, il Conto economico e il Rendiconto finanziario devono essere redatti in unità di
euro, senza cifre decimali; la Nota integrativa può essere redatta in migliaia di euro.
Le società di capitali di minori dimensioni redigono il bilancio d'esercizio in forma abbreviata, ossia un
bilancio d'esercizio semplificato (art. 2435 bis codice civile). Le micro-imprese redigono un bilancio
ridotto, composto solo dallo Stato patrimoniale e dal
Conto economico (art. 2435 ter codice civile).
Le imprese individuali e le società di persone non hanno alcun obbligo di rendere pubblico il bilancio
d'esercizio,, esse redigono un bilancio sintetico secondo uno schema simile a quello del bilancio delle
micro-imprese.
2. Attivo circolante, che rappresenta gli elementi attivi del patrimonio utilizzabili per un solo periodo
amministrativo.
L'Attivo circolante si divide in:
• Rimanenze, costituite dal magazzino delle materie prime e delle materie di consumo;
• Crediti, indicati al netto dei fondi svalutazione e rischi su crediti;
• Disponibilità liquide, ossia il denaro contante, gli assegni e le disponibilità sui C/C bancari e postali;
2. Fondi rischi e oneri, che rappresentano gli elementi passivi del patrimonio costituito dai fondi
rischi e dai fondi oneri, valori finanziari presunti a fronte di costi incerti;
3. Trattamento fine rapporto, che rappresenta l'elemento passivo del patrimonio costituito dai debiti
nei confronti dei dipendenti per il TFR;
4. Debiti,
5. Ratei e risconti passivi.
La Differenza tra valore e costi della produzione rappresenta il risultato economico derivante dalla
gestione caratteristica, dalla gestione accessoria e dalla gestione straordinaria aziendale.
3. I Proventi e oneri finanziari comprendono i ricavi e i costi derivanti dalle operazioni di impiego
delle eccedenze di disponibilità liquide e di reperimento di finanziamenti. si dividono in:
• Proventi finanziari, costituiti dai ricavi derivanti dai finanziamenti concessi, come per esempio gli
interessi attivi da clienti, gli interessi attivi bancari e postali e i proventi finanziari diversi;
• Oneri finanziari, costituiti dai costi derivanti dai finanziamenti ottenuti, come per esempio gli interessi
passivi a fornitori, su mutui e bancari e gli oneri finanziari diversi.
Il Risultato della gestione finanziaria è dato dalla differenza tra i Proventi e gli Oneri finanziari. Esso
rappresenta il risultato economico derivante dalla gestione dei finanziamenti.
Il Risultato prima delle imposte è dato dalla somma algebrica dei risultati delle diverse gestioni,
rappresenta il ris eco lordo.
4.imposte dell’esercizio, costituiti dai costi sostenuti per le imposte sul reddito dovute allo stato. Gli
oneri fiscali comprende le imposte d’esercizio.
L'Utile dell'esercizio o la Perdita dell'esercizio sono dati dalla differenza tra il Risultato prima delle
imposte e le Imposte dell'esercizio.
ANALISI DI BILANCIO, permette di individuare lo sviluppo futuro della gestione aziendale sulla base
dell’esame dei dati storici.
Essa viene effettuata:
• dal management aziendale, per intraprendere azioni correttive o rafforzative delle precedenti
decisioni aziendali (analisi interna);
• dai finanziatori di capitale proprio o di capitale di debito, per valutare la convenienza
dell'investimento/finanziamento (analisi esterna);
• dai concorrenti, per analizzare i punti di forza e di debolezza delle altre imprese presenti sul mercato
(analisi esterna)
L'analisi di bilancio per indici è condotta attraverso un confronto tra le informazioni contenute in più
bilanci. Il confronto può essere effettuato:
• nel tempo, tra i bilanci di più esercizi della stessa azienda.
• nello spazio, tra i bilanci dello stesso esercizio di più aziende.
Le Fonti, ossia i mezzi finanziari utilizzati nello svolgimento dell'attività aziendale, sono riclassificate
con il criterio dell' esigibilità crescente, dalla meno esigibile alla più esigibile.
Esse sono divise in tre raggruppamenti:
1. Patrimonio netto, che rappresenta le fonti di finanziamento di capitale proprio;
2. Passività consolidate, che rappresentano le fonti di finanziamento di capitale di debito con
scadenza superiore all'anno;
3. Passività correnti, che rappresentano le fonti di finanziamento di capitale di debito con scadenza
inferiore o uguale all'anno. Esse comprendono anche i ratei e risconti passivi.
Per ciascun settore della gestione si determina un risultato, dato dalla differenza tra i ricavi e i costi
relativi all'area.
Per l'Area caratteristica si determina, inoltre, un risultato intermedio, chiamato Valore aggiunto.
Infatti, i costi inerenti la gestione caratteristica aziendale si dividono in:
• costi esterni, relativi a quei fattori produttivi, quali le materie o i servizi, la cui acquisizione avviene
durante la produzione;
• costi interni, relativi a quei fattori produttivi, quali i beni strumentali e il personale, la cui acquisizione
avviene prima della produzione.
Il Valore aggiunto è dato dalla differenza tra i ricavi e i costi esterni inerenti la gestione caratteristica.
La differenza tra il Valore aggiunto e i costi interni inerenti la gestione caratteristica è detta Reddito
operativo: esso rappresenta il risultato della gestione caratteristica.
Il Risultato prima delle imposte è dato dalla somma algebrica dei risultati delle diverse aree:
caratteristica, finanziaria, accessoria e straordinaria.
L'utile o la perdita dell'esercizio sono dati dalla differenza tra il Risultato prima delle imposte e le
Imposte dell'esercizio.
ANALISI PAT, FIT, ECO, permette di dare un giudizio sulla struttura del patrimonio.
AUTOCOPERTURA DELLE
IMMOBILIZZAZIONI: INDICE DI LIQUIDITA’:
pat netto/ att immob x 100 disp finanz+ disp liquide/ pax correnti
ROE: risultato dell’esercizio/ cap proprio x 100 LEVERAGE: tot impieghi/ cap proprio x 100
ROI: reddito operativo/ tot impieghi x 100 ROD: oneri finanziari/ cap di debito x 100
IL MARKETING
il marketing è l’insieme delle attività e degli strumenti utilizzati dall'azienda per conoscere, e
fidelizzare i clienti.
