-la lingua NON è automaticamente un veicolo di culturaNON è sufficiente che la lingua venga parlata MA
è necessario metterla per iscrittoper le lingue romanze il processo dura un paio di secoli e viene
rallentato dal fatto che esisteva già un’altra lingua per la cultura scritta, ovvero il latino
contraddizione
questa contraddizione vale anche per la letteratura poiché il testo letterario medievale necessita di essere
mediato da altri testi o passaggiil testo è un testimone del passato
1. Rapporto tra uomo medievale e cultura, e il suo rapporto con gli strumenti culturali (scrittura e
lettura)
2. Carattere orale della tradizione letteraria medievalepresuppone la memoriaJauss “chi è
cresciuto come lettore fa fatica ad immaginarsi l’analfabetismo”
l’invenzione della stampa è un evento rivoluzionario per cui c’è un prima e un dopo
3. Fenomeno lingua: distinzione e compresenza di vari livelli linguistici e varie lingue
Lingue parlate (volgari) lingua scritta della cultura (latino)
Livelli linguistici:
Lingua parlata, condivisa e veicolata da tutti lingua della cultura, per la minoranza che imparava
a leggere e scrivere
-Banniard cerca di periodizzare i momenti principali della nascita delle lingue volgari:
1. il latino parlato inizia a modificarsiqualunque lingua parlata è diversa da quella scritta fenomeno
naturale: l’evoluzione riguarda tutto il territorio imperiale favorendo la diversificazione
2. dalla caduta dell’Impero Romano al Xs: differenza tra le due sempre maggioreè il periodo del latino
volgare parlatole testimonianze scritte ci dicono che i parlanti non la identificano più come lingua latina
4. si inizia a scrivere nelle lingue parlate: il primo documento che abbiamo sono i giuramenti di Strasburgo
(842) in francese antico e tedesco anticodocumento notarile redatto dopo la morte di Carlo Magno per
dividere il regno in 4
! non è sufficiente che una lingua risulti scritta per essere attestata e riconosciuta nel tempoè la
dimensione letteraria che attesta una lingua !
-sul modello di queste, anche nel volgare italiano si diversificano: 1. scuola siciliana 2. Letteratura religiosa
(es. francescanesimo)
LETTERATURA MEDIEVALE
ROMANZO
1. Equivalente storico del termine neolatino, indica cioè quelle lingue europee che derivano dalla
lingua latina
Perché romanze? Dall’aggettivo “romance” utilizzato nel medioevo, si riprende questa
consuetudine medievale
2. Indica il genere letterario in prosa: rappresentava una novità che è nata in lingua romanza
3. Ampio scritto in lingua volgare che narra avventure eroiche: romanzo cavalleresco, romanzo cortes
1. ACCETTAZIONE
2. TRASFORMAZIONE: riadattano i contenuti e li rendono accettabili nella loro visione del mondo
(cultura cristiana)NON cancellano la cultura classica pagana MA la rileggono attraverso i canoni
del Cristianesimo
che strumenti introduce il medioevo per il confronto con la cultura classica? attraverso una
premessa/concezione per cui un testo abbia un valore ha sempre bisogno di un’interpretazione
esALLEGORIA: può avere due sfumature di accezioni diverse
L’allegoria viene utilizzata dai cristiani anche sui testi classici: forma una vera e propria visione del mondo
tanto da dare vita a grandi metaforela letteratura colta medievale ha un suo lessico in cui i termini
comuni hanno dei significati e degli usi diversi da quelli che abbiamo noi oggi
Es 1. gentile/gentilezza: nello stilnovismo e nella stagione cortese indicavano dei valori in un contesto
socioculturale ed economicorichiama la gens latina ed è legata alla nobiltà VS per noi indica un modo in
cui ci si comporta con gli altri
i poeti cortesi indicavano con gentile/gentilezza uno statuto di superiorità morale della donna amata
Es 2. Sospiro/spirto: onnipresente nella lettura di quel tempo, indicava una materia sottile e luminosa che
serve a collegare il corpo con l’anima, rende possibile tutte le funzioni vitaliconcezione scientifica VS per
noi oggi è difficile da spiegare, è in una dimensione astratta
LETTERATURA MEDIEVALE
1. CONTESTO SOCIALE
Qual è la prima letteratura che ci viene trasmessa? I Ritmi iniziano a circolare nel 110
Recentemente è stata scoperta la Pergamena Ravennate (testo notarile del 1127): contiene due
canzoni risalenti tra la fine del XII e l’inizio del XIIIfu ritrovato nel 1938 ma solo nel 1999 si iniziano le
