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MENDELIANA
TRASMISSIONE MENDELIANA
OMIM Sino ad ora sono stati catalogati più di 5000 fenotipi umani, ereditati in maniera mendeliana.
Più del 50% sono caratteri autosomici dominanti, il 36% sono autosomici recessivi e
meno del 10% sono X-linked.
Dei 5000 caratteri, circa 4000 sono
associati a malattie.
Di circa 600 di questi sono state
identificate una o più mutazioni
responsabili della malattia.
transilluminatore
Il sequenziamento
secondo Sanger
sintesi di DNA in presenza di
primer radioattivo dideossinucleotidi che terminano
la catena
Elettroforesi
autoradiografia
Migrazione
dei
frammenti
Sequenza del filamento
complementare
2’,3’ dideossinucleotide
Mappatura e sequenziamento di genomi completi: il genoma umano
Sequenziamento Filamento singolo di DNA
automatico del DNA Primer fluorescenti diversi con ciascun
dideossinucleotide
Raggio laser
Fluorescenza
Computer
Il sequenziamento automatico del DNA
Ibridazione di acidi nucleici
Miscela di molecole a Si usa per rivelare
doppio filamento di DNA sequenze specifiche di
cellulare totale acidi nucleici
accoppiandoli alle basi di
Denaturazione a filamenti complementari
95°C di DNA o RNA.
Separazione dei filamenti
oppure
5’ - ACTTAGTAAGGCTTGGAACCTC - 3’
g32ATP = A aP bP g32P
I frammenti di restrizione
Migrazione
di dimensione diverse
sono separati mediante
elettroforesi su gel.
Carta assorbente
Filtro Il DNA viene denaturato e trasferito su di
Gel un filtro mediante passaggio di una
Spugna soluzione attraverso il gel
Soluzione salina
Frammenti
di DNA
Filtro Il filtro viene ibridato
La sonda legata
ad una sonda al filtro è rivelata
radioattiva, che si in autoradiografia
lega a sequenze Lastra autoradiografica
complementari di DNA
Identifica delezioni nella sequenza
1 2 C
EcoRI EcoRI
C
EcoRI EcoRI
1
EcoRI EcoRI
2
Gli enzimi di restrizione
Tabella. Alcuni enzimi di restrizione e i loro siti di taglio sul DNA
Enzima Batterio Sito di taglio
___________________________________________________________________________________________
Coniugazionale
Generazionale
Fratria
TRASMISSIONE MENDELIANA
AUTOSOMICA DOMINANTE
MATRIMONIO PROTOTIPO
Trasmissione verticale
aa Aa
I
1 2
II
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
III
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
Aa Aa
I
1 2
II
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
III
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
♀ A a
♂
4. DUE INDIVIDUI ETEROZIGOTI (meno frequente) CHE HANNO
LA MALATTIA HANNO IL 75% DI PROBABILITA’ DI TRASMETTERE A AA Aa
LA MALATTIA AL FIGLIO
a Aa aa
25% AA affetti gravi
75%
50% Aa affetti
25% aa sani
TRASMISSIONE MENDELIANA
AUTOSOMICA DOMINANTE MATRIMONIO RARO
Trasmissione verticale
AA Aa
I
1 2
II
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
III
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
♀ A a
♂
5. DUE INDIVIDUI, UNO OMOZIGOTE DOMINANTE (raro) E L’ALTRO
ETEROZIGOTE, ENTRAMBI EFFETTI HANNO IL 100% DI PROBABILITA’
A AA Aa
DI TRASMETTERE LA MALATTIA AI FIGLI
A AA Aa
50% AA affetti
100%
50% Aa affetti
TRASMISSIONE MENDELIANA
AUTOSOMICA DOMINANTE
• Capelli lanosi
TRASMISSIONE MENDELIANA
Capelli lanosi
Autosomico
dominante
TRASMISSIONE MENDELIANA
MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
Trasmissione: autosomica dominante
Frequenza: 1 malato: 500 nati sani
Patogenesi: mancata eliminazione delle LDL a livello epatico che determina un aumento dei livelli di LDL (e
quindi colesterolo) in circolo e conseguenti gravi manifestazioni cliniche
Causa: gli individui malati sono portatori di mutazioni sul gene che codifica per il recettore delle LDL
(cromosoma 19). Il difetto genico si fa risentire soprattutto a livello degli epatociti, preposti
all’endocitosi e degradazione delle LDL circolanti.
