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A great place to work è un istituto americano che svolge indagini a livello globale per monitorare
come l’azienda organizza il lavoro
Veri ca la qualità dell’ambiente di lavoro
Le aziende ogni anno si sottopongono alle indagini per entrare nelle classi che
Monitorano 5 dimensioni:
- Credibilità
- Rispetto
- Equità
- Orgoglio
- Coesione
Esempio di ottima organizzazione aziendale: Stellantis Brand House a Milano
Sensibilità ed etica
Oggi la gente richiede un impegno più forte nel bilanciare pro tti ed interesse pubblico
Molti sposano la loso a della sostenibilità cioè seguendo un modello che genera ricchezza ma
soddisfa anche le esigenze dell’attuale generazione salvaguardando le risorse naturali per le
generazioni future
Il rispetto dell’ambiente è per cui il nuovo imperativo per le aziende, per via del mutare degli
atteggiamenti sociali ma anche di nuove politiche pubbliche
Anche le nuove tecnologie dell’informazione aiutano in quanto contribuiscono a divulgare
rapidamente le notizie riguardanti danni ambientali causati dalle attività aziendali
I manager stanno anche avvertendo pressioni da governo e opinione pubblica a nché le loro
organizzazioni e i loro dipendenti si attengano a elevati standard etici e professionali
De nizioni
Le organizzazioni sono entità sociali guidate da obiettivi, progettate come sistemi di attività
deliberatamente strutturati e coordinati che interagiscono con l’ambiente esterno
È un mezzo per raggiungere uno scopo, progettato per tale scopo. L’aspetto centrale di
un’organizzazione resta il coordinamento di individui e risorse
Sono fatte dalle persone e dalle loro reciproche relazioni: un’organizzazione esiste quando le
persone interagiscono le une con le altre aiutandosi a vicenda conseguire gli obiettivi
I con ni tra unità organizzative, così come tra organizzazioni, stanno diventando più essibili con
l’emergere del bisogno da parte delle aziende di rispondere più velocemente ai cambiamenti
dell’ambiente esterno. L’organizzazione è per cui un sistema aperto che riceve input dall’ambiente
esterno, aggiunge valore tramite un processo di trasformazione e restituisce prodotti e servizi
all’ambiente
Formalizzazione
Si riferisce alla quantità di documentazione scritta riguardante l’organizzazione
La documentazione comprende procedure, mansionari, regolamenti e manuali di linee di
condotta. Questi documenti scritti descrivono comportamenti e attività
Una misura della formalizzazione all'interno di un'organizzazione si può avere semplicemente
contando il numero di pagine di documentazione
Il principale vantaggio è la prevedibilità: rendo prevedibili i comportamenti organizzativi
Ad esempio codi cando/formalizzando un processo come nell’esempio di McDonald’s
Gerarchia
Descrive chi riporta a chi e l'ambito di controllo di ogni manager. La gerarchia è descritta in un
organigramma da linee verticali
Essa è collegata al concetto di ambito di controllo: quando gli ambiti di controllo sono limitati, la
catena gerarchica tende a essere lunga, quando sono ampi, la gerarchia sarà più corta
Nascono già con gli eserciti in tempi antichi
Esempio del ristorante stellato: ci mostra alcune posizioni del nucleo operativo; abbiamo lo chef, il
secondo chef, e più giù no al lava piatti; 18 persone con 18 ruoli diversi
Massimo coordinamento e controllo tra abilità e competenze diverse
Supervisione diretta: sistema verticale che ci permette questo tipo di controllo; chiamiamo 1 il
livello del vertice
L’ampiezza del controllo si riferisce al numero di riporti diretti al controllo manageriale
Complessità
Si riferisce al numero di diverse unità o attività all'interno dell’organizzazione
Misurata lungo tre dimensioni: verticale, orizzontale e spaziale. La complessità verticale è il
numero di livelli nella gerarchia: a livelli organizzativi diversi corrispondono diversi repertori di
conoscenze e competenze
La complessità orizzontale corrisponde al numero di unità o specializzazioni lavorative esistenti
orizzontalmente nell’organizzazione
La complessità spaziale è il grado di dispersione geogra ca di unità e personale di
un’organizzazione
Centralizzazione
Si riferisce al livello gerarchico che ha l'autorità per prendere decisioni
Quando l'attività decisionale è ristretta ai livelli superiori, l'organizzazione è centralizzata
Quando le decisioni vengono delegate a livelli organizzativi più bassi, è decentralizzata
Decisioni in ordine: strategiche, gestionali, operative (spesso l’ordine è questo dall’alto al basso)
Tra i vantaggi: forte controllo al vertice, omogeneità
Tra gli svantaggi: non poter espandere l’azienda, lentezza del processo decisionale
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Variabili o fattori contingenti sono:
La sola analisi delle dimensioni strutturali non è su ciente a comprendere o progettare
adeguatamente le organizzazioni. Occorre esaminare anche i fattori contingenti
- Cultura
- Ambiente
- Obiettivi e strategia
- Dimensione
- Tecnologia
La struttura è il nostro focus
Mano a mano che si studia organizzazione, collegheremo questi fattori con le scelte di
organizzazione aziendale
L’ambiente
Non è solo il mercato a cui mi rivolgo o il settore a cui appartengo
Non è solo l’ambiente sico
Li comprende tutti insieme
È l’insieme di tutti gli elementi esterni all’organizzazione ma che possono in uenzarne l’operato
Nel settore di appartenenza ci sono i competitor; abbiamo poi il settore di mercato: a chi mi
rivolgo, che caratteristiche hanno i miei clienti (ampiezza, eterogeneità, …)
Altro elemento cardine è il settore delle risorse umane
Struttura di domanda e o erta, fornitori, mercato del lavoro in cui trovo le competenze
Anche le istituzioni come il governo impattano ad esempio con incentivi (ecobonus 110%)
La strategia
Una strategia consiste in un piano d'azione che descrive l'allocazione delle risorse e le attività
attraverso le quali relazionarsi con l'ambiente e raggiungere gli obiettivi dell’organizzazione
Gli obiettivi e le strategie de niscono l'ambito delle attività e le relazioni con dipendenti, clienti e
concorrenti
De nisce gli obiettivi e le tecniche competitive che contraddistinguono un’organizzazione da
un’altra
Easy jet: leadership di costo
Emirates: di erenziazione
Evidente la strategia diversa adottata
La dimensione organizzativa
Viene misurata attraverso il numero di dipendenti
Microimpresa - piccola impresa - media impresa - grande impresa
