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RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
AGGIORNATO IL 13-06-2022
Indice
Indice Lezioni ........................................................................................................................ p. 2
Lezione 002 ........................................................................................................................... p. 4
Lezione 003 ........................................................................................................................... p. 5
Lezione 004 ........................................................................................................................... p. 6
Lezione 005 ........................................................................................................................... p. 7
Lezione 006 ........................................................................................................................... p. 11
Lezione 007 ........................................................................................................................... p. 14
Lezione 008 ........................................................................................................................... p. 15
Lezione 009 ........................................................................................................................... p. 16
Lezione 012 ........................................................................................................................... p. 18
Lezione 013 ........................................................................................................................... p. 19
Lezione 014 ........................................................................................................................... p. 20
Lezione 015 ........................................................................................................................... p. 21
Lezione 016 ........................................................................................................................... p. 23
Lezione 017 ........................................................................................................................... p. 25
Lezione 019 ........................................................................................................................... p. 27
Lezione 020 ........................................................................................................................... p. 28
Lezione 021 ........................................................................................................................... p. 29
Lezione 022 ........................................................................................................................... p. 31
Lezione 023 ........................................................................................................................... p. 38
Lezione 024 ........................................................................................................................... p. 40
Lezione 025 ........................................................................................................................... p. 42
Lezione 026 ........................................................................................................................... p. 47
Lezione 027 ........................................................................................................................... p. 48
Lezione 028 ........................................................................................................................... p. 49
Lezione 029 ........................................................................................................................... p. 50
Lezione 030 ........................................................................................................................... p. 51
Lezione 031 ........................................................................................................................... p. 52
Lezione 034 ........................................................................................................................... p. 53
Lezione 036 ........................................................................................................................... p. 54
Lezione 037 ........................................................................................................................... p. 55
Lezione 038 ........................................................................................................................... p. 57
Lezione 039 ........................................................................................................................... p. 58
Lezione 040 ........................................................................................................................... p. 61
Lezione 041 ........................................................................................................................... p. 64
Lezione 043 ........................................................................................................................... p. 67
Lezione 045 ........................................................................................................................... p. 69
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 002
01. Nel metodo semiprobabilistico agli stati limite
nelle combinazioni allo stato limite ultimo le azioni permanenti vengono sempre moltiplicate per coefficienti parziali di sicurezza superiori all’unità.
nelle combinazioni allo stato limite ultimo le azioni vengono applicate simultaneamente con le loro intensità caratteristiche.
si devono considerare diverse combinazioni di carico allo stato limite ultimo se la struttura in esame è soggetta ad almeno due azioni.
i coefficienti di combinazione tengono conto del fatto che è statisticamente improbabile che su una struttura agiscano contemporaneamente diverse azioni con le loro
intensità caratteristiche.
i coefficienti parziali di sicurezza tengono conto del fatto che è statisticamente improbabile che su una struttura agiscano contemporaneamente diverse azioni con le loro
intensità caratteristiche.
i coefficienti di combinazione tengono conto del fatto che è necessario considerare intensità delle azioni con una probabilità sufficientemente bassa di essere maggiorati.
il valore raro di un’azione variabile è inferiore al valore quasi permanente della stessa azione.
il valore quasi permanente di un’azione variabile è superiore al valore frequente della stessa azione.
il valore raro di un’azione variabile è inferiore al valore frequente della stessa azione.
il valore quasi permanente di un’azione variabile è non superiore al valore frequente della stessa azione.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 003
01. Nel metodo semiprobabilistico agli stati limite
gli enti resistenti corrispondono al raggiungimento dello snervamento del materiale costituente la struttura se questo è duttile.
gli enti resistenti corrispondono al raggiungimento della resistenza di calcolo del materiale in un punto di una struttura.
gli enti resistenti corrispondono al raggiungimento della crisi di uno dei materiali costituenti la struttura.
gli enti resistenti devono essere non inferiori agli enti sollecitanti per i soli stati limite ultimi.
gli enti resistenti si valutano considerando i valori di calcolo dei parametri di resistenza dei materiali.
