PUBBLICITA'
CAPITOLO 1: L'AZIENDA E LA
COMUNICAZIONE
1. Ruoli e figure aziendali:
Sopra a queste funzioni si situano ruoli manageriali pi elevati connessi con necessit
di coordinamento e di razionalizzazione dei processi all'interno dell'azienda; si tratta di
ruoli che si occupano pi del funzionamento generale dell'azienda che di quello di
specifici prodotti/servizi:
2. La comunicazione interna:
E' difficile tracciare una grigli delle strutture ideali, in quanto esistono pro e contro per
ciascuna delle due, ma esiste un aspetto che ha due facce contrapposte:
IL PROCESSO DECISIONALE
A seconda delle dimensioni aziendali e della rilevanza del prodotto/servizio per
l'azienda le figure citate diventano protagoniste del processo decisionale volto a
definire la comunicazione dell'azienda.
Per avviare un processo decisionale senza intoppi bisogna capire a quale livello si
colloca l'interlocutore:
PERCH COMUNICARE?
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
L'azienda ha la necessit di comunicare. La comunicazione capace di generare
comportamenti positivi nei suoi confronti sotto forma di call to action (acquisto di
beni) o di loyalty (fedelt di marca) o di invisibile assets (accrescimento delle
valenze positive dell'immagine aziendale).
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
CONCEPT DI PRODOTTO ED EVENTUALI PLUS: sintesi del prodotto (cosa si
propone, come lo si far, a chi ci si rivolge) ed eventuali caratteristiche
particolari e innovative
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO: informazioni del prodotto per come si
presenta
ILLUSTRAZIONE DELL'OFFERTA COMMERCIALE: prezzo ed eventuale
promozione e concorso
INFORMAZIONI SUL TARGET: sintesi del profilo degli acquirenti potenziali
POSITIONING RICHIESTO: posizionamento che si vuole dare al prodotto
attraverso la comunicazione
ADVERTISING CONCEPT: come si vuole la pubblicit, pensiero dell'azienda su
come si vuole che la pubblicit venga impostata
MOOD VOLUTO E RICERCATO: linguaggio e tono del messaggio
ALTRE SPECIFICHE IMPORTANTI: altre info sul prodotto
STRUTTURA CAMPAGNA MEDIA IPOTIZZATA: informazioni sui mezzi, il
formato dei comunicati, la pressione della campagna, il periodo di
comunicazione, budget.
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
La comunicazione a 360 utilizza diversi mezzi per gestire la complessit del
rapporto azienda- consumatore.
Il marketing virale una nuova forma di comunicazione che punta al
coinvolgimento emotivo e diretto col consumatore attraverso varie iniziative sul
territorio o in rete (eventi musicali, tour, spot interattivi). Cerca di instaurare un
rapporto diretto con il target potenziale.
Il media mix: il mezzo pi idoneo che funge da veicolo della pubblicit alla luce
dell'incrocio fra gli obbiettivi che la pubblicit si pone e a peculiarit dei singoli mezzi.
--> Per scegliere con quale agenzia collaborare ci sono inoltre altri 2 metodi: LE GARE
o LA SCELTA PONDERATA.
CAPITOLO 2: L'AGENZIA DI
PUBBLICITA'
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
Che cos' la pubblicit?
dal punto di vista dell'azienda: mestiere tecnico con precise regole, parte
del marketing mix, strumento per raggiungere degli obbiettivi commerciali
dal punto di vista estetico: analisi della pubblicit nella sua forma e nel suo
stile seguendo mode e linguaggi che mutano nel tempo
dal punto di vista della sociologia e dell'antropologia: influenzata dal
costume di ogni epoca nelle strutture sociali dove viene utilizzata
Un tempo le attivit delle agenzie si definivano: Above the line (ATL) [pubblicit
convenzionale/tabellare come la televisione, la radio, la stampa, le affissioni e il
cinema] o Below the line (BTL) [pubblicit non convenzionale come pr, eventi e
promozioni, merchandising, sponsorizzazione, direct marketing, packaging].
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
AMMINISTRAZIONE E GESTIONE
I tempi della campagna dipendono dalle situazioni e dai mezzi scelti: [ON AIR= messa
in onda di una campagna ]
La pubblicit considerata una vera e propria rivoluzione culturale, tipica del 900,
fondamentale per l'aggiornamento delle persone in fatto di abitudini di consumo, stili
di vita e innovazione tecnologica.
CARTATTERISTICHE STILISTICHE:
perfetta alchimia tra parole e immagini (grazie anche alla nascita della coppia
creativa)
alta considerazione del pubblico
2 TRATTI DISTINTIVI:
1. ironia: strumento in grado di strizzare l'occhio a una cerchia di
consumatori che condividono lo stesso codice espressivo, come fosse il
linguaggio di una specifica trib. fa sentire il pubblico il destinatario
elettivo del messaggio pubblicitario
2. negative approach: aveva il compito di prevenire le obiezioni dei
consumatori, anticipando e anzi enfatizzando i punti di debolezza che il
pubblico avrebbe attribuito al prodotto, rendendoli cos pi delle note
caratteristiche che dei veri e propri difetti
dichiarata sincerit
Niente inutili e barocchi orpelli artistici
CAMPAGNE:
LEVY : prima campagna creata dalle DDB fu per il pane caratteristico della
tradizione ebraica (Levy) e l'obbiettivo era allargare la fascia di consumatori al di
fuori della propria etnia di appartenenza. I manifesti realizzati proponevano cos
vari protagonisti della multietnica New York nei loro abiti da lavoro o in quelli tipici
delle loro etnie, intenti a mangiare il pane Levy.
