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Testo stampabile La comunicazione assertiva

La comunicazione assertiva

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La comunicazione assertiva
Perch scegliere di essere assertivi
Cos lassertivit?
A che cosa serve essere assertivi?
I concetti chiave dellassertivit

Gli stili comunicativi


In sintesi
Lo stile passivo
Lo stile aggressivo
Lo stile assertivo

Nasciamo tutti assertivi


I nostri diritti
Dipendenza dal giudizio altrui

Le tecniche assertive
Tipi principali di tecniche assertive
Fare richieste ed ottenere ci che si chiede

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1. Perch scegliere di essere assertivi


Cos lassertivit
Essere assertivi significa, essenzialmente, riuscire ad affermare se stessi nel
rispetto degli altri. Un comportamento del genere contribuisce a diminuire lo stress
e ad aumentare le probabilit di raggiungere i propri obiettivi, mantenendo buoni
rapporti con gli altri.
A ciascuno di noi sar capitato, qualche volta, di perdere la calma in una situazione
difficile e di aggredire il proprio interlocutore (pentendosene in seguito). Oppure di
non riuscire ad esprimere il proprio punto di vista davanti ad una persona
importante. O ancora, sopraffatti dallemotivit, di non trovare le parole per
dichiarare allaltro/a i propri sentimenti. E che dire di quella volta in cui ci hanno
chiesto un favore che non ci andava di fare, ma non siamo riusciti a dire di no?
Lassertivit (dal latino asserere = affermare, sostenere con forza) una scelta di
comportamento, un modo di agire e reagire davanti alle situazioni pi disparate
della nostra vita, un comportamento che aiuta ad affermare la propria posizione,
senza sottomettersi, n sottomettere gli altri. Essere assertivi vuol dire riuscire ad
esprimere se stessi, a padroneggiare le situazioni, a raggiungere le proprie mete,
conservando relazioni positive con chi ci circonda.
Alberti ed Emmons (1999) propongono questa definizione: "Un comportamento
assertivo promuove luguaglianza nei rapporti umani, mettendoci in grado di agire
nel nostro migliore interesse, di difenderci senza ansia, di esprimere con facilit e
onest le nostre sensazioni, di esercitare i nostri diritti senza negare quelli degli
altri".
Questo implica, da una parte, una salda autostima che consente di conoscere il
proprio valore e i propri diritti, e di affermare con sicurezza la propria personalit
e, dallaltra, implica un profondo rispetto e considerazione per gli altri.
Cos, la persona assertiva riesce ad esprimere, con tranquillit, le proprie esigenze
o riserve davanti al proprio superiore, come a dire serenamente di no ad un
venditore insistente o ad un collega che vuole approfittare della sua disponibilit.
Riesce, cio, a difendere i propri diritti senza essere aggressivo e ad ottenere ci
che vuole senza manipolare gli altri.

A che cosa serve essere assertivi?


Lassertivit si rivela di grande aiuto in una moltitudine di situazioni quotidiane,
nelle quali dobbiamo continuamente mediare la nostre esigenze con quelle altrui.
Nelle relazioni con i colleghi e con i superiori, nei rapporti di coppia, nelle attivit
educative dei figli, nello sport, negli svaghi, con gli amici e via dicendo,
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lassertivit consente di affermare se stessi senza sentimenti di superiorit o


dinferiorit nei riguardi di chi ci sta di fronte.
Il comportamento assertivo ci aiuta a:

Difendere i nostri diritti

Esprimere pensieri, sensazioni ed emozioni profonde

Rapportarsi in maniera appropriata con le persone che consideriamo


autorevoli (datori di lavoro, genitori, insegnanti, partner)

Credere in se stessi e farsi rispettare

Risolvere i conflitti

Superare il giudizio degli altri

Dire di no

Fidarsi degli altri

Vincere lansia

Assumersi le proprie responsabilit

Equilibrare emotivit e razionalit

Raggiungere onestamente i propri obiettivi

Esprimere i nostri sentimenti pi autentici

Saper fare e sapere accettare i complimenti.

Saper fare e saper rifiutare le richieste.

Esprimere ed affrontare le critiche in modo corretto

I concetti chiave dellassertivit


Il concetto di assertivit abbraccia diverse sfere della nostra esistenza: sia uno
stile comunicativo che comportamentale, sia un modo di pensare che di essere.
Pu addirittura essere considerata una filosofia di vita che consente di affermare
noi stessi nel pieno rispetto degli altri, aiutandoci ad instaurare rapporti positivi e
costruttivi con chi ci circonda.
Data la vastit del concetto, le componenti chiave che definiscono lassertivit
sono diverse:

ESPRESSIONE
Le persone assertive sono capaci di esprimere i propri pensieri e sentimenti in
modo chiaro, diretto ed appropriato. Affermano il proprio punto di vista, anche se
contrario a quello dellinterlocutore, senza paure ed ansie. Esprimono la propria
personalit senza prevaricare gli altri.
La comunicazione non verbale sar coerente con quanto si afferma verbalmente.

