1
I saggi molecolari consentono di:
2
Metodologie per la rivelazione e
identificazione di acidi nucleici di agenti da
infezione
amplificazione genica
3
La reazione polimerasica a catena (PCR)
DNA: molecola costituita da 4 desossinucleotidi uniti da legami fosfodiesterici:
• deossiadenosinmonofosfato (dAMP),
• desossitimidinmonofosfato (dTMP)
• desossiguanosinmonofosfato (dGMP)
• desossicitidinmonofosfato (dCMP)
a formare una doppia elica dove attraverso legami idrogeno la base A è
accoppiata a T e G=C
Nel 1955 Arthur Kornberg dell’Università di Stanford scoprì un enzima
cellulare, la DNA polimerasi, che catalizza la replicazione e la riparazione
del DNA.
Questo enzima può allungare un corto oligonucleotide iniziatore (primer)
aggiungendo un nucleotide per volta alla sua estremità 3’, ma solo se il
primer è ibridizzato al filamento complementare detto “stampo” o
“template”. La polimerasi estende così l’estremità 3’ del primer fino al
termine 5’ dello stampo. 4
3’
3’ 5’
La reazione polimerasica a catena (PCR)
Nel 1993 Kary Mullis vince il premio Nobel per la chimica per la scoperta
della PCR negli anni 80.
Tale reazione consente di ottenere mg di copie di segmenti specifici di
DNA o RNA partendo da quantità minime di acidi nucleici (anche una sola
molecola).
Applicazioni:
Genetica medica
Diagnostica
Medicina forense
Analisi alimentari
Filogenesi molecolare…..
5
PCR - REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI
DNA
1
E’ “IL” mezzo per produrre in vitro grandi quantità di una specifica
PCR
sequenza di DNA, partendo da DNA estremamente complesso.
1 x 109
REPLICAZIONE PCR
Primer
3’ 5’
Nuovo filamento
5’ 3’
DNA stampo
DNA polimerasi
Primer
DNA polimerasi oligonucleotidico
termostabile Nuovo filamento
DNA stampo
3’
5’ 3’ 5’
Primers
Nuovo filamento
3’ 5’
5’ 3’ 6
LE FASI DELLA PCR
DENATURAZIONE:
Il DNA viene denaturato mediante
Denaturazione
riscaldamento in provetta a ~ 92-95°C Allungamento
(~ 70°C)
(~ 95°C)
«ANNEALING»:
La miscela viene raffreddata fino a
raggiungere la temperatura che garantisce Annealing
(~ 60°C)
la specifica ibridazione dei primers alle
regioni dello stampo ad essi complementari
Tra 40 e 60°C
ALLUNGAMENTO:
La temperatura della miscela viene portata a 68-72°C consentendo
alla DNA polimerasi termostabile di sintetizzare il filamento
complementare allo stampo a partire dall’innesco oligonucleotidico
7
I PRIMI 4 CICLI DELLA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA (PCR)
4° ciclo
3° ciclo
Frammento desiderato 2° ciclo
1° ciclo
DNA stampo
35° ciclo
8
La preparazione del campione
• Esempi di campioni biologici impiegati: siero, cellule mononucleate
del sangue periferico, materiale bioptico, urina, feci, liquor,
plasma, ecc.
10
Preparazione del campione per PCR:
estrazione degli acidi nucleici
da campioni non cellulari (plasma, siero liquor, liquido
amniotico, urine, tamponi in terreno di trasporto…)
La procedura prevede quattro fasi:
- Trattamento con: - agente caotropico (guanidina tiocianato: lisi delle
cellule e denaturazione delle proteine, inibendo DNasi e RNasi),
- detergente non ionico (Triton-100, Tween-20, no SDS)
- agente riducente (2-mercaptoetanolo)
- Precipitazione ad alta temperatura delle proteine e loro separazione per
centrifugazione e successiva eliminazione
- Precipitazione degli acidi nucleici con etanolo e un co-precipitante inerte
(poliacrilamide lineare) e recupero tramite centrifugazione
- Lavaggio del deposito di acidi nucleici e loro scioglimento in acqua sterile
ultrapura
Preparazione del campione per PCR:
estrazione degli acidi nucleici
Da campioni con cellule (sangue intero, leucociti periferici,
linfomonociti, granulociti, prelievi cervicali, autoptici e bioptici,
escreato, BAL...)
