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Strumenti di
comunicazione interna

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Strumenti di comunicazione interna

Introduzione
Che cos’è la valutazione interna?
La learning organization
I vantaggi di una buona comunicazione interna
Un target particolare: i pubblici interni
Emittenti e destinatari della comunicazione interna
La dissoluzione dei confini
Le reti aziendali

Gli strumenti della comunicazione interna


Cos’è l’house organ?
Le finalità dell’house organ
L’house organ:consigli pratici
La newsletter: cos’è e cosa serve
Le caratteristiche della newsletter
L’intranet: cos’è e a cosa serve
I servizi che offre l’intranet
I vantaggi dell’intranet
L’intranet: consigli pratici

La preparazione di un piano
Le logiche di un piano di comunicazione
Individuazione del problema
Raccolta dati
Obiettivi
Destinatari (target)
Il linguaggio ed i contenuti

La gestione di un sistema di comunicazione interna


La gestione della comunicazione interna
Il primo passo: l’analisi delle esigenze di comunicazione
Gli strumenti per l’analisi delle esigenze di comunicazione
Gli obiettivi di comunicazione
Cos’è un piano di comunicazione
Le componenti di un piano di comunicazione
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La pianificazione di dettaglio: il diagramma di Gantt


La realizzazione delle attività di comunicazione

La valutazione
Valutare l’efficacia delle comunicazioni
Controllo e verifica dei risultati
La valutazione di risultati
Monitoraggio e valutazione dei vantaggi

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1. Introduzione

Che cos’è la comunicazione interna

La comunicazione è la linfa vitale di un’organizzazione. Le organizzazioni non


possono fare a meno di interagire e comunicare con i propri interlocutori esterni,
come i clienti, l’opinione pubblica, i mass media, e con i propri interlocutori
interni, come i collaboratori, i dipendenti, i consulenti.
La comunicazione interna è costituita essenzialmente dall’insieme delle relazioni
che si instaurano nell'ambito dell'impresa1. Essa riguarda quindi l'insieme di
strumenti attraverso cui un'azienda dialoga con i suoi pubblici interni2.

La learning organization

Rimanere competitivi significa adeguarsi al mercato e ai cambiamenti in atto.


La competitività e il successo di un’impresa sono legati alla capacità degli
individui che la compongono di adeguare continuamente il proprio comportamento
organizzativo, di trovare soluzioni innovative ai problemi, facendo tesoro delle
esperienze passate. Per questo si parla di Learning Organization, cioè di imprese
che apprendono, che sanno reagire in maniera proattiva ai problemi e alle
opportunità offerti dall'ambiente circostante.
La comunicazione interna è diventata fondamentale per questo nuovo modo di
fare impresa.

I vantaggi di una buona comunicazione


interna

L’impresa-organizzazione sta diventando un’impresa-comunicazione; le variabili


strategiche dell'azienda, cioè, sono sempre più qualificate in termini di
comunicazione3.
1
Cfr. Nelli R., La comunicazione interna nell'economia dell'azienda, Vita e Pensiero, Milano 1994, p.48
2
Cfr. Del Mare G., Canino A. e Azzoni G., Come si comunica all'interno di un'impresa, Lupetti & Co., Milano 1990,
p.5
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Infatti un sistema di comunicazione interna efficiente:


