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IMMANUEL KANT

Le opere: CRITICA DELLA RAGION


PURA
La 1° edizione della CRP risale al 1781. Fu accolta molto
freddamente dal pubblico e non venne compresa. Alcune delle
accuse rivolte a Kant furono di SCETTICISMO (come Hume) o
IDEALISMO (come Berkeley). Per tali ragioni, l’autore decise di
rielaborarlo affrontando il discorso dal punto di vista della
scienza e non della ragione, come invece faceva la CRP.

Nel 1783, quindi, Kant pubblicò i «PROLEGOMENI AD OGNI


FUTURA METAFISICA CHE SI PRESENTI COME SCIENZA». Questo
testo era la sintesi della CRP, che nei 2 anni era stata rivista e
ripensata alla luce delle critiche, affrontando il discorso partendo
dalle scienze.

La seconda edizione della CRP risale al 1787, e


venne accolta bene dopo che Kant aveva riscritto
intere parti...
L’opera si chiama CRITICA della RAGIONE PURA perchè:

La RAGIONE sottopone SE STESSA


ad una analisi [revisione critica]
per legittimare da un punto di vista filosofico
la scienza di Newton.

PURA = a priori, cioè si analizza la Ragione


prima che essa entri contatto con l’esperienza.

Pertanto, se ne analizzano le facoltà a priori.


Kant inizia dalla TEORIA DEI GIUDIZI
col fine di analizzare la conoscenza
e dare un FONDAMENTO ALLA MATEMATICA
(aritmetica e geometria) ED ALLA FISICA.

Analizza i vari tipi di giudizio col fine di comprendere


su quale tipo di giudizio si fonda la SCIENZA.

L’interrogativo di fondo è: come posso fondare


la scienza e la conoscenza umana in un modo
universale e necessario?
NOTA BENE: UN GIUDIZIO E’ UNA PROPOSIZIONE/FRASE (SOGGETTO E PREDICATO A CUI
POI SI AGGIUNGONO LE VARIE ESTENSIONI)!!!
TEORIA DEI GIUDIZI

GIUDIZIO TIPO 1: ANALITICO A PRIORI

•Si tratta di un giudizio in cui il predicato è contenuto nel


soggetto.
•E’ analitico proprio perchè posso estrapolare dal soggetto il
predicato (analisi = sciogliere, esplicitare)
•E’ A PRIORI perchè non necessito di esperienza per
conoscere: posso estrapolare ciò che mi serve mediante la
ragione
•E’ UNIVERSALE E NECESSARIO ma non è quello su cui si
fonda la scienza perché già sappiamo quello che il predicato
afferma
•Esempio: Triangolo è una figura geometrica che ha tre
angoli.
TEORIA DEI GIUDIZI

GIUDIZIO TIPO 2: SINTETICO A POSTERIORI

•E’ di tipo opposto all’analitico, sintetico perchè unisce


varie cose (aggiunge degli attributi o altre cose al
soggetto, mediante l’esperienza)
•A POSTERIORI in quanto basato sull’esperienza
(aggiungo ciò che ho sperimentato)
•NON È NECESSARIO NÉ UNIVERSALE: perché basato
sull’esperienza e da sola l’esperienza non può bastare
(Hume)
•Quindi non ci posso fondare la scienza perchè manca
l’universalità
•Esempio: Tutti i corpi pesano
TEORIA DEI GIUDIZI

GIUDIZIO TIPO 3: SINTETICO A PRIORI


•SINTETICO come il tipo 2 (il predicato non è contenuto nel
soggetto ma lo ricavo dall’esperienza)
•MA È UNIVERSALE E NECESSARIO in quanto unisce
esperienza e facoltà a priori della conoscenza umana
(tempo e spazio, e le 12 categorie)
•Quindi CI SI PUÒ FONDARE LA SCIENZA
•Esempi:
- 5 più 7 = 12
il 12 non è contenuto nel soggetto (5+7), ma lo ricavo a
priori col tempo
- La retta è linea più breve tra A e B: idem
il concetto di brevità non è contenuto nel soggetto (linea),
ma si basa sull'altra nostra facoltà a priori: lo spazio
Alla fine della Critica della Ragion pura Kant avrà:

distinto conoscenza sensibile


e conoscenza intellegibile

attribuito alla conoscenza sensibile le


2 facoltà a priori delle sensibilità: TEMPO e SPAZIO

e alla conoscenza intellegibile le


12 facoltà a priori dell’intelletto: CATEGORIE

Escluso che si possa conoscere aldilà dell’esperienza


La RIVOLUZIONE COPERNICANA di Kant

consiste nell’aver invertito il ruolo


tra soggetto ed oggetto
(come Copernico con Terra e Sole):

il soggetto non è passivo


nell’atto di conoscere
(concepito come una tabula rasa, alla maniera di Locke)
ma determina l’oggetto di conoscenza,
vedendolo in base alle forme a priori
Il concetto di TRASCENDENTALE:
TRASCENDENTALE
•Per i filosofi medievali: qualità generali comuni a Dio ed agli esseri (come
bontà, unità, ecc.)

