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Sonia Gaetano
La prova dell’albero è un test proiettivo che, pur non consentendo una completa
analisi del carattere, può illustrare i dati ottenuti con altri metodi, arricchirli oppure
metterli in dubbio.
Il disegno, infatti, è per il bambino come un’espressione di sé, delle sue paure,
aspirazioni, ricordi, meccanismi difensivi, adattamento, sentimenti che egli non
riconosce o rifiuta in sé. È il racconto che il bambino fa di sé stesso.
Attraverso il filtro del reattivo proiettivo, si ottiene una diagnosi alla quale
l’esaminatore giunge studiando i particolari ma anche considerando a colpo d’occhio
ilmtutto.
Dice infatti Koch: «Davanti al disegno di un albero, è possibile ricavare una
impressione che può essere di armonia, di inquietudine, di carenza, di abbondanza o
dinostilità».
Si ripeta al soggetto che è libero di eseguire la prova come meglio crede, pur
mantenendosi nei limiti generici dati dall’istruzione.
Materiale da mettere a disposizione: carta bianca, non troppo liscia, formato A4
normale, matita semimorbida o morbida.
Il piano su il soggetto disegnerà non deve essere troppo morbido.
Può essere permesso utilizzare una gomma da cancellare.
L’esaminatore seguirà l’andamento del disegno senza farsi osservare, in modo da
poter considerare anche le cancellature.
Dati caratteristici per le prime forme di alberi nella infanzia e loro interpretazione
Solitamente, nei bambini dai 3 ai 7 anni il fusto viene rappresentato con un solo
tratto, ma può essere riscontrato in bambini frenastenici di 8 anni e negli adulti
minorati psichici.
Anche il ramo ad un solo tratto è normale fino a circa 10 anni, e non indica ritardo
mentale o arresto così come invece il fusto ad un solo tratto.
La collocazione inesatta delle parti rispetto al tutto (frutti e foglie rispetto al tronco e ai
rami) si riscontra generalmente nei bambini piccoli e nei minorati psichici di 10 anni.
La grandezza dei vari elementi dipende dall’età del soggetto.
L’altezza del fusto raggiunge il massimo nell’età di 6-7 anni, per poi diminuire
rapidamente.
Il bambini di scuola elementare disegnano generalmente fusto e chioma della stessa
altezza, mentre quelli delle scuole secondarie la chioma più alta del fusto. Le
femmine disegnano in tutte le età il fusto più lungo leggermente rispetto ai maschi.
LA CHIOMA
Chioma sferica, circolare. È molto comune nei disegni dei bambini, soprattutto
maschi, ed indica tensione, chiusura, oppure il vuoto, il pallone d’aria. Il cerchio
assume il significato di sipario, che copre e nasconde.
Può fare riferimento sia ad una convenzionalità essenziale (rigida, formale) nei
rapporti con l’ambiente sociale, che ad un’attitudine alla creatività. È inoltre sinonimo
di ingenuità, puerilità, paura della realtà.
Chioma con i rami coperti da nuvolette. C’è occultamento delle tensioni presenti nel
bambino, che non vuole apparire aggressivo, ed usa quindi nelle relazioni
interpersonali una morbidezza reattiva per coprire la reale aggressività, le vere
intenzioni. Dissimulazione, timore della realtà, buone maniere.
Chioma ad arcata. Indica la presenza di un certo senso della forma, delle buone
maniere.
Chioma a sacco pendente. È la chioma che scende lungo i fianchi del tronco a
formare due sacchi laterali. È segno di abulia, scarsa volontà e aggressività.
Compare spesso tra gli adolescenti, e meno frequentemente nei bambini.
Chioma con rami interni opposti. Indica tensione interiore, dissonanza intima,
ambivalenza, e nei casi più gravi può indicare schizofrenia.
Chioma priva di forma precisa. È realizzata con righe aggrovigliate che danno l’idea
di qualcosa di nebuloso. È spesso la rappresentazione preferita da talenti
eccezionali, versatili, con un senso di superiorità reale rispetto alle forme
convenzionali del vivere comune. O può essere preferita da soggetti con patologie
mentali, come psicopatici, incapaci di controllo, asociali. È più frequente negli
adolescenti, per la loro naturale tendenza all’anticonformismo, alla confusione,
rispetto ai bambini.
C’è inclinazione a sinistra o a destra quando l’intero albero ( a partire dal tronco) è
inclinato in uno dei due lati. L’inclinazione a sinistra indica atteggiamento difensivo,
difesa, oppressione, rimozione, regressione dei sentimenti, ricerca di sicurezza,
attaccamento al passato. L’inclinazione verso destra indica influenzabilità,
impressionabilità, altruismo, adattamento, prendere a cuore.
I RAMI
Rami regolari e armonici. Individuo sereno, privo di forti tensioni emotive, chiaro,
posato, a volte insensibile, allegro.
Rami verso l’alto. Sono tipici dei bambini, adolescenti e adulti insicuri, che non hanno
molte soddisfazioni dall’ambiente in cui vivono, perciò si rifugiano nelle elaborazioni
fantastiche per avere gratificazioni sostitutive. Hanno scarso senso della realtà e del
relativo, facilmente aggressivi per una incapacità a relazionarsi con l’ambiente
sociale.