Mano mano che cresce come size nel suo corso, un’azienda dovrà cambiare la sua forma
organizzativa nel tempo
Altre misure, come il fatturato o il valore delle attività a bilancio, ri ettono anch'esse la grandezza
dell'organizzazione, ma non indicano la dimensione intesa come componente umana
La tecnologia
In uenza fortemente il lavoro e le sue modalità
Fortissima automazione del lavoro vs produzione a mano
Strumenti e tecniche, metodi e conoscenze utili a trasformare gli input in output
La cultura
Insieme di valori fondamentali, convinzioni, principi, norme,… condivise dai dipendenti
Anche gli ambienti come gli u ci sono in uenzati dalla cultura come si vede nella
contrapposizione tra Google e Medio Banca all’interno delle slide
I valori di fondo possono riguardare il comportamento etico, l'impegno dei dipendenti, l'e cienza
o il servizio ai clienti e forniscono il collante che tiene uniti i membri dell'organizzazione
Le cinque dimensioni strutturali e i cinque fattori contingenti qui presentati sono inter-dipendenti
Alcuni fattori contingenti in uiscono sul grado di specializzazione e formalizzazione delle
organizzazioni
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Risultati di performance ed e cacia
Lo scopo di studiare tutte queste precedenti variabili è quello di progettare l'organizzazione in
modo tale da raggiungere alti livelli di performance ed e cacia
È doveroso fare una precisazione:
- E cacia - indica il livello di raggiungimento degli obiettivi di un'organizzazione
- E cienza - si riferisce alla quantità di risorse impiegate per raggiungere gli obiettivi
dell'organizzazione; è misurata in base alla quantità di materie prime, denaro e lavoratori
necessaria per produrre un dato livello di output
Per essere e caci, le organizzazioni hanno bisogno di obiettivi chiari e precisi e di strategie
adeguate per raggiungerli
Un approccio alternativo alla misurazione dell'e cacia, l'approccio degli stakeholder, valuta le
diverse attività organizzative osservando ciò che i vari stakeholder desiderano dall’organizzazione
e il loro livello di soddisfazione
Esempi di stakeholder:
- Clienti - interessati a beni/servizi di qualità
- Dipendenti - interessati a un’adeguata retribuzione
- Azionisti - interessati ad un buon rendimento nanziario
L’evoluzione della progettazione organizzativa
Modelli e deduzioni possono aiutare a migliorare e consolidare la qualità della vita organizzativa
Un'interessante arca di ricerca è la variazione della progettazione organizzativa nel tempo in
risposta ai cambiamenti più ampi avvenuti nella società
Prospettive storiche
Con la rivoluzione industriale e le produzioni su larga scala, si è andati incontro a problemi
organizzativi prima mai considerati
La prospettiva classica cerca di far funzionare le organizzazioni come macchine e cienti ed è
associata allo sviluppo della gerarchia e della burocrazia
È la base per molta della teoria manageriale moderna
I diversi modi di concepire l’organizzazione vengono de niti Modelli di riferimento dei manager
Il miglioramento dell’e cienza e della produttività del lavoro può essere conseguito mediante
tempi e metodi di lavoro determinati tramite metodologie scienti che
Secondo Taylor i lavoratori possono essere riattrezzati come macchine
Diceva anche che le decisioni basate su consuetudini andassero sostituite con precise procedure
sviluppate dopo attenti studi
Bisogna anche fornire incentivi salariali per incrementare l’output
Ad oggi l’idea di creare questo sistema iper funzionale è radicato profondamente nelle
organizzazioni
La direzione amministrativa contribuì nello speci co allo sviluppo delle organizzazioni
burocratiche, le quali enfatizzarono la gestione delle organizzazioni in un’ottica impersonale e
razionale attraverso autorità, responsabilità e regole standard
Ci furono in ne esperimenti de niti di Hawthorne i cui risultati a ermarono che un miglior rapporto
con i lavoratori aveva aumentato motivazione e produttività
Da qui si rivoluzionò anche la gestione del personale
Dagli anni 80 le organizzazioni cominciarono a sperimentare il lavoro in team, le gerarchie
piatte,…
Si migliorò la qualità, si abbassarono i costi e si favorì l’innovazione
I manager iniziarono a guardare le organizzazioni nel loro insieme, compreso l’ambiente esterno
Tra i fattori che hanno contribuito al cambiamento: tecnologia, big data, di usione
dell’informazione, globalizzazione, maggiore istruzione dei dipendenti,…
Contingenze cruciali
Progettare organizzazioni e caci signi ca conoscere svariate contingenze e comprendere come
adeguare la progettazione ai fattori contingenti
Il termine contingenza esprime il fatto che “una cosa dipende da altre cose” e che a nché le
organizzazioni siano e caci, ci deve essere una buona corrispondenza tra la loro progettazione e i
fattori contingenti
Non ci sono soluzioni migliori in generale e per questo la teoria contingente poggia sul principio
“tutto dipende”
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Modelli organici e modelli meccanici a confronto
Burns e Stalker furono i primi a usare i termini organico e meccanico
Utili a descrivere due estremi di progettazione
Le organizzazioni progettate secondo un modello meccanico sono caratterizzate da regole e
procedure standard e da una chiara linea gerarchica. Sono altamente formalizzate e centralizzate
e gran parte delle decisioni viene presa dai vertici
Le organizzazioni progettate secondo un modello organico hanno maggiore libertà, essibilità e
adattabilità. Le norme e regolamenti non sono scritti, i dipendenti lavorano in autonomia e la linea
gerarchica è meno rigida e de nita. L’autorità decisionale è decentrata. Conoscenze e
informazioni sono ampiamente condivise
Fattori contingenti tipicamente associati a ciascuno dei due modelli:
- Struttura centralizzata o decentralizzata
- Compiti specializzati o ruoli allargati
- Sistemi formali o sistemi informali
- Comunicazione verticale o comunicazione orizzontale
- Autorità gerarchica o lavoro in team collaborativo
1) Sono presenti numerose agenzie creative nei Paesi Bassi, la maggior parte presso Amsterdam
e dintorni. Alcune hanno anche medie e grandi dimensioni ma non sono da sottovalutare i
freelancer. Le agenzie in questione si distinguono per la varietà dei metodi di comunicazione
o erti ai clienti. I competitors si distinguono in agenzie mono disciplinari e multi disciplinari.