L'attività di marketing: si sviluppa all'interno dell'azienda a due differenti livelli:
1. Il marketing strategico, che consiste nell'analisi del mercato e nell'ideazione di prodotti in grado di
soddisfare i bisogni dei clienti;
2. il marketing operativo, che consiste nel far conoscere, valorizzare e commercializzare al fine di
instaurare tra clienti e azienda solide relazioni.
mission aziendale
Le aziende orientate al marketing operano per soddisfare determinati bisogni dei clienti.
La mission aziendale esprime che cosa un'azienda vuole essere, come intende raggiungere questo
obiettivo e quale immagine intende dare di sé. La mission aziendale descrive la "filosofia aziendale" e
presentano tre caratteristiche principali:
1. individuano un numero limitato di obiettivi;
2. descrivono i valori che l'azienda intende promuovere;
3. delimitano il mercato in cui l'azienda vuole operare.
Per tali peculiarità il marketing delle aziende di servizi è più complesso di quello delle aziende che
producono beni. Infatti, esso comprende:
• il marketing esterno, rivolto ai clienti per comprendere le loro esigenze e soddisfare le loro
aspettative, tipico delle aziende che producono beni:
• il marketing interno, rivolto ai dipendenti a contatto con i clienti per formarli e motivarli a fornire
servizi in grado di soddisfare i clienti: in un'azienda di servizi per avere clienti soddisfatti bisogna
avere dipendenti soddisfatti;
• il marketing interattivo, rivolto all'interazione tra dipendenti e clienti, da cui dipende larga parte della
qualità del servizio.
l'analisi SWOT
La prima fase dell'analisi del mercato consiste in una valutazione della situazione complessiva
dell'azienda e del mercato condotta attraverso l'analisi SWOT.
L'analisi SWOT valuta i punti di forza (Strengths) e i punti di debolezza (Weaknesses) dell'azienda e
le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) presenti sul mercato.
I punti di forza consistono in quelle capacità interne all'azienda che favoriscono il raggiungimento
degli obiettivi aziendali.
I punti di debolezza consistono in quei limiti interni dell'azienda che interferiscono con il
raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Le opportunità consistono in tendenze favorevoli del mercato che l'azienda potrebbe sfruttare a
proprio vantaggio.
Le minacce consistono in tendenze sfavorevoli del mercato che potrebbero avere un'incidenza
negativa sull'azienda.
I punti di forza e di debolezza costituiscono i fattori interni dell'analisi SWOT in quanto sono
modificabili da parte dell'azienda attraverso azioni volte a esaltarli o a ridurli. Le opportunità e le
minacce, invece, ne rappresentano i fattori esterni in quanto non sono controllabili da parte
dell'azienda, che può agire solo per utilizzare le prime a proprio favore o per cercare di ridurre
l'impatto negativo sull'attività delle seconde.
Dalla combinazione dei punti di forza e di debolezza e delle opportunità e delle minacce può derivare
una mappa delle quattro possibili azioni da intraprendere:
l'ambiente di marketing
L'ambiente di marketing di un'azienda è formato dall'insieme di soggetti e di forze che influenzano la
relazione tra l'azienda e il cliente.
ricerche di mercato
Per conoscere l'ambiente di marketing, e quindi comprendere i bisogni e le esigenze dei clienti, è
necessario che l'azienda disponga di numerose informazioni.
• fonti interne, se le informazioni derivano da dati raccolti all'interno dell'azienda stessa.
• fonti esterne, se le informazioni derivano da dati raccolti al di fuori dell'azienda, come le statistiche
ufficiali o le indagini di mercato pubbliche.
Nonostante la mole di informazioni disponibili quando vi sono esigenze informative specifiche, le
aziende fanno ricorso alle ricerche di mercato.
Le ricerche di mercato consistono nella raccolta e nell'analisi delle informazioni rilevanti per
comprendere una specifica situazione e compiere scelte adeguate.
A seconda dello scopo perseguito le ricerche di mercato possono essere:
• quantitative, se hanno l'obiettivo di analizzare l'ambiente di marketing da un punto di vista numerico.
• qualitative, se hanno l'obiettivo di comprendere l'ambiente di marketing senza effettuare stime
numeriche.
i principali metodi applicati nelle ricerche di mercato
I principali metodi per la conduzione delle ricerche di mercato quantitative sono:
L'osservazione consiste nell'esaminare il comportamento del cliente. Tale metodologia è
particolarmente adatta per analizzare le modalità con cui vengono compiute determinate operazioni.
Il sondaggio consiste nella raccolta dei dati tramite interviste. Il sondaggio può essere:
* strutturato se utilizza il questionario, ossia un elenco predeterminato di domande.
* non strutturato se utilizza il colloquio, ossia una serie di domande variabili in funzione delle risposte.
La sperimentazione consiste nell'individuare, attraverso un esperimento, l'effetto della variazione di
uno elemento su un determinato comportamento del cliente.
I principali metodi per le ricerche di mercato qualitative sono:
L'intervista in profondità consiste in un' intervista non strutturata avente lo scopo di indurre
l'intervistato a parlare liberamente, esponendo le proprie motivazioni e sensazioni su un determinato
argomento. L'intervista è condotta da uno psicologo specializzato
L'intervista di gruppo (focus group) consiste in un' intervista a un gruppo di persone, condotta da un
moderatore esperto, avente lo scopo di indurre ciascun elemento del gruppo a esprimere le proprie
opinioni su un determinato argomento.
segmentazione e posizionamento
Segmentare un mercato significa individuare al suo interno gruppi differenti di clienti (segmenti) che
domandano prodotti specifici.
Segmentare il mercato è un'attività costosa che l'azienda effettua solo se vi è un ritorno economico. I
principali elementi per verificare la convenienza della segmentazione
del mercato sono:
• la differenziazione. Due segmenti di mercato si considerano diversi tra loro se le caratteristiche dei
clienti richiedono diverse attività di marketing.
•la dimensione. Il numero di clienti presente in un segmento deve essere tale da rendere
economicamente conveniente la differenziazione delle attività di marketing.