CONTESTO

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Le persone assertive cercano la risposta pi adeguata al contesto in cui agiscono.


Sanno che le situazioni, le persone, gli stati danimo possono variare di molto e,
sempre rispettando se stessi e gli altri, reagiscono nella maniera pi consona al
contesto.

OBIETTIVI
Comportarsi in maniera assertiva significa aver chiaro lobiettivo ed assumere un
atteggiamento proattivo per conseguirlo. Le mete da raggiungere sono sempre
ben chiare nella mente della persona assertiva. La volont dinstaurare rapporti
positivi col prossimo non implica che bisogna sacrificare desideri, tendenze e
aspirazioni personali per andare loro incontro.

SERENITA
Sentirsi liberi di essere se stessi, di esprimere le proprie idee ed i propri
sentimenti, consente di vivere nel presente con serenit, senza inutili rimpianti o
sensi di colpa; senza aspirazioni inespresse o rabbia repressa che spesso rischiano
di riversare, sul fisico, lo stress mentale.

STIMA DI SE E DEGLI ALTRI


Lassertivit supportata da una buona autostima e dalla contemporanea
considerazione positiva degli altri. I rapporti interpersonali si basano sulla
conoscenza del proprio valore e di quello altrui.

DIRITTI
Le persone assertive sono consapevoli tanto dei propri diritti, quanto di quelli
altrui e, coscienti delle conseguenze dei propri comportamenti, sono pronti a
difendere i loro diritti assumendosi in prima persona la responsabilit delle
proprie azioni.

PROATTIVITA
Se lassertivit una scelta di comportamento che le persone intraprendono
guidate da valori e sentimenti quali il senso della propria dignit ed il rispetto di
se stessi e degli altri, si pu dire che la proattivit la base stessa del
comportamento assertivo.
Essere proattivi significa qualcosa di pi del semplice prendere liniziativa.
Significa che, come esseri umani, noi siamo responsabili della nostra vita: il
nostro comportamento dipende non dalle condizioni esterne, ma dalle nostre
decisioni e dai nostri valori, dalla capacit di scegliere le risposte
comportamentali nei confronti delle diverse situazioni. Lessenza del
comportamento proattivo la capacit di subordinare impulsi e sensazioni a
determinati valori. I soggetti reattivi sono spinti dai sentimenti momentanei, dai
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propri impulsi, dalle circostanze, dalle situazioni ambientali; gli individui


proattivi, e quindi anche quelli assertivi, sono mossi dalla loro scala valori, valori
profondamente ponderati, scelti ed interiorizzati.

LINGUAGGIO
Il linguaggio una spia eloquente di come le persone vedono il mondo. Le
persone reattive tendono ad usare un linguaggio che le assolve da ogni
responsabilit e tende a trasferire questa sugli altri. Il linguaggio delle persone
proattive (e assertive) evidenzia, invece, la fiducia in se stessi e la capacit di
padroneggiare la propria vita senza farsi condizionare dallesterno. Oltre che
chiaro, diretto e franco, il linguaggio assertivo anche proattivo. La tabella che
segue mostra alcuni esempi dei due tipi di linguaggio:

Linguaggio reattivo

Linguaggio proattivo e assertivo

Non posso farci niente. Sono fatto cos.

Posso scegliere di comportarmi

Questa persona mi fa proprio infuriare!

diversamente.

Se far qualche errore, cosa penseranno di

Riuscir a controllare i miei sentimenti.

me?

Ho il diritto di sbagliare.

Non posso.

Io scelgo.

Se soltanto

Io voglio.

2 Gli stili comunicativi


In sintesi
Il concetto di assertivit viene di solito definito in contrapposizione ad altri due
stili comunicativi: lo stile passivo e quello aggressivo. In base a questa
suddivisione, lassertivit il punto di equilibrio tra i primi due tipi di
comportamento.
Aristotele diceva: La persona saggia si riconosce perch si adira quando conviene
adirarsi e si mantiene calma, quando opportuno. Noi, meno saggi, facciamo
spesso linverso: ci arrabbiamo quando converrebbe mantenere la calma e
restiamo passivi quando invece sarebbe opportuno reagire in modo deciso.
Per esempio, a molti sar successo, in seguito ad una discussione con una persona,
di andar via pensando: Accidenti, avrei dovuto dire cos, avrei dovuto fare cos
ma la prossima volta mi comporter diversamente. In questo caso ci si
comportati in maniera passiva.