Headline--> "Non devi essere ebreo per mangiare il pane di segale ebreo"
AVIS: sempre realizzata dalla DDB, realizzata per la societ di autonoleggio Avis,
dimostra la capacit di Bernbach di trasformare i punti deboli in virt. Avis non era
leader di mercato ma questo non era un difetto perch Bernbach lo utilizz per
dimostrare la necessit di Avis di lavorare con maggiore impegno e dedizione
headline--> "l'ambizione di tutti i secondi non forse diventare primi? Ebbene
per riuscirci occorre lavorare di pi e meglio del leader"
VOLKSWAGEN : la pi celebre fra le campagne di Bernbach, quella per il Beatle
(Maggiolino). La campagna produsse un ribaltamento degli schemi, al punto da
essere negli anni ammirata, imitata, manipolata e citata come poche altre. Il primo
annuncio fece leva sullo stereotipo tutto americano del "Think big" alternandolo in
un irriverente "Think Small". Bernbach decise di riferirsi al prodotto pubblicizzato
con sincerit: attributo spesso trascurato all'epoca. Applic dunque il negative
approch.
Headline--> "Think small"
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
LEO BURNETT (1891- 1971)
CARATTERISTICHE STILISTICHE
CAMPAGNE:
MARLBORO: ebbe inizio nei primi anni 60, quando la Philip Morris decise di
riconsiderare il posizionamento delle sue sigarette che all'epoca erano rivolte a un
target prettamente femminile e si distinguevano per un filtro rosso, la cui funzione
era nascondere le possibili macchie di rossetto.
Leo Burnett fece si che il prodotto fu riposizionato su un target maschile e la
scelta del testimonial pubblicitario cadde su un personaggio radicato nella
mentalit americana e sinonimo di virilit e durezza: il cowboy. A questi si
susseguirono di volta in volta altri soggetti tipicamente maschili, accomunati
dalla presenza di un vistoso tatuaggio sul polso all'epoca pratica del solo genere
maschile.
L'operazione fu ardua e la prima fase della saga non ottenne immediatamente il
successo auspicato Burnett non abbandon l'idea e spinse maggiormente sulla
figura del cowboy fino a raggiungere un successo in proporzioni inimmaginabili.
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
CARATTERISTICHE STILISTICHE
CAMPAGNE:
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
indirizzata ad un dettaglio apparentemente minimo, ma in realt di grande effetto:
il ticchettio dell'orologio.
Headline--> enfatizza una serie di benefit del veicolo "A sessanta miglia
all'ora, il rumore pi forte in questa nuova Rolls-Royce viene dall'orologio
elettrico". Da qui il lettore ricavava alcune info sul prodotto: un nuovo modello
di una marca di lusso, veloce, silenziosa ed dotata di un optional
d'eccezione (per l'epoca).
Bodycopy--> sotto il visual, per chi voleva andare oltre, si trovavano 600
parole che descrivevano le caratteristiche dell'auto nei minimi dettagli
CARATTERISTICHE STILISTICHE:
CAMPAGNE
ANACIN : (analgesico)
M&M's: "Si sciolgono in bocca ma non in mano"
--> lo stile di Reeves ebbe molto successo anche grazie alla situazione sociale in cui
era nato: l'America degli anni 50 e 60, in cui l'americano medio si riconosceva
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
maggiormente in valori come il realismo e la concretezza, che non nell'espressionismo
astratto e nella pop art. Alla luce di ci infatti Reeves and in pensione a 52 anni
perch ebbe compreso che il suo modo di fare pubblicit era ormai finito.
Nasce a Parigi
fa il giornalista
fonda con Bernad Roux l'agenzia "Roux-Sgula" a cui si aggiungono poi Alain
Cayzac e Goudard fondando la RSCG
Pubblica i libri "Hollywood lava pi bianco" e "Non dite a mia madre che faccio il
pubblicitario..lei mi crede pianista in un bordello"
CARATTERISTICHE STILISTICHE
Pubblicit spettacolo
passion why : formula la versione latina della "reason why"
Star strategy (vs. copy strategy): la marca deve essere gestita come una
persona, con l'obbiettivo di farne una star. Per questo le sue campagne prestano
particolare attenzione a ognuna della componenti del messaggio e si
contraddistinguono in maniera netta, ora per l'impiego di una grande qualit
formale, ora per l'utilizzo di un linguaggio forte e aggressivo. = si tratta di
comunicazioni di grandi impatto e spesso al limite della provocazione
secondo Sgula la standardizzazione delle merci rese superate e obsolete le
tecniche basate sull'enfasi del plus e che fosse ormai la comunicazione a dover
rendere riconoscibili e unici i prodotti, mettendoli in scena in maniera
spettacolare e unica.
il prodotto deve avere:
un fisico : sintesi fra l'essenza del prodotto e la sua immagine presso il
pubblico
uno stile: unico e difficilmente imitabile
un carattere: distintivo e desiderabile
CAMPAGNE:
nasce a Torino
fa mestieri diversi: operaio, ballerino, cameriere, apprendista, compositore in
una tipografia. Lavor per importanti aziende pubblicitarie come la Carpano e la
Pirelli
fonda nel 1946 la Armando Testa che da studio grafico si trasforma in 10 anni
in un'agenzia pubblicitaria
nel 1960 vince la gara per il manifesto delle Olimpiadi di Roma e realizza il suo
annuncio pi celebre per l'aperitivo Punt e Mes della Carpano
CARATTERISTICHE STILISTICHE
CAMPAGNE
PUNT E MES: manifesto del 1960 che venne esposto al MOMA (Museum of
Modern Art di New York). In questo annuncio Testa riesce a sintetizzare in una
forma geometrica semplice ed essenziale tutta la forza comunicativa del
product name. Nel manifesto, la potente traduzione grafica del nome del
prodotto si staglia su un fondo bianco, il tutto senza messaggi accessori, che
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
avrebbero rischiato di compromettere l'efficacia della comunicazione e la sua
comprensione e memorizzazione. Nell'immagine compaiono le "ossessioni"
dell'autore : alternanza di rosso e nero e forma- sfera.
