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Biblioteca
Italiana
(1816-1840)
pubblico
esperto,
livello
alto.
(intellettualizzata,
poeti
tematica
siciliani
imitarono
dellamore,
forme
la
poesia
raffinate
provenzale
stilizzate),
toscani.
Dante cerca di creare una nuova lingua con la comunicazione pi larga ed
efficace. Scrisse De vulgari eloquentia: il primo trattato sulla lingua e poesia
volgare; diffende la superiorit del volgare per la sua naturalezza, questo si
trasforma in uno dei testi fondamentali nel dibattito linguistico del
Rinascimento.
lingue letterarie una creazione dei dotti per freare questo cambiamento, il
volgare per farsi letterario deve acquistare stabilit. Fa un esame delle varie
parlate, tutte sono indegne del volgare illustre e il discorso si sposta dalla
lingua alla letteratura, la nobilitazio del volgare deve venire attraverso la
letteratura. De vulgari eloquentia si trasforma in trattato di teoria letteraria.
La prosa duecencesta meno sviluppata della poesia, il testo pi semplice
sinttaticamente e abbiamo ancora il predomino del latino, a volte con forme
domestiche. Esite in questepoca una scrittura sperimentale chiamata
Volgarizzamento che vuole trasporre in volgare partendo dal latino o
francese, cos si stabilivano le strutture della prosa italiana.
IL TRECENTO
La Commedia presenta una grande ricchezza tematica e letteraria, fa
allo stesso tempo una promozione del volgare e una dimostrazione che la
nuova lingua aveva
Giovan Maria Cecchi per rendere saporoso e colorito il dialogo delle sue
commedie le riemp di proverbi.
La caratteristica pi evidente della lingua della commedia la compresenza
di diversi codici per i diversi personaggi (innamorati toscano; vecchi
veneziano o bolognese; capitani e bravi spagnolo). Plurilinguismo.
Il petrarchismo: scelta di un vocabolario lirico selezionato.
Il latinismo lessicale uno degli elementi utilizzati per conseguire il livelli
elevato.
Da Firenze venne il miglior vocabolario, non la miglior letteratura.
Nella catechesi e nella predicazione si sentiva la diffusione dellitalino,
anche se la lingua ufficiale della chiesa era il latino.
IL SEICENTO
Importanza dellAccademia della Crusca, fu unassociazione privata, senza
sostegno pubblico e suscit innumerevoli polemiche. Contributo pi
importante: lessicografia a partire del 1591.
1612 Il Vocabolario degli Accademici della Crusca. Hanno cercato di
evidenziare la continuit tra lingua toscana contemporanea e lantica, se
parole erano documentate attravrso gli autori antichi. Largheggiava nel
presente termini e forme dialettali fiorentine e toscane.
La prosa del Seicento deve molto allo sviluppo del linguaggio scientifico
merito di Galileo che scrive in italiano fin da quando aveva 22 anni, perch
aveva fiducia nel volgare e voleva staccarsi polemicamente dalla casta
dottorale.
Pur scegliendo il volgare non si colloc mai al livello basso e popolare, ma
raggiunge un tono elegante e medio chiarezza terminologia e sintattica.
Melodramma nasce tra il Cinquecento e il Seicento, rapporto tra parola e
musica, tentativo di ricreare la tragida antica, volont di non sacrificare il
testo del libretto alle esigenze della melodia.
Si
caratterizza
come
uno
spettacolo
dlite,
richiede
scenografie
internazionale
del
francese
per
la
sua
chiarezza,
logica,
Cesarotti
pubblica
Saggio
sulla
filosofia
delle
lingue
dei
dizionari.
Prima
aveva
legemonia
della
Crusca,
adesso
dellesercito,
stampa
periodica
quotidiana,
fenomeni
Nelle valli alpine dolomitiche: il ladino, insegnato anche alla scuola. Anche
nel Friuli, il ladino-orientali con il nome di friulano.
Il sardo, vera e propria lingua parlata da 1 milione di persone. Sono 4 tipi:
gallurese, sassarese, lugodorese e campidanese.
Gruppo alloglotti non romanzi: tedesco, la pi numerosa nel Valle dellAdige
(minoranza se confrontata con la popolazione italiana, ma maggioranza
nella propria zona), Bolzano, insegnato a scuola come prima lingua.
Tre aree dialettali: settentrionale, centrale, meridionale.
Linea La Spezia-Rimini: frontiera linguistica tra settentrionale e centromeridionale.
Linea Roma-Ancona: frontiera dei dialetti dellItalia centrale e meridionale.
Italiano non uniforme. Differenze fonetiche, lessicale, sintattiche e pi
raramente morfologiche. Le variet prendono il nome di variet diatopiche
dellitaliano, o secondo De Mauro variet regionali dellitalino o italiani
regionali.
Variet di pronuncia: meridionale, settentrionale, toscana, romana.
Toscano: il pi vicino della lingua letteraria
Breve storia della lingua italiana
Claudio Marazzini
STORIA DI CHI, STORIA DI CHI COSA
Storia linguistica: rapporto tra centro (Toscana) e periferia. Manzoni osserva
che lItalia era lunico paese che la capitale politica non coincideva con la
capitale linguistica.
Fino al Quattrocento non ha senso parlare di dialetto, si parla di dialetto solo
dopo che si affermata la lingua.
Lingua non vive isolata, ma esposta al contatto con altre lingue attraverso
libri, invasioni militari, viaggi, commerci.
Litaliano maggiormente in relazione con il provenzale, il francese, lo
spagnolo (pi forte nel Cinquecento e Seicento) e linglese (terminologia
dellinformatica). Dal grego vengono la maggior parte dei termini medici
Notaio: uno dei protagonisti della fase iniziale della storia linguistica italiana
molti dei promi documenti del volgare sono stati scritti da notai.