• Assicura un efficace funzionamento organizzativo, specialmente nei modelli
aziendali policentrici a confini variabili, che devono garantire l’integrazione ed
il coordinamento dei diversi tasselli che le compongono.
• Permette di far comprendere ed assimilare i valori e gli indirizzi aziendali,
facilitando la diffusione e l’interiorizzazione della mission, della vision e della
cultura organizzativa.
• Promuove la partecipazione ed il senso di appartenenza fra tutti i soggetti che
partecipano alla vita dell’impresa.
• Rafforza la qualità aziendale, diffondendo tra tutti i membri organizzativi la
cultura della qualità e del miglioramento continuo, e l’attenzione al cliente
interno o esterno.
• Migliora il clima aziendale favorendo il benessere di tutti gli attori
organizzativi.
• Accresce il livello di coinvolgimento e motivazione dei collaboratori.
• Rende possibile una gestione delle risorse umane in una prospettiva di sviluppo
e valorizzazione.
• Infine, accresce il capitale intellettuale dell’impresa consentendo di mettere
in atto processi di gestione delle conoscenze, finalizzati non solo alla
diffusione del know how, ma anche alla creazione di nuova conoscenza.

Un target particolare: i pubblici interni

La comunicazione interna riguarda l’insieme di strumenti attraverso cui l’azienda


dialoga con i suoi pubblici interni.

Nelle organizzazioni post moderne le persone sono finalmente considerate una


risorsa indispensabile del patrimonio aziendale, al pari del capitale, delle quote di
mercato, del portafoglio clienti. Le aziende considerano le risorse umane una
variabile di business, rispetto a cui è necessario porsi obiettivi come accade nei
confronti delle altre variabili strategiche.

Inoltre, le organizzazioni hanno compreso l’importanza di salvaguardare le loro


competenze distintive ed il know-how; di conseguenza sentono la necessità di

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Cfr. Amietta P. L.,Comunicare per apprendere. Dall'impresa-organizzazione all'impresa-comunicazione, Franco
Angeli, Milano 1995
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favorire la crescita delle risorse umane, motivando i loro collaboratori a


partecipare ed a contribuire al successo aziendale, in maniera diretta e
responsabile.

Emittenti e destinatari della comunicazione


interna

La comunicazione è sempre più uno strumento strategico ed uno dei principali


fattori che determinano la performance organizzativa. Tutti i membri di
un’organizzazione, a qualsiasi livello gerarchico si trovino, sono allo stesso tempo
emittenti e destinatari di flussi di comunicazione.
La comunicazione diviene quindi lo strumento operativo principale a disposizione
di gruppi di persone che interagiscono anche a distanza e che operano in diverse
aree aziendali, per mettere in comune in modo sinergico conoscenze e capacità
professionali differenti.

La dissoluzione dei confini

Alcune importanti trasformazioni nella struttura tecnologica ed organizzativa delle


imprese hanno reso e rendono tuttora necessario un nuovo approccio alla
comunicazione aziendale.

Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda la dissoluzione dei tradizionali confini
organizzativi. Nelle organizzazioni post-moderne, infatti, è sempre più difficile
stabilire chi sta dentro e chi sta fuori l’organizzazione. Questo è vero sia in
termini di prossimità fisica, sia in termini di struttura delle relazioni tra individui
ed organizzazione.

Le reti aziendali

Molte organizzazioni si strutturano come reti su scala nazionale e multinazionale,


anche grazie all’avvento dell’IT (Information Technology); ciò rende difficile
stabilire quali siano i loro confini reali: le relazioni divengono fondamentali per
connettere i diversi nodi della rete aziendale.

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Di conseguenza il target della comunicazione interna si è notevolmente ampliato


comprendendo, oltre ai dipendenti tradizionalmente intesi, nuovi soggetti quali:
• lavoratori interinali
• consulenti che hanno un rapporto preferenziale ma non esclusivo con
l’organizzazione interessata
• collaboratori interno-esterni
• lavoratori a progetto
• venditori
• membri di aziende partner

Si tratta di attori che, sebbene in alcuni casi non fanno formalmente parte
dell’azienda, contribuiscono in maniera significativa al raggiungimento degli
obiettivi di business e di mercato. L’organizzazione ha la necessità di comunicare
in maniera chiara, coerente e trasparente, con ognuno di questi soggetti.