L'annuncio sintetico e minimale, all'insegna del less is more.
Headline--> "Un punto di amaro e mezzo di dolce"
ESSELUNGA: realizzata dalla sua agenzia di cui ha preso le redini il figlio Marco.
Case history interessante; la campagna inizi nel 1955 all'insegna del "Da
noi la qualit qualcosa di speciale" e propone oggi come allora, una formula
visiva inaugurato dallo stesso Armando Testa negli anni 60. L'idea creativa
totalmente basata sull'ironia e reinterpreta in chiave antropomorfa i vari
alimenti in vendita nei supermercati Esselunga. Il risultato una campagna
molto accattivante e di grande successo. In questa saga ritroviamo molti
elementi stilistici e concettuali propri dello stile dell'agenzia: l'ironia, il colore, il
fondo bianco, l'estrema sintesi della headline, l'immediatezza del messaggio;
tutto ci simboleggia la continuit con la linea tracciata da Armando.
CARATTERISTICHE STILISTICHE
CAMPAGNE
PALMOLIVE
BIRRA SCHLITZ
CARATTERISTICHE STILISTICHE
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
impressionistic copy
atmosphere advertising
CARATTERISTICHE STILISTICHE
Testi antipubblicitari
toni tendenti all'assurdo
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
Prevede che nell'individuo la razionalit abbia sempre il sopravvento e che
quindi il consumatore compia sempre la scelta giusta. In psicologia la sua applicazione
si riscontra nel Behaviorismo (USA) e nella Riflessologia (Unione Sovietica) che
testimoniano quanto la psicologia abbia influenzato i primi studi della pubblicit.
obbiettivo della pubblicit quindi creare un sistema di riflessi condizionati per cui
nel momento in cui insorge un bisogno, ad esempio la sete, esiste una sola bevanda in
grado di soddisfarla. Questo meccanismo stato utilizzato da Coca Cola a partire dagli
anni 20 del Novecento, infatti nelle sue campagne pubblicitarie ha presentato una
situazione in cui insorgeva il bisogno della sete e un'unica bevanda in grado di
soddisfarla. [pay off: "Coca Cola refresh yoursef"].
--> Fondamentale nel processo S-R l'approccio per tentativi ed errori (trial and
error), secondo cui al nascere del bisogno, l'individuo tenta di soddisfarlo facendo una
serie di tentativi fino a che non trova il prodotto che soddisfa in modo ideale il suo
bisogno. Le volte successive, all'insorgere del bisogno, si rivolger immediatamente al
prodotto che l'ha gi soddisfatto/ricompensato una volta.
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
--> la pubblicit subliminale: utilizza stimoli che agiscono sotto la soglia di
consapevolezza dell'individuo; essa inserisce immagini e fotogrammi non percepibili a
livello conscio all'interno di veicoli di comunicazione che incoraggiano al consumo del
prodotto. Essa vietata dai codici deontologici pubblicitari di tutti i paesi.
L'INFLUENZA: l'equazione S-R, che era diventata S-I-R, ora aggiunge nuove
componenti:
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
MODELLI CLASSICI SUL FUNZIONAMENTO DELLA PUBBLICITA'
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
3. MODELLO DI PERCY e ROSSITER: sostituisce nella FCB grid la razionalit e
l'emozione con le motivazioni della scelta di un prodotto. Le motivazioni
possono essere:
funzionali: legate all'area delle informazioni, spesso sono negative
perch rappresentano l'abolizione di un problema (si ha bisogno di un
determinato prodotto perch risolve un problema )
trasformazionali: sono positive perch aumentano il piacere e lo
aiutano a farsi accettare (il prodotto migliora la situazione personale,
gratifica e aiuta a soddisfare bisogni pi elevati)
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
Tuttavia c' una distinzione tra la concezione antica della retorica e quella del
pubblicitario:
mentre la prima distingue retorica e poetica
la seconda include non solo figure linguistiche ma anche un repertorio pi
vasto di "strumenti della poetica".
un'altra distinzione impo sta nel tipo di testo:
nella pubblicit contemporanea: messaggio brave ideato per essere eclatante
e memorabile; adotta la forma dello slogan visto come grido o chiamata. La
sua struttura spesso una figura retorica, ma la sua forma poetica e
musicale. Pi che persuadere la pubblicit mira a stimolare il ricordo attraverso
l'uso di un linguaggio musicale (rima, ritmo assonanza) e visivo (linguaggio
figurativo, metaforico).
Linguaggio figurativo: trasporta un concetto via dal suo solito e lo applica a un altro
contesto cercando di renderlo pertinente . Questo lavoro alla base della retorica
pubblicitaria.
Copywriter= ha molto in comune con il poeta in quanto il suo obbiettivo creare con
delle parole un'immagine che trasporti il consumatore via dal prodotto nella sua
materialit verso un'idea, un'immagine del prodotto. Per farlo il CW usa un linguaggio
figurativo, musicale, intenso e coinvolgente .