N:220 mg/dl
Aa P:300-600 mg/dl
AA P:600-1200 mg/dl
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
RECETTORE LDL
Gene: 45 Kb
HOOC
839 aa
NH2
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
RECETTORE LDL
apolipoproteina
core
(esteri del
LDL colesterolo)
fossetta rivestita
recettore per le LDL,
riconosce la
apolipoproteina clatrina
presente su LDL
vescicola
rivestita
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
RECETTORE LDL
Vescicola
rivestita
immagazzinamento vescicola
(sotto forma di esteri del
colesterolo)
di ricircolo
endosoma
Aminoacidi
sintesi di ACAT (metabolismo)
componenti
della
membrana
lisosoma
cellulare,
ormoni
steroidei,
acidi biliari Colesterolo libero
Acil-coenzima A-colesterolo aciltransferasi: acil-CoA + colesterolo ⇄ CoA + colesterolo estere
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
RECETTORE LDL
esterificazione
(immagazzinamento)
del colesterolo
enzima
ACAT apparato del
Golgi
+ disponibilità
eccessiva di
colesterolo
- ribosomi
La idrossimetilglutaril-CoA reduttasi (o HMG-CoA reduttasi) è un enzima appartenente alla classe delle ossidoreduttasi che risiede nel reticolo endoplasmatico
liscio degli epatociti (cellule del fegato)
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
RECETTORE LDL
5'
Sequenze Dominio di
promotore
legame per
LDL (292 aa)
1
NH2
trascrizione
2 Dominio di
3 omologia per
4 l'EGF (400 aa)
5
splicing
6
7
8 Dominio di
9 traduzione
10 glicosilazione
11 (58 aa)
12
13 Modificazioni
14
15 post- Dominio trans-
traduzionali membrana (58
16
17 aa)
Dominio
HOOC
18 citoplasmatico
3' (50 aa)
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
RECETTORE LDL
Sono state finora evidenziate più di 400 mutazioni diverse sul gene che
codifica per il recettore delle LDL che a livello fenotipico danno origine ad
effetti raggruppabili in 5 classi
inserzione
Cromosoma 19
delezione
nonsenso G>A
missenso + 2 kb + 18 nt + 4 nt
D splicing
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18
-1 kb -4 kb -10 nt -5 kb -5 kb
+ 7 kb
(duplicazione) -7 kb
-20 kb
-25 kb
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
RECETTORE LDL
Precisamente:
– Classe 1: fenotipo “allele nullo”
– Classe 2: fenotipo “trasporto difettivo”
– Classe 3: fenotipo “legame difettivo”
– Classe 4: fenotipo “internalizzazione difettiva”
– Classe 5: fenotipo “riciclo difettivo”
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
RECETTORE LDL
CLASSE 1: FENOTIPO «ALLELE NULLO» Legame ligando EGF omology O-gli trans citoplasm
Mancata sintesi
(recettore negativo)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18
DELEZIONE
-20 kb
No mRNA
No recettore
RECETTORE LDL
CLASSE 1: FENOTIPO «ALLELE NULLO» Legame ligando EGF omology O-gli trans citoplasm
Mancata sintesi
(recettore negativo)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1314 15 16 17 18
NONSENSO
Sì mRNA
No recettore
recettore-ligando
DUPLICAZIONE 8 kb
missenso
CLASSE 3: FENOTIPO «LEGAME DIFETTIVO»
b. anomala interazione
recettore-ligando
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1112 1314 15 16 17 18
DELEZIONI
MISSENSO delezioni
a. Deficit recettoriale
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1112 131415 16 17 18
MISSENSO
b. Assenza recettoriale
NONSENSO 1 2 3 4 56 7 8 9 10 1112 1314 15 16 17 18
Deficit recettoriale
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1112 1314 15 16 17 18
DELEZIONI
delezioni
MISSENSO
No riciclaggio
IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE
RECETTORE LDL
RECETTORE LDL
MOLECOLARE: è importante conoscere il tipo di mutazione nell’ambito delle etnie (effetto del
fondatore). PCR o IBRIDAZIONE IN SOUTHERN BLOT (previa digestione
enzimatica del DNA con enzimi di restrizione)
DIAGNOSI NEONATALE
SANGUE DAL CORDONE OMBELICALE: 1. analisi della concentrazione del colesterolo (risulta
doppio o triplo negli eterozigoti e 6-8 volte > negli
omozigoti);
2. elettroforesi delle LDL
MOLECOLARE: è importante conoscere il tipo di mutazione nell’ambito delle etnie (effetto del
fondatore). PCR o IBRIDAZIONE IN SOUTHERN BLOT (previa digestione
enzimatica del DNA con enzimi di restrizione)
DIAGNOSI PRENATALE
Causa: gli individui malati sono portatori di mutazioni sul gene che codifica per la proteina huntingtina
(cromosoma 4). Il difetto genico si fa risentire a livello dei neuroni.