2. Gli strumenti della comunicazione


interna

Cos’è l’house organ

L’house-organ è il giornale aziendale caratterizzato da titolo stabile, periodicità


fissa e distribuzione gratuita. Esso rappresenta quindi un canale di comunicazione
duraturo tra l’impresa e i suoi dipendenti.
Si contraddistingue dagli altri stampati aziendali, cioè newsletter, bollettini e
circolari per alcune peculiarità quali:
• cura tipografica,
• numerose illustrazioni,
• pubblicazione ad intervalli regolari,
• sostanziale assenza di una segmentazione tra le differenti categorie di lettori,
• varietà dei contenuti trattati, dagli articoli tecnici a quelli d’opinione, dalle
cronache d’azienda alle relazioni economiche,
• alto livello di complessità gestionale.

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Le finalità dell’house organ


Un house-organ può essere utilizzato con diverse finalità; le principali sono:
• Offrire informazioni sull’azienda (strutture organizzative; politiche e strategia;
situazione di mercato; risultati economici e produttivi).
• Fornire strumenti culturali per comprendere la realtà economico-sociale, i
cambiamenti in atto e le ripercussioni sulla propria organizzazione.
• Aiutare le attività di addestramento-formazione, fornendo per esempio un
follow up sui temi trattati dagli interventi formativi.
• Sviluppare il senso d’appartenenza.
• Offrire un riconoscimento al ruolo svolto dai collaboratori.
• Contribuire alla socializzazione del personale, pubblicando per esempio notizie
riguardanti i dipendenti.
• Migliorare l’immagine dell’impresa presso collaboratori, fornitori e clienti.
• Diffondere la cultura d’impresa.

L’house organ: consigli pratici


La realizzazione di un house organ è un’attività complessa che richiede l’impegno
di professionisti della comunicazione, giornalisti e redattori, capaci di suscitare
l’interesse dei lettori.
Inoltre in quanto “organo della comunità organizzativa” esso non deve essere uno
strumento di vertice ma deve essere rappresentativo di tutti i membri
organizzativi.

La newsletter: cos’è e a cosa serve

La newsletter è una pubblicazione di informazione periodica (stampata o via


mail). La newsletter rappresenta uno strumento estremamente flessibile.
I contenuti, il formato e la periodicità sono strettamente legati al target e agli
obiettivi che si vogliono raggiungere.
I principali obiettivi perseguibili attraverso la pubblicazione di una newsletter
sono l’attivazione di un flusso di informazioni continuo tra il vertice e la base
dell’impresa e l’aggiornamento costante e tempestivo di uno specifico target

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Le caratteristiche della newsletter

La newsletter non va confusa con l’house organ. Essa si caratterizza per:


• taglio rapido e svelto;
• articoli brevi;
• abbondanza di notizie;
• esiguo numero di pagine
• presenza di poche foto ed illustrazioni;
• veste grafica non ricercata;
• frequente differenziazione delle pubblicazioni per target mirati e specifici;
• periodicità variabile, legata ai contenuti ed ai destinatari (può essere
settimanale, quindicinale, mensile, bimestrale);
• prevalenza di interventi di carattere tecnico.

Queste caratteristiche rendono la newsletter un efficace strumento operativo, che


fornisce informazioni e dati utili per svolgere al meglio il lavoro in azienda.

L’intranet: cos’è e a cosa serve

Una intranet è una rete interna che collega le postazioni di lavoro di un’azienda.
L’intranet si presenta come un sito web, ma possono accedervi con una password
solo i dipendenti e le persone autorizzate.
Attraverso l’utilizzo di sistemi di protezione che consentono l’accesso e lo scambio
di informazioni solo agli utenti autorizzati, in una intranet è possibile prevedere
diversi livelli di riservatezza e di salvaguardia dei dati.
Per mezzo di una intranet è possibile gestire in tempo reale:
• la comunicazione interna dell’azienda,
• e i processi di knowledge management, ossia i processi di gestione dei dati e
della conoscenza: dalla consultazione di archivi e dati, allo scambio di
informazioni via e-mail, al lavoro di gruppo in rete.

