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Sistema Politico USA

Schema

La struttura di governo generale


La federazione creata con la Costituzione è la principale entità del sistema di governo statunitense. Ogni
persona è soggetta ad almeno tre livelli di governo, ognuno dei quali con un proprio sistema politico
soggetto ai limiti stabiliti dal livello superiore.

 livello statale;
 livello federale;
 livello locale (solitamente una contea)
La Convenzione Costituzionale decise di mantenere un'ampia autonomia per gli stati e di non rimpiazzare i
diversi sistemi statali con un governo unitario. Con l'espandersi del paese, vennero annessi nuovi stati, il
cui ordinamento fu modellato su quello delle entità statali già federate.

Il governo federale
Il governo federale degli Stati Uniti è ripartito in tre "poteri" secondo la tradizionale suddivisione elaborata
dalla dottrina della "separazione dei poteri", accolta in pieno dalla Costituzione statunitense. Ogni "potere"
(legislativo, esecutivo e giudiziario) ha la possibilità di agire autonomamente e, allo stesso tempo, di
controllare gli altri due poteri. Il reticolo di "controlli incrociati" fa sì che ogni potere (cioè, in pratica, ogni
organo che lo detiene) venga limitato ma allo stesso tempo abbia la possibilità di agire politicamente per
adempiere ai compiti affidatigli dai cittadini. Se questa caratteristica è riscontrabile anche nei regimi politici
europei, il sistema costituzionale degli Stati Uniti prevede inoltre che nessuno possa contemporaneamente
far parte di due poteri (basti pensare, al contrario, alla carica italiana del Presidente del Consiglio dei
ministri, il quale può tranquillamente essere un parlamentare).
Potere legislativo
A livello federale il potere legislativo è affidato al Congresso (United States Congress), un'assemblea
suddivisa in due camere. Da un lato la Camera dei Rappresentanti (United States House of
Representatives) che è composta da 435 membri, ognuno dei quali rimane in carica due anni e viene eletto
in rappresentanza di un distretto elettorale. Dall'altro il Senato (United States Senate), formato da 100
membri (due per ogni Stato) che rimangono in carica per sei anni. Le elezioni per il Congresso si svolgono
ogni due anni, con le quali si rinnova completamente la composizione della Camera dei Rappresentanti e
un terzo dei senatori.
Oltre ad alcune funzioni di controllo, le due camere hanno come funzione principale quella di approvare le
leggi federali, valevoli su tutto il territorio degli Stati Uniti. Funzione legislativa che ha come limite il rispetto
delle materie di competenza riservate agli organi legislativi dei singoli Stati
Potere esecutivo
Il potere esecutivo è tenuto dal Governo federale, composto dal Presidente degli Stati Uniti (President of
the United States of America), dal Vicepresidente (Vice President of the United States of America) e
dal Gabinetto (Cabinet of the United States), cioè il gruppo di "ministri" (tecnicamente chiamati "Segretari",
tranne colui a capo dell'amministrazione della giustizia, nominato "Procuratore generale") a capo di ogni
settore della pubblica amministrazione, i Dipartimenti. Se, come è ovvio, i Segretari sono di nomina
presidenziale, il Presidente e il Vicepresidente vengono eletti in occasione di elezioni presidenziali separate
dalle elezioni per il rinnovo del Congresso e che si svolgono ogni quattro anni (con il limite massimo di due
mandati).
I poteri del Presidente sono molto forti. Oltre ad essere a capo del governo federale ed essere sia il
comandante supremo delle forze armate e capo della diplomazia, il Presidente possiede anche un forte
potere di veto per bloccare la promulgazione delle leggi federali emanate dal Congresso (potere superabile
soltanto quando la legge viene approvata a larga maggioranza).
Potere giudiziario[modifica | modifica wikitesto]
Il potere giudiziario, a livello federale, è diviso secondo una struttura piramidale fra la Corte
suprema (Supreme Court of the United States), le Corti d'appello (United States courts of appeals) e le
diverse Corti distrettuali (United States district court) sparse sul territorio.
La Corte Suprema è competente a giudicare nei casi in cui è coinvolto il governo federale, nelle dispute
giudiziarie fra Stati ed è abilitata ad interpretare la Costituzione degli Stati Uniti, ovvero è in grado di
poter giudicare incostituzionale qualsiasi norma o atto amministrativo di qualunque livello (anche statale o
locale).
Le dodici Corti d'appello (ognuna competente territorialmente nel suo "circuit") sono organi giurisdizionali di
secondo grado per appellarsi contro le sentenze delle corti federali, oltre anche ad essere competenti per
l'appello contro le decisioni di alcune agenzie amministrative.
Le varie Corti distrettuali federali sono l'organo giurisdizionale di primo grado, competenti sia in materia
civile che penale.

Il governo statale
Nei primi anni della repubblica, prima della Costituzione, ogni stato era praticamente un'entità autonoma. I
delegati alla Convenzione di Filadelfia cercarono di creare un'unione federale più forte, ma non potevano
certo ignorare le tradizioni dei singoli stati e neppure gli interessi dei politici locali.
In generale, le materie che si esauriscono all'interno dei confini statali sono competenza degli stati stessi.
Tipiche competenze statali sono quelle relative alle comunicazioni interne, le norme che regolano
la proprietà, l'industria, gli affari e i servizi pubblici, gran parte degli illeciti penali, oppure le condizioni
di lavoro all'interno dello Stato. Il governo federale richiede che i vari stati adottino una forma di
governo repubblicana e che non promulghino norme che siano in contrasto con la Costituzione o con le
leggi federali, oppure con i trattati firmati dagli Stati Uniti.
Pur non avendo quella sovranità di diritto internazionale caratteristica di ogni Stato, ceduta al momento
della nascita della federazione, i governi statali hanno mantenuto il potere di emanare delle proprie leggi e
di perseguire i reati in violazione di quelle stesse norme. Questo regime della "doppia sovranità" trae
origine dal X emendamento, il quale statuisce che «I poteri che la costituzione non attribuisce agli Stati
Uniti né inibisce agli Stati, sono riservati ai singoli Stati o al popolo».

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