gli enti resistenti devono essere non inferiori agli enti sollecitanti per i soli stati limite di esercizio.
gli enti resistenti si valutano considerando i valori di calcolo di tutte le proprietà dei materiali.
i valori di calcolo dei parametri di resistenza dei materiali di una struttura esistente non dipendono dai coefficienti parziali di sicurezza.
i valori di calcolo dei parametri di resistenza dei materiali dipendono dal coefficiente parziale del modello di resistenza adottato.
i valori di calcolo dei parametri di resistenza dei materiali si valutano in modo diverso per le strutture di nuova costruzione e per le strutture esistenti.
i valori di calcolo dei parametri di resistenza dei materiali si calcolano sempre a partire dai valori caratteristici degli stessi parametri.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 004
01. In un’asta avente sezione composta soggetta a flessione retta, sotto l’ipotesi di conservazione delle sezioni piane
il profilo delle deformazioni sulla sezione è discontinuo se i moduli elastici dei materiali sono diversi.
il profilo delle tensioni sulla sezione è discontinuo se i moduli elastici dei materiali sono diversi.
02. In un’asta avente sezione composta, soggetta a flessione retta, sotto l’ipotesi di conservazione delle sezioni piane
il legame momento-curvatura è lineare se i materiali costituenti la sezione hanno legame costitutivo elastico lineare.
il profilo delle deformazioni sulla sezione è lineare solo se i materiali costituenti la sezione hanno legame costitutivo elastico lineare.
il momento di inerzia della sezione omogeneizzata dipende dal rapporto tra i moduli elastici dei materiali costituenti la sezione.
il momento di inerzia della sezione omogeneizzata non dipende dai moduli elastici dei materiali in quanto è una proprietà geometrica della sezione.
il momento di inerzia della sezione omogeneizzata è minore del momento di inerzia della sezione se l’asta fosse omogenea.
il momento di inerzia della sezione omogeneizzata è maggiore del momento di inerzia della sezione se l’asta fosse omogenea.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 005
01. Il diagramma momento-curvatura di figura è relativo ad una sezione di calcestruzzo armato soggetta a flessione retta. Si identifichi l'affermazione corretta
tra le seguenti.
Il punto del diagramma corrispondente ad una deformazione delle armature tese uguale a 0.32% è nel tratto BC indipendentemente dalla deformazione massima del
calcestruzzo compresso.
Il punto del diagramma corrispondente ad una deformazione delle armature tese uguale a 0.32% è nel tratto AB indipendentemente dalla massima deformazione del
calcestruzzo compresso.
Il punto del diagramma corrispondente ad una deformazione delle armature tese uguale a 0.32% è nel tratto AB se la deformazione massima del calcestruzzo compresso è
superiore allo 0.2%.
Il punto del diagramma corrispondente ad una deformazione delle armature tese uguale a 0.32% è nel tratto BC solo se la deformazione massima del calcestruzzo è
superiore allo 0.2%.
02. Il diagramma momento-curvatura di una sezione di calcestruzzo armato costruito sotto l’ipotesi di conservazione delle sezioni piane
è sempre lineare.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
03. Nel diagramma momento-curvatura di figura, relativo ad una sezione di calcestruzzo armato soggetta a flessione retta
nel punto J il calcestruzzo è fessurato, nel punto K il calcestruzzo è fessurato e l’acciaio è snervato e nel punto H l’acciaio è snervato.
nel punto K il calcestruzzo non è fessurato, nel punto H il calcestruzzo è fessurato e l’acciaio non è snervato e nel punto J il calcestruzzo non è fessurato.
nel punto J il calcestruzzo non è fessurato e l’acciaio è snervato, nel punto K il calcestruzzo è fessurato e l’acciaio non è snervato e nel punto H l’acciaio è snervato.
nel punto J il calcestruzzo non è fessurato, nel punto K il calcestruzzo è fessurato e l’acciaio non è snervato e nel punto H l’acciaio è snervato.