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Altre volte, invece, sempre in seguito ad una discussione, pu essere capitato di


sentirci a disagio con noi stessi per aver parlato troppo duramente ed avere
infierito su una persona in maniera esagerata. In questo caso siamo stati
aggressivi.
Poich comportamenti del genere capitano a tutti, non si pu parlare di persone
passive o di persone aggressive, ma solo di comportamenti, che a loro volta
possono essere passivi o aggressivi. (Quando parleremo di persone assertive,
aggressive o passive, sar solo per comodit.
La suddivisione fra stili comunicativi quindi soltanto teorica perch, nella realt,
anche se in ognuno di noi pu prevalere uno dei tre stili di condotta, alla fine
oscilliamo tutti fra un tipo di comportamento e laltro in base alle situazioni ed
agli interlocutori che ci troviamo di fronte.
La stessa cosa vale per lassertivit: non esistono persone sempre assertive, ma
solamente comportamenti assertivi, che possono essere prodotti assolutamente da
tutti.

Lo stile passivo
Il comportamento passivo pu essere definito nel modo seguente: quellinsieme
di atteggiamenti interiori ed esteriori che portano alcune persone a subire gli altri,
provandone disagio. Le persone passive tendono a mettere da parte le proprie
esigenze ed i propri diritti, sentendosi frustrate, insoddisfatte e depresse. Nel
rapporto con gli altri non riescono a dimostrare adeguatamente quello che sanno
fare e quanto valgono come persone, rischiando, in tal modo, di essere svalutate
dagli altri, oltre che da se stesse.
Sono comportamenti passivi il non riuscire ad esprimere il proprio punto di vista,
come il non saper rifiutare un favore a qualcuno, o il subire umiliazioni e soprusi
sul lavoro o nella vita privata.
La passivit deriva di solito da errate convinzioni riguardo se stessi e gli altri: il
presupposto implicito quello di essere meno importanti degli altri. Le persone
passive hanno una cattiva immagine di s, una scarsa autostima e sono pervase da
un senso di inferiorit rispetto agli altri. Continuando a subire la vita, queste
persone accumulano un livello di frustrazione tale che rischia di scoppiare
allesterno come una pentola a pressione. Cos la passivit si tramuta
nellemissione di comportamenti aggressivi nei confronti di chi si subisce, col
risultato di rovinare la relazione. Inoltre, lessere scoppiati incrementa
ulteriormente il disagio interiore e sviluppa sensi di colpa, che portano queste
persone a pentirsi ed a ritornare allabituale atteggiamento passivo, in un circolo
vizioso senza fine.

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Tuttavia,

una

volta

individuati

gli

schemi

mentali

che

conducono

al

comportamento passivo, possibile modificare le proprie convinzioni errate ed


eliminare il disagio.

Alcuni atteggiamenti interiori e stili di comportamento che caratterizzano le


persone passive sono:

Essere incapaci di esprimere i propri pensieri ed i propri sentimenti

Subire gli altri

Essere conformisti ed imitare chi le circonda

Dare ragione al pi forte

Temere il giudizio altrui e dipendere dallaltrui approvazione

Essere incapaci di dire di no e rifiutare le richieste

Non esprimere il proprio disaccordo

Ritenere gli altri migliori di se stessi

Provare ansia e difficolt nel prendere le decisioni

Evitare i rischi

Non affrontare i problemi, rimandandone la soluzione

Evitare di prendere posizione per paura del conflitto

Sottomettersi agli altri agendo secondo il loro volere

Un esempio di persona passiva pu essere quello di un partner troppo dipendente


dallaltro: qualsiasi cosa laltro dica o decida, va bene per entrambi. La paura di
perdere laltro (perch ci si sentirebbe deboli ed insignificanti senza di lui/lei)
porta ad evitare il conflitto a tutti i costi, anche al costo di perdere la propria
individualit e la propria autonomia psichica. Il vantaggio principale dellessere
passivi che non ci si deve assumere la responsabilit delle proprie idee, dei
propri sentimenti e bisogni. C qualcun altro che si assume i rischi, che prende le
decisioni e che ci protegge.
Per gli svantaggi sono di gran lunga superiori: si perde il proprio equilibrio, la
propria indipendenza. Le proprie esigenze ed i propri sentimenti rischiano di finire
soffocati. Ci si sente infantili, depressi, vulnerabili, pieni di risentimento e privi di
dignit.
vero, a volte difficile esprimere apertamente ci che si sente, ma bisogna
anche ricordare che in genere nascondere i bisogni e le sensazioni provoca rabbia
e frustrazione. Meglio, quindi, essere se stessi, sentirsi liberi di esprimersi ed
assumersi, da persone mature, la responsabilit dei pensieri e delle emozioni che
si provano.

