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FORMAZIONE
MANAGERIALE INSERTO REDAZIONALE
RAPPORTO SPECIALE 2011
FORMAZIONE MANAGERIALE
C
ome sta la formazione manageriale in Italia? group che coinvolgeranno oltre 50 aziende distribuite su
Ricomincia a tornare “nelle grazie” delle im- tutto il territorio nazionale. I risultati finali insieme a quelli
prese? Sta conquistando o riconquistando dell’Osservatorio Learning saranno presentati in un con-
il suo ruolo di fondamentale leva per il ri- vegno che si terrà alla fine di settembre. Attualmente la
lancio e la competitività? È inutile negarlo, ricerca è ancora in corso, ma abbiamo chiesto ad Asfor di
nonostante ci sia stata di recente qualche ricerca che ha fornirci alcune anticipazioni su quanto emerge dai focus
cercato di smentire “lo stereotipo della riduzione delle group realizzati fino ad ora.
spese di formazione in tempo di crisi” sostenendo che le
aziende italiane in questi ultimi 2-3 anni hanno continuato Non si formano solo i talenti
a investire in progetti formativi, sappiamo che i tempi “Innanzitutto si rileva che, interpellate sull’evoluzione
d’oro di fine anni ’90 e inizi 2000 sono lontani: chi opera del significato di formazione manageriale, solo poche
nel settore o se ne occupa da tempo ha visto bene come aziende la associano alla popolazione dei dirigenti, ai ta-
il sistema della business education abbia risentito della lenti, agli alti potenziali”, spiega Vergeat. “Pur essendo
congiuntura economica. destinata anche a questi target di popolazione, la for-
Ma già l’anno scorso, facendo il punto con gli esperti del mazione manageriale si diffonde verso livelli più bassi
settore e sulla base delle relative ricerche, si era rilevata di responsabilità: quadri e professional. È poi continua,
una timida apertura alla richiesta di interventi formativi modulare e diluita nel tempo, sfrutta una varietà di me-
da parte delle aziende, oltre a un coinvolgimento diretto todologie di lavoro, si sforza di contestualizzare al mas-
delle persone interessate a investire in proprio in forma- simo i programmi. La formazione manageriale così intesa
zione di qualità. E quest’anno? viene finalizzata a sviluppare o a rinforzare capacità ma-
“Direi che la ripresa effettivamente più vivace sia pro- nageriali di tipo ‘soft’, valori, comportamenti organizza-
prio del 2011; va detto tivi: prendere decisioni, collaborare nei team, assumere
comunque che la for- responsabilità, aprirsi al cambiamento ecc. Ma soprat-
mazione sta cambiando tutto viene finalizzata a migliorare la capacità di coinvol-
pelle”, osserva Marco gere, motivare, guidare le persone”.
Vergeat, responsabile Quanto ai driver della formazione manageriale, sem-
Corporate Learning di brano essere sostanzialmente tre: la diffusione di nuovi
Asfor, Associazione Ita- modelli di leadership e performance management, l’in-
liana per la Formazione tegrazione interfunzionale e lo sviluppo della collabo-
Manageriale che an- razione (soprattutto nelle aziende caratterizzate da
che quest’anno sta re- strutture a matrice, team di progetto, processi di project
alizzando la ricerca sui management), il cambiamento organizzativo. “Tra i temi
“Trend evolutivi della for- che cominciano a diventare oggetto di interesse (talvolta
mazione manageriale”. di preoccupazione) da parte di alcune aziende”, illustra
La ricerca, che è alla Vergeat, “c’è quello del conflitto generazionale, dell’inte-
Marco Vergeat, responsabile
sua sesta edizione, si grazione dei giovani della cosiddetta generazione Y, por-
Corporate Learning di Asfor
basa stavolta sulla rea- tatori di aspettative e di una cultura del lavoro diverse e
lizzazione di nove focus non sempre comprese e accettate dai più senior”.
FORMAZIONE MANAGERIALE
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fessionali che rappresentano una effettiva opportunità di toriali. Non è infatti un caso che molti dei principali prota-
accesso finanziario ai piani formativi delle imprese, ma che gonisti di questa crisi si siano formati presso alcune delle
devono vedere una rivisitazione dei tempi e dei metodi di più autorevoli business school americane, che con forza
attivazione e di erogazione nonché, in alcuni casi, una ri- hanno sposato e diffuso il modello di un’impresa “finan-
organizzazione dei propri processi di funzionamento e di zializzata”, in cui le uniche attività rilevanti sono quelle
articolazione. volte alla creazione di utili per manager e azionisti. In im-
In questo scenario la business education dovrà sempre più prese così concepite, il rapporto con la società è chiara-
valorizzare i modelli di eccellenza nazionali e internazionali, mente opportunistico e mediato dalla pura convenienza,
declinandoli nei singoli mercati di riferimento dei destina- secondo il modello della best rational choice che è oggi
tari dei processi formativi e affinando in loro sia il proprio ampiamente confutato e confutabile.
tasso di flessibilità generativa e di velocità nell’affrontare Le business school sono colpevoli secondo molti di avere
i cambiamenti sia, in considerazione di una crisi che sarà “prodotto cattiva materia prima” come ha provocatoria-
molto più lunga di quanto ipotizzato nel 2008, incremen- mente detto Andreas Treichl, Ceo della Erste Group Bank,
tando la propria resilienza. Una resilienza che deve essere uno dei più grandi gruppi bancari del mondo, al Meeting
intesa quale capacità di affrontare le avversità della vita internazionale dei Dean e dei Direttori delle scuole di mana-
personal-professionale sviluppando risorse in grado di re- gement. Alle scuole Treichl addebitava di “avere prodotto
alizzare performance superiori rispetto al periodo antece- persone che hanno come unico valore quello di guadagnare
dente gli eventi critici vissuti. sempre di più e di avere completamente perso di vista l’etica
In tale ottica, particolare valenza formativa rivestono quei del fare affari”. Nessuno lo ha contraddetto.
