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DISTURBI SPECIFICI DI LINGUAGGIO

Speech and language disorders

Laura Iuvone

DEFINIZIONE
I Disturbi Specifici del Linguaggio (DSL) o disfasie evolutive rappresentano disordini di acquisizione del linguaggio che si presentano in
assenza di fattori causali noti.
I DSL comprendono condizioni caratterizzate da difficolt in uno o pi
ambiti dello sviluppo linguistico, in assenza di deficit cognitivi, motori,
sensoriali, affettivi e di carenze socioambientali e connotate da variabilit
per quanto riguarda la gravit e la evoluzione nel tempo del disordine
linguistico.
EPIDEMIOLOGIA
La diffusione dei DSL varia a seconda dellet del bambino e dei criteri
di definizione adottati. In media essa si aggira intorno al 5-7% in et
prescolare e 1-2% in et scolare.
Complessivamente i DSL rappresentano la causa pi frequente di consultazione neuropsichiatrica tra i 2 e i 6 anni.
La incidenza del DSL pi alta nei maschi (2,5:1).
riportata una familiarit, con ricorrenza pi comune nei consanguinei
che nella popolazione generale.
CARATTERISTICHE CLINICHE
La tipologia dei DSL viene definita sulla base delle componenti linguistiche prevalentemente compromesse, con differenziazione di tre
sottotipi previsti dai sistemi di classificazione internazionale ICD10
e DSM-IV.
1. Disturbo specifico di articolazione delleloquio.
2. Disturbo del linguaggio espressivo.
3. Disturbo della comprensione del linguaggio.

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50. Disturbi specifici di linguaggio

Disturbo specifico di articolazione delleloquio (Dislalia; Disturbo fonologico evolutivo)


La capacit di articolare suoni verbali ridotta in rapporto allet del bambino, ma lo
sviluppo delle abilit lessicali e grammaticali e la comprensione verbale sono adeguati.
Disturbo del linguaggio espressivo (Disfasia evolutiva di tipo espressivo)
La capacit di esprimersi attraverso il linguaggio marcatamente inferiore al livello atteso
per let, ma la comprensione del linguaggio nei limiti normali. Vi possono essere o
meno anomalie nellarticolazione dei suoni verbali.
Disturbo del linguaggio recettivo (Disfasia evolutiva di tipo recettivo; sordit verbale)
La capacit di comprensione del linguaggio al di sotto del livello appropriato per let. In
tutti i casi anche la espressione verbale marcatamente disturbata e la produzione di suoni
verbali anomala.

DIAGNOSI DIFFERENZIALE
DIFFERENZIALE
DIAGNOSI
La diagnosi
complessa,
soprattutLa
diagnosi differenziale
differenzialedei
deiDSL
DSL particolarmente
particolarmente
complessa,
sopratto
in
relazione
alla
ampia
variabilit
interindividuale
nei
tempi
e
nei modi
tutto in relazione alla ampia variabilit interindividuale nei tempi
e nei
di acquisizione
del linguaggio
tipica dello
normale.
modi
di acquisizione
del linguaggio
tipicasviluppo
dello sviluppo
normale.
si pongono
rispetto
allealle
seII maggiori
maggiori problemi
problemidididiagnosi
diagnosidifferenziale
differenziale
si pongono
rispetto
guenti
condizioni:
seguenti condizioni:
1) ritardi transitori dello sviluppo linguistico, caratterizzati da una com1) ritardi transitori dello sviluppo linguistico, caratterizzati da una
parsa del linguaggio ritardata rispetto alla norma e in genere un recupero
comparsa del linguaggio ritardata rispetto alla norma e in genere un
spontaneo tra i 36 e i 40 mesi. Data la notevole variabilit nei tempi di
recupero spontaneo tra i 36 e i 40 mesi. Data la notevole variabilit nei
acquisizione del linguaggio tipica dello sviluppo normale non sempre
tempi di acquisizione del linguaggio tipica dello sviluppo normale non
facile differenziare una situazione di ritardo di linguaggio da una situaziosempre facile differenziare una situazione di ritardo di linguaggio da
ne di normalit. Nella pratica pu essere utile considerare a rischio per
una situazione di normalit. Nella pratica pu essere utile considerare a
difficolt di sviluppo del linguaggio i bambini che presentano:
rischio per difficolt di sviluppo del linguaggio i bambini che presentano:
vocabolario inferiore a 50 parole a 24 mesi e/o
assenza
vocabolario
inferiore
a 50 paroleaa30
24mesi.
mesi e/o
di capacit
combinatoria
Let
assenza
di
capacit
combinatoria
a
30
di 36 mesi viene segnalata in diversimesi.
studi come critica per definire
Let
di tra
36 ritardi
mesi viene
segnalata
in diversi
studidello
comesviluppo
critica per
deil limite
transitori
e disturbi
persistenti
linguifinire
il
limite
tra
ritardi
transitori
e
disturbi
persistenti
dello
sviluppo
stico.
linguistico.
2) difficolt di sviluppo del linguaggio allinterno dei quadri di disor2)
difficolt
di sviluppo
del linguaggio
allinterno
dei quadri
di
dine
dello sviluppo
intellettivo,
psicoaffettivo,
comunicativo
e relaziodisordine
dello
sviluppo
intellettivo,
psicoaffettivo,
comunicativo
nale (Ritardo Mentale, Disturbi Generalizzati dello Sviluppo). I confinie
relazionale
(RitardoeMentale,
Disturbi
Generalizzati
dello Sviluppo).
tra queste patologie
i DSL non
sono sempre
chiaramente
delimitabiliI
confini
tra
queste
patologie
e
i
DSL
non
sono
sempre
chiaramente
delianche perch la difficolt di apprendimento del linguaggio pu rappresenmitabili
anche
perch
la
difficolt
di
apprendimento
del
linguaggio
pu
tare un fattore di rischio per lo sviluppo mentale del bambino, ostacolanrappresentare
un
fattore
di
rischio
per
lo
sviluppo
mentale
del
bambino,
do una armonica maturazione delle capacit di comunicazione e simbolizostacolando
una armonica maturazione delle capacit di comunicazione
zazione.
eUn
simbolizzazione.
disturbo di acquisizione del linguaggio ancora frequentemente il
Un
disturbo
acquisizione
linguaggio
ancora
frequentemente
primo
segno di
rivelatore
di undel
ritardo
mentale,
in particolare
di grado
il
primo segno rivelatore di un ritardo mentale, in particolare di
lieve.
grado lieve.

