Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
sociocognitivo di Vygotskij
Mappa
Notizie bibliografiche
PIAGET VYGOTSKIJ
Il linguaggio dipende dal Linguaggio e pensiero hanno
pensiero, è un sottosistema origini diverse, ma poi si
all’interno di una più generale integrano ed influenzano
capacità cognitiva, quella reciprocamente.
simbolica. Prima interpsichico, poi
Prima egocentrico (ripetizioni intrapsichico: prima linguaggio
ecolaliche, monologhi, monologhi sociale comunicativo con minimo di
collettivi), poi socializzato con la attività cognitiva svil. Cognitivo,
reversibilità operatoria linguaggio sempre più socializzato
+ linguaggio egocentrico come
“pensare ad alta voce”
linguaggio interiore
Il linguaggio
Vygotskij sostiene invece che il linguaggio svolge un ruolo
fondamentale:
1- è lo strumento d’eccellenza con il quale viene trasferita
l’esperienza a livello sociale:come parlano le altre persone e di
cosa parlano è il canale principale per trasmettere la cultura
dall’adulto al bambino;
2- il linguaggio consente ai bambini di regolare le proprie attività, i
monologhi dei bambini piccoli, che Piaget considerava egocentrici,
indicano che i bambini hanno acquisito l’uso del linguaggio come
strumento di pensiero;
3- il linguaggio verso la fine del periodo prescolare viene
interiorizzato e si trasforma in pensiero,una funzione sociale
diventa cosi lo strumento principale per il funzionamento
cognitivo.
Piaget afferma che il linguaggio nei primi anni non esercita un ruolo
fondamentale e formativo sul pensiero, i discorsi dei bambini sono
privi di funzioni comunicative e normative.
Linguaggio: strumento culturale
BAMBINO A BAMBINO B
Progresso attraverso la zona di
sviluppo prossimale
Avviene in tre fasi:
1. La prestazione è controllata
dall’adulto/esperto
2. La prestazione è controllata dal bambino
3. La prestazione è automatizzata
La partecipazione guidata:
Barbara Rogoff
Definisce ciò che accade nella zona di sviluppo
prossimale
Reciprocità
Bambino apprendista
Madre – bambino nella composizione
di un puzzle (Wertsch, 1979)
• Luca [4 anni]: “Non ci va” [provando a mettere una tessera di forma sbagliata
nella parte inferiore del puzzle]
• Madre: “Quale pezzo potrebbe andare lì?” [Indicando la parte inferiore del
puzzle]
• L: “Le sue scarpe” [Cerca un pezzo che assomigli alle scarpe del clown, ma
prova con quello sbagliato]
• M: “Be’, quale pezzo ha questa forma?” [indicando sempre il punto del
puzzle
dove manca la tessera]
• L: “Quello marrone” [Prova col pezzo marrone e va bene, quindi prova con un
altro pezzo e guarda la madre]
• M: “Perche’ non provi a girarlo un poco?”
• L: “Ecco! Fatto!” [Mette una serie di pezzi al posto giusto. La madre lo guarda]
TIPI DI APPRENDIMENTO
SPONTANEO- FINO AI TRE ANNI
Il bambino apprende secondo un programma proprio
SPONTANEO-REATTIVO 3-6
Il bambino è capace di apprendere in base al modo con cui il
programma del suo maestro diventa il suo programma
REATTIVO - 6-7 ANNI
Il bambino apprende seguendo il modello che il maestro gli
propone
Apprendimento e sviluppo sono aspetti
complementari in continua interazione.Tale
aspetto è spiegato molto bene nel
libro:Pensiero e linguaggio, e critica Piaget
per aver dato poca importanza al ruolo
dell’istruzione.
Lo sviluppo del bambino può essere
compreso solo come parte di un processo
che riguarda diversi livelli: il filogenetico,
lo storico culturale l’ontogenetico.
..”Se come è stato detto il bambino di età più giovane apprende
secondo un programma proprio e il bambino in età scolare
studia seguendo il programma del maestro, il bambino in età
prescolare è capace di apprendere soltanto nella misura in cui
il programma del suo maestro diventa anche il suo
programma”.