I servizi che offre l’intranet

Una intranet ben progettata integra al suo interno varie tipologie di servizi.
Innanzitutto deve contenere servizi per l’organizzazione, quali ad esempio:
• Servizio di download software, per scaricare programmi sul proprio pc;
• Informazioni su linee guida, politiche, strategie, progetti aziendali;
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• Informazioni su processi e strutture aziendali;


• Modulistica aziendale;
• Logistica aziendale;
• News;
• Rassegna stampa;
• House Organ e news letter

- Una intranet deve prevedere, inoltre, servizi rivolti agli utenti individuali quali:
• comunicazioni organizzative;
• pubblicazioni di documenti;
• servizi di utilità interna;
• attività formative;

Infine, una intranet deve comprendere altri servizi quali:


• Forum, chat e gruppi di discussione
• Motori di ricerca interni
• Rubrica

I vantaggi dell’intranet

I principali vantaggi di una intranet sono:


• immediata condivisione delle informazioni, a qualsiasi livello gerarchico o
settore aziendale;
• flessibilità del sistema, che attinge da internet servizi e applicazioni quali
posta elettronica, videoconferenza, audioconferenza, fax server, telefonia;
• buon rapporto costi/benefici;
• informazioni protette, sia da password, sia da altri sistemi di sbarramento
contro intrusioni e virus.

In particolare attraverso l’intranet l’impresa:


• snellisce l’organizzazione;
• modifica la propria cultura: l’attivazione di una intranet cambia lo stile di
lavoro e il flusso delle informazioni, trasformando i soggetti da destinatari
passivi a protagonisti attivi dei processi di comunicazione;
• rafforza il senso d’appartenenza dei dipendenti autorizzati ad accedere;
• collega la forza vendita sparsa sul territorio, abbattendo le distanze spazio-
temporali;
• sviluppa gruppi di lavoro virtuali;
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• offre ai dipendenti formazione permanente.

L’intranet: Consigli pratici

Per gestire in maniera efficace una intranet occorre ricordare di:


• aggiornare le informazioni;
• integrare l’intranet con le altre azioni di comunicazione;
• agevolare le risposte dei destinatari;
• e infine, cercare di coinvolgere pubblici esterni (fornitori, enti e istituti,
associazioni, opinion leader).

3. La gestione di un sistema di
comunicazione interna

La gestione integrata della comunicazione


interna

E’ molto importante gestire in maniera intergrata le varie iniziative di


comunicazione che hanno luogo all’interno di un’organizzazione.
Tutte le aziende devono porre particolare attenzione alla coerenza ed alla
sinergia tra le attività di comunicazione, gli strumenti attraverso i quali tali
attività vengono realizzate e le azioni di management.
Questa coerenza deve essere garantita da un piano di comunicazione. Si tratta di uno
strumento attraverso il quale si realizza la politica di comunicazione organizzativa
dell'impresa, coordinando gli sforzi di comunicazione che l'azienda sostiene.
Perciò ogni organizzazione, se vuole migliorare la qualità delle relazioni interne,
dovrà predisporre il suo piano di comunicazione.
Il piano di comunicazione fa sì che ogni iniziativa non sia un “a solo”, anche se
ben pianificato, ma rappresenti un elemento di comunicazione integrata in
sinergia con tutte le altre iniziative previste.

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Le quattro fasi della comunicazione interna

La gestione di un sistema di comunicazione interna si articola in quattro fasi


strettamente intercorrelate ed interdipendenti:

• l’analisi delle esigenze di comunicazione


• la definizione del piano
• la realizzazione delle attività di comunicazione
• la valutazione dei risultati.