•Per Kant assume una significato specifico


a metà tra EMPIRICO e TRASCENDENTE
(dell’esperienza) (oltre l’esperienza, come le Idee di
Platone)

•Per Kant indica OGNI CONOSCENZA CHE SI OCCUPA


DELLE CONDIZIONI DELLA CONOSCENZA A PRIORI
«Chiamo trascendentale ogni conoscenza che si
occupi, in generale, non tanto di oggetti quanto del
nostro modo di conoscere gli oggetti nella misura in
cui questo è possibile a priori»
CENNI GENERALI E VARIE DEFINIZIONI...

La Critica della Ragion Pura è divisa in varie parti:


•DOTTRINA DEGLI ELEMENTI (della conoscenza)
1.ESTETICA TRASCENDENTALE
2.LOGICA TRASCENDENTALE
ANALITICA TRASCENDENTALE
a) ANALITICA DEI CONCETTI
b) ANALITICA DEI PRINCíPI
DIALETTICA TRASCENDENTALE

•DOTTRINA DEL METODO (applicazione delle cose


studiate nella parte prima)
DIVISIONE DELL’OPERA: LE VARIE PARTI DELLA DOTTRINA DEGLI
ELEMENTI
1. ESTETICA TRASC.: 2. LOGICA TRASC. 2-A.
Dal greco, «aisthesis» ANALITICA TRASCEND.
La logica
cioè sensazione.
trascendentale si E’ la parte in cui Kant
Si occupa dello studio occupa invece di analizza le forme
della conoscenza studiare la conoscenza priori dell’intelletto, le
sensibile. razionale. cosiddette categorie, a
In filosofia, cui arriva studiando i
Si divide in ANALITICA 12 tipi di giudizi.
normalmente, il TRASCENDENTALE E
termine «estetica» DIALETTICA
indica una disciplina TRASCENDENTALE.
che studia le
concezioni N.B.
filosofiche sull’arte; 2-B. DIALETTICA TRASC. LA RAGIONE SI DIVIDE IN
in questo caso, (quando è
viene usato da Kant INTELLETTO
rivolta all’esperienza) e
In questa parte Kant studia gli
con un’accezione SBAGLI della ragione quando (quando supera
diversa… essa vuole superare i limiti dell’esperienza)
l’esperienza RAGIONE
In questa parte della CRP, Kant analizza le 2 forme a priori della
Sensibilità, cioè le facoltà che ci permettono di conoscere con i sensi
(conoscenza sensibile).

•Queste sono:
•LO SPAZIO (inerente SOLO AI FENOMENI ESTERNI)
•IL TEMPO, superiore allo spazio (fenomeni INTERNI ED ESTERNI)

Spazio e tempo sono INTUIZIONI PURE e sono il modo attraverso cui ci


arrivano le sensazioni. Essi sono il nostro modo di fare esperienza!!

FENOMENO SPAZIO
FORME PURE
(o INTUIZIONE =
È dato da (o intuizioni pure)
EMPIRICA), TEMPO
cioè le nostre unione di
PERCEZIONI
SENSIBILI MATERIA = SENSAZIONI
LOGICA TRASCENDENTALE - ANALITICA
L’ ANALITICA TRASCENDENTALE si divide in
Analitica dei CONCETTI e Analitica dei PRINCIPI.
Nell’ ANALITICA DEI CONCETTI
Kant si occupa
di individuare le facoltà a priori dell’INTELLETTO
(inteso come ragione rivolta all’esperienza).
Queste facoltà sono le CATEGORIE
ATTENZIONE!!!
ATTENZIONE Mentre SPAZIO E TEMPO sono INTUIZIONI PURE
le CATEGORIE sono FUNZIONI o CONCETTI PURI, PURI FORME VUOTE da
riempire con i fenomeni studiati. Servono a catalogare (comprendere)
tutto ciò che percepisco (fenomeno),
ma non è un processo automatico, sono io a compierlo.

