materno
All’inizio della vita, ognuno esiste perché parte di una relazione e il suo
sviluppo dipende dal soddisfacimento del bisogno primario di
attaccamento..
RSS FEED 0 COMMENTI
ID Articolo: 165976 - Pubblicato il: 13 giugno 2019
di Mariano Indelicato
Messaggio pubblicitario
Al contrario, i processi che impediscono, provenienti sia dalla madre sia dal
bambino, come vedremo in seguito, il processo di differenziazione non danno la
possibilità di formare nuovi legami. E’ quello che succede ai primati di Harlow alle
quali, attraverso l’isolamento, non si da la possibilità di sperimentare la fase
simbiotica e, di conseguenza, di potersi differenziare e conquistare una
consapevolezza di sé e, quindi, di poter stabilire legami stabili nel momento in cui
vengono liberate. E’ quello che succede alle relazioni in cui le madri trattengono i
figli in simbiosi con loro e non permettono la perimetrazione del territorio attraverso
la creazione di confini. Levy, a questo proposito parla di madri iperprotettive che,
a loro volta, avevano avuto profonde carenze e che, in qualche modo, le spingono
“a cercare di ottenere dai figli ciò che non avevano ottenuto dalle proprie madri“.
Lidz , definisce queste madri come impenetrabili ai bisogni dei figli che
continuamente propongono la mancanza di significato della loro vita .
Winnicott, afferma che, all’inizio della vita, ognuno esiste solo perché parte di una
relazione e, le sue possibilità di vivere e svilupparsi, dipendono totalmente dal
soddisfacimento del bisogno primario di attaccamento e appartenenza a un Altro
(madre/caregiver) che si prenda cura di lui e gli dia qual senso di sicurezza e
intimità che sono basilari per la crescita. Sarà proprio in rapporto alla qualità
affettiva di tale relazione primaria, da quanto la figura di attaccamento sarà
disponibile, protettiva, affidabile, costante e capace di un contatto caldo e
rassicurante che dipenderà lo sviluppo sano del suo vero Sé. Da questo
presupposto nasce la good enough mother che è quella madre che sa regredire,
diventare piccola come il suo bambino, per sintonizzarsi meglio su di lui, sul suo
mondo interno e su i suoi bisogni.
VOTA L'ARTICOLO