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Lo stile aggressivo
Fanno parte dellaggressivit tutta una serie di modi di pensare e di comportarsi
che hanno in comune la violazione dei diritti altrui e la noncuranza per i loro stati
danimo. Essere aggressivi non significa necessariamente esercitare violenza fisica
sugli altri, ma comportarsi in modo che le proprie esigenze ed i propri diritti siano
soddisfatti ad ogni costo (anche calpestando gli altri).
Uno dei presupposti su cui si basa il comportamento aggressivo quello della
ridotta importanza degli altri: esiste, quindi, una malintesa, eccessiva autostima.
Viene attuato un gioco a somma zero (pu vincere solo uno dei due: se io vinco tu
perdi). Vi quindi la tendenza a prevalere sullaltro, a condizionarne o manipolarne
i comportamenti.
Non sempre facile rendersi conto della propria aggressivit perch spesso le
persone aggressive riescono ad ottenere ci che vogliono con la prepotenza e
quindi, per quanto le riguarda, va tutto bene. In realt le conseguenze di questo
modo dessere si pagano a lungo termine: il costante considerare gli altri degli
inetti ed il volerli piegare al proprio volere conduce a circondarsi di individui senza
personalit, che dicono sempre di s.
Alcuni elementi importanti della vita ne vengono inoltre fortemente compromessi:
le amicizie, i rapporti con i colleghi di lavoro, con il/la partner, con i genitori, con i
figli, con i vicini... In tal modo, pur ottenendo alcuni successi, le persone che si
comportano in maniera aggressiva si trovano spesso ad essere alienate ed
insoddisfatte di se stesse.

Alcuni atteggiamenti tipici delle persone aggressive sono:

Prevaricare gli altri, calpestandone i diritti

Non curarsi dei sentimenti altrui

Interrompere spesso linterlocutore, non lasciandolo esprimere

Non accettare lopinione altrui

Sentirsi in diritto di giudicare e criticare tutti e tutto

Umiliare e disprezzare gli altri col sarcasmo e le battutine pungenti

Generalizzare

Ritenersi sempre nel giusto

Pretendere che gli altri agiscano secondo il proprio volere

Sopravvalutarsi

Inferiorizzare gli altri e colpevolizzarli dei propri errori e disagi

Essere incapaci di cambiare opinione anche davanti allevidenza

Sminuire i meriti altrui

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Manipolare gli altri

Usare la violenza

Un esempio di persona aggressiva pu essere quello di un dirigente dazienda che


urla contro un proprio dipendente dandogli del buono a nulla. Qui dentro io sono
lunico a combinare qualcosa di buono! Sono stanco di dover prendere sempre io
ogni decisione!.
Lobiettivo principale di chi adotta un comportamento aggressivo il potere. Lo
scopo vincere, mostrare di essere il pi forte, stabilire il proprio primato sugli
altri. Ci si sente superiori, al centro del mondo, intoccabili. Ci che pensano o
desiderano gli altri irrilevante: interessa solo avere ragione e comandare.
Laggressivo ha bisogno di acquisire potere sociale per influenzare gli altri e
riceverne delle conferme. Ma questa voglia di apparire forti spesso nasconde una
fondamentale insicurezza o timidezza ed una scarsa autostima.
Inoltre laggressivit, alla lunga, genera resistenza e risentimento negli altri e, di
conseguenza, frustrazione e solitudine nella persona aggressiva.

Lo stile assertivo
Il comportamento assertivo si colloca fra i primi due: lAssertivo sceglie di non
cogliere la sfida dellAggressivo e di non infierire sul Passivo, gestendo in modo
efficace le relazioni umane.
Chi si comporta in modo assertivo considera importanti le proprie esigenze, i propri
diritti e desideri, ma cerca di soddisfarli senza intaccare i diritti ed i bisogni degli
altri, evitando quindi di creare situazioni delle quali potrebbe successivamente
pentirsi.
Le persone che si comportano in modo assertivo non sono affatto sempre pacate,
sorridenti e diplomatiche, ma sanno dare le risposte pi adeguate al proprio
ambiente sociale, trovando un sano equilibrio tra aggressivit e passivit a seconda
delle circostanze.
In alcuni situazioni, infatti, anche scegliere la passivit pu rivelarsi un
comportamento assertivo: se, ad esempio, stiamo discutendo con una persona che
ci ha tagliato la strada, forse non il caso di dirgli esattamente quello che
pensiamo, se vediamo che ha preso in mano un bastone!
Alla stessa maniera, pu diventare un comportamento assertivo anche lutilizzo di
strategie aggressive: se una persona per strada ci perseguita da un quarto dora
perch vuole venderci qualche cosa che a noi non interessa assolutamente,
possiamo anche essere assertivamente scortesi. Cos com perfettamente
legittimo essere aggressivi in presenza di una minaccia alla nostra vita o ai nostri

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beni. Imparare ad essere assertivi significa poter scegliere il modo in cui


comportarci senza farsi sopraffare da ansia, sensi di colpa, rabbia e timori di sorta.
In sintesi, si pu dire che lassertivit, tenendo presenti i propri obiettivi ed
interessi, la manifestazione pi immediata e diretta di idee, sentimenti,
emozioni, esigenze e convinzioni personali, bilanciando, a seconda delle
circostanze, aggressivit e passivit, in modo da ottenere alte probabilit di
risposta positiva dallambiente.

