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I generi musicali strumentali nel Rinascimento:

Ci sono alcuni generi di musica strumentali che sono documentati nel Rinascimento come il RICERCARE. Un
repertorio del tutto strumentale comincerà a svilupparsi solo agli inizi del 600 , data l’estetica di origine
classica che tende a considerare più la musica vocale che quella strumentale, con le CANZONI
STRUMENTALI ( indipendenti da quelle vocali) e le SINFONIE DA CAMERA. Alcuni di questi trattati ci
testimoniano invece quella che era la pratica di legare la musica strumentale al logos. Riutilizzare quindi la
musica vocale in un contesto strumentale.
Francesco Rognoni nel suo trattato espone come riadattare la musica polifonica del 500 con gli strumenti
( stessa cosa Bovicelli) Come notiamo dall’immagine precedente, i trattati citati e quello di Rognoni si
avvalevano di alcuni esempi su come “trasformare” delle cellule ritmiche mantenendone la natura iniziale
(in questo caso la prima cellula Do –Sol ascendente). E’ importante sapere che fino alla fine del 600 il
termine TONO e MODO vengono utilizzati come sinonimi. Il carattere tonale e funzionale ( PRATICA) si ha
nel primo 600. Si hanno delle partiture in cui si ha un BASSO CIFRATO. Si da quindi per scontato che chi
deve armonizzare il basso conosca la funzionalità armonica.

La costruzione della musica strumentale è basta quindi su un pratica di sostituzione di figure retoriche
descritte in cellule che si vanno a sostituire ad altre. (VEDERE FIGURE SOPRA) Essa non comporta un
ragionamento armonico tonale. Viene consigliato quindi dai teorici dei trattati enunciati sopra di prendere
la nota di partenza della cellula e confermarla alla fine. L’ornamentazione strumentale è tipica del 600.
Manuali di ornamentazione si trovano già nel 500 e testimoniano una pratica un po’ antica. Caccini ad
esempio nelle Nuove musiche ( inizi 600)dice che la pratica dell’ornamentazione strumentale attraverso le
diminuzioni, pratica cinquecentesca, è una pratica vecchia. Le Nuove musiche è riconosciuto come un
trattato rivoluzionario dagli storici della musica che si vuole discostare dalle vecchie pratiche
cinquecentesche. Caccini mostra un nuovo modo di eseguire i trilli e i ribattuti di gola tipici del 500.
All’interno delle stesse composizioni del 600 si possono trovare degli esempi di ornamentazione. Da queste
composizioni si sono potute poi creare cellule, raggruppate in manuali, da riutilizzare in composizioni simili.
Questa concezione compositiva è figlia di un percorso più che trae origini dal canto gregoriano e anco prima
dalla pratica semitica del canto ebraico e di popoli simili.
Il canto ha una funzionalità nel far risuonare maggiormente il testo biblico in un’ambiente chiesastico.
FLEXA: momento di riposo dopo la CORDA DI RECITA. La funzione è quella di servire il testo.

Nella storia dell’ornamentazione troviamo nell’epoca medievale l’Organum melismatico/ Eterofonia.


Troviamo testimonianze riguardo alle ornamentazioni anche nella musica del 200 della scuola di Notre
Dame di Parigi.
IL REPERTORIO DELLA FAMIGLIA DEI VIOLINI TRA 500 E 600

La struttura d’ensemble dal 500 fino al 1670/60 in Italia e fino al 1720 in Francia è costituita da 5 parti e non
da 4 come succederà più in là per gli ensemble di natura classica. (Vivaldi, Corelli)

Nella musica operistica francese di fine 600’ diversamente da quella italiana, non si hanno i cantanti
castrati. In Francia si ha un protagonista principale maschile nella voce di Tenore o una protagonista
femminile con tessitura di Soprano. In Italia si hanno invece dei rari cori nei quali noi abbiamo, sia nel
repertorio operistico che in quello vocale sacro, le tessiture Soprano, Contralto, Tenore e Basso. In Francia
non si ha il Contralto femminile invece. Si hanno Soprani, Basso, Haute Contre ( tenore acuto che canta in
una tessitura più acuta). Il Taille è una specie tenore-baritono (non sale e non scende), può essere e viene
utilizzato nella tessitura polifonica per cantare la parte intermedia ( 3 o 4° parte). Da Lully in poi si hanno
delle compagnie stabili con 4 cantanti per ogni tessitura. Esempio: Dessue Soprano 1 (1500), Soprano 2
(1200), Soprano 3 (1000), Soprano 4 (800). Abbiamo anche un Basse Taille, figura che di solito rappresenta
l’antagonista e non presente nell’opera italiana, che presenta la stessa gerarchia del soprano detta
precedentemente. Il primo dei Tallie viene invece pagato 600. Rappresenta quindi un comprimario. Il
Quinte è la quinta parte. Questo perché quando gli italiani hanno stabilito è importato agli inizi del 500 che
l’ensemble strumentale dei violini è di cinque parti ( vedere primo schema) i francesi si ono adeguati
aggiungendo il Quinte.

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