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Le Merle Noir - Oliver Messiaen

Le merle noir è una composizione cameristica per flauto e pianoforte composta dal francese Oliver
Messiaen. Egli la scrisse come pezzo d’obbligo per il Concorso al Conservatorio di Parigi del 1951.
Nel suo Tecnica del mio linguaggio musicale (Parigi 1944), il compositore ha teorizzato ed esposto i
parametri musicali che influenzeranno fortemente l’avanguardia post-weberniana. Negli anni Quaranta
Messiaen mise a fuoco due aspetti della propria poetica: le ricerche sul serialismo e l’interesse per il canto
degli uccelli. In Le merle noir infatti troviamo quello che il compositore definì style oiseau.

Ci concentreremo esclusivamente, in quest’analisi, sull’aspetto ritmico del brano.


(Fig. 1)

La mancanza di indicazione di metro non implica libertà ritmica perché, anzi, l’autore tiene a sottolineare
come si debbano <<eseguire esattamente i valori scritti. Nei punti senza metrica, che sono i più numerosi, ho
conservato l’uso della sbarra di battuta per separare i periodi musicali e dare un termine all’effetto delle
alterazioni>> .
Possiamo dividere il brano in tre sezioni: A-A’-B
La sezione A è divisa a sua volta in tre parti:
Nella prima parte (Fig 1) troviamo un introduzione su una scala cromatica nel registro grave del pianoforte
(Moderè) tenuta dal pedale fino a battuta 3. A battuta 3 abbiamo l’entrata del flauto che esegue una cadenza
nello style oiseau. L’indicazione Un peu vif, avec fantasie suggerisce all’esecutore che questa sezione dovrà
essere suonata un po’ più veloce e con maggiore libertà. Questo suggerimento stilistico aiuta a trasmettere
all’ascoltatore una sensazione di libertà di movimento che lo porta ad immaginare il carattere tipico di un
volatile come il merlo.
In questa cadenza si nota come il compositore abbia creato, servendosi delle linee di battuta, delle cellule
ritmiche diverse una dall’altra sia per tonalità che per pattern ritmico.
Parliamo infatti di patterns perché, in questa sezione, è riscontrabile l’uso della metrica delle melodie
gregoriane. Questa peculiarità è fortemente presente nel cattolicissimo Messiaen.
(Fig 2)
Nella tesi “ Birdsong in the music of Oliver Messiaen” di David Kraft, 2000,
Middlesex University London, viene analizzata la cadenza misura per misura.
In ogni misura le cellule ritmiche sono formate da gruppi di note. Nella Fig 2
troviamo l’equivalente di quello che nei neumi gregoriani era lo scandicus
Lo scandicus è una neuma caratterizzato da tre note che si muovono in modo ascendente.
Tuttavia però sembra imprecisa questa affermazione dato che le note seguono un movimento più simile al
neuma torculus.

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