NOTA BENE: Kant riesce a individuare quali e quante sono le categorie


identificando tutti i possibili tipi di giudizio.
Differenza tra categorie kantiane e aristoteliche

Per Aristotele le categorie sono il nostro modo di conoscere


la realtà nonchè il modo di essere della realtà (9 accidenti e
la sostanza = 10 categorie) “leges entis (leggi della realtà, dell’ente)”

Per Kant la realtà in sé è inconoscibile


Il nostro intelletto ha 12 forme a priori (categorie)
ognuna di esse ci permette di formulare un tipo di giudizio.
Perciò le categorie sono “leges mentis (leggi della mente umana)”

Dunque Kant risalirà da ciascun giudizio


alla categoria corrispondente
GRUPPO DEI GIUDIZI GIUDIZIO E RELATIVA CATEGORIA CORRISPONDENTE
(SECONDO COSA?) SPIEGAZIONE AL SINGOLO GIUDIZIO

Giudizi secondo la 1. UNIVERSALE è un


giudizio che vale PER TUTTI TOTALITÀ *
QUANTITA’ Es.: TUTTI gli uomini sono
mortali

2. PARTICOLARE è un
giudizio che vale PER
ALCUNI solamente MOLTEPLICITÀ
Es.: ALCUNI son mortali (non varia)
NON TUTTI son mortali

3. SINGOLARE è un
giudizio che vale PER UNA
PERSONA
UNITÀ *
Es.: IO sono mortale
GRUPPO DEI GIUDIZI GIUDIZIO E RELATIVA CATEGORIA
(SECONDO COSA?) SPIEGAZIONE CORRISPONDENTE AL
SINGOLO GIUDIZIO

Giudizi secondo la 1. AFFERMATIVO è un


giudizio POSITIVO (A è B) REALTA’
QUALITA’ Es.: A È B (Socrate è mortale)

2. NEGATIVO è un giudizio
che esprime diversità
A NON è B
NEGAZIONE
Es.: (Socrate non è mortale)

NOTA BENE: 3. INFINITO è un giudizio che


Menziono solo esprime come una cosa sia NON-
quello che la cosa ALTRA COSA LIMITAZIONE
NON E’, non quello (A è NON-B)
che la cosa E’ (A è Es.: io SONO NON-mortale
NON-B, non dico (tutti sono NON-BELLI)
che però è C o D!)
GRUPPO DEI GIUDIZI GIUDIZIO E RELATIVA CATEGORIA
(SECONDO COSA?) SPIEGAZIONE CORRISPONDENTE AL
SINGOLO GIUDIZIO

Giudizi secondo la 1. CATEGORICO, riguarda SOSTANZA-ACCIDENTE


la distinzione tra O
RELAZIONE SOSTANZA ed INERENZA-SUSSISTENZA
ACCIDENTE aristotelici.
(Fido è un cane, Fido è bruno)
2. IPOTETICO è un giudizio
tipico degli stoici, lo formulo CAUSA-EFFETTO
con delle ipotesi O
Es.: Se c’è A, ALLORA c’è B CAUSALITA’-
(Se c’è il sole è giorno) CONSEGUENZA
3. DISGIUNTIVO mette in
relazione DUE cose di cui AZIONE RECIPROCA
solo una esiste
Es.: O c’è il sole, o piove!
GRUPPO DEI GIUDIZI GIUDIZIO E RELATIVA CATEGORIA
(SECONDO COSA?) SPIEGAZIONE CORRISPONDENTE AL
SINGOLO GIUDIZIO

Giudizi secondo la 1. ASSERTORIO è un


giudizio che fa
ESISTENZA
MODALITA’ un’affermazione chiara... (il fenomeno
Es.: Io SONO bello descritto esiste!)
Tu MANGI tanto
2. PROBLEMATICO afferma
che è POSSIBILE che si
verifichi una certa cosa POSSIBILITA’
Es.: FORSE domani pioverà

3. APODITTICO afferma
la NECESSITÀ che una
NECESSITA’
cosa avvenga
Es. il sole deve sorgere
A questo punto Kant si trova ad affrontare
quello che egli crede essere
il problema più arduo di tutta la sua Critica:

la DEDUZIONE TRASCENDENTALE
(dal linguaggio giuridico
= giustificazione della legittimità di un fatto
e non dal linguaggio matematico
= trarre conclusioni da premesse)
deve cioè DIMOSTRARE IN CHE MODO
LE CATEGORIE (facoltà dell’intelletto)
POSSANO VALERE PER CONOSCERE LA REALTÀ
la risposta sta in un’originaria
funzione unificatrice dell’intelletto
che non è in grado di concepire e comprendere la realtà
se non in quel modo
Quest’attività unificatrice viene chiamata da Kant

l’«IO PENSO»
•Questo è anche detto
• LEGISLATORE UNIVERSALE
• APPERCEZIONE TRASCENDENTALE