L’attitudine a sviluppare prodotti e servizi innovativi rimane però caratteristica comune. A mio
parere la minaccia principale rimangono i freelancer in quanto esperti in una determinata area,
veloci nelle comunicazioni con il cliente, concentrati su ordini multitask se aggregati in aziende
tipo “Mach1” (più simili a Breed per metodologia di lavoro). Anche i clienti che cambiano e
mutano le loro richieste fanno parte dell’ambiente insieme ai nuovi metodi di comunicazione
2) La strategia di Breed si basa un un approccio multimediale e presenta un vantaggio
competitivo basato su un approccio multidisciplinare con prodotti e servizi innovativi. Le
competenze chiave sviluppate dall’agenzia sono competenza e essibilità oltre alla velocità e
alla comunicazione diretta con il cliente. Tutte queste caratteristiche derivano direttamente
dalla composizione particolare di Breed
3) I valori culturali che sembrano condivisi dai 6 fondatori di breed sono l'equità, la
collaborazione e la responsabilità in quanto si a erma che la struttura organizzativa è “piatta”
e, dunque, tutti hanno la medesima importanza all'interno dell'azienda, l'equità e la
collaborazione sono fondamentali in una struttura organizzativa di questo tipo. Anche la
responsabilità lo è in quanto l’azienda dipende in modo eguale da tutti e sei
4) La soluzione organizzativa adottata è una struttura organizzativa de nita “piatta” in quanto
tutti e sei i membri fondatori sono considerati alla pari e non c’è un ordine gerarchico o un
leader. Ad oggi Lisa, membro del gruppo Breed, ha iniziato a scrivere una descrizione delle
mansioni dei membri, vista l’attuale confusione, per speci care le diverse responsabilità da
attribuire. Attualmente l’assegnazione non è ancora chiara e le “job description” sono rimaste
solo sulla carta
1) Ad un anno dalla fondazione, quali sono i problemi organizzativi che si stanno evidenziando?
2) Quali sono gli obiettivi di crescita e sviluppo futuri di Breed?
3) Come modi chereste la soluzione organizzativa (dimensioni strutturali) dell’organizzazione di
Breed per sostenere gli obiettivi di crescita?
1. La soluzione piatta consente a Breed di sfruttare le proprie competenze chiave però crea
problemi di comunicazione e tensioni di ogni tipo tra i membri. Emergono frequenti discussioni
e con itti sulle responsabilità dei membri, sulla professionalità dell'organizzazione, sulla
mancanza di informazioni, sui contatti ripetuti, ridondanti e contrastanti con i clienti. Inoltre, a
causa del motto di Breed sull'uguaglianza, nessun membro si sente responsabile di occuparsi
della strategia a lungo termine. Mancano un leader e una leadership, il che contribuisce
all’assenza di orientamento e di direzione dell’agenzia
2. L'ambizione dei membri fondatori dell'azienda si basa sulla crescita che verrà perseguita sotto
diversi aspetti, tra cui conseguendo risultati nanziari e di marketing, la responsabilità sociale
d'impresa, la notorietà del marchio e le dimensioni dell'azienda. A lungo termine, i membri
intendono cessare le loro attività di freelancer e lavorare a tempo pieno per Breed. Vogliono
in ne assumere dipendenti no a un massimo di trenta persone
3. Creerei una struttura gerarchica, eliminando la struttura piatta, o comunque migliorandola per
evitare i con itti che risultano danneggiare l’azienda, inoltre, attribuirei ai singoli fondatori un
ruolo direttivo di singole unità così che possano continuare ad avere tutti un ruolo centrale, ma
avendo maggior organizzazione
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CAPITOLO 4
I cambiamenti dell’ambiente possono creare sia minacce sia opportunità per le organizzazioni
Bisogna considerare due grandi spinte che l’ambiente esercita su un’organizzazione:
- Il bisogno di risorse nanziarie
- Il bisogno di informazioni
Le organizzazioni reagiscono attraverso la progettazione strutturale, i sistemi di piani cazione e
vari tentativi di adattarsi
L'ambiente organizzativo è tutto ciò che esiste al di fuori dei con ni dell'organizzazione ed è in
grado di in uenzare l'organizzazione stessa o una sua parte
L’ambiente di riferimento
L'ambiente di riferimento (task environment) copre i settori con i quali l’organizzazione interagisce
in modo diretto e che hanno un impatto immediato sulla capacità dell’organizzazione di
raggiungere i suoi obiettivi
Comprende tipicamente il settore di appartenenza, le materie prime e il mercato, le risorse umane
e i fattori internazionali
L’ambiente generale
Comprende quei settori che non hanno un impatto diretto sulle attività quotidiane di un'azienda
ma che possono in uenzarle indirettamente
Sono ad esempio i settori relativi al governo, all'ambiente naturale, ai fattori socio culturali, alle
condizioni economiche, alla tecnologia e alle risorse nanziarie
Mobilità: articolo uscito sul corriere utile a vedere la propensione degli users rispetto ai mezzi di
mobilità. Ci fa capire come e quanto sia stata forte questa propensione
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Si parte da un approccio culturale, delle persone in Europa, autocentrico e si arriva ad un
approccio all’uso di mezzi sostenibili, mezzi di trasporto comuni o a piedi
A cambiare le propensioni sono le preoccupazioni legate all’impatto sull’ambiente e quelle di tipo
economico come l’aumento del costo del carburante
Si pensa all’acquisto di un’auto elettrica
L’ambiente esterno che sta cambiando può avere quindi un impatto sulle aziende come ad
esempio quelle dei servizi di sharing, le aziende che producono veicoli di vario tipo (dalle bici alle
auto elettriche ai monopattini)
Se dovessimo classi care questi cambiamenti dell’ambiente esterno dove li collochiamo rispetto
ai settori dell’ambiente? Settore di mercato, settore socio-culturale, settori delle evoluzioni
tecnologiche, settore delle condizioni economiche, …
Specchio di una serie di eventi che avvengono in diversi settori dell’ambiente e che riguardano
diversi attori dell’ambiente stesso
È un impatto concreto utile a capire l’area di in uenza (o task environment)
L’ambiente internazionale
Il settore internazionale può riguardare in modo diretto molte organizzazioni
Ogni organizzazione è soggetta a un enorme incertezza quando entra nell'ambiente internazionale
ed eventi internazionali possono in uenzare tutti i settori nazionali
Paesi e organizzazioni di tutto il mondo sono legati come mai prima d'ora e i cambiamenti
economici, politici e socioculturali in una zona del mondo niscono per ripercuotersi su altre aree
Di erenziazione e integrazione
Un'altra risposta all'incertezza è il grado di di erenziazione e integrazione tra le unità organizzative
La di erenziazione organizzativa fa riferimento alla diversità degli orientamenti cognitivi ed emotivi