4. Valutazione dei 1. Analisi delle


risultati esigenze

La gestione di un sistema
di comunicazione interna

3. Realizzazione 2. Definizione
delle attività del piano

L’analisi delle esigenze di comunicazione

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Il primo passo: l’analisi delle esigenze di


comunicazione

L’analisi delle esigenze di comunicazione è il primo passo da compiere nella


gestione di un sistema di comunicazione interna.
Questa fase è finalizzata all’analisi ed alla valutazione del sistema di
comunicazione messo in atto dalla nostra organizzazione nei confronti dei pubblici
interni.
La fase di analisi consente di rilevare i bisogni e le attese non ancora soddisfatti,
relativi sia all’organizzazione stessa che ai pubblici e costituisce la premessa
necessaria ed indispensabile per la definizione del piano.
Si tratta, quindi, di ricostruire un quadro quanto più completo e coerente dello
stato della comunicazione interna.
Questa fase di analisi e raccolta dei dati è utilissima perché permette di4:
• effettuare una diagnosi, individuando i punti di forza e le aree di
miglioramento, dell’attività di comunicazione messa in atto dalla nostra
organizzazione nei confronti di tutti i target interni o di un segmento in
particolare.
• individuare le congruenze e le incongruenze della comunicazione con i fini e le
logiche d’azione organizzativa.
• analizzare lo scenario ed il contesto di riferimento della nostra organizzazione.
• e, infine, individuare le esigenze di comunicazione emergenti rispetto alle
audience prese in considerazione.

Gli strumenti per l’analisi delle esigenze di


comunicazione

Gli strumenti di cui ci si può servire per analizzare le esigenze di comunicazione


sono numerosi:
• analisi dei flussi di comunicazione interna
• indagini periodiche sul clima e la motivazione del personale
• monitoraggio permanente della comunicazione interna tramite intranet. Un
indicatore immediato, anche se certamente non esauriente, è costituito dagli

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Di Raco A. e Santoro G. M., Il manuale della comunicazione interna, Guerini e Associati, Milano 1996

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accessi alla rete interna, oppure dall’adesione e dalla partecipazione a


rubriche ed iniziative on-line
• focus group volti a rilevare lo stato della comunicazione e delle relazioni
interne, la percezione di eventuali cambiamenti in atto
• interviste ad esempio al top management, alla direzione RU, all’area
comunicazione per verificare obiettivi di business, politiche aziendali e di
comunicazione
• analisi di contenuto ed analisi semiotico - linguistiche dei messaggi veicolati.

Gli obiettivi di comunicazione

Una volta che abbiamo individuato il fabbisogno comunicativo della nostra


organizzazione è possibile definire gli obiettivi di comunicazione.
Gli obiettivi di un piano di comunicazione definiscono quali cambiamenti di
atteggiamenti, conoscenze, convinzioni si vogliono introdurre nel target, cioè nei
destinatari del piano.
Se gli obiettivi sono ben definiti è sempre possibile distinguere e valutare i diversi
risultati intermedi che concorrono alla riuscita dell’obiettivo generale.
Per essere definito come tale un obiettivo deve essere SMART, ossia:
• Specifico,
• Misurabile,
• Attuabile,
• Rilevante,
• Traducibile in comportamenti operativi e in azioni.

Inoltre un obiettivo deve essere verificabile e raggiungibile entro un determinato


lasso di tempo.
È infatti possibile individuare obiettivi a breve, media e lunga scadenza.

Cos’è il piano di comunicazione

Una volta precisati gli obiettivi che si vogliono raggiungere con la comunicazione e
definiti i bisogni di comunicazione occorre passare alla fase di progettazione e
pianificazione delle iniziative da attivare, che culmina nella formulazione del
piano di comunicazione.