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
doppio senso (pun): aggiunge un elemento ludico, una
sorta di sfida. es. "C' pi gusto ad essere italiani " (birra
Peroni) gusto= della birra, della vita . "O una Lacoste presa
qui, o una presa in giro".
richiami eruditi/ letterari: "Ed subito festa" di Buitoni richiama il verso "Ed
subito sera" di Quasimodo. Elementi di alta cultura , sfoggio di bravura per un
target ristrettissimo.
struttura trittica: ripetizione di un termine 3 volte; es. "Altissima, purissima,
levissima" , "Veni, Vidi, Vinci", "Cooling, Refreshing, Delicious"(coca cola). Usata
anche in discorsi pubblici, induce un senso di approvazione ed esaltazione verso
il secondo termine, quando il ricettore intuisce che ne arriver un terzo.
richiami intertestuali: un testo fa riferimento ad un altro testo, citandolo. es.
"Mai senza una donna!" (Senza una donna canzone di Zucchero), "There is only
one sale" riprende "There is only one God".
BODYCOPY: testo lungo, spesso in prosa; chi la legge propenso all'acquisto infatti vi
una correlazione tra bodycopy lunga e l'incremento delle vendite. I lettori delle
bodycopy sono considerati prospects seri, ovvero persone gi interessate ad
approfondire la conoscenza del prodotto e con una certa propensione all'acquisto.
PAY OFF: bevi frasi che seguono il copy ed esprimono, in una forma compressa, un
benefit del prodotto
FIGURE RETORICHE
1. TROPO: figura retorica che trasforma l'uso o il senso delle parole e delle frasi.
In pubblicit utilizzato per presentare e illustrare un concetto tipicamente
astratto.
Antonomasia: un nome proprio che sostituisce un nome comune o
viceversa " un Maradona"
ambiguit: indica una generica incertezza nel significato "The World's
Favorite Airline" (slogan storico della British Airways), l'ambiguit sta
nella mancanza di precisione in quanto non si intende se la compagnia
aerea abbia pi passeggeri di altre compagnie, se sia pi gradita ecc..
doppio senso : parola o frase con pi di un significato denotativo, deve
essere usato in modo che tutti i due significati siano possibili.
"Importanza di chiamarsi Ernesto" dove Ernesto sta per gay.
iperbole: esagerazione molto spinta che pu prendere la forma di
un'amplificazione o di una diminuzione. In pubblicit prende pi spesso la
forma dell'amplificazione di un aspetto del prodotto. "Tentazione
irresistibile, al di la di ogni sopportazione"
ironia : un'affermazione che sottintende l'opposto
litote: consiste nell'affermare una cosa negando l'opposto o un'idea
contraria. "Non stupido= intelligente"
metafora: designa un oggetto trasportando una parola o frase dal suo
contesto solito a un altro. "4 Salti in Padella", immagine tipica dello
spettacolo e della danza trasportata in un contesto culinario. La funzione
della metafora spesso didattica, illustrativa o poetica. Alcuni guardano
alla metafora come a una similitudine ma con una differenza: una
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
metafora non spiega il nesso tra i due termini mentre la similitudine un
paragone ("come". "simile a") che usa un termine di paragone esplicito.
similitudine: "La vita come un viaggio"
metonimia : uso di un termine vicino a quello cui ci si riferisce, usata
anche per dare variet al testo e aggiungere succintamente informazioni
(in campo giornalistico). Il rapporto tra gli elementi pu essere di vario
tipo: "Ci beviamo una bottiglia" (ci beviamo del vino), "Amo il cinema"
(amo vedere dei film), "Ha molti quattrini" (E' ricco), "4 salti in padella"-
"La vita un viaggio"
ossimoro: combinazione di due termini antitetici nella stessa locuzione.
"felice colpa"
paradosso: affermazione contraria all'opinione o alla logica comune.
"Meno pi" (slogan della birra Holsten), "la libert schiavit" (G.
Orwell, 1984)
sineddoche : consiste nell'usare il nome di una parte per indicare il
tutto o il tutto per una parte. "BMW= Black Man's Wheels" , "Ruote
invece di macchina"
2. LE FIGURE STRUTTURALI/ DI COSTRUZIONE: figure retoriche che
strutturano il linguaggio
Anafora: ripetizione di parola o frase all'inizio di versi successivi, vista
come una tecnica artificiosa tuttavia pu essere resa anche con un
registro leggero: "Be light, be strong, be free" (samsonite, valige). Oggi
usata come tecnica oratoria plateale "Noi crediamo nella giustizia. Noi
crediamo nella speranza.. "
antimetatesi: consiste in una frase a forma chiastica in cui un verbo
ripetuto ma invertendo la direzione dell'azione; "Non chiedere cosa il tuo
paese possa fare per te, ma chiediti cosa possa fare tu per il tuo paese"
Chiasmo: struttura retorica a forma di croce che consiste nell'invertire
l'ordine delle parole. Schema ABBA. "bisogna mangiare per vivere non
vivere per mangiare". La struttura ripetitiva la rende particolarmente utile
in pubblicit per il ricordo, es: "Nuovo ritmo, ritmo FIAT"
Elissi: omissione di parte di una frase o di un'espressione. Pu
consistere nell'omissione di un elemento dell'oggetto raffigurato nel
visual o nel copy. Richiede al ricevente di ricercare la parte mancante,
che sta fuori dalla cornice narrativa.
Zeugma: costrutto in cui un verbo regge due termini, spesso un termine
adoperato letteralmente e l'altro figurativamente. es: "Mangiare pane e
acqua"
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
"Vado matto per Pomatto.. vado mitto per pomitto..vado matto per
Pomitto"
assonanza: consistente i due o pi parole con vocali diverse e
consonanti uguali, es:"Amore/Amaro"; assonanza anche la ripetizione
delle vocali ma non delle consonanti es: "Sott'acqua fame e sotto neve
pane"
Allitterazione: ripetizione del suono consonantico iniziale della prima
vocale tonica in due o pi parole, es: "Cioccolato Novi. Svizzero? No.