Rami verso il basso. Sono preferiti da soggetti depressi, abbattuti, con un gusto
particolare per il tragico che domina tutta la loro esperienza esistenziale.
Rami saldati al fusto. Sono accettabili fino ai dieci-undici anni. In età superiori,
invece, indicano schematismo, mancanza di obiettività e astrazione, frattura tra le
proprie aspirazioni e le scelte cui il soggetto è costretto ad aderire. In adolescenti
indica ritardo nello sviluppo. Negli adulti, ritardo intellettivo o sintomi nevrotici.
Rami con angoli. Sono presenti nei disegni di soggetti dotati di stabilità e sicurezza
interiore, fermezza e iniziativa nei rapporti sociali, ma si ritrovano anche nei soggetti
ostinati, intrattabili, oppure molto dolci per compensazione. Sono tipici dei bambini
dell’asilo, mentre negli adulti indicano ritardo, repressione, fissazione a livelli inferiori.
Indicano anche psicopatia negli adulti, specie se non sono compensati con
caratteristiche dinamiche.
Rami con linee curve. Prevalgono nei disegni dei soggetti che riescono facilmente a
stabilire rapporti sociali con disinvoltura, versatilità, dolcezza. Sono individui affabili,
concilianti, sempre pronti a placare gli animi, a intervenire nei contrasti, vivaci,
eleganti.
Rami sottili e abbondanti. Sono tipici dei soggetti sensibili, di facile impressionabilità,
nervosi. Se i rami si intrecciano, si tratta di soggetti che si perdono nelle piccolezze,
trascurando il nocciolo delle cose; se invece hanno le estremità appuntite il soggetto
è aggressivo.
Rami molto lunghi. Si estendono vagando nello spazio, e sono preferiti da soggetti
che tendono a sviare le difficoltà sociali, in quanto non riescono a tener conto degli
aspetti concreti, fondamentali in un rapporto. Sono, cioè, individui vaghi, sognatori,
distratti.
Rami con foglie a palma. Rami larghi, senza punta, il cui il ramo non è stato
completato secondo il modello naturale, che diminuisce di ampiezza verso la punta,
esprimono anche una tendenza alla chiusura, introversione, diffidenza, prudenza.
Rami tubolari. Fusti e rami tubolari, con la parte terminale aperta, sparsi qua e la
nelle chiome, è come se il disegno fosse incompleto, aperto, sospeso. Non è
caratteristico della prima infanzia. Appare verso i 9 anni ed aumenta leggermente tra
14-15 anni e diminuisce verso i 16. I rami a forma tubolare possono essere
interpretati in senso positivo ( tendenza a esplorare campi sconosciuti, impulso alla
scoperta, molteplicità di interessi, mancanza di decisione, cammino senza meta,
versatilità) o negativo ( non mantenere proponimenti, disordine, impressionabilità,
influenzabilità, incostanza, discontinuità, violenza, ira, collera, impulsività). I rami
tubolari sparsi nella chioma indicano volontà di cose molteplici ma non concrete,
incostanza bizzarra, sperimentazione senza conclusione, opposizione, litigiosità,
temperamento esplosivo (sparsi senza ordine, in modo confuso).
Rami a tratti interrotti. Le interruzioni dei tratti sono caratteristiche per alcune forme di
eccitabilità nervosa, specie se appaiono nei rami. Se l’interruzione è tra rami e fusto,
si può supporre sensibilità ma anche superficialità. Discontinuità, disturbi della
concentrazione, irresponsabilità, prepotenza e ostinazione. Trascuratezza nelle
relazioni interpersonali. Si ritrovano più spesso negli adolescenti, che lasciano le
cose a metà e sono incapaci di relazionarsi in modo stabile e duraturo.
Rami a occhi. I rami sporgenti frontalmente a occhi, hanno lo stesso significato dei
rami sporgenti frontalmente, ma indicano anche regressione o mancanza di
qualcosa.
Rami ispessiti alle estremità. Il ramo allargato verso l’estremo è tipico del soggetto
che si espande, attivo, impulsivo sul mondo esteriore, avventuroso, insofferenti verso
gli ostacoli ambientali, dunque impazienti e violenti. È tipico nell’età puberale.
Rami paralleli. Nella parallelità si esprime la costanza nello sforzo, quindi la tenacia.
Si tratta di soggetti diligenti, estremamente attivi che non possono stare senza
lavoro.
Stereotipie. Si esprime una regolarità esagerata: fogli, rami e frutti vengono
disegnati con regolarità stereotipa.
Questo tipo di disegno viene superato nell’età scolastica, mentre se continua diviene
indice di una riduzione o limitazione della sfera affettiva. A 15 anni circa sono
considerate segni di ritardo e regressione oppure solo manifestazioni giocose. Fino a
tarda età si mantengono nei deficienti gravi. Sono normali nei bambini più piccoli.
IL TRONCO
Il tronco rappresenta l’Io stabile, la zona delle idee. L’altezza del fusto raggiunge il
massimo intorno ai 6-7 anni, per poi diminuire rapidamente. Le femmine disegnano a
tutte le età il fusto leggermente più lungo rispetto ai maschi.
