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Uno dei più grandi autori elegiaci romani è Properzio, nelle sue elegie
tratta dell’amore totalizzante per un’unica donna, Cinzia, donna
bellissima raffinata e facente parte della vita mondana. Fece difficoltà a
integrarsi nei valori della morale augustea e spinto da mecenate e forse
dallo stesso Augusto a seguito della delusione d’amore si proclamerà
<<Callimaco romano>>.
opere
Di properzio possediamo quattro libri di elegie:
• I libro pubblicato nel 28 a.C. noto come Monòbiblos tratta dell’amore per cinzia
protagonista di quasi tutte le elegie (22)
• II libro pubblicato nel 25 a.C. parla dell’incontro con l’ambiente di Mecenate:
Properzio dichiara il proprio rifiuto della poesia epica e di quei temi che Augusto
voleva ripristinare. la figura di Cinzia è ancora presente ma tra i due ci sono tensioni
e c’è il rischio del discidium
• III libro pubblicato nel 22 a.C. accompagnati sempre al tema dell’amore si può notare
la comparsa dei temi del regime Augusteo simbolo di un integrazione se pur difficile.
• IV libro pubblicato nel 16 a.C è prova di una svolta nei contenuti, solo due elegie
sono dedicate a Cinzia tutte le altre seguono in modo moderato la cultura ufficiale.
Properzio abbandona la poesia elegiaca ma seguendo l’esempio di Callimaco vuole
illustrare i personaggi dei miti della tradizione romana.
figura donna
La figura di Cinzia viene delineata
dettatagliatamente nel primo libro
dove il poeta si sofferma sul tema
dell’amore nei suoi confronti.
Rappresentata come una donna
staordinaria elegante raffinata
ricca di cultura che vive da
cortigiana negli ambienti mondani
romani.
visione dell’amore
l’autore nella visione dell’amore si distacca completamente
dagli ambienti mondani che frequentava insieme alla sua
amata e dalla visione di un amore libero. Infatti Properzio
desidera un amore escluso basato sugli antichi valori
dell’etica morale come la castitas, pudor, fides, un amore
eterno come quello narrato dai miti classici. Questa ricerca
dell’amore lo condanna a rinunciare alla carriera e al decoro
sociale nonostate ciò ne fa un vanto tanto da configurarsi
come servitium ponendo quindi l’amore come scopo della
sua esistenza.
Esultanza per l’abrogazione della legge sul
matrimonio
elegia 2,7
Propezio nella prima parte (vr:1-6) parla della felicità dei due
amanti per l’abrogazione della legge “de maritandis ordinibus” ,
difatti (vr:6-12) ci illustra le varie possibilità nel caso fosse stata
approvata la legge ritrovandosi infelice poichè sposato con una
donna che non ama e contrariamente (vr:15-20) elogia il proprio
amore per Cinzia, in caso di matrimonio, attraverso le sue gesta in
guerra.
la passione properziana
Properzio nei primi versi del carme attraverso l’iperbole (vr:4)
esalta l’amore per Cinzia che sente più forte della potenza di
Giove e lo ribadisce ulteriormente (vr:5-6) smentendo la
possibile obiezione di un individuo che confronta tale amore
alla grandezza di Augusto sicuramente inferiore alla passione
per la donna amata.
la risolutezza di properzio
La ripetizione del termine (vr:11-12) propone un confronto
antitetico sul fututo. Un futuro ideale nel quale properzio si culla
della compagnia di Cinzia oppure un lugubre destino
caratterizzato dalla separazione dei due. Valorizza il futuro ideale
ed è disposto ad atti estremi pur di realizzarlo, come notiamo con
gli iperbati (vr:16-18).
attualizzazione
Per sviluppare l’economia e la potenza militare di Roma Augusto
cercò di emanare una legge che imponeva alle persone libere il
matrimonio per incentivare la natività, ciò non fu un una strategia
usata solo nel primo secolo a.C. ma possiamo ritrovare simili
regolamentazioni sia in Italia durante il regime fascista sia in Cina.
Nel primo caso Mussolini come Augusto cercava di aumentare le
nascite per incrementare la forza bellica al contrario in Cina alle
famiglie fu imposto di avere un solo figlio per cercare di far fronte al
problema del sovrappopolamento.