12
ESTRAZIONE
AUTOMATIZZATA
DI ACIDI
NUCLEICI
13
A. Durante l’incubazione dei campioni lisati gli acidi nucleici vengono catturati
da particelle magnetiche di silice cariche positivamente
B. Il sistema attrae le particelle di silice consentendo la purificazione degli
acidi nucleici attraverso diversi lavaggi
C. La fase di riscaldamento rilascia gli acidi nucleici dalla silice
D. Le particelle magnetiche di silice sono separate dall’eluato tramite un
supporto magnetico
14
COMPONENTI DI UNA REAZIONE DI PCR
Mg2+
Stampo DNA a doppio filamento
Ia PCR
5’ 3’
3’ 5’
3’ 5’
5’ 3’
IIa PCR
3’ 5’
pr. nested
pr. nested
5’ 3’
5’ 3’
3’ 5’
17
Considerazioni…
Per garantire la correttezza della preparazione del campione e
l’assenza di inibitori è consigliabile utilizzare controlli interni
(es. co-amplificazione del DNA bersaglio con un gene del DNA
cellulare come quello della β-globina)
Nella miscela di amplificazione del DNA estratto da campioni
cellulari oltre ai primer per il bersaglio sono presenti primer per la
sequenza che codifica la β-globina
Per i campioni acellulari, si aggiunge al campione prima
dell’estrazione un plasmide con le regioni del gene per la β-globina
e si utilizza la miscela di reazione sopra descritta
E’ opportuno validare ciascuna sessione di estrazione e
amplificazione con un controllo negativo, utilizzando H2O al
posto del campione, e un controllo positivo, utilizzando un
campione contente il DNA bersaglio. 18
Rivelazione dei prodotti di PCR
Corsa elettroforetica
- in campo elettrico a intensità e direzione costante dei prodotti di
amplificazione su gel d’agaroso;
- colorazione del DNA con bromuro d’etidio e visualizzazione ai raggi
U.V.;
- la distanza della banda è inversamente proporzionale al log10 del
numero di coppie di basi;
- confronto con bande di migrazione a lunghezza nota (indicatore di
pesi molecolari). Valutazione : lunghezza del prodotto.
19
Rivelazione dei prodotti di PCR
Elettroforesi su gel
20
I gel più utilizzati: agarosio con percentuali tra 0,7 e 2%.
A basse concentrazioni di agarosio si risolvono meglio i pesi
molecolari alti, mentre ad alte concentrazioni quelli bassi.
Per risolvere frammenti di DNA molto piccoli ( tra 200 e 1 bp) si ricorre
a gel di poliacrilammide
Per poter visualizzare il DNA su un gel, altrimenti invisibile, bisogna colorarlo con
bromuro di etidio, un agente intercalante che emette fluorescenza quando eccitato
21
a lunghezze d’onda ultraviolette.
Rivelazione e identificazione dell’RNA di virus
dell’epatite A mediante RT-nested PCR da feci
1 2 3 4
1380 pb
517 pb
459 pb
192 pb 397 pb
247 pb
75 pb
23
Virus dell’epatite C
50-60 nm
Capside
RNA
Genoma Genotipo Sottotipo
1 a, b, c ...
2 a, b, c ...
3 a, b ..
4, 5, 6.. a, ..
24
Strutturali Non strutturali
ETEROGENEITA’ GENETICA DI HCV
ALBERO FILOGENETICO
P Simmonds. Gut 1997;40:291
a
g a
GENOTIPI e b 6a
c
Omologia: 66-69% 6b c
b7
f c da
b
e
SOTTOTIPI d
11a
Omologia: a 4 5
70-79%
2 6 6a
3
ISOLATI
1 6b
9c
Omologia: 80-90% b
9b
c 9a
c
c
a b
a d l
QUASISPECIE a
Omologia: >90%
25
10a
HCV: distribuzione geografica
dei genotipi
Genotipi di HCV
1a, 1b, 1c, 2a, 2b, 2c, 3a, 3b, 4a, 5a, 6a, 7
27
Antivirali diretti (DAA) per la terapia dell’infezione da HCV
28
Antivirali diretti (DAA) per la terapia dell’infezione da HCV
29
Bagno termostatato a
50°C+ 5°C in presenza
di soluz.denaturante a
base di NaOH
Fosfatasi alcalina
Streptoavidina
30
Autoblot - 3000H, MedTec Inc. per l’esecuzione del saggio
INNO LIPA Genotyping 31
SAGGIO DI IBRIDAZIONE INVERSA (LiPA: LINE PROBE ASSAY)
PER LA GENOTIPIZZAZIONE DI HCV
Siero/Plasma
Estrazione
RNA virale
(Rivelazione)
Ibridazione inversa
Analisi
Genotipi 1-6 32
(LiPA Genotypingt)
33
HCV Genotype Assay (Li.P.A.)