04. Nel diagramma momento-curvatura di figura, relativo ad una sezione di calcestruzzo armato soggetta a flessione retta, detti Ec il modulo elastico del
calcestruzzo, Iom il momento di inerzia della sezione non parzializzata omogeneizzata ed Icr il momento di inerzia della sezione parzializzata (fessurata)
omogeneizzata
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
05. Nel diagramma momento-curvatura di figura, relativo ad una sezione di calcestruzzo armato soggetta a flessione retta
06. Il momento che produce lo snervamento delle armature in una sezione di calcestruzzo armato soggetta a pressoflessione retta
non può stimarsi considerando il calcestruzzo elastico lineare per tensioni di compressione in quanto allo snervamento dell’acciaio corrispondono elevate tensioni di
compressione nel calcestruzzo.
a parità di ogni altra condizione diminuisce con l’aumentare della tensione di snervamento delle armature.
07. La posizione dell’asse neutro per una sezione di calcestruzzo armato soggetta a flessone retta
non dipende dal momento flettente se le armature sono in fase elastica e il calcestruzzo è elastico lineare per tensioni di compressione.
si può calcolare conoscendo la geometria della sezione e le caratteristiche meccaniche dell’acciaio e del calcestruzzo.
si può rappresentare come la pendenza del diagramma delle tensioni sulla sezione.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
09. Nel diagramma momento-curvatura di figura, relativo ad una sezione di calcestruzzo armato soggetta a flessione retta
il tratto BC è crescente anche se l’acciaio è elastico perfettamente plastico in quanto all’aumentare della curvatura aumenta il braccio della coppia interna.
la pendenza del tratto AB non dipende dal modulo elastico del calcestruzzo.
il tratto BC è costante se si considera per l’acciaio il legame costitutivo elastico perfettamente plastico.
la parte discendente dopo il punto A è dovuta allo snervamento delle armature metalliche.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 006
01. Il momento resistente di calcolo di una sezione di calcestruzzo armato
è il momento flettente che produce il raggiungimento della deformazione ultima di calcolo dell’acciaio.
è il momento flettente che produce il raggiungimento della deformazione ultima di calcolo del calcestruzzo o dell’acciaio.
è il momento flettente che produce il raggiungimento della deformazione ultima di calcolo del calcestruzzo.
è il momento flettente che produce il raggiungimento della deformazione ultima di calcolo del calcestruzzo se l’acciaio è considerato elastico incrudente.
è il momento flettente che produce il raggiungimento della deformazione ultima di calcolo del calcestruzzo se l’acciaio è considerato elastico perfettamente plastico.
è il momento flettente che produce il raggiungimento della tensione di snervamento di calcolo dell’acciaio.
è il momento flettente che produce il raggiungimento della resistenza a compressione di calcolo del calcestruzzo.
03. Per la valutazione del momento resistente di calcolo di una sezione di calcestruzzo armato
04. Per la valutazione del momento resistente di calcolo di una sezione di calcestruzzo armato
si devono considerare le resistenze di calcolo dei materiali che sono inferiori alle resistenze medie in quanto si vuole determinare un ente resistente che ha elevata
probabilità di essere minorato dall’effettivo ente resistente dell’elemento strutturale.
si devono considerare le resistenze di calcolo dei materiali che sono inferiori alle resistenze medie in quanto si vuole determinare un ente resistente che ha bassa probabilità
di essere maggiorato dall’effettivo ente resistente dell’elemento strutturale.
si devono considerare le resistenze di calcolo dei materiali che sono inferiori alle resistenze medie in quanto si vuole determinare un ente resistente che ha elevata
probabilità di essere maggiorato dall’effettivo ente resistente dell’elemento strutturale.
si devono considerare le resistenze di calcolo dei materiali che sono superiori alle resistenze medie in quanto si vuole determinare un ente resistente che ha elevata
probabilità di essere maggiorato dall’effettivo ente resistente dell’elemento strutturale.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
05. Volendo determinare il momento resistente di calcolo sezione di calcestruzzo armato della seguente figura, nella quale è rappresentato il diagramma delle
deformazioni
si deve imporre che la deformazione εcc sia uguale alla deformazione di rottura per compressione del calcestruzzo se l’acciaio si considera elastico perfettamente plastico.
si deve imporre che la deformazione εct sia uguale alla deformazione di fessurazione del calcestruzzo teso.
si deve imporre che la deformazione εst sia uguale alla deformazione di snervamento di calcolo dell’acciaio e che la deformazione che la deformazione εcc sia uguale alla
deformazione di rottura per compressione del calcestruzzo.
si deve imporre che la deformazione εst sia superiore alla deformazione di snervamento di calcolo dell’acciaio se l’acciaio si considera elastico incrudente.