tra i manager di di erenti unità funzionali ed è la diversità della struttura formale tra tali unità
Quando l'ambiente è complesso le unità diventano molto specializzate
Il successo all'interno di ogni settore richiede speciali competenze e comportamenti. I dipendenti
di un'unità di ricerca e sviluppo hanno quindi attitudini, valori e obiettivi che li distinguono per
esempio dei dipendenti delle unità di produzione
Uno studio di Lawrence e Lorsch far risultare che ogni unità si era evoluta verso un diverso
orientamento e una diversa struttura allo scopo di gestire speci che sezioni dell'ambiente
esterno. Ogni unità ha interagito con gruppi esterni diversi
L’e etto negativo dell'alta di erenziazione è la collaborazione di coltosa
Inoltre all'aumentare dell'incertezza le organizzazioni aumentano di molto, in percentuale, il
personale di management ad attività di integrazione
Nelle attività caratterizzate da ambienti molto semplici e stabili, quasi nessun manager viene
assegnato ai ruoli di integrazione (contro il 22% di organizzazioni più complesse)
Le organizzazioni hanno risultati migliori quando i livelli di di erenziazione e integrazione
corrispondono al livello di incertezza e complessità dell'ambiente
Instagram venne preso da Facebook nel 2012 e mise a punto una missione ambiziosa, ossia
quella di catturare e condividere i momenti del mondo. Nel giro di pochi anni l’allora AD Kevin
Systrom con il cofondatore Mike Krieger si accorsero della necessità di un supporto operativo, a
tale scopo arrivò Marne Levine che dal 2016 operò per creare ordine dal caos, sviluppando degli
obiettivi precisi e chiari. Ha lavorato con i manager per ssare obiettivi anche riguardo
l’assunzione di collaboratori e lo sviluppo di nuovi prodotti, il che ha portato Instagram ad essere
un vero e proprio business con ricavi da miliardi di dollari
È importante che i manager ssino in maniera chiara degli obiettivi e delle strategie, importanti per
delineare la direzione in cui si vuole procedere per far crescere l’azienda. Senza una posizione ed
una direzione precise è impossibile raggiungere qualsiasi risultato. È il caso di Yahoo che ha
subito un forte declino a causa della carenza di un’identità ben precisa (“se sei tutto non sei
niente”)
Il processo di determinazione della direzione strategica ha inizio tipicamente con una rilevazione
delle opportunità e delle minacce presenti nell’ambiente esterno e con la rilevazione dei punti di
forza e di debolezza interni per arrivare a de nire la competenza distintiva dell’azienda.
- Analisi SWOT: implica un’attenta valutazione dei punti di forza, delle debolezze, delle
opportunità e delle minacce che in uenzano le performance dell’organizzazione. Le
informazioni sulle opportunità e minacce esterne derivano da molteplici fonti (es. clienti,
fornitori, consulenti), mentre le informazioni riguardo i punti di forza e di debolezza interni
derivano da vari tipi di rapporti interni (es. bilanci aziendali, indici nanziari, conti economici)
- Elaborazione di scenari: implica l’osservazione di attuali tendenze e discontinuità per
visualizzare le prospettive future. È un metodo per valutare il “come potrebbe essere”
dell’azienda. È stato dimostrato come i maggiori danni alle aziende derivino da fatti che
nessuno aveva programmato, che nessuno era stato in grado di prevedere che potessero
accadere. Fondamentalmente permette di immaginare eventi futuri e sviluppare un’idea per la
gestione di tali eventi. Di solito per ogni insieme di fattori che potrebbero colpire l’azienda si
sviluppano cinque scenari (dal più ottimista al più pessimista)
Si valuta poi l’e cacia degli sforzi organizzativi, ovvero la misura in cui l’organizzazione realizza i
propri obiettivi. La misurazione delle performance fornisce un feedback su quello che è l’ambiente
interno, si guardano le performance passate per decidere cosa si farà in futuro
Possiamo dire che il ruolo del top manager è importante perché deve formulare obiettivi calibrati
all’ambiente e alla condizione in cui ci si trova in quel momento e deve essere in grado di adattare
la strategia al variare delle condizioni
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Obiettivi e strategie organizzative sono messi a fuoco in quello che prende il nome di progetto
strategico. Il progetto strategico implica che tutte le energie e le risorse dell’organizzazione
vengano indirizzate verso un unico obiettivo generale e ben de nito, uni cante e convincente (es.
un obiettivo ambizioso è quello di Coca Cola “mettere una Coca Cola in mano ad ogni
consumatore del mondo”)
- Missione: obiettivo generale di un’organizzazione, è l’espressione degli obiettivi u ciali, fa
riferimento a dichiarazioni formali sull’ambito di business e sui risultati che l’organizzazione
cerca di raggiungere, è spesso messa per iscritto su un manuale di linee guida, è vista come
uno strumento di comunicazione e permette agli stakeholder di identi carsi o meno negli
obiettivi aziendali, è fondamentale a tale proposito che vi sia legittimità operativa così che gli
stakeholder nutrano una buona opinione dell’organizzazione
- Vantaggio competitivo: lo scopo generale del progetto strategico è quello di indirizzare
l’organizzazione verso la maturazione di un vantaggio competitivo rispetto alle altre, che le
permetta di essere vista come la scelta migliore per soddisfare le esigenze dei clienti, si
ricercano potenziali aperture competitive da poter colmare per risultare migliori dei concorrenti
- Competenza distintiva: è qualcosa che l’organizzazione fa particolarmente bene rispetto ai
concorrenti, i manager individuano ciò che l’impresa svolge bene e ne strutturano tutto intorno
la loro strategia di punta
Gli obiettivi u ciali e la missione delineano un sistema di valori e stabiliscono un ne generale per
l’organizzazione. Gli obiettivi operativi delineano, invece, i suoi compiti principali, sono espliciti e
ben de niti. Permettono ai dipendenti di essere a conoscenza del ne a cui devono arrivare e
dunque di essere motivati a lavorare per arrivarci e per ottenere risultati importanti. Secondo gli
studi, dipendenti coinvolti lavorano meglio e sono più produttivi. Delineano linee guida per il
processo decisionale e per il comportamento dei dipendenti
In ne, sono importanti perché sono uno dei metri di giudizio che permettono di valutare la
performance di un’organizzazione
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Una strategia è un piano per l’interazione con l’ambiente competitivo volto a raggiungere gli
obiettivi organizzativi. Alcuni manager pensano ad obiettivi e strategie come concetti
intercambiabili, per generalizzare: gli obiettivi sono a dove l’organizzazione vuole giungere e le
strategie sono i modi in cui vuole arrivarci