• l'accesso. Il segmento individuato deve poter essere raggiunto e servito dall'azienda.
le variabili psicografiche, segmentano secondo le caratteristiche della personalità del cliente che
influiscono sui suoi consumi.
classe sociale, che consiste nel suddividere il mercato in base all'appartenenza dei clienti a una
classe sociale. Clienti appartenenti a una certa classe, infatti, tendono ad avere esigenze simili.
stili di vita, che consiste nel suddividere il mercato in base al modello di vita dei clienti.
il posizionamento
Il posizionamento rappresenta il modo in cui i clienti percepiscono il prodotto dell'azienda rispetto ai
prodotti dei concorrenti
I principali elementi in base ai quali le aziende posizionano i loro prodotti sono:
gli attributi del prodotto, ossia le caratteristiche tangibili e intangibili del prodotto.
le classi di prodotto, ossia considerando un gruppo di prodotti in contrapposizione a un altro gruppo.
i vantaggi ricercati dal cliente. Un TO, per esempio, potrebbe posizionare il proprio prodotto sulla base
della competenza del personale, in grado di aiutare il cliente in qualsiasi evenienza;
. il prezzo del prodotto. Un albergo, per esempio, potrebbe posizionare il proprio prodotto sulla base
del prezzo della camera, il più basso della località
L'azienda effettua il posizionamento dei propri prodotti sulla base del vantaggio competitivo che
possiede nei confronti dei propri concorrenti. Infatti l'efficacia di un posizionamento dipende dai
seguenti elementi:
• la singolarità, ossia il carattere distintivo di un prodotto rispetto ai concorrenti.
• la rilevanza, ossia la desiderabilità delle caratteristiche del prodotto per i clienti.
• l'unicità, ossia la difficoltà di imitazione da parte dei concorrenti.
STRATEGIE DI MARKETING
obiettivi aziendali
Gli obiettivi aziendali esprimono ciò che un azienda intende raggiungere in un derminato periodo di
tempo.
Gli obiettivi aziendali devono essere SMART (Specific, Measurable, Achievable, Realistic, Time
related), ovvero:
specifici, L'obiettivo deve essere chiaro, non approssimativo.
misurabili L'obiettivo deve essere definito in termini quantitativi. • raggiungibili L'obiettivo deve essere
raggiungibile, ma non troppo facilmente. Se l'obiettivo "Aumentiamo il RO1 fino al 16%" non
rappresenta una sfida da vincere, non è stimolante;
• realistici) L'obiettivo deve essere realizzabile, considerate le risorse dell'azienda.
• correlati al tempo. Deve essere indicato il tempo entro il quale l'obiettivo deve essere realizzato.
Gli obiettivi di marketing possono riguardare tre dimensioni:
• di mercato, ossia la percezione del prodotto da parte del cliente. Obiettivi di marketing riguardanti la
dimensione di mercato sono, per esempio:
- la notorietà del prodotto, ossia la capacità del cliente di conoscere e riconoscere un prodotto;
- la lealtà al prodotto, ossia la fedeltà del cliente a un prodotto;
• competitiva, ossia il vantaggio competitivo, riconosciuto dai clienti e sostenibile nel tempo. Un
obiettivo di marketing è la quota di mercato;
•economica, ossia l'efficienza ed efficacia dell'attività di marketing.
Le due strategie possono essere attuate con riferimento all'intero mercato o a un suo segmento.
In quest'ultimo caso l'azienda adotta una strategia di focalizzazione, 'anch'essa orientata alla
leadership di costo o alla differenziazione di prodotto.
Combinando il prodotto (ciò che l'azienda vende) con il mercato (a chi l'azienda vende)
si ottengono quattro possibili strategie di crescita:
• strategia di espansione: l'azienda mira a incrementare la presenza nel mercato in cui già opera con i
prodotti che attualmente vende.
• strategia di sviluppo del mercato: l'azienda cerca di conquistare nuovi segmenti di mercato con i
prodotti che attualmente vende.
• strategia di sviluppo del prodotto: l'azienda si prefigge di incrementare la presenza nel mercato in cui
già opera con nuovi prodotti.
• strategia di diversificazione: l'azienda cerca di conquistare nuovi segmenti di mercato o nuovi
mercati con nuovi prodotti.
Nella scelta della strategia di marketing da realizzare l'azienda deve tener conto di molteplici fattori,
tra cui:
• l'omogeneità del prodotto: se il prodotto è uniforme, è opportuno adottare una strategia di marketing
indifferenziato;
• l'omogeneità del mercato: se le esigenze dei clienti sono differenti, è conveniente
scegliere una strategia di marketing differenziato;
• le strategie dei concorrenti: se i concorrenti adottano una strategia di marketing differenziato,
l'eventuale ricorso da parte dell'azienda a una strategia di marketing indifferenziato avrà ben poche
possibilità di successo.
il marketing mix
Il marketing mix è l'insieme degli strumenti di marketing che l'azienda combina in vario modo per
raggiungere gli obiettivi prefissati.
Nell'ambito dei servizi turistici assume una particolare importanza il prodotto ampliato, che comprende
non solo i beni e servizi ricevuti dal cliente, ma anche la modalità di erogazione del servizio.
Le principali componenti del prodotto ampliato sono:
• l'accessibilità. Il miglior servizio turistico perde valore se non è usufruibile da parte del cliente.
• l'atmosfera. Il miglior servizio turistico perde valore se erogato in un ambiente non gradevole.
• la relazione con i clienti. Il miglior servizio turistico perde valore se i clienti non cooperano
all'erogazione del servizio.
2.il prezzo misura il costo complessivo dei fattori produttivi utilizzati nella produzione e l'utile previsto,
mentre per il cliente il prezzo misura l'intensità del bisogno da soddisfare.
Le aziende possono determinare il prezzo applicando i seguenti metodi:
1. obiettivi aziendali (pricing objectives). Il prezzo del prodotto è fissato in base agli obiettivi aziendali,
quali la quota di mercato o la massimizzazione del profitto o del fatturato:
2. costo totale (cost-plus pricing). Il prezzo del prodotto è calcolato aggiungendo un derterminato
ricarico (mark-up) al costo di produzione;
3. prezzo dei concorrenti (competitor based pricing). Il prezzo del prodotto è stabilito in base al prezzo
praticato dai concorrenti, con variazioni verso l'alto o il basso in base all maggiore o minore qualità del
prodotto offerto;
4. valore percepito (value-based pricing). Il prezzo del prodotto è determinato in base alla percezione
del valore dello stesso da parte del cliente.