ricerche per capire di cosa si trattasse
ITALIA
Federico II non promuove solo questa dinamicità culturale, ma scrive poesie ed è fondatore di:
Alla corte di Federico II non si parla solo il latino, ma anche il tedesco, il greco, l’ebraico, l’arabo, … si
distingue una cerchia di poeti in lingua volgare siciliana che scrivono poesie con caratteristiche molto
similiin origine sono imitatori della poesia cortese, poi sviluppano delle caratteristiche tipiche
2. LA LINGUA: scrivono in volgare siciliano raffinato e influenzato dal latino e dai modelli cortesi
È la prima scuola poetica in Italial’identificazione di una scuola di poeti nella Sicilia di Federico II è
attribuibile a Dante che li descrive come coloro che si avvicinano di più al volgare illustre
Cosa li accomuna? Oltre alla scuola poetica, sono tutti funzionari della corte di Federico IIl’identità
intellettuale e professionale vengono prima di quella poetica
I funzionari di corte sono delle persone che parlano e dominano la lingua latina (oltre alle altre lingue)
senza far parte della chiesa nessuno dei poeti scrive per lavoro MA per svago!
Es. Giacomo Da Lentini era il notaio dell’imperatore a cui era affidata la redazione dei documenti imperiali
Es. Pier Delle Vigne era il cancelliere dell’imperatoregestiva la sua immagine, gli scriveva i discorsi, gestiva
la comunicazione, …
La loro poesia non è volontà di avvicinarsi al popolo, ma corrisponde alla scelta di un progetto culturale per
il quale si voleva legittimare questa letteratura autonoma come manifestazione del potere di Federico II.
4. FORMA E STILE
i. La poesia siciliana è estremamente raffinata ed elaborata dal punto di vista stilistico e retorico
LETTERATURA MEDIEVALE
ii. Il “divorzio” tra poesia e musica: rispetto ai testi precedenti sono dedicati alla lettura
individuale
iii. I poeti siciliani adottano dai provenzali la forma metrica della canzone e il lessico tipico della
cortesiala canzone è un testo poetico in lingua volgare con un certo numero di stanze
iv. Aggiungono una nuova forma metrica originale: il sonetto
Che cosa distingue la canzone dalle altre forme metriche? È una forma metrica che consiste in una
combinazione di elementi di libertà creativa e di elementi fissila canzone è un componimento poetico
composto da un numero variabile di strofe, che sono composte da un numero variabile di versi che possono
avere un numero variabile di sillabel’unico elemento fisso è lo schema ritmico identico in tutte le strofe
l’elemento della rima uguale in tutte le strofe è una caratteristica nuovanella poesia latina non esiste un
sistema ritmico poiché non esiste nella lingua latina una distinzione tra sillabe accentate
che cos’è la rima? È la somiglianza dei suoni tra due parole a partire dall’accento tonicola rima nasce con
l’epoca romanza
SONETTO
Attestato per la prima volta
la parola “sonet” esisteva già in
da Giacomo da Lentini
provenzale con il significato di
“componimento per musica”
Si ipotizza che il sonetto nasca
come stanza di una canzone
Il sonetto introduce una modalità
ragionata e argomentata della poesia
volgareviene utilizzato soprattutto
nelle tenzoni (dialoghi tra poesie)
5. TEMI DELLA POESIA SICILIANA: è dedicata unicamente all’argomento amoroso cantato secondo le
forme della cortesiail tema amoroso viene introdotto dalla poesia cortese
Come? L’amore cortese prevede un rapporto verticale in cui la donna è rappresentata come un
superiore/signore e l’uomo è il suo vassallosegue la metafora feudale
nella poesia cortese sono presenti anche argomenti che non trattano dell’amore, invece nei siciliani
l’unico tema permesso è l’amore
-tema dell’immagine: i siciliani ritengono che all’origine dell’esperienza amorosa ci sia la vista della donna
anche metaforicamente come contemplazione interiore
-il sentimento amoroso subisce un’astrazione con pochissimi riferimenti alla realtà
In cor par ch’eo vi porti, in continuità con la prima, riprende il tema amoroso e l’immagine della
pinta como parete1, pittura
e non pare2 di fore. COBLAS CAPFINITAS: due strofe o + possono essere collegate attraverso la
O deo, co’ mi par3forte. ripetizione di una parola o verbo
Non so se lo sapete,
con’ v’amo di bon core: elemento provenzale: il cuore deve essere preparato a vivere una certa
ch’eo son sì vergognoso esperienza
ca pur vi guardo ascoso
e non vi mostro amore.
