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Produzione e tecnologia

Argomenti:

Teoria della produzione e prodotti marginali


Organizzazione delle imprese

Samuelson, Nordhaus, Bollino, Economia 20e Prof. Elena Cefis


Breve e lungo periodo

ì Il breve periodo è un arco temporale in cui i


produttori sono in grado di variare le quantità
impiegate di alcune, ma non di tutte, le risorse di
cui si servono.
ì Nel breve periodo, un’impresa può variare il numero di
addetti ma non la dimensione dell’impianto.
ì Il lungo periodo è un periodo di tempo
sufficientemente lungo da consentire ai produttori
di variare le quantità impiegate di tutte le risorse di
cui si servono.

LO:Samuelson,
6-3 Nordhaus, Bollino, Economia 20e Prof. Elena Cefis
Costi produttivi di
breve periodo

ì I costi fissi (CF) sono i costi che non cambiano


al variare della produzione.
ì I costi variabili (CV) sono i costi che aumentano
o diminuiscono al variare della produzione.
ì I costi totali (CT) sono la somma dei costi fissi e
dei costi variabili.
CT = CF + CV
LO: 6-4

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Costi medi o unitari
ì Q è la quantità prodotta dall’impresa
ì Costo medio\unitario(U) fisso: CFU = CF/Q
ì Il costo medio fisso diminuisce all’aumentare del prodotto,
perché i costi fissi potranno essere distribuiti su una quantità
sempre maggiore di prodotto.

ì Costo medio(U) variabile: CVU = CV/Q


ì Poiché aggiungere risorse variabili fa aumentare la produzione,
AVC inizialmente si riduce, raggiunge un minimo e poi aumenta
di nuovo. Di conseguenza, la curva AVC ha forma di U.

ì Costo medio(U) totale: CU = CT/Q = CFU + CVU


ì Graficamente, ATC è dato dalla somma verticale delle curve
AFC e AVC.

LO: 6-4
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Tutte le curve dei costi possono essere derivate dalla curva

del costo totale

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Il costo marginale
ì Il costo marginale (CM) è il costo addizionale dato
dalla produzione di un’unità di prodotto in più.
ì I costi marginali sono i costi che l’impresa può
controllare direttamente quando decide se realizzare o
meno un’unità in più di prodotto.
Variazione in CT
Costo marginale =
Variazione in Q
Graficamente, la curva CM interseca la curva CVU nel suo punto di minimo…
Quando il costo marginale è uguale al costo medio unitario,
quest’ultimo si trova al livello minimo (punto M)

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Relazione esistente tra il costo totale
e il costo marginale

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Costo marginale

ì È il costo aggiuntivo sostenuto per produrre 1 unità in più di


output

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Rendimenti decrescenti e curve dei costi a U

ì Nel breve periodo, quando il capitale è fisso e il lavoro è


variabile, il fattore variabile presenta una fase iniziale di
rendimenti crescenti seguita da rendimenti decrescenti.

ì Le relative curve dei costi mostrano una fase iniziale di costi


marginali decrescenti seguita da costi marginali crescenti dopo
che sono subentrati i rendimenti decrescenti

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I rendimenti decrescenti e le curve
dei costi a forma di U

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I rendimenti decrescenti e le curve
dei costi a forma di U

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Costi di produzione di
lungo periodo
ì Nel lungo periodo, le imprese possono entrare e
uscire dall’industria.

ì Nel lungo periodo, le imprese possono variare la


dimensione dei propri impianti o costruirne di nuovi.

ì All’inizio, l’aggiunta di nuovi impianti farà diminuire


i costi medi (economie di scala) ma, oltre un certo
punto, costruire nuovi impianti farà aumentare i costi
medi (diseconomie di scala); di conseguenza, la curva
ATC di lungo periodo è a forma di U.

LO: 6-5

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La curva dei costi medi totali di
lungo periodo
ATC-1
ATC-5
Costi medi totali

ATC-2
ATC-3 ATC-4

Costo medio totale


di lungo periodo

Produzione

La curva ATC di lungo periodo è “l’inviluppo” inferiore delle


curve ATC di breve periodo
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Relazioni produttive di breve periodo
ì Il prodotto totale (TP) è la produzione totale di un
particolare bene o servizio.
ì Il prodotto marginale (MP) è la produzione aggiuntiva
ottenuta grazie all’incremento unitario dell’impiego di
una risorsa variabile.
ì Il prodotto medio (AP) è il prodotto per unità di input.

Variazione produzione totale


Prodotto marginale = Variazione input di lavoro
Produzione totale
Prodotto medio = Unità di lavoro
LO: 6-3

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Produttività
Produttività
ì Si esprime come rapporto tra l’output totale e una media ponderata degli
input
ì La produttività del fattore lavoro misura la quantità di output per unità di
lavoro

ì La produttività totale dei fattori misura l’outpit per unità di input totali

Produttività ed economie di scala

ì La produttività aumenta grazie alle economie di scala e al progresso


tecnologico

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La scelta dei fattori produttivi da parte dell’impresa

ì Ogni impresa deve decidere come produrre il proprio


output

ì L’impresa deve cercare di produrre al minor costo


possibile sia che voglia realizzare profitti, sia che
punti ad altri obiettivi

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I prodotti marginali e la regola del costo minimo

ì La regola del costo minimo afferma che per un dato livello


di output al costo minimo, un’impresa deve acquistare i
diversi input fino a quando il prodotto marginale per euro
speso per ciascun input è uguale.

ì Questo implica che:


(Prodotto marginale di L)/Prezzo di L =
(Prodotto marginale di T)/Prezzo di T = …

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Una conseguenza della regola del costo minimo è la regola della
sostituzione

ì Regola della sostituzione: se il prezzo di un fattore diminuisce e


quelli di tutti gli altri fattori rimangono costanti, alle imprese
converrà sostituire il fattore divenuto meno caro agli altri fattori

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Contabilità aziendale e costi economici

Il conto profitti e perdite


ì Per stabilire se l’impresa sta realizzando un utile è necessario
analizzare il conto economico o conto profitti e perdite

ì Esso contiene i ricavi dell’anno, i costi sostenuti nell’anno e


l’utile netto.
Formalmente:
utile netto = ricavi totali – costi totali

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Il conto profitti e perdite mostra le vendite e le spese
totali in un periodo di tempo dato

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Lo stato patrimoniale (o bilancio)

ì È un resoconto della situazione finanziaria dell’impresa in


una certa data
ì Da una parte del bilancio sono riportate le attività,
dall’altro compaiono due elementi: le passività e il
patrimonio netto
ì Relazione di equilibrio del bilancio aziendale:
Patrimonio netto = attività − passività

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Lo stato patrimoniale registra le attività, le passività e il
patrimonio netto di un’impresa in un dato momento

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Costi opportunità

Le decisioni hanno un loro costo-opportunità in quanto la


scelta di un bene in una situazione di scarsità implica
la rinuncia a un altro bene.
Il costo-opportunità è il valore del bene o servizio a cui si
rinuncia.

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