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GOODBY
E KANT
Cosa resta oggi della critica
della ragion pura
Consonni Andrea
Monti Emanuele
Sandrini Marco
Staffini Andrea
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INTRODUZIONE AL TESTO
Maurizio Ferraris in questo saggio si ripropone di riportare la critica della ragion pura e i
pensieri di Kant ai giorni nostri, con lo scopo non di distruggere ma di decostruire il lavoro
di Kant, in maniera da estrapolare i concetti attuabili anche ai giorni nostri e superare quelli
ormai passati.
Il testo, incentrato principalmente sullopera del filosofo di Knigsberg Critica della Ragion
Pura, si ripropone di trattare la rivoluzione copernicana di Kant.
Introduzione al testo
Per analizzare il saggio possiamo esporre i temi centrali dei vari capitoli, espressi da Ferraris
nella sua prefazione (Capitolo 1):
Capitolo 2:
Capitolo 3:
Capitolo 4:
introduzione al testo
Capitolo 5:
Capitolo 6:
Capitolo 7:
Capitolo 8:
Capitolo 9:
introduzione al testo
Capitolo 10:
Capitolo 11:
CONTESTO
Per Kant la rivoluzione Copernicana consiste in: invece di chiederci come siano fatte le cose
in se stesse, domandiamoci come debbano esser fatte per venir conosciute da noi.
Ovvero lio penso si accorge, annota ricorda e determina tutte le rappresentazioni;
nonostante ci non si pregiudica loggettivit, poich lio penso non un fascio disordinato di
sensazioni ma un principio dordine formato da spazio,tempo, 12 categorie, sostanza e causa.
IL RAZIONALISMO
LEMPIRISMO
TESI FONDAMENTALI
La Critica della ragion pura si pu dividere in due sezioni
GLI ELEMENTI
IL METODO
Gli ELEMENTI:
sono le parti in cui composta la facolt di conoscere gli oggetti che possono essere
conosciuti;
divisa in :-estetica che tratta della sensibilit;
logica che tratta dellintelletto ed divisa in ANALITICA, ovvero tutto ci che possiamo
conoscere e DIALETTICA, tutto ci che non possiamo conoscere;
Il METODO:
espone il modo in cui dobbiamo procedere per conoscere
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TESI FONDAMENTALI
Ferraris ci d sette tesi che riassumono la prima critica e tenta di dimostrarle per arrivare a
dire che Kant presenta una teoria della scienza e non dellesperienza, confondendo i due
livelli.
TESI GNOSEOLOGICHE
TESI ONTOLOGICHE
Mentre arriver a questo potr illustrare il pensiero di Kant, le ragioni del suo successo e della
sua obsolescenza
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TESI FONDAMENTALI
Le CINQUE TESI ONTOLOGICHE:
SPAZIO: esiste uno scatolone che contiene tutti gli oggetti provvisti di estensione;
TEMPO: esiste uno scatolone che contiene le cose contenute nello spazio e altri oggetti pi
evanescenti che hanno un tempo ma non uno spazio(es. il ricordo);
SOSTANZA: un concetto che si conosce prima dellesperienza;
CAUSA: un concetto che si conosce prima dellesperienza;
IO: punto inestensibile che contiene i 4 punti precedenti; registra le esperienze che se no
cadrebbero nel vuoto.
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DOMANDE DI FERRARIS
Ferraris si pone quattro domande fondamentali:
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Negli Elementi la struttura rispecchia le partizioni della metafisica formulate da Francisco Suarez:
lanalitica corrisponde alla metafisica generale, ossia allontologia
la dialettica corrisponde alla trattazione di oggetti peculiari quali lanima, il mondo, Dio.
Quindi lanalitica coincide con la metafisica dellesperienza, la dialettica con la metafisica
trascendentale
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FENOMENO E
NOUMENO
DEDUZIONE,
SCHEMATISMO,
IMMAGINAZIONE
LA DEDUZIONE
DEL SIGNIFICATO
DI ESSERE
I GIUDIZI
SINTETICI A
PRIORI
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1. FENOMENO e NOUMENO: Questi due termini indicano rispettivamente due condizioni delle
cose. Il primo indica la cosa come ci appare, a titolo di apparenza estetica. Il secondo indica
invece la cosa come , cio l'essenza. Queste due condizioni delle cose erano sempre stati
nettamente divisi: i NOUMENI erano conoscibili solo da coloro che erano illuminati, cio chi
aveva le capacit per riuscire a cogliere la vera essenza delle cose. Per Kant invece questi due
termini indicano s due condizioni contrapposte delle cose, ma una legata all'altra -cio da
fenomeno si pu passare al noumeno attraverso lIO PENSO. Il NOUMENO non secondo Kant
conoscibile solo da pochi, ma da tutti quelli si attengono ad un certo procedimento intellettuale
perch il passaggio da fenomeno ad noumeno l'unico modo che abbiamo per conoscere. Un
passo avanti quindi? Si potrebbe dire di si, la conoscenza finalmente non solo riservata a pochi,
ma a tutti. Questo forse una conseguenza che deriva anche dalla sensibilit di uguaglianza che
deriva dalla corrente illuminista.