Ci sono due modelli fondamentali per la formulazione di strategie:
1. Le strategie competitive di Porter
2. La tipologia strategica di Miles e Snow
La tipologia di Miles e Snow si basa sull’idea che i manager cerchino di formulare strategie che
siano congruenti con l’ambiente esterno. Ci sono quattro strategie principali:
1. Impresa esploratrice, innovare, assumere rischi per avere nuove opportunità e crescere,
adatta ad ambienti dinamici e in crescita, dove la creatività è più importante dell’e cienza
2. Impresa difensiva, stabilizzare prodotti e clienti, mirando allo snellimento rinunciando ad
innovazione e crescita, si mira all’e cienza interna e al controllo per o rire prodotti a dabili e
di qualità, adatta a settori in declino e ambienti stabili
3. Impresa analitica, livello delle attività stabile innovando al contempo alla periferia, stabilizzare
le linee di prodotto e clienti consolidati, sperimentare alcune nicchie con nuovi prodotti,
bilanciare le attuali linee di prodotto con lo sviluppo creativo di nuove
4. Impresa reattiva, reagire agli stimoli dei competitor, non ci sono piani, adatto al breve periodo,
ma comporta rischi a lungo andare, richiede la risposta alle variazioni e ai cambiamenti,
reazione ai problemi
La struttura organizzativa in base alla strategia:
- Leadership di di erenziazione, si crea un’organizzazione con forte orientamento
all’apprendimento, essibilità, spazi per la ricerca, processi su misura del cliente, rispondere
velocemente al mercato, creatività
- Leadership di costo, e cienza, forte controllo e autorità centrale, accentramento decisionale,
procedure standard non orientate al cliente, compiti routinari e limitata responsabilità
- Esplorazione, orientati ad apprendimento, strutture essibili, informazioni condivise,
decentramento decisionale, collaborazione, R&S
- Difesa, e cienza, autorità centralizzata, controllo dei costi, limitata responsabilità
- Analisi, più complesse cercano di bilanciare e cienza e apprendimento, controllo e
responsabilità dipende dalle aree
- Di reazione, non chiaro approccio organizzativo, la struttura varia nel tempo
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Possiamo dire che la strategia in uenza profondamente la struttura organizzativa, ma ci sono
anche altri fattori contingenti che ne determinano la forma. Tali fattori sono l’ambiente, le
tecnologie, le dimensioni (ciclo di vita) e la cultura
L’e cacia valuta la misura in cui vengono raggiunti molteplici obiettivi, l’e cienza è invece un
concetto che si riferisce al funzionamento interno dell’organizzazione, l’e cacia organizzativa è
l’ammontare delle risorse usate per produrre un’unità di output (rapporto tra input e output)
E cienza ed e cacia possono essere correlate, ma non sempre sono collegate
È di cile misurare l’e cacia nelle organizzazioni, infatti sono entità frammentate e varie, svolgono
molte attività volte a numerosi obiettivi e risultati
La scelta rispetto alle modalità di valutazione dell’e cacia organizzativa spetta al Consiglio di
Amministrazione. L’organizzazione si dice che sia un costrutto sociale, ossia viene creata da un
singolo o da un gruppo di persone, non esiste di per sé in natura nel mondo esterno
Dato che l’e cacia è multidimensionale, anche le valutazioni della stessa lo sono
Essendo le organizzazioni dei sistemi aperti, esse prendono delle risorse dall’ambiente (input), le
lavorano e le rimandano trasformate nell’ambiente stesso (output)
Ci sono quattro approcci fondamentali per la misurazione dell’e cacia:
1. Approccio degli obiettivi
2. Approccio delle risorse
3. Approccio dei processi interni
4. Approccio dei costituenti strategici
Spesso i manager utilizzano indicatori sfruttati in più di uno dei quattro approcci alla misurazione
dell’e cacia. Alcuni possono essere quantitativi e tangibili altri qualitativi e intangibili
L’approccio degli obiettivi consiste nell’identi care gli obiettivi di output di un’organizzazione e
nel rilevare la misura in cui questi sono stati conseguiti. È un approccio logico. Misura il progresso
in direzione al raggiungimento di tali obiettivi.
Gli indicatori sono:
- Redditività
- Quota di mercato
- Crescita
- Responsabilità sociale
- Qualità del prodotto
Utile in quanto gli obiettivi di output (che possono essere applicati anche alle non pro t) sono
facilmente misurabili. Tuttavia, ci sono dei punti di debolezza, ossia: gli obiettivi sono di cilmente
individuabili e spesso si utilizzano indicatori soggettivi. L’e cacia non si può misurare basandosi
su un solo indicatore proprio per questa ragione: un’alta e cacia per un indicatore può risultare
bassa per un altro. Inoltre, un’organizzazione persegue molti obiettivi contemporaneamente e
questo rende l’approccio agli obiettivi una scelta complessa. Un buon manager deve essere in
grado di individuare quali obiettivi considerare e quali indicatori utilizzare
L’approccio basato sulle risorse guarda al lato degli input del processo di trasformazione
Fondamentalmente, si prende come idea di organizzazioni e caci quelle organizzazioni in grado
di gestire risorse di valore, in quanto le risorse preziose ben gestite, sul piano strategico,
forniscono un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti
Gli indicatori sono:
- Posizione negoziale, ossia, la capacità dell’organizzazione di ottenere risorse scarse e di valore
dal suo ambiente
- Capacità dei decisori dell’organizzazione di percepire e interpretare correttamente le reali
caratteristiche dell’ambiente esterno e le forze dell’o erta
- Capacità dei manager di utilizzare risorse tangibili e intangibili per performance superiori
- Capacità di rispondere ai cambiamenti dell’ambiente
È utile nel momento in cui risulta di cile ottenere altri indicatori della performance, soprattutto in
molte non pro t e aziende operanti nel sociale. Numerose organizzazioni a scopo di lucro
ricorrono a tale approccio perché le risorse sono essenziali per il successo competitivo
Presenta anche numerosi svantaggi, oltre alla preziosa utilità, è importante una buona capacità di
acquisizione e gestione delle risorse solo nel momento in cui esse si utilizzino per un prodotto che
soddisfa un bisogno riscontrabile nell’ambiente. Presuppone la stabilità di mercato e non
considera il valore mutevole di varie risorse al variare dell’ambiente competitivo e delle esigenze
dei clienti
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L’approccio dei processi interni vede l’e cacia come lo stato di salute e l’e cienza interna
all’organizzazione. Un’organizzazione e cace evidenzia processi interni uidi e ben funzionanti, in
cui le attività delle unità organizzative si armonizzano assicurando un’elevata produttività