07. Si delinei il procedimento per determinare il momento resistente di calcolo di una sezione di calcestruzzo armato soggetta allo sforzo normale di compressione
N disegnando gli opportuni schemi e definendo tutti i simboli utilizzati.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
08. Si calcoli, anche in modo approssimato, il momento resistente di calcolo della sezione di figura che è soggetta allo sforzo normale N = 300 kN, adottando il
fattore di confidenza FC = 1.2. Si giustifichino i calcoli svolti con gli schemi necessari, specificando il significato fisico delle relazioni utilizzate. Relativamente a
quanto non riportato in figura, si facciano ragionevoli assunzioni, indicandole nello svolgimento.
09. Si calcoli, anche in modo approssimato, il momento resistente di calcolo della sezione di figura adottando il fattore di confidenza FC = 1.2. Si giustifichino i
calcoli svolti con gli schemi necessari, specificando il significato fisico delle relazioni utilizzate. Relativamente a quanto non riportato in figura, si facciano
ragionevoli assunzioni, indicandole nel procedimento.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 007
01. La massima rotazione relativa consentita da una cerniera plastica che si forma in un’asta
si può determinare imponendo che la curvatura massima sia pari alla curvatura di snervamento della sezione ed integrando le curvature nel tratto di asta nel quale viene
superato il momento di snervamento stesso.
si può determinare imponendo che la curvatura massima sia pari alla curvatura ultima della sezione ed integrando le rotazioni nel tratto di asta nel quale viene superato il
momento di snervamento
si può determinare imponendo che la curvatura massima sia pari alla curvatura ultima della sezione ed integrando le curvature nel tratto di asta nel quale viene superato il
momento di snervamento.
si può determinare imponendo che la rotazione massima sia pari alla rotazione ultima della sezione ed integrando le rotazioni nel tratto di asta nel quale viene superata la
rotazione di snervamento.
03. In un elemento inflesso di calcestruzzo armato, la capacità di rotazione rispetto alla corda
non dipende dallo spostamento della sezione nella quale il momento flettente è nullo.
l’estensione della zona plasticizzata non dipende dalla forma del diagramma del momento flettente.
la capacità di rotazione di una cerniera plastica non dipende dallo sforzo normale agente.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 008
01. Il taglio resistente di calcolo in un elemento di calcestruzzo armato
si valuta considerando un’inclinazione delle bielle compresse di 45°, in accordo con l’andamento delle fessure.
si può valutare considerando l’inclinazione delle bielle compresse che rende uguali il taglio-trazione ed il taglio-compressione se questa è tra 21.81° e 45°.
02. All’aumentare dell’inclinazione delle bielle compresse che rappresentano il calcestruzzo nel traliccio di Morsh
è il taglio cui è associato il momento flettente che produce crisi delle sezioni di estremità dell’elemento.
non dipende dalla resistenza a compressione del calcestruzzo perché è il taglio cui è associato lo snervamento delle aste di parete tese del traliccio di Morsh.
dipende dalla resistenza a compressione del calcestruzzo perché è il taglio cui è associata la rottura per compressione delle bielle di calcestruzzo del traliccio di Morsh.
dipende dalla resistenza a compressione del calcestruzzo in quanto da questa dipende l’inclinazione delle bielle compresse del traliccio di Morsh.
05. Si dimostri la formula che fornisce il taglio-compressione di un elemento di calcestruzzo armato disegnando gli schemi necessari, definendo tutti i simboli
utilizzati e specificando il significato fisico e le ipotesi alla base delle relazioni impiegate.
