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Estetica del 600 Cartesio.

Cartesio è stato il filosofo più importante del 600 e ha dedicato in gioventù un compendio che tratta
dell’estetica. Cartesio basa il suo studio della musica sulla teoria pitagorica del suono. L’arte è figlia quindi
della proporzione secondo il pensiero pitagorico (Pitagora e monocordo; più suddivido la corda in più parti
più mi allontano dalla perfezione). Secondo il pensiero classico (Pitagora, Aristotele ecc..) L’ARTE E’ LA
RAPPRESENTAZIONE DEL BELLO. Questo è un pensiero tipico e caratterizzante del periodo seicentesco. Nell’
Ottocento ci sarà poi un forte dibattito riguardo a questa “rappresentazione del bello”. Citiamo ad esempio
l’esempio di Verdi e il Rigoletto. Verdi mette in scena il personaggio del Rigoletto secondo le indicazioni
drammaturgiche dello scrittore Victor Hugo, che lo descrive come un personaggio brutto e cattivo. Il
personaggio è gobbo e diventa quindi cattivo perché disprezzato dalla corte di Mantova. E’ quindi una
estetica romantica che è ben lontana dalla visione del bello tradizionalista del classicismo.

La concezione di Rameau IL BASSO FONDAMENTALE: Sui gradi della scala si costruiscono le funzioni
armoniche basate sul basso fondamentale. Questa concezione è figlia di una concezione cartesiana (IN
OGNI CORDA SONO CONTENUTE TUTTE LE CORDE PIU’ PICCOLE DI LEI, MA NON QUELLE PIU’ LUNGHE).
Ovvero: in ogni suono sono contenuti tutti i suoni più acuti, ma non quelli più gravi degli acuti. Bisogna aver
coscienza che noi proveniamo da una concezione di carattere pitagorico, concezione che ha un rapporto
significativo con la matematica. L’armonia funzionale ha come fondamento filosofico questa idea.

La filosofia della musica è basata sull’ESPERIENZA. Cartesio non basa la sua concezione e la sua filosofia su
un’autorevolezza del pensiero classico (“perché lo dicevano gli antichi”) ma si basa soprattutto
sull’esperienza. Se pizzichiamo una corda di un liuto ad esempio vediamo come se ne vedano altre.
L’esperienza quindi ci mostra come un suono contiene altri suoni. Questo è importante per vedere un
cambiamento di pensiero significativo: da una concezione che si basa principalmente sull’autorevolezza
della tradizione classica degli antichi a una concezione più scientifica basata sull’esperienza. Cartesio si
allontana quindi anche dalla concezione cosmologica dell’armonia delle sfere che era alla base del pensiero
antico. Una concezione che riscontriamo in Dante Alighieri che parla appunto nel Paradiso dell’armonia
delle sfere (i vari cieli si sfregano uno con l’altro e questo andamento crea un’armonia cosmica e celestiale).
In quest’epoca quindi ci sia allontana con Cartesio da quella concezione metafisica della musica lontana da
una fisicità di carattere terreno. La concezione di Cartesio ci riporta sulla terra e quindi la musica frutto di
quello che possiamo sentire (carattere sensitivo) quindi frutto dell’esperienza dell’uomo, facente parte
dell’umanità. Alcuni infatti possono percepire un suono come gradevole e altri percepire lo stesso suono in
maniera diversa o sgradevole (carattere soggettivo). CI SI ALLONTANA DA UN CARATTERE ASSOLUTISTICO
DELL’ ESTETICA VERSO UNA DIMENSIONE DI CARATTERE SOGGETTIVO DI ESSA.
L’immagine della Madonna di Raffaello influenzato dall’estetica Pitagorica e concepita secondo le
proporzioni pitagoriche. Possiamo definirla come BELLO ASSOLUTO. Le Madonne di Raffaello esprimono un
modello di bellezza appunto ASSOLUTO. L’immagine dell’Anima dannata (1600) di Bernini (a sx) raffigura
un’immagine che non rappresenta unicamente il bello. Esprime una concezione estetica lontana da quella
rinascimentale.

MUOVERE GLI AFFETTI

Emozionare, passioni diverse e variate. L’idea che l’arte deve suscitare delle passioni che sono mobili.
Prendiamo ad esempio il carattere di un lamento. Esso ha un carattere oscillante tra stati emotivi affettivi
diversi. Esempio: il lamento della Zaida Mora di Rossi. Una donna non amata da un prigioniero cristiano che
prima vuole torturarlo e poi lo lascia andare. La figura femminile in un contesto di carattere amoroso è
incostante.
Gli affetti sono soggettivi e mobili. La malattia amorosa porta un’incostanza nell’amato.
Possiamo dire che il compendio di Cartesio è fondato sia sulla concezione pitagorica che alla base ha il
monocordo e le leggi armoniche, e dall’altra la soggettività frutto del pensiero cartesiano.
Divisione monocordo semplice: una divisione in due che produce un’ottava. La semplicità è collegata al
numero delle suddivisioni di una corda. Man mano che suddivido sempre di più la corda, il suono sarà
meno semplice.
La dolcezza non è l’unico paradigma estetico nel 1600.
L’arte non può essere ridotta solo ad un carattere razionale.
L’arte secondo Cartesio è una rappresentazione di una soggettività che è mobile.
Il piacere soggettivo alla base del pensiero di Cartesio.

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