Tipi di fusto:
Fusto a T. Segue un decorso verticale dalla base fino alla cima. Si tratta del fusto a
forma di abete che viene disegnato quando si richiede il disegno di un albero da
frutto. Siccome è tipico della prima infanzia, chi lo disegna ad età successive ha un
carattere primitivo, istintivo, impulsivo, spirito pratico più che teorico, maggior
capacità nella pratica, impeto sano e primitivo.
Fusto chiuso in alto con nessuna o poca ramificazione. È considerato come un fusto
saldato, quindi indica ciò che non è compiuto, immaturità.
Fusto saldato. Nell’età infantile indica aggiunta e costruttività, mentre nell’età adulta
significa disintegrazione, divisione, mancanza di organicità. Negli adolescenti è
segno di ritardo nello sviluppo. Negli adulti il ritardo va meglio accertato con altre
prove.
Fusto con protuberanza. Indice di traumi dati da gravi esperienze vissute con
particolare intensità: malattie, incidenti, difficoltà.
Fusto dritto a tratti paralleli. È normale fino a 12 anni, mentre alle età seguenti indica
visione infantile del mondo, deficienza, infantilismo, immaturità. Ostinazione,
schematismo, irremovibilità, mancanza di vivacità, fare di testa sua.
Fusto a tratto diffuso. Il contorno del fusto rappresenta una linea che è limite più o
meno netto fra io e tu, fra io e mondo esterno. Indicano sensibilità, capacità di
immedesimazione, senso dei limiti non ben definito, incertezza, perdita della
personalità.
Fusto a tratti irregolari. Quando le linee che formano il fusto hanno un andamento
irregolare a destra o a sinistra, si tratta di soggetti vulnerabili, che hanno qualche
trauma psichico, con conflitti o difficoltà precedenti, ostinati e dal carattere difficile.
La linea del suolo: (linea tracciata alla base del tronco) il tronco può avere una linea
di terra, di contatto con la realtà.
SOLLEVATA RISPETTO AL TRONCO > indica poca aderenza alla realtà,
distorsione della realtà, passività.
FUSA CON IL TRONCO > scarsa conoscenza delle forze istintuali più primitive,
avversione, riservatezza, diffidenza, mancanza di spirito di adattamento, incostanza.
INCLINATA RISPETTO AL TRONCO > riservatezza, sfiducia, negativismo,
insicurezza. Il soggetto ha la sensazione di essere su un piano inclinato su cui è
possibile scivolare.
APPOGGIATO SU COLLINE O ISOLE > se su collina, indica autoammirazione,
autocompiacimento, vanità; se su isola, isolamento per abbandono, autismo.
SOTTO LA BASE DEL TRONCO > ma non toccare il tronco stesso, come se l’albero
sia sollevato da terra. Indica la presenza di un senso di esaltazione, una euforia
immotivata.
LE RADICI
A tratto unico> (disegnate con una sola linea per radice) sono indice di primitivismo,
di spontaneità e immediatezza, visione magica del mondo. Soggetto dominato dagli
impulsi più profondi e inconsci
A tratto doppio> ( una radice è formata da due linee più o meno parallele o più o
meno chiuse) aderenza alle proprie pulsioni più profonde, attaccamento alla terra,
ma anche staticità, attaccamento alla tradizione, immobilismo psicologico, ricerca di
sostegno
Trasparenti > (si vedono sotto il terreno) conoscenza delle proprie pulsioni profonde,
oppure bisogno di chiarezza, ordine nella propria parte istintiva che viene sentita
come confusa e caotica.
Accessori decorativi
Possono essere nidi di uccelli, scale, panieri, cuori appesi, ciondoli tipo quelli
dell’albero di Natale, ed indicano un temperamento giocherellone, burlone, spiritoso.
Foglie > sia raccolte che disperse, indicano spirito di osservazione, vivacità,
esteriorità, sete di vita, allegria, bisogno di riconoscimento, occhio vivo e vigile,
capacità decorativa.
Frutti > i bambini di solito collocano i frutti nella chioma, al suo interno; negli adulti
questo è indizio di regressione. Se frutti e fiori dovessero cadere dai rami, possiamo
pensare che il soggetto sia dotato di grande sensibilità, generosità, ma anche
instabilità e insicurezza. La caduta può infatti far pensare che il soggetto abbia la
percezione inconscia di perdere se stesso, la propria personalità, di dover fare
rinunzie o sacrifici.
Desiderio di successo, vivere alla giornata, ingenuità, infantilismo, desiderio di
arricchire.
Se frutti e foglie sono esageratamente grandi, oltre l’età infantile simboleggiano
ritardo.
Il reattivo del disegno dell’albero è uno strumento coadiuvante che non pretende di
essere esatto al 100 %. Si suggerisce l’uso contemporaneo dei tre disegni (albero,
figura umana e casa). Dopo l’esecuzione possono essere messi sul tavolo, vicini, e
chiedere al bambino di raccontare una storia nella quale compaiano i tre temi.
Bibliografia