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IL CRITICISMO KANTIANO

La filosofia di Kant prende il nome di criticismo, in quanto per il filosofo la critica è lo


strumento principale e fondamentale del filosofare. Quando con kant parliamo di critica lo
facciamo riprendendo il significato etimologico del verbo “criticare” che deriva dal greco
“krino” e vuol dire criticare, valutare. esaminare.
Kant da una parte analizza la ragione per capirne le sue funzioni e dall’altra la giudica come
se fosse in un tribunale per valutarne i limiti e le possibilità.
Proprio per questo, si trovava molto in disaccordo con i due filoni filosofici dell’epoca:
empiristi (Locke e Hume) e razionalisti (Cartesio e Spinoza). Seppur vedesse in loro dei
buoni anticipatori del suo pensiero, non riteneva che la loro filosofia fosse sufficiente per
elaborare una risposta soddisfacente alle domande che si era posto: Qual è il fondamento
dell’intera conoscenza?
Quali sono le sue possibilità? Ma soprattutto, quali sono i suoi limiti?

Da un lato, i razionalisti dicevano che tutto ciò che si conosce è posseduto sin dalla nascita
nel soggetto e che poi, nel corso della vita, viene pian piano dedotto, quindi
“capito/scoperto”..
Dall’altro, gli empiristi dicevano che si può arrivare a conoscere SOLO tramite l’esperienza.

Perciò, dalla parte dei razionalisti si giungeva ad un sapere universale (uguale per tutti) che
procedeva per deduzione, dall’altra, per gli empiristi, ad un sapere cumulativo (che aumenta
nel corso della vita) ma soggettivo (diverso per chiunque).

Kant, nel corso del suo pensiero, arrivò a trarre dei caratteri da entrambe le correnti
filosofiche, servendosi dei “Giudizi ScientificI”arrivando ad una conoscenza
contemporaneamente CUMULATIVA e UNIVERSALE.

GIUDIZI SCIENTIFICI

INNANZITUTTO CHE COS’è UN GIUDIZIO?


il giudizio, in maniera generale, la nostra capacità di elaborare dei concetti \ pensieri
per kant esaminare un giudizio è innanzitutto saper scrutare e analizzare nel dettaglio il
modo in cui la nostra mente funziona. ma non solo
Tutto ciò che viviamo, vediamo e tocchiamo (ovvero il mondo fisico/materiale) può essere
interpretato e descritto da giudizi.

- QUESTA SEDIA (soggetto) E’ ROSSA (predicato)


- QUEL TAVOLO (soggetto) E’ PICCOLO (predicato)

un giudizio è quindi ciò attraverso cui predichiamo qualcosa di un soggetto.

I giudizi tipici dell'empirismo sono quelli Sintetici a Posteriori: giudizi che siamo in grado di
sviluppare attraverso l'esperienza. è proprio per questo che si tratta di giudizi che aiutano ad
ampliare la conoscenza, giudizi cumulativi.
i giudizi sintetici a posteriori però non sono universali e necessari proprio perché sono
fondati sull’esperienza , che non è portatrice di verità assoluta ma anzi molto spesso è
ingannatrice
Quello empirista era un giudizio cumulativo MA soggettivo.
esempio di giudizio sintetico a posteriori che fa kant è ‘tutti i corpi sono pesanti’ (così come
‘le rose sono rosse’ etc).

Al contrario per i razionalisti, i giudizi fondamentali sono Analitici a Priori, che siamo in grado
di sviluppare a prescindere da una precisa esperienza sensibile (giudizi della matematica)
i giudizi analitici a priori sono perfettamente veri e quindi universali e necessari. PERCHè?
in quanto consistono nel separare un predicato e un soggetto in cui il predicato non è altro
che una caratteristica del soggetto stesso.
l’esempio di giudizio analitico a priori utilizzato da kant è ‘tutti i corpi sono estesi’ dove ‘sono
estesi’ è il predicato di ‘tutti i corpi; ma di fatto l’essere esteso nello spazio è una
caratteristica tipica di qualsiasi corpo quindi il predicato non aggiunge nulla al soggetto. i
giudizi analitici a priori sono quindi sì universali e necessari ma non aggiungono nulla di
nuovo, non ampliano la conoscenza.
Quindi quello razionalista era un giudizio universale MA non cumulativo.

Ma Kant era alla ricerca di un giudizio che fosse sia universale che cumulativo, poiché non
basta avere solo un giudizio universale, e quindi sempre vero e certo ma che non ci dice
nulla di nuovo, e non basta neanche avere solo un giudizio cumulativo in quanto, nonostante
esso ci dice un sacco di cose nuove,non sappiamo mai se si tratti di cose effettivamente
vere oppure no.
è per questo che kant sviluppa un terzo giudizio, nonché la fusione di quelli appena
analizzati, e li individua nei giudizi adoperati nella matematica e nella fisica (giudizi
scientifici): i celebri GIUDIZI A SINTETICI A PRIORI.
per essere un giudizio sintetico a priori si dovrà trattare di un giudizio che amplia la
conoscenza, in quanto sintetico, ma che non si fondi sull’esperienza , in quanto a priori.

in sostanza per fare un esempio pratico, il giudizio sintetico a priori è il tipo di giudizio che ci
permette di die che 2+3 fa 5: questo semplicissimo calcolo è universale e necessario in
quando 2+3 farà sempre 5 ma al contempo aggiunge informazioni in quanto 5 non è
contenuto nè in 2 n'è in 3 ma nella loro somma

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