06. Si dimostri la formula che fornisce il taglio-trazione di un elemento di calcestruzzo armato disegnando gli schemi necessari, definendo tutti i simboli utilizzati
e specificando il significato fisico e le ipotesi alla base delle relazioni impiegate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 009
01. Per la valutazione delle tensioni di esercizio di una sezione pressoinflessa di calcestruzzo armato
non è mai lecito utilizzare la sovrapposizione degli effetti (gli effetti dello sforzo normale centrato vengono sommati agli effetti della flessione) neanche se in esercizio i
materiali possono considerarsi in fase elastica.
è lecito utilizzare la sovrapposizione degli effetti (gli effetti dello sforzo normale centrato vengono sommati agli effetti della flessione) in quanto in esercizio i materiali
possono considerarsi in fase elastica.
è lecito utilizzare la sovrapposizione degli effetti (gli effetti dello sforzo normale centrato vengono sommati agli effetti della flessione) in quanto in esercizio i materiali
possono considerarsi in fase elastica, solo se la sezione risulta parzializzata.
è lecito utilizzare la sovrapposizione degli effetti (gli effetti dello sforzo normale centrato vengono sommati agli effetti della flessione) in quanto in esercizio i materiali
possono considerarsi in fase elastica, solo se la sezione non risulta parzializzata.
02. Per la valutazione delle tensioni di esercizio di una sezione inflessa di calcestruzzo armato
è lecito considerare il calcestruzzo non resistente a trazione ed elastico lineare per tensioni di compressione ed è necessario considerare l’acciaio elastico perfettamente
plastico.
è lecito considerare il calcestruzzo non resistente a trazione ed elastico lineare per tensioni di compressione e l’acciaio elastico lineare.
03. Per la valutazione delle tensioni di esercizio di una sezione inflessa (flessione semplice) di calcestruzzo armato
è lecito utilizzare il coefficiente di omogeneizzazione in quanto il calcolo è svolto sotto l’ipotesi di conservazione delle sezioni piane e i materiali sono in fase elastica.
non è lecito utilizzare il coefficiente di omogeneizzazione in quanto il calcolo è svolto sotto l’ipotesi di conservazione delle sezioni piane.
è lecito utilizzare il coefficiente di omogeneizzazione in quanto il calcolo non è svolto sotto l’ipotesi di conservazione delle sezioni piane.
04. Relativamente ad una combinazione di carico allo stato limite di esercizio per un elemento di calcestruzzo armato
la massima tensione di trazione del calcestruzzo non può superare la resistenza a trazione del calcestruzzo stesso.
05. Si calcoli il momento flettente che produce il raggiungimento di una tensione pari a 5 MPa in corrispondenza del lembo compresso della sezione di figura. Si
giustifichino i calcoli svolti con gli schemi necessari, specificando il significato fisico delle relazioni utilizzate. Relativamente a quanto non riportato in figura, si
facciano ragionevoli assunzioni, indicandole nel procedimento.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
06. Si calcoli il momento flettente che produce il raggiungimento della tensione di snervamento media delle armature tese della sezione di figura. Si giustifichino i
calcoli svolti con gli schemi necessari, specificando il significato fisico delle relazioni utilizzate. Relativamente a quanto non riportato in figura, si facciano
ragionevoli assunzioni, indicandole nel procedimento.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 012
01. Per la trave di calcestruzzo armato di figura, avente la stessa sezione di armature longitudinali in ogni sezione, siano MRdn e MRdp i momenti resistenti di
calcolo negativo e positivo, rispettivamente, ed L la luce.
è corretto solo se le armature nelle sezioni estreme si snervano quando le armature della sezione di mezzeria sono ancora in fase elastica.
presuppone l’implicita assunzione che le armature nelle sezioni estreme siano snervate e che le armature nella sezione di mezzeria siano in fase elastica.
presuppone l’implicita assunzione che le armature nelle sezioni estreme siano in fase elastica e che le armature nella sezione di mezzeria siano snervate.
presuppone l’implicita assunzione che la sezione di mezzeria e quelle di estremità abbiano una sufficiente capacità deformativa.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 013
01. Per un materiale non resistente a trazione
02. Lo stato di tensione rappresentato dai circoli di Mohr di figura (le tensioni di trazione sono considerate positive)
può sussistere in un punto di un materiale non resistente a trazione se questo si considera anche infinitamente resistente a compressione.
può sussistere in un punto di un materiale non resistente a trazione se la tensione tangenziale è sufficientemente piccola.