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4. I GIUDIZI SINTETICI APRIORI: si intente concetti derivanti dall'esperienza e non dal pensiero
ma che hanno valore universale, indubbio ed evidente pari ai concetti scaturiti da operazioni
puramente logiche.
Fino ad allora erano presenti due tipi di GIUDIZI
GIUDIZI ANALITICI
A PRIORI
GIUDIZI SINTETICI
A POSTERIORI
GIUDIZI SINTETICI
APRIORI
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contraddizione. Questo principio per utilizzabile, secondo Kant, non con esperienze sensibili
ma solo con concetti astratti, in quanto per ragionare di cose riguardanti l'esistenza bisogna
verificare la loro esistenza nella realt. Es: la parte non estesa, il tutto esteso, il tutto maggiore
della parte.
L'animale esiste, l'ippogrifo un animale, l'ippogrifo esiste. Questo metodo di procede si chiama
SILLOGISMO e si basa sul principio di non contraddizione. Questo metodo per ha degli aspetti
per non nulla corretti: infatti se si ragiona di cose astratte, come il tutto, la parte, il ragionamento
corretto ma non aggiunge nessuno novit a quanto conoscevamo. Se si ragiona invece di cose
reali bisogna ricercarne l'esistenza nella realt, con l'esperienza, altrimenti non si pu affermare
che il procedimento corretto; infatti l'ippogrifo non esiste. In questo aspetto si pu ritrovare un
errore del trascendentalismo, che fino ad allora considerava il suo metodo un dogma.
GIUDIZI SINTETICI A POSTERIORI: erano i giudizi degli empiristi. Questi giudizi si basano
sull'esperienza fatta e per questo hanno carattere particolare e non indubbio ed evidente, i quali
presupposti invece erano ricercati da Kant. In questo aspetto si pu ritrovare un errore
dell'empirismo, che fino ad allora, come nel caso degli empiristi, considerava il suo metodo un
dogma.
I GIUDIZI SINTETICI APRIORI invece sono giudizi derivanti anch'essi dall'esperienza ma aventi quei
caratteri scientifici di cui erano sprovvisti i giudizi sintetici a posteriori. Questi giudizi permettono di
enunciare novit e proprio per aumentano la conoscenza.
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Esempi di GIUDIZI SINTETICI APRIORI possiamo ricavarli dalla matematica e dalla geometria.
7+5=12. Il concetto di 12 non contenuto ne in 5 ne in 7, esprime quindi una novit. Non
ricaviamo per questo concetto con l'esperienza (l'uso delle mani con numeri elevati, tipo 7516 +
3489=11005 risulta complesso) ma solamente con la logica. Un discorso simile si potrebbe
benissimo fare con la geometria e con qualche figura geometrica.
es. due quadrati posti uno fianco all'altro formano un rettangolo, per capire questo procedimento
non necessitiamo di disegnare la figura perch tutto avviene tramite procedimento logico.
L'enunciazione dell'aritmetica e della geometria come giudizi a priori permette a Kant la
formulazione due dei suoi concetti che sono alla base della sua filosofia. Essi sono: SPAZIO
(considerato naturalmente geometrico) e TEMPO (considerato aritmetico, perch rappresentabile
con dei numeri, fonte pure di conoscenza per eccellenza).
I GIUDIZI SINTETICI APRIORI con legittimit scientifica secondo Kant si ottengono attraverso
l'uso dellIO PENSO e delle CATEGORIE, i quali si basano sul principio fisico di CAUSA ed
EFFETTO.
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4. Kant sostiene: La sfera del visivo, le percezioni, determinata dai CONCETTI. In parole da
studenti solo quando conosciamo una cosa possiamo vederla, e senza vedere una cosa non
possiamo conoscere in modo corretto. Facciamo subito degli esempi per sfatare questo mito.
Vedere anche senza concetti: quando vediamo delle macchie, le vediamo pur non sapendo
cosa siano. Il termine macchie, attenti, non mica un concetto. E' un miscuglio di niente, che
attraverso la fantasia pu suscitarci qualche immagine. Questo per non vero sempre, una
macchia pu anche essere solo una macchia.