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Il piano di comunicazione è un documento programmatico che risponde alle stesse


logiche della pianificazione manageriale: metodo, rigore, organizzazione.
Pertanto il piano di comunicazione è allo stesso tempo uno strumento strategico e
operativo, che si lega strettamente alle politiche ed agli obiettivi di business.
Il communication plan ci consente di rispondere in maniera efficiente ed efficace
alle sette domande classiche della comunicazione d’impresa:
• A chi comunicare?
• Che cosa?
• Perché comunicare?
• Dove?
• Quando?
• Come comunicare?
• Con quali mezzi?

Le componenti del piano di comunicazione


Vediamo in sintesi quali sono gli elementi che un piano di comunicazione deve
contenere:

• Chi deve comunicare, il responsabile del piano o committente.


• Gli obiettivi di comunicazione, cioè i risultati che si vogliono raggiungere con
il piano.
• A chi comunicare, ovvero i diversi destinatari, il target del piano di
comunicazione. Il nostro target può comprendere tutti i membri di
un’organizzazione oppure soltanto un segmento particolare di essi.
• Cosa comunicare, quali messaggi far arrivare ai diversi destinatari.
• Quali strumenti utilizzare per le varie attività di comunicazione previste nel
piano.
• Le varie attività di comunicazione da programmare, per raggiungere gli
obiettivi che si vogliono raggiungere.
• Quali risorse, umane, tecnologiche, finanziarie e di tempo mettere a
disposizione del piano.
• In quale contesto si realizzerà il piano.
• Feedback del piano, cioè l’analisi delle reazioni dei destinatari mentre si
comunica, alla fine e a distanza di tempo.
• Strategia di comunicazione, intesa come l’arte di coordinare le varie azioni
per ottenere i risultati voluti.

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La pianificazione di dettaglio: Il diagramma di


Gantt

Il piano di comunicazione prevede che per ogni strumento e iniziativa venga


approntata una pianificazione di dettaglio.
Uno strumento utile in questo senso è, ad esempio, il diagramma di Gantt che
prende il nome dal suo ideatore.
In un diagramma di Gantt vengono riportate le varie fasi o azioni necessarie alla
realizzazione del progetto, in questo caso il piano di comunicazione.
Le fasi o azioni vengono ordinate temporalmente: da quelle che devono essere
realizzate per prime fino ad arrivare alle ultime.
Per ciascuna azione o fase vengono identificati in ogni colonna:
• tempi di svolgimento e realizzazione
• responsabilità
• risorse necessarie
Il responsabile di progetto o project manager coincide con il responsabile del
piano di comunicazione.
Nel diagramma di Gantt alcune fasi sono in sequenza altre sono in contemporanea,
altre ancora, come la verifica, sono scadenzate nel tempo.

FASI TEMPI RESP. RISOR.


1. probl. X
2. dati X, Z
3. def. ob Y
4. destin. Z, X
5. risorse Y, Z
6. brief. Z
7. attività X, Y
8. verifica X, Z, Y
9. correz. X

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Il diagramma di GANTT è uno strumento utile in quanto permette di razionalizzare


tutta una serie di attività che, altrimenti, rischierebbero di sovrapporsi, di non
essere coordinate causando una notevole perdita di tempo.

La realizzazione delle attività di


comunicazione

La comunicazione in azienda è un’attività assai complessa che coinvolge diverse


persone e comprende numerose iniziative; è importante quindi, che essa sia
gestita con tecniche manageriali adeguate al fine di minimizzare le incongruenze
e massimizzare le sinergie possibili.
Durante la fase di attuazione è inoltre fondamentale curare i rapporti con la
committenza del progetto e con tutti gli altri interlocutori rilevanti, in modo da
fornire feedback sullo stato di avanzamento delle iniziative, chiedendo opinioni e
discutendo i risultati che via via emergono.
Infine, dobbiamo considerare come questa fase sia strettamente connessa alla
successiva fase di monitoraggio. Infatti è auspicabile che ciascuna iniziativa sia
progettata e realizzata in modo da prevedere un controllo costante e progressivo
del suo andamento e dei risultati che essa produce, per far sì che sia possibile
modificarla al variare delle situazioni.