03. Per un materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione
in conseguenza dell’applicazione di un carico, la distanza tra due punti aumenta se la congiungente i due punti non è intersecata da una fessura.
in conseguenza dell’applicazione di un carico, la distanza tra due punti aumenta se la congiungente i due punti è intersecata da una fessura.
in conseguenza dell’applicazione di un carico, la distanza tra due punti può solo diminuire.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 014
01. Per un materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido a compressione
02. Per un corpo costituito da un materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido a compressione
si ha un campo di spostamenti non nullo associato alle componenti del tensore di deformazione.
03. Per un corpo costituito da materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione
le cerniere non si formano fuori dal volume del corpo per non violare l’ipotesi di infinita rigidezza e non si formano nel volume del corpo per non violare le condizioni di
equilibrio.
le cerniere non si formano nel volume del corpo per non violare l’ipotesi di infinita rigidezza e non si formano fuori dal volume del corpo per non violare le condizioni di
equilibrio.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 015
01. Per un sistema costituito da un materiale non resistente a trazione, un carico staticamente ammissibile
è in equilibrio con uno stato di tensione relativamente al quale in ogni punto la massima tensione principale è non positiva.
non è in equilibrio con uno stato di tensione relativamente al quale in ogni punto la massima tensione principale è non positiva.
è in equilibrio con uno stato di tensione relativamente al quale in ogni punto la minima tensione principale è non negativa.
è in equilibrio con uno stato di tensione relativamente al quale in ogni punto la massima tensione principale è non negativa.
02. Si individui l’affermazione corretta relativamente al solido di figura, costituito da materiale non resistente a trazione avente resistenza e rigidezza a
compressione tendenti ad infinito, soggetto al carico λq ed alle forze λN, essendo λ un moltiplicatore.
03. Per un sistema costituito da un materiale non resistente a trazione, un carico staticamente ammissibile
04. Per un sistema costituito da un materiale non resistente a trazione un carico staticamente ammissibile
05. Per un sistema costituito da un materiale non resistente a trazione soggetto al carico cinematicamente ammissibile associato ad un certo meccanismo
il lavoro compiuto dalle forze attive per gli spostamenti del meccanismo può essere positivo o negativo.
il lavoro compiuto dalle forze attive è nullo per gli spostamenti del meccanismo.
il lavoro compiuto dalle forze attive è negativo per gli spostamenti del meccanismo.
il lavoro compiuto dalle forze attive è positivo per gli spostamenti del meccanismo.
06. Per un sistema costituito da un materiale non resistente a trazione in equilibrio sotto un assegnato sistema di forze
il lavoro compiuto dalle forze attive è negativo per ogni meccanismo cinematicamente ammissibile.
il lavoro compiuto dalle forze attive è non negativo per ogni meccanismo cinematicamente ammissibile.
il lavoro compiuto dalle forze attive è non positivo per ogni meccanismo cinematicamente ammissibile.
il lavoro compiuto dalle forze attive è nullo per ogni meccanismo cinematicamente ammissibile.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
07. Per un sistema costituito da un materiale non resistente a trazione, un moltiplicatore cinematicamente ammissibile
è positivo se il sistema è in equilibrio sotto i carichi permanenti e i carichi variabili compiono lavoro positivo per gli spostamenti del meccanismo.
è positivo se il sistema è in equilibrio sotto i carichi permanenti e i carichi variabili compiono lavoro negativo per gli spostamenti del meccanismo.
è negativo se il sistema è in equilibrio sotto i carichi permanenti e i carichi variabili compiono lavoro positivo per gli spostamenti del meccanismo.
08. Per un sistema di muratura (materiale non resistente a trazione) si definiscano il moltiplicatore staticamente ammissibile ed il moltiplicatore
cinematicamente ammissibile specificando con precisione il significato di tutti i simboli utilizzati.