Alcuni atteggiamenti e comportamenti assertivi che possiamo assumere sono:

Sapere cosa si vuole e perseguire i propri obiettivi con razionalit,


determinazione, intraprendenza e versatilit

Rispettare gli altri, le loro opinioni ed i loro diritti

Difendersi senza aggredire o manipolare gli altri

Ascoltare attivamente i propri interlocutori, chiedere, approfondire

Esprimere con libert e franchezza opinioni, emozioni, e sentimenti sia


positivi che negativi

Essere capaci di fare complimenti e critiche costruttive

Saper rifiutare

Assumersi le proprie responsabilit

Ammettere i propri errori, accettare le critiche

Essere capaci di instaurare relazioni soddisfacenti

Essere propositivi e collaborativi. Motivare e gratificare gli altri

Non esigere che gli altri si comportino come noi vorremmo

Non subire gli altri e non permettere loro di essere aggressivi nei nostri
confronti

Non sentirsi in diritto di giudicare gli altri

Essere disponibili a cambiare opinione e a perdonare

Non essere possessivi nei confronti delle persone che ci circondano

Avere senso dellumorismo e riuscire ad essere autoironici

Tipiche delle persone assertive sono, inoltre, le seguenti competenze:

Autostima: consapevolezza del proprio valore e visione di una positiva immagine di


s. La stima per se stessi la premessa per la stima ed il rispetto degli altri. Il
mettersi sullo stesso piano degli altri, senza cadere nella trappola del gioco io
vinco-tu perdi, pu essere faticoso. sicuramente pi facile imitare passivamente
gli altri per riceverne approvazione o imporsi aggressivamente su di essi. Per questo
il comportamento assertivo pu essere sostenuto solo da un alto livello di autostima
che funzioni come serbatoio di conferme circa il proprio valore e che aiuti,
perci, a mettersi in discussione.
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Autonomia e controllo delle emozioni: capacit di non far dipendere le emozioni


dalla volont altrui e impedire che le emozioni negative facciano perdere il
controllo razionale;
Libert espressiva: capacit di comunicare non solo idee e convinzioni personali,
ma anche emozioni ed affetti. Competenza di fondamentale importanza per avere
buoni rapporti umani.
Capacit di autorealizzazione: abilit complessa che implica la padronanza di tutti i
precedenti prerequisiti e che porta a prefiggersi mete alte ma realistiche e poi alla
scelta di strategie operative adeguate al raggiungimento delle mete stesse.

3. Nasciamo tutti assertivi


I nostri diritti
Essere assertivi significa vivere esercitando i propri diritti e riconoscendo agli altri
la reciprocit di questo principio. Significa difendere questi stessi diritti in modo
naturale, senza provare disagio.
Di quali diritti stiamo parlando? Si tratta di diritti taciti, non scritti, che tutti
abbiamo (anche se spesso ce ne dimentichiamo) e che servono a metterci sullo
stesso piano degli altri, instaurando rapporti sinceri e paritari con le persone che ci
circondano.
Rinunciare a far valere questi diritti, inibire i propri pensieri e le proprie emozioni,
centrare la propria vita in funzione dei giudizi e dei desideri altrui, porta ad un
grande disagio interiore, ad un abbassamento drastico dellautostima, allemergere
di rabbia repressa, sensi di colpa, ansia, depressione, conflitti, stress e
somatizzazioni.
Il comportamento assertivo invece, porta a comprendere tali diritti e a difenderli
con convinzione.
I diritti assertivi sono le fondamenta su cui possiamo costruire relazioni umane
basate sulla fiducia, lonest, il rispetto, il calore umano, la familiarit.
Il punto centrale questo: se non si rispetta se stessi, le proprie esigenze,
sentimenti e convinzioni, non si pu comunicare veramente con gli altri: cosa si
comunicherebbe? Le esigenze e le convinzioni di chi?
I diritti dunque, sono anche dei doveri nellinterazione con gli altri: rispettare i
propri diritti significa rispettare quelli altrui.
Presentiamo, qui di seguito, un elenco dei principali diritti assertivi che tutti noi,
senza eccezioni, possediamo. Si tratta di cose che gi sappiamo, ma che spesso

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dimentichiamo o non sempre ne facciamo uso, ricordandocene solo in determinati


momenti.

ELENCO DEI NOSTRI LEGITTIMI DIRITTI

Diritto di essere trattati con rispetto e dignit.