Qualunque sia il metodo adottato, il prezzo del prodotto deve essere compreso tra un prezzo minimo,
al di sotto del quale non vi è un utile per l'impresa, e un prezzo massimo, al di sopra del quale non vi
è domanda da parte dei clienti.
le politiche di prezzo
Le politiche di marketing che riguardano il prezzo sono relative:
1.La scrematura del mercato consiste nel fissare un prezzo elevato che selezioni la domanda, al
fine di avere un numero ristretto di clienti fortemente interessati al prodotto.
2.La penetrazione nel mercato consiste nel fissare un prezzo basso, al fine di avere molti clienti e
un'elevata quota di mercato.
4.Le politiche di manovra dei prezzi consistono nell'aumentare o diminuire i prezzi in precedenza
stabiliti. Nel manovrare i prezzi le aziende devono prestare molta attenzione alla reazione dei clienti e
dei concorrenti, in quanto:
• i clienti potrebbero percepire la riduzione del prezzo come segnale di una minore qualità del
prodotto o potrebbero aspettarsi ulteriori diminuzioni; al contrario un aumento del prezzo potrebbe
essere interpretato come segno di una migliore qualità del prodotto o dell'intenzione dell'azienda di
accrescere la quota di profitto.
• i concorrenti potrebbero reagire alle manovre dei prezzi dell'azienda mantenendo inalterato il
prezzo, adeguandosi al cambiamento o contrastando con una manovra di segno opposto.
le politiche di distribuzione
Le politiche di marketing relative alla distribuzione si possono riferire:
Alla copertura del mercato riguarda la numerosità dei punti vendita del prodotto. Le scelte possibili
consistono in:
-vendita estensiva. L'azienda cerca la massima copertura del mercato collocando i prodotti presso
tutti i possibili punti vendita.
vendita selettiva. L'azienda cerca una media copertura del mercato, collocando i prodotti presso un
limitato numero di punti vendita qualificati.
• vendita esclusiva. L'azienda cerca una bassa copertura del mercato, collocando i prodotti presso
punti vendita selezionati e di prestigio.
Alla scelta del canale di distribuzione da utilizzare dipende da fattori qualitativi e quantitativi
Sono fattori qualitativi:
-il grado di controllo sul mercato che si vuole esercitare. Il controllo maggiore si ha quando si usa il
canale diretto, il controllo minore se si ricorre al canale lungo.
-il soggetto che si vuole influenzare per aumentare le vendite del prodotto. Se l'azienda vuole
influenzare direttamente il comportamento del cliente può adottare una politica pull, se, invece, vuole
influenzare direttamente il comportamento dell'intermediario e indirettamente quello del cliente può
adottare una politica push.
Sono fattori quantitativi:
-l'investimento di cui il canale di distribuzione necessita. Il canale diretto ha bisogno di maggiori
investimenti, e quindi di maggiori risorse finanziarie, rispetto ai canali breve e lungo.
-il costo del canale di distribuzione, il canale diretto comporta + costi fissi, mentre breve e lungo +
costi variabili.
la promozione, è l’insieme delle attività che sostengono e stimolano le vendite dei prodotti
dell’azienda.
Tutte queste politiche presuppongono una comunicazione tra azienda e cliente che si differenzia per:
• il fine: dalla generica informazione sull'azienda o sulle caratteristiche del prodotto a una specifica
spinta per sviluppare le vendite;
• l'orizzonte temporale: l'effetto sulle vendite si verifica nel breve, medio o lungo termine;
• i soggetti a cui si rivolge: da un pubblico indistinto al singolo cliente.
Si parte dalle pubbliche relazioni, che forniscono informazioni a un pubblico ampio con un orizzonte
temporale di medio-lungo termine. Si passa poi alla pubblicità, che ha un contenuto misto (informativo
e finalizzato alla vendita), si rivolge a un pubblico numeroso e con un orizzonte temporale di
medio-breve termine.
La vendita personale consiste in un colloquio tra i venditori dell'azienda e i potenziali clienti finalizzato
alla vendita dei prodotti.
La vendita personale si basa sulla comunicazione tra azienda e cliente e consente di comprendere le
effettive esigenze di quest'ultimo. E, però, un'attività molto costosa in quanto richiede l'utilizzo di una
forza vendita (ossia di venditori) qualificata e motivata.
La promozione in senso stretto consiste in incentivi economici all'acquisto immediato dei prodotti.
I destinatari degli incentivi economici, che hanno una durata limitata nel tempo, possono essere:
• i clienti finali (sell out), per indurli all'acquisto del prodotto nell'ambito di una politica pull;
• gli intermediari (sell in), per indurli a proporre i prodotti aziendali ai clienti nell'ambito di una politica
push
Le attività di promozione in senso stretto possono essere ricondotte a tre principali tipologie:
• le riduzioni di prezzo, quali le offerte scontate e i buoni sconto;
• i regali, quali gli omaggi o le prove gratuite del prodotto;
• i giochi, quali i concorsi e le operazioni a premio.
Le pubbliche relazioni consistono in quelle attività che mirano a generare un atteggiamento positivo
nei confronti dell'azienda.
• nella fase di sviluppo l'azienda cerca di differenziare il prodotto dai concorrenti che nel frattempo
sono entrati nel mercato. La seconda fase del ciclo di vita del prodotto è caratterizzata da costi che
diminuiscono, vendite e profitti che aumentano, numerosi concorrenti. L'azienda, per mantenere il
vantaggio competitivo acquisito dal prodotto adotta di solito le seguenti politiche di marketing:
• il prodotto base è arricchito di nuovi attributi • la promozione utilizza soprattutto la
per differenziarlo da quello dei concorrenti; pubblicità persuasiva, per convincere il cliente
• il prezzo diminuisce e l'azienda utilizza una a preferire il prodotto, evidenziandone la
politica di penetrazione; superiorità rispetto ai concorrenti;
• la distribuzione è di tipo estensivo;
• nella fase di maturità l'azienda cerca di aumentare la propria quota di mercato a danno dei
concorrenti. La terza fase del ciclo di vita del prodotto è caratterizzata da costi ancora minori, vendite
stabili, profitti elevati, numero dei concorrenti costante.