Avendo gran disio, tema della fede che passa attraverso a qualcosa di non rappresentabile
dipinsi una pintura, in maniera diretta
bella, voi simigliante, si riprende il tema dell’immagine attraverso la pittura: proviene da uno
e quando voi non vio, stimolo (desio) che viene dal cuore
e par ch’eo v’aggia avante: immagine interiore = sostituzione di un’assenza, si sottolinea
come quello che crede il valore del sentimento senza la visione esterna
salvarsi per sua fede,
ancor non veggia inante. credenza religiosa: si crede senza vedere l’immagine reale
PARERE: può avere diversi significati (1. similitudine 2. farsi vedere 3. verbo/sostantivo) introduce delle
sfumature della visione
Parere3: verbo per accentuare l’immagine/ sostantivo per riprendere l’immagine dell’affresconel
Medioevo le pareti affrescate si trovavano soprattutto nelle chiese; riprende l’episodio del racconto di
Tristano e Isotta che circolava nella corte di Federico II
Tristano, per la troppa mancanza di Isotta, la dipinge su una parete dello spazio interno che si manifesta
all’esternoGiacomo dichiara una difficoltà ad esternare il proprio amore
CELAR: necessità di nascondere l’identità della donna (inizialmente per ragioni sociali)
Elementi tipico della cortesia qui Giacomo non ha ragioni sociali, ma introduce un cambio di
prospettiva sulla dinamica interno-esternopaura di non essere
ricambiatosintomo di innamoramento
- Riproposizione dello schema rimico come strumento di contatto tra due testi
- In rapporto alla tradizione cortese, provenzale e francese, la poetica siciliana è caratterizzata da:
1. Forte continuità per
a. Produzione di topoi (metafora feudale) es. “madonna” riprende il calco provenzale “mi dons”
(mio signore) per riferirsi alla donna amata
b. Centralità dell’argomento amoroso
c. Lessico es. distringe (destregne), suffissi -anza, …
2. Molteplici elementi di variazione e innovazione
LETTERATURA MEDIEVALE
Come? Nei modi e nelle formeil SONETTOderiverebbe dalla cobla esparsa, canzone
provenzale di una strofa il sonetto, grazie alla sua forma, è ideale per il dibattito sillogistico
poiché permette di fare delle premesse da cui poi sviluppare il componimento
- Consuetudine di trattare il tema amoroso con la modalità del dibattitto tra poeti
deriva dalla poesia provenzale “joc partit” che poteva avvenire attraverso lo scambio di poesie o
all’interno di uno stesso componimento
Es. “joc partit” tra Giraut de Salignac e Peironet che dibattono di chi sia la colpa del sentimento amoroso tra
occhi e cuore
Senza il cuore l’amore non può nascere l’amore scende al cuore attraverso gli occhispiegazione
il cuore può amare senza vedere l’amata meta-scientifica del tempo
riprende “l’amor de lohn” di Jaufre Rudel
TENZONE TRA JACOPO MOSTACCI, PIER DELLE VIGNE E GIACOMO DA LENTINI: dibattono sulla natura
dell’amoreè la prima tenzone che conosciamo in volgare italiano che affronta l’amore in termini
scientifici
FRANCESCANESIMO
- nel 1205 si spoglia degli abiti da mercante e sposa l’ideale della povertà, della fratellanza e
dell’accettazione di fronte alla realtàrivoluzione del rapporto tra uomo-mondo che lo circonda
- 1223 avviene l’approvazione della regola francescana da Papa Gregorio IXcostituzione dell’ordine dei
Frati Minori
- gli ultimi anni di vita (dal 1220 in poi) li trascorre in isolamento con Santa Chiara e Frate Leone
-nel 1228 fu canonizzato da Gregorio IXdiventa oggetto di culto e del movimento culturale, artistico e
letterario viene riconosciuto come “alter Christus”, un modello esistenziale e comportamentale
- il suo pensiero si basava sull’idea universale di fratellanza tra esseri umani e tutte le creature (create da
Dio) senza una gerarchiaquesta idea ha una potenza enorme nel movimento storico in cui si colloca in
una società fortemente gerarchica
- la sua figura si è diffusa anche grazie alla produzione successiva legata al suo messaggioletteratura della
sua biografia
RIVOLUZIONE:
a. Fattore linguistico: il testo, se fosse stato scritto in latino, non avrebbe costituito un momento di
rotturainnovazione nell’adozione della lingua volgare per un testo della scia della tradizione
latina
il testo è composto sul modello latino biblico dei salmi MA è scritto in volgarelingua del
popolo ma non popolare
b. Fattore simbolico: incontro del contenuto del testo e la linguacontenuto di fratellanza,
uguaglianza scritto nella lingua del popolo
questo testo rappresenta una prima volontà di divulgazione dei temi religiosi al popolo poiché
erano solo in lingua latina!