Diritto di avere sentimenti ed opinioni personali e di poterli esprimere.

Diritto di giudicare da soli il proprio comportamento, i propri pensieri e le


proprie emozioni, assumendosene la responsabilit.

Diritto di valutare i propri bisogni, stabilire le proprie priorit e prendere


decisioni personali.

Diritto di chiedere ci che si vuole, nel rispetto del diritto di rifiuto che
hanno gli altri.

Diritto di chiedere chiarimenti e di essere informati.

Diritto di dire no senza sensi di colpa.

Diritto di cambiare.

Diritto di sbagliare.

Diritto di non dover giustificare il proprio comportamento.

Diritto di ottenere ci per cui abbiamo pagato.

Diritto di essere ascoltati e presi sul serio.

Diritto di decidere cosa fare con le proprie propriet, col proprio corpo, col
proprio tempo, ecc, senza violare i diritti di altre persone.

Diritto di riuscire, di avere successo.

Diritto di provare piacere e soddisfazione.

Diritto al riposo e alla solitudine.

Diritto di superare se stessi e gli altri.

Diritto di decidere di non essere assertivi.

Citando Jakubowsky: "Se sacrifichiamo frequentemente i nostri diritti, insegniamo


agli altri ad approfittarsi di noi".

Dipendenza dal giudizio altrui


Vi sono persone che, temendo il giudizio altrui, costruiscono tutta la loro vita in
funzione di esso. Cosa dir il mio capo?, Cosa penseranno i colleghi?, Come
mi giudicheranno se metter questabito?, Cosa penserebbero i miei amici ed i
miei genitori se mi vedessero in giro con un omosessuale?, Vorrei piangere, ma
se non mi trattengo mi giudicheranno un debole!, Quante domande vorrei fare a
questoratore! Ma la gente si renderebbe conto che sono ignorante..., Come
vorrei dire a questa ragazza che mi piace, ma mi giudicherebbe uno stupido!,

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Chi passa gran parte del suo tempo a preoccuparsi di cosa pensano gli altri, non
solo perde la sua autostima, ma perde anche molte delle buone occasioni che gli si
presentano per affermare s stesso: rinuncia a vivere la sua vita per soddisfare il
giudizio altrui. Molte occasioni sprecate non si ripresenteranno mai pi. Senza
contare che per soddisfare gli altri si deve costantemente modificare il proprio
comportamento in funzione del loro piacere e tutto ci genera ansia, sensi di colpa
e molte altre emozioni negative. Si finisce col divenire schiavi del giudizio altrui.
Questo tipo di atteggiamento molto comune nelle persone passive. Quando
parlano, stanno continuamente allerta: cercano sempre segni di approvazione nel
proprio interlocutore e stanno attenti a non dire cose che potrebbero non piacere
agli altri.
La dipendenza dal giudizio altrui comporta delle disfunzioni nel rapporto sociale.
Qui di seguito ne illustriamo alcune.

Non saper fare richieste

Chiedere aiuto e fare richieste agli altri un nostro diritto, ma spesso per il timore
del rifiuto e del giudizio degli altri, si rinuncia a chiedere.
Le persone che trovano difficolt nel fare richieste, in genere, si aspettano e
sperano che gli altri capiscano da soli, ma di fatto questo avviene raramente.
Lunico modo per ottenere un favore chiederlo: costruirsi castelli mentali con i
se ed i forse non aiuta a conoscere la risposta alle nostre domande. Bisogna
quindi imparare a formulare assertivamente le nostre richieste, coscienti del fatto
che esse possano essere accolte cos come rifiutate, e lasciare decidere agli altri
se accettare o meno.

Non saper rifiutare

Rifiutare di fare ci che ci viene richiesto, anche ad un amico, un nostro diritto.


Ma dire di no risulta a volte molto difficile. Di solito la paura di rifiutare una
richiesta, di negare un favore, dovuta al timore di essere giudicati
negativamente. ci che fanno spesso le persone passive che, non riuscendo ad
esprimere assertivamente un rifiuto per paura di essere giudicati male, sul
momento dicono s (anche se a malincuore) ma poi tendono a defilarsi
dallimpegno preso aspettandosi che laltro capisca! Altre volte, invece, dopo aver
detto di s, terranno a tutti i costi fede al loro impegno (anche se questo gli
causer dolore), perch lidea di fare brutta figura o di essere giudicati male
fonte di un disagio pi forte che non lagire contro la propria volont. Questo
atteggiamento poggia, come sempre, sul bisogno dellapprovazione altrui, su
unimmagine negativa di se stessi e sulla paura della critica e dei giudizi degli
altri.
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Adattarsi alle esigenze altrui