Novi". La pubblicit italiana storicamente ha fatto un minor uso
dell'allitterazione, che invece molto pi comune nelle tradizioni
pubblicitarie di lingua inglese. "Chi beve birra campa cent'anni" -->
allitterazione di B e C
La percezione del messaggio e la sua efficacia sono legate ai canali utilizzati dalla
fonte e dal destinatario, poich se non vi una concordanza tra i sistemi di
percezione utilizzati da entrambi, la comunicazione non si realizza.
Le variabili strutturali: gli elementi che costituiscono la forma dello spot, la struttura
esterna ovvero ci che appare agli occhi e alle orecchi del ricevente.
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
Il montaggio lineare legato alla forma narrativa della slice
of life (quando ci sono soggetti coinvolti) o a una strategia di
tipo informativo (quando c' un soggetto parlante in video o
quando prevale un ambiente astratto)
LOGO--> un marchio identificabile che consente un rapido
riconoscimento della fonte del messaggio
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
MEDIA MONOSENSORIALI
1. ANNUNCIO STAMPA E MANIFESTO--> queste due tipologie sono diverse in:
dimensioni, location, tempo e tipo di fruizione. Nonostante ci hanno la stessa
struttura di base composta da:
headline : titolo
visual : parte visiva, comprende gli elementi grafici e iconici
logo : simbolo che identifica l'azienda
marchio : nome e simbolo distintivo di un prodotto espressi
graficamente
bodycopy: parte verbale esplicativa e argomentativa dell'annuncio, il
testo lungo
packshot : rappresentazione visiva del prodotto all'interno del
messaggio pubblicitario
payoff: parte verbale che chiude l'annuncio, frase breve spesso senza
verbo, che riassume l'identit di marca . E' un elemento di continuit tra
le diverse campagne perch viene mantenuto per lungo tempo con lo
scopo di agevolare la memorizzazione
MEDIA POLISENSORIALI
1. SPOT TELEVISIVI E CINEMATOGRAFICI--> le caratteristiche che
differenziano lo spot televisivo da quello cinematografico sono:
la durata (pi lunga nel cinema)
le dimensioni dello schermo
l'ambiente di ricezione del messaggio
il livello di attenzione durante la fruizione
CREATIVE PROBLEM SOLVING (CPS)= o Modello di Osborn Parnes (di Alex Osborn
e Sidney Parnes), un modo pratico di risolvere problemi finanziari e di marketing
delle agenzie pubblicitarie; metodo sperimentale per affrontare una sfida o un
problema in modo immaginativo, utilizzando il pensiero creativo.
Osborn sviluppa la teoria per far si che le persone possano diventare creative nel
lavoro e secondo egli per farlo bisogna insegnare loro come pensare in modo creativo
fin dal periodo scolastico. Per questo fonda la Creative Education Foundation (Buffalo) ,
per promuovere l'insegnamento della creativit nelle scuole.
Ognuno creativo
la creativit pu essere insegnata
l'ambiente deve essere caratterizzato da apertura mentale e attitudine al
rischio
l'atmosfera aperta, gioiosa e vivace
il clima di sicurezza di pensiero deve pervadere l'ambiente
utilizza il pensiero divergente e convergente in modo equilibrato e dinamico
L'atmosfera--> che va creta durante l'utilizzo dei processi creativi: dinamica, vivace,
propositiva, con colori e musica
TECNICHE DIVERGENTI
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
ROVESCIARE LA PROSPETTIVA: invertire la domanda, creando l'opposto.
Dopo aver fatto una liste di idee per soddisfare l'opposto del mio problema,
invertire queste idee per trovarne di pi positive
SCAMPER : fare alcune delle seguenti domande sulle idee gi trovate per
creare nuove connessioni e idee: che altre cose puoi usare? come si possono
combinare alcune idee? a che cosa assomiglia questa idea? cos'altro pu
servire? di che cosa si pu fare a meno? si pu invertire l'idea?
TECNICHE CONVERGENTI
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
MIND MAPPING , Radial Thinking :
La creativit un assemblaggio di processi e di tecniche che possono essere imparate per poi
essere applicate a contesti diversi.
IL CERVELLO UMANO: macchina complessa abitata da neuroni linkati tra loro da connessioni.
diviso in 2 parti:
o emisfero destro: parte creativa e divergente; opera per immagini, emozioni, miti e
visioni; intuitivo, sintetico, rapido , spaziale, percettivo, non verbale, complesso e
globale
o emisfero sinistro: parte razionale e convergente; funzioni analitiche, simboliche,
consequenziali, lineari, di calcolo, logiche.
Rivela 3 strati:
Il pensiero laterale--> muoversi di fianco alle cose e ai problemi per vederne l'aspetto
CAPITOLO 5: LA PUBBLICITA' E
LA MARCA
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
cos' il consumo? motore della nostra societ
Leibenstein e le motivazioni che spingono gli individui a scegliere un prodotto:
sono connesse a 3 tipi di condizionamento--> effetto Valanga, effetto snobistico,
effetto Veblen.