c. Fattore costitutivo: il cantico di S. Francesco è scritto sul modello biblico dei salmiil + elevato
modello di poesia biblica trascritto nella lingua del popoloFrancesco è dunque il primo salmista
che canta in volgare le lodi di Dio per creare un modello culturale accessibile a tutte le classi sociali
! Francesco adotta il volgare umbroil testo arriva a noi + purificato (con latinismi, …)
le creature vengono accompagnate dall’aggettivo frate/sora: umanizzazione delle creature (es. pianeti,
stelle) e abolizione della gerarchia del creatosi introduce l’idea della comunanza di tutte le creature di
Dio esteso a tutto l’universo
- La prima creatura che viene lodata è il Sole: simboleggia Dio ed è la creatura più vicina a lui
- Poi si lodano la Luna e le Stelle: si scende nella sfera dei pianeti e delle stelle
- Poi c’è il vento, attraverso cui le creature respirano e vivono
- Poi l’acqua, a cui vengono attribuite le virtù della donna (es. casta)
- La creatura umana NON viene nominata in modo direttoviene accennato l’atteggiamento della
creatura umana
- L’ultima creatura è la morte: a cui nessuno può scampare
Nel cantico sono presenti una serie di moduli biblici a cui Francesco si ispira:
LETTERATURA MEDIEVALE
1. Salmo 148: ripetizione anaforica di “laudate” dove vengono evocate una serie di creature per
ultimo l’uomorappresentazione cosmica del creato che viene chiamato ad invocare Dio
! il salmo NON si rivolge direttamente al Signore, mentre il cantico di S. Francesco sì!
2. La lettera di Daniele: episodio dei 3 fanciulli nella fornaceripetizione anaforica “benedicte” ad
esaltare Dio
Il cantico, anche se in lingua volgare, si esprime in modalità poetiche e raffinate in modo semplicefa però
delle premesse teologiche e filosofiche:
! non tutte le creature sono buone, ma tutte nascono da Dio e della sua bontà!