La dipendenza dal giudizio altrui pu spingere le persone a condurre la propria vita


in funzione degli altri. Ma il dover modificare costantemente il proprio
comportamento per andare incontro alle esigenze altrui molto stressante. Ogni
volta che si esprime la propria opinione ci si chiede se giusta o sbagliata e se
laltro daccordo o meno con ci che abbiamo detto; ogni comportamento viene
attuato con cautela per non dispiacere agli altri. facile comprendere lansia
generata da questa costante attenzione Allora, la persona passiva, lascer
decidere agli altri il film da vedere, la meta delle prossime vacanze, il ristorante
in cui si andr per cena e via dicendo, soffocando i propri desideri e facendo le
cose anche contro voglia. Quando poi la relazione diventa troppo pesante da
reggere, comincer a trovare scuse per non incontrarsi con laltro e lascer cadere
lamicizia. Anzich continuare a dire di s controvoglia, aspettandosi che laltro
capisca da solo, bastava, invece, dire: no, non mi piace, non sono
daccordo, e la relazione sarebbe potuta continuare.

Incapacit di gestire le relazioni di gruppo

Le persone che giungono a costanti compromessi con se stesse per compiacere gli
altri, rischiano di sviluppare tante personalit e ruoli sociali quanti sono i tipi di
persone che frequentano. E fin tanto che interagiscono a tu per tu con gli altri
riescono a gestire le situazioni, ma quando si trovano a dover incontrare pi amici
contemporaneamente?

Cosa

succede?

Scattano

automaticamente

lansia

lincapacit di gestire situazioni di questo tipo. Ogni amico si aspetta che si


comportino secondo il ruolo per il quale le conoscono, ma nel gruppo impossibile
accontentare tutti contemporaneamente. Per questa ragione le persone passive
tendono a prediligere le relazioni individuali e non i gruppi: nel gruppo si sentono
spiazzate e tendono a chiudersi in se stesse. In amicizia come sul lavoro, la
dinamica non cambia.
Rinunciare alla libert di esprimere se stessi in mezzo agli altri un prezzo molto
alto da pagare!
Lassertivo, invece, non dipendendo dal giudizio altrui, pu affermare se stesso in
qualsiasi situazione e costruire relazioni diverse e sincere con ciascuna persona che
frequenta, perch egli non commette lo sbaglio di compromettere se stesso per
accontentare laltro. Instaurer con ogni persona una relazione particolare a
seconda di ci che lo accomuna ad essa, ma senza, per questo, dover modificare la
sua personalit.

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Cause della non-assertivit


Quando ci si riconosce in alcuni comportamenti non assertivi e si vogliono
migliorare le proprie capacit sociali, il primo passo da fare quello di capire da
dove derivino questi comportamenti non assertivi, cio individuare le cause della
propria anassertivit.
Vedremo, ora, i vari motivi per cui possono insorgere problemi di assertivit:

Mancato apprendimento
I comportamenti assertivi sono oggetto di apprendimento. Essi non sono che
abitudini o schemi di comportamento che si apprendono per imitazione, che ci
vengono trasmessi dai genitori, dagli insegnanti, dagli amici, dai media, ecc.
Molte persone per, sono cresciute in contesti carenti di modelli assertivi, cos non
hanno avuto la possibilit di apprendere in modo sufficiente tali comportamenti.
Oppure nella loro infanzia sono successi degli eventi che ne hanno limitato
lapprendimento (per esempio, atteggiamenti di rimprovero o punizione dei
comportamenti assertivi, o mancanza di sufficiente rinforzo dei comportamenti
assertivi, che insegnano a considerare questo tipo di comportamenti come
positivi).

Inibizione ansiogena
Alcune persone, pur possedendo le competenze assertive, non riescono ad
esercitarle perch provano unansia tale che inibisce tali comportamenti. Questo,
di solito, avviene nei soggetti che hanno vissuto in passato delle esperienze molto
cariche dansia e, anche nel presente, davanti a situazioni simili, non riescono a
liberarsi dal ricordo di tali esperienze.

Discriminazione errata
La persona non riesce a discriminare bene le informazioni rilevanti che provengono
dallambiente e, di conseguenza non capace di rispondervi adeguatamente,
mettendo in atto comportamenti assertivi.

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4. Tecniche assertive
Tipi principali di tecniche assertive
Esistono tre tipi principali di tecniche assertive che riguardano rispettivamente la
nostra mente, il nostro corpo e le nostre emozioni.