Si posso avere concetti e non vedere: Non conosciamo il concetto di triangolo anche senza
vederlo? Ovvio che si. E allora? Beh, Kant qui possiamo dire che sia poco chiaro.
Le intuizioni senza concetto ci vedono benissimo: Una persona con un difetto della vista vede
male e non pu avere concetti in base a quello che vede ma solo delle intuizioni. Dunque
dall'esperienza si possono ricavare intuizioni anche senza concetti generali.
In questo discorso, o meglio diatriba, tra concetto e realt si colloca anche tutta la tradizione di
Kant. Riassumiamo in breve quelle che erano le ideologie precedenti:
Cartesio: l'identit della realt viene fornita dal soggetto.
Locke: l'identit viene assicurata dall'abitudine e quindi da una continua esperienza.
Vedere Kant semplicemente come un pensiero personale e isolato un errore. Infatti il
pensiero di Kant risulta influenzato sia dalla tradizione precedente a lui sia dal momento in cui
lui vive cio il periodo di espansione delle scienze. Quindi non dobbiamo vedere in Kant degli
errori assoluti, ma errori che derivano in parte da questioni poco chiare e in parte da questioni
di tradizione.
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ESTETICA
TRASCENDENTALE
Maurizio Ferraris tratta in questo capitolo lestetica trascendentale per analizzare e criticare le
tesi di spazio e di tempo di Kant;
Kant stesso da il significato di sensibilit al termine estetica, introducendo come strumenti
conoscitivi, senza i quali la sensibilit non si traduce in conoscenza, lo SPAZIO e il TEMPO.
Il capitolo quindi si divide cos:
ESTETICA TRASCENDENTALE
SPAZIO
CRITICA APRIORITA
DELLO SPAZIO
TEMPO
CRITICA APRIORITA
DEL TEMPO
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Estetica trascendentale
SPAZIO:
Kant sostiene la natura apriori dello spazio, sostenendo appunto, la possibilit dellesistenza di
uno spazio senza oggetti, SPAZIO che, assieme al TEMPO che tratteremo poi successivamente,
forma una sorta di piano cartesiano in cui inserire i dati esperienziali e rendere, dunque,
possibile la conoscenza.
Ferraris sostiene invece che non possibile pensare ad uno SPAZIO in maniera assoluta,
poggiandosi sul fatto che, ad esempio, non possibile pensare uno spazio senza almeno un
colore, sottolineando quindi la dipendenza dall oggetto.
Ad esempio noi, quando ci immaginiamo uno SPAZIO VUOTO, lo riconduciamo al nero o al
bianco che sono anche essi colori; nonostante i nostri sforzi ci risulta quindi impossibile pensare
uno SPAZIO totalmente trascendente dalloggetto (nel nostro caso il colore).
In questa maniera Ferraris, per, secondo noi, apporta s una critica sostanziale alla tesi di
Kant, sostenendo limpossibile totale trascendentalit dello SPAZIO; tuttavia ci non
compromette completamente lidea del filosofo, in quanto, se pur lo SPAZIO non (alla luce di
questo verosimile e contestabile esempio) totalmente trascendente, pu comunque continuare
ad essere uno strumento per catalogare lesperienza e permettere quindi la conoscenza.
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Estetica trascendentale
TEMPO:
Anche riguardo al TEMPO Kant sostiene la sua apriorit, sostenendo appunto che la forma pura
del TEMPO precede e include qualunque esperienza temporale; senza di esso, appunto, non
sarebbe possibile la conoscenza.
Ferraris anche qui apporta una critica sostanziale riguardo questo argomento, puntando
principalmente su due fattori.
Il primo esempio che porta per smontare questa tesi che, come Kant dice che senza il TEMPO
noi non potremmo percepire il movimento, uno potrebbe dire a rigor di logica che senza
MOVIMENTO non possibile il TEMPO. Nessuna delle due tesi risoulta pi forte dellaltra, dato
che nessuna delle due verificabile in quanto non possiamo eseguire un esperimento che elimini
il TEMPO o che elimini il MOVIMENTO. Il concetto di TEMPO di Kant, inoltre, implicherebbe il
fatto che debba risultare sempre attivo, cosa che non sempre vera, in quanto quando siamo in
una stanza buia, dice Ferraris, facile perdere la cognizione del TEMPO.
Lesempio sembra un po forzato, in quanto, comunque, il senso del TEMPO non si perde in
maniera totale, anche se sembra interessante ragionare su questo punto in quanto al buio anche
vero che non c il movimento e quindi si potrebbe ragionevolmente pensare che il concetto di
TEMPO sia, diciamo, pi forte in presenza del movimento, e quindi non trascendente da esso.
