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Il film descrive la parabola amorosa vissuta dalla, irrequieta, scrittrice Sibilla Aleramo e del, tormentato,
poeta Dino Campana. Al fine di dare maggiore consistenza all’intreccio è dato maggiore spazio al punto di
vista di Sibilla. Il racconto presenta due ben distinte fasi, la prima ascendente e passionale che termina il
mattino dopo una notte di burrasca con la poesia “in un momento”; la seconda, discendente, altrettanto
passionale ma altamente autodistruttiva che conduce alla separazione definitiva dei due protagonisti.
Sebbene il film si presenti allo spettatore come semplice dramma amoroso è presente un secondo piano
narrativo in cui sono protagonisti i rapporti interni dell’intellighenzia italiana di inizio ‘900. Grazie ai
trascorsi di Sibilla vengono introdotti diversi illustri nomi, tra critici scrittori e artisti, mostrandone con
piccoli dettagli amicizie, clientelarismi e inclinazioni politiche. Preferendo la ricerca di potenza emotiva è
stato messo il secondo piano l’aspetto scenografico. Sono presenti campi larghi in ambienti rurali come
paesaggi montani o scorci di mare e saline, le inquadrature si vanno poi a stringere in scorci di paesini
montani, parchi di ville, e interni. A rendere evidente l’epoca storica sono i costumi e la scelta in
postproduzione di operare una correzione cromatica leggermente seppiata e spesso fortemente
contrastata. La, evidente, scelta intimista di fotografia e regia grava sui protagonisti che spesso si trovano
costretti a riprodurre schemi recitativi teatrali con la camera a pochi centimetri di distanza. Ben reso
l’effetto di confusione tra il personaggio di Campana e il primo marito della Aleramo, che a partire dai
ricordi di lei si trasferisce nell’immaginato di Dino, durante la lettura del libro di Sibilla, e infine nella realtà
dei due protagonisti rendendo evidente l’incapacità di Campana nel gestire il trasporto della propria
immaginazione. Nel suo complesso il film resta gradevole anche se meno travolgente di quanto
meriterebbe la storia vissuta dai due protagonisti.