È un’ulteriore forma a priori dell’intelletto


che ci permette di unire le nostre conoscenze
e collegarle tra di loro
per dare alla conoscenza umana un senso logico!
L’ ANALITICA DEI PRINCIPI è la seconda parte
dell’Analitica Trascendentale (prima parte della Logica Trascendentale).
Dopo aver studiato i tipi di giudizi e le corrispondenti categorie ed individuato la
deduzione trascendentale e «io penso» (Analitica dei Concetti),

Kant si pone il problema di IDENTIFICARE I PRINCIPI GRAZIE AI


QUALI FUNZIONA LA SCIENZA, ovvero le regole per APPLICARE LE
CATEGORIE (forme a priori) ALLA REALTA’ FENOMENICA
Kant si accorge di aver individuato fenomeno e categorie
(rispettivamente, le nostre percezioni sensibili e le forme pure
dell’intelletto), ma non qualcosa che colleghi tra di loro
queste due cose ETEROGENEE

Perciò cerca di individuare un collegamento tra categorie


e fenomeni, che faccia da ponte;
questo è lo SCHEMATISMO TRASCENDENTALE (gli
SCHEMI)
Gli SCHEMI sono strutture che fungono da collegamento tra categorie e
fenomeno; essi sono RAPPRESENTAZIONI INDETERMINATE*, REGOLE
MENTALI
fatte di TEMPO

Il TEMPO infatti da una parte è AFFINE ALLE CATEGORIE (essendo, come loro, una
forma a priori) ma è al contempo AFFINE AI FENOMENI perché i fenomeni sono
formati dal Tempo
(senzazioni + spazio/tempo)

*Gli schemi sono diversi dalle IMMAGINI: ad esempio, se ho 5 pallini ho l’immagine del
numero 5 e lo schema della MOLTEPLICITA’
TIPO DI CATEGORIE Gli schemi di questo
CATEGORIE (quando c’è una tipo di categorie
distinzione) sono:
Categorie della - NUMERI
(che sono UNITA’ DI TEMPO)
QUANTITA’
Categorie della GRADI DI INTENSITÀ
- (C’È, NON C’È oppure C’È
QUALITA’ come GRADO)
1. SOSTANZA-ACCIDENTE PERMANENZA O
Categorie della IMPERMANENZA nel tempo:
RELAZIONE sostanza permane, gli accidenti
no!
(le più importanti in quanto
risponde al pensiero di 2. CAUSA-EFFETTO SUCCESSIONE nel tempo: la caus
Hume) avviene prima dell’effetto!
TIPO DI CATEGORIE Gli schemi di
CATEGORIE (quando c’è una questo tipo di
distinzione) categorie sono:
Categorie della 3. AZIONE RECIPROCA SIMULTANEITA’ nel tempo (due
cose che avvengono insieme si
RELAZIONE condizionano a vicenda)
Esistenza in un
1. ESISTENZA DETERMINATO periodo di
tempo

Categorie della 2. POSSIBILITA’ Esistenza in un POSSIBILE


periodo di tempo
MODALITA’
3. NECESSITA’ Esistenza in OGNI tempo
Una volta individuati gli schemi trascendentali,
Kant arriva ad ENUNCIARE I PRINCIPI DELLA SCIENZA per ogni gruppo di categorie

1.ASSIOMI DELL’INTUIZIONE
per le categorie della quantità

2.ANTICIPAZIONI DELLA PERCEZIONE


per le categorie della qualità

3.ANALOGIE DELL’ESPERIENZA
per le categorie della relazione

4.POSTULATI DEL PENSIERO EMPIRICO


per le categorie della modalità
Terminata anche l’analisi dei vari principi relativi ai tipi di categoria,
Kant può dire di aver finalmente fondato la scienza newtoniana.