L'azienda, per accrescere la propria quota di mercato, adotta per lo più le seguenti politiche di
marketing:
-il prodotto è caratterizzato con un maggiore -la distribuzione è ancora di tipo estensivo;
utilizzo della marca, migliorato nella qualità e -la promozione utilizza la pubblicità di ricordo
diversificato con l'introduzione di nuove per mantenere vivo nella mente dei clienti il
varianti del prodotto; prodotto, la pubblicità comparativa e le
-il prezzo è minore di quello praticato dai promozioni in senso stretto per attirare i clienti
concorrenti (competitor based pricing) ed è dei concorrenti;
maggiore la possibilità di manovre dei prezzi
con sconti e prezzi promozionali
• Nella fase di declino l'azienda cerca di ottenere quanto ancora possibile dal prodotto. La quarta fase
del ciclo di vita del prodotto è caratterizzata da costi bassi, vendite e profitti in diminuzione, minori
concorrenti. L'azienda, per sfruttare al massimo le residue potenzialità di profitto del prodotto, adotta
indicativamente le seguenti politiche di marketing:
• il numero dei prodotti è ridotto attraverso • il prezzo è ulteriormente diminuito;
l'eliminazione di quelle varianti che non sono • la distribuzione è di tipo selettivo, riducendo
più richieste dal mercato; così la copertura del mercato;
• la promozione è meno utilizzata.
La relazione esistente tra politiche di marketing e ciclo di vita del prodotto dimostra inoltre che
l'azienda, nel definire il marketing mix, deve sempre accertarsi che vi sia una coerenza:
-con la strategia prescelta (coerenza esterna).
-con gli altri strumenti utilizzati (coerenza interna).
Il marketing relazionale è l’insieme delle attività e degli strumenti utilizzati dall’azienda per instaurare
una relazione personale e diretta con il cliente.
si distingue dal marketing tradizionale per:
• obiettivi. Il marketing relazionale tende alla creazione di relazioni durature con i clienti allo scopo di
fidelizzare.
• orizzonte temporale. Con il marketing relazionale l'azienda abbandona la logica di breve periodo,
finalizzata soltanto alle vendite, per concentrare l'attenzione su un rapporto di lungo periodo con il
cliente.
• conoscenza del cliente. Il marketing relazionale non è interessato a ciò che accomuna i clienti, ma a
ciò che distingue ciascun cliente;
• comunicazione. Il marketing relazionale richiede non solo che l'azienda comunichi con il cliente, ma
anche che il cliente comunichi con l'azienda.
I principali fattori che hanno favorito lo sviluppo del marketing relazionale sono:
• lo sviluppo e la diffusione della tecnologia
• l'aumento della concorrenza a causa della crescente globalizzazione e interdipendenza dei mercati.
CRM
La gestione della relazione con il cliente (CRM) consiste nel processo di costruzione e gestione di
relazioni personalizzate e di lungo periodo
Un aspetto della relazione con il cliente riguarda l'assistenza (customer care) prima durante e dopo
l'acquisto.
Il marketing diretto (direct marketing) è l'insieme delle attività e degli strumenti utilizzati dall'azienda
per comunicare direttamente con un singolo cliente selezionato al fine di ottenere una risposta
immediata e di sviluppare la relazione.
il web marketing
Il web marketing è l'insieme delle attività e degli strumenti utilizzati dall'azienda per stabilire relazioni e
sviluppare rapporti commerciali con i clienti attraverso il web
funzioni:
• funzione di presenza.
• funzione di comunicazione, permette l'interazione con il visitatore, che può inoltrare specifiche
richieste ed esprimere giudizi sui prodotti offerti, al fine di instaurare una comunicazione tra l'azienda
e chi visita il sito web:
• funzione di promozione. Il sito web integra la tradizionale promozione offline, descrivendo i prodotti
ed evidenziando le offerte disponibili, al fine di stimolare il visitatore a decidere di acquistare;
• funzione di vendita. Il sito web rappresenta un front office online che permette all'azienda di
sviluppare una transazione commerciale con il visitatore al fine di concludere una vendita.
Gli obiettivi del web marketing sono quelli di aumentare le vendite online, differenziare il prodotto con
la personalizzazione dell'offerta e l'assistenza online, e migliorare la comunicazione, con la
conoscenza approfondita dei gusti e dei comportamenti d'acquisto dei clienti.
Per raggiungere tali obiettivi il web marketing adotta la strategia di generare un traffico qualificato sul
sito web aziendale, ossia di incrementare il numero di visitatori del sito web interessati alla proposta
dell'azienda,
Il buzz marketing è l'insieme delle attività e degli strumenti utilizzati dall'azienda per sviluppare e
consolidare il "ronzio" (buzz) sui social media riguardante il prodotto, il marchio o l'azienda stessa.
Il viral marketing è l'insieme delle attività e degli strumenti utilizzati dall'azienda per indurre le
persone a trasmettere un messaggio in modo che la sua diffusione cresca esponenzialmente.
Il guerrilla marketing è l'insieme delle attività e degli strumenti utilizzati dall'azienda per ottenere la
massima attenzione dalle persone con il minimo investimento, utilizzando idee originali e il fattore
sorpresa.
Per stupire le persone, il guerrilla marketing utilizza diverse tecniche, tra le quali:
• stickering, ossia la distribuzione di adesivi (stickers);
• fake, ossia la creazione di siti web falsi o la diffusione di notizie inesistenti;
• out of place artifact, ossia la collocazione di oggetti insoliti o installazioni imprevedibili in luoghi
inaspettati.
DTA 3
IL TURISMO
Il turismo si manifesta innanzitutto come un grande spostamento temporaneo di persone e un incontro di
differenti culture. È un fenomeno in continua e inarrestabile crescita.
I termini turista e turismo sono stati usati ufficialmente per la prima volta nel 1947 dall’Organizzazione delle
Nazioni Unite (ONU) che definì il turismo come “genti che viaggiano per periodi di oltre 24 ore”.
L’OMT definisce il turismo come: l’insieme delle attività delle persone che viaggiano verso luoghi diversi dal
proprio ambiente abituale, per un periodo complessivo non superiore a un anno consecutivo, a scopo di
svago, affari, o motivi diversi dall’esercizio di un’attività remunerata all’interno dell’am-biente visitato.
