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Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 4
Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 5
Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 8
Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 9
Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 10
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 11
Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 12
Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 13
Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 14
Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 15
Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 16
Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 17
Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 18
Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 19
Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 20
Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 21
Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 22
Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 23
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 24
Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 25
Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 26
Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 27
Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 28
Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 29
Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 30
Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 32
Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 33
Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 34
Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 35
Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 36
Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 38
Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 39
Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 40
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 002
01. Il Trattato di Parigi del 1951:
è ancora in vigore
fu il momento in cui gli Stati membri della CECA decisero la creazione di una Comunià europea di difesa
fu il momento in cui gli Stati membri della CECA decisero la creazione di una Comunità politica europea
fu il momento in cui gli Stati membri della CECA decisero la creazione di una Unione europea
05. La CED:
mirava ad introdurre la libera circolazione del carbone e dell'acciaio e garantire il libero accesso alle fonti di produzione
06. Quali sono le caratteristiche del metodo della cooperazione intergovernativa, nell'ambito del processo di integrazione europea?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 003
01. Con i Trattati di Roma:
Fu sancita la nascita della Comunità Economica Europea (CEE) e della Comunità Europea dell'Energia Atomica (CEEA)
02. Tra gli obiettivi principali da conseguire posti dal Trattato CEE non vi era:
l'introduzione nel Trattato istitutivo di norme in materia di tutela dell'ambiente e di ricerca scientifica e tecnologica
06. L'Assemblea comune (l'attuale Parlamento europeo) e la Corte di giustizia vennero unificate per le tre Comunità da:
Il Trattato di Parigi
I Trattati di Roma
Il Trattato di Maastricht
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 004
01. La cittadinanza europea fu istituita:
la Commissione europea
il Consiglio
03. Con riguardo alla maggioranza richiesta per le deliberazioni in seno al Consiglio è vero che:
gli Stati membri hanno, negli anni, scelto di adottare sempre più frequentemente il criterio della maggioranza qualificata
gli Stati membri hanno, negli anni, scelto di utilizzare sempre più frequentemente il criterio dell'unanimità
attualmente gli Stati membri decidono a maggioranza qualificata solo in casi residuali
04. Tra i cd. tre "pilastri" istituiti dal Trattato di Maastricht non vi è:
la tutela dell'ambiente
05. Con l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht si ha la coesistenza di quattro Trattati. Tra questi non vi è:
il Trattato EURATOM
il Trattato CECA
il riconoscimento di un valore giuridico vincolante alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
07. Il processo di realizzazione dell'unione economica e monetaria (UEM) prevedeva che si portasse a compimento la politica monetaria in tre fasi successive, tra
le quali non è prevista:
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
08. Al cittadino europeo sono conferiti una serie di diritti tra i quali non vi è:
il diritto di ricorrere alla Corte di giustizia per violazione dei diritti umani
09. La cittadinanza dell'Unione europea: i requisiti dello status di cittadino europeo e i diritti del cittadino europeo. Elementi di criticità della nozione di
cittadinanza europea
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 005
01. Il Trattato di Amsterdam fu firmato:
e la modifica della composizione della Commissione europea, che deve comprendere un componente per ciascuno Stato membro
la creazione di nuovi organi giudiziari e la modifica di alcune competenze degli organi giudiziari esistenti
04. Quali sono i principali elementi di innovazione introdotti dal Trattato di Amsterdam?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 006
01. Il Trattato "costituzionale" europeo:
fu abbandonato all'esito del risultato negativo dei referenda francese ed olandese del 2005
02. Il Trattato "costituzionale" europeo: l'iter per la sua adozione ed il suo contenuto
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 007
01. Tra i vari meccanismi di coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nell'attività normativa e politica dell'Unione previsti dal Trattato di Lisbona non vi è che:
le proposte legislative della Commissione devono essere trasmesse ai Parlamenti nazionali almeno quattro settimane prima della loro discussione di fronte al Consiglio e al
Parlamento europeo
le proposte legislative della Commissione devono essere trasmesse ai Parlamenti nazionali almeno otto settimane prima della loro discussione di fronte al Consiglio e al
Parlamento europeo
i Parlamenti nazionali vengono informati dalle istituzioni dell'Unione e ricevono i progetti di atti legislativi dell'Unione
i Parlamenti nazionali vigilano sul rispetto del principio di sussidiarietà da parte della Commissione
02. Il Trattato di Lisbona: l'iter per la sua entrata in vigore e le principali innovazioni
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 008
01. La procedura semplificata di revisione dei Trattati istitutivi non si applica in caso di:
modifiche alle politiche ed azioni dell'Unione che non implichino, però, l'ampliamento delle competenze attribuite all'Unione dai Trattati
passaggio dalle procedure legislative speciali a quella legislativa ordinaria in cui il Parlamento europeo ha lo stesso potere giuridico del Consiglio
modifiche alle politiche ed azioni dell'Unione che implichino l'ampliamento delle competenze attribuite all'Unione dai Trattati
passaggio, in determinate materie o settori, dal voto all'unanimità a quello a maggioranza qualificata in Consiglio
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 009
01. La Turchia:
è un Paese candidato
La Bosnia-Erzegovina e il Kosovo
La Serbia e il Kosovo
La Bosnia-Erzegovina e la Serbia
Il Kosovo e il Montenegro
La Serbia
La Croazia
Il Montenegro
04. L'allargamento dell'Unione: descrivere l'attuale situazione con riguardo agli Stati candidati e potenziali candidati all'Unione europea
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 010
01. Quali tra le seguenti affermazioni riguardanti la soggettività delle Organizzazioni internazionali può essere considerata corretta?
02. Con riguardo all'Unione europea e alla soggettività delle Organizzazioni internazionali non è corretto affermare che:
Le Organizzazioni internazionali mancano della capacità di esprimere una volontà politica indipendentemente dai soggetti internazionali che le compongono (gli Stati)
L'apparente indipendenza delle Organizzazioni internazionali è piuttosto qualificabile come autonomia normativa che come effettiva indipendenza politica
Le Organizzazioni internazionali restano strumenti ed interpreti della volontà politica degli Stati che le compongono
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 011
01. La nozione di sovranazionalità dell'Unione europea:
si basa sull'idea che le determinazioni dell'ente siano manifestazioni di una base sociale dell'Unione autonoma ed originaria
02. Il rapporto tra Stato membro ed Unione europea si delinea in termini di:
limitazioni di sovranità
trasferimenti di sovranità
03. Descrivere gli elementi di criticità della nozione di sovranazionalità dell'Unione europea
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 012
01. Cosa si intende per adattamento di un sistema giuridico ad un altro?
l'immissione e l'applicazione delle norme di un sistema all'interno di un altro ed il coordinamento tra le due categorie di norme appartenenti ad ordinamenti diversi
quel procedimento volto ad adattare il sistema giuridico di un Paese candidato al diritto dell'Unione europea in vista dell'adesione all'Unione stessa
l'adattamento degli orientamenti giurisprudenziali del giudice italiano a quelli dei giudici degli altri Stati membri
02. Secondo l'approccio sovranazionalista con riguardo all'adattamento del diritto interno al diritto dell'Unione:
il primato del diritto dell'Unione e la sua diretta applicabilità ed efficacia nell'ordinamento dello Stato membro dipendono dalla potestà sovranazionale
dell'ente-organizzazione sugli Stati membri
il primato del diritto dell'Unione e la sua diretta applicabilità ed efficacia nell'ordinamento dello Stato membro dipendono da un meccanismo di adattamento tra sistemi
giuridici diversi
l'adattamento riguarda l'esercizio concorrente di potestà tra enti diversi: l'organizzazione e gli Stati membri sovrani
non vi è prevalenza dell'ente sovranazionale e del suo diritto sullo Stato membro
l'adattamento ai trattati di integrazione europea è sempre avvenuto con il procedimento speciale dell'ordine di esecuzione
l'adattamento ai regolamenti dell'Unione europea avviene con il procedimento speciale dell'ordine di esecuzione
se il trattato importi modificazioni di legge, l'ordine di esecuzione deve essere contenuto in un decreto amministrativo
04. Attraverso quali meccanismi l'ordinamento italiano si adatta al diritto dell'Unione europea?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 013
01. La "legge di delegazione europea":
assicura, assieme alla "legge europea", il periodico adeguamento dell'ordinamento nazionale all'ordinamento dell'Unione europea
indica le disposizioni necessarie per dare esecuzione ai trattati internazionali conclusi nel quadro delle relazioni esterne dell'Unione
indica le disposizioni adottate nell'esercizio del potere sostitutivo di cui all'art. 117, co. 5, Costituzione
indica le disposizioni modificative o abrogative di norme statali vigenti in contrasto con gli obblighi di adeguamento al sistema giuridico europeo
è definito dalla Legge n. 11/2005 con riguardo a all'introduzione dello strumento della "legge comunitaria"
è definito dalla Legge n. 234/2012 con riguardo all'introduzione dello strumento della "legge comunitaria"
è definito dalla Legge n. 234/2012 con riguardo alla definizione della politica europea dell'Italia e al processo di formazione degli atti dell'Unione
è definito dalla Legge n. 11/2005 con riguardo alla definizione della politica europea dell'Italia e al processo di formazione degli atti dell'Unione
04. Attraverso quali strumenti il diritto dell'Unione europea viene attuato nell'ordinamento statale e regionale italiano?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 014
01. Il principio di sussidiarietà si applica:
02. Non costituiscono risorse proprie dell'Unione, ai sensi della Decisione 2014/335/UE/Euratom, le entrate provenienti:
da prelievi, premi, importi supplementari o compensativi, importi o elementi aggiuntivi, dazi della tariffa doganale comune (TARIC) e altri dazi sugli scambi con paesi
terzi
dalle multe pagate dagli Stati all'Unione nell'ambito delle procedure di infrazione
dall'applicazione di un'aliquota uniforme da fissare secondo la procedura di bilancio, tenuto conto del totale di tutte le altre entrate, alla somma degli RNL di tutti gli Stati
membri
dall'applicazione di un'aliquota uniforme, valida per tutti gli Stati membri, agli imponibili IVA armonizzati
05. Definire i principi di sussidiarietà e proporzionalità e descriverne funzionamento, limiti di applicazione e conseguenze della loro violazione
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 015
01. Il Consiglio europeo ha ricevuto la qualifica di "Istituzione" dell'Unione europea:
dei capi di Stato o di governo degli Stati membri, del suo presidente e del presidente della Commissione
di un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale, abilitato a impegnare il governo dello Stato membro che rappresenta ma non ad esercitare il diritto di
voto
di un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale, abilitato a impegnare il governo dello Stato membro che rappresenta e ad esercitare il diritto di voto
di un delegato per ogni Stato membro a cui è richiesta la massima indipendenza dal governo nazionale che lo ha indicato
03. Tra i compiti attribuiti dal TUE al Presidente del Consiglio europeo non vi è quello di:
assicurare la rappresentanza esterna dell'Unione in ambito PESC/PSDC, fatte salve le attribuzioni dell'Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza
05. Descrivere composizione, funzioni, competenze e modalità d'azione del Consiglio europeo
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 016
01. Il criterio di calcolo della maggioranza qualificata in seno al Consiglio:
è stato modificato dal Trattato di Lisbona e intende come maggioranza qualificata almeno il 55% dei membri del Consiglio rappresentanti Stati membri che totalizzino
almeno il 65% della popolazione dell'Unione
è stato modificato dal Trattato di Maastricht e intende come maggioranza qualificata almeno il 55% dei membri del Consiglio rappresentanti Stati membri che totalizzino
almeno il 65% della popolazione dell'Unione
è stato modificato dal Trattato di Lisbona e intende come maggioranza qualificata almeno il 65% dei membri del Consiglio rappresentanti Stati membri che totalizzino
almeno il 55% della popolazione dell'Unione
è stato modificato dal Trattato di Maastricht e intende come maggioranza qualificata almeno il 65% dei membri del Consiglio rappresentanti Stati membri che totalizzino
almeno il 55% della popolazione dell'Unione
da solo
dei capi di Stato o di governo degli Stati membri, del suo presidente e del presidente della Commissione
di un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale, abilitato a impegnare il governo dello Stato membro che rappresenta e ad esercitare il diritto di voto
di un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale, abilitato a impegnare il governo dello Stato membro che rappresenta ma non ad esercitare il diritto di
voto
di un delegato per ogni Stato membro a cui è richiesta la massima indipendenza dal governo nazionale che lo ha indicato
04. Il COREPER:
è responsabile della preparazione dei lavori del Consiglio e dell'esecuzione dei compiti che quest'ultimo gli assegna
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 017
01. Il Parlamento europeo si compone:
di 751 deputati nominati dai Parlamenti nazionali degli Stati membri dal 1979 in poi
di 751 deputati ripartiti tra gli Stati membri in funzione del peso del singolo Stato
possono organizzarsi in gruppi politici ed ogni gruppo è composto da deputati eletti in almeno un quarto degli Stati membri
possono organizzarsi in gruppi politici ed ogni gruppo è composto da deputati eletti in almeno un terzo degli Stati membri
03. Con riguardo all'iniziativa legislativa dei cittadini dell'Unione è vero che:
i cittadini dell'Unione, in numero di almeno un milione, che abbiano la cittadinanza di un numero significativo di Stati membri, possono prendere l'iniziativa d'invitare il
Parlamento europeo a presentare una proposta legislativa
i cittadini dell'Unione, in numero di almeno due milioni, che abbiano la cittadinanza di un numero significativo di Stati membri, possono prendere l'iniziativa d'invitare la
Commissione europea a presentare una proposta legislativa
i cittadini dell'Unione, in numero di almeno due milioni, che abbiano la cittadinanza di un numero significativo di Stati membri, possono prendere l'iniziativa d'invitare il
Consiglio a presentare una proposta legislativa
i cittadini dell'Unione, in numero di almeno un milione, che abbiano la cittadinanza di un numero significativo di Stati membri, possono prendere l'iniziativa d'invitare la
Commissione europea a presentare una proposta legislativa
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 018
01. La Commissione europea si compone:
di un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale, abilitato a impegnare il governo dello Stato membro che rappresenta e ad esercitare il diritto di voto
dei capi di Stato o di governo degli Stati membri, del suo presidente e del presidente della Commissione
di un delegato per ogni Stato membro a cui è richiesta la massima indipendenza dal governo nazionale che lo ha indicato
di un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale, abilitato a impegnare il governo dello Stato membro che rappresenta ma non ad esercitare il diritto di
voto
avviare il processo di programmazione annuale e pluriennale dell'Unione per giungere ad accordi interistituzionali
gestire l'euro, mantenere i prezzi stabili e guidare la politica economica e monetaria dell'Unione europea
assicurare la rappresentanza esterna dell'Unione, fatta eccezione per la politica estera e di sicurezza comune e per gli altri casi previsti dai trattati
03. Con riguardo all'elezione del Presidente della Commissione europea è vero che:
il Consiglio, deliberando a maggioranza dei membri che lo compongono, propone al Parlamento europeo un candidato alla carica di Presidente della Commissione
il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata, propone al Parlamento europeo un candidato alla carica di Presidente della Commissione
il Consiglio europeo, deliberando a maggioranza qualificata, propone al Parlamento europeo un candidato alla carica di Presidente della Commissione
il Consiglio europeo, deliberando a maggioranza dei membri che lo compongono, propone al Parlamento europeo un candidato alla carica di Presidente della Commissione
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 019
01. Quando la Commissione presenta un progetto di atto:
la mancata o insufficiente motivazione non può determinare l'annullamento del progetto di atto da parte della Corte di Giustizia
lo deve motivare facendo riferimento alle diverse proposte, iniziative, raccomandazioni, richieste o pareri previsti dai trattati
02. La vigilanza della Commissione sulla puntuale applicazione dei Regolamenti e delle Decisioni e sulla corretta attuazione delle Direttive si attua:
inoltrando ricorso ad un Comitato perché accerti e sanzioni la violazione del diritto dell'Unione rilevata dalla Commissione
solo nelle materie specificamente indicate dal TFUE, emanando Raccomandazioni e Pareri
potere di iniziativa legislativa, poteri esecutivi, poteri in materia di bilancio e poteri di rappresentanza
potere di iniziativa legislativa, poteri esecutivi, poteri di controllo e poteri in materia di bilancio
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 020
01. Il Mediatore europeo:
è eletto dal Parlamento europeo, dopo ogni elezione del Parlamento stesso, per la durata della legislatura
è eletto dal Consiglio dopo ogni elezione del Parlamento europeo, per la durata della legislatura
è stata istituita dai Trattati di Roma del 25 marzo 1957 ed è operante dall'ottobre 1977
è stata istituita dal Trattato di Bruxelles del 22 luglio 1975 ed è operante dall'ottobre 1977
è composto da 390 rappresentanti delle organizzazioni di datori di lavoro, di lavoratori dipendenti e di altri attori rappresentativi della società civile
ha sede a Strasburgo
04. Con quali modalità e strumenti si esercita il controllo della Corte dei conti?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 021
01. La Corte di giustizia è:
assistita da Avvocati generali dai governi degli Stati membri per un periodo di sei anni, con mandato non rinnovabile
composta da un giudice per ogni Stato membro, i quali non rappresentano tale Stato
assistita da Avvocati generali dai governi degli Stati membri per un periodo di quattro anni, con mandato rinnovabile
composta da un giudice per ogni Stato membro, i quali rappresentano tale Stato
02. Il sistema giudiziario dell'Unione europea è attualmente formato dalle seguenti istituzioni:
03. Ai sensi dell'art. 19, n. 3, TUE, la Corte di giustizia dell'Unione europea si pronuncia conformemente ai trattati:
sui ricorsi presentati da uno Stato membro, da un'Istituzione o da una persona fisica o giuridica
in via pregiudiziale, su richiesta di un'Istituzione o di una persona fisica o giuridica, sull'interpretazione del diritto dell'Unione
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 022
01. Il controllo giurisdizionale da parte del sistema giudiziario dell'Unione sul rispetto del diritto avviene:
d'ufficio
02. Con riguardo alla competenza contenziosa non è corretto affermare che:
si esercita sui ricorsi presentati da uno Stato membro, da un'istituzione o da una persona fisica o giuridica
non è esclusiva
è solo contenziosa
è solo consultiva
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 023
01. I riscorsi esperibili dinanzi al sistema giudiziario dell'Unione sono:
il ricorso per inadempimento, il ricorso di legittimità, il ricorso in carenza, il ricorso in via pregiudiziale
il ricorso per inadempimento, il ricorso di legittimità, il ricorso in opposizione, il ricorso in via pregiudiziale
il ricorso per inadempimento, il ricorso in carenza, il ricorso in opposizione, il ricorso in via pregiudiziale
è esperibile solo dagli Stati membri o dalla Commissione e dinanzi alla Corte di Giustizia e al Tribunale
è esperibile solo dagli Stati membri o dalla Commissione e solo dinanzi alla Corte di Giustizia
da alcune Istituzioni, organismi ed organi dell'Unione nonché dagli Stati membri dinanzi alla Corte e al Tribunale
da alcune Istituzioni, organismi ed organi dell'Unione, dagli Stati membri e dalle persone fisiche e giuridiche dinanzi alla Corte e al Tribunale
da alcune Istituzioni, organismi ed organi dell'Unione, dagli Stati membri e dalle persone fisiche e giuridiche solo dinanzi al Tribunale
da alcune Istituzioni, organismi ed organi dell'Unione, dagli Stati membri e dalle persone fisiche e giuridiche solo dinanzi alla Corte
04. Esiste la responsabilità dello Stato membro di risarcire al singolo i danni provocati da una sua violazione del diritto dell'Unione europea? Se sì, descrivere
l'affermazione della nozione e le condizioni per il sorgere del diritto al risarcimento
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 024
01. L'impugnazione
non ha effetto sospensivo ad eccezione del caso di atti del Consiglio che stabiliscono lo statuto dei Comitati previsti dai Trattati
non ha effetto sospensivo fatti salvi due casi: atti del Consiglio che stabiliscono lo statuto dei Comitati previsti dai Trattati e atti del Consiglio che fissano gli stipendi, le
indennità e le pensioni di alcuni alti funzionari dell'Unione
02. Con riguardo al regime di impugnazione delle sentenze dei Tribunali specializzati:
l'impugnazione ha ad oggetto i soli motivi di diritto o, qualora il regolamento sull'istituzione del tribunale specializzato lo preveda, anche i motivi di fatto
03. Le decisioni del Tribunale sull'impugnazione delle sentenze dei Tribunali specializzati:
non possono mai essere oggetto di riesame da parte della Corte di giustizia
possono essere oggetto di riesame da parte della Corte di giustizia e tale possibilità è stata introdotta dal Trattato di Lisbona
possono essere oggetto di riesame da parte della Corte di giustizia solo se dalla sentenza del Tribunale derivino gravi rischi per l'unità o la coerenza del diritto dell'Unione
possono essere oggetto di riesame da parte della Corte di giustizia e si tratta di un'impugnazione per motivi di diritto
04. Descrivere le caratteristiche del regime di impugnazione dinanzi alla Corte di Giustizia
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 025
01. Il ricorso per infrazione può essere promosso:
02. Con riguardo alla procedura di infrazione, tra i comportamenti degli Stati che si sostanziano in un inadempimento non vi è:
03. Con riguardo alle fasi della procedura di infrazione è vero che:
la fase contenziosa è caratterizzata dalla emissione di due atti da parte della Commissione: la lettera di messa in mora e il parere motivato
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 026
01. La procedura semplificata introdotta dal Trattato di Lisbona (art. 260, par. 3, del TFUE):
comporta che la Commissione possa chiedere, in occasione della seconda procedura di infrazione, la condanna dello Stato al pagamento di una sanzione pecuniaria
non si applica nel caso in cui l'inadempimento dello Stato membro consista nella mancata comunicazione delle misure nazionali di recepimento di una direttiva adottata
secondo la procedura legislativa
comporta che la Commissione possa chiedere, già in sede di primo ricorso, la condanna dello Stato al pagamento di una sanzione pecuniaria
02. La fase contenziosa della procedura di infrazione si apre con la presentazione di un ricorso:
da parte dello Stato oggetto della procedura dinanzi alla Corte di Giustizia
03. All'esito della fase contenziosa la Corte di Giustizia si pronuncia con una sentenza dichiarativa con la quale:
accerta l'esistenza dell'infrazione che deve essere valutata in relazione alla situazione esistente allo scadere del termine stabilito nel parere motivato
accerta l'esistenza dell'infrazione tenendo però conto di un eventuale adempimento tardivo da parte dello Stato
accerta l'esistenza dell'infrazione tenendo però conto di un eventuale riconoscimento della situazione di inadempienza
04. Descrivere le caratteristiche del ricorso per inadempimento (o per infrazione) ad iniziativa di uno Stato membro
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 027
01. Quale tra i seguenti motivi non rileva ai fini della valutazione dell'illegittimità di un atto europeo nell'ambito del ricorso in annullamento?
sviamento di potere
incompetenza
02. Sono legittimati a ricorrere dinanzi alla Corte di giustizia per chiedere l'annullamento di un atto europeo ritenuto illegittimo:
03. Il ricorso in annullamento per la illegittimità degli atti dell'Unione è volto ad accertare:
che gli atti dell'Unione, ad esclusione degli atti del Parlamento europeo e del Consiglio europeo destinati a produrre effetti giuridici nei confronti dei terzi, siano privi di
vizi che ne comportino l'invalidità
che gli atti dell'Unione, ad esclusione degli atti legislativi, siano privi di vizi che ne comportino l'invalidità
che gli atti dell'Unione siano privi di vizi che ne comportino l'invalidità
che gli atti adottati dagli Stati membri per recepire il diritto dell'Unione siano privi di vizi che ne comportino l'invalidità
04. Quali sono le categorie di soggetti legittimati ad adire la Corte di Giustizia nell'ambito del ricorso di legittimità?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 028
01. Nell'ambito del ricorso di legittimità, l'incompetenza è relativa quando:
la competenza, pur sussistente, è esercitata da una Istituzione, organo od organismo che, nel caso di specie, è privo della legittimazione ad adottare l'atto impugnato
02. Nell'ambito del ricorso di legittimità, il contenuto della violazione delle forme sostanziali dell'atto non riguarda:
le violazioni che pregiudicano specifiche garanzie giuridiche dei soggetti dell'ordinamento europeo
le violazioni che rilevano in rapporto al regolare svolgimento del procedimento conducente all'adozione dell'atto
04. Quali sono gli effetti dell'illegittimità dell'atto nell'ambito del ricorso in annullamento?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 029
01. Il ricorso in carenza (art. 265 TFUE) è diretto a far constatare:
un'omissione da parte degli Stati membri nell'adozione di un atto di recepimento di un regolamento dell'Unione
un'omissione da parte della Commissione europea nell'adozione di un atto che è tenuta ad adottare
un'omissione da parte delle Istituzioni europee o della BCE nell'adozione di un atto che queste sono tenute ad adottare
un'omissione da parte degli Stati membri nell'adozione di un atto di recepimento di una direttiva dell'Unione
esecutiva
provvisoriamente esecutiva
di mero accertamento
costitutiva
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 030
01. L'organo giurisdizionale interno che domandi alla Corte di pronunciarsi in via pregiudiziale:
sospende il giudizio
sulla validità e l'interpretazione degli atti degli Stati membri di recepimento del diritto dell'Unione
sulla competenza di una Istituzione, organo od organismo dell'Unione ad adottare l'atto impugnato
su un'omissione da parte delle Istituzioni europee nell'adozione di un atto che queste sono tenute ad adottare
della Corte di Giustizia, nonché del Tribunale in materie specifiche determinate dallo statuto della Corte
04. Quando una questione sull'interpretazione dei trattati o sulla validità e l'interpretazione degli atti compiuti dalle istituzioni dell'Unione è sollevata in un
giudizio pendente davanti ad un organo giurisdizionale nazionale, quest'ultimo si rivolge alla Corte di Giustizia perché si pronunci a titolo pregiudiziale:
facoltativamente a prescindere dal fatto che avverso le sue decisioni possa o meno proporsi un ricorso giurisdizionale di diritto interno
obbligatoriamente a prescindere dal fatto che avverso le sue decisioni possa o meno proporsi un ricorso giurisdizionale di diritto interno
05. Che effetti ha la sentenza della Corte di Giustizia quando essa si pronuncia in via pregiudiziale?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 031
01. Tra le fonti primarie del diritto dell'Unione europea non vi sono:
le raccomandazioni
i Trattati istitutivi
il TCE e il TUE
03. Tra gli accordi internazionali che hanno apportato modifiche ai Trattati di Roma non vi è:
l'accordo di stabilizzazione e associazione tra l'Unione europea e il Kosovo del 27 ottobre 2015
i pareri
le decisioni
le raccomandazioni
gli accordi internazionali che hanno apportato modifiche Trattati di Roma istitutivi della CEE e della CEEA
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 032
01. Tra i principi generali elaborati dalla Corte di Giustizia nell'ambito dell'esercizio della propria attività giurisprudenziale di carattere interpretativo vi è:
il principio di attribuzione
hanno un'origine pretoria e sono elaborati dai giudici costituzionali degli Stati membri
hanno un'origine pretoria ed è la Corte di Giustizia ad elaborarli traendoli dal sistema europeo
hanno un'origine pretoria ed è la Corte di Giustizia ad elaborarli traendoli da sistemi differenti da quello europeo
subordinato sia al diritto derivato che agli accordi internazionali conclusi dall'Unione
pariordinato sia al diritto derivato che agli accordi internazionali conclusi dall'Unione
il principio di proporzionalità
il principio di sussidiarietà
il principio di attribuzione
05. Tra i principi generali del diritto dell'Unione europea espressamente richiamati nei Trattati vi è:
06. Cosa si intende per principi generali del diritto dell'Unione europea?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 033
01. Gli atti atipici di diritto derivato:
non vanno posti sullo stesso piano rispetto agli atti tipici
pareri e decisioni
pareri e raccomandazioni
pareri e regolamenti
raccomandazioni e regolamenti
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 034
01. Ai sensi dell'art. 288, co. 2, TFUE, il Regolamento ha tre caratteristiche costitutive. Tra queste non vi è che:
ha portata generale
è obbligatorio con riguardo al risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi
il Trattato di Maastricht
il Trattato di Amsterdam
si ricollega al fatto che il Regolamento si rivolge a tutte le persone fisiche e giuridiche presenti sul territorio europeo
è determinato dal dato quantitativo rappresentato dal numero o dall'identità dei destinatari
si ricollega al fatto che il Regolamento si rivolge necessariamente a tutti gli Stati membri
è determinato dal dato qualitativo rappresentato dal modo di individuazione dei destinatari
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 035
01. Quale tra le seguenti affermazioni non è riferibile alla Direttiva?
vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi
02. La mancata o inadeguata trasposizione della Direttiva nel diritto interno produce alcuni effetti, tra i quali:
la possibilità per il singolo di chiedere, a determinate condizioni, il risarcimento dei danni subiti in ragione dell'illegittima inerzia dello Stato membro
la necessità, per le autorità giurisdizionali nazionali, di adire la Corte di Giustizia in via pregiudiziale per far valere la violazione del diritto dell'Unione
la facoltà delle autorità nazionali di disapplicare il diritto interno incompatibile con gli effetti giuridici prodotti dalla diretta applicabilità della Direttiva
la possibilità per il singolo di chiedere in ogni caso il risarcimento dei danni subiti in ragione dell'illegittima inerzia dello Stato membro
03. Ferma restando la libertà di scelta delle forme e dei mezzi di recepimento della Direttiva, i provvedimenti di recepimento adottati dagli Stati:
devono essere non equivoci e idonei a modificare il diritto interno per garantire il pieno raggiungimento dell'obiettivo prescritto dalla Direttiva
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 036
01. La Decisione trova applicazione:
02. La Decisione:
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SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 037
01. Non sono tra i destinatari dei pareri:
le organizzazioni internazionali
02. Le raccomandazioni:
il Consiglio e la Commissione
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 038
01. L'art. 207 TFUE attribuisce la competenza a stipulare accordi:
02. Nella procedura di conclusione degli accordi internazionali è prevista la sola consultazione del Parlamento:
per gli accordi che hanno ripercussioni finanziarie considerevoli per l'Unione
03. Gli accordi internazionali conclusi dall'Unione si collocano, nella gerarchia delle fonti:
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 039
01. Il mercato era da realizzare, nel corso dei decenni, mediante un processo graduale che avrebbe visto come prima fase:
03. La creazione di un mercato comune passava per una serie di fattori, tra i quali non vi era:
l'istituzione di una tariffa doganale comune ed una politica commerciale comune verso gli Stati terzi
l'abolizione dei dazi doganali e delle restrizioni quantitative alle esportazioni e alle importazioni tra gli Stati membri
una sempre maggiore applicazione diretta del regime giuridico-amministrativo europeo al posto di quelli nazionali
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 040
01. Ai sensi dell'art. 36 TFUE, in alcuni casi eccezionali lo Stato membro può temporaneamente fissare divieti o restrizioni alla circolazione delle merci per
motivi:
di moralità pubblica
02. Nell'ambito della libera circolazione delle merci, il divieto delle restrizioni quantitative tra gli Stati membri ha delle eccezioni, fra le quali l'ipotesi in cui
sussistano "esigenze imperative" attinenti a:
l'ordine pubblico
la tutela della salute e della vita delle persone e degli animali o la preservazione dei vegetali
la pubblica sicurezza
vi è l'obbligo di apporre dazi all'importazione o all'esportazione per qualunque scambio di merci tra gli Stati membri
vige un divieto assoluto ed inderogabile di apporre dazi all'importazione o all'esportazione per qualunque scambio di merci tra gli Stati membri
vige un divieto assoluto ed inderogabile di apporre dazi all'esportazione, ma non all'importazione, per qualunque scambio di merci tra gli Stati membri
vige un divieto assoluto ed inderogabile di apporre dazi all'importazione, ma non all'esportazione, per qualunque scambio di merci tra gli Stati membri
05. Descrivere la disciplina della libera circolazione delle merci provenienti da Paesi terzi
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 041
01. L'articolo 46 del TFUE demanda l'adozione, mediante direttive o regolamenti, delle misure necessarie per attuare la libera circolazione dei lavoratori:
02. Ai sensi dell'articolo 45, paragrafo 3, TFUE, la libera circolazione importa il diritto:
di prendere dimora in uno degli Stati membri al fine di svolgervi un'attività di lavoro
di rimanere sul territorio di uno Stato membro dopo aver occupato un impiego
tutti i diritti di cui alle altre risposte ma fatte salve le limitazioni giustificate da motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica
03. La libera circolazione disciplinata dal Titolo IV del TFUE non ha come destinatari:
le persone che esercitano un'attività autonoma in regime di "libera prestazione dei servizi" all'interno dell'Unione europea
le persone che esercitano un'attività autonoma in regime di "libertà o diritto di stabilimento" nel territorio di un altro Stato membro
04. Chi sono i destinatari del diritto di libera circolazione per il Titolo IV del TFUE?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 042
01. Il Regolamento (CEE) n. 1612/68 del Consiglio del 15 ottobre 1968:
è stato abrogato dalla direttiva n. 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004
è ancora in vigore
è stato abrogato dal Regolamento di codificazione n. 492/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 aprile 2011
è ancora in vigore
è stata abrogata dalla direttiva n. 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004
è stata abrogata dal Regolamento di codificazione n. 492/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 aprile 2011
prevedeva l'assimilazione del lavoratore straniero a quello del Paese d'impiego in due anni
includeva, tra i beneficiari del diritto di libera circolazione, i lavoratori stagionali e frontalieri
l'assimilazione del lavoratore straniero a quello del Paese d'impiego in quattro anni
l'esclusione, dai beneficiari del diritto di libera circolazione, i lavoratori stagionali e frontalieri
05. Descrivere le tappe fondamentali dell'evoluzione del diritto di libera circolazione dei lavoratori nel diritto derivato
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 043
01. Con riguardo alla nozione di lavoratore, nel tempo la Corte di Giustizia ha precisato che:
tale nozione dipende dai diritti interni dei singoli Stati membri
02. La Corte di Giustizia ha individuato i criteri che consentono l'individuazione di un rapporto di lavoro dipendente; tra tali criteri non vi è:
il vincolo di subordinazione
la retribuzione
03. La disciplina comunitaria in materia di libera circolazione è applicabile ad un soggetto che si sposti alla ricerca di un impiego?
04. Descrivere il processo di progressiva estensione del diritto di libera circolazione dei lavoratori ad opera della Corte di Giustizia dell'Unione europea
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 044
01. Non sono applicabili ai cittadini degli altri Stati membri le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri che limitano il numero
o la percentuale degli stranieri occupati:
02. Ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 4, del Regolamento (UE) n. 492/2011, nella misura in cui prevedano o autorizzino condizioni discriminatorie nei confronti
dei lavoratori cittadini degli altri Stati membri, sono nulle:
03. L'articolo 45 del TFUE sancisce l'abolizione di qualsiasi discriminazione fondata sulla nazionalità, tra lavoratori degli Stati membri per quanto riguarda:
l'impiego e la retribuzione
l'accesso all'impiego
04. Quali sono i contenuti del diritto di libera circolazione dei lavoratori?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 045
01. Non è previsto dall'articolo 7 della direttiva n. 38/2004/CE che abbia il diritto di soggiornare nel territorio di un altro Stato membro, per un periodo superiore
a tre mesi, ciascun cittadino dell'Unione:
senza alcuna condizione o formalità salvo il possesso di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità
a condizione di essere iscritto presso un istituto pubblico o privato per seguirvi a titolo principale un corso di studi
a condizione di disporre, per se stesso e per i propri familiari, di risorse economiche sufficienti
02. Con riguardo al diritto di soggiorno, si distinguono tre tipologie del diritto, tra le quali non è previsto:
03. Ai sensi dell'articolo 6 della direttiva n. 38/2004/CE ha il diritto di soggiornare nel territorio di un altro Stato membro, per un periodo fino a tre mesi, ciascun
cittadino dell'Unione:
senza alcuna condizione o formalità salvo il possesso di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità
a condizione di disporre, per se stesso e per i propri familiari, di risorse economiche sufficienti
a condizione di essere iscritto presso un istituto pubblico o privato per seguirvi a titolo principale un corso di studi
04. In cosa consistono le garanzie sul diritto di ingresso e di soggiorno dei lavoratori?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 046
01. L'articolo 45, paragrafo 3, del TFUE, assicura la libera circolazione dei lavoratori «fatte salve le limitazioni giustificate da motivi di:
tutela della salute e della vita delle persone, moralità pubblica e ordine pubblico
tutela della salute e della vita delle persone, pubblica sicurezza e sanità pubblica
02. Ai sensi dell'articolo 27, paragrafo 2, della direttiva n. 2004/38/CE, i provvedimenti che limitano l'esercizio del diritto di libera circolazione, adottati da uno
Stato membro per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza, devono:
essere adottati esclusivamente in relazione al comportamento personale della persona nei riguardi della quale essi sono applicati
03. Con riguardo al limite alla libera circolazione rappresentato dall'impiego nelle pubbliche amministrazioni, il D.P.C.M. n. 174/1994 non individua, tra i
«posti» riservati ai cittadini italiani:
i posti dei ruoli civili e militari della Presidenza del Consiglio e di alcuni Ministeri
04. L'esercizio del diritto di libera circolazione è limitato con riguardo all'impiego nelle pubbliche amministrazioni?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 047
01. Per la Direttiva 2006/123/CE la definizione di «stabilimento» implica:
un'infrastruttura stabile a partire dalla quale viene effettivamente svolta l'attività di prestazione di servizi
04. Tracciare un quadro della disciplina in materia di diritto di stabilimento e libera prestazione dei servizi
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 048
01. La convergenza degli ordinamenti, come disciplinata dalla Direttiva 2006/123 si persegue mediante diversi strumenti, tra i quali non vi sono:
il confronto tra gli Stati membri, di concerto con la Commissione, su aspetti particolarmente rilevanti per un'effettiva liberalizzazione
02. L'art. 57 TFUE definisce come «servizi» le «prestazioni fornite normalmente dietro retribuzione»; tra queste non ricomprende:
le attività subordinate
03. Quali sono le deroghe che disapplicano la libertà di circolazione dei servizi ai sensi della Direttiva 2006/123?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 049
01. La direttiva n. 96/71/CE:
garantire il rispetto di un appropriato livello di protezione dei diritti dei lavoratori distaccati per una prestazione transfrontaliera di servizi
alle imprese stabilite in uno Stato membro che, nel quadro di una prestazione di servizi transnazionale, distacchino lavoratori nel territorio di un altro Stato membro
alle imprese stabilite in uno Stato membro che delocalizzino la produzione nel territorio di uno Stato terzo
04. La problematica della legge nazionale applicabile nei casi di distacco dei lavoratori sul territorio dell'Unione europea è stata più volte oggetto di pronunce
della Corte di Giustizia a partire dalla sentenza:
International Transport Worker's Federation e Finnish Seamen's Union c. Viking Line ABP e OÜ Viking Line Eesti
05. Tracciare un quadro della disciplina relativa al distacco dei lavoratori nell'ambito della libera prestazione di servizi
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 050
01. A quali conclusioni è giunta la Corte di Giustizia nella sentenza Laval?
un'azione collettiva posta in essere nella forma di un blocco dei cantieri non rappresenta mai una restrizione giustificata alla libera prestazione dei servizi
l'azione collettiva intrapresa rappresentava una restrizione alla libera prestazione dei servizi non giustificata alla luce dell'obiettivo della protezione dei lavoratori
il diritto di intraprendere un'azione collettiva costituiva, nel caso di specie, una ragione imperativa di interesse generale tale da giustificare una restrizione alla libera
prestazione dei servizi
il diritto di intraprendere un'azione collettiva costituisce sempre una ragione imperativa di interesse generale tale da giustificare una restrizione alla libera prestazione dei
servizi
nell'aprile 2008
03. In quale sentenza la Corte di Giustizia si è pronunciata in merito ad un'azione collettiva intrapresa da un raggruppamento di sindacati nei confronti di
un'impresa, al fine di indurla a sottoscrivere un contratto collettivo dal contenuto tale da impedirle di avvalersi della sua libertà di stabilimento?
International Transport Worker's Federation e Finnish Seamen's Union c. Viking Line ABP e OÜ Viking Line Eesti
04. In che direzione va la giurisprudenza della Corte di Giustizia nei casi Viking e Laval?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 051
01. La sentenza della Corte di Giustizia nel caso Commissione c. Lussemburgo è stata resa:
nega la facoltà, per le imprese aventi sede in altri Stati membri, di sottoscrivere volontariamente nello Stato membro ospitante un contratto collettivo di lavoro
eventualmente più favorevole
riduce la portata della clausola del trattamento più favorevole di cui alla direttiva n. 96/71/CE a soli due casi
amplia la portata della clausola del trattamento più favorevole di cui alla direttiva n. 96/71/CE
nell'aprile 2008
04. A quali conclusioni giunge la Corte di Giustizia nei casi Rüffort e Commissione c. Lussemburgo?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 052
01. I "pagamenti" possono essere definiti come:
03. Tra le molteplici tipologie di movimenti di capitali richiamate nell'allegato I della Direttiva 88/361/CEE non vi sono:
04. Descrivere la disciplina in materia di libera circolazione dei capitali e dei pagamenti
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 053
01. Gli accordi in contrasto con l'art. 101, par. 1, sono:
anche se l'impresa dimostra che il comportamento anticoncorrenziale contribuisce a migliorare la produzione, il comportamento è comunque vietato
annullabili
02. L'art. 107, par. 1, vieta gli aiuti, concessi dagli Stati a talune imprese o produzioni, che falsino la concorrenza; a tale divieto sono applicabili le deroghe
automatiche di cui all'art. 107, par. 2, ai sensi del quale sono compatibili con il mercato comune:
gli aiuti destinati a promuovere la realizzazione di un importante progetto di comune interesse europeo oppure a porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno
Stato membro
gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche
gli aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori, a condizione che siano accordati senza discriminazioni determinate dall'origine dei prodotti
gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione
03. Tra i comportamenti ritenuti incompatibili e vietati dall'art. 101, par. 1, del TFUE non vi è che:
le imprese limitino o controllino la produzione, gli sbocchi, lo sviluppo tecnico o gli investimenti
gli Stati membri limitino o controllino la produzione, gli sbocchi, lo sviluppo tecnico o gli investimenti
le imprese fissino direttamente o indirettamente i prezzi di acquisto o di vendita ovvero altre condizioni di transazione
04. Gli aiuti di Stato sono ammessi? Cosa prevede la disciplina UE a riguardo?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 054
01. Gli obiettivi di politica economica e monetaria europea implicano il rispetto, da parte degli Stati membri e dell'Unione, dei principi "direttivi", indicati
dall'art. 119, par. 3, TFUE, tra i quali non vi è il mantenimento:
02. Tra i settori che attengono alla Unione economica e monetaria (UEM), ricade nella competenza concorrente dell'Unione il settore:
della definizione delle regole di concorrenza necessarie al funzionamento del mercato interno
dei trasporti
della politica monetaria per gli Stati membri che adottano l'euro
03. Tra i settori che più direttamente attengono alla Unione economica e monetaria (UEM), ricade nella competenza esclusiva dell'Unione il settore:
dell'unione doganale
04. Quali sono le principali disposizioni dei Trattati istitutivi sulla politica economica e monetaria dell'Unione?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 055
01. Se lo Stato non adotta interventi conformi alle indicazioni ricevute dalle Istituzioni dell'Unione nel corso del Semestre europeo, l'Unione europea può adottare
delle misure, tra le quali non vi è:
ad aprile con la presentazione da parte degli Stati membri dei programmi di stabilità o di convergenza
a novembre con la presentazione da parte della Commissione dei programmi di stabilità o di convergenza
a novembre con la presentazione da parte della Commissione di due documenti: l'Analisi annuale della crescita e la Relazione sul meccanismo di allerta
ad aprile con la presentazione da parte della Commissione di due documenti: l'Analisi annuale della crescita e la Relazione sul meccanismo di allerta
03. Il semestre europeo si realizza mediante il dialogo ed il controllo da parte delle Istituzioni europee su determinate politiche degli Stati membri tra le quali non
vi sono:
le politiche monetarie
le politiche economiche
le politiche occupazionali
04. Descrivere le principali caratteristiche della politica economica dell'Unione e del Semestre europeo
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 056
01. La Banca Centrale Europea (BCE) è stata elevata al rango di Istituzione:
BCE e BEI
BCE e SEBC
SEBC e BEI
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 057
01. I due pilastri dell'Unione bancaria sono:
02. La nuova disciplina dell'Unione europea in materia di risanamento e risoluzione degli enti creditizi va a sostituirsi:
all'Unione bancaria
il Sistema europeo di banche centrali e le autorità di vigilanza nazionali degli Stati partecipanti
la Banca europea per gli investimenti e le autorità di vigilanza nazionali degli Stati partecipanti
04. Quando sono stati istituiti e come operano il Meccanismo di vigilanza unico ed il Meccanismo di risoluzione unico?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 058
01. L'art. 8, par. 1, TUE è riferito ai «paesi limitrofi» ai quali si applica la PEV (Politica europea di vicinato); tra questi Paesi non vi è:
Bielorussia
Ucraina
Serbia
Georgia
02. In quale disposizione del TUE si trova una prima menzione all'azione esterna dell'Unione europea, in cui gli Stati membri si dichiarano "decisi ad attuare
una politica estera e di sicurezza comune che preveda la definizione progressiva di una politica di difesa comune"?
03. Ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 5 TUE, nelle relazioni con il resto del mondo l'Unione contribuisce al conseguimento di una serie di fini tra i quali non vi è:
04. Gli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione europea sono menzionati al paragrafo 2 dell'articolo 21 del TUE; tra questi non vi è:
favorire lo sviluppo sostenibile dei paesi in via di sviluppo sul piano economico, sociale e ambientale
consolidare e sostenere la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti dell'uomo e i principi del diritto internazionale
favorire la decolonizzazione
05. Quali sono i principi e gli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione enunciati nel Titolo V del TUE? Quali disposizioni, in particolare, rilevano in materia?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 059
01. In materia di cooperazione con gli Stati terzi ed aiuto umanitario, il Titolo III del TFUE disciplina vari settori, tra i quali non vi è:
l'aiuto umanitario
la cooperazione di polizia
02. Nel caso in cui, nell'ambito della politica commerciale comune, si debbano negoziare e concludere accordi con uno o più paesi terzi o organizzazioni
internazionali, è previsto che:
spetta alla Commissione europea presentare raccomandazioni al Consiglio, che l'autorizza ad avviare i negoziati necessari
i negoziati sono condotti dalla Commissione, in consultazione con un comitato speciale designato dal Parlamento europeo
per la negoziazione e la conclusione degli accordi è previsto che il Consiglio sempre all'unanimità
spetta alla sola Commissione adoperarsi affinché gli accordi negoziati siano compatibili con le politiche e le norme interne dell'Unione
03. L'articolo 207 del TFUE sancisce che la politica commerciale comune è fondata su principi uniformi, che non riguardano:
le modificazioni tariffarie
04. Da quali disposizioni del TFUE è disciplinata la Cooperazione allo sviluppo? Qual è il contenuto di tale disciplina?
05. In cosa consistono le azioni di aiuto umanitario? A quali principi del diritto internazionale devono essere conformi?
06. Quali azioni ricomprende la Cooperazione economica, finanziaria e tecnica con i Paesi terzi? Chi sono i destinatari?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 060
01. In quale sentenza la Corte di Giustizia si era dichiarata incompetente a pronunciarsi sull'eventuale violazione da parte del diritto comunitario di un diritto
fondamentale della persona tutelato da una norma interna?
sentenza Friedrich Stork & Co. c. Alta Autorità della CECA del 1959
02. In quale sentenza la Corte di Giustizia cominciò ad affrontare il tema dei diritti fondamentali facendovi espresso riferimento in quanto parte dei principi
generali del diritto comunitario?
sentenza Friedrich Stork & Co. c. Alta Autorità della CECA del 1959
03. In quale sentenza la Corte di Giustizia affermò che "i diritti fondamentali fanno parte integrante dei principi generali del diritto di cui essa garantisce
l'osservanza"?
sentenza Friedrich Stork & Co. c. Alta Autorità della CECA del 1959
04. Quali sono le sentenze più rilevanti per tracciare l'evoluzione della giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di diritti fondamentali?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 061
01. Alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea è stato attribuito il medesimo valore giuridico dei Trattati con l'entrata in vigore:
02. Ai sensi dell'art. 6, co. 2, TUE le disposizioni della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea:
estendono le competenze dell'Unione, che può adottare atti giuridicamente vincolanti che comportino l'armonizzazione delle leggi e dei regolamenti degli Stati membri
estendono le competenze dell'Unione, rientrando tra le competenze concorrenti dell'UE e degli Stati membri
il diritto di lavorare
il diritto di proprietà
il diritto di asilo
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 062
01. Quando fu istituzionalizzata la Cooperazione politica europea (CPE)?
nel 1970
nel 2009
nel 1993
nel 1986
nel 1954
nel 1957
nel 1986
nel 1950
03. Tra gli obiettivi predisposti dal Trattato di Maastricht per la PESC non vi era:
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 063
01. Tra i compiti attribuiti all'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza dall'art. 27 del TUE non vi è quello di:
rappresentare l'Unione per le materie che rientrano nella politica estera e di sicurezza comune
assicurare l'attuazione delle decisioni adottate dal Consiglio europeo e dal Consiglio
02. Tra le principali innovazioni introdotte dal Trattato di Lisbona in materia di politica estera e di sicurezza comune si collocano:
il riconoscimento della personalità giuridica all'Unione europea ed il Presidente permanente del Consiglio
il riconoscimento della personalità giuridica all'Unione europea ed il Presidente permanente del Consiglio europeo
03. Il riconoscimento della personalità giuridica all'Unione europea implicherebbe il riconoscimento delle sue capacità di:
04. Quali sono le principali innovazioni introdotte dal Trattato di Lisbona in materia di politica estera e di sicurezza comune?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 064
01. L'Agenzia europea per la difesa:
opera nel settore dello sviluppo delle capacità di difesa, della ricerca, dell'acquisizione e degli armamenti
contribuire a individuare e, se necessario, attuare ogni misura utile a prevenire attacchi chimici
02. Tra le missioni Petersberg, di cui agli artt. 42 e 43 TUE, non sono annoverate:
03. L'art. 222, par. 1, del TFUE sancisce che l'Unione e gli Stati membri agiscono congiuntamente, qualora uno Stato membro sia oggetto di un attacco
terroristico, per:
prevenire la minaccia terroristica con operazioni belliche preventive sul territorio degli Stati membri
prevenire la minaccia terroristica con operazioni belliche preventive sul territorio degli Stati terzi
04. In materia di Politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) il Trattato di Lisbona ha apportato rilevanti innovazioni, tra le quali è da annoverare
l'inserimento di due clausole; quali sono e cosa comportano?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 065
01. Con quale Trattato si è provveduto a regolamentare la cooperazione intergovernativa in materia di giustizia e affari interni?
02. Dove ha trovato collocazione e disciplina, dal 1992 al 1° dicembre 2009, il settore della giustizia e degli affari interni?
03. Con il Trattato di Maastricht si prevedono nove "questioni di interesse comune", individuate dall'articolo k1 del TUE, nel settore GAI; tra queste non vi è:
la politica di asilo
la politica d'immigrazione e la politica da seguire nei confronti dei cittadini dei Paesi terzi
04. Quale Trattato ha provveduto a regolamentare la cooperazione intergovernativa in materia di giustizia e affari interni? Descrivere gli elementi essenziali del
quadro giuridico ivi tracciato
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 066
01. Quando furono adottate, rispettivamente, la Convenzione relativa alla procedura semplificata di estradizione tra gli Stati membri dell'Unione europea e la
Convenzione relativa all'estradizione tra gli Stati membri dell'Unione europea?
con il compito di favorire e ad accelerare ogni forma di cooperazione giudiziaria, esclusivamente in materia penale
con il compito di favorire e ad accelerare ogni forma di cooperazione giudiziaria, esclusivamente in materia civile
nel 1999
nel 1998
nel 2002
nel 1995
04. Quali sono state le principali realizzazioni nel settore della giustizia e affari interni in vigenza del Trattato di Maastricht?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 067
01. In ambito GAI, con il Trattato di Amsterdam si è proceduto:
al riordino delle materie rientranti nei vari pilastri della struttura dell'Unione
viene sostituita da quella di "spazio di libertà, sicurezza e giustizia", che riguarda le sole materie comunitarizzate
rimane invariata
viene sostituita da quella di "spazio di libertà, sicurezza e giustizia", che riguarda le sole materie del nuovo terzo pilastro
03. Tra gli obiettivi del nuovo terzo pilastro come disegnato dal Trattato di Amsterdam, elencati all'art. 29 TUE, non vi è:
lo sviluppo tra gli Stati di una azione in comune nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile
lo sviluppo tra gli Stati di una azione in comune nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale
04. Descrivere le principali riforme introdotte dal Trattato di Amsterdam al "terzo pilastro" creato a Maastricht
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
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Lezione 068
01. L'articolo 34 TUE nella versione consolidata ad Amsterdam:
02. L'azione dell'Unione europea nell'ambito del terzo pilastro si è attuata, fino alle modifiche apportate dal Trattato di Lisbona, attraverso gli strumenti
normativi previsti all'articolo 34 TUE, ai sensi del quale il Consiglio può:
adottare posizioni comuni che definiscono l'orientamento dell'Unione in merito a una questione specifica
adottare posizioni comuni per il ravvicinamento delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri
stabilire convenzioni per il ravvicinamento delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri
adottare decisioni quadro che definiscono l'orientamento dell'Unione in merito a una questione specifica
03. In vigenza del Trattato di Amsterdam, delle "convenzioni" può dirsi che:
a differenza delle convenzioni come comunemente intese nel diritto internazionale pubblico, non seguono le tipiche regole della cooperazione intergovernativa classica
la Commissione può stabilire un termine entro il quale gli Stati membri sono tenuti ad avviare le procedure applicabili per l'adozione della convenzione secondo le
rispettive norme costituzionali
è eliminata la previsione che sanciva il meccanismo di entrata in vigore anticipata qualora la convenzione fosse adottata da almeno la metà di Stati membri
trovano una loro formulazione normativa nell'allora art. 34, par. 2, lett. d) TUE
04. Descrivere le caratteristiche principali delle decisioni quadro e delle decisioni introdotte dal Trattato di Amsterdam nell'ambito del terzo pilastro
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 069
01. Con riguardo alla cooperazione giudiziaria in materia penale, cosa muta con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona?
02. Tra le innovazioni apportate dal Trattato di Lisbona allo "spazio di libertà, sicurezza e giustizia" non vi è:
l'attribuzione di un ruolo non più marginale al Parlamento europeo nel processo legislativo
il riordino delle basi giuridiche delle materie rientranti nell'area di azione dell'Unione "libertà, sicurezza e giustizia"
03. Ai sensi dell'articolo 4, comma 2, lettera j) del TFUE, le materie rientranti nel concetto di area di libertà, sicurezza e giustizia, sono da ricondursi:
all'elenco delle materie a competenza condivisa tra l'Unione e gli Stati membri
alle materie a competenza condivisa tra gli Stati membri e gli enti territoriali
04. Quali sono le principali innovazioni apportate dal Trattato di Lisbona allo Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 070
01. Nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale il Trattato di Lisbona ha posto, quale elemento centrale del nuovo quadro giuridico delineato in
materia:
02. Ai sensi dell'articolo 83 TFUE il Parlamento europeo ed il Consiglio possono stabilire norme comuni minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni
in sfere di criminalità particolarmente gravi, tra le quali non vi è:
il terrorismo
l'inquinamento ambientale
la criminalità informatica
il Regolamento n. 2017/1939/UE del Consiglio relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata sull'istituzione della Procura europea
il "Corpus Juris" portant dispositions pénales pour la protection des intérêts financiers de l'Union européenne
il Trattato di Lisbona che, all'articolo 86 TFUE, prevede la sua costituzione «a partire da Eurojust»
il Trattato di Nizza
04. Nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale il Trattato di Lisbona ha previsto importanti novità con riguardo ad Eurojust e alla Procura
europea; quali sono le disposizioni di riferimento e come è stata loro data attuazione?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 071
01. Quale tra i seguenti è un motivo di non esecuzione facoltativa del mandato d'arresto europeo?
il reato alla base del mandato d'arresto è coperto da amnistia nello Stato membro di esecuzione
l'azione penale o la pena è caduta in prescrizione secondo la legislazione dello Stato membro di esecuzione
02. Il campo di applicazione ratione personae del mandato d'arresto europeo si riferisce:
ad i soli cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea (compresi i cittadini dello Stato di esecuzione)
tanto ad una persona già condannata quanto ad una persona imputata o indagata
dalla Convenzione relativa alla procedura semplificata di estradizione tra gli Stati membri dell'Unione europea del 1995
dalla Convenzione relativa all'estradizione tra gli Stati membri dell'Unione europea del 1996
04. Da quale atto dell'Unione europea è stata istituita la procedura del mandato d'arresto europeo? In cosa consiste la procedura di consegna?
06. Quali sono i motivi di non esecuzione del mandato d'arresto europeo?
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Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
SERVIZI GIURIDICI
Docente: Ranaldi Valentina
Lezione 072
01. Il Sistema d'Informazione Schengen (SIS) è composto:
da un'unità centrale con sede a Strasburgo e da sezioni nazionali in ciascuno degli Stati parte, affiancati dagli Uffici SIRENE
da un'unità centrale con sede a Strasburgo e dagli Uffici SIRENE (Supplementary Information Request at National Entry) presso le autorità locali
da un'unità centrale con sede a Bruxelles e da sezioni nazionali in ciascuno degli Stati parte, affiancati dagli Uffici SIRENE
da un'unità centrale con sede a Bruxelles e dagli Uffici SIRENE (Supplementary Information Request at National Entry) presso le autorità locali
04. Quando furono firmati gli Accordi di Schengen? Come si è evoluta nel tempo la disciplina da essi dettata?
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