34
REAL TIME PCR
REAL TIME PCR
Consente di quantificare in tempo reale l’amplificazione della
sequenza bersaglio
Curva di amplificazione
Cicli di PCR
Nella Real Time PCR, i primi cicli, in
cui non è misurabile la variazione nel
segnale della fluorescenza,
definiscono la linea base (baseline)
della curva.
Linea soglia
Un aumento della fluorescenza oltre
la linea base indica il rilevamento del
prodotto di PCR.
Linea di base
Ct
Un secondo parametro importante è la linea soglia, parallela alla linea di base, che deve
tagliare le curve dei campioni nella fase di crescita esponenziale.
La curva di amplificazione di ogni campione taglia la linea soglia in un punto, chiamato ciclo
soglia (threshold cycle, cT), definibile come il numero del ciclo (o frazione di questo
numero) in cui la curva di amplificazione del campione in fase esponenziale taglia la linea
soglia.
Se nella reazione sono presenti campioni a quantità nota di DNA (standards), dai quali viene
ricavata una retta di riferimento, si può calcolare la quantità di DNA iniziale presente nei
campioni oggetto di studio.
S1
••
S2
••
•
Applicazione quantitativa della real time PCR
Sistema Taqman su ABI7700 (AB)
CONSUMABILE
- 2 Micropiastre FORMATO DA
- Tappi ottici o sealing tape
44
Meccanismo
della reazione Taq-man
Q = QUENCHER
POLIMERIZZAZIONE
R Q R = REPORTER
PRIMER SENSO SONDA
3’ 5’
5’ 3’
PRIMER
ANTISENSO
SPIAZZAMENTO R
Q
3’ 5’
5 3’
’
R
TAGLIO
Q
3’ 5’
5’ 3’
POLIMERIZZAZIONE R Q
COMPLETA
3’ 5’
5’ 3’
Altri tipi di sonde per real time
PCR
BEACONS: sonde a SCORPIONS: presentano
“forcina”, che una struttura a “forcina” e
presentano reporter e fungono anche da primer
quencher adiacenti se per la PCR.
in posizione ripiegata.
Se nell’amplificato è
Quando la sonda
presente la sequenza
ibridizza con la
bersaglio, la parte ripiegata
sequenza di interesse
della sonda ibridizza, si
amplificata, si
distende e si ha emissione
“distende”.
di fluorescenza
Questo cambiamento
di conformazione
allontana il reporter dal
quencher e si ha
emissione di
fluorescenza.
46
I VANTAGGI DELLA REAL TIME PCR
RAPIDITA’, RILEVAZIONE IN TEMPO REALE
RIDUZIONE DEI RISCHI DI CONTAMINAZIONE
SPECIFICITA’ (2 PRIMERS+1 SONDA)
AFFIDABILITA’ E RIPRODUCIBILITA’ DEL SISTEMA
ACCURATEZZA DEI RISULTATI (FLUORESCENZA MULTICOLORE PER
MULTIPLEX PCR, OSSIA PCR CHE CONTEMPORANEAMENTE NELLO
STESSO SAGGIO RICERCANO PIU’ ANALITI)
FORMATO PRONTO ALL’USO CON IL MINOR NUMERO POSSIBILE DI
MANIPOLAZIONI
ANALISI SU LARGA SCALA DEI CAMPIONI
47
IL SAGGIO
ESTRAZIONE Extracell/Extragen/Extrazol
automatica/strumentale
ESTRATTO
o cDNA
o STANDARD
STD
C4 C12
105
STD
C5 C13
104
STD
C6 C14
103
STD
C7 C15
102
C1 C9 C17
MISCELA RICOSTITUITA
C2 C10 C18
PER 24 REAZIONI
C3 C11 C19
STD
C5 C13
SINGOLO
104
STD
C6 C14
103
STD
B C8 C16
C3 C11 C19
50
SAGGIO
QUANTITATIVO
PCR DEGLI STANDARD
N° COPIE NOTO
CARICA VIRALE
10.000 virus/ml di plasma
54
Concludendo…