Il turista: colui che viaggia in luoghi diversi da quello in cui ha la residenza abituale e al di fuori del proprio
ambiente quotidiano, per un periodo di almeno una notte ma non superiore a un anno, per molteplici
motivazioni, ma non per esercitarvi una professione remunerata
Inoltre, non sono considerati turisti tutti gli altri soggetti il cui spostamento manca di uno dei tre elementi
costitutivi del turismo (mobilità spaziale, mobilità temporanea e motivazione del viaggio). Ciò esclude i
trasferimenti dei diplomatici e dei militari e delle loro famiglie in un Paese diverso, i rifugiati, i nomadi, gli
spostamenti dovuti a motivi di studio o emigrazione, i viaggiatori in transito
La domanda turistica è:
-complessa; la domanda turistica è complessa in quanto si compone di beni e servizi complementari
appartenenti a diverse categorie
-variabile; La domanda turistica è variabile, in quanto si distribuisce irregolarmente nel tempo e può
aumentare o diminuire in un dato momento, in un determinato luogo e per determinati beni/servizi. Può
essere:
*la domanda turistica è stagionale, in quanto si distribuisce in maniera non omogenea nel corso delle stagioni
con un andamento tendenzialmente ripetitivo. Dipende da fattori climatici.
*disponibilità di tempo libero
.La domanda turistica è instabile, in quanto subisce notevoli variazioni per effetto di conflitti, epidemie,
mutamenti politici ed economici,mode, evoluzioni tecnologiche o clima.
-elastica se, a fronte di una variazione dell’elemento preso in considerazione (prezzo o reddito), la quantità
domandata varia in misura maggiore.
La domanda turistica viene esaminata nel suo aspetto quantitativo con l’obiettivo di determinare la
dimensione complessiva del fenomeno turistico. Le rilevazioni statistiche sulla domanda turistica si basano
sul calcolo di alcuni indicatori,tra cui:
1. i flussi turistici; gli indicatori dei flussi turistici misurano, in termini assoluti, quanto una località o un Paese
sono richiesti dai turisti. I principali indicatori sono:
* numero di arrivi turistici, ossia gli arrivi dei turisti in una determinata località (o Paese) o macro-area
indipendentemente dal tempo che vi rimangono;
* numero di presenze turistiche, ossia il numero di notti trascorse dai turisti nella località(o Paese) o
micro-area considerata in un determinato periodo
* permanenza media, ossia il numero medio di notti trascorse dai turisti nella località (o Paese) o micro-area
considerata in un dato periodo. Essa è pari al rapporto tra numero di presenze turistiche e numero di arrivi
turistici.
2. la propensione turistica. Gli indicatori della propensione turistica misurano quanto la popolazione di un
certo Paese (o località o area geografica) è propensa a viaggiare.
I principali indicatori della propensione turistica sono:
-il tasso di propensione turistica netto; misura quanto una certa collettività si dedica attivamente al turismo in
un determinato periodo di tempo, si calcola nel seguente modo:n. complessivo di residenti di un determinato
Paese che ha effettuato almeno un viaggio × 100 / popolazione totale di un determinato Paese
-il tasso di propensione turistica lordo. Il tasso di propensione turistica lordo misura il numero medio di viaggi
effettuato dai residenti di un determinato Paese (o località o area geografica) in un determinato periodo di
tempo. Si calcola n. complessivo di viaggi di almeno un giorno effettuato dai residenti di un determinato
Paese /popolazione totale di un determinato Paese
L'analisi quantitativa della domanda turistica si basa esclusivamente sui movimenti turistici e non permette di
conoscere la tipologia di turista, le sue aspettative e motivazioni, il suo grado di soddisfazione. L’analisi
qualitativa si pone, invece, l’obiettivo di descrivere e interpretare il comportamento del turista.Le informazioni
sui turisti possono essere raccolte dalle imprese turistiche attraverso una ricerca sul campo, somministrando.
L’OFFERTA TURISTICA
L’offerta turistica è rappresentata dalla quantità di beni e servizi offerti a un determinato prezzo, in un dato
momento e in uno specifico luogo, in grado di soddisfare la domanda dei turisti.
Concorrono alla formazione dell’offerta turistica:
1. beni naturali e storico-culturali, quali parchi archeologici, parchi termali, parchi naturali,musei, palazzi e
monumenti storici;
2. servizi di trasporto;
3. servizi ricettivi;
4. servizi ristorativi;
5. servizi sportivi, ricreativi e commerciali, quali impianti per lo svolgimento di attività sportive (sport nautici e
invernali, equitazione, golf, cicloturismo), parchi acquatici, centri di trattamenti per il benessere fisico (terapie
mediche, terme, fitness), sale per conferenze ed eventi (centri congressi, spazi espositivi per mostre), esercizi
commerciali (bar, boutique, negozi artigianali);
6. servizi di “supporto”, quali i servizi sanitari e finanziari.
L’offerta turistica è:
-complessa; L’offerta turistica è complessa, in quanto si compone di una molteplicità ed eterogeneità di beni e
servizi offerti da una pluralità di soggetti pubblici e privati.
-rigida; L’offerta turistica è rigida, in quanto non può adeguarsi alla variabilità della domanda nel breve
periodo.
-stagionale; L’offerta turistica è stagionale, in quanto il fenomeno turismo non si manifesta generalmente tutto
l’anno con la stessa intensità.
-intrasferibile; L’offerta turistica è intrasferibile in quanto non può esser trasferita da un luogo all’altro in cui si
registra una maggiore domanda turistica
L’indice (o tasso o grado) di occupazione turistica misura in termini percentuali quanto,in un determinato
periodo di tempo, è stata utilizzata una struttura ricettiva.
Per calcolare l’indice di occupazione turistica occorre fare il rapporto tra le presenze turistiche, pari al numero
dei posti letto venduti, e la capacità ricettiva:
x =presenze turistiche× 100 / n. posti letto
Il numero dei posti letto deve essere moltiplicato per i giorni del periodo che si intende prendere in
considerazione (anno, mese, semestre ecc.).
L’indice di occupazione turistica lordo misura, invece, quanta parte del totale dei posti letto è stata utilizzata in
un anno, indipendentemente dai giorni di apertura
x =presenze turistiche× 100 / n. posti letto × 365 gg
L’IMPRESA TURISTICA
Le imprese turistiche offrono beni e servizi in grado di soddisfare la domanda del turista.Sintesi della lezione
in italiano e inglesecon lettura espressiva.