Biblioteca
Italiana
(1816-1840)
pubblico
esperto,
livello
alto.
nellVIII secolo.
IL DUECENTO
L a scelta del volgare per la poesia implicava pur sempre una promozione
della nuova lingua. La prima scuola poetica si sviluppata nella corte di
Federico II, nella Sicilia del XIII sec. La corte di Federico era un ambiente
internazionale
(intellettualizzata,
poeti
tematica
siciliani
imitarono
dellamore,
forme
la
poesia
raffinate
provenzale
stilizzate),
toscani.
Dante cerca di creare una nuova lingua con la comunicazione pi larga ed
efficace. Scrisse De vulgari eloquentia: il primo trattato sulla lingua e poesia
volgare; diffende la superiorit del volgare per la sua naturalezza, questo si
trasforma in uno dei testi fondamentali nel dibattito linguistico del
Rinascimento.
lingue letterarie una creazione dei dotti per freare questo cambiamento, il
volgare per farsi letterario deve acquistare stabilit. Fa un esame delle varie
parlate, tutte sono indegne del volgare illustre e il discorso si sposta dalla
lingua alla letteratura, la nobilitazio del volgare deve venire attraverso la
letteratura. De vulgari eloquentia si trasforma in trattato di teoria letteraria.
La prosa duecencesta meno sviluppata della poesia, il testo pi semplice
sinttaticamente e abbiamo ancora il predomino del latino, a volte con forme
domestiche. Esite in questepoca una scrittura sperimentale chiamata
Volgarizzamento che vuole trasporre in volgare partendo dal latino o
francese, cos si stabilivano le strutture della prosa italiana.
IL TRECENTO
La Commedia presenta una grande ricchezza tematica e letteraria, fa allo
stesso tempo una promozione del volgare e una dimostrazione che la nuova
lingua aveva
caratterizza
come
uno
spettacolo
dlite,
richiede
scenografie
internazionale
del
francese
per
la
sua
chiarezza,
logica,
Cesarotti
pubblica
Saggio
sulla
filosofia
delle
lingue
dei
dizionari.
Prima
aveva
legemonia
della
Crusca,
adesso
dellesercito,
stampa
periodica
quotidiana,
fenomeni
il
fiorentino:
espunzione
delle
forme
lombardo-milanesi;
(business-affari, cakes-dolci).
Tono prosaico: caratteristica di buona parte della lirica del Novecento.
Futurismo: rinnovamento della forma parole miste alle immagini,
abolizione della punteggiatura, uso dellonomatopea.
DAnnunzio gusto per lo sperimentalismo: si pone a chiusura di un ciclo
storico e al tempo stesso inaugura nuove tentendeza.
Riflesso del parlato nel teatro di Pirandello: interiezioni (ah s!, ah no no!),
connettivi ( vero, figurasi), elementi che rendono sfuggente la sostanza
della comunicazione (non pi, ma..., s forse) stile opposto di DAnnunzio.
Dialetto combinato con la lingua come punto di riferimento per gli scrittori
Carlo Emilio Gadda usa diversi dialetti.
Oratoria. Discorsi rivolti alle masse di Mussolini. DAnnunzio: modello che
rappresenta le tendenze di unoratoria letteraria, colta e efficace influ
nella retorica del Fascismo.
Lingua del Fascismo: metafore religiose, militari, equestri, tecnicismi di
sapore romano (Duce, centurione), ossessione dei numeri, tipo di dialogo
con la folla, che risponde con lovazione,
Fascismo: chiara politica linguistica manifestata in modo autoritario
battaglia contro i forestirismi (1930 soppressinone nei film di scene parlate
in lingua straniera; 1940 lAccademia dItalia doveva indicare alternative alle
parole straniere), repressione delle minoranze etniche (il fatto pi grave),
antidialettalismo.
Fondazione della rivista Lingua Nuova, con interventi scientifici e discussioni
normative.
Furono accettati diversi termini stranieri che avevano messo radici: sport,
film, tennis, tram, camion.
Campagna per sostituire LEI per TU e usare VOI come formale. La campagna
non ebbe molto sucesso: lei di origine cinquecentesca e gi radicato nella
lingua; voi di uso corrente nellItalia meridionale, e sentito da molti come
dialettale, cos evitato.
La versione del quinto vocabolario della Crusca fu interrota nella lettera o
nel 1923 quando Giovanni Gentile, filosofo vicino al regime fascita, divenne
ministro della Pubblica istruzione.
Vocabolario del Fascismo, arriv solo al primo volume (lettere A-C), prodotto
se
era
considerata
di
mediocrit
espressiva.
Esperimenti
di
plurilinguismo.
Dialetto come fonte di arricchimento linguistico per molti autori del
Novecento.
Nel corso del Novecentro sucesso un forte cambiamento in Italia.
Analfabetismo di 75% nel 1861 cade a 14% nel 1951, e a 5,2% nel 1971: il
progresso stato constante. Diminuisce lo spazio del dialetto e si sono un
po italianizzati.
Negli anni Sessanta e Settanta la fabbrica ha svolto una funzione di scuola:
integrazione dei contadini nella vita della citt.
Radio 1924. Tv 1954.
Rai variet romana
Cinema variet romana (Cinecitt)
Mediaset variet settentrionale (milanese)
Linguaggio giornalistico: tramite fondamentale tra luso colto e letterario
dellitaliano e la lingua parlata. Lingua media. Pluralit di sottocodici
(politico, burocratico, economico) e registri (parlato, aulico, formale).
Italiano di uso medio: accoglierebbe fenomeni del parlato