Gene HTT o IT-15. Scoperto nel 1993; codifica per l’huntingtina (3144aa)
CAG repeat
glutammine
HUNTINGTINA
COREA DI HUNTINGTON
HUNTINGTINA
COREA DI HUNTINGTON
HUNTINGTINA
BDNF
ANTICIPAZIONE
COREA DI HUNTINGTON
DIAGNOSTICA MOLECOLARE
• PCR
• SEQUENZIAMENTO AUTOMATICO
OSTEOGENESI IMPERFETTA
Trasmissione: autosomica dominante
Causa: gli individui malati sono portatori di mutazioni sul gene che codifica per il collagene, tipo 1, alfa 1
(cromosoma 17). Il difetto genico si fa risentire a livello degli osteoblasti.
Two RNA of 5,8 kb and 4,8 kb differing by their Ô3 terminus non coding sequence and giving rise to a single 140 kDa protein. The COL1A1
gene is 18 kb in size and is composed of 52 exons. Exons 6 to 49 encode the alpha helical domain.
1464 aa
OI1
OI2
TRASMISSIONE MENDELIANA
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
MEIOSI
GAMETI
FECONDAZIONE
Portatori
eterozigoti PROLE
obbligati
MATERNI
GAMETI
MATERNI
GAMETI
Tutti
A = NORMALE, a = MUTANTE A = NORMALE, a = MUTANTE
Ereditarietà autosomica recessiva
ETEROZIGOTI
Fibrosi cistica,
Anemia falciforme, Talassemie, GENITORI
MEIOSI
GAMETI
FECONDAZIONE
PROLE
NORMALE AFFETTA
ETEROZIGOTI
GAMETI
PATERNI
MATERNI
GAMETI
A = NORMALE, a = MUTANTE
TRASMISSIONE MENDELIANA
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
La fibrosi cistica è un carattere recessivo 1/2.000
La fibrosi cistica (CF, Cystic Fibrosis) (MIM/OMIM 219700) è una
patologia genetica disabilitante e letale che si eredita come carattere
autosomico recessivo; colpisce le ghiandole esocrine (mucose –muco- e parotide
sierose-enzimi della digestione- e del sudore). Se le ghiandole del
sudore non funzionano bene rilasciano una quantità eccessiva di sale.
La malattia viene spesso diagnosticata analizzando la quantità di sale polmone
nel sudore. In base ad alcune leggende popolari, le nutrici un tempo
leccavano la fronte dei neonati: se il sudore aveva un sapore troppo
salato, predicevano che il bambino sarebbe morto prematuramente di
congestione polmonare. La malattia ha effetti ad ampio spettro perché
le ghiandole colpite svolgono alcune importanti funzioni vitali. La CF ghiandola fegato
comporta la produzione di un muco spesso, che ostruisce i dotti che sudoripara pancreas
portano gli enzimi della digestione dal pancreas all’intestino tenue, cistifellea
riducendo gli effetti della digestione. Come conseguenza, i bambini
colpiti spesso soffrono di malnutrizione, nonostante un aumento di intestino
appetito e di quantità di cibo consumato. Col progredire della malattia, ovaio
si formano delle cisti nel pancreas e la ghiandola degenera in una
struttura fibrosa, che dà il nome alla malattia. Dal momento che il muco utero (il muco deferente
spesso provocato dalla CF blocca anche le vie aeree dei polmoni, la blocca l’ingresso
testicolo
maggior parte dei pazienti colpiti da fibrosi cistica sviluppa patologie dell’utero) cervice
ostruttive dei polmoni e infezioni, che portano a morte prematura.