Ci sono numerose imprese turistiche:
-le imprese ristorative;
-le imprese agroalimentari e artigianali;
-le imprese che forniscono servizi finanziari, sanitari, per la cura personale ecc.;
-le imprese commerciali.
Le imprese turistiche, a differenza delle altre imprese, sono maggiormente soggette a fattori di rischio esterni.
La variabilità della domanda turistica, combinata con la rigidità dell’offerta, aumenta infatti notevolmente il
grado di rischio economico delle imprese turistiche.
I fattori di rischio esterni che condizionano in maniera considerevole l’attività delle imprese turistiche sono:
-fattori ambientali
-fattori economici
-fattori sociali
-fattori psicologici.
I servizi presentano, rispetto ai beni, alcune caratteristiche che influiscono notevolmente sull’attività
economica delle imprese. I servizi sono:
-intangibili; prevalgono le componenti immateriali
-intrasferibili (o inseparabili); poiché il momento della produzione e dell'erogazione del servizio coincidono con
il suo consumo.
-deperibili (o non immagazzinabili); in quanto non possono essere conservati e consumati successivamente
-variabili (o volatili) in quanto la qualità dell’erogazione dipende da chi fornisce il servizio e da quando viene
fornito.
Negli ultimi anni il settore turistico è stato caratterizzato da una forte dinamicità, che ha cambiato lo scenario
occupazionale portando alla nascita di nuove figure professionali.
L’heritage promoter è una figura professionale che, nell’ambito del turismo culturale,si occupa della
valorizzazione del patrimonio di un territorio da un punto di vista artistico, storico, enogastronomico,
attraverso l’organizzazione di specifiche attività promozionali.
La guida interculturale, chiamata anche mediatore culturale, che si occupa dell’accoglienza dei turisti stranieri
offrendo loro servizi di traduzione, intermediazione e consulenza culturale.
Il consulente di viaggi che non svolge la propria attività presso un’agenzia viaggi, ma lavora utilizzando
internet e si reca personalmente a casa dei potenziali acquirenti per proporre prodotti e servizi turistici.
Il personal shopper accompagna i turisti sia nell’acquisto di capi di moda e di prodotti del made in Italy, sia nei
percorsi enogastronomici (shopping tour).
Il social media manager (SMM) crea, per conto di un’azienda, le strategie comunicative sui social network
individuando e gestendo le piattaforme social più adatte a raggiungere gli obiettivi, visionando la creazione di
contenuti digitali come foto e video e controllando la reazione degli utenti della community.
Il community manager, invece, costruisce e gestisce le relazioni con i membri della community, cercando di
aumentare l’engagement degli utenti e degli influencer e analizzando il sentiment.
Il channel manager si occupa della gestione dei canali commerciali e di comunicazione online dell’azienda,
oltre che dell'analisi dei dati di performance delle campagne di marketing.
L'All-line advertiser si occupa di definire la strategia di promozione dei prodotti dentro e fuori la rete, rendendo
efficace qualsiasi campagna pubblicitaria. È una figura che risponde alla esigenza di mantenere un
collegamento diretto e costante con il potenziale cliente.
Il web analyst interpreta le modalità di navigazione degli utenti per poterle trasformare in decisioni strategiche
con l’obiettivo di migliorare le performance di un sito web o di un'azione online.
L’e-reputation manager vigila sul passaparola online, interpretando gli elementi linguistici e il loro significato. È
responsabile dell’analisi e della gestione delle conversazioni.Il search engine optimizer studia e analizza
come far risultare una pagina web accattivante agli occhi di tutti i search engines, facendola sembrare come
rilevante per i motori di ricerca, come Google, e le altre piattaforme sociali.
Il transmedia web editor si occupa della gestione dei contenuti delle pagine web. Organizza gli articoli testuali,
gli aggiornamenti multimediali e qualsiasi altra fonte di informazione che possa essere fruibile da un numero
potenzialmente illimitato di utenti del web.
Il content curator seleziona le fonti dei differenti media per poi aggregarsi, con lo scopo preciso di dare un
senso ai contenuti creati da altri. Esamina, quindi, in modo approfondito il web in cerca di fonti e notizie che
possano essere poi filtrate e selezionate a seconda degli scopi aziendali.
L’attività dell’animatore è finalizzata, infatti, a rendere piacevole e indimenticabile il soggiorno del turista
attraverso la socializzazione e il coinvolgimento collettivo. Non è tuttavia un lavoro che si improvvisa: per
svolgerlo è necessario avere una buona attitudine alla relazione interpersonale, al lavoro di gruppo,
all’organizzazione delle attività, oltre a specifiche competenze
- gli alberghi diffusi hanno un edificio Centrale nel quale sono collocati i servizi di ricevimento e altri eventuali
servizi accessori e camere Instabili separati
- la residenza d'epoca alberghiera ubicata e complessi di particolare prestigio storico architettonico dotate di
mobili arredi d'epoca
- gli agriturismi
offrono un contatto diretto con la natura fornendo non solo alloggio la degustazione di prodotti tipici locali ma
anche coinvolgendo l'ospite nelle attività tipiche dell'abitazione di campagna
- i villaggi turistici
sono strutture dotate di bungalow o roulotte allestiti su aree recintate destinate alla sosta al soggiorno
Sono classificati in 5 stelle lusso, 5 stelle, 4 stelle Superior, quattro stelle, tre stelle superior, tre stelle, due
stelle una stella
Le camere si classificano in singola, doppia, doppio uso singola, matrimoniale standard e tripla. le altre
tipologie sono Superior, Deluxe e Junior Suite.
Gli arrangiamenti sono solo pernottamento, pernottamento prima colazione, mezza pensione, pensione
completa, all inclusive.
la loro attività si basa nel porsi tra i clienti e il fornitore dei servizi turistici procurando ai primi i servizi di cui
necessitano e ai secondi clienti
Possono svolgere attività di outgoing quando organizzano viaggi e soggiorni per turisti in partenza dall'Italia o
di incoming quando organizzano viaggi e soggiorni in Italia per turisti provenienti dall'estero. Possono
avvalersi inoltre di agenzie corrispondenti che operano nelle aree di destinazione in cui i turisti soggiornano o
da cui arrivano.