programmi orientati a sviluppare, secondo un approccio La responsabilità di ciò dove sta? Né solo dalla parte
esperienziale di livello internazionale, valori, logiche, mo- delle imprese, né solo da quella delle business school.
delli e strumenti in grado di potenziare l’interazione e l’in- Essa sta più verosimilmente nel gioco collusivo di costru-
trospezione soggettiva tramite una modalità creativa, ma zione collettiva di una realtà sempre più distaccata dai
pragmaticamente consapevole dell’importanza dei risul- problemi di crescita economica del Paese e di ricchezza
tati da perseguire e raggiungere. della società, e sempre più orientata a giustificare e
mantenere se stessa. E quello che ne deriva è uno scolla-
Urge un cambio mento sempre più evidente tra economia e finanza, una
situazione cui il mondo della formazione è chiamato oggi
di paradigma a rispondere attraverso un nuovo pensiero che rifletta le
50
CINQUANTANNI
1962 - 2012
GRUPPO GALGANO
FORMAZIONE MANAGERIALE
scuole. In quest’ordine di idee, è quindi necessario ri- nuovo modo di operare che le esigenze di sostenibilità pon-
pensare i presupposti della cultura e della formazione gono alla società post industriale e al mercato. Combattuto
manageriale, rifiutando facili schematismi e universa- tra precarietà e imprenditorialità innovativa il manager di
lismi di maniera. In particolare, è auspicabile che con oggi è già cambiato riducendo il suo ruolo di gestore e am-
sempre maggior attenzione si considerino come prio- pliando quello di esploratore di nuove opportunità in termini
rità la problematizzazione chiara e lucida delle vicende di prodotti, mercati, processi, organizzazione per assicurare
di business; la soluzione ai problemi vagliata alla luce sopravvivenza e sviluppo per l’impresa e per sé.
dell’esperienza e dei casi concreti e non solo sulla base Alcuni megatrend continuano ad accrescere la loro influenza
di teorie aprioristiche; la contaminazione tra esperienze e la tecnologia, l’innovazione continua, la longevità, l’immi-
e culture organizzative per generare innovazione, unita grazione, l’internazionalità entrano nelle scelte che il manager
all’integrazione dei saperi; la valorizzazione del poten- deve fare. Le filiere, le global supply chains, l’organizzazione
ziale del singolo individuo. a rete che fino a ieri erano argomenti da specialisti ora assu-
Perché, citando Martha Nussbaum, professore di diritto mono un ruolo centrale in quanto nel nuovo modo di lavorare
ed etica presso l’Università di Chicago, in un discorso sul tutto è co-prodotto e i risultati dipendono anche dalle capa-
suo Paese di alcuni mesi fa:“Sarebbe catastrofico diven- cità del manager di accrescere competenze organizzative utili
tare una nazione di persone tecnicamente competenti che a superare vecchi confini e integrare ciò che viene prodotto
hanno perso la loro capacità di pensare criticamente, di dai diversi attori in campo svecchiando forme organizzative
esaminare se stessi e di rispettare la dimensione umana e ereditate dal passato e costruendo nuove reti più idonee a
la diversità degli altri”. Credo che dal rischio della stessa rispondere alle esigenze di un mercato globale ed evoluto. Se
catastrofe dobbiamo proteggerci anche noi. molto è stato già fatto nel campo del tangibile e visibile resta
ancora molta strada da percorrere nel campo dell’intangibile.
Manager, formatori-allievi Le aziende innovative esigono contesti collaborativi, impren-
ditori e manager più galantuomini capaci di porre clienti e col-
che esplorano nuove laboratori al centro della strategia di sviluppo.
Nella sua tradizionale ricchezza di contenuti la formazione
opportunità viene chiamata a rispondere a nuovi bisogni, non più solo eli-
tari destinati a popolazioni mirate ma anche diffusi a tutta la
di Giuseppe Truglia, presidente Cfmt, Centro popolazione aziendale. Diventa inoltre fattore determinante
di Formazione Management del Terziario per favorire l’occupabilità in un mercato che stimola sempre
e vicepresidente Cibiesse, Cfmt Business School maggiore mobilità professionale e richiede un allineamento
dinamico tra competenza e capacità, ragione e sentimento,
Il PIL del mondo per la logica ed emozione. La formazione si muove tra il ME & WE e i
prima volta dopo 80 anni nostri manager interpretano sia il ruolo di formatori sia quello
è stato negativo; il ciclone di allievi sviluppando la capacità di continuare ad apprendere
che si è abbattuto sul anche scambiando le esperienze con colleghi e collaboratori.
mondo ha già cambiato il Restano due temi che richiedono lo sforzo degli addetti ai
modo di produrre, il modo lavori per dare alla trasformazione in atto connotati duraturi
di distribuire, il modo di capaci di creare nel medio periodo le condizioni di successo. Il
consumare, il modo di vi- primo è rappresentato dalle risorse da investire, si parla tanto
vere. Non c’è più il primato di formazione ma di soldi veri e freschi se ne mettono ancora
della manifattura anche pochi nel piatto della formazione.
se in Italia conserva un Nei momenti delle verità questo è il vero cambiamento che
ruolo di grande rilievo ed è le imprese devono fare per dare concretezza alle dichiarazioni
cresciuto il contributo del stimolando così la burocrazia a ridurre i lacci e lacciuoli che
terziario e dei servizi alle condizionano ancora oggi l’utilizzo dei fondi interprofessionali.
imprese. L’impatto sull’impresa è stato enorme come quello Il secondo riguarda invece la responsabilità di formare i forma-
che si sta registrando sui manager, sulle persone, sulla stessa tori, che incontrano manager e imprenditori utilizzando con-
tenuta dei Paesi. Si fatica a costruire il futuro mentre il pre- tenuti e modalità adeguate a stimolare lo sviluppo di quelle
sente giorno per giorno introduce forti cambiamenti nell’or- intelligenze che servono a creare un sistema di azione più
ganizzazione del lavoro e nelle regole necessarie a migliorare grande e un’evoluzione in senso moderno e competitivo delle
la produttività del sistema. In questo contesto le richieste che imprese piccole e grandi. Stiamo parlando di nuovo rinasci-
le imprese fanno al manager sono diverse rispetto al passato mento che pone al centro le persone, che cerca vie nuove, che
e si pone un problema in termini di adeguatezza riguardo al parte dal locale e sviluppa nuovi mestieri e professioni.
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Lo Psicologo come figura predisposta
al coaching aziendale
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RAPPORTO SPECIALE 2011
FORMAZIONE MANAGERIALE
Coaching,
competenza strategica
per i partner HR
di Flaminia Fazi, presidente di U2Coach
Dal nostro osservato-
rio abbiamo rilevato un
aumento della sensibi-
lità nei confronti delle registrato una cre-
a z i o n i o rg a n i z z a t i v e scente attenzione nei con-
mirate a migliorare la fronti di questa tipologia di
qualità del lavoro delle interventi. I supporti ai per-
persone, a tutti i livelli. corsi di carriera al femminile,
Cresce il numero delle allo sviluppo di nuovi modelli
p i c c o le e m e d i e i m - di leadership inclusiva, pro-
prese che accedono ai grammi sulla cultura aziendale
servizi di formazione del work-life balance e dell’in-
e di coaching, solleci- clusione della diversità, hanno
tate dalle pressioni del caratterizzato una parte interessante
mercato a investire sulla qualità del lavoro e dei ri- delle nostre attività, sviluppate con format differenti,
sultati. Insieme a multinazionali e grandi imprese, utilizzando metodologie di coaching, di formazione
stanno massimizzando l’utilizzo dei fondi, investendo convenzionale e non convenzionale, anche multi-
in modo particolare su progetti strategici e figure mediale, erogati in modalità blended, e che hanno
chiave. È aumentata l’attenzione nei confronti di si- superato le aspettative dimostrandone l’importanza
tuazioni in cui la leadership non è ben espressa e in- strategica.
fluenza in modo negativo la realizzazione della vision.
La richiesta di servizi di coaching che coinvolgono il Non c’è crescita senza
top management, non solo a livello individuale ma
anche di team, è aumentata, con una particolare fo- un’education di qualità
calizzazione e si sente maggiormente l’esigenza che
le persone spendano il meglio di loro per l’azienda. di Vladimir Nanut, presidente ASFOR, Associa-
Tenendo conto che in questi ultimissimi anni le stra- zione Italiana per la Formazione Manageriale
tegie di contenimento dei costi sono passate anche
attraverso le politiche di riduzione del personale, le Affermare che la forma-
pressioni su chi lavora sono aumentate sia in rela- zione manageriale è un
zione ai risultati attesi sia alla loro qualità e ai tempi fattore fondamentale
di realizzazione. per lo sviluppo delle
Le aziende stanno comprendendo che non ci si può i m p re s e c o s t i t u i s c e
più permettere di non investire sulle persone o di quasi un’ovvietà, an-
investire male su programmi formativi che non tra- che se nel nostro Paese
sformano i comportamenti dei partecipanti come tale concetto non ap-
necessario per essere competitivi. È così che il coa- pare sempre compreso
ching si sta diffondendo non solo come servizio pro- dai diretti interessati
fessionale ma anche come modello manageriale e (a iniziare dal varie-
come competenza strategica del ruolo dei business gato mondo delle PMI).
partner HR, che si stanno ulteriormente professiona- Senza investire massic-
lizzando come coach interni. ciamente nel capitale
Come pionieri nello sviluppo e nella facilitazione di umano, ovvero nelle competenze e nelle skill dei
soluzioni mirate a sviluppare eguali opportunità di soggetti cui competono le responsabilità gestionali,
crescita e di carriera alle donne in azienda, abbiamo per le nostre imprese sarà infatti molto difficile re-
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Oltre lo stress
Necessario un nuovo “patto psicologico” tra individuo e impresa: la formazione
può favorire l'ascolto e la comunicazione tra le due parti
D
di Rosamaria Sarno
al 1° gennaio di quest’anno le aziende ita- dopo decenni di lavoro sa “prendere le misure” della pro-
liane sono obbligate a misurare lo stress pria realtà aziendale, metabolizzando le frustrazioni e va-
da lavoro correlato e, se presente, ad adot- lorizzando le soddisfazioni. È quindi importante, secondo i
tare le misure correttive. “Una condizione ricercatori Istud, il coinvolgimento di “saggi anziani” nell’af-
accompagnata da sofferenze o disfunzioni fiancamento di “giovani esuberanti”, attraverso tutorship e
fisiche, psichiche, psicologiche o sociali, che deriva dalla mentoring per aiutarli a trovare un significato motivazionale
sensazione individuale di non essere in grado di rispondere profondo nel lavoro. “La ricerca”, viene fatto osservare, “to-
alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative”: glie di mezzo tanti luoghi comuni sulla malattia nei luoghi
così lo stress da lavoro correlato viene definito dalla rela- di lavoro e su assenteismo e presenzialismo, e indica come
tiva normativa che impone a tutti i datori di lavoro, dalle motivazione e soddisfazione siano fattori importanti per far
imprese grandi, medie e piccole, alle amministrazioni pub- stare bene le persone nelle aziende. Va potenziato il coin-
bliche, ai liberi professionisti, di riconoscere gli “eventi sen- volgimento dei dipendenti con più esperienza, non solo per
tinella”, come ad esempio assenze per malattia o specifiche produrre profitto, ma anche per aumentare il ‘benessere
e frequenti lamentele formalizzate dai lavoratori, i fattori di aziendale’ dei propri collaboratori, in particolare i giovani. È
contenuto del lavoro, quali, ad esempio, ambiente di lavoro così che si può generare valore economico e umano”.
e attrezzature o corrispondenza tra le competenze dei la- Un ruolo dunque educativo e di guida, teso al miglioramento
voratori e i requisiti professionali richiesti, nonché i fattori del clima e della produttività. Un miglioramento dell’orga-
di contesto del lavoro, come conflitti interpersonali o pro- nizzazione del lavoro che auspicano e vogliono anche gli ol-
blemi di comunicazione (ad esempio incertezza in ordine tre 1000 dirigenti intervistati di recente da Manageritalia, la
alle prestazioni richieste). Siamo quindi di fronte a rischi che Federazione dirigenti, quadri e professional del commercio,
non riguardano solo la salute fisica e la sicurezza ma anche trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato: per andare in-
la sfera psicologica e sociale, quindi il benessere globale del contro alle esigenze dei singoli riuscendo allo stesso tempo
lavoratore. a migliorare clima e produttività (77%) e ottenendo gli stessi
risultati (64%). Un problema che non è solo femminile, visto
Ai senior il “tutoraggio” che gli intervistati affermano che anche gli uomini hanno diffi-
dei giovani frustrati e insicuri coltà a conciliare vita professionale e personale (40%).
Una recente ricerca realizzata da Istud per il Ministero
del Welfare ha mirato proprio a riconsiderare il concetto Il manager deve star bene
di salute non solo come assenza di malattia, ma come “star innanzitutto con se stesso
bene” sul posto di lavoro. È stata studiata la relazione tra Ma quali modalità formative bisognerebbe adottare per
malattia ed età e uno dei dati più clamorosi emersi, contro fornire ai dirigenti gli strumenti per prevenire o ridurre lo
il comune pensare e le attese degli stessi ricercatori, è che i stress in azienda e gestire in modo ottimale i collaboratori,
giovani, tra i 25 e i 34 anni, si ammalano di più dei lavoratori favorendo lo sviluppo delle risorse e la conciliazione della
più “anziani” (45-55 anni), soprattutto a causa di insicurezze vita professionale e personale? “Non è tanto un problema
e frustrazioni: le persone, secondo la ricerca, stanno bene di modalità formative”, osserva Guido Carella, presidente
quando riescono a dare un significato al proprio lavoro, di Manageritalia. “Bisogna piuttosto formare il manager a
cosa che non riesce a una parte rilevante di giovani. Le loro fare il manager a tutto tondo e quindi a sviluppare al meglio
aspettative sul destino lavorativo sono importanti, ma non quelle competenze e capacità trasversali proprie di chi deve
sempre vengono ascoltate, capite e quindi canalizzate nella guidare aziende, team e persone. Si può farlo prima di tutto
maniera giusta dalle organizzazioni di lavoro. Al contrario mettendo i dirigenti nelle condizioni di essere loro stessi in
la classe di età tra i 45 e i 55 anni appare più disincantata: grado di gestire al meglio lo stress che indubbiamente il loro
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sorse, attraverso una maggiore chiarezza nel percorso di
Carriera al femminile, che stress! carriera connaturato anche a un sistema di riconoscimento
del lavoro svolto e dei ruoli/mansioni. Le donne manager si
In generale si sente stressata per motivi di lavoro? mostrano molto favorevoli a progetti di formazione utili a
elevare le competenze anche in relazione alle richieste del
mercato e dell’azienda stessa.
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RAPPORTO SPECIALE 2011
FORMAZIONE MANAGERIALE
si sente forte la neces- far venire alla luce qualcosa che è nascosto”, fa osservare
sità della ricostituzione Iacci. “Il semplice lavoro d’aula non riesce più a ‘liberare’ e
di un Patto tra impresa orientare comportamenti coerenti con le necessità di busi-
e singoli lavoratori. Poi- ness. Occorre pensare ai concreti meccanismi di appren-
ché la ricostituzione di dimento che si formano sul luogo di lavoro, cercando di
questo Patto travalica stimolarli e indirizzarli verso gli obiettivi dell’impresa”.
i confini del semplice
apprendimento di sin- Quando si gioca d’anticipo
gole skill professionali, Non ha avuto bisogno del termine coercitivo del 1° gennaio
al di là dei singoli stru- per intraprendere iniziative e servizi tesi a favorire il benes-
menti formativi, oggi si sere aziendale, essendo già da tempo attiva su questo ver-
richiede una coerenza sante, l’Atm, l’Azienda Trasporti Milanesi di Milano. Nata nel
Paolo Iacci, forte tra stili di mana- 1931, è oggi una società per azioni di proprietà del Comune
vicepresidente di Aidp gement, sistemi di com- di Milano che progetta e gestisce servizi e sistemi tecnolo-
pensation e sviluppo, gicamente avanzati per la mobilità sostenibile. E, in contro-
momenti formativi e di comunicazione interna”. tendenza rispetto alla congiuntura economica, è un’azienda
E in che modo la business education può essere efficace che cresce, investe e assume.
supporto per determinate dinamiche come il livello di fidu- Sul fronte della formazione si sono appena svolte alcune
cia tra management e dipendenti o la gestione delle tensioni importanti iniziative. “Nel mese di maggio”, informa Ema-
che nascono spesso anche nei team più coesi? “Il significato nuela Salati, responsabile Formazione, selezione e co-
originale ed etimologico della parola ‘educazione’ viene dal municazione interna di Atm, “nell’ambito di una serie di
latino educere che significa condurre fuori, quindi liberare, attività legate alla sensibilizzazione del personale sui temi
Se lo stress è al femminile
di Enrico Banchi, partner Scuola di Palo Alto e Coo Profiles International Italy
la componente femminile, più è Laura non ne può più e sente il bi- La consapevolezza di questi mecca-
necessario tempo per discutere a sogno di confidarsi con il suo capo, nismi aiuta a interpretare nel modo
fondo sulle diverse posizioni. Anche parlargli della propria situazione corretto le diverse situazioni poten-
i cervelli maschili discutono a lungo cercando il modo di esprimere il mix zialmente conflittuali e ad agire di
sulle stesse decisioni ma, in caso di di emozioni che si tiene dentro da conseguenza. La risposta corretta
situazioni di stress, le donne rispon- settimane ormai. Il suo capo potrà a una situazione di gestione dello
dono parlandone, mentre gli uomini reagire in due modi alla richiesta di stress di collaboratori o compagni
tendono a smettere di parlare e a udienza di Laura. Se reagirà in modo di lavoro porta a un aumento della
rinchiudersi a riccio. Queste azioni freddo e distaccato, ricordandole produzione aziendale dovuto al be-
sono indotte dalla necessità che per l’ennesima volta le scadenze dei nessere emozionale della persona.
sente il nostro organismo di ri- suoi lavori, creerà una situazione di Ed è proprio per questa ragione che
pristinare i giusti livelli ormonali, fortissimo stress in Laura che, piena le aziende si stanno interessando
destabilizzati dalla presenza del di cortisolo, potrebbe non essere più sempre di più al benessere emotivo
cortisolo. Nel caso dei maschi, in grado di ristabilire i giusti livelli dei propri dipendenti: per l’aumento
smettere di parlare serve a ri- ormonali (le ghiandole surrenali si della produzione e dell’efficacia
stabilire i livelli di testosterone, stancano di produrre ormoni) e la delle proprie risorse.
mentre nelle donne la produ- stanchezza mentale si trasforma in Laura ha parlato con il proprio
zione di ossitocina si ristabilisce uno stato depressivo. Nel caso in cui capo... l’ha ascoltata per quasi
quando hanno la sensazione di dimostrasse invece interesse per la un’ora! Forse aveva esagerato, non
essere ascoltate. Queste diffe- situazione della sua collaboratrice era poi la fine del mondo. Ora si
renze nella produzione e gestione e riuscisse ad ascoltarla per lungo sente meglio. La chimica ha fatto
interne del nostro sistema endo- tempo, i livelli di serotonina aumen- il suo lavoro, i suoi livelli ormonali
crino danno luogo molto spesso a terebbero, riducendo immediata- sono rientrati nella norma, fino
incompatibilità e conflitti. mente gli effetti nefasti del cortisolo. alla prossima lista.
FORMAZIONE MANAGERIALE
Ai manager Atm vengono fornite anche altre soluzioni for- che aiuta il manager a diventare più consapevole dei propri
mative per rafforzare in loro la capacità di anticipare, ge- obiettivi di sviluppo di competenze e a realizzarli al meglio”.
stire e risolvere gli eventuali contrasti nei propri team o con Salati cita anche la recente esperienza di corsi sulla leader-
i colleghi. “Nel corso degli ultimi anni”, conferma Salati, ship e sulla comunicazione efficace realizzati tramite mo-
“per i manager sono stati organizzati corsi di formazione dalità teatrale: “La sinergia tra formazione e teatro si pone
relativi alla leadership e al tema della gestione e sviluppo l’obiettivo di stimolare nei manager l’attivazione di un pro-
dei collaboratori, con particolare attenzione all’ascolto e cesso di immedesimazione in uno schema di comportamento,
al dialogo. Durante alcuni corsi si svolgono anche simula- consentendo di esaminare i fattori emozionali e i modelli di
zioni di colloqui capo-collaboratore, orientati al migliora- interazione con le persone in un contesto lontano da quello
mento della capacità dei manager di impostare un dialogo didattico. In questo modo si aggirano le difese che i metodi
diretto e leale coi propri collaboratori. Un ulteriore recente di formazione tradizionali possono a volte suscitare, inne-
intervento formativo ha avuto come tema centrale il team scando così un livello di coinvolgimento che supera la sfera
building e il team working. Anche in questo caso l’obiet- cognitiva fino ad arrivare al piano emotivo. In conclusione, tra
tivo è quello di ridurre i conflitti interni, aumentare le per- le ultime iniziative legate al benessere ricordo il progetto ‘il
formance dei singoli individui e della squadra, migliorare movimento fa bene alla circolazione’, per stimolare l’attività
più in generale il clima aziendale. Da ultimo, va evidenziata fisica attraverso conferenze organizzate nei luoghi di lavoro
l’attività di coaching che sempre più manager di Atm svol- in collaborazione con esperti del settore, e ‘star bene è una
gono anche sul tema della gestione dei collaboratori: un questione di stili di vita’, in collaborazione con la Asl: abbiamo
percorso di crescita professionale mirato al miglioramento portato nelle mense aziendali medici esperti di nutrizione per
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RAPPORTO SPECIALE 2011
FORMAZIONE MANAGERIALE
L’innovazione
è un’attitudine mentale
Il ruolo chiave della formazione nello sviluppo del “design thinking”
di Rosamaria Sarno
S
iamo sempre “un popolo che produce Nelle PMI l’innovazione è nascosta
cose nuove che piacciono al mondo”,
come diceva il grande storico dell’eco- Intervista a Roberto Filippini, professore di Gestione Azien-
nomia Carlo Maria Cipolla? Continua a dale presso l’Università di Padova e direttore scientifico del
essere forte in Italia la capacità creativa Master in Innovazione d’Impresa del CUOA
di trovare soluzioni inedite? Purtroppo gli ultimi dati
sembrano indicare un rallentamento della spinta all’in- Per gestire l’innovazione
novazione soprattutto per la persistente scarsezza di è fondamentale l’uso di
fondi disponibili per la ricerca&sviluppo, elemento metodi, di strumenti e
che si riflette anche sul numero di brevetti presentati di conoscenze adeguate.
all’European Patent Office (EPO): nel 2010 dal nostro Quindi una formazione ad
Paese sono partite solo 2.300 richieste di “patent” eu- hoc. Ma quanto è “fertile”
ropei, un secco calo rispetto ai 3.800 del 2009. Nello oggi il terreno giovanile?
stesso anno la Germania ne ha registrati invece 25mila, È molto fertile. I giovani
la Francia 9mila, l’Olanda e la Svizzera più di 6mila. La hanno un approccio “open”,
conclusione è che l’Italia si ritrova all’ottavo posto nella si guardano intorno, cer-
classifica europea dei Paesi innovatori. cano informazioni e cono-
Non è quindi un caso se nelle recenti Assise gene- scenze in internet, sono
rali di Confindustria a Bergamo, dove si sono ritrovati aperti alle relazioni: questi
6mila imprenditori di grandi, medie e piccole aziende, sono tutti ingredienti fondamentali nell’ottica dell’”open in-
uno degli otto tavoli tematici di lavoro è stato dedi- novation” che è il modello più interessante oggi.
cato proprio alla ricerca e innovazione. Con la convin-
zione, come si legge nella ricerca presentata nel corso E quanto spazio viene riservato poi effettivamente nelle
dell’evento “Costruire il futuro: Pmi protagoniste”, che aziende alle loro proposte di innovazione?
“il drappello di innovatori sia sempre più staccato dal Nelle aziende di medie e piccole dimensioni spesso c’è un’in-
grosso del gruppo che lavora sul mercato domestico, novazione nascosta. Non c’è magari la funzione R&S, ma nei
dove si trovano molte piccole imprese attardate su po- fatti ci sono persone che si dedicano all’innovazione. Ciò
sizioni di retroguardia”. comporta che spesso non c’è apprendimento dentro l’orga-
Molti sostengono che il punto di partenza del processo nizzazione e la riproducibilità dell’innovazione è resa più diffi-
di innovazione debba essere la formazione degli innova- cile dalla mancanza di ruoli e procedure formali.
tori. Ma si può insegnare, e in che modo, la curiosità per il
nuovo, la capacità di inventare prodotti o processi innova- Oltre a formare le figure professionali che andranno a
tivi? In pratica, si può trasferire il gusto dell’innovazione? E proporre e gestire i progetti innovativi, non è necessa-
quale apertura c’è poi nelle aziende ad accogliere le idee rio formare anche gli imprenditori e i manager che do-
innovative? Abbiamo rivolto queste domande ad alcuni vranno accogliere e favorire i processi di innovazione?
esperti del settore che ci hanno fornito i loro pareri affron- E in che modo?
tandoli da visuali ed esperienze diverse. Sulla necessità di formare figure professionali capaci di
FORMAZIONE MANAGERIALE
In che modo poi le competenze acquisite vengono trasfe- essere il Paese con il più alto tasso di imprenditorialità del
rite all’interno delle aziende? mondo. Quindi innovatori si nasce o si diventa, sfruttando
Un percorso di formazione estremamente intenso, focalizzato una piattaforma abilitante che è costituita dalla bellezza delle
su temi di management dell’innovazione, porta alle imprese nostre piazze e delle nostre borse, dalla cultura alimentare
un bagaglio prezioso di idee e competenze, che dovrebbe straordinaria e variegata delle nostre regioni e dal patrimo-
essere valorizzato adeguatamente. Spesso gli Innovation LAB nio artistico che è di gran lunga il più ricco del mondo. Il vero
hanno un naturale completamento nell’ambito del periodo grande problema è che di questo “vantaggio competitivo
di stage, svolto al termine della fase di aula, e hanno dato spontaneo” in Italia nessuno parla. Schiacciati da esterofilia
origine a nuove prospettive di business. Si aprono inoltre inte- e campanilismo, dovremmo invece attivare un programma
ressanti opportunità di collaborazione tra le imprese partner maieutico di consapevolezza e responsabilità e imparare a
e tra imprese e università, che possono creare presupposti meritarci la nostra fortuna. Spesso gli studenti italiani sono
per una crescita per tutti i soggetti coinvolti. già consum-autori, cioè soggetti creativi liberi di scegliere,
molto più dei loro coetanei in altri paesi: il design thinking lo
Il design thinking è nel nostro Dna hanno nel sangue ma nessuno glielo ha spiegato.