Non considera l’ambiente esterno, è importante ciò che l’organizzazione ricava dalle risorse
(output generati dalle risorse). Dà particolare importanza ai rapporti umani interni all’azienda
Gli indicatori sono:
- Cultura aziendale forte e un clima di lavoro positivo
- Rapporti basati sulla ducia tra personale e management
- E cienza operativa (es. minime risorse, massimo risultato)
- Comunicazione orizzontale e verticale non distorta
- Crescita e sviluppo dei dipendenti
- Interazione tra le parti dell’organizzazione
Utile perché l’e ciente uso delle risorse e l’armonioso funzionamento interno sono buoni
parametri per valutare l’e cacia organizzativa. Dipendenti felici, motivati e coinvolti sono
fondamentali per misurare l’e cacia
Vi è, poi, il cosiddetto approccio dei valori competitivi che tenta di bilanciare l’attenzione a
diverse parti dell’organizzazione anziché focalizzarsi su una di esse. Riconosce che le
organizzazioni fanno molte cose e producono molti risultati; perciò, combina diversi indicatori di
e cacia in un unico schema. L’approccio è basato sull’idea che possano esserci disaccordi e
punti di vista di erenti su quello che costituisce l’e cacia. Infatti, i manager a volte non
concordano nell’individuare gli obiettivi più importanti da perseguire e misurare
Il modello è stato sviluppato originariamente da Quinn e Rohrbaugh per unire i diversi indicatori di
performance utilizzati da manager e ricercatori. Si sono prodotti delle dimensioni fondamentali
che rappresentano i valori competitivi di management nelle organizzazioni
Gli indicatori sono:
- Focus dell’organizzazione, ovvero se i valori dominanti siano interni o esterni, un focus interno è
indice di un’organizzazione in cui ci si preoccupa del benessere dei dipendenti, un focus
esterno enfatizza invece il benessere dell’organizzazione stessa rispetto all’ambiente
- Struttura organizzativa, ovvero se sia stabile o essibile, da cui dipende se si dia più importanza
all’apprendimento o all’e cienza
In un’organizzazione con focus esterno e struttura essibile c’è enfasi sui sistemi aperti, l’obiettivo
primario è la crescita e l’acquisizione di risorse, i sotto obiettivi sono la essibilità, la prontezza e
la valutazione esterna
In un’organizzazione con focus interno e struttura essibile c’è enfasi sulle relazioni umane,
l’obiettivo primario è lo sviluppo delle risorse umane, i sotto obiettivi sono la coesione, la morale
e la formazione
In un’organizzazione con focus esterno e struttura stabile c’è enfasi sugli obiettivi razionali,
l’obiettivo primario è la produttività, l’e cienza e il pro tto, i sotto obiettivi sono la piani cazione e
la scelta degli obiettivi.
In un’organizzazione con focus interno e struttura stabile c’è enfasi sul processo interno,
l’obiettivo primario è la stabilità e l’equilibrio, i sotto obiettivi sono la gestione dell’informazione e
della comunicazione
È un approccio utile per due contributi essenziali:
1. Integra concetti diversi di e cacia in una prospettiva unitaria
2. Richiama l’attenzione su come i criteri di e cacia siano costruiti socialmente a partire dai
valori manageriali e mostra come valori contrapposti possano coesistere
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CAPITOLO 7
Le bene t corporation sono società a scopo di lucro destinate a perseguire obiettivi sociali oltre
che commerciali
Sono legalmente abilitate a destinare i pro tti a una missione sociale piuttosto che distribuirli agli
azionisti
Ad oggi le aziende sono attente ai problemi legati alla sostenibilità, cercano di ridurre le emissioni
e sviluppare prodotti rispettosi dell’ambiente
Si cerca spesso di puntare sul riciclo
Esempio di bene t corporation: Patagonia
La maggior parte delle organizzazioni a scopo di lucro stanno adottando quindi nuove tattiche
nella direzione della sostenibilità aziendale
Un numero sempre crescente di imprese viene oggi fondato con duplice scopo di servire
l’ambiente e realizzare al contempo pro tti su cienti al sostentamento dell’azienda
1. Il movimento ambientalista
Per sostenibilità si intende la capacità di generare ricchezza senza compromettere l’impatto
sociale o la responsabilità per l’ambiente
Ciò signi ca soddisfare le esigenze attuali e future degli stakeholder preservando al contempo
ambiente e società in modo che anche le generazioni future possano essere soddisfatte
In ogni decisione strategica bisogna porre attenzione anche alle implicazioni ambientali e sociali in
modo che gli obiettivi nanziari siano raggiunti in modo socialmente responsabile
Molte organizzazioni si sono dedicate alla causa ambientalista per preservare l’ambiente, stimolati
dal cambiamento della sensibilità sociale e dall’in uenza dei social media e di internet
3. Il capitalismo consapevole
Detto anche approccio del valore condiviso
Si intendono politiche e prassi organizzative che contribuiscono al successo economico di
un’azienda e al tempo stesso determinano un miglioramento delle condizioni economiche e
sociali delle comunità locali in cui la stessa opera
Signi ca proporsi un ne superiore, al di la del pro tto economico
Cercare di far emergere il meglio delle persone, promuovere ducia e rispetto
Etica organizzativa
È importante ricordare che le decisioni etiche vanno oltre i comportamenti regolati dalle leggi in
senso stretto; una norma di legge nasce da una serie di principi codi cati che descrivono il modo
in cui una persona dovrebbe comportarsi, principi generalmente accettati dalla società e che
possono essere fatti valere in tribunale
Gli standard etici si applicano per lo più ad aspetti del comportamento non regolati dalla legge,
mentre una norma di legge riguarda comportamenti non regolati da standard etici
Le leggi vigenti spesso ri ettono un insieme di giudizi morali ma non tutti questi ultimi sono
codi cati da leggi
Molti sono convinti che non infrangendo la legge hanno un comportamento eticamente corretto
ma non è sempre vero: molti comportamenti a oggi non sono stati regolamentati ma i manager
devono avere alta sensibilità all’emergere di nuovi valori
L’etica organizzativa consiste in principi che guidano le decisioni e i comportamenti dei manager
in merito al fatto che essi siano giusti o sbagliati sotto l’aspetto morale
Comportarsi in modo etico ha a che fare con il processo decisionale
Un dilemma etico si presenta in una situazione in cui occorre stabilire cosa è giusto o sbagliato
ma è impossibile farlo con chiarezza perché si è in un con itto di valori; inoltre giusto o sbagliato
non possono mai essere identi cati chiaramente
Le scelte possono essere facilitate stabilendo valori etici all'interno dell'organizzazione come
parte della cultura aziendale per fornire alle persone delle linee guida a nché prendano la
decisione migliore dal punto di vista morale