(il muco
Quasi tutti i casi di CF si registrano in figli di genitori fenotipicamente blocca i
normali, eterozigoti. dotti che
portano lo
sperma, e
solo circa il
2-3% dei
Ha una frequenza molto alta: 1/2000 maschi
Diversa incidenza tra le popolazioni: 1/25 portatori sani tra gli americani; 1/46 colpiti è
ispanici; 1/65 afroamericani; 1/150 asiatici. Molto grave, molto debilitante, fertile).
invalidante e porta alla morte.
FIBROSI CISTICA 250.000 pb
1480 aa
Il prodotto del gene CF è una proteina che si inserisce
nella membrana plasmatica di alcune cellule ghiandolari.
La proteina è chiamata regolatore della conduttanza
transmembrana della fibrosi cistica o CFTR. Il CFTR
regola il flusso di ioni cloro attraverso la membrana
plasmatica della cellula.
Gene CFTR:
FIBROSI CISTICA
Negli individui affetti da CF la proteina CFTR è assente o difettosa. Dal momento che i fluidi si muovono attraverso le membrane del plasma in
risposta a movimenti degli ioni, una proteina CFTR difettosa comporta una diminuzione dei fluidi che devono aggiungersi alla secrezione delle
ghiandole. Le secrezioni ispessite provocano i sintomi caratteristici della CF.
(beta) alfa
(beta)
(alfa)
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
Sickle=falce
HbS
ANEMIA FALCIFORME: 1: 500 (afroamericani)
ANEMIA FALCIFORME
Effetto pleiotropico
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
ANEMIA FALCIFORME
ESONE 1, CODONE 6
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
ANEMIA FALCIFORME
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
ANEMIA FALCIFORME
HbA
MstII MstII
364 pb
201 pb
90 pb
74 pb
HbS
291 pb
74 pb
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
ANEMIA FALCIFORME
CTC transizione TTC: mRNA=AAG=lisina
Malattia da emoglobina C: anemia lieve, l’emoglobina precipita solo quando è in alte concentrazioni
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
ANEMIA FALCIFORME
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
TALASSEMIA
Comuni in tutto il mondo; ma soprattutto mediterraneo e sud est asiatico (20-30% affetti)
Talassa=mare Mediterraneo)
Malattie monofattoriali: ereditarietà autosomica recessiva. Talassemie
Sono un gruppo si malattie ereditarie determinate da anomalie nell’emoglobina, nelle quali il fenotipo deriva da
un’alterazione del rapporto reciproco tra globine alfa e beta. La sintesi di una delle globine può essere ridotta o anche
assente, causando la formazione di molecole di emoglobina aberranti con uno squilibrio tra le subunità. Questo tipo di
molecole non lega l’ossigeno efficientemente e determina effetti gravi se non addirittura fatali.
globuli
rossi
TALASSEMIA alfa
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
TALASSEMIA alfa
Malattie monofattoriali: ereditarietà autosomica recessiva. Beta-talassemie
Tal-minor
asintomatici
Sintomatica,
Major
anemia
significativa ma
non richiede
trasfusioni
Trasfusione dipendenti
Morbo di Cooley (precipitazione tetrameri)
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
Almeno 100 mutazioni Le mutazioni nella frazione COOH sono meno dannose
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
TALASSEMIA beta
LAYONIZZAZIONE
LYONIZZAZIONE
IL CROMOSOMA X
L’ipotesi di Lyon stabilisce che nelle cellule somatiche:
a) L’inattivazione del cromosoma X si verifica precocemente durante la vita embrionale
(stadio di blastocisti avanzata, nell’uomo).
b) L’inattivazione è casuale.
c) L’inattivazione dell’X è completa.
d) L’inattivazione è permanente e si propaga clonalmente.
LYONIZZAZIONE
IL CROMOSOMA X
RNA= 15 kb
Il fenomeno della lyonizzazione
Eccezioni all’ipotesi di Lyon
a) Sebbene l’inattivazione sia solitamente casuale, un cromosoma X
strutturalmente anomalo, ad es. delezione, viene inattivato preferenzialmente.
b) Sebbene l’inattivazione della X sia estensiva, tuttavia non è completa; sono
noti almeno 16 umani che sfuggono all’inattivazione.
Allele A= codifica l’enzima che converte eumelanina in feomelanina (rosso)
Allele a= manca enzima (nero)
Mosaicismo e chimere
I mosaici posseggono due o più linee cellulari geneticamente differenti, che derivano da un unico zigote. La mutazione
genetica indicata può essere una mutazione genica, una mutazione cromosomica numerica o strutturale o, nel caso particolare
della lyonizzazione, l’inattivazione dell’X.