50. Disturbi specifici di linguaggio

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La classificazione dei DSL elaborata da Rapin (1996) su unampia popolazione


di bambini
in etelaborata
prescolare
disturbi
comunicazione
La classificazione
dei DSL
da con
Rapin
(1996)della
su unampia
popolarappresenta
un utile
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riferimento
rispetto
al problemarappredella
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prescolare
disturbi della
comunicazione
senta un utile sistema
di riferimento
rispetto
problema
della differenziadifferenziazione
tra DSL
e disordini
dello al
spettro
autistico,
oltre a forzioneuna
tra DSL
e disordini
dello
spettro autistico,
specifica
nire
specifica
rispetto
a sottotipi
di DSL oltre
utile aafornire
scopo una
prognostico
a sottotipi di DSL utile a scopo prognostico e riabilitativo.
erispetto
riabilitativo.
Disturbi misti recettivi/espressivi
Agnosia verbale: grave deficit di comprensione e decodifica fonologica, con conseguente severo deficit espressivo. Il linguaggio espressivo assente o fortemente ridotto. Le gravi difficolt di decodifica verbale ricorrono pi spesso nei bambini con disordini dello spettro autistico rispetto ai bambini con DSL.
Sindrome da deficit fonologico/sintattico: la variante pi frequente di DSL. Vi rientrano la maggior parte dei DSL indicati come espressivi o prevalentemente espressivi
secondo la precedente classificazione. Lespressione caratterizzata da enunciati brevi e spesso non grammaticali; la fonologia deficitaria e il vocabolario ridotto; la
comprensione verbale meno alterata.
Disturbi espressivi
La comprensione verbale nettamente migliore della produzione. Comprendono:
Disprassia verbale: sottotipo caratterizzato da disturbo di programmazione dei movimenti articolatori con eloquio ipofluente; errori fonologici erratici.
Disordine da deficit di programmazione fonologica: sottotipo fluente, con errori
fonologici per lo pi stabili, produzione verbale spesso difficilmente comprensibile.
Disturbi da deficit dei processi di integrazione centrale
Disordine da deficit lessicale: caratterizzato da deficit di accesso e/o recupero lessicale
con una prevalenza di errori a tipo anomie. La produzione spontanea caratterizzata
da difficolt nella formulazione del discorso e nella comprensione di enunciati complessi a fronte di una relativa conservazione delle abilit fonologiche. Questo quadro
ricorre sia nei DSL che nellautismo.
Disordine da deficit semantico/pragmatico: caratterizzato da difficolt di comprensione e bizzarrie nei contenuti e nelluso del linguaggio. Non sono segnalate difficolt a
livello fonologico e sintattico, mentre sono le capacit conversazionali ad essere maggiormente alterate (difficolt a iniziare e sostenere una conversazione, a rispettare i
turni della conversazione, scarsa aderenza al contesto). il disturbo prevalente nei
bambini con autismo; meno frequente nei DSL.