Bourdieu: 3 tipi di capitale in possesso dell'individuo--> capitale economico,
culturale e sociale
CAPITOLO 6: I
MEZZI
Mass media: mezzi di comunicazione che consentono di raggiungere in maniera
univoca una fetta pi o meno ampia della popolazione con lo stesso messaggio
pubblicitario. I mezzi vengono suddivisi in:
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
4. FREE PRESS--> fruibile in maniera gratuita e distribuite quotidianamente e
periodicamente nelle principali citt italiane attraverso dispenser o persone. I
principali quotidiani free press sono:
Leggo
Metro
City
E-Polis
6. AFFISSIONE--> si suddivide in
statica: poster, comunale (manifesti a muro), speciale (stendardi,
pensiline.. )
dinamica: mezzi di trasporto urbani o extraurbani decorati
altri veicoli: decorazione metropolitana, taxi, stadi, stazioni, strutture
gonfiabili, promopoint, centri commerciali, aeroporti e maxiposizioni
Le principali novit sono: creazione del network Grandi Stazioni che raggruppa
13 principali stazioni ferroviari in Italia, la realizzazione da parte di IGP Decaux
del programma Innovate che ha previsto la riqualificazione delle pensiline della
fermate
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
E-MAIL ADVERTISING: possibilit di sponsorizzare newsletter di contenuto
pubblicate dai diversi siti e inviate ai propri iscritti
MOBILE ADV: utilizzo di database come per le e-mail che inviano SMS, MMS o
messaggi bluetooth a carattere commerciale/pubblicitario
BLOG/ PERSONAL SPACE : nasce dalla pubblicazione su internet di pagine
personali dove gli utenti si raccontano e offrono al mondo i propri pensieri, e si
sta trasformando in una fonte di informazioni su svariati argomenti tramite i
quali, gli investitori possono pubblicizzare i loro prodotti
AUDIO E VIDEOCOMUNICAZIONE : es il Tg sul sito della repubblica o le radio
digitali
IP-TV: Rosso Alice: creazione di canali televisivi visualizzabili su Internet
BOT: evoluzione del fenomeno instant messaging, attraverso la creazione di un
softwere che raccogliendo le informazioni da un database precostituito, fornisce
risposte automatiche agli utenti
MISURAZIONE DATI
La misurazione dell'efficacia e dell'efficienza delle campagne pubblicitarie
parte fondamentale del processo di valutazione delle stesse La misurazione si divide in
2 momenti:
PRE: dati che vengono analizzati per ciascun mezzo pubblicitario prima di
decidere se e come utilizzarlo per la campagna pubblicitaria.
POST
--> poi possibile segmentare questi due insieme secondo i pi comuni parametri
sociodemografici e psicografici (Eurisko)
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
Sul mezzo TV questo fenomeno particolarmente visibile attraverso l'utilizzo di una
buona quota di prime time, l'orario che solitamente genera altri livelli di pressione,
mentre sul mezzo stampa andremo a ricercare testate ad alta diffusione.
PRIME TIME CLASSICO: fascia oraria che va dalle 19.30 alle 22.30 circa.
Caratteristiche del prime time sono:
o infedelt dell'audience (dovuta alla maggior offerta di programmi)
o universalit dell'audience (l'ascolto di tipo familiare)
o alta audience (momento di maggior ascolto rispetto al resto della giornata)
Altri termini tecnici di misurazione sono gli indici di concentrazione, che indicano la
particolare concentrazione di un fenomeno e si calcolano come rapporto tra due
percentuali di composizione/penetrazione.
COSTO PER GRP: quantit di spesa necessaria a raggiungere un puto
percentuale della target audience
COST PER THOUSAND: quantit di spesa necessaria a generare 1000 contatti
sulla target audience
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----------------------
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
che non il posizionamento di marketing (dato che fa leva sul prezzo,
distribuzione del prodotto.. ), il primo fa leva sulle diverse modalit di
comunicare che i concorrenti hanno avuto e permette di costruire mappe
percettive e di categoria che cercano di disegnare, in 4 quadranti costruiti da 2
assi, un panorama della comunicazione percepita, del modo con cui i vari
concorrenti vengono percepiti e posizionati, una sintesi visiva di come i
consumatori percepiscono la nostra marca verso quelle concorrenti.
3. ANALISI DEL TARGET:
--> Si deve stabilire col cliente il tipo di target che si vuole colpire. Ricerche
sui consumi e gli obbiettivi di mercato forniscono indicazioni relativamente al
target della comunicazione. Date queste info, il compito dell'agenzia quello di
trasformare il target della comunicazione in un target sociodemografico.
--> L'altra info importante da fornire in fase di brief : esiste, all'interno del
target, un focus? In questa parte di analisi viene utilizzata principalmente una
ricerca prodotta da Eurisko chiamata Sinottica = una ricerca di mercato per
capire a quale target opportuno che la pubblicit di un prodotto si debba
rivolgere ed anche utile per la decisione dei mezzi da utilizzare. Si basa sulla
compilazione di un questionario personale 2 volte l'anno da un gruppo di
5000+5000 persone che rappresentano la popolazione italiana. Questo
processo consente di diagnosticare il posizionamento di un prodotto o il
comportamento di consumo, progettare quindi il target, descriverlo, identificare
i mezzi e i veicoli pi idonei per raggiungerlo.
--> a questo punto necessario trasformare il target di comunicazione
(variabili psicografiche quindi comportamenti di vita), in target media
(variabili sociodemografiche quindi et, sesso, ecc). Il metodo di trasformazione
consiste nel definire le caratteristiche sociodemografiche che ricorrono
maggiormente all'interno del gruppo identificato, calcolandone, se possibile, gli
indici di concentrazione.
4. GLI OBBIETTIVI MEDIA: parte centrale della strategia media, si passa dagli
obbiettivi di marketing e comunicazione definiti dall'azienda/cliente, agli
obbiettivi media sui quali il centro media svilupper la propria strategia. E'
necessario che tra gli obbiettivi di marketing (ad esempio fidelizzazione), di
comunicazione (ad esempio creare brand awareness) e media (ad esempio
copertura e frequenza) ci sia coerenza, poich gli obbiettivi media sono
conseguenza degli obbiettivi di marketing e comunicazione.
Una volta definiti gli obbiettivi media in generale, si deve quantificarli, in
funzione dell'entit del budget e delle azioni del mercato di riferimento, in
termini di copertura, frequenza e copertura efficace.