Necessitano Inoltre dei CRS che sono sistemi di prenotazioni informatica chiamati anche GDS in quanto
hanno ampliato la gamma dei loro servizi, permettono infatti di connettersi ai servizi di prenotazione dei vari
fornitori presenti all'interno del database
le commissioni si calcolano sull'importo totale della Prenotazione effettuata dal cliente presso l'adv, possono
essere netta o lorda
-> con la commissione netta occorre calcolare la percentuale della commissione sull'importo del soggiorno al
netto di IVA Ottenendo la commissione netta che rappresenta il ricavo dell'agenzia applicando poi l'IVA del
22% sulla commissione e sommando la commissione con l'IVA si ottiene la commissione lorda
-> con la commissione lorda si calcola la percentuale della commissione sull'importo del soggiorno tenendo
così la commissione lorda sulla quale verrà scorporata l'IVA del 22%, così da trovare la commissione netta e
applicando l'IVA del 22% sulla commissione netta così da trovare l'IVA
le ADV ottengono dal TO una commissione calcolata sull'importo totale del viaggio prenotato dal cliente. per
le provvigioni da corrispondere alle ADV i tour operator mettono nei confronti di se stessi una fattura
riepilogativa di tutti i rapporti di intermediazione intercorsi con la ADV
Le ADV attualmente chiedono un compenso d'agenzia chiamato anche FEE o diritto d'agenzia al fine di
recuperare parte delle spese di gestione sono liberamente determinate dalle ADV
Acquistare al netto significa che l'agenzia di viaggio acquista un servizio turistico un pacchetto turistico a un
prezzo con previdenziale. in questo caso la tv non ha diritto a percepire la commissione mentre quando
agisce da intermediaria acquisisce i servizi a un prezzo lordo e quindi ha diritto a percepire una commissione.
Il tour Organizer non ne metto alcun documento nei confronti di fornitori Ma dai fornitori riceve le fatture
relative ai servizi acquisiti. nel caso di acquisti effettuati dei singoli fornitori di Servizi La DV riceve le fatture
con l'indicazione di base imponibile, IVA e totale fattura mentre nel caso gli acquisti di pacchetti da un tour
operator riceve una fattura secondo le norme del regime speciale Articolo 74 ter n.633/1972 prevedono
l'indicazione dell'Iva Non separata, la distinzione tra servizi Resi all'interno al di fuori dall'Unione Europea e
che sia riportato il prezzo forfettario ovvero un prezzo unico e non prezzi dei singoli servizi che costituiscono il
pacchetto
tutte le operazioni compiute dalle ADV devono essere registrate su appositi registri IVA. Esse sono soggette
a due diversi regimi:
- il regime speciale Articolo 74 ter per le operazioni relative a pacchetti turistici acquistati al netto in nome
proprio, singoli servizi acquistati precedentemente alla prenotazione del cliente e servizi di accesso e di
durata inferiore alle 24 ore composti da almeno due servizi
- il regime ordinario per tutte le operazioni non rientranti nell'articolo 74 ter
sui temi tradizionali sono disponibili posti a sedere in primis in seconda classe, sui treni Frecciarossa si
distingue l'Executive, prima business, seconda Premium e seconda standard
In Italia si possono distinguere quattro principali direttrici del traffico:
- la direttrice Adriatica collega Milano e Bologna con la Puglia lungo la costa Adriatica
- la direttrice tirrenica collega Torino con la Calabria e la Sicilia lungo le coste tirrenica
- la direttrice appenninica collega Milano e Bologna con Firenze Roma e Napoli attraverso l'Appennino
tosco-emiliano
- lei direttrici longitudinali che collegano tutta la Pianura Padana unendo Torino Venezia Treviso e Trieste
per viaggiare il viaggiatore deve essere in possesso di un biglietto di un altro documento titolo di viaggio. il
prezzo è comprensivo di IVA.
I biglietti possono essere cartacei o elettronici
IL TRASPORTO AEREO
il trasporto aereo consiste nello spostamento di persone emerge effettuato da un vettore aereo utilizzando
aree appositamente attrezzate delimitate per il decollo l'atterraggio la sosta e il rifornimento e la
manutenzione degli aerei fornite di struttura adeguate per l'organizzazione del traffico aereo e definita
aeroporti o aerodromi
i viaggiatori possono prenotare voli da compagnia aerea di linea low cost oppure utilizzare voli charter.
I voli delle compagnie aeree di linea e low cost hanno regolare frequenza durante tutto l'anno, sono
programmati con un certo anticipo, hanno orari fissi e sono venduti senza obbligo di acquisto di altri servizi
turistici.
i voli charter sono noleggiati da un soggetto di solito tour operator, fanno parte di un pacchetto turistico e
quindi venduti insieme ad altri servizi e non sono soggetti a una programmazione oraria fissa
i voli low cost e i voli charter hanno solo la classe economy mentre i voli di linea offrono la classe business e
la classe economy
le compagnie aeree low cost offrono trasporti e prezzi contenuti rispetto alle compagnie di linea Infatti
riducono i costi di gestione ed aumentano i ricavi.
Per usufruire del trasporto aereo passeggeri devono essere in possesso di un biglietto,la biglietteria era dei
vettori di linea gestita dalla iata attraverso il Bsp. è la Iata che concede la licenza per l'emissione della
biglietteria aereo l'agenzia di viaggio che fanno richieste che presentano apposite documentazioni.
IL TRASPORTO MARITTIMO
Trasporto via mare di merce persone tramite le navi mercantili che si distinguono in navi da carico e navi
passeggeri.
le navi da carico sono destinate Al trasporto di merce si caratterizzano per essere dotati di numerose estive e
speciali attrezzature in coperta per il carico e lo scarico delle merci
la flotta passeggeri è costituita da navi di linea che fanno Scalo in porti prefissati con orari itinerari prestabiliti
utilizzando navi traghetto ovvero navi lente di medio grandi dimensioni che trasportano anche mezzi di
trasporto e merci o aliscafi e catamarani ovvero navi piccole e più veloci dei traghetti adatti per la percorrenza
medio brevi che trasportano solitamente passeggeri e bagagli.
Il biglietto marittimo presenta le seguenti caratteristiche:
-è nominativo
-non è cedibile
-è valido solo per il trasporto in esso specificato
Le crociere sono regolate dal codice del turismo in quanto rientrano nel concetto di pacchetto turistico.