09. Per un sistema di muratura (materiale non resistente a trazione) si enuncino il teorema statico ed il teorema cinematico specificando con precisione il
significato di tutti i simboli utilizzati. Si commentino alcune conseguenze di tali teoremi.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 016
01. Si individui l’affermazione corretta relativamente al solido di figura, costituito da materiale non resistente a trazione avente resistenza e rigidezza a
compressione tendenti ad infinito e soggetto al peso proprio P ed alle forze N.
La minima forza N necessaria per l’equilibrio dipende dal peso P ed aumenta all’aumentare di questo.
La minima forza N necessaria per l’equilibrio dipende dal peso P e diminuisce all’aumentare di questo.
02. Per il sistema della figura seguente, costituito da materiale non resistente a trazione avente resistenza e rigidezza a compressione tendenti ad infinito
il moltiplicatore di collasso del carico q dipende dal modulo elastico del materiale.
il moltiplicatore di collasso del carico q dipende del peso specifico del materiale.
03. Per il sistema della figura seguente, costituito da materiale non resistente a trazione avente resistenza e rigidezza a compressione tendenti ad infinito
il moltiplicatore di collasso del carico q dipende dal modulo elastico del materiale.
il moltiplicatore di collasso del carico q dipende del peso specifico del materiale.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
04. Per un solido costituito da materiale non resistente a trazione avente resistenza e rigidezza a compressione tendenti ad infinito, il campo di spostamenti
schematizzato in figura
non è un meccanismo cinematicamente ammissibile in quanto non soddisfa l’ipotesi di rigidezza a compressione tendente ad infinito.
non è un meccanismo cinematicamente ammissibile in quanto non soddisfa l’ipotesi resistenza a trazione nulla.
05. Si individui l’affermazione corretta relativamente al solido di figura, costituito da materiale non resistente a trazione avente resistenza e rigidezza a
compressione tendenti ad infinito e soggetto al peso proprio P ed alle forze N.
Non esiste una intensità di N che, se superata, produce il collasso del sistema.
06. Il pannello di figura è costituito da materiale non resistente a trazione ed ha spessore (dimensione ortogonale al piano del disegno) pari a t. R è la risultante
del carico p distribuito sull'area di dimensioni b e t. Prescindendo dal peso del pannello stesso, può affermarsi che la tensione normale σz
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 017
01. Il sistema della figura seguente è costituito da materiale non resistente a trazione avente resistenza e rigidezza a compressione tendenti ad infinito (γm è il
peso specifico del materiale e λ un moltiplicatore). Per questo sistema, il moltiplicatore cinematicamente ammissibile
dipende dalla coordinata z che identifica la posizione della cerniera, aumentando con questa.
dipende dalla coordinata z che identifica la posizione della cerniera, diminuendo con questa.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
02. Il sistema della figura seguente è costituito da materiale non resistente a trazione avente resistenza e rigidezza a compressione tendenti ad infinito (γm è il
peso specifico del materiale, λ è un moltiplicatore e P è una forza assegnata). Per questo sistema, il moltiplicatore cinematicamente ammissibile
è massimo per z = H.
dipende dalla coordinata z che identifica la posizione della cerniera, aumentando con questa.
è minimo per z = 0.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 019
01. Una sezione di muratura, pensata come materiale non resistente a trazione ed elastico lineare per tensioni di compressione, soggetta a sforzo normale
eccentrico di compressione si parzializza se il centro di pressione è
02. In una sezione di muratura (materiale non resistente a trazione) soggetta a sforzo normale eccentrico
il centro di pressione può giacere fuori dalla sezione se lo sforzo normale è di compressione ed il momento flettente è positivo.
il centro di pressione non può giacere fuori dalla sezione qualunque sia il segno del momento flettente, e lo sforzo normale deve essere di compressione.
il centro di pressione può giacere fuori dalla sezione se lo sforzo normale è di compressione ed il momento flettente è negativo.
il centro di pressione deve avere una posizione tale da consentire le rotazioni relative.