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estetica trascendentale
Il secondo punto su cui si sviluppa la critica di Ferraris lambiguit del termine TEMPO
utilizzata da Kant: si confonde tra lo scorrere del tempo fuori e il flusso della nostra coscienza,
fino a coincidere con la nostra stessa coscienza. facile dunque per Kant sostenere che il TEMPO
sempre presente, dato che una volta lo fa coincidere con una cosa, una volta con unaltra, fino a
addirittura portarlo a coincidere con lIO. Ferraris riguardo a ci dice una cosa interessante:
Risulta abbastanza evidente che il Tempo nel soggetto, ma solo perch viene essenzialmente a
coincidere con esso. Con questa frase si riassume quindi bene lidea di Ferraris secondo la quale
Kant forza il significato di questa parola per portarlo a coincidere con la tesi che vuole
dimostrare, appunto lapriorit del TEMPO.
Il discorso di Ferraris, tuttavia, risulta anchesso ambiguo e, in molti punti, troppo complesso per
capire se la sua critica sia abbastanza fondata.
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IO
SOSTANZA
CRITICA AL MONDO
COME
RAPPRESENTAZIONE
CRITICA AL
CONCETTO DI
SOSTANZA
CAUSA
CRITICA AL
CONCETTO DI CAUSA
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io,sostanza,causa
IO:
Partendo dal concetto di IO per Kant, esso un procedimento, comune a tutti gli intelletti
umani, alla base della conoscenza, lo strumento attraverso il quale io applico le categorie e riesco
ad oggettivare la mia esperienza.
Ferraris riguardo al concetto di IO propone una critica, fondata sulla componente idealistica di
questo concetto; infatti questa sezione del libro dedicata non tanto alla confutazione del
concetto dellIO, quanto ad una critica del MONDO COME RAPPRESENTAZIONE.
Largomentazione di Ferraris qui improntata sulla precariet del concetto di rappresentazione.
Se infatti il MONDO fosse una RAPPRESENTAZIONE, si finirebbe per annullare la differenza tra
interno ed esterno, e questo porterebbe non poche complicazioni: si omette che alcune
RAPPRESENTAZIONI siano solamente in noi e non allesterno; si trascura il fatto che c ben
differenza tra una IMMAGINE e una COSA, in quanto lIMMAGINE (o RAPPRESENTAZIONE) ci
offre la prospettiva che abbiamo al momento in cui facciamo la RAPPRESENTAZIONE, mentre la
COSA fornisce una possibilit di pi prospettive; non si considera laspetto pi concreto
(grandezza,odore, sapore, ) della COSA IN SE, aspetto che pu essere perso in una
RAPPRESENTAZIONE.
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io,sostanza,causa
La critica apportata da Ferraris sembra molto fondata e le argomentazioni a suo favore sono
abbastanza fondate. Tuttavia questo discorso affrontato sullidea che cant sia IDEALISTA, e che
tutto si possa trasferire in RAPPRESENTAZIONI attraverso il concetto di IO. Da quanto per
abbiamo studiato, Kant non era IDEALISTA (se no non avrebbero senso le critiche fatte appunto
dagli idealisti su di lui); infatti non elimina del tutto la COSA IN SE, e questo non sembra essere
tenuto conto nel discorso fatto da Ferraris.
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io,sostanza,causa
SOSTANZA :
Riguardo a questo tema, Kant non sembra esplicitare un concetto ben definito (secondo quello
che se ne deduce dal libro letto); infatti sostanza sarebbe ci che permane nel tempo, e questo
porta ad una facile critica nei confronti di questo concetto.
Innanzitutto, dice Ferraris, la SOSTANZA risulta sottodeterminata, infatti, secondo ci che
diceva Kant, potrebbero essere tranquillamente sostanze, buchi, ombre, riflessi, ritornelli, la
Fama di Omero, addirittura gli stessi SPAZIO e TEMPO, poich anchessi persistono nel tempo
Non viene ben spiegato il significato di persistere nel tempo, in quanto non viene detto per
quanto tempo dovrebbero persistere.
Oltre a ci, non viene considerato il fatto che non si incontrano mai sostanza allo stato puro
nellesperienza, tanto che non di cos facile intuizione, per chi non lo sa, che lacqua di una
pentola e lappannamento dei vetri in cucina siano la stessa sostanza
Largomentazione qui moto fondata, anche perch facile, ai giorni nostri, con le nuove
scoperte scientifiche, dare una gisusta caratterizzazione al concetto di SOSTANZA; si pu
tranquillamente dire, cosa che non sarebbe stata possibile a Kant, che la SOSTANZA sia la
MATERIA, cio ci che fatto di ATOMI.