San Francesco ha proposti di interpretare il cantico in contrasto con i movimenti eretici che in quei secoli
stavano crescendo, in particolare l’eresia dei catari (fine XII)credevano che ci fosse una netta separazione
tra bene e male e non esisteva un punto d’incontro
bene / male
Nel 1209 Papa Inncenzo III fece una crociata contro i catari nella Francia meridionale dove questo
movimento era stanziato + profondamentel’effetto fu la diaspora dei trovatori: molte corti vennero
distrutte e i poeti si spostano altrove (es. corti italiane) portando con sé la loro poesia
LA CULTURA FRANCESCANA
- È un movimento culturale e religioso che si impone sul rapporto diretto con il pubblico
tradizione orale, per questo molti documenti non ci sono arrivati
- Testimonianze documentarie posteriori: dopo la morte di S. Francesco esplose la produzione
letteraria sulla sua vita
1. La prima fonte in ordine cronologico sono le vite di Tommaso da Celano, eletto il biografo
ufficiale del santo da papa Gregorio IX
scrive tre biografie sulla vita di Francesco:
a. Vita prima: versione lunga che viene rivisitata e riscritta
b. Vita brevior
c. Vita secunda (1247) per sistematizzare le informazioni del santo
2. Bonaventura da Bagnoregio tra il 1260-1263 redige la Legenda Maior
ordina di distruggere tutte le altre agiografie che non avevano legittimità
scrisse anche la Legenda Minor, rielaborazione della Maior ma per uso liturgico
3. Altri testi, successivi alla Legenda Maior:
a. Legenda Trium Sociorum: dei tre compagni, è costituita dalla raccolta di episodi della vita
del santo da parte di tre dei suoi discepoli (Frate Leone, Frate Angelo da Rieti e Frate
Rufino)
LETTERATURA MEDIEVALE
grazie a questa integrazione dei modi della letteratura, Francesco rende accessibile la sua proposta
spirituale a tutti
- la ricettività della cultura francescana nei confronti della letteratura cortese e della cultura popolare
in volgare in senso lato non si limita a specifici richiami di opere o personaggi, né soltanto alla
cornice della cortesiarimane presente anche fuori dall’ambito francescano
- un’altra dimensione importante in cui la predicazione (e in generale il discorso spirituale
francescano) si “sintonizza” sull’orizzonte culturale comune e lo “intercetta” per reinterpretarlo in
chiave religiosa e spirituale riguarda le modalità di interazione con il pubblico nasce +
disponibilità per un pubblico + ampio attraverso lo sviluppo di strategie che fino ad ora erano
riservate alla cultura laica i “giullari” di Dio
- esemplare in tal senso è la rivalutazione della figura del giullare, nella sua dimensione
comunicativa, dunque nella capacità di riempire i contenuti di fede o persino di dottrina con un
richiamo all’affetto, al cuore, alla dimensione corporea, al coinvolgimento personale:
1. attraverso la gestualità, la voce, l’appello diretto all’interlocutore, le modalità anche eccessive
e scandalose di presentarsi al pubblico+ coinvolgimento sul piano emozionale!
2. sono modalità con cui il pubblico medievale ha già familiarità grazie alla cultura letteraria, in cui
il giullare è il mediatore che rende fruibile il contenuto letterario (la storia delle chanson de
geste, la lirica nelle esecuzioni cantate...) per il pubblicolo stesso San Francesco si definiva
“giullare di Dio” poiché era un intermediario tra Dio e il popolo!
i giullari diventano dei veri e propri mediatori della cultura per il popolo
- tema della letizia spirituale: il popolo provava un sentimento di gioia e + vicinanza a Dio attraverso il
coinvolgimento diretto sul piano emozionale e il forte dinamismo (es. nel cantare)
- in questo modo Francesco propone alla società comunale un’alternativa fruibile alla poesia profana
in lingua volgareviene legittimato l’utilizzo della lingua volgare per la produzione religiosa
1. semplificazione/trasposizione di contenuti religiosi in lingua volgare
2. il volgare si modifica poiché accoglie nel suo lessico tutti dei contenuti che non erano stati
codificati
Bernardino da Siena
Perché? Perché si sfrutta lo spazio pubblico, come le piazze, e richiede particolare attenzione al
pubblico
- È importante l’intreccio tra oralità e lingua volgarela prima attestazione scritta di una lingua
volgare si trova in una predicazione Concilio di Tours 813
- Si svilupparono inoltre delle strategie comunicative per il coinvolgimento del pubblico (es.