4. La valutazione

Valutare l’efficacia della comunicazione

Le attività di comunicazione richiedono spesso investimenti massicci. E’ quindi di


fondamentale importanza per le aziende verificare l’efficacia di questi
investimenti.
Mentre infatti un investimento produttivo è facilmente misurabile l’investimento
in comunicazione non sempre è facilmente verificabile.
Occorre allora individuare degli strumenti utili a valutare l’efficacia delle azioni di
comunicazione.

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Controllo e verifica dei risultati

Il controllo e verifica dei risultati è una delle fasi fondamentali della realizzazione
di un piano di comunicazione.
I risultati della comunicazione consistono:
• nel contatto con il messaggio,
• nella comprensione del messaggio,
• nell’avvenuta o mancata attuazione di ciò che viene comunicato.

Bisogna distinguere il controllo delle iniziative di comunicazione effettuate dal


controllo degli effetti che tali iniziative hanno originato. Il controllo delle
iniziative di comunicazione consiste nel monitoraggio di aspetti quali il
funzionamento tecnologico, l’adesione a programmi e procedure operative, il
gradimento della forma e del tipo di azione comunicativa adottata.
Sicuramente, però, la parte più interessante riguarda il controllo degli effetti,
ossia il numero di contatti raggiunti dal singolo messaggio e le modifiche
cognitive, affettive e comportamentali generate sul target; tali dati sono meno
semplici da quantificare direttamente ma più significativi per una valutazione
complessiva del valore aggiunto apportato dalle attività di comunicazione.
Il controllo dei risultati può essere effettuato tramite metodologie qualitative e
quantitative.
Gli strumenti da utilizzare in questa fase sono simili a quelli che si adoperano
durante la fase di auditing. Infatti un’indagine di clima, ad esempio, potrà essere
utilizzata ad un tempo t0 per definire le esigenze di comunicazione, ad un tempo
t1 per verificare gli effetti che una determinata iniziativa di comunicazione ha
avuto sul vissuto organizzativo.

La valutazione dei risultati


La valutazione dei risultati può essere effettuata in itinere (in progress) ed ex
post.
La valutazione in itinere consente di monitorare ciascuna fase del progetto per
garantire la coerenza generale delle azioni.
Le informazioni relative allo stato di attuazione degli interventi e dei relativi
strumenti comunicativi utilizzati possono essere monitorate attraverso rilevazioni
campionarie, cioè indagini quantitative, e analisi qualitative, coerentemente con
gli obiettivi e le finalità del piano.
Ovviamente gli effetti, di qualunque tipo essi siano, verranno valutati sulla base
degli obiettivi di comunicazione prefissati.
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I risultati vanno distinti dagli obiettivi di comunicazione: i risultati sono la


conseguenza del raggiungimento degli obiettivi stessi.

Monitoraggio e valutazione: i vantaggi

La fase di monitoraggio e valutazione dei risultati è fondamentale.


Ci consente infatti di misurare i risultati non soltanto di ogni singola iniziativa di
comunicazione, ma anche di tutta l’attività del suo complesso.
Qualora i singoli interventi siano stati gestiti nel migliore dei modi, il valore del
piano nel suo complesso sarà certamente superiore alla somma delle singole
attività.
I risultati ottenuti devono essere presentati al top management o a chi ha
commissionato l’attività di comunicazione. Ciò è utile per:
• dimostrare come le iniziative di comunicazione abbiano dei risultati concreti,
che è possibile misurare con strumenti di tipo quantitativo.
• riformulare sulla base dei risultati ottenuti le nuove strategie di
comunicazione.
In particolare, dimostrare che il piano di comunicazione attivato ha permesso di
raggiungere gli obiettivi prefissati diventa un buon motivo per proporsi di
raggiungerne di nuovi, attivando, eventualmente, progetti di comunicazione più
ambiziosi.

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