Tecniche di ristrutturazione cognitiva

Consistono nel divenire consapevoli delleccessiva importanza che attribuiamo ad


alcune convinzioni radicate dentro di noi, che ci inducono a guardare la realt in
un certo modo (ottimista, pessimista, disfattista) facendoci reagire diversamente
agli eventi che ci accadono.
Analizzando tali pensieri si vedr in che misura questi ci arrecano danni,
inducendoci a trarre conclusioni errate e spesso dolorose. Infine, occorrer
indagare in che misura queste idee potrebbero essere sostituite da altre pi logiche
e pi vicine alla realt.
Il passo pi complicato sar quello di mettere in pratica gli argomenti razionali
scelti. In un primo momento si cercher di fare un ripasso mentale dopo che si
verificata la situazione dolorosa, pensando a ci che si sarebbe potuto dire; in un
secondo momento si diventer capaci di farlo durante lo svolgersi stesso della
situazione.
Ecco una serie di pensieri razionali che possono servire da alternativa ad unidea
irrazionale molto frequente: ho bisogno di ottenere lapprovazione e laffetto di
tutte le persone per me rilevanti.
Alternative razionali:
Non posso piacere a tutti. Come a me piacciono alcune persone pi di altre, lo
stesso accade agli altri nei miei confronti;
Se una persona che mi sta a cuore disapprova un aspetto del mio comportamento,
posso pensarci su e decidere se cambiarlo o meno;
Cercando di piacere a tutti non faccio altro che sprecare energie, senza ottenere il
risultato che desidero. Invece di adattarmi o reagire solo a quello che penso
vogliano gli altri, posso decidere quello che voglio fare veramente;

Tecniche per lo sviluppo dei comportamenti assertivi

Questo tipo di allenamento tende ad unacquisizione ottimale dei comportamenti


assertivi attraverso il role-playing che aiuta le persone ad immaginare meglio le
situazioni che hanno difficolt ad affrontare. Nella maggior parte dei casi per
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meglio trasmettere i comportamenti positivi dopo essere intervenuti nel campo


cognitivo. inoltre molto importante analizzare il comportamento non verbale che
dovrebbe manifestarsi in ogni situazione.
Vedremo pi gi le modalit fondamentali di comportamento assertivo.

Tecniche per la riduzione dellansia

Alcune situazioni di interazione sociale provocano, nelle persone poco assertive,


reazioni o risposte che presentano un livello di ansia tanto alto da impedire
lassunzione di un comportamento adeguato. In realt, i problemi di assertivit che
derivano esclusivamente dallansia sono rari; si tratta dei casi in cui la persona
completamente bloccata e la tensione tale da impedirle di agire in
adeguatamente.
Per ridurre lansia a livello fisico si pu far ricorso a due tecniche fondamentali e
complementari: il rilassamento e la respirazione.
Il rilassamento progressivo dei vari gruppi muscolari e gli esercizi di respirazione
diaframmatica, per esempio, portano automaticamente al rilassamento mentale
prevenendo e curando lansia eccessiva e lo stress.
Fare esercizi di rilassamento/respirazione un po di minuti al giorno, per, non
basta. I benefici di questi esercizi si vedranno se si riesce a farne uso in pratica,
ossia nel momento stesso in cui ci assale la tensione. necessario, pertanto,
provare a rilassarsi in brevissimo tempo: cosa che si ottiene soltanto dopo un lungo
allenamento.

Fare richieste ed ottenere ci che si chiede


In questo paragrafo cercheremo di tracciare una sorta di modello a cui potersi
riferire quando dobbiamo fare una richiesta a qualcuno. Tale modello permetter
di non lasciare le cose allimprovvisazione ed aumentare le probabilit che quanto
richiediamo ci venga concesso. Come si possono affrontare al meglio situazioni
come: la richiesta di aumento di stipendio, il chiarimento sul risultato di un
esame, la dichiarazione dei nostri sentimenti a qualcuno?
La cosa pi importante di tutte sicuramente lessere preparati alla situazione
avendo chiaro in mente cosa desideriamo, come lo desideriamo e quando.

Il primo passo da fare quindi quello di interrogare noi stessi su cosa esattamente
vogliamo.
Bisogna poi decidere quale sia il momento pi propizio per noi stessi e per laltro.
importante non limitarsi ad aspettare il momento giusto (che potrebbe non
arrivare mai), ma decidere nel dettaglio lora, il luogo e tutte le coordinate. Se
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opportuno, possiamo anche preannunciare alla persona in questione che dobbiamo


parlarle e scegliere insieme il momento adeguato.
Alla fine c lattuazione vera e propria della nostra richiesta. In questa fase
importante ricordare di:

Esaminare la situazione nella maniera pi dettagliata possibile.

Manifestare la richiesta in maniera completa, includendo pensieri, sentimenti


e desideri e partendo sempre dal proprio punto di vista e senza incolpare
linterlocutore.

Cercare di esprimere con chiarezza, fermezza e concretezza la propria


richiesta con una o due frasi.

Sottolineare il fatto che, se laltro collabora, si otterr il risultato sperato.

Eventualmente si possono evidenziare le conseguenze negative che la sua mancanza di


collaborazione provocherebbe.
Lo schema potrebbe essere questo:
Quando tu fai
Il risultato che io
Allora io mi sento
Preferirei.

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