gestualità, sermo humilis, ricorso alle immagini, richiami allo spazio cittadino, …)
- La costruzione della predicazione si basa sull’ars memoriae che prevede la visualizzazione sotto
forma di immagini, e la collocazione in uno spazio architettonico dei contenuti del discorso per
favorire la memorizzazione metodo di interpretazione dei passi della scrittura attraverso la
visualizzazione delle immagini
- In età cristiana (medioevo) questo metodo è applicato all’esegesi della scrittura e assume 3 finalità:
memoriale, didattica e morale-spirituale
- Questo metodo prevede anche l’uso di diagrammi e mappe mentali come supporto mnemonico e
utile per gli esercizi contemplativi
- La tecnica si fonda sull’uso delle imagines agentes, chiamate per agire sull’immaginazione di chi
legge o ascolta generando l’interiorizzazione del contenuto attraverso:
1. Fissazione sulla memoria
2. Influenza sul piano emozionale
3. Trasformazione sul piano spirituale
4. Richiamo alla pittura: per richiamare alla memoria il tragitto spirituale che la predica ha
delineato e aiutare a fissarlo nella memoriaBernardino in un a sua predica evoca alcune
immagini del ciclo pittorico di Lorenzetti (buono e mal governo)
Nella predica sui quattro venti (1427) costruisce insieme al pubblico un elaborata “architettura mentale”
sulla base del 4 quadrato, corrispondenza dell’animo, immagine della città e del corpo umano,
corrispondenze tra anno-stagioni, …
Dopo l’esperienza francescana nasce il genere della LAUDA, genere poetico letterario vero e proprio
LAUDA
- Sulla base della lauda si sviluppa il genere metrico della BALLATA (genere profano)
- Tradizionalmente la lauda si rivolge al popolo ma contiene riflessioni complesseè una poesia di
contenuto religioso che utilizza immagini, metafore, lessico che appartengono alla cultura popolare
- LAUDA RELIGIOSALODE LAICA
Contenuti diversi lessico, immagini, metafore simili
POESIA SICULO-TOSCANA
Poesia siciliana + poesia religiosa = poesia siculo-toscana recupera degli elementi della poesia siciliana e li
adatta alla cultura toscana
La tradizione siculo-toscana inizia con la morte di Federico II (1250) e rimane fino al 1270/80
Come nasce?
1. Poesia religiosa
2. Poesia siciliana
3. Testi religiosi mistici e teologici
4. La cultura degli STUDIA: collegati all’istituzione religiosa
5. Le università: permettono un’apertura alla cultura e al sapere che la cultura ecclesiastica non
permette diffusione di forme di sapere alto (es. diritto)
a. Maggior vicinanza alla tradizione religiosa: soprattutto nel lessico, grazie anche alla fioritura della
lauda
b. Attenzione maggiore ai temi politici e morali della poesia: nella canzone si esprimono anche
elementi storici e realtà politica in cui i poeti vivono e scrivonoquesta dimensione era totalmente
assente nella poesia siciliana
Cosa sono i CANZONIERI? Sono delle raccolte di poesiequesto ci indica un primo segnale di volontà di
raccogliere e conservare le poesie in volgaremettere per iscritto era molto dispendioso:
- Si dedica fin da giovane alla vita politica: è nel partito dei guelfi ma non ha mai investito cariche
politiche
- Nel 1265 si converte religiosamente dopo la morte del padreentra nell’ordine dei Frati gaudenti
o “i soldati della beata Vergine Maria”l’ordine è laicale (non si prendono i voti) ma anche
religioso e cavalleresco (hanno propensione politica)
- Con la sua conversione religiosa, anche la sua poesia subisce un cambiamento: l’ordine prevedeva il
rifiuto dell’amore profano come quello cantato da Guittone fino a quel momento
- La produzione di Guittone è quindi divisa in:
1. Testi composti prima della conversionetema amoroso
2. Testi di frate Guittonetemi morali e spiritualici sono anche dei componimenti che trattano
l’amore profano ma in termini negativi, di pentimento
- Alcune fonti pensano che questa conversione poetica, visibile anche nel Canzoniere palatino, sia
stato ideato dallo stesso Guittonesarebbe il primo esempio del tentativo di raffigurare la propria
vita come biografiasembra anticipare la “Vita Nova” di Dante e il Canzoniere di Petrarca
- La poesia di Guittone è caratterizzata da:
a. sperimentalismo e innovazione metrico-formale
es. “tradolce”: termine non attestato nella lingua dell’epoca
b. attenzione all’argomento politico
c. tendenza allo stile ermetico: esprimere temi morali con una lettura impegnativa
d. nei sonetti amorosi sperimenta dei modi e delle figure della poesia amorosa cortese,
provenzale e siciliana
- Guittone viene menzionato da Dante in varie opere
In che maniera Dante lo cita in Purg. XXIV? Dante lo cita nel sonetto in cui si parla dei poeti
“municipali”, tra cui Giacomo da Lentini e Bonagiunta Lucchese lo stesso Dante si rappresenta in
questo gruppo di poeti ma riferito solo alla sua canzone “Donne ch’avete intelletto d’amore”
Dante propone una periodizzazione che rimarrà usata anche nei secoli:
poeti siculo-toscani VS Dolce Stilnovo (Dante)
Amor m’ha priso ed incarnato tutto, -incarnato: amore che non agisce solo sull’anima ma prende
ed a lo core di sé posanza possesso della carne del poeta
e di ciascuno membro trae frutto,
da poi che priso ha tanto di possanza.