Altro elemento necessario il PERIODO DI CAMPAGNA, strettamente legato
a:
eventi particolari
stagionalit del consumo del prodotto
stagionalit della spesa dei concorrenti
5. BUDGET SETTING: non sempre un dato, spesso viene definito all'interno
della strategia media in funzione degli obiettivi del prodotto e della spesa del
mercato. Una variabile fondamentale nella scelta dei mezzi da pianificare sono
le soglie di visibilit del mercato di riferimento e del mezzo stesso atte a evitare
che la campagna non sia visibile.
6. IL PIANO MEZZI E IL CALENDARIO TECNICO: si stende il piano d'azione. A
livello quantitativo, le variabili pi significative per la scelta dei mezzi sono:
penetrazione: capacit del mezzo di raggiungere gli individui in target
espressa in %
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
affinit: capacit del mezzo di concentrare individui facenti parte del
target , espressa in indice di concentrazione
aspetto economico:
Altre variabili importanti per una corretta scelta dei mezzi sono:
coerenza con gli obiettivi di marketing, di comunicazioni e media
caratteristiche e potere di comunicazione del mezzo
velocit nel raggiungimento della copertura
L'insieme di queste variabili permette di produrre una strategia media
che tenga conto di tutte le indicazioni contenute nel brief. In sintesi il piano
mezzi il documento finale che sintetizza tutti gli aspetti media della
campagna pubblicitaria.
CAPITOLO 7: LA STRATEGIA
STRATEGI E STRATEGHI
Gli strateghi della pubblicit--> Bill Bernbach, David Ogilvy e Armando Testa. Oggi
nelle agenzie pubblicitarie appare anche l'ultima (cronologicamente parlando) delle
grandi figure professionali:
L'abilit del lavoro strategico consiste anche nel prevedere i problemi con un
certo anticipo. A volte si tratta di cogliere al volo delle opportunit prima che o
faccia un concorrente.
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
6. postacquisto: se siamo soddisfatti dell'acquisto ne parleremo bene se invece
siamo stati delusi non solo non prenderemo mai pi in considerazione il
prodotto ma faremo un passaparola negativo.
Conoscere le fasi del processo d'acquisto importante per comprendere in quale fase
dovr intervenire la pubblicit, come dovr farlo e quali strumenti sar necessario
utilizzare per essere pi persuasivi.
COPY STRATEGY, COPY PLATFORM, CREATIVE BRIEF: parte che conclude una
serie di riflessioni sulla situazione attuale della marca e sulle sue prospettive future
e precede la presentazione delle proposte creative. Un documento ampio potr quindi
riassumere gli eventi che hanno preceduto la situazione attuale. Non c' una regola
precisa su come scrivere un documento strategico: i punti di un documento strategico,
che l'azienda potrebbe preparare per un cliente, potrebbero essere
premessa : per spiegare i motivi che hanno portato alla redazione del
documento
background: uno sguardo sul mercato e sulla marca
sintesi delle ricerche : presentazione dei dati pi importanti
analisi dei messaggi dei competitor
mappa dei posizionamenti pubblicitari
copy strategy
concept
Questa una delle tante possibilit per scrivere una strategia creativa.
Le domande base per formulare una copy strategy sono: A CHI? ( target group), CHE
COSA? (obbiettivo), COME? (strategia).
1. target group
2. basic promise (vantaggio che il prodotto promette ai consumatori)
3. reason why: il supporto alla promessa
4. tone of voice : modalit con la quale la pubblicit parler ai consumatori
Diverse agenzie utilizzano dei format per redigere la copy strategy e questi format
normalmente durano alcuni anni e sono suscettibili a modifiche.
Il primo format ad aver acquisito una notevole notoriet stato lo Y&R CREATIVE
WORK PLAN costituito dai seguenti punti:
key fact about the product or service: singolo fatto chiave che definisce la
causa del problema che la pubblicit dovr risolvere
problem the advertising must solve: problema che nella mente delle
persone, non legato alla caratteristica del prodotto ma a un bisogno del
consumatore
advertising objective : effetto che si intende ottenere da parte del
consumatore in attitudini o in azioni. Va indicato in modo specifico e non
generico
creative strategy :
prime prospects (target primario destinatario del messaggio)
positioning: la ragione stessa di esistere di un prodotto, che lo distingue
dai concorrenti
promise: la miglior argomentazione di quello che il prodotto pu offrire ai
consumatori
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
reason why: il motivo (credibile) per cui il prodotto in grado di fornire il
beneficio promesso
any legal or client policy limitation: problemi legali o connessi a
determinate policy aziendali del cliente che devono essere tenute presenti nello
studio della campagna
Un format successivo di copy strategy fu sviluppato dal reparto planning della J.Walter
Thompson di Stephen King, che risponde a delle mancanze de modello precedente: il
tipo di target e la sua reazione.
o target group
o reazione sensoriali
o reazioni razionali
o reazioni emotive
Le 2 novit sono:
--> era chiaramente un format che forzava il planner che aveva il compito di scriverlo,
a compiere un percorso logico, punto dopo punto.
Le 2 novit sono:
Concept--> contiene l'idea stessa della campagna, consiste in una frase molto
corta, spesso espresso come un claim (es. per melinda "Melinda, la mela
protetta")
Se una volta pensarli era un lavoro tipico dei CW oggi sono spesso gli strategic
planner che se ne occupano.