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io,sostanza,causa
CAUSA :
Il concetto di categoria apriori di CAUSA molto importante per Kant, in quanto se non
possedessi questa categoria, difficile che potrei apprenderla con lesperienza (viene riportato sul
libro lsempio della matita e del gessetto: se urto con la matita un gessetto, questo si sposta, ma se
non avessi la categoria di CAUSA apriori non potrei impararla con lesperienza, perch quello che
vedo sono solo un gessetto e una matita)
Il vero problema, per, la confusione che si crea tra CAUSE REALI e CAUSE CHE NOI CI
IMMAGINIAMO. Infatti io posso, in alcune circostanze, rappresentarmi una idea di causa, senza
per che questa coincida realmente con quella reale (si pu portare un esempio che si crede che il
toro carichi perch attratto dal rosso, invece il movimento che lo attrae). Questo dunque deve
portare a separare questi due fattori, cosa che Kant, a parere di Ferraris non fa, anche se Kant
non esclude, tuttavia, nel suo processo di DEDUZIONE TRASCENDENTALE, la possibilit di
errori.
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DEDUZIONE COME
NATURALIZZAZIONE
La DEDUZIONE TRASCENDENTALE un termine usato da Kant, termine che, per, nel
suo tempo aveva, pi che altro, un significato giuridico (giustificazione di legittimit di
pretesa); questo termine si riferisce ad un processo conoscitivo, attraverso il quale lio,
partendo dallesperienza, applica ai dati percepiti le categorie, prima di spazio e tempo,
poi delle altre categorie, attraverso un metodo che funzioni come quello della conoscenza
per tentativi. La NATURALIZZAZIONE la trasposizione della deduzione, dataci da
Ferraris, in un gergo filosofico moderno.
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Qui parte la critica di Ferraris a Kant, critica poggiata sul fatto che questo processo di
DEDUZIONE TRASCENDENTALE subito messo abbastanza in disparte da Kant nelle altre
due critiche per far posto allintroduzione di concetti non riconducibili ad essa, come
lANIMA, DIO, MONDO (concetti introdotti nella Critica della Ragion Pratica.
Secondo Ferraris Kant introduce questi concetti in modo tale da porre un fine alla nostra
vita che, altrimenti, sarebbe senza scopo.
Kant tenta di applicare questa DEDUZIONE TRASCENDENTALE ai concetti di ANIMA,
DIO, MONDO, ma non riuscendo ne risulta un distaccamento tra dei concetti fondamentali
per la vita e un procedimento a cui non si possono applicare, e questo porta Ferraris a
criticare questo procedimento inapplicabile per dei concetti cos importanti e quindi questo
concetto risulta compromesso.
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BILANCIO FINALE
Kant pensatore pi influente della storia dell 800 e del 900, dopo di lui infatti i filosofi
prenderanno spunto dalle sue teorie come avvenuto nell era antica con Platone.
KANT infatti disse: Se vuoi conoscere il mondo devi conoscere gli uomini, le loro menti e i
loro sensi
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Bilancio finale
FERRARIS si complimenta con Kant per il suo successo e per la sua rivoluzione filosofica
MA
Oltre alle soluzioni rivoluzionarie del pensiero suo pensiero filosofico, Kant lascia a noi anche nuovi
problemi
REALISMO
EMPIRICO
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chiarissime e meravigliose, il cielo stellato sopra di noi e la legge morale in noi; nel primo siamo
schiavi della causalit, nel secondo siamo padroni della nostra libert.
Kant infatti da la massima importanza nella morale al pensiero, un po come avviene nei regali
in cui si dice che conti il pensiero, per chi pensa di fare del bene potrebbe fare delle catastrofi,
ma per Kant comunque positivo, infatti non conta il risultato, ma il pensare di fare del bene
per lui moralmente corretto.
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Questa idea di morale di Kant se fosse vera per Ferraris creerebbe il risultato che tutto apparirebbe
orrendo e corrotto
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Ferraris infatti accusa Kant di essere troppo attaccato alla forma universale ed invece troppo
sospettoso nei confronti della materia
Per Kant la bellezza eccellente il corpo umano, quindi gli esseri umani per migliorare le cose
brutte come i maiali si tende ad umanizzarli come per esempio nei film.
L autore porta l esempio dei cibi che magari non sono belli nella forma ma buoni nella sostanza,
ossia nella materia.
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