Doglia onta e danno hame condutto, -descrizione delle conseguenze di questa “possessione” sul poeta
e del mal meo mi fa aver disianza, (dolore, vergogna e danno)
e del ben di lei spietat’ème ’n tutto, -rima in [anza] forma provenzaleil poeta adotta una lingua
sì meve e ciascun’alma ha ’n disdegnanza. poetica che rimanda a quella tradizione
Eo prego che ti facie meo messaggio -si cambia interlocutoreil poeta si rivolge al sonetto
e che vade davante al tuo segnore chiedendogli aiuto
e d’esto convenente il facie saggio.
In questo sonetto si rappresenta l’amore che prende forza e si impossessa del poetarappresentazione
negativa dell’amore che viene personificatoquesta forza viene descritta nei termini del “signoraggio” che
riprende la metafora feudale del vassallaggio
rispetto alla tradizione che crede che l’amore nasca dall’interno, Guittone vede l’amore come forza
esterna al corpo che se ne impossessacontemporaneamente, Guittone riprende la tradizione ma sposta il
punto di vista
DOLCE STILNOVO
- Linea poetica caratterizzata da elementi di novitàsi sviluppa tra Bologna e Firenze dopo il 1250
- Questa nuova stagione rivaluta e valorizza l’attività poetica nel suo valore civile e moralel’idea di
figura intellettuale che assume un ruolo nella società politica
- I poeti dello stil novo hanno anche ruoli professionali nell’ambito della vita comunale e sono
impegnati in ambito politicola loro attività poetica si svolge in autonomia
- L’espressione “dolce Stil novo” si basa sulla formulazione di Dante in Purg. XXIVnon ci sono altre
attestazioni!
! non si può parlare di una scuola o corrente poetica, ma sono poeti che condividono una linea comune!
- I principali poeti associati allo stil novo sono Guido Guinizelli, Cino da Pistoia, Bonagiunta Lucchese,
Guido Cavalcanti, … sono tutti poeti in dialogo e che partecipano alla cultura letterariaper tutti
questi poeti ci sono componimenti che non rientrano in questa linea poetica
- Elementi comuni:
1. Valore della nobiltà di cuore
2. Interiorità dell’origine della poesia
3. Ruolo della donna
4. Natura positiva dell’amorenell’esperienza amorosa dello stil novo ci può essere sofferenza
ma non è legata alla donna o all’amore: esperienza salvifica dell’amore terreno
5. Linguaggio filosofico
6. Stile dolce, lessico aulico e attenzione alla musicalità
LETTERATURA MEDIEVALE
- Nel D.V.E Dante definisce il lessico che deve essere usato nella poesia dello stil novovocaboli
“pettinati”, dolci (es. amore, letizia, disio, …)
- Era schierato dalla fazione ghibellinacon la vittoria guelfa a Bologna viene esiliato
- Formula per la prima volta alcuni elementi fondamentali che diventeranno identificativi nello stil
novo:
i. Topos della lode di madonna: esaltazione delle qualità della donna non solo di ordine fisico ma
anche delle sue qualità morali (gentilezza, onestà/umiltà d’animo, …)
la donna accompagna il poeta nella sua evoluzione spirituale
ii. Topos del saluto “salutifero”: collega i gesti della donna a un’idea di salvezzala donna
contribuisce alla trasformazione spirituale positiva del poeta con la sola presenza
iii. Motivo della nobiltà di cuore (cor gentile): qualità positiva interiore superiorità del poeta
amante nell’amare la donna angelicata
Alla base della concezione poetica, vi è l’amore collegato a un esito positivol’esito non è che la donna
ricambi il sentimento ma che attraverso l’esperienza amorosa il poeta diventi miglioretotale
rivalutazione delle qualità dell’animail poeta non vuole ottenere l’amore della donna ma ricevere i
benefici dell’esperienza nobilitazione d’animo
Come contenuti è uguale alla Lode, ma dal POV poetico nonello stil novo la figura dell’intellettuale
assume + importanza attraverso la nobilitazione d’animo