Nate Fick, ex capitano dei Marine, paragonò le squadre dei fucilieri statunitensi ai corpi di ballo,
dicendo che i movimenti di ognuno dipendono da quelli degli altri. Nonostante l’opinione comune
vedesse l’organizzazione del corpo dei Marine come la più brillante mai ideata da una squadra,
Robert Neller la modi cò aggiungendo due nuove posizioni e riducendo il numero complessivo
dei componenti. Egli apportò anche moltissime modi che per poter gestire al meglio le operazioni
dati i cambiamenti nelle battaglie in cui è diventata fondamentale la circolazione delle
informazioni. Al pari di tutte le organizzazioni, dunque, anche i capi militari apportano
cambiamenti strutturali per poter restare al passo con le variazioni dell’ambiente esterno
Molte organizzazioni ricorrono a innovazioni strutturali per ottenere il coordinamento e la
essibilità di cui hanno bisogno. A causa della complessità del mondo attuale, sono molto più
complesse anche le organizzazioni rispetto al passato. Nonostante ciò, in realtà, sono molte le
aziende che ancora oggi mantengono un’organizzazione tradizionale, pur necessitando sempre di
riorganizzazioni
Relazioni di reporting
Una volta stabilite le attività di lavoro e le unità organizzative necessarie, adesso bisogna inserirle
all’interno della gerarchia organizzativa. Le relazioni di reporting, o catena del comando, vengono
rappresentate in un organigramma da linee verticali, senza soluzione di continuità che collega
ogni persona nell’organizzazione e mostra chi riporta a chi le informazioni
In una struttura funzionale, le attività vengono raggruppate in base a una funzione comune (in
base al criterio della competenza specialistica), dalla base no al vertice dell’organizzazione
Il principio ispiratore di questo modello consiste nella ricerca del massimo grado di
specializzazione delle singole funzioni. Vi sono alcuni punti di forza: promuove il raggiungimento
di economie di scala all’interno di varie funzioni, man mano che cresce la dimensione, infatti, tutti i
dipendenti si trovano nello stesso luogo e possono condividere le stesse strutture; facilita lo
sviluppo di conoscenze e capacità approfondite da parte dei dipendenti, in quanto ogni unità
svolge una sola attività; permette all’organizzazione di conseguire obiettivi funzionali
È da preferire in presenza di un solo prodotto o pochi prodotti. Vi sono anche punti di debolezza:
lentezza di risposta ai cambiamenti ambientali che richiedono un coordinamento tra le unità
organizzative; la gerarchia viene sovraccaricata, le decisioni da prendere si accumulano e i top
manager non reagiscono in modo rapido; uno scarso coordinamento orizzontale tra le unità
organizzative lentezza di innovazione, a causa dello scarso coordinamento; limitata visione che i
dipendenti hanno degli obiettivi generali. Se non si vuole passare ad una struttura di erente si
inserisce il product manager, che a anca il vertice e coordina e integra le unità organizzative
rispetto ad un prodotto che non è dentro la gerarchia, ma sta al di fuori
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Oggi si assiste a uno spostamento verso strutture più piatte e orizzontali. Le organizzazioni
compensano la gerarchia funzionale verticale instaurando collegamenti orizzontali
I manager migliorano il coordinamento orizzontale utilizzando i sistemi informativi, il contatto
diretto tra le unità, gli integratori full-time o i project manager, le task force o i team
La struttura divisionale viene indicata come struttura per prodotto o “strategic business unit”
Attraverso questa struttura le attività possono essere organizzate in base ai singoli prodotti,
servizi, gruppi di prodotti, progetti o programmi principali, divisioni, business. Il tratto distintivo è
che il raggruppamento è basato sull’output dell’organizzazione
I punti di forza sono: promuove la essibilità e il cambiamento, in quanto ogni unità è più piccola e
si può facilmente adattare ai cambiamenti dell’ambiente; decentralizza il processo decisionale, in
quanto le linee di autorità convergono a un livello più basso nella gerarchia, ottiene il
coordinamento tra le unità funzionali. È preferibile per le organizzazioni di grandi dimensioni con
molti prodotti. Permette alle unità di adattarsi a di erenze di prodotto, geogra che, di clientela
Porta alla soddisfazione del cliente perché la responsabilità sul prodotto e i punti di contatto sono
chiari. I punti di debolezza sono: elimina le economie di scala e ogni dimensione si organizzerà in
unità lavorative; scarso coordinamento tra le linee di prodotto, in quanto le aziende producono
diversi prodotti e non hanno meccanismi di collegamento; non vi è la specializzazione tecnica e
l’approfondimento delle competenze; rende di cile l’integrazione e la standardizzazione tra le
linee di prodotto
La struttura per area geogra ca è costituita dagli utenti o clienti dell’organizzazione; ogni regione
della nazione può avere gusti e necessità distinte; ogni unità geogra ca include quindi tutte le
funzioni necessarie per produrre e commercializzare prodotti in quella regione. Con questa
soluzione l’organizzazione si può adattare agli speci ci bisogni nella propria regione, e i
dipendenti si identi cano con obiettivi regionali piuttosto che nazionali, viene enfatizzato il
coordinamento orizzontale all’interno di una speci ca regione
Struttura a matrice
Una struttura organizzativa ha bisogno di essere multi focalizzata in modo che sia i prodotti sia le
funzioni siano evidenziati nella stessa misura. Può essere usata quando sia l’esperienza
tecnica sia l’innovazione di prodotto e il cambiamento sono importanti per raggiungere gli
obiettivi organizzativi. La matrice è un potente meccanismo di collegamento orizzontale, in essa
sia la divisione per prodotti che la struttura funzionale sono implementate simultaneamente
I manager di prodotti e funzioni hanno la stessa autorità all’interno dell’organizzazione, e i
dipendenti riportano ad entrambi
La struttura matrice è simile all’utilizzo degli integratori full-time o dei product manager
Le tre condizioni (di uguale importanza) per la struttura a matrice sono:
1. Si tende a condividere risorse scarse tra le linee di prodotto. L’organizzazione è tipicamente di
media dimensione e ha un moderato numero di linee di prodotto. Vi è la necessità di un
utilizzo condiviso e essibile delle persone e dei macchinari tra quei prodotti
2. Esiste una pressione ambientale verso 2 o più output critici, per esempio verso una
conoscenza tecnica approfondita e l’innovazione di prodotto. Questa duplice pressione
implica il bisogno di un bilanciamento di potere tra il versante funzionale dell’organizzazione e
quello del prodotto e si rende necessaria una struttura a duplice autorità per mantenere tale
bilanciamento
3. L’ambiente di riferimento dell’organizzazione è complesso e incerto. Frequenti cambiamenti
esterni richiedono grande coordinamento e elaborazione di informazioni in direzione verticale
e orizzontale
Molte aziende hanno trovato di cile realizzare e mantenere una matrice bilanciata; si sono
sviluppate due varianti della struttura a matrice:
- La matrice funzionale: i capi delle funzioni hanno un’autorità maggiore e i manager di progetto
coordinano le attività relative al prodotto stesso
- La matrice del prodotto: i manager di prodotto hanno un’autorità maggiore e i manager delle
funzioni assegnano il personale tecnico ai progetti, fornendo competenze quando è necessaria
una consulenza
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Punti di forza e di debolezza
La struttura a matrice è da preferire quando il cambiamento ambientale è elevato e quando gli
obiettivi ri ettono una duplice necessità
La struttura a duplice linea di autorità facilita la comunicazione e il coordinamento per a rontare il
rapido cambiamento ambientale. La matrice facilita la discussione e l’adattamento a problemi
inaspettati, è idonea in organizzazioni di dimensioni limitate, con poche linee di prodotto
I punti di forza sono:
- Realizza il coordinamento necessario per far fronte a richieste duali da parte dei clienti
- Assicura la condivisione essibile delle risorse umane tra i prodotti
- Si adatta a decisioni complesse e cambiamenti frequenti in un ambiente instabile
- O re opportunità per lo sviluppo di competenze sia funzionali sia di prodotto
- È da preferire in organizzazioni di media grandezza con molteplici prodotti
I punti di debolezza sono:
- Espone i partecipanti ad una duplice autorità, può creare confusione e risultare frustrante
- Implica che i partecipanti abbiano buone capacità interpersonale e ricevano una formazione
approfondita sulle relazioni umane
- Comporta frequenti riunioni e sessioni di risoluzione dei con itti per i manager
- Non può funzionare se i partecipanti non la comprendono, essi devono collaborare gli uni con
gli altri, senza a darsi all’autorità verticale
- Richiede grandi sforzi per mantenere un bilanciamento del potere
Struttura orizzontale
Un recente approccio all’organizzazione è costituito dalla struttura orizzontale. Le organizzazioni
in genere si muovono verso una struttura orizzontale, attraverso una metodologia di
reengineering, che consiste nel riprogettare un’organizzazione verticale lungo il usso dei suoi
processi orizzontali. Un processo è un insieme di compiti o attività impiegati nella trasformazione
degli input in output che creano valore per i clienti
Anziché focalizzarsi su compiti limitati strutturati in unità funzionali separate, enfatizzano i
processi chiave che percorrono orizzontalmente l’organizzazione e sviluppano team di
collaboratori che lavorano insieme per servire i clienti
Questo tipo di struttura elimina la gerarchia verticale e i con ni tra unità organizzative, in
risposta ai profondi cambiamenti dell’ambiente di lavoro e dell’ambiente economico negli ultimi
venti anni, primo fra tutti il progresso tecnologico e informatico
Le caratteristiche principali della struttura orizzontale sono:
1. La struttura viene creata intorno a processi chiave inter funzionali piuttosto che intorno a
compiti, funzioni o aree geogra che, quindi con ni tra le unità si annullano
2. I team auto-diretti stanno alla base della progettazione e della performance organizzativa
3. I “process owner” hanno la responsabilità di ogni processo chiave nella sua interezza
4. Alle persone che compongono un team sono fornite le competenze, gli strumenti, la
motivazione e l’autorità per prendere le decisioni
5. I team dispongono della libertà di pensare in maniera creativa e di reagire in maniera essibile
alle nuove s de che si manifestano
6. I clienti sono il fattore guida dell’organizzazione orizzontale, l’e cacia viene misurata sulla
base della soddisfazione dei clienti, dei dipendenti e del risultato nanziario
7. La cultura è caratterizzata da apertura, ducia e collaborazione e sul miglioramento continuo
Valorizza il benessere dei dipendenti.
Divisione internazionale
Nel momento in cui le aziende iniziano a esplorare opportunità internazionali, esse incominciano
in genere con l’avvalersi di un’unità di export, che si sviluppa poi in una divisione internazionale
E’ un’unità costituita all’interno dell’organizzazione che gestisce gli a ari nei vari Paesi per
conto della struttura interna, ha una propria gerarchia per gestire gli a ari, nonostante le
strutture funzionali siano utilizzate a livello domestico, esse sono adottate meno frequentemente
per gestire un business a livello mondiale
Modello transnazionale
Il modello transnazionale rappresenta il tipo più avanzato di organizzazione internazionale, tale
modello applica il concetto di learning organization ad aziende multinazionali di immense
dimensioni. La loso a gestionale è basata sull’interdipendenza ed è caratterizzato da un alto
grado di di erenziazione pur o rendo livelli elevati di coordinamento, apprendimento e
trasferimento della conoscenza tra divisioni tra loro distanti
Le caratteristiche distinguono l’organizzazione transnazionale da altre forme organizzative sono:
- Le proprietà e le risorse sono disperse su scala mondiale in attività altamente specializzate e
collegate fra loro tramite relazioni di interdipendenza: le risorse e la capacità sono ampiamente
di use per aiutare l’organizzazione ad individuare e reagire a stimoli diversi come le esigenze di
mercato, gli sviluppi tecnologici o le tendenze dei consumatori che emergono in diverse parti
del mondo, per cui i manager sviluppano relazioni di interdipendenza tra le varie unità di
prodotto, funzione o area geogra ca
- Le strutture sono essibili e sempre mutevoli: tale struttura opera in modo da poter
centralizzare alcune funzioni in un Paese e altre in un Paese diverso, attuando una forma di
decentramento funzionale nelle sue varie sedi disperse geogra camente
- I manager delle sussidiare avviano strategie e innovazioni che diventano strategie per l’intera
azienda: i manager di ogni nazione hanno l’autorità per avviare programmi in risposta a
tendenze emergenti locali, in quanto le esigenze e le opportunità ambientali variano
- L’integrazione e il coordinamento sono ottenuti principalmente attraverso la cultura aziendale,
la condivisione della visione e dei valori e lo stile di gestione, piuttosto che attraverso strutture e
sistemi formali: tale modello è essenzialmente una struttura orizzontale. Per ottenere unità e
coordinamento i leader dell’organizzazione creano valori e prospettive condivise tra i manager
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