Nella pratica clinica in presenza di difficolt di acquisizione del linguagNella


clinica
di difficolt
di acquisizione
deltenere
linguaggio
in pratica
bambini
tra 24ine presenza
30 mesi pu
essere estremamente
utile
in
gio in bambini tra
24 eparametri
30 mesi pu
essere estremamente utile tenere in
considerazione
alcuni
fondamentali:
considerazione
parametricomunicativa
fondamentali:
la
evidenza dialcuni
intenzionalit
nel bambino, indipendente la
evidenza
di
intenzionalit
comunicativa
bambino,
indipendentemente dal sistema utilizzato per esprimersinel
(codice
verbale,
modalit
mente
dal
sistema
utilizzato
per
esprimersi
(codice
verbale,
modalit
comunicative gestuali);
comunicative
gestuali);
la capacit di comprensione del linguaggio.
lapresenza
capacit di
del linguaggio.
La
di comprensione
difficolt in questi
ambiti pone lindicazione per una
La
presenza
di
difficolt
in
questi
ambitistrutturata
pone lindicazione
percognitivo,
una valuvalutazione specialistica e una analisi
del livello
tazione
specialistica
e
una
analisi
strutturata
del
livello
cognitivo,
comucomunicativo e linguistico.
nicativo e linguistico.

Se le capacit di comprensione e la competenza comunicativa non verbale


del bambino sono adeguate allet sono indicati follow-up ravvicinati
fino a 36 mesi circa, quando, in assenza di una evoluzione positiva, va
iniziato il trattamento.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione dei disturbi di linguaggio va condotta da specialisti del
settore e dovrebbe essere articolata in diverse fasi che consentano di
ottenere sufficienti informazioni sul bambino, sullambiente e sullevoluzione e modificabilit del disturbo.
In sintesi la valutazione deve poter prevedere:
1. colloquio con la famiglia:
anamnesi familiare
anamnesi del bambino
analisi delle caratteristiche dellinput linguistico
stato attuale delle competenze comunicative verbali e non verbali;
2. analisi delleloquio spontaneo in situazione di interazione con i familiari e con losservatore;
3. osservazione del comportamento e delle modalit di gioco;
4. analisi linguistica con prove specifiche graduate sullet del bambino
per la valutazione delle competenze formali (fonetica, fonologia,
lessico, morfosintassi) e di uso del linguaggio in produzione e comprensione;
5. valutazioni del livello intellettivo;
6. valutazioni neuropsicologiche mirate allesame di funzioni cognitive
settoriali (memoria, funzioni percettive e gnosiche, prassie);
7. esami specialistici neurologico e ORL ed eventuali esami strumentali.
PROGNOSI
I DSL rappresentano un importante fattore di rischio per successivi
disturbi di linguaggio, dellapprendimento e dello sviluppo affettivo.
Gli studi di follow-up su queste popolazioni indicano la persistenza
di difficolt nellarea linguistica nella tarda infanzia e in et adulta in
percentuali che oscillano tra il 60 e il 100% dei casi a seconda dei criteri
di inclusione adottati.
Inoltre i DSL sono frequentemente associati a problemi di sviluppo
emozionale, difficolt comportamentali, iperattivit e ritiro sociale.
Infine oltre la met dei bambini con DSL presenta difficolt di apprendimento nei primi anni scolastici.

TERAPIA
Una volta che il DSL stato diagnosticato e che ne sono state definite le
caratteristiche in termini di gravit, di componenti del sistema linguistico
interessate e di caratteristiche del funzionamento cognitivo va impostato
un programma di intervento specifico (terapia del linguaggio).
Gli studi pi recenti tendono a riportare una evoluzione del disturbo
migliore nei bambini che sono stati trattati precocemente (dai 3 anni)
rispetto ai bambini in cui lintervento stato tardivo, anche a causa della
sovrapposizione in questo secondo gruppo di disturbi secondari dellapprendimento e della maturazione affettivo-relazionale.
Lintervento logopedico sul bambino deve essere accompagnato anche
da un intervento di counseling con la famiglia rispetto in particolare alle
caratteristiche dellinput linguistico, alle modalit con cui lambiente
familiare si rivolge al bambino e ne accoglie le modalit comunicative.
Infine, nei casi pi gravi (in particolare quando coesistano difficolt di
comprensione verbale) e in seguito a una attenta valutazione della situazione scolastica, sar necessario condividere con la scuola le difficolt e
i bisogni del bambino allo scopo, quando opportuno, di un adattamento
della didattica e/o della necessit di un programma educativo individualizzato.
Bibliografia essenziale
- Kamhi AG, Clark MK. Specific language impairment. Handb Clin Neurol.
2013;111:219-27.
- Grizzle KL, Simms MD. Language and learning: a discussion of typical
and disordered development. Curr Probl Pediatr Adolesc Health Care.
2009;39:168-89.

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