CAPITOLO 8: IL MESSAGGIO E
LE RICERCHE
1. IL MESSAGGIO
Nel caso in cui invece si decida di attuare una comparazione, l'idea quella di indurre
a un confronto tra la marca protagonista e quella concorrente che rappresenta lo
standard
In Italia la pubblicit comparativa stata introdotta nel 2000 con un decreto che
prevede il rispetto di criteri molto rigidi:
Queste limitazioni hanno portato a pubblicit comparative sul prezzo e sulla quantit
di residuo fisso. Una particolare forma di comparazione il messaggio twosided,
caratterizzato dal fatto che suggerisce, mettendoli in luce, i possibili lati negativi del
prodotto (es. maggiolino Volkswagen by Bill Bernbach)
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
consumatore soddisfatto: si basa sul "principio del riconoscimento", vedere uni
di noi soddisfatto del prodotto ci convince
Conduttore/presentatore: questa modalit fa leva sul meccanismo di coerenza
fra l'anchorman (conduttore) e il mezzo televisivo.
Prima di scegliere il testimonial si valuta la sua coerenza col target. I vari tipi di rischio
sono:
pubblica amministrazione
enti no profit
forze politiche
fondazioni religiose
imprese for profit che fanno parte della Corporate Social Responsability
funzione informativa
funzione educativa
funzione di sensibilizzazione
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
comunicazione sociale dei soggetti dell'area no profit, a cui si fa riferimento con
il termine "solidariet sociale" e il cui obbiettivo la sensibilizzazione
dell'opinione pubblica su tematiche di interesse comune.
PUBBLICITA' PROGRESSO: una fondazione senza fini di lucro, nata agli inizi degli
anni 70 del secolo scorso, che ha lo scopo di contribuire alla soluzione di problemi
morali, civili ed educativi della comunit col porre la pubblicit al servizio della
collettivit, mediante campagne di pubblico interesse. Oggi rappresenta un importante
organismo istituzionale.
uno strumento conoscitivo dei bisogni, delle aspettative, dei comportamenti dei
consumatori di un prodotto;
uno strumento di analisi degli atteggiamenti, motivazioni che influenzano la
decisione d'acquisto di un bene;
uno strumento di messa a punto del marketing mix del prodotto, della sua
comunicazione, della sua distribuzione;
uno strumento di monitoraggio e valutazione delle iniziative di marketing e
comunicazione;
L'oggetto delle attivit d'impresa lo scambio, che consiste nell'incontro tra 2 soggetti
denominati offerta e domanda, in relazione al prodotto che rappresenta l'oggetto dello
scambio e i beni sono scambiati con un corrispettivo in denaro, il prezzo.
Il ruolo della ricerca quello di facilitare alle aziende il compito di sviluppare una
proposta di prodotto che possa incontrare positivamente i desideri degli acquirenti,
attraverso delle indagini su di essi. Le ricerche si possono classificare in base
all'oggetto e alla metodologia impiegata:
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
RICERCA QUALITATIVA: sceglie poche persone con caratteristiche
salienti (idee, atteggiamenti ecc..), presenta dati sotto forma di valori
motivazionali e semantici (perch i consumatori comprano x, quali sono i
valori suggeriti dall'uso di y). Si dice che sia sfaccettato e le tecniche
qualitative sono associate alla profondit dell'informazione.
RICERCA QUANTITATIVA: contatta molte persone distribuite secondo
precisi parametri (genere, et) e presenta dati in forma di valori numerici
(da quale percentuale di consumatori acquistato x, quale quota di
mercato potr ottenere y); si parla di rappresentativit e le tecniche
quantitative sono associate alla descrittivit dell'informazione.
Perch si producano gli effetti desiderati occorre che le 3 componenti siano corrette:
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
il contenuto del messaggio deve essere quello rilevante per il destinatario in
relazione alle sue caratteristiche e alle sue aspettative
la codifica con cui il messaggio costruito deve essere adeguata alle capacit
interpretative del destinatario
la diffusione deve avvenire attraverso canali in grado di raggiungere il
destinatario
Tutte sono finalizzate a provocare una reazione da parte del ricevente, che deve
essere in grado di decifrarle e ricondurle al contenuto originario attraverso il processo
di decodifica; perch questo avvenga, il ricevente deve disporre di strumenti speculari
a quelli usati per la codifica. E' importante conoscere preventivamente i destinatari
della comunicazione per poter adeguare a essere il processo di codifica.
o oggettivo
o soggettivo
o improvviso
o sistematico
o prodotto da altre pubblicit
La prima difficolt del messaggio quella di essere notato tra molti altri messaggi
esposti. La ricerca deve essere in grado di prevedere sia la capacit d'impatto della
campagna, che l'efficacia persuasiva della stessa in relazione ai benefit di prodotto
che si vogliono evidenziare. Esistono sistemi di ricerca in grado di misurare tali
parametri:
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MANUALE DI TEORIE E TECNICHE DELLA
PUBBLICITA'
PROGETTO: (agenzia ) e istituto di ricerca
ESECUZIONE: istituto di ricerca
PRESENTAZIONE RISULTATI: cliente, agenzia e istituto di ricerca
DECISIONI OPERATIVE: cliente, (agenzia)
E' necessario che le ricerche vengano pianificate per tempo e che il ricercatore venga
coinvolto fin dall'inizio del processo di sviluppo della campagna in modo da proporre la
metodologia migliore.
sovraffollamento pubblicitario
difficolt di raggiungere attraverso i media di massa i giovani che
rappresentano il target di elezione per molti comparti merceologici
diffusioni di Internet e delle nuove modalit di partecipazione rese possibili dal
cosiddetto Web 2.0
nuovo tipo di consumatore: il prosumer, ovvero un individuo creativo che
partecipa attivamente al sistema produttivo e non si limita a subirlo
passivamente
clutter effect= oggi ci sono troppi messaggi pubblicitari quindi bisogna
distinguersi e conquistare l'attenzione
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