Una chimera deriva da due zigoti, che solitamente sono entrambi normali, ma geneticamente differenti.
Mosaicismo della pelle
Mosaicismo dell’occhio
Ereditarietà X-linked
I geni mutati X-linked sono completamente espressi nei maschi che hanno un
solo cromosoma X e sono quindi emizigoti per i geni X-linked (eredità diaginica).
Una malattia prodotta da un gene mutato X-linked può essere o non essere
espressa clinicamente nelle femmine eterozigoti (fenomeno della lyonizzazione).
1. Gli individui maschi affetti generano solo figlie femmine affette e nessun figlio maschio affetto:
X Y
1
X XX XY
X XX XY
X Y
X XX XY
X XX XY
Ereditarietà X-linked dominante
2 X Y
X XX XY
X XX XY
3
Variazioni del modello di ereditarietà
La letalità dei maschi
Le condizioni legate all’X letali nei maschi
Per alcune condizioni dominanti legate all’X l’assenza dell’allele normale è
letale prime della nascita. Quindi non nascono maschi affetti e si osserva la
malattia solo nelle femmine, che la trasmettono a metà delle loro figlie
femmine.
2. Una femmina eterozigote affetta
trasmetterà il carattere a metà dei suoi figli e
maschi e femmine ne saranno ugualmente
affetti
X Y
X XX XY
I maschi
affetti vengono
abortiti spontaneamente
X XX XY
Ereditarietà X-linked recessiva
Ereditarietà X-linked recessiva
L’ereditarietà X-linked può essere meglio compresa seguendo il cromosoma X.
L’incrocio meno comune è tra una donna Un secondo incrocio tipico è tra un uomo
omozigote e un uomo normale affetto e una donna omozigote normale.
A. FEMMINA OMOZIGOTE MASCHIO NORMALE B. FEMMINA NORMALE MASCHIO AFFETTO
GENITORI
MEIOSI
GAMETI
FECONDAZIONE
PROLE
FEMMINA M. MASCHIO
ETEROZIGOTE AFFETTO AFFETTO FEMMINA MASCHIO
FEMMINA
ETEROZIGOTE NORMALE
ETEROZIGOTE
GAMETI PATERNI
GAMETI PATERNI
XA I maschi
GAMETI MATERNI
GAMETI MATERNI
GENITORI
MEIOSI
GAMETI
FECONDAZIONE
PROLE
F M.
NORMALE NORMALE MASCHIO
AFFETTO
FEMMINA
ETEROZIGOTE
GAMETI PATERNI
Le femmine
GAMETI MATERNI
trasmettono l’X
al 50% dei figli.
Maschi e
femmine
Ereditarietà X-linked recessiva
Daltonismo
Europa occidentale:
Cecità al rosso e al verde 8% maschi, 0,7% femmine
Ereditarietà X-linked recessiva
Daltonismo
fotopsine
Ereditarietà X-linked recessiva
Daltonismo
Ereditarietà X-linked recessiva
Emofilia A
Ereditarietà X-linked recessiva
Emofilia A
VIII
Ereditarietà X-linked recessiva
Emofilia A
Ereditarietà X-linked recessiva
Emofilia A
142 pb
99 pb
43 pb
Ereditarietà X-linked recessiva
Diastrofia muscolare
1/3500 maschi
Degenerazione muscolare
Esito infausto nell’arco dei primi 20 anni
Femmine eterozigoti normali (casi in
omozigosi)
Ereditarietà X-linked recessiva
Distrofina
Gene distrofina
60% delezioni
30% mutazioni puntiformi
10% duplicazioni intrageniche
Ereditarietà X-linked recessiva Distrofina
Fibre muscolari
Fila 3: Normale
Western blot
Ereditarietà X-linked recessiva
Ereditarietà mitocondriale
matrilineare
Ereditarietà mitocondriale
matrilineare
Ereditarietà mitocondriale
Ereditarietà mitocondriale
Ereditarietà mitocondriale
Ereditarietà mitocondriale
Ereditarietà mitocondriale
Riarrangiamenti del DNA mitocondriale
(delezioni)**
Sindrome di Kearns-Sayre (KSS)
Oftalmoplegia Esterna Progressiva (PEO)
Mutazioni puntiformi*
Neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON)