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Rapporto Speciale 2011

a cura di Rosamaria Sarno

FORMAZIONE
MANAGERIALE INSERTO REDAZIONALE
RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE

La formazione cambia pelle


Non più focalizzata sui vertici aziendali, oggi punta sul middle management,
diventando continua, modulare e diluita nel tempo e sfruttando
diverse metodologie di lavoro. Il 2011 mostra segnali di uscita dalla crisi
di Rosamaria Sarno

C
ome sta la formazione manageriale in Italia? group che coinvolgeranno oltre 50 aziende distribuite su
Ricomincia a tornare “nelle grazie” delle im- tutto il territorio nazionale. I risultati finali insieme a quelli
prese? Sta conquistando o riconquistando dell’Osservatorio Learning saranno presentati in un con-
il suo ruolo di fondamentale leva per il ri- vegno che si terrà alla fine di settembre. Attualmente la
lancio e la competitività? È inutile negarlo, ricerca è ancora in corso, ma abbiamo chiesto ad Asfor di
nonostante ci sia stata di recente qualche ricerca che ha fornirci alcune anticipazioni su quanto emerge dai focus
cercato di smentire “lo stereotipo della riduzione delle group realizzati fino ad ora.
spese di formazione in tempo di crisi” sostenendo che le
aziende italiane in questi ultimi 2-3 anni hanno continuato Non si formano solo i talenti
a investire in progetti formativi, sappiamo che i tempi “Innanzitutto si rileva che, interpellate sull’evoluzione
d’oro di fine anni ’90 e inizi 2000 sono lontani: chi opera del significato di formazione manageriale, solo poche
nel settore o se ne occupa da tempo ha visto bene come aziende la associano alla popolazione dei dirigenti, ai ta-
il sistema della business education abbia risentito della lenti, agli alti potenziali”, spiega Vergeat. “Pur essendo
congiuntura economica. destinata anche a questi target di popolazione, la for-
Ma già l’anno scorso, facendo il punto con gli esperti del mazione manageriale si diffonde verso livelli più bassi
settore e sulla base delle relative ricerche, si era rilevata di responsabilità: quadri e professional. È poi continua,
una timida apertura alla richiesta di interventi formativi modulare e diluita nel tempo, sfrutta una varietà di me-
da parte delle aziende, oltre a un coinvolgimento diretto todologie di lavoro, si sforza di contestualizzare al mas-
delle persone interessate a investire in proprio in forma- simo i programmi. La formazione manageriale così intesa
zione di qualità. E quest’anno? viene finalizzata a sviluppare o a rinforzare capacità ma-
“Direi che la ripresa effettivamente più vivace sia pro- nageriali di tipo ‘soft’, valori, comportamenti organizza-
prio del 2011; va detto tivi: prendere decisioni, collaborare nei team, assumere
comunque che la for- responsabilità, aprirsi al cambiamento ecc. Ma soprat-
mazione sta cambiando tutto viene finalizzata a migliorare la capacità di coinvol-
pelle”, osserva Marco gere, motivare, guidare le persone”.
Vergeat, responsabile Quanto ai driver della formazione manageriale, sem-
Corporate Learning di brano essere sostanzialmente tre: la diffusione di nuovi
Asfor, Associazione Ita- modelli di leadership e performance management, l’in-
liana per la Formazione tegrazione interfunzionale e lo sviluppo della collabo-
Manageriale che an- razione (soprattutto nelle aziende caratterizzate da
che quest’anno sta re- strutture a matrice, team di progetto, processi di project
alizzando la ricerca sui management), il cambiamento organizzativo. “Tra i temi
“Trend evolutivi della for- che cominciano a diventare oggetto di interesse (talvolta
mazione manageriale”. di preoccupazione) da parte di alcune aziende”, illustra
La ricerca, che è alla Vergeat, “c’è quello del conflitto generazionale, dell’inte-
Marco Vergeat, responsabile
sua sesta edizione, si grazione dei giovani della cosiddetta generazione Y, por-
Corporate Learning di Asfor
basa stavolta sulla rea- tatori di aspettative e di una cultura del lavoro diverse e
lizzazione di nove focus non sempre comprese e accettate dai più senior”.

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Il commitment dei vertici verso la formazione manage- Queste le prime informazioni provenienti dal qualificato
riale, per oltre la metà delle aziende coinvolte sin qui osservatorio Asfor. Nel contempo, per fare il punto della
dai focus group, è debole o molto discontinuo. “I vertici situazione, abbiamo interpellato gli esperti di alcune
delle aziende”, osserva l’esperto Asfor, “sono impegnati delle principali scuole di management e associazioni
su ‘troppe altre cose’, ‘concentrati’ su altre priorità: pro- di settore ponendo loro una serie di domande-base e
grammi di cambiamento, problemi di varia natura e gra- chiedendo di fornirci un contributo di analisi e rifles-
vità. La formazione, ma in generale i sistemi di gestione e sione sul tema. Di seguito riportiamo i loro interventi,
sviluppo delle persone non sono, per molti di loro, fra que- così come, negli articoli successivi, pubblichiamo i pa-
ste priorità. Naturalmente non mancano le aziende che in- reri di altri esperti da noi intervistati su due tematiche
vece dichiarano un commitment ‘in crescita’. In generale di particolare attualità.
l’interesse è molto selettivo: verso pochi programmi con-
siderati strategici per il business e il cambiamento. Infine Ecco i punti sui quali abbiamo coinvolto gli esperti:
emerge che il livello di commitment è straordinariamente t Come e in che misura si sta muovendo attualmente la
influenzato dal grado di stabilità e continuità del top ma- formazione manageriale? Quale deve essere oggi, a suo
nagement e di questi tempi queste condizioni sono rare”. avviso, il ruolo della business education per il sostegno
Tutte le aziende del campione sfruttano i finanziamenti e lo sviluppo delle aziende da un lato e delle compe-
(Fondimpresa e Fondirigenti in particolare), considerati tenze manageriali dall’altro?
fondamentali per sostenere l’attività formativa. Il periodo t Quali sono le richieste delle imprese, anche a fronte di
di crisi “ha insegnato a tutti” a gestire meglio l’efficienza una crisi economica che ancora non si può definire “alle
dell’attività formativa, consolidando nuove prassi: seletti- spalle”? Quanto e come si investe? In quali settori? Su
vità dei target, focalizzazione sugli obiettivi prioritari, ridu- quali tematiche e per quali funzioni aziendali?
zione della “durata” dei programmi, forte contenimento dei t Il tema della gestione del cambiamento è sempre
costi della logistica, maggiore ricorso alla docenza interna molto presente? Che tipo di interventi vengono richiesti
ecc. In particolare si osserva che il ricorso alle “gare” (con sul fronte formativo?
procedure più o meno complesse e formalizzate) è diven- t Gli interventi di coaching vengono richiesti più a livello
tata una prassi generalizzata e che le funzioni acquisti – par- individuale o si preferisce dare supporto e stimoli ai
ticolare che desta non poca perplessità in chi scrive – hanno team aziendali?
un ruolo fondamentale nel processo decisionale di scelta t In questa fase economica caratterizzata ancora dall’an-
dei fornitori e delle soluzioni anche per i programmi di for- damento recessivo quale tipo di innovazione ritiene sia
mazione manageriale. prioritaria e su cui bisogna concentrare gli sforzi for-
mativi: quella di prodotto, quella di processo o quella
Soluzioni blended e coinvolgenti organizzativa?
Sul versante dei metodi, tutti propendono per soluzioni t Oltre ai corsi on line, si sfruttano e in che modo le po-
molto “blended”, una gamma ampia e varia di metodi tenzialità della telefonia mobile che permette di rag-
scelti e mixati in funzione degli obiettivi da raggiungere, giungere l’utente ovunque si trovi?
ma anche in funzione della necessità di coinvolgere e t I nuovi fenomeni del web, come i social media, che per-
motivare le persone a partecipare con soddisfazione alla mettono di creare una rete integrata di contatti e di dia-
formazione: “senza annoiarsi” e senza “soffrire troppo”. logare con i clienti richiedono nei manager competenze
“Indubbiamente vi è un ritorno sempre più forte di atten- specifiche e non soltanto nell’ambito del marketing ma
zione e di interesse verso la valutazione del ‘gradimento’ anche ai vertici stessi delle imprese. C’è richiesta di in-
della formazione. Quando quest’ultimo è elevato la for- terventi formativi in questa direzione?
mazione manageriale rischia meno di essere messa in t Per le piccole e micro imprese il tempo è da sempre un
discussione”, sottolinea Vergeat. “Come lo scorso anno fattore cruciale: conciliare lavoro e studio è una bella
si conferma anche un ritorno di interesse, tra gli addetti sfida. Quali sono oggi le loro specifiche esigenze e quali
ai lavori, per la valutazione della efficacia e del ROI della le soluzioni più adeguate in termini di percorsi formativi?
formazione. L’interesse è accompagnato da un certa sfi- t Continua a crescere l’interesse per la formazione finan-
ducia nella possibilità di applicare metodologie affidabili ziata, soprattutto per i fondi interprofessionali che rap-
per questo tipo di misurazioni e valutazioni. Quanto il pro- presentano senza dubbio un’opportunità ma risultano
blema sia sentito per migliorare la robustezza e la qualità a volte anche problematici per l’attivazione delle proce-
del processo formativo e quanto sia conseguenza delle dure e per l’erogazione del tipo di formazione. Qual è la
pressioni subite in azienda da parte di chi alla formazione vostra esperienza in merito?
manageriale non crede molto e lancia sfide un po’ impos- t Quali sono le vostre principali proposte formative?
sibili e strumentali è ancora da capire”. Quali le modalità utilizzate e su quali temi?

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RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE

Bisogna riformare Pure la forma erogativa della formazione è in mutamento


visibile: corsi online su temi precisi e compiuti anche di
la formazione soft skill, piattaforme virtuali per favorire il confronto e
l’apprendimento informale ma anche la diffusione del
di Tiziano Botteri, Senior Executive knowledge aziendale sono esempi concreti del feno-
Consultant, direttore Innovazione meno dell’aula multicanale supportata dall’evoluzione
e Didattica di Cegos Italia tecnologica. E accanto alla tecnologia si profila prepo-
Due le domande cruciali tente lo strumento relazionale del coaching individuale
sulla formazione profes- (tool peraltro trasversale per grandi e piccole imprese)
sionale oggi: che personalmente propongo in forma innovativa (coa-
1. Di quale training ha ching integrato) per incidere maggiormente su compor-
veramente bisogno oggi tamenti e prestazioni.
il management? Dunque “riformare la formazione” è via essenziale di ri-
2. Sotto quale forma è generazione e di ascolto delle esigenze manageriali di
più opportuno proporla contenuti e di processi, non ultimi quelli di sostegno
ed erogarla? economico alle aziende che la formazione finanziata può
La crisi economica im- assicurare.
pone ai manager di ade- Capire, conoscere, competere: le 3 C fondamentali per
guare rapidamente i evolvere e restare sul mercato. E la formazione manage-
propri modelli alle nuove riale, rivisitata e rinnovata, è uno degli strumenti-chiave
esigenze di contesto e per ottenere queste finalità.
i temi formativi cui attingere sono di carattere tattico/
contingente e strategico. I primi riguardano contenuti
“evergreen” come la comunicazione declinata nelle sue
Il timone della business
differenti forme (gestione di colloqui e riunioni, uso degli education: finanza, hr,
stili relazionali ecc), la capacità di affrontare e risolvere
i problemi, la gestione delle divergenze. Un esempio tra operations e lean
i tanti: la necessità per un direttore generale di nuova
nomina, di estrazione tecnica, di doversi allineare sulle di Giuseppe Caldiera, direttore generale
competenze espressive per soddisfare le esigenze della Fondazione CUOA
nuova posizione (intensi rapporti con gli stakeholder in-
terni ed esterni). Una tabellina excel purtroppo non sa- Le imprese si trovano
rebbe stata più sufficiente…! ancora a fronteggiare
Ben diversi i contenuti di stampo strategico, in quanto una situazione econo-
risposta di ampio respiro a problemi manageriali consi- mica critica e la bu-
stenti. Un primo esempio è l’adozione di un approccio di siness education sta
leadership automatica, strumento/format che consente contribuendo in ma-
di fronteggiare situazioni nuove o complesse tramite niera importante alla
chiavi di lettura e di azione per poterle gestire con effi- ridefinizione delle stra-
cacia di scopi e di tempi. Un altro esempio è il governo teg i e a z i e n d a l i , p e r
del proprio tempo strategico: quali sono le attività ad le quali sono sempre
alto coefficiente moltiplicatore su cui il manager deve più necessarie forti e
concentrarsi, cioè le attività dove il suo valore aggiunto adeguate competenze
è massimo? Un manager efficiente nel quotidiano ma manageriali e impren-
con scarsa leadership automatica e ridotta gestione del ditoriali.
tempo strategico è destinato a entrare, presto o tardi, in Le esigenze di alta formazione sono sentite ancora
terreni minati. nelle aree fondamentali della gestione aziendale, quali
A cavallo tra formazione tattica e strategica si situa la ge- quelle legate al commerciale e vendite, alla finanza e
stione del cambiamento con una certa tendenza verso la controllo, alle operations, alle risorse umane, colle-
capacità di gestire il cambiamento culturale senza grossi gate però a un significativo ripensamento dei modelli
traumi: elemento a cui le aziende paiono sensibili data la organizzativi e a un utilizzo più specifico e diffuso delle
rilevanza dell’impatto sull’organizzazione e sui suoi processi. tecnologie di rete e delle nuove applicazioni.

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Sul tema del’innovazione organizzativa si sta diffon-
dendo l’utilizzo del Lean Management, grazie anche Incrementare
all’azione di sensibilizzazione e diffusione di questo
approccio operato da ormai cinque anni dal Cuoa la resilienza
Lean Enterprise Center, unico istituto in Italia affi-
liato al Lean Global Network, che il padre del Lean di Pier Sergio Caltabiano, direttore generale
Thinking, Jim Womack, ha costituito per diffondere CTC e presidente nazionale AIF, Associazione
un approccio e una metodologia di grande effica- Italiana Formatori
cia per lo sviluppo della competitività dei sistemi
industriali. Oggi il Lean Management trova appli- In Italia continua a man-
cazione anche nei settori del terziario, quali istituti care una visione strate-
di credito e società di servizi, ma anche nella Pub- gica della governance
blica Amministrazione, nella sanità, nella scuola. pubblica e privata che va-
Fondazione Cuoa porterà all’attenzione della busi- lorizzi, a livello sistemico,
ness community nazionale questi temi con il Lean il ruolo della formazione
Society Summit 2011: Made in Lean Italy, che si terrà manageriale. Non solo gli
a Vicenza il 20 e 21 settembre prossimo, con l’inter- investimenti in tale ambito
vento dei maggiori esponenti, a livello internazio- hanno visto nel 2010 una
nale, dell’universo Lean. contrazione superiore del
Altra nuova frontiera per lo sviluppo delle imprese 30% rispetto al già critico
sono i social network, che hanno una nuova funzione anno precedente, ma an-
e una grande potenzialità, perché hanno introdotto che la manovra finanziaria
un modo nuovo di comunicare e di relazionarsi con il di riduzione dei costi della
mercato e i consumatori. In questo senso Web 2.0 e Pubblica Amministrazione ha previsto per il 2011 un taglio
oltre entrano in maniera strutturale nei percorsi for- del 50% sui budget della formazione rispetto a quanto
mativi più avanzati. speso nell’arco del 2009. Ciò in assoluta controtendenza
Anche le piccole e micro imprese stanno vivendo un rispetto ai principali partner europei quali Germania e
momento di profonda trasformazione e sentono la ne- Francia, i quali pur con manovre finanziarie decisamente
cessità di rafforzarsi. Per questo Fondazione Cuoa ha superiori, rispettivamente di 64 e 100 miliardi di euro, non
progettato un percorso modulare, denominato LaMia- hanno sostanzialmente interferito sugli investimenti in for-
Impresa, che per la flessibilità e l’orario, semiserale, mazione nella PA, considerandoli realmente strategici per
si concilia bene con il fattore tempo, risorsa sempre l’evoluzione dei propri sistemi di riferimento.
scarsa in questa tipologia di aziende. Il percorso af- In ogni caso in Italia la maggior parte delle imprese di
fronta tutte le principali aree della gestione d’impresa grandi e medie dimensioni ha attivato percorsi di business
in un’ottica integrata e aggiornata. education, focalizzati prevalentemente su interventi di pro-
La Fondazione Cuoa ha da tempo fatto la scelta di cesso e organizzativi orientati al recupero di efficienza nei
essere a mercato con tutta la propria proposta for- flussi produttivi e di presenza sui mercati di riferimento.
mativa, privilegiando il confronto diretto con le esi- A una sostanziale contrazione nell’attivazione delle analisi
genze delle persone e delle aziende. Il contributo dei di clima e dei bilanci di competenze che rappresentano
fondi interprofessionali, nella parte di diretta ge- i presupposti per una efficace progettazione formativa
stione aziendale, sta dando un positivo stimolo alla orientata al potenziamento individuale e a colmare i gap
domanda di formazione, nonostante alcune rigidità relativi alle proprie job competence, è corrisposto paralle-
amministrative. lamente l’aumento degli interventi di formazione individua-
La Fondazione Cuoa sta rispondendo a un mercato lizzata, quali il coaching e il counselling, prevalentemente
in grande evoluzione con la propria offerta di MBA nelle organizzazioni di dimensioni superiori, considerando
e Master, part time e full time, di corsi executive i relativi costi di gestione.
nell’area dello sviluppo manageriale, della finanza, Nelle piccole e micro imprese più evolute si è invece svilup-
del Lean Management, delle Pubbliche Amministra- pata la consapevolezza dell’importanza strategica di fare
zioni, con attività custom e con la costituzione di rete e sistema ai fini di un migliore impatto competitivo nei
vere e proprie Corporate University, e, soprattutto, propri mercati, tramite azioni formative prevalentemente
con l’esperienza, la qualità, l’innovazione e le rela- di carattere interaziendale o l’accesso, seppure non sem-
zioni sviluppate in oltre cinquant’anni di attività. plice per le aziende di minori dimensioni, ai fondi interpro-

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RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE

fessionali che rappresentano una effettiva opportunità di toriali. Non è infatti un caso che molti dei principali prota-
accesso finanziario ai piani formativi delle imprese, ma che gonisti di questa crisi si siano formati presso alcune delle
devono vedere una rivisitazione dei tempi e dei metodi di più autorevoli business school americane, che con forza
attivazione e di erogazione nonché, in alcuni casi, una ri- hanno sposato e diffuso il modello di un’impresa “finan-
organizzazione dei propri processi di funzionamento e di zializzata”, in cui le uniche attività rilevanti sono quelle
articolazione. volte alla creazione di utili per manager e azionisti. In im-
In questo scenario la business education dovrà sempre più prese così concepite, il rapporto con la società è chiara-
valorizzare i modelli di eccellenza nazionali e internazionali, mente opportunistico e mediato dalla pura convenienza,
declinandoli nei singoli mercati di riferimento dei destina- secondo il modello della best rational choice che è oggi
tari dei processi formativi e affinando in loro sia il proprio ampiamente confutato e confutabile.
tasso di flessibilità generativa e di velocità nell’affrontare Le business school sono colpevoli secondo molti di avere
i cambiamenti sia, in considerazione di una crisi che sarà “prodotto cattiva materia prima” come ha provocatoria-
molto più lunga di quanto ipotizzato nel 2008, incremen- mente detto Andreas Treichl, Ceo della Erste Group Bank,
tando la propria resilienza. Una resilienza che deve essere uno dei più grandi gruppi bancari del mondo, al Meeting
intesa quale capacità di affrontare le avversità della vita internazionale dei Dean e dei Direttori delle scuole di mana-
personal-professionale sviluppando risorse in grado di re- gement. Alle scuole Treichl addebitava di “avere prodotto
alizzare performance superiori rispetto al periodo antece- persone che hanno come unico valore quello di guadagnare
dente gli eventi critici vissuti. sempre di più e di avere completamente perso di vista l’etica
In tale ottica, particolare valenza formativa rivestono quei del fare affari”. Nessuno lo ha contraddetto.
programmi orientati a sviluppare, secondo un approccio La responsabilità di ciò dove sta? Né solo dalla parte
esperienziale di livello internazionale, valori, logiche, mo- delle imprese, né solo da quella delle business school.
delli e strumenti in grado di potenziare l’interazione e l’in- Essa sta più verosimilmente nel gioco collusivo di costru-
trospezione soggettiva tramite una modalità creativa, ma zione collettiva di una realtà sempre più distaccata dai
pragmaticamente consapevole dell’importanza dei risul- problemi di crescita economica del Paese e di ricchezza
tati da perseguire e raggiungere. della società, e sempre più orientata a giustificare e
mantenere se stessa. E quello che ne deriva è uno scolla-
Urge un cambio mento sempre più evidente tra economia e finanza, una
situazione cui il mondo della formazione è chiamato oggi
di paradigma a rispondere attraverso un nuovo pensiero che rifletta le

della formazione sfide del nostro tempo.


Oggi la società e le istituzioni sembrano avere alzato la
testa e sembrano chiedere alle aziende di rendere conto
di Marella Caramazza, direttore generale dei propri comportamenti e delle proprie scelte. Oggi,
della Fondazione Istud il nuovo modello di impresa ci riporta a una visione di-
versa, di lungo termine, in cui l’azienda produce valore
Una crisi come quella per l’azionista e per tutti gli altri attori del processo, in
attraversata negli ultimi cui lo scollamento tra economia e finanza viene sanato e
anni non può prescindere la finanza torna ad essere un mezzo (essenziale alla cre-
da una riflessione più am- scita dell’impresa). Un modello di impresa in cui si torna
pia, che proceda da una a guardare alla produzione reale come primaria fonte di
approfondita indagine valore aggiunto. Una concezione che descrive l’impresa
sul ruolo degli enti e delle come attore sociale, e l’organizzazione come comunità e
scuole preposte alla for- come sistema di relazioni e transazioni eque tra tutti gli
mazione del management. attori che contribuiscono alla sua esistenza.
Una parte di questa crisi è In tale modello le persone vivono l’organizzazione, non
anche la conseguenza di solo vi si adattano, sono libere di esprimere giudizio ed
un disimpegno delle bu- esercitare capacità di influenza, assumendosene nello
siness school e degli enti stesso tempo la piena accountability.
formatori sulle questioni Si tratta di un cambio di paradigma della formazione a
etiche, che ha favorito il consolidarsi di una cultura diffusa cui tutti, scuole, imprese, istituzioni e individui devono
la quale tende a considerare il denaro e la creazione di guardare con attenzione e rispetto e che tra molte dif-
valore per gli azionisti l’unico fine delle attività imprendi- ficoltà sta lentamente facendo la sua comparsa nelle

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con formatori di notevole esperienza
RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE
scuole. In quest’ordine di idee, è quindi necessario ri- nuovo modo di operare che le esigenze di sostenibilità pon-
pensare i presupposti della cultura e della formazione gono alla società post industriale e al mercato. Combattuto
manageriale, rifiutando facili schematismi e universa- tra precarietà e imprenditorialità innovativa il manager di
lismi di maniera. In particolare, è auspicabile che con oggi è già cambiato riducendo il suo ruolo di gestore e am-
sempre maggior attenzione si considerino come prio- pliando quello di esploratore di nuove opportunità in termini
rità la problematizzazione chiara e lucida delle vicende di prodotti, mercati, processi, organizzazione per assicurare
di business; la soluzione ai problemi vagliata alla luce sopravvivenza e sviluppo per l’impresa e per sé.
dell’esperienza e dei casi concreti e non solo sulla base Alcuni megatrend continuano ad accrescere la loro influenza
di teorie aprioristiche; la contaminazione tra esperienze e la tecnologia, l’innovazione continua, la longevità, l’immi-
e culture organizzative per generare innovazione, unita grazione, l’internazionalità entrano nelle scelte che il manager
all’integrazione dei saperi; la valorizzazione del poten- deve fare. Le filiere, le global supply chains, l’organizzazione
ziale del singolo individuo. a rete che fino a ieri erano argomenti da specialisti ora assu-
Perché, citando Martha Nussbaum, professore di diritto mono un ruolo centrale in quanto nel nuovo modo di lavorare
ed etica presso l’Università di Chicago, in un discorso sul tutto è co-prodotto e i risultati dipendono anche dalle capa-
suo Paese di alcuni mesi fa:“Sarebbe catastrofico diven- cità del manager di accrescere competenze organizzative utili
tare una nazione di persone tecnicamente competenti che a superare vecchi confini e integrare ciò che viene prodotto
hanno perso la loro capacità di pensare criticamente, di dai diversi attori in campo svecchiando forme organizzative
esaminare se stessi e di rispettare la dimensione umana e ereditate dal passato e costruendo nuove reti più idonee a
la diversità degli altri”. Credo che dal rischio della stessa rispondere alle esigenze di un mercato globale ed evoluto. Se
catastrofe dobbiamo proteggerci anche noi. molto è stato già fatto nel campo del tangibile e visibile resta
ancora molta strada da percorrere nel campo dell’intangibile.
Manager, formatori-allievi Le aziende innovative esigono contesti collaborativi, impren-
ditori e manager più galantuomini capaci di porre clienti e col-
che esplorano nuove laboratori al centro della strategia di sviluppo.
Nella sua tradizionale ricchezza di contenuti la formazione
opportunità viene chiamata a rispondere a nuovi bisogni, non più solo eli-
tari destinati a popolazioni mirate ma anche diffusi a tutta la
di Giuseppe Truglia, presidente Cfmt, Centro popolazione aziendale. Diventa inoltre fattore determinante
di Formazione Management del Terziario per favorire l’occupabilità in un mercato che stimola sempre
e vicepresidente Cibiesse, Cfmt Business School maggiore mobilità professionale e richiede un allineamento
dinamico tra competenza e capacità, ragione e sentimento,
Il PIL del mondo per la logica ed emozione. La formazione si muove tra il ME & WE e i
prima volta dopo 80 anni nostri manager interpretano sia il ruolo di formatori sia quello
è stato negativo; il ciclone di allievi sviluppando la capacità di continuare ad apprendere
che si è abbattuto sul anche scambiando le esperienze con colleghi e collaboratori.
mondo ha già cambiato il Restano due temi che richiedono lo sforzo degli addetti ai
modo di produrre, il modo lavori per dare alla trasformazione in atto connotati duraturi
di distribuire, il modo di capaci di creare nel medio periodo le condizioni di successo. Il
consumare, il modo di vi- primo è rappresentato dalle risorse da investire, si parla tanto
vere. Non c’è più il primato di formazione ma di soldi veri e freschi se ne mettono ancora
della manifattura anche pochi nel piatto della formazione.
se in Italia conserva un Nei momenti delle verità questo è il vero cambiamento che
ruolo di grande rilievo ed è le imprese devono fare per dare concretezza alle dichiarazioni
cresciuto il contributo del stimolando così la burocrazia a ridurre i lacci e lacciuoli che
terziario e dei servizi alle condizionano ancora oggi l’utilizzo dei fondi interprofessionali.
imprese. L’impatto sull’impresa è stato enorme come quello Il secondo riguarda invece la responsabilità di formare i forma-
che si sta registrando sui manager, sulle persone, sulla stessa tori, che incontrano manager e imprenditori utilizzando con-
tenuta dei Paesi. Si fatica a costruire il futuro mentre il pre- tenuti e modalità adeguate a stimolare lo sviluppo di quelle
sente giorno per giorno introduce forti cambiamenti nell’or- intelligenze che servono a creare un sistema di azione più
ganizzazione del lavoro e nelle regole necessarie a migliorare grande e un’evoluzione in senso moderno e competitivo delle
la produttività del sistema. In questo contesto le richieste che imprese piccole e grandi. Stiamo parlando di nuovo rinasci-
le imprese fanno al manager sono diverse rispetto al passato mento che pone al centro le persone, che cerca vie nuove, che
e si pone un problema in termini di adeguatezza riguardo al parte dal locale e sviluppa nuovi mestieri e professioni.

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Momenti di instabilità, emozionale. L’esempio più significativo è stato il com-
mento di un partecipante anni fa alla fine di un corso: “Il
grandi occasioni corso più entusiasmante che abbia mai fatto”. Il titolo era
Contabilità Fornitori.
per crescere Altro ambito strategico che negli ultimi anni abbiamo
visto crescere in maniera esponenziale è quello de-
di Marco Masella, presidente della Scuola gli eventi di aggregazione e di teambuilding. In questo
di Palo Alto e Ceo Profiles International Italy momento l’attività più richiesta è il Cooking che segue il
concetto secondo il quale due persone che mangiano in-
sieme si sentono più vicine, figuriamoci se cucinano an-
Il ruolo delle business che insieme. Spesso ci troviamo a farlo anche con team
school in questo mo- internazionali e vi lascio immaginare l’impatto straordi-
mento deve essere quello nario grazie alla nostra leggendaria fama di cultori dello
di guidare le persone slow food.
verso comportamenti co- Il mondo della formazione ha molto da offrire alle aziende
erenti e utili all’azienda. che lottano sul mercato per mantenere la propria com-
Ci troviamo di fronte a un petitività e la funzione Risorse Umane oggi ha il vantag-
vero e proprio caos eco- gio di poter contare sul significativo contributo dei fondi
nomico, nulla sembra ri- che consentono di mettere in piedi anche progetti di am-
spondere più come prima pio respiro a costo praticamente zero. Certo, magari la
alle leggi del business reticenza nel ricorrere a tali forme di finanziamento è le-
e ciò getta nel panico gata alle difficoltà a livello burocratico e di gestione delle
manager e imprenditori procedure, per questo molti nostri clienti hanno deciso
sulle scelte giuste da prendere e soprattutto sulle ca- di affidare completamente a noi l’intero processo. Poter
pacità di gestione del proprio ruolo. Dobbiamo far ca- contare su chi è in grado di guidarti in questo è fonda-
pire ai manager come sfruttare questa occasione, ma mentale, soprattutto per le piccole imprese che non pos-
dobbiamo assolutamente introdurre sistemi di sviluppo sono distrarsi dal business ma allo stesso tempo devono
esterni all’azienda, anche più di uno. continuare a crescere e innovare per non perdere la pro-
Come dico nel mio ultimo libro, Sputnik Moment, i mo- pria competitività. Per questo abbiamo percorsi dedicati
menti d’instabilità sono grandi occasioni per crescere; alle piccole realtà o alle agenzie, anche sfruttando il web
il guaio è che spesso non si ha la consapevolezza né dei e le innovazioni tecnologiche per accorciare i tempi di
propri punti di forza, né dei propri limiti. Da anni siamo erogazione della formazione.
strenui fautori della misurazione oggettiva e finalmente Il rischio più grosso in questo momento di difficoltà è che
oggi possiamo offrire ai nostri clienti una gamma com- la funzione Risorse Umane si sovraccarichi di responsabi-
pleta di strumenti di valutazione e misurazione da im- lità e che finisca o col collassare o peggio con il diventare
piegare in diversi ambiti: dalla selezione allo sviluppo un freno per l’azienda. Dobbiamo prestare attenzione a
degli high potential, dalle riorganizzazioni aziendali allo non diventare il capro espiatorio di problemi di altri.
sviluppo di team di lavoro. L’efficacia di questi strumenti
è confermata da numeri eccezionali (basti pensare che
vantano 50 milioni di utenti in tutto il mondo).
Solo una volta che si ha ben chiaro il contesto si riesce a
intervenire in modo specifico ed efficace nel supportare
le risorse nel proprio percorso di crescita professionale.
È ciò che insegniamo nel nostro Master Coaching esclu-
sivo per psicologi. La scelta di dare vita a questo artico-
lato percorso formativo è scaturita dalla consapevolezza
di quanto sia importante utilizzare persone preparate e
non improvvisate, e personalmente faccio il tifo per co-
ach che abbiano una laurea in psicologia come base.
Il nostro punto di forza rimane comunque il catalogo
delle proposte formative, che con i suoi 300 titoli rende
la nostra offerta una delle più significative nel panorama
italiano. Da anni il nostro modello si basa sull’attivazione

Giugno 2011 Harvard Business Review 97


RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE

Parola d’ordine: discontinuità


È nata solo da qualche mese ed è già operativa con una doppio rispetto ai posti disponibili, Fondirigenti ha permesso
prima importante iniziativa. Federmanager Academy è vengano aggiunti 30 uditori. Una parte degli iscritti è costitu-
la business school creata e posseduta dalla Federazione ita da dirigenti al momento disoccupati, perché Federmana-
Dirigenti Aziende Industriali e, in raccordo con questa e ger Academy vuole dare un segnale al mondo dei circa 8000
con le sue 58 associazioni territoriali, agisce con l’obiettivo manager che con questa crisi hanno perso il lavoro.
di rappresentare un riferimento forte in termini qualitativi
per la formazione dei manager e delle alte professionalità. Una delle vostre linee di base è l’ascolto dei manager:
Al suo presidente, Giovanni Bigazzi, abbiamo posto al- quali strumenti avete creato per comunicare in modo
cune domande per capire quali sono i caratteri distintivi attivo con loro e raccogliere proposte ed esigenze?
di questa nuova realtà e quali i vantaggi concreti offerti ai FMA dovrà gestire manager in servizio che debbono ade-
manager che verranno formati. guarsi al new deal; manager da ricollocare nel mondo pro-
duttivo; manager in quiescenza che desiderano restare
Che cosa, in particolare, contraddistingue l’approccio attivi.
e la modalità formativa di Federmanager Academy? L’ascolto frequente di tutti questi stakeholder con esigenze
Oggi la formazione dei manager italiani è diversificate costituisce una compe-
affidata per lo più a istituzioni che utilizzano tenza distintiva di FMA: una formazione
un approccio teorico ai problemi; serve an- demand driven, rispetto a una forma-
che una formazione più radicata ai problemi zione basata sull’offerta di un prodotto
dell’impresa, che si basi sulle success story, standard che è ormai una “commodity”.
il benchmarking, le best practice; oltre alle Lo strumento di ascolto che stiamo uti-
metodologie di apprendimento tradizionali, lizzando è la customer survey, diretta a
servono “manager che formano manager”. una comunità di ben 60.000 manager
che ci identificano come la loro “casa”.
Mi può chiarire il concetto di “disconti-
nuità” di cui si parla nel vostro sito web Quali soluzioni avete adottato per
sottolineando che “la formazione mana- permettere ai manager di conciliare
geriale deve partire dal rovesciamento di tanti modelli lavoro e formazione?
aziendali che sono stati validi negli ultimi 20-30 anni, Il “refrain” della formazione manageriale è “vorrei ma non
ma che da due anni non lo sono più”? posso”; le PMI agiscono attraverso il management by cri-
La competizione internazionale richiede alle imprese una sis; per creare spazi formativi fruibili da manager aggrediti
enorme flessibilità; i tradizionali strumenti di mobilità nel dal day by day ci stiamo organizzando con l’ e-learning in
“triangolo” Governo, Impresa, Sindacato” non bastano più; soluzione blended, una formazione “ubiquitaria” che tende
si impone spesso una rilocazione di interi sistemi aziendali a minimizzare la disponibilità in presenza.
e l’Italia è impreparata a questo tipo di economia; il caso
Fiat ne è l’emblema. In questa “discontinuità”, la formazione Quali sono le principali problematiche sulle quali i ma-
della leadership deve essere ripensata, e in fretta, usando nager chiedono il vostro intervento formativo?
nuovi paradigmi. I Master sono sì un ottimo strumento for- Nella nostra prima survey diretta a 6.000 colleghi, innan-
mativo ma richiedono tempo…e nello scenario in cui ope- zitutto è emerso che la formazione è percepita come una
riamo time is the essence. Per orientare i colleghi ai nuovi sorta di “assicurazione sulla vita “. Le tematiche prioritarie
modelli d’impresa in evoluzione, il primo piano formativo comprendono la strategia aziendale (68%), l’innovazione
che abbiamo lanciato, “Manager Italiani nel Secolo Asia- tecnologica e dei processi (47%), i modelli organizzativi
tico”, prevede proprio una full immersion negli Stati Uniti a (42%) e l’internazionalizzazione (41%). Questi dati testi-
contatto con manager di grande esperienza. Il progetto si moniano l’esigenza di un accrescimento culturale verso
concluderà infatti con uno Study Tour alla New York Univer- una leadership più strategica, in alternativa a un modello
sity e presso imprese della Silicon Valley, oltre che, sempre appiattito sulla quotidianità e troppo orientato agli aspetti
nell’area di San Francisco, con incontri a Berkeley. “tecnici” del business. Questa, a nostro avviso, è la sfida da
Approvato da Fondirigenti (Avviso 1/2011), si svolge con due giocare nella formazione manageriale affinché il nostro si-
aule da 18 e 22 dirigenti a Roma e Torino-Milano, provenienti stema delle PMI, e non solo, possa recuperare la competiti-
da nove regioni, ai quali, per il numero di domande più che vità necessaria a sopravvivere nel Secolo Asiatico.

98 Harvard Business Review Giugno 2011


RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE

Restituire credibilità i messaggi chiave arrivino realmente ai destinatari.


alla formazione Ecco che così si sviluppa quella che viene chiamata
la Social Network Analysis, la capacità di cogliere le
relazioni informali.
di Mariacristina Galgano,
Per le piccole e medie imprese il tema è abbastanza
amministratore delegato del Gruppo Galgano diverso: sentono la necessità di fare molta formazione
e responsabile dell’Area Risorse Umane sul campo e, sempre di più, formazione di accompa-
e della Galgano Formazione gnamento sia per ciò che riguarda aspetti manageriali
sia per quanto attiene ad aspetti tecnici. Lo sviluppo
La crisi economica ha della formazione, mediante progetti di innovazione
cambiato il mondo e di cambiamento, diventa un metodo per cambiare
della formazione. Molte attraverso il fare, ottenendo risultati visibili.
aziende, dopo i tagli ai Un grosso sostegno è stato dato dalla formazione fi-
budget e dopo aver in nanziata, che ha consentito a molte aziende di sod-
parte rinunciato a que- disfare le proprie esigenze di sviluppo attraverso un
sto genere di investi- supporto finanziario non indifferente. Anche in que-
mento, si sono accorte sto caso, la capacità di cogliere le reali esigenze e di
che poco era cambiato. vedere lontano diventa fondamentale. Solo chi saprà
Chi si occupa di forma- rimettere in discussione le proprie modalità di for-
zione ha così dovuto ri- mazione saprà fare di questa crisi una grossa oppor-
guadagnare terreno in tunità di miglioramento.

Centrali gli aspetti


efficacia e credibilità
adeguando la modalità
di formazione, i contenuti e il taglio formativo alle
attuali esigenze del management aziendale. La ne- relazionali in tutte
cessità di saper dare evidenza e oggettività ai risul-
tati e all’impatto che la formazione produce per il
le divisioni aziendali
miglioramento del business è senz’altro uno dei filoni di Gianmarco Giorda, amministratore delegato
chiave. Il tema dell’Accountability ha così investito ANFIA Service e direttore operativo ANFIA
pesantemente l’area della formazione, perché non
esiste oggi alcuna azienda che possa permettersi di In base all’esperienza
fare formazione senza avere chiari in mente i risul- di ANFIA Service, so-
tati concreti che vuole ottenere e il perché li vuole cietà di servizi di ANFIA
ottenere. (Associazione Nazio-
La formazione, quindi, per essere sempre più inci- nale Filiera Industria
siva, oggi comincia in aula con momenti interattivi di Automobilistica) spe-
sviluppo e si compie poi sul campo, negli uffici pro- c i a l i z z a t a i n f o r m a-
duttivi. Per avere risposte formative mirate, sempre zione e consulenza per
più le aziende chiedono interventi di coaching rivolti le imprese della filiera
a team o a singoli esponenti dell’azienda. Un trend automotive, nella se-
interessante è quello dell’e-coaching, una modalità conda metà del 2010 e
di coaching meno dispendiosa per l’azienda ma che nei primi mesi del 2011
se ben organizzata può produrre grandi risultati. l’attività formativa è
Sono evoluti alcuni temi e contenuti. La motivazione, tornata quasi ai livelli
la gestione dello stress e la capacità di cogliere la di- pre-crisi, sia in termini di numero di interventi sia in
mensione informale dell’organizzazione, per esempio, termini di partecipanti ai corsi.
diventano concetti chiave. Con l’espandersi dei feno- Alcune tendenze tipiche della crisi si sono conso-
meni dei social network interni e attraverso l’uso del lidate: la predilezione per la formazione in house,
web e della mail, infatti, si genera una rete di rela- anche sulla spinta del ricorso alla formazione finan-
zioni informali che rappresenta un sistema “nervoso” ziata, e per le metodologie esperienziali –simulazioni
fondamentale di cui l’azienda deve tenere conto se ed esempi pratici calati nella casistica delle singole
vuole assicurarsi che gli impulsi di cambiamento e realtà aziendali – così come la sensibilità verso i

100 Harvard Business Review Giugno 2011


temi dell’efficienza produttiva, testimoniata dal per- novazione dei modelli organizzativi e miglioramento
durante successo dei nostri corsi su 5S, TPM - Total della comunicazione interna. Centrali, quindi, gli
Productive Maintenance e Lean Six Sigma. aspetti relazionali: in tutte le divisioni aziendali c’è
ANFIA Service ha continuato a seguire le due diret- bisogno di modelli di comunicazione e di coordina-
trici percorse negli ultimi anni: da un lato la ver- mento delle azioni. Nel dopo-crisi le aziende hanno
ticalizzazione dell’offerta sul proprio know-how deciso di approfondire la materia e/o di estendere la
specifico: i temi della Qualità in target con l’area tec- formazione a un maggior numero di dipendenti.
nico-produttiva della filiera, dai sistemi di gestione Bene anche la formazione finanziata, di crescente
per la Qualità, alle metodologie più in uso nel set- interesse durante la crisi come tuttora: ANFIA Ser-
tore automobilistico (SPC - Statistical Process Con- vice offre alle imprese un servizio “chiavi in mano”,
trol; FMEA - Faliure Mode and Effects Analysis), al occupandosi non solo della docenza e dei contenuti
Risk Management. Dall’altro lato, l’ampliamento del formativi, ma anche degli aspetti procedurali, am-
ventaglio delle aree coperte, per completare l’offerta ministrativi e burocratici che, spesso, risultano per
formativa in termini di tematiche di interesse per il esse di difficile gestione.
comparto e di figure aziendali target: Amministra- Di particolare interesse per le piccole e micro-im-
zione, Finanza e Controllo; Logistica e Acquisti; Area prese, infine, il recente lancio della sperimentazione
Legale; Marketing; Normative comunitarie; Organiz- di E-LASTIC (www.e-lasticproject.eu), una piattaforma
zazione aziendale. di formazione a distanza basata sul trasferimento di
La crisi ha spinto le aziende ad investire sul change innovazione attraverso soluzioni e-learning accessibili
management, sul team building e sul team working. a costi contenuti. Un progetto avviato da ANFIA e AN-
Dover svolgere le stesse attività con gli stessi stan- FIA Service nell’ambito di una compagine transnazio-
dard di qualità, ma con meno risorse, ha richiesto in- nale, grazie al Programma europeo Leonardo da Vinci.

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RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE

Penetrare nei mercati emergenti, una sfida


da vincere anche con la formazione
Ai mercati emergenti mirano oggi molte delle aziende Per compensare il calo dei consumi interni, cre-
italiane, dalle grandi alle Pmi. Ma per poter operare sce la ricerca di sbocchi più dinamici anche da
con successo in Paesi con usi e costumi – anche nei parte delle Pmi, che se da un lato hanno il merito
rapporti commerciali – spesso molto distanti dal no- di nascere spesso da idee brillanti, dall’altro non
stro, non bastano tecnologia, qualità e marchio forte: riescono molte volte a raggiungere livelli di vera
per evitare errori che possano risultare fatali sono ne- competitività internazionale perché non sempre
cessari altri strumenti e strategie come, ad esempio sono provviste di un management scelto secondo
in Cina, saper costruire reti di relazioni e conoscere criteri professionali e adeguati. Quali percorsi for-
“l’etichetta” del Paese. mativi propone l’ICE ai manager che devono tra-
Delle problematiche cui possono andare incontro i ghettare il business della propria azienda oltre
manager chiamati a muovere i primi passi all’interno confine?
di questi Paesi e del sostegno che una I programmi di formazione all’inter-
formazione adeguata può offrire loro nazionalizzazione rivolti a brillanti
per conoscerle e fronteggiarle con suc- giovani laureati sono la risposta che
cesso, parliamo con Luigi Ferrelli, Di- l’ICE fornisce alla domanda crescente
rigente Area Formazione Manageriale di manager qualificati che proviene
dell’ICE - Istituto nazionale per il dalle nostre aziende. Accanto allo
Commercio Estero. “storico” Master ICE di Roma, il CorCE
Fausto De Franceschi, giunto alla
In che modo la formazione può sup- sua 44° edizione, sono nati e si sono
portare e indirizzare correttamente consolidati altri programmi che pre-
le imprese, e i loro manager, nel pro- vedono tutti un’intensa fase d’aula
cesso di penetrazione dei mercati e quattro mesi di stage da farsi per
emergenti? buona parte all’estero: il corso per Esperti d’Interna-
Non c’è alcun dubbio che, oggi, le migliori opportu- zionalizzazione d’impresa con conoscenza di lingue
nità per le aziende del nostro Paese si presentino in orientali (cinese in primis), la cui settima edizione è
mercati spesso molto distanti sotto il profilo geogra- da poco iniziata presso la Venice International Univer-
fico, ma soprattutto culturale. Alla Cina, sulla quale sity e Idea Cina, un programma che intende formare
è già stato detto molto, affiancherei la Russia, l’India, esperti in valorizzazione e tutela della proprietà intel-
la Corea del Sud, il Sudest asiatico, il Sudafrica e il lettuale con specializzazione sul mercato cinese, di cui
Brasile. Di enorme rilevanza per il sistema delle no- è stato appena pubblicato il bando per la quarta edi-
stre imprese anche il bacino del Mediterraneo e l’area zione. Programmi diversi, ma con un unico obiettivo:
del Golfo, cui non possiamo non continuare a guar- mettere a disposizione delle nostre aziende profes-
dare, anche, forse soprattutto, in questo momento di sionisti di alto profilo che possano dare un contributo
grande turbolenza. Enormi opportunità, quindi, ma decisivo alla loro crescita internazionale.
anche rischi significativamente maggiori che non nei
mercati di più tradizionale proiezione del made in Italy. Su quali altri fronti della formazione manageriale
Per la gestione di questi rischi un’adeguata formazione è oggi attiva l’ICE e qual è il target di riferimento?
può fare moltissimo, sia per quanto riguarda aspetti L’ICE è attivo da tempo anche sul versante della for-
tecnici quali le normative doganali, fiscali, del lavoro, mazione executive, con programmi spesso realizzati
le certificazioni, la contrattualistica, sia sul versante in partnership con le migliori business school ita-
della gestione della diversità culturale. Si tratta, per liane. Operiamo con interventi in alcuni casi “light”
i nostri manager, di conoscere infatti non solo l’“eti- che prevedono semplici giornate di approfondimento
chetta”, ma i sistemi di valori che governano le culture tematico; in altri prevediamo interventi che alla for-
diverse dalla nostra: in assenza di tale conoscenza, è mazione tradizionale affiancano consulenza persona-
molto difficile poter costruire relazioni di lungo pe- lizzata e forme di vero e proprio accompagnamento
riodo con i propri partner. sui mercati esteri.

102 Harvard Business Review Giugno 2011


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Lo Psicologo come figura predisposta
al coaching aziendale
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Avvio del Master


Milano, 22-23 Ottobre 2011
Scuola di Palo Alto
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RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE

Coaching,
competenza strategica
per i partner HR
di Flaminia Fazi, presidente di U2Coach
Dal nostro osservato-
rio abbiamo rilevato un
aumento della sensibi-
lità nei confronti delle registrato una cre-
a z i o n i o rg a n i z z a t i v e scente attenzione nei con-
mirate a migliorare la fronti di questa tipologia di
qualità del lavoro delle interventi. I supporti ai per-
persone, a tutti i livelli. corsi di carriera al femminile,
Cresce il numero delle allo sviluppo di nuovi modelli
p i c c o le e m e d i e i m - di leadership inclusiva, pro-
prese che accedono ai grammi sulla cultura aziendale
servizi di formazione del work-life balance e dell’in-
e di coaching, solleci- clusione della diversità, hanno
tate dalle pressioni del caratterizzato una parte interessante
mercato a investire sulla qualità del lavoro e dei ri- delle nostre attività, sviluppate con format differenti,
sultati. Insieme a multinazionali e grandi imprese, utilizzando metodologie di coaching, di formazione
stanno massimizzando l’utilizzo dei fondi, investendo convenzionale e non convenzionale, anche multi-
in modo particolare su progetti strategici e figure mediale, erogati in modalità blended, e che hanno
chiave. È aumentata l’attenzione nei confronti di si- superato le aspettative dimostrandone l’importanza
tuazioni in cui la leadership non è ben espressa e in- strategica.
fluenza in modo negativo la realizzazione della vision.
La richiesta di servizi di coaching che coinvolgono il Non c’è crescita senza
top management, non solo a livello individuale ma
anche di team, è aumentata, con una particolare fo- un’education di qualità
calizzazione e si sente maggiormente l’esigenza che
le persone spendano il meglio di loro per l’azienda. di Vladimir Nanut, presidente ASFOR, Associa-
Tenendo conto che in questi ultimissimi anni le stra- zione Italiana per la Formazione Manageriale
tegie di contenimento dei costi sono passate anche
attraverso le politiche di riduzione del personale, le Affermare che la forma-
pressioni su chi lavora sono aumentate sia in rela- zione manageriale è un
zione ai risultati attesi sia alla loro qualità e ai tempi fattore fondamentale
di realizzazione. per lo sviluppo delle
Le aziende stanno comprendendo che non ci si può i m p re s e c o s t i t u i s c e
più permettere di non investire sulle persone o di quasi un’ovvietà, an-
investire male su programmi formativi che non tra- che se nel nostro Paese
sformano i comportamenti dei partecipanti come tale concetto non ap-
necessario per essere competitivi. È così che il coa- pare sempre compreso
ching si sta diffondendo non solo come servizio pro- dai diretti interessati
fessionale ma anche come modello manageriale e (a iniziare dal varie-
come competenza strategica del ruolo dei business gato mondo delle PMI).
partner HR, che si stanno ulteriormente professiona- Senza investire massic-
lizzando come coach interni. ciamente nel capitale
Come pionieri nello sviluppo e nella facilitazione di umano, ovvero nelle competenze e nelle skill dei
soluzioni mirate a sviluppare eguali opportunità di soggetti cui competono le responsabilità gestionali,
crescita e di carriera alle donne in azienda, abbiamo per le nostre imprese sarà infatti molto difficile re-

104 Harvard Business Review Giugno 2011


cuperare idonei livelli di produttività e avviare quei più basso, prescindendo da un’attenta valutazione di
processi di cambiamento e di innovazione che sono merito degli aspetti qualitativi della stessa.
necessari per competere nel mercato globale. È opinione di chi scrive che solo una visione pro-
Per altro verso, non vi è dubbio che la crisi iniziata nel spettica del ruolo della formazione manageriale,
2008 faccia ancora sentire i propri effetti, anche se che sappia valutare i fabbisogni di competenze nel
si registra qualche timido segnale di ripresa. E tra gli medio-lungo termine e sappia far leva su appropriati
effetti negativi della crisi va certamente considerato interventi di qualità, considerandoli come investi-
anche il diffuso taglio dei budget di formazione da menti e non solo come costi, consentirà alle imprese
parte delle imprese, attività percepita spesso come di affrontare con successo le sfide competitive degli
non strettamente necessaria. Inoltre, in molti casi gli anni a venire.
interventi formativi realizzati riguardano le temati- Non è infatti pensabile, dato il livello generale dei
che aziendali di immediata criticità, come gli aspetti nostri costi di produzione (dalle materie prime al fat-
legati all’efficienza e all’efficacia (ad esempio, ridu- tore lavoro), che le imprese italiane possano reggere
zione costi, controllo di gestione, razionalizzazione la competizione con i Paesi emergenti, come la Cina
organizzativa, modalità di execution ecc.), piuttosto o l’India, se non orientandosi verso prodotti ad ele-
che gli aspetti strategici (ad esempio, internaziona- vato valore aggiunto, per realizzare i quali servono
lizzazione, alleanze, change management, marketing, risorse umane e professionali altamente qualificate.
leadership ecc.). Sarà forse per questa ragione che Tale esigenza non è per altro un aspetto circoscrivi-
molte imprese affidano alla funzione interna degli bile a livello delle imprese, ma è un problema che
approvvigionamenti anche la gestione degli acquisti riguarda l’intero nostro sistema economico e sociale:
di formazione da soggetti esterni, con il risultato di senza adeguati investimenti nei processi di educa-
equiparare gli interventi formativi alle commodity tion e nelle attività di ricerca e di innovazione è l’Ita-
e quindi di scegliere l’offerta che presenta il costo lia stessa che rischia il declino.

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Giugno 2010 Harvard Business Review 105


RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE

Oltre lo stress
Necessario un nuovo “patto psicologico” tra individuo e impresa: la formazione
può favorire l'ascolto e la comunicazione tra le due parti

D
di Rosamaria Sarno

al 1° gennaio di quest’anno le aziende ita- dopo decenni di lavoro sa “prendere le misure” della pro-
liane sono obbligate a misurare lo stress pria realtà aziendale, metabolizzando le frustrazioni e va-
da lavoro correlato e, se presente, ad adot- lorizzando le soddisfazioni. È quindi importante, secondo i
tare le misure correttive. “Una condizione ricercatori Istud, il coinvolgimento di “saggi anziani” nell’af-
accompagnata da sofferenze o disfunzioni fiancamento di “giovani esuberanti”, attraverso tutorship e
fisiche, psichiche, psicologiche o sociali, che deriva dalla mentoring per aiutarli a trovare un significato motivazionale
sensazione individuale di non essere in grado di rispondere profondo nel lavoro. “La ricerca”, viene fatto osservare, “to-
alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative”: glie di mezzo tanti luoghi comuni sulla malattia nei luoghi
così lo stress da lavoro correlato viene definito dalla rela- di lavoro e su assenteismo e presenzialismo, e indica come
tiva normativa che impone a tutti i datori di lavoro, dalle motivazione e soddisfazione siano fattori importanti per far
imprese grandi, medie e piccole, alle amministrazioni pub- stare bene le persone nelle aziende. Va potenziato il coin-
bliche, ai liberi professionisti, di riconoscere gli “eventi sen- volgimento dei dipendenti con più esperienza, non solo per
tinella”, come ad esempio assenze per malattia o specifiche produrre profitto, ma anche per aumentare il ‘benessere
e frequenti lamentele formalizzate dai lavoratori, i fattori di aziendale’ dei propri collaboratori, in particolare i giovani. È
contenuto del lavoro, quali, ad esempio, ambiente di lavoro così che si può generare valore economico e umano”.
e attrezzature o corrispondenza tra le competenze dei la- Un ruolo dunque educativo e di guida, teso al miglioramento
voratori e i requisiti professionali richiesti, nonché i fattori del clima e della produttività. Un miglioramento dell’orga-
di contesto del lavoro, come conflitti interpersonali o pro- nizzazione del lavoro che auspicano e vogliono anche gli ol-
blemi di comunicazione (ad esempio incertezza in ordine tre 1000 dirigenti intervistati di recente da Manageritalia, la
alle prestazioni richieste). Siamo quindi di fronte a rischi che Federazione dirigenti, quadri e professional del commercio,
non riguardano solo la salute fisica e la sicurezza ma anche trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato: per andare in-
la sfera psicologica e sociale, quindi il benessere globale del contro alle esigenze dei singoli riuscendo allo stesso tempo
lavoratore. a migliorare clima e produttività (77%) e ottenendo gli stessi
risultati (64%). Un problema che non è solo femminile, visto
Ai senior il “tutoraggio” che gli intervistati affermano che anche gli uomini hanno diffi-
dei giovani frustrati e insicuri coltà a conciliare vita professionale e personale (40%).
Una recente ricerca realizzata da Istud per il Ministero
del Welfare ha mirato proprio a riconsiderare il concetto Il manager deve star bene
di salute non solo come assenza di malattia, ma come “star innanzitutto con se stesso
bene” sul posto di lavoro. È stata studiata la relazione tra Ma quali modalità formative bisognerebbe adottare per
malattia ed età e uno dei dati più clamorosi emersi, contro fornire ai dirigenti gli strumenti per prevenire o ridurre lo
il comune pensare e le attese degli stessi ricercatori, è che i stress in azienda e gestire in modo ottimale i collaboratori,
giovani, tra i 25 e i 34 anni, si ammalano di più dei lavoratori favorendo lo sviluppo delle risorse e la conciliazione della
più “anziani” (45-55 anni), soprattutto a causa di insicurezze vita professionale e personale? “Non è tanto un problema
e frustrazioni: le persone, secondo la ricerca, stanno bene di modalità formative”, osserva Guido Carella, presidente
quando riescono a dare un significato al proprio lavoro, di Manageritalia. “Bisogna piuttosto formare il manager a
cosa che non riesce a una parte rilevante di giovani. Le loro fare il manager a tutto tondo e quindi a sviluppare al meglio
aspettative sul destino lavorativo sono importanti, ma non quelle competenze e capacità trasversali proprie di chi deve
sempre vengono ascoltate, capite e quindi canalizzate nella guidare aziende, team e persone. Si può farlo prima di tutto
maniera giusta dalle organizzazioni di lavoro. Al contrario mettendo i dirigenti nelle condizioni di essere loro stessi in
la classe di età tra i 45 e i 55 anni appare più disincantata: grado di gestire al meglio lo stress che indubbiamente il loro

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ruolo comporta. Quindi siamo soprattutto su quegli aspetti in azienda. “Infatti, oltre a corsi e percorsi specifici che cura
soft e trasversali”. il nostro Centro di formazione”, informa Carella, “facciamo
“Il manager deve portare in azienda mission e obiettivi anche informazione e cultura con indagini ad hoc su que-
certi, comunicarli e condividerli, dare a tutti gli strumenti sti temi, che poi divulghiamo e utilizziamo per far recepire i
per perseguirli, curare che l’azienda e i vari team abbiano vantaggi indubbi e provati di questo aspetto. Manageritalia
formazione, risorse, organizzazione ecc. per collaborare al da tempo lavora nella società, e nella business community
meglio insieme verso quegli obiettivi”, sottolinea Carella. spronando i manager associati a farsi promotori di un forte
“Bisogna rendere semplice la complessità, più facile a dirsi cambiamento nel mondo del lavoro. Un cambiamento teso
che a farsi, ma i manager ci sono proprio per questo. Prere- proprio a migliorare la produttività e la conciliazione della
quisito per tutto ciò è curare quegli aspetti soft, non tecnici vita professionale e personale e a valorizzare il merito e le
che sono parte integrante e sempre più importante di un diversità. Da anni, spronati dal nostro Gruppo Donne Ma-
manager. Autocontrollo, gestione dello stress, empower- nager (presente in tutte le quindici associazioni territoriali
ment ecc., insomma il manager deve essere prima di tutto e quindi in tutt’Italia), operiamo con varie iniziative e ab-
sicuro e stare bene con se stesso. Bisogna portare i manager biamo sviluppato diverse azioni. Il Premio Eccellenza, nato
a mettere in campo a tutto tondo tutte le intelligenze ma- nel 2000, riconosce tra le altre proprio la capacità mana-
nageriali: logico-razionale, matematica, sociale e introspet- geriale di valorizzare le persone. Recentemente abbiamo
tiva (alle quali danno fondamentale supporto l’intelligenza lanciato ‘Un Fiocco in Azienda’, un progetto teso a far sì che
valorizzativa o creativa e l’intelligenza etica). Un aspetto la maternità sia un momento positivo per le mamme, le loro
molto innovativo sul quale stiamo puntando con il nostro famiglie e tutta l’azienda e i primi risultati sono veramente
Centro di formazione”. confortanti”.
Ma quali possono essere i percorsi formativi più adeguati
per rafforzare nei mana- Donne manager, le più stressate
ger la capacità di risol- È proprio la maternità il “nodo” del lavoro femminile, anche
vere i conflitti nei propri per le donne in carriera: lo ha rilevato la “Prima inchiesta
team o con i colleghi? “In sullo stress da lavoro nel mondo femminile” condotta da As-
questo caso”, osserva il sidai, il fondo sanitario integrativo di Federmanager, in
presidente di Manageri- collaborazione con Sda Bocconi. Delle 400 donne mana-
talia, “ci sono programmi ger, dirigenti, professioniste e consulenti appartenenti a im-
specifici che esistono da prese industriali e a società di servizi che hanno partecipato
tempo per la gestione all’indagine ben il 95,6% afferma di vivere lo stress nell’am-
dei conflitti, ma i con- biente di lavoro e il periodo più difficile culmina proprio con
flitti bisogna evitarli e la maternità, ossia nella fascia d’età tra i 35 e i 45 anni (si ve-
prevenirli. Bisogna cioè dano i grafici alla pagina seguente). Tra le principali fonti di
creare un ambiente poco stress quotidiano vengono segnalati la difficoltà a conciliare
Guido Carella, presidente conflittuale e carico di l’impegno professionale con la vita familiare (per il 50%) e
di Manageritalia benessere e stress posi- l’eccessivo carico di lavoro (per il 42%), cui si sommano pro-
tivo. Importante è anche blemi legati all’organizzazione interna e allo scarso dialogo
portare il manager a vivere esperienze dove lo stress è di con i vertici aziendali. La mancanza di obiettivi definiti, l’in-
casa e imparare da altri contesti. Per questo per esempio certezza nella definizione dei ruoli e nelle istruzioni ricevute
abbiamo sviluppato un filone di formazione, l’Accademia oltre a un percorso di carriera poco chiaro (38%), fino alla
dello sport e management, non solo per ricreare le situa- richiesta di incarichi, mansioni e responsabilità non sempre
zioni agonistiche e competitive che ci sono pure in azienda, affini alle proprie competenze e al profilo professionale (19%)
ma anche per apprendere dallo sport la formazione di generano ansie e stress in alcuni casi superiori e soprattutto
pensiero, di valori e di modelli di comportamento, da costanti.
reinterpretare in prospettiva manageriale. L’importanza Secondo le manager intervistate le aziende dovrebbero
che l’espressione di diversi ruoli ha nella costruzione di porre iniziative volte a: migliorare l’organizzazione lavorativa
prestazioni di eccellenza rinnova il tema della compren- attraverso una più bilanciata distribuzione e gestione del
sione dei meccanismi e delle attitudini più profonde che lavoro; facilitare il dialogo con il management e le oppor-
caratterizzano la performance, sia individuale sia di squa- tunità di presentare i problemi individuali o situazioni perce-
dra, mettendo al centro il manager. Così si simulano, vi- pite dalle donne come “delicate” nel rapporto con l’azienda,
vono e comprendono le situazioni dove lo stress va gestito, quale ad esempio la maternità; accrescere l’attenzione alle
prevenuto creando una squadra ottimale”. tematiche della salute, mettendo a disposizione forme di
È necessario inoltre saper gestire e valorizzare le diversità controllo e prevenzione; migliorare la gestione delle ri-

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RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE
sorse, attraverso una maggiore chiarezza nel percorso di
Carriera al femminile, che stress! carriera connaturato anche a un sistema di riconoscimento
del lavoro svolto e dei ruoli/mansioni. Le donne manager si
In generale si sente stressata per motivi di lavoro? mostrano molto favorevoli a progetti di formazione utili a
elevare le competenze anche in relazione alle richieste del
mercato e dell’azienda stessa.

Ricostituire il Patto tra impresa


e singoli lavoratori
Ma va detto che gli obiettivi sempre più alti che vengono im-
posti e la relativa ansia di non farcela sono motivo di stress
per tutti i manager, uomini o donne che siano, così come
incidono altri fattori, come l’incertezza occupazionale o i
legami negativi che abbattono l’autostima e fanno isolare.
“La precarizzazione del mondo del lavoro e l’instabilità dei
Professione/stress rapporti all’interno delle imprese stanno determinando la
creazione di un clima non positivo tra i lavoratori, di ogni or-
dine e grado”, osserva Paolo Iacci, vicepresidente Aidp,
Associazione Italiana per la direzione del personale. “Si tratta
di un sentimento collettivo, che in molti casi va al di là della
singola situazione, ma che investe il mondo del lavoro nel
suo complesso. Come si è da più parti sottolineato, il Patto
psicologico che storicamente legava azienda e lavoratore è
saltato. Oggi l’impresa richiede una fedeltà che sa che non
le sarà garantita. D’altro canto, promette una stabilità che sa
di non poter mantenere e che sarà disattesa alla prima crisi.
Saltato il tradizionale patto tra datore di lavoro e lavoratore,
Età/stress occorre un nuovo collante che consenta di trovare libertà e
identificazione di sé nell’attività produttiva quotidiana. In as-
senza di questo, sia il lavoratore sia la stessa impresa sono
e rimarranno ‘stressate’, sono cioè preda di una sindrome di
adattamento di fronte a sollecitazioni che perturbano l’ome-
ostasi dell’organismo, individuale e collettivo”.
Iacci sottolinea il ruolo di chi si occupa di direzione d’im-
presa, e, ancor di più, degli specialisti di risorse umane:
“Sono oggi chiamati a ritrovare nuove forme di Patto, a rico-
struire un dialogo fitto e vero, professionale ed esistenziale
tra individuo, gruppo di lavoro e impresa. Le parti sociali,
con i loro ideologismi, sembrano non riuscire più a parlare
A cosa è dovuto lo stress secondo la sua opinione? al cuore delle persone. Ecco allora che si sollecita da più
parti una gestione ‘individuale’ delle persone. Che non vuol
dire parlare con ogni singola persona (è sempre auspica-
bile, ma non sempre è possibile). Per gestione ‘individuale’
si intende una gestione che guarda al lavoratore non solo
come prestatore d’opera, ma prima ancora come individuo.
La formazione può costituire un’occasione particolarmente
adatta a favorire questo tipo di comunicazione, e, prima an-
cora, di ascolto”.
Quanto alla formazione che possa essere effettivamente
utile per fornire ai manager la capacità di gestire e valoriz-
zare le diversità e l’unicità delle persone, Iacci ritiene che
Fonte: Assidai debba essere sempre più integrata con la gestione delle ri-
sorse e con la comunicazione interna: “In questo momento

108 Harvard Business Review Giugno 2011


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FORMAZIONE MANAGERIALE
si sente forte la neces- far venire alla luce qualcosa che è nascosto”, fa osservare
sità della ricostituzione Iacci. “Il semplice lavoro d’aula non riesce più a ‘liberare’ e
di un Patto tra impresa orientare comportamenti coerenti con le necessità di busi-
e singoli lavoratori. Poi- ness. Occorre pensare ai concreti meccanismi di appren-
ché la ricostituzione di dimento che si formano sul luogo di lavoro, cercando di
questo Patto travalica stimolarli e indirizzarli verso gli obiettivi dell’impresa”.
i confini del semplice
apprendimento di sin- Quando si gioca d’anticipo
gole skill professionali, Non ha avuto bisogno del termine coercitivo del 1° gennaio
al di là dei singoli stru- per intraprendere iniziative e servizi tesi a favorire il benes-
menti formativi, oggi si sere aziendale, essendo già da tempo attiva su questo ver-
richiede una coerenza sante, l’Atm, l’Azienda Trasporti Milanesi di Milano. Nata nel
Paolo Iacci, forte tra stili di mana- 1931, è oggi una società per azioni di proprietà del Comune
vicepresidente di Aidp gement, sistemi di com- di Milano che progetta e gestisce servizi e sistemi tecnolo-
pensation e sviluppo, gicamente avanzati per la mobilità sostenibile. E, in contro-
momenti formativi e di comunicazione interna”. tendenza rispetto alla congiuntura economica, è un’azienda
E in che modo la business education può essere efficace che cresce, investe e assume.
supporto per determinate dinamiche come il livello di fidu- Sul fronte della formazione si sono appena svolte alcune
cia tra management e dipendenti o la gestione delle tensioni importanti iniziative. “Nel mese di maggio”, informa Ema-
che nascono spesso anche nei team più coesi? “Il significato nuela Salati, responsabile Formazione, selezione e co-
originale ed etimologico della parola ‘educazione’ viene dal municazione interna di Atm, “nell’ambito di una serie di
latino educere che significa condurre fuori, quindi liberare, attività legate alla sensibilizzazione del personale sui temi

Se lo stress è al femminile
di Enrico Banchi, partner Scuola di Palo Alto e Coo Profiles International Italy

La lista delle femminile e da quelli prettamente tività e la decisionalità delle per-


cose sem- maschili. La differenza principale sone. Quando il cervello femminile
bra infinita. la troviamo nelle reazioni che altri dà gli ordini necessari per produrre
Ogni volta ormoni hanno quando si trovano in il testosterone, i livelli di ossitocina
che Laura ne presenza del cortisolo, ormone di nella donna si abbassano notevol-
spunta una ne tipo steroideo di derivazione corti- mente. L’ossitocina è l’ormone che
appaiono de- sonica che entra in circolo ogniqual- conferisce alla donna la sensazione
cine di altre. volta i nostri sensi percepiscono di essere riconosciuta e valutata po-
Alcune sono la logica conseguenza lo stimolo di un evento stressante sitivamente come persona. Quando
di quelle precedenti, altre sono (stressor) che perturba l’equilibrio i suoi valori sono bassi, il cervello
nuove e altre ancora sono acquisite del nostro corpo (omeostasi), ri- cerca in tutti i modi di ripristinarli,
dalle agende dei figli, del marito, chiamando immediatamente una in questo caso stimola i centri della
del capo e, come se non fosse suf- serie di mutamenti interni a livello comunicazione nel cervello femmi-
ficiente, delle sue due colleghe che neuroendocrino, emotivo, locomo- nile e quindi la necessità di parlare
non sono riuscite a finire la relazione torio e immunologico. dei propri problemi per trovare la
per questo pomeriggio! Prendiamo un esempio dalla nostra soluzione.
Conoscete la situazione? O meglio vita lavorativa. Le donne sono sem- Nella mia esperienza come coach e
ri-conoscete la situazione? La que- pre più chiamate in azienda a dare consulente aziendale della Scuola
stione della gestione dello stress il loro prezioso contributo. Il loro di Palo Alto ho dovuto consigliare
è di estrema attualità. Ma va chia- potere decisionale aumenta, cosí ad alcuni clienti come svolgere le
rito che i processi endocrini legati come l’importanza delle posizioni riunioni, prendendo in conside-
allo stress, nonostante siano si- da loro occupate. Tutto ció favori- razione la componente femminile
mili, non sono metabolizzati nello sce la produzione di testosterone, della compagine aziendale invi-
stesso modo dai cervelli connessi al l’ormone che gestisce la competi- tata alla riunione. Più è dominante

110 Harvard Business Review Giugno 2011


della sicurezza sul lavoro (“il mese della sicurezza”), sono conciliazione dei tempi di
stati svolti alcuni workshop tenuti da psicologi, durante i lavoro e personali. Inol-
quali è stato illustrato lo stress come fenomeno fisiologico, tre, lo scorso 19 aprile si è
insegnando alle persone a riconoscerlo, in sé e/o nei pro- svolto per la seconda volta
pri collaboratori, al fine di ridurlo/superarlo. È stato svolto, il Diversity day, un meeting
inoltre, per la prima volta nel 2011, un corso di formazione che coinvolge sia i capi
sulla gestione del tempo e dello stress. Anche in questo sia i collaboratori, al fine
caso, lo scopo era quello di accrescere la consapevolezza di fare il punto sul tema
e la comprensione dello stress e dei segnali che potrebbero della diversità in azienda
denotare problemi di questo genere, offrire un quadro di e di stimolare nuove sen-
riferimento per individuare o gestire tali difficoltà e infine sibilità,  politiche e azioni
riflettere sulle strategie per affrontare lo stress”. concrete. A proposito di
Sempre nell’ambito della formazione, l’Atm organizza labo- qualità degli ambienti di Emanuela Salati,
ratori rivolti ai capi per promuovere una gestione dei colla- lavoro va anche sotto- responsabile Formazione,
boratori che valorizzi le diversità, favorendo lo sviluppo delle lineato il fatto che Atm selezione e comunicazione
risorse, la conciliazione dei tempi lavorativi e personali e la da anni è certificata ISO interna di ATM
qualità degli ambienti di lavoro. “Sono stati attivati alcuni ‘la- 14001(certificazione del
boratori per la diversità’, veri e propri team coaching orientati sistema di gestione ambientale). Il personale manageriale
alla quotidianità lavorativa”, spiega Salati. “Attraverso l’ana- (e non solo) è stato quindi interessato negli anni scorsi da
lisi di casi concreti, in ogni laboratorio si mettono a punto attività formative legate all’illustrazione del significato della
strategie volte al miglioramento della gestione dei collabo- certificazione di qualità/ambiente, nonché alle modalità ope-
ratori in ottica di sviluppo, valorizzazione delle diversità e rative volte alla gestione del sistema di qualità”.

la componente femminile, più è Laura non ne può più e sente il bi- La consapevolezza di questi mecca-
necessario tempo per discutere a sogno di confidarsi con il suo capo, nismi aiuta a interpretare nel modo
fondo sulle diverse posizioni. Anche parlargli della propria situazione corretto le diverse situazioni poten-
i cervelli maschili discutono a lungo cercando il modo di esprimere il mix zialmente conflittuali e ad agire di
sulle stesse decisioni ma, in caso di di emozioni che si tiene dentro da conseguenza. La risposta corretta
situazioni di stress, le donne rispon- settimane ormai. Il suo capo potrà a una situazione di gestione dello
dono parlandone, mentre gli uomini reagire in due modi alla richiesta di stress di collaboratori o compagni
tendono a smettere di parlare e a udienza di Laura. Se reagirà in modo di lavoro porta a un aumento della
rinchiudersi a riccio. Queste azioni freddo e distaccato, ricordandole produzione aziendale dovuto al be-
sono indotte dalla necessità che per l’ennesima volta le scadenze dei nessere emozionale della persona.
sente il nostro organismo di ri- suoi lavori, creerà una situazione di Ed è proprio per questa ragione che
pristinare i giusti livelli ormonali, fortissimo stress in Laura che, piena le aziende si stanno interessando
destabilizzati dalla presenza del di cortisolo, potrebbe non essere più sempre di più al benessere emotivo
cortisolo. Nel caso dei maschi, in grado di ristabilire i giusti livelli dei propri dipendenti: per l’aumento
smettere di parlare serve a ri- ormonali (le ghiandole surrenali si della produzione e dell’efficacia
stabilire i livelli di testosterone, stancano di produrre ormoni) e la delle proprie risorse.
mentre nelle donne la produ- stanchezza mentale si trasforma in Laura ha parlato con il proprio
zione di ossitocina si ristabilisce uno stato depressivo. Nel caso in cui capo... l’ha ascoltata per quasi
quando hanno la sensazione di dimostrasse invece interesse per la un’ora! Forse aveva esagerato, non
essere ascoltate. Queste diffe- situazione della sua collaboratrice era poi la fine del mondo. Ora si
renze nella produzione e gestione e riuscisse ad ascoltarla per lungo sente meglio. La chimica ha fatto
interne del nostro sistema endo- tempo, i livelli di serotonina aumen- il suo lavoro, i suoi livelli ormonali
crino danno luogo molto spesso a terebbero, riducendo immediata- sono rientrati nella norma, fino
incompatibilità e conflitti. mente gli effetti nefasti del cortisolo. alla prossima lista.

Giugno 2011 Harvard Business Review 111


RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE
Ai manager Atm vengono fornite anche altre soluzioni for- che aiuta il manager a diventare più consapevole dei propri
mative per rafforzare in loro la capacità di anticipare, ge- obiettivi di sviluppo di competenze e a realizzarli al meglio”.
stire e risolvere gli eventuali contrasti nei propri team o con Salati cita anche la recente esperienza di corsi sulla leader-
i colleghi. “Nel corso degli ultimi anni”, conferma Salati, ship e sulla comunicazione efficace realizzati tramite mo-
“per i manager sono stati organizzati corsi di formazione dalità teatrale: “La sinergia tra formazione e teatro si pone
relativi alla leadership e al tema della gestione e sviluppo l’obiettivo di stimolare nei manager l’attivazione di un pro-
dei collaboratori, con particolare attenzione all’ascolto e cesso di immedesimazione in uno schema di comportamento,
al dialogo. Durante alcuni corsi si svolgono anche simula- consentendo di esaminare i fattori emozionali e i modelli di
zioni di colloqui capo-collaboratore, orientati al migliora- interazione con le persone in un contesto lontano da quello
mento della capacità dei manager di impostare un dialogo didattico. In questo modo si aggirano le difese che i metodi
diretto e leale coi propri collaboratori. Un ulteriore recente di formazione tradizionali possono a volte suscitare, inne-
intervento formativo ha avuto come tema centrale il team scando così un livello di coinvolgimento che supera la sfera
building e il team working. Anche in questo caso l’obiet- cognitiva fino ad arrivare al piano emotivo. In conclusione, tra
tivo è quello di ridurre i conflitti interni, aumentare le per- le ultime iniziative legate al benessere ricordo il progetto ‘il
formance dei singoli individui e della squadra, migliorare movimento fa bene alla circolazione’, per stimolare l’attività
più in generale il clima aziendale. Da ultimo, va evidenziata fisica attraverso conferenze organizzate nei luoghi di lavoro
l’attività di coaching che sempre più manager di Atm svol- in collaborazione con esperti del settore, e ‘star bene è una
gono anche sul tema della gestione dei collaboratori: un questione di stili di vita’, in collaborazione con la Asl: abbiamo
percorso di crescita professionale mirato al miglioramento portato nelle mense aziendali medici esperti di nutrizione per
del rapporto con i propri collaboratori, tramite un coach sensibilizzare le persone sul tema dell’alimentazione”.  

Vi accorgete dello stress delle vostre assistenti?


Eccessivi carichi di lavoro (29,24%), suoi collaboratori. Un ottimo capo
monotonia, mancanza di stimoli, de- anti stress!”
motivazione (24%) e la necessità di Quanto ai sintomi dello stress, ma-
essere multitasking per assolvere lumore, nervosismo e irascibilità
alle molteplici attività loro assegnate sono i principali effetti rilevati dalle
(20,55%), cui si associano la man- assistenti (oltre il 55% dei casi). Se-
canza di un adeguato riconoscimento guono emicrania (oltre 25%) senso
economico e la difficoltà di conciliare di insonnia (19%), senso di angoscia
sfera professionale e privata: sono comunicazione. “Un capo stres- e svogliatezza (piu del 18%).
queste le principali fonti di stress in- sato genera collaboratori stressati” Come impedire che lo stress sfoci
dicate dalle assistenti di direzione in si legge tra le note a margine di un nella patologia? Le assistenti di dire-
un’indagine promossa da Secretary. questionario. La maggior parte delle zione, che comunque in buona parte
it, portale italiano dedicato a quelle assistenti che hanno risposto al son- (48%) si ritengono mediamente
figure aziendali di riferimento un daggio (quasi il 95%) si è trovata o si soddisfatte della propria vita pro-
tempo chiamate “segretarie”. trova spesso a far fronte allo stress fessionale, chiedono più momenti di
Innanzitutto il 78% delle intervistate del proprio capo causato da pres- informazione, formazione ma anche
(472 assistenti) ha dichiarato di non sioni interne ed esterne all’organizza- la possibilità di incontri personali
aver condiviso con il proprio capo o zione, dalla necessità di raggiungere con specialisti. “Le nostre iscritte”,
con l’ufficio del personale la circolare il fatturato, da tagli, scadenze ma confermano Vania e Jessica Alessi,
del 18/11/10 del Ministero del Lavoro anche dalla difficoltà di delegare. fondatrici di Secretary.it (foto a
e delle Politiche Sociali sul “rischio Ma un buon capo può essere anche lato), “sentono forte necessità di ag-
stress da lavoro”. Guardando poi alle un antistress. Ecco cosa scrive un’al- giornarsi sulle soft skill: capacità di
altre fonti di stress, il 19,70% delle tra assistente: “Da più di un anno negoziare, sviluppo dell’intelligenza
intervistate ha indicato la mancanza ho un capo con le idee chiare e in emotiva, assertività, problem sol-
di comunicazione tra capo e colleghi, grado di risolvere problemi di lavoro ving, leadership, comunicazione e
anche se è ben più diffusa l’idea che in breve tempo. Aperto al dialogo e gestione delle relazioni, temi che Se-
tra gli interventi antistress in azienda coinvolgente nelle discussioni, tiene cretary.it affronta quotidianamente
debba esserci il miglioramento della in considerazione i punti di vista dei con le proprie iscritte”.

112 Harvard Business Review Giugno 2011


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L’equilibrio che genera valore

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Un aspetto chiave nella vita professionale di molte persone, non solo donne, è quello legato alla scelta
di avere figli. Molte aziende incontrano difficoltà nel gestire le barriere culturali ed organizzative legate
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Feed The Mom è un progetto pensato e realizzato da U2COACH per accompagnare e supportare le
aziende nella gestione efficace del proprio capitale umano, favorendo la creazione di una cultura
organizzativa in grado di sostenere le donne e gli uomini in congedo parentale.
L’equilibrio tra la vita personale e la vita lavorativa è un tema fondamentale per le organizzazioni orientate
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FORMAZIONE MANAGERIALE

L’innovazione
è un’attitudine mentale
Il ruolo chiave della formazione nello sviluppo del “design thinking”

di Rosamaria Sarno

S
iamo sempre “un popolo che produce Nelle PMI l’innovazione è nascosta
cose nuove che piacciono al mondo”,
come diceva il grande storico dell’eco- Intervista a Roberto Filippini, professore di Gestione Azien-
nomia Carlo Maria Cipolla? Continua a dale presso l’Università di Padova e direttore scientifico del
essere forte in Italia la capacità creativa Master in Innovazione d’Impresa del CUOA
di trovare soluzioni inedite? Purtroppo gli ultimi dati
sembrano indicare un rallentamento della spinta all’in- Per gestire l’innovazione
novazione soprattutto per la persistente scarsezza di è fondamentale l’uso di
fondi disponibili per la ricerca&sviluppo, elemento metodi, di strumenti e
che si riflette anche sul numero di brevetti presentati di conoscenze adeguate.
all’European Patent Office (EPO): nel 2010 dal nostro Quindi una formazione ad
Paese sono partite solo 2.300 richieste di “patent” eu- hoc. Ma quanto è “fertile”
ropei, un secco calo rispetto ai 3.800 del 2009. Nello oggi il terreno giovanile?
stesso anno la Germania ne ha registrati invece 25mila, È molto fertile. I giovani
la Francia 9mila, l’Olanda e la Svizzera più di 6mila. La hanno un approccio “open”,
conclusione è che l’Italia si ritrova all’ottavo posto nella si guardano intorno, cer-
classifica europea dei Paesi innovatori. cano informazioni e cono-
Non è quindi un caso se nelle recenti Assise gene- scenze in internet, sono
rali di Confindustria a Bergamo, dove si sono ritrovati aperti alle relazioni: questi
6mila imprenditori di grandi, medie e piccole aziende, sono tutti ingredienti fondamentali nell’ottica dell’”open in-
uno degli otto tavoli tematici di lavoro è stato dedi- novation” che è il modello più interessante oggi.
cato proprio alla ricerca e innovazione. Con la convin-
zione, come si legge nella ricerca presentata nel corso E quanto spazio viene riservato poi effettivamente nelle
dell’evento “Costruire il futuro: Pmi protagoniste”, che aziende alle loro proposte di innovazione?
“il drappello di innovatori sia sempre più staccato dal Nelle aziende di medie e piccole dimensioni spesso c’è un’in-
grosso del gruppo che lavora sul mercato domestico, novazione nascosta. Non c’è magari la funzione R&S, ma nei
dove si trovano molte piccole imprese attardate su po- fatti ci sono persone che si dedicano all’innovazione. Ciò
sizioni di retroguardia”. comporta che spesso non c’è apprendimento dentro l’orga-
Molti sostengono che il punto di partenza del processo nizzazione e la riproducibilità dell’innovazione è resa più diffi-
di innovazione debba essere la formazione degli innova- cile dalla mancanza di ruoli e procedure formali.
tori. Ma si può insegnare, e in che modo, la curiosità per il
nuovo, la capacità di inventare prodotti o processi innova- Oltre a formare le figure professionali che andranno a
tivi? In pratica, si può trasferire il gusto dell’innovazione? E proporre e gestire i progetti innovativi, non è necessa-
quale apertura c’è poi nelle aziende ad accogliere le idee rio formare anche gli imprenditori e i manager che do-
innovative? Abbiamo rivolto queste domande ad alcuni vranno accogliere e favorire i processi di innovazione?
esperti del settore che ci hanno fornito i loro pareri affron- E in che modo?
tandoli da visuali ed esperienze diverse. Sulla necessità di formare figure professionali capaci di

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gestire l’innovazione non ci piove. Auspico che in futuro naturale alla ricerca di nuove soluzioni; tuttavia innovazione
venga dedicata alle figure per l’innovazione più atten- non è (o non è solo) “genio e sregolatezza”, ma soprattutto
zione: anche solo la metà delle risorse e dell’attenzione capacità di leggere fenomeni complessi e valorizzare le com-
dedicata alle figure dei contabili o dei programmatori petenze in modo intelligente. Innovatori quindi si diventa, e un
della produzione sarebbe un bel salto in avanti per la buon percorso formativo è un asset fondamentale.
competitività delle imprese. Nell’ambito della formazione manageriale questo viene per-
cepito con molta chiarezza: lo testimonia il grande numero
E in che modo? di iniziative orientate sul tema del management dell’innova-
Ci sono tante strade. Ad esempio la Fondazione CUOA da zione, in Italia e soprattutto all’estero. Non è semplice, tutta-
qualche anno propone un percorso Master sul Management via, insegnare a innovare utilizzando metodologie tradizionali:
dell’Innovazione e sta ricevendo ottimi feedback. oltre alle competenze di tipo analitico, occorre sviluppare
creatività e capacità di gestire il cambiamento in organizza-
Secondo la sua esperienza, quali sono gli errori che com- zioni complesse, competenze che si possono acquisire solo
mettono le aziende, spesso anche quelle mosse da buone lavorando concretamente su progetti di innovazione.
intenzioni, in termini di innovazione?
Tutti facciamo degli errori, ma perseverare non va bene... Che cosa sono e come sono strutturati gli Innovation LAB
ad esempio è sbagliato avere un approccio da “cucina” del vostro Master Management, Innovazione e Ingegneria
cioè solo interno. Se non capisci il mercato, i concorrenti, dei Servizi – MAINS?
le tecnologie emergenti come fai a fare realmente innova- Gli Innovation LAB sono vere e proprie “palestre formative”
zione? E poi ancora: se il tuo approccio è troppo tecnico nelle quali gli allievi, suddivisi in team, lavorano su specifici
potrai fare degli ottimi prodotti anche innovativi ma poi progetti proposti dalle aziende, fianco a fianco con manager
sono un flop sul mercato perché hai ignorato i bisogni dei delegati dalle imprese e docenti universitari.
clienti nei vari segmenti. È ciò che accadde 30 anni fa con Nei LAB gli allievi ricercano soluzioni concrete, orientate alla cre-
il promo Mac: tecnicamente eccezionale ma non fittava azione di valore, sviluppando in questo modo le loro capacità a
con i bisogni delle aziende e di altri clienti. Hanno però im- lavorare in team e la loro capacità di autorganizzazione. Le atti-
parato… e oggi la Apple è marketing, più tecnologia, più vità dei laboratori di innovazione rappresentano quindi un’impor-
attenzione ai bisogni emergenti. È un mix vincente. Ma per tante opportunità di formazione e di scambio di esperienze, dato
imparare dagli errori bisogna prima aver capito quali sono! che gli studenti hanno modo di entrare in contatto con il mondo
aziendale e di confrontarsi con i manager su progetti operativi.
Fondamentale il lavoro
concreto sui progetti Alcune business school straniere mirano a trasferire il
cosiddetto approccio “design thinking”, ossia la capacità
Intervista a Roberto Barontini, professore ordinario di Fi- di adottare un atteggiamento realmente innovativo, agli
nanza Aziendale e direttore del Master Mains Istituto di Ma- studenti di tutte le facoltà (medicina, ingegneria, sociolo-
nagement Scuola Superiore Sant’Anna - Pisa gia, management, scienze naturali ecc.). I vostri allievi che
tipo di formazione universitaria hanno? Ci sono persone
Oggi si parla tanto di in- provenienti da discipline diverse che possono confrontarsi
novazione in tutti i settori e lavorare insieme con approcci e contributi differenti?
produttivi e il punto di Il Master MAINS ha una storia ventennale e sin dalle sue prime
partenza sembra essere edizioni si è ritenuto che un approccio interdisciplinare fosse
proprio la formazione de- il più adatto per il tema dell’innovazione. I nostri laureati sono
gli innovatori. Ma come si tutti in possesso di una laurea magistrale, circa per due terzi di
formano gli innovatori? In- tipo ingegneristico ed economico e per un terzo di altre facoltà,
novatori si nasce o si può con una prevalenza di discipline scientifiche. Un’aula di Master
anche diventare? Quali at- inevitabilmente deve affrontare problemi di disomogeneità
titudini e capacità vanno delle conoscenze, si è quindi preferito costruire un percorso
sviluppate in modo parti- “aperto” a diverse competenze di base, che desse la possibi-
colare?  lità a tutti gli allievi di esprimere al meglio le proprie capacità.
La capacità di innovare nell’ambito del modello di business è Cito, a testimonianza di questa affermazione, il fatto che in una
una competenza strategica trasversale, che caratterizza im- delle ultime edizioni del corso si sia classificato al primo posto
prese di dimensione e attività produttiva diversa. come performance ottenuta nel corso degli studi un laureato
Come sviluppare quindi le risorse umane in grado di gestire tale in scienze politiche, che in seguito ha iniziato un brillante per-
obiettivo? È evidente che alcune persone hanno una attitudine corso professionale nell’ambito della consulenza.

Giugno 2011 Harvard Business Review 115


RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE
In che modo poi le competenze acquisite vengono trasfe- essere il Paese con il più alto tasso di imprenditorialità del
rite all’interno delle aziende? mondo. Quindi innovatori si nasce o si diventa, sfruttando
Un percorso di formazione estremamente intenso, focalizzato una piattaforma abilitante che è costituita dalla bellezza delle
su temi di management dell’innovazione, porta alle imprese nostre piazze e delle nostre borse, dalla cultura alimentare
un bagaglio prezioso di idee e competenze, che dovrebbe straordinaria e variegata delle nostre regioni e dal patrimo-
essere valorizzato adeguatamente. Spesso gli Innovation LAB nio artistico che è di gran lunga il più ricco del mondo. Il vero
hanno un naturale completamento nell’ambito del periodo grande problema è che di questo “vantaggio competitivo
di stage, svolto al termine della fase di aula, e hanno dato spontaneo” in Italia nessuno parla. Schiacciati da esterofilia
origine a nuove prospettive di business. Si aprono inoltre inte- e campanilismo, dovremmo invece attivare un programma
ressanti opportunità di collaborazione tra le imprese partner maieutico di consapevolezza e responsabilità e imparare a
e tra imprese e università, che possono creare presupposti meritarci la nostra fortuna. Spesso gli studenti italiani sono
per una crescita per tutti i soggetti coinvolti. già consum-autori, cioè soggetti creativi liberi di scegliere,
  molto più dei loro coetanei in altri paesi: il design thinking lo
Il design thinking è nel nostro Dna hanno nel sangue ma nessuno glielo ha spiegato.

Intervista a Francesco Morace, sociologo e presidente Ritiene che l’attuale sistema scolastico sia strutturato per
di Future Concept Lab, Istituto dedicato alle tendenze stimolare il pensiero creativo o piuttosto lavori ancora
socioculturali tra i più riconosciuti al mondo, con sede a troppo su un’impostazione di ordine nozionistico da un
Milano e San Paolo lato e di scarsa interdisciplinarietà dall’altro?
Ancora oggi il sistema scolastico italiano che accompa-
Il tema della formazione gna i primi anni di vita è tra i migliori del mondo. Reggio
all’innovazione appare Children è stato unanimemente considerato il miglior
oggi particolarmente asilo del mondo. Empatia, interdisciplinarietà, capacità
pressante. Ma innovatori di ascolto e di educazione dei piccoli sono tutte qua-
si nasce o si può anche di- lità che nel complesso le scuole elementari riescono
ventare? Quali attitudini a garantire in Italia per merito di un corpo insegnanti
e capacità vanno svilup- appassionato e responsabile. Purtroppo con il passare
pate in modo particolare? degli anni il sistema peggiora e arriva a presentare un
Come si può trasferire agli mondo universitario che spesso (impossibile genera-
studenti l’approccio de- lizzare, esistono comunque ancora realtà eccellenti)
sign thinking? andrebbe riformato nella direzione politecnica della re-
In Italia abbiamo la fortuna lazione feconda tra le discipline, nella sperimentazione
di vivere e respirare il pensiero innovativo a ogni angolo di permanente dei nuovi linguaggi e delle nuove tecnologie.
strada. L’innovazione non è segnata solo dal potere tecno- In questo ambito il gap con gli altri Paesi industrializzati
logico o dall’investimento in ricerca (altrimenti saremmo gli rischia di essere drammatico.
ultimi del mondo avanzato…), ma per fortuna è legata all’in-
gegno, a un modo di pensare, a una capacità applicativa che si Sul fronte universitario, dopo anni di studio scollegato
trasforma in creatività applicata, in cui ancora oggi l’Italia è tra con il mondo del lavoro, oggi si punta a una formazione
i primi Paesi del mondo. Forse il primo: è una tradizione cente- immediatamente spendibile e trasformabile in com-
naria che ci arriva direttamente dalla bottega rinascimentale e petenza. Ma non c’è il rischio di un’eccessiva specia-
che per fortuna è inimitabile, è inscritto nel nostro Dna. lizzazione e di un appiattimento culturale che vanno a
Possiamo definirlo come l’Italian Way: il modo italiano di fare discapito della creatività e dell’innovazione?
le cose, a cui ho dedicato quattro libri. In questa dimensione Il rischio di un appiattimento verso “l’omologazione da
– come spiega Richard Sennet nel suo splendido libro L’uomo test” esiste ed è da fronteggiare. Il problema non è e non
artigiano – ciò che conta è la motivazione, la quale si dimo- sarà la presunta misurazione della competenza, ma piut-
stra il grande motore del talento. Agli italiani piace ancora il tosto l’apertura mentale e la capacità di motivare. Il nuovo
saper fare: saper cucinare, saper arredare la casa, saper in- paradigma socio-culturale è infatti orientato alla cono-
tervenire creativamente in ogni ambito della vita quotidiana. scenza esplorativa (e non più prescrittiva, come ci inse-
È un pensiero innovativo che si fonda sul gusto e non sul lusso, gna la Rete) che è un processo, un percorso e non più un
sul piacere del nuovo e non sul privilegio sociale, sul concetto prodotto, una meta. Anche il ruolo del docente cambia:
che si esprime attraverso la macchina utensile, sull’idea che non si tratta di prescrivere ma di facilitare, accompagnare,
si trasforma in progetto e che sostiene i milioni di piccoli e integrare, in modo competente e credibile. Trasformando
piccolissimi imprenditori che ancora oggi portano l’Italia ad l’apprendimento e la cultura in una sfida felice.

116 Harvard Business Review Giugno 2011


RAPPORTO SPECIALE 2011

FORMAZIONE MANAGERIALE
Business Innovation tours vazione in azienda e di gestirla poi in modo efficace perché
per una formazione globale diventi un effettivo vantaggio competitivo?
Quello che ritengo fondamentale è mettere in rete le varie
Intervista a Roberto Panzarani, docente di Psicologia delle organizzazioni in quello che definirei un processo di business
Organizzazioni presso l’Università dell’Aquila. È  presidente innovation tour continuo, che nasce dalla visita ai luoghi
dello Studio Panzarani & Associates, una delle cui attività è la dell’innovazione (come la Silicon Valley, l’India, Israele…).
gestione dell’Innovation Network, think tank che racchiude al- Luoghi che hanno permesso la nascita di aziende che oggi
cuni dei massimi esperti di innovazione  a livello internazionale sono tra le più innovative al mondo.
Negli ultimi anni, per esempio, ho avuto modo di visitare con
N e l l a p re s e n t a z i o n e i manager di grandi gruppi italiani più di quaranta aziende
dell’Innovation Network lei innovative nel mondo: Lego, Philips, HP, Microsoft, Cisco,
afferma che “l’innovazione Google, Procter & Gamble, Ideo, Ibm e molte altre. Si tratta
non è un metodo rigido di multinazionali che attingono talenti e competenze da una
che determina il successo serie di bacini globali, applicando la logica della Wiki impresa,
di un’idea, è piuttosto costruita su un ecosistema economico digitale, cioè su infra-
il frutto di un’attitudine strutture aperte a basso costo. Queste iniziative sono volte
mentale che va alimen- da un lato a far nascere rapporti di business collaboration,
tata con la ricerca, il con- dall’altro a facilitare l’aggregazione di un livello di capitale
fronto, lo scambio di più intellettuale sempre più elevato che, travalicando i confini
punti di vista”. Secondo la nazionali, etnici e culturali, può diventare una potente leva
sua esperienza, quanto questa attitudine mentale viene anticrisi. La prima slide che i manager di Google mostrano per
alimentata oggi nelle aziende italiane, anche in conside- presentare la propria azienda è molto semplice e dice così:
razione del fatto che il panorama economico italiano è “Google è un progetto di ricerca di Stanford”. Trovo molto
caratterizzato in maniera preponderante da piccole e bello che un’azienda si presenti come figlia dell’università, è
medie imprese, da una costante fuga di cervelli all’estero un esempio che potremmo estendere a molti altri casi che
e un sistema industriale in difficoltà? riguardano l’Università di Harvard. Boston si è fisicamente
Purtroppo questa attitudine viene alimentata ancora poco estesa per chilometri, se consideriamo il ramo delle aziende
e devo dire che, secondo la mia esperienza, paradossal- che operano nelle nanotecnologie e nelle biotecnologie che
mente in questo momento le piccole e medie imprese sono nascono proprio nel contesto del MIT. È indicativo che sia
più attente a tali aspetti. Trovandosi infatti in una straordi- l’ufficio legale quello più impegnato, in quanto i brevetti che
naria difficoltà, hanno ormai interiorizzato che il mercato in quella regione del mondo vengono giornalmente prodotti
per loro può essere solo globale. A loro vantaggio oggi ci hanno un valore altissimo. In pratica, questo tipo di inter-
sono delle piattaforme tecnologiche che permettono un vento, che chiamerei di “formazione globale”, aiuta a tra-
accesso a basso costo alla dimensione internazionale del sformare le persone le quali, condividendo l’esperienza fatta,
mercato. È indubbio però che il loro sforzo deve essere lavorano in concreto su quello che hanno visto, cercando i
tutto concentrato nell’aumento delle proprie competenze modi migliori per fare innovazione al loro interno.
professionali dato che la competizione oggi può arrivare
da qualsiasi parte del mondo. Il mercato odierno è un’op-A suo avviso, quali sono gli errori che commettono le
portunità ma allo stesso tempo una minaccia.Per quanto aziende in termini di innovazione e su cui può essere utile
intervenire con progetti formativi?
riguarda la fuga dei cervelli ritengo che parta da lontano, in
particolare dalla disgregazione che in questo momento staRitengo che l’errore più grave sia quello di “burocratizzare l’in-
soffrendo la nostra università, la quale peraltro già si trovava
novazione”. Penso infatti che non sia sufficiente creare un di-
in una condizione di perenne distanza dal mondo del lavoro.
partimento ad hoc, uguale a tanti altri settori dell’azienda, ma
Oggi è vero che i giovani laureati, in particolare nelle disci-
si tratti di creare una vera e propria “mobilitazione” all’interno
pline scientifiche, vedono nei nuovi Paesi in via di sviluppo
dell’azienda ai fini di un coinvolgimento che sia sempre più
un’opportunità fondamentale per la loro vita professionale.
emozionale delle persone. L’obiettivo non è quello di sposare
Tutto questo ovviamente sta depauperando il nostro Paese di
lo slogan “innovazione” ma di trasformare concretamente
quel capitale intellettuale fondamentale per la creazione di
l’azienda in un sistema aperto in cui il passaggio sia da am-
prodotti e servizi unici e irripetibili che dovrebbero costituire
bienti lavorativi chiusi e gerarchici, basati su rapporti rigidi fra
il nostro modello economico. impresa e dipendenti, a una serie di “reti del capitale umano”
sempre più distribuite – collaborative e basate sull’organizza-
Di quale supporto formativo hanno bisogno imprenditori e zione autonoma – che traggono conoscenze e risorse dall’in-
manager per essere capaci di promuovere una reale inno- terno come dall’esterno.

118 Harvard Business Review Giugno 2011


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Automotive Task Force), ha il compito di:

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