Intervista a Francesco Morace, sociologo e presidente Ritiene che l’attuale sistema scolastico sia strutturato per
di Future Concept Lab, Istituto dedicato alle tendenze stimolare il pensiero creativo o piuttosto lavori ancora
socioculturali tra i più riconosciuti al mondo, con sede a troppo su un’impostazione di ordine nozionistico da un
Milano e San Paolo lato e di scarsa interdisciplinarietà dall’altro?
Ancora oggi il sistema scolastico italiano che accompa-
Il tema della formazione gna i primi anni di vita è tra i migliori del mondo. Reggio
all’innovazione appare Children è stato unanimemente considerato il miglior
oggi particolarmente asilo del mondo. Empatia, interdisciplinarietà, capacità
pressante. Ma innovatori di ascolto e di educazione dei piccoli sono tutte qua-
si nasce o si può anche di- lità che nel complesso le scuole elementari riescono
ventare? Quali attitudini a garantire in Italia per merito di un corpo insegnanti
e capacità vanno svilup- appassionato e responsabile. Purtroppo con il passare
pate in modo particolare? degli anni il sistema peggiora e arriva a presentare un
Come si può trasferire agli mondo universitario che spesso (impossibile genera-
studenti l’approccio de- lizzare, esistono comunque ancora realtà eccellenti)
sign thinking? andrebbe riformato nella direzione politecnica della re-
In Italia abbiamo la fortuna lazione feconda tra le discipline, nella sperimentazione
di vivere e respirare il pensiero innovativo a ogni angolo di permanente dei nuovi linguaggi e delle nuove tecnologie.
strada. L’innovazione non è segnata solo dal potere tecno- In questo ambito il gap con gli altri Paesi industrializzati
logico o dall’investimento in ricerca (altrimenti saremmo gli rischia di essere drammatico.
ultimi del mondo avanzato…), ma per fortuna è legata all’in-
gegno, a un modo di pensare, a una capacità applicativa che si Sul fronte universitario, dopo anni di studio scollegato
trasforma in creatività applicata, in cui ancora oggi l’Italia è tra con il mondo del lavoro, oggi si punta a una formazione
i primi Paesi del mondo. Forse il primo: è una tradizione cente- immediatamente spendibile e trasformabile in com-
naria che ci arriva direttamente dalla bottega rinascimentale e petenza. Ma non c’è il rischio di un’eccessiva specia-
che per fortuna è inimitabile, è inscritto nel nostro Dna. lizzazione e di un appiattimento culturale che vanno a
Possiamo definirlo come l’Italian Way: il modo italiano di fare discapito della creatività e dell’innovazione?
le cose, a cui ho dedicato quattro libri. In questa dimensione Il rischio di un appiattimento verso “l’omologazione da
– come spiega Richard Sennet nel suo splendido libro L’uomo test” esiste ed è da fronteggiare. Il problema non è e non
artigiano – ciò che conta è la motivazione, la quale si dimo- sarà la presunta misurazione della competenza, ma piut-
stra il grande motore del talento. Agli italiani piace ancora il tosto l’apertura mentale e la capacità di motivare. Il nuovo
saper fare: saper cucinare, saper arredare la casa, saper in- paradigma socio-culturale è infatti orientato alla cono-
tervenire creativamente in ogni ambito della vita quotidiana. scenza esplorativa (e non più prescrittiva, come ci inse-
È un pensiero innovativo che si fonda sul gusto e non sul lusso, gna la Rete) che è un processo, un percorso e non più un
sul piacere del nuovo e non sul privilegio sociale, sul concetto prodotto, una meta. Anche il ruolo del docente cambia:
che si esprime attraverso la macchina utensile, sull’idea che non si tratta di prescrivere ma di facilitare, accompagnare,
si trasforma in progetto e che sostiene i milioni di piccoli e integrare, in modo competente e credibile. Trasformando
piccolissimi imprenditori che ancora oggi portano l’Italia ad l’apprendimento e la cultura in una sfida felice.
FORMAZIONE MANAGERIALE
Business Innovation tours vazione in azienda e di gestirla poi in modo efficace perché
per una formazione globale diventi un effettivo vantaggio competitivo?
Quello che ritengo fondamentale è mettere in rete le varie
Intervista a Roberto Panzarani, docente di Psicologia delle organizzazioni in quello che definirei un processo di business
Organizzazioni presso l’Università dell’Aquila. È presidente innovation tour continuo, che nasce dalla visita ai luoghi
dello Studio Panzarani & Associates, una delle cui attività è la dell’innovazione (come la Silicon Valley, l’India, Israele…).
gestione dell’Innovation Network, think tank che racchiude al- Luoghi che hanno permesso la nascita di aziende che oggi
cuni dei massimi esperti di innovazione a livello internazionale sono tra le più innovative al mondo.