A questo punto, in chiusura dell’analitica dei principi,


Kant ritorna sul discorso di FENOMENO E NOUMENO.
La scienza newtoniana si occupa solo di FENOMENI
ed è valida solo ENTRO I LIMITI DELL’ESPERIENZA ;
il NOUMENO è, e rimane, INCONOSCIBILE
E, per Kant, può avere 2 accezioni (significati),
una positiva ed una negativa.
Il noumeno inteso negativamente è CIÒ CHE NON È FENOMENO,
è cioè un CONCETTO LIMITE.
Nell’accezione positiva, invece, il noumeno è L’EVENTUALE OGGETTO DI
UN’INTUIZIONE INTELLETTUALE NON UMANA. Abbiamo detto che l’intelletto
non può intuire (conosc. Intellegibile), ma qualche eventuale ALTRO ESSERE
POTREBBE INTUIRE IL NOUMENO!!!
Chiusa l’Analitica, Kant passa alla DIALETTICA TRASCENDENTALE.
Il termine «dialettica» viene ripreso da Aristotele e significa STUDIO
DEL RAGIONAMENTO APPARENTE. Nella Dialettica, infatti, Kant
analizza gli errori della ragione quando questa vuole uscire dai
confini dell’esperienza (RAGIONE, NON INTELLETTO!)
Mentre Kant chiama categorie i concetti puri dell’intelletto,
egli definisce IDEE i CONCETTI PURI della RAGIONE (che
trascende l’esperienza). Queste idee NON SONO
VERIFICABILI PERCHÉ NON SONO OGGETTO DI ESPERIENZA,
cioè non sono né vere né false:
perciò dare credibilità a queste idee significa sbagliare
IDEE: Sono i CONCETTI NECESSARI DELLA RAGIONE,
RAGIONE PER I QUALI NON ESISTE ALCUNA
CORRISPONDENZA NELL’ESPERIENZA SENSIBILE.

NON SONO CONCETTI SCIENTIFICI MA ESIGENZE


INSOPPRIMIBILI perché abbia-
mo bisogno di vedere il mondo come una totalità piena di senso.
Kant individua TRE IDEE (cioè, tre errori della ragione che
pretende di conoscere fuori dall’esperienza)

• IDEA PSICOLOGICA: Riguarda l’ESISTENZA DELL’ANIMA.

• IDEA COSMOLOGICA: Pretende di affermare qualcosa sul


MONDO COME INSIEME. Nell’idea cosmologica si parla del
mondo come totalità, non singoli fenomeni che uniti formano
il mondo! (esempio: il mondo è finito o infinito ? Domande che
riguardano IL MONDO COME UN TUTTO)

• IDEA TEOLOGICA: E’ un’idea che pretende di dimostrare


l’ESISTENZA DI DIO

N.B.: Kant prima riporta ogni Idea e poi la CONFUTA...


1. IDEA PSICOLOGICA

• Si crea perchè noi DIAMO SOSTANZA ALL’ «IO PENSO». Avendo un


«io penso», lo identifichiamo con l’anima, trasformandolo da
struttura formale a ENTITA’, e pertanto gli conferiamo sostanzialità.

Facendo ciò, creiamo un PARALOGISMO (SILLOGISMO COMPOSTO DI 4 TERMINI,


cioè un FALSO SILLOGISMO): dividiamo il termine medio in 2 termini medi («io
penso» ed anima) e lasciamo i due estremi, ottenendo 4 termini.

• CONFUTAZIONE: Noi non possiamo attribuire LA CATEGORIE DI


SOSTANZA all’ «io penso» in quanto le categorie sono applicabili
con validità solo in presenza dell’esperienza e l’IO PENSO È UNA
STRUTTURA FORMALE (come le stesse categorie!):

cioè non possiamo pensare all’io penso come all’anima,


perché l’io penso non è un ente,
ma solamente una forma a priori dell’intelletto.
2. IDEA COSMOLOGICA
• È l’idea che riguarda IL MONDO COME TOTALITÀ.

• CONFUTAZIONE: l’idea cosmologica viene confutata mediante una


TAVOLA DELLE ANTINOMIE = DISCORSI CONTRADDITTORI,
coppie TESI-ANTITESI (un’antinomia per ogni tipo di categorie).

• Noi non possiamo decidere razionalmente se, tra le due, è


giusta la tesi o l’antitesi, e quindi nessuna delle due
affermazioni può considerarsi scientifica:
LA TESI E L’ANTITESI SI ANNULLANO A VICENDA.

NOTA: Le tesi scaturiscono dalla tradizione RAZIONALISTA,


mentre le antitesi da quella EMPIRISTICA.
TAVOLA DELLE ANTINOMIE

Tipi di categorie
TESI ANTITESI
Secondo la MONDO è FINITO NELLO
QUANTITÀ SPAZIO E NEL TEMPO MONDO è INFINITO NELLO
Il mondo nacque e finirà, non è SPAZIO E NEL TEMPO
infinito, né eterno. Il mondo è infinito, non ha né fine
né inizio

MONDO E’ FATTO DI PARTI MONDO NON E’ FATTO DI PARTI


Secondo la SEMPLICI SEMPLICI ma E’ DIVISIBILE
QUALITÀ Es. Più piccolo dell’atomo non ALL’INFINITO
c’è nulla...

Secondo la NEL MONDO ESISTE LA NEL MONDO NON C’E’ LIBERTA’


LIBERTA’ ma il principio deterministico di
RELAZIONE CAUSA-EFFETTO, domina tutto

NEL MONDO C’E’ UN ESSERE NEL MONDO NON C’E’ UN ESSERE


Secondo la NECESSARIO, che sostiene la NECESSARIO.
MODALITÀ contingenza del TUTTO. Tutto è lasciato al CASO ed è
CONTINGENTE.
• Le prime 2 antinomie sono dette ANTINOMIE MATEMATICHE:
esse riguardano la COSTITUZIONE DELLA REALTA’ e per Kant sono tutte e due false.

• Le altre 2 antinomie sono dette ANTINOMIE DINAMICHE: POTREBBERO essere vere


ENTRAMBE in quanto le antitesi riguardano il mondo fenomenico (singoli fenomeni) e le
tesi potrebbero riguardare l’insieme dei fenomeni. (Vedi Spinoza, per il quale la libertà e la
necessità coincidono in Dio)

3. IDEA TEOLOGICA
• E’ l’idea che riguarda L’ESISTENZA DI DIO
ed è pertanto insopprimibile in quanto l’uomo sente il bisogno di
pensare che esiste un Dio.

• Kant la rifiuta mediante la CONFUTAZIONE di ogni prova


principale presentata sull’esistenza di Dio in passato
(S.Tommaso, S.Anselmo...)

Le prove dell’esistenza di Dio che Kant considera sono TRE:


Prova ontologica, prova cosmologica, prova fisico-teleologica
1. PROVA ONTOLOGICA (DI S.ANSELMO D’AOSTA):
• (Già confutata da S.Tommaso) Essa afferma che: se Dio per
definizione è l’essere perfettissimo, di cui non si può pensare nulla
di maggiore, se non esistesse, gli mancherebbe qualcosa
(l’esistenza) e non sarebbe dunque più l’essere perfettissimo, ma
potrebbe esserci qualcosa di più perfetto di lui (nell’avere anche
l’esistenza!!)
• Per Kant: L’ESISTENZA E’ UNA CATEGORIA, cioè una forma a
priori; non fa parte dell’essenza e può essere applicata solo
all’ESPERIENZA SENSIBILE (che io non ho di Dio!!).

2. PROVA COSMOLOGICA (DI S.TOMMASO D’AQUINO):


• Afferma che: poichè nel mondo ogni fenomeno è effetto di una
causa, si può risalire ad una CAUSA INCAUSATA CHE E’ DIO
• Per Kant: CAUSA-EFFETTO E’ UNA CATEGORIA, e non può essere
applicata al di là dell’esperienza (stessa cosa che per la prova
ontologica).
Inoltre: se anche risalissi alla causa ultima della catena dovrei poi
ammettere che questa causa esiste (e ritornerei alla prova
ontologica)
3. PROVA FISICO-TELEOLOGICA (DI S.TOMMASO ED ALTRI):
(Da telos = scopo, fine in greco)

• Afferma che, poiché nel mondo tutto ha una finalità, devo ammettere
DIO come fine ultimo del mondo, come ordinatore della natura.
Nota: Per Kant la finalità interna al mondo è ammissibile se appartiene
agli oggetti stessi; [È la prova che kant più apprezza tra le 3!!]

ma se, dall’ordine intrinseco alla natura RISALGO a un fine ultimo,


cioè a un ARCHITETTO (DIO) che avrebbe conferito ordine al mondo,
torno a usare la categorie di CAUSA, cioè Dio causa della finalità naturale
(confutazione prova 2) e da lì torno a dover ammettere l’esistenza di Dio
(confutazione prova 1).

Kant conclude la Critica della Ragion Pura dicendo che


le idee della ragione non sono COSTITUTIVE,
cioè non costituiscono conoscenza,
ma sono REGOLATIVE, nel senso che ci aiutano a dare al sistema

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