Negli ultimi anni, per esempio, ho avuto modo di visitare con
N e l l a p re s e n t a z i o n e i manager di grandi gruppi italiani più di quaranta aziende
dell’Innovation Network lei innovative nel mondo: Lego, Philips, HP, Microsoft, Cisco,
afferma che “l’innovazione Google, Procter & Gamble, Ideo, Ibm e molte altre. Si tratta
non è un metodo rigido di multinazionali che attingono talenti e competenze da una
che determina il successo serie di bacini globali, applicando la logica della Wiki impresa,
di un’idea, è piuttosto costruita su un ecosistema economico digitale, cioè su infra-
il frutto di un’attitudine strutture aperte a basso costo. Queste iniziative sono volte
mentale che va alimen- da un lato a far nascere rapporti di business collaboration,
tata con la ricerca, il con- dall’altro a facilitare l’aggregazione di un livello di capitale
fronto, lo scambio di più intellettuale sempre più elevato che, travalicando i confini
punti di vista”. Secondo la nazionali, etnici e culturali, può diventare una potente leva
sua esperienza, quanto questa attitudine mentale viene anticrisi. La prima slide che i manager di Google mostrano per
alimentata oggi nelle aziende italiane, anche in conside- presentare la propria azienda è molto semplice e dice così:
razione del fatto che il panorama economico italiano è “Google è un progetto di ricerca di Stanford”. Trovo molto
caratterizzato in maniera preponderante da piccole e bello che un’azienda si presenti come figlia dell’università, è
medie imprese, da una costante fuga di cervelli all’estero un esempio che potremmo estendere a molti altri casi che
e un sistema industriale in difficoltà? riguardano l’Università di Harvard. Boston si è fisicamente
Purtroppo questa attitudine viene alimentata ancora poco estesa per chilometri, se consideriamo il ramo delle aziende
e devo dire che, secondo la mia esperienza, paradossal- che operano nelle nanotecnologie e nelle biotecnologie che
mente in questo momento le piccole e medie imprese sono nascono proprio nel contesto del MIT. È indicativo che sia
più attente a tali aspetti. Trovandosi infatti in una straordi- l’ufficio legale quello più impegnato, in quanto i brevetti che
naria difficoltà, hanno ormai interiorizzato che il mercato in quella regione del mondo vengono giornalmente prodotti
per loro può essere solo globale. A loro vantaggio oggi ci hanno un valore altissimo. In pratica, questo tipo di inter-
sono delle piattaforme tecnologiche che permettono un vento, che chiamerei di “formazione globale”, aiuta a tra-
accesso a basso costo alla dimensione internazionale del sformare le persone le quali, condividendo l’esperienza fatta,
mercato. È indubbio però che il loro sforzo deve essere lavorano in concreto su quello che hanno visto, cercando i
tutto concentrato nell’aumento delle proprie competenze modi migliori per fare innovazione al loro interno.
professionali dato che la competizione oggi può arrivare
da qualsiasi parte del mondo. Il mercato odierno è un’op-A suo avviso, quali sono gli errori che commettono le
portunità ma allo stesso tempo una minaccia.Per quanto aziende in termini di innovazione e su cui può essere utile
intervenire con progetti formativi?
riguarda la fuga dei cervelli ritengo che parta da lontano, in
particolare dalla disgregazione che in questo momento staRitengo che l’errore più grave sia quello di “burocratizzare l’in-
soffrendo la nostra università, la quale peraltro già si trovava
novazione”. Penso infatti che non sia sufficiente creare un di-
in una condizione di perenne distanza dal mondo del lavoro.
partimento ad hoc, uguale a tanti altri settori dell’azienda, ma
Oggi è vero che i giovani laureati, in particolare nelle disci-
si tratti di creare una vera e propria “mobilitazione” all’interno
pline scientifiche, vedono nei nuovi Paesi in via di sviluppo
dell’azienda ai fini di un coinvolgimento che sia sempre più
un’opportunità fondamentale per la loro vita professionale.
emozionale delle persone. L’obiettivo non è quello di sposare
Tutto questo ovviamente sta depauperando il nostro Paese di
lo slogan “innovazione” ma di trasformare concretamente
quel capitale intellettuale fondamentale per la creazione di
l’azienda in un sistema aperto in cui il passaggio sia da am-
prodotti e servizi unici e irripetibili che dovrebbero costituire
bienti lavorativi chiusi e gerarchici, basati su rapporti rigidi fra
il nostro modello economico. impresa e dipendenti, a una serie di “reti del capitale umano”
sempre più distribuite – collaborative e basate sull’organizza-
Di quale supporto formativo hanno bisogno imprenditori e zione autonoma – che traggono conoscenze e risorse dall’in-
manager per essere capaci di promuovere una reale inno- terno come dall’esterno.
CORSI DI FORMAZIONE:
s Altamente qualificati
s Costantemente rinnovati nei contenuti e nei metodi didattici
s Orientati all’approfondimento delle problematiche di maggior interesse per il settore
s Modulati sulle esigenze delle singole realtà aziendali
SERVIZI DI CONSULENZA:
s Mirati allo sviluppo dei sistemi di gestione, in vista della certificazione
s Volti alla riorganizzazione delle imprese e all'orientamento alla qualità, ambiente, sicurezza ed etica
Può contare su una pluriennale esperienza in ambito formativo storicamente focalizzata sui sistemi
qualità e ambiente e relative metodologie applicative e di sviluppo caratterizzanti del settore.
Sistemi di Gestione per la Qualità: ANFIA, in quanto parte integrante di IATF (International
Automotive Task Force), ha il compito di:
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