03. In una sezione di muratura (materiale non resistente a trazione) soggetta a sforzo normale eccentrico
si forma una cerniera quando il centro di pressione è esterno al nocciolo centrale di inerzia.
si forma una cerniera quando il centro di pressione è su un lembo se la resistenza a compressione della muratura è infinitamente grande.
04. Per il concio di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente resistente a compressione) di figura, quando M=Nt/2
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 020
01. Per un concio di muratura di spessore t (materiale non resistente a trazione ed infinitamente resistente a compressione) soggetto allo sforzo normale di
compressione N ed al momento flettente M
i punti B e C non rappresentano uno stato di sollecitazione compatibile con l’equilibrio del concio.
i punti A e B rappresentano uno stato di sollecitazione compatibile con l’equilibrio del concio.
i punti C e D rappresentano uno stato di sollecitazione compatibile con l’equilibrio del concio.
i punti D e E rappresentano uno stato di sollecitazione compatibile con l’equilibrio del concio.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 021
01. Per il concio di muratura di figura, pensando tendenti ad infinito la resistenza e la rigidezza a compressione del materiale
02. Per un arco di muratura rinforzato con un cavo disposto all’estradosso, non aderente ed ancorato alle imposte
il moltiplicatore di collasso è superiore a quello dello stesso arco non rinforzato se il cavo è sufficientemente rigido.
il moltiplicatore di collasso è sempre superiore a quello dello stesso arco non rinforzato.
il moltiplicatore di collasso è superiore a quello dello stesso arco non rinforzato solo se il cavo è pre-teso.
il moltiplicatore di collasso è superiore a quello dello stesso arco non rinforzato se il cavo è sufficientemente resistente a trazione.
03. Per il concio di muratura di figura, pensando tendenti ad infinito la resistenza e la rigidezza a compressione del materiale, nelle condizioni di equilibrio
il momento flettente rimane costante e pari a Nt/2 all’aumentare della rotazione relativa Δβ.
il momento flettente rimane costante e pari a zero appena si ha una rotazione relativa Δβ non nulla.
04. Il modulo della massima eccentricità con la quale un assegnato sforzo normale N di compressione può essere applicato ad una sezione di muratura di altezza
t, la cui resistenza a compressione è fm
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
05. La massima eccentricità con la quale un assegnato sforzo normale N di compressione può essere applicato ad una sezione di muratura di altezza t, la cui
resistenza a compressione è fm
diminuisce all’aumentare di N.
non dipende da N.
aumenta all’aumentare di N.
06. La massima eccentricità con la quale un assegnato sforzo normale N di compressione può essere applicato ad una sezione di muratura di altezza t, la cui
resistenza a compressione è fm
è inferiore a t/2.
07. Il momento resistente di una sezione di muratura di altezza t, la cui resistenza a compressione è fm soggetta allo sforzo normale N di compressione (non nullo)
non si può approssimare con Nt/2 a meno che l’eccentricità non sia pari a t/2.
08. Il momento resistente di una sezione di muratura di altezza t, la cui resistenza a compressione è fm soggetta allo sforzo normale N di compressione (non nullo)
aumenta all’aumentare di N.
diminuisce all’aumentare di N.
non dipende da N.
09. Il momento resistente di una sezione di muratura di altezza t, la cui resistenza a compressione è fm soggetta allo sforzo normale N di compressione (non
nullo)
è inferiore a Nt/2.
è uguale a Nt/2.
non dipende da N.
è superiore a Nt/2.
10. Per un arco di muratura rinforzato con un cavo disposto all’estradosso, non aderente ed ancorato alle imposte
il moltiplicatore di collasso è sempre superiore a quello dello stesso arco non rinforzato.
il moltiplicatore di collasso è superiore a quello dello stesso arco non rinforzato solo se il cavo è pre-teso.
il moltiplicatore di collasso corrisponde sempre ad una configurazione con apertura delle cerniere non nulla.
il moltiplicatore di collasso è sempre superiore a quello dello stesso arco non rinforzato se il cavo è pre-teso.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 022
01. Per il pannello di figura, costituito da materiale non resistente a trazione e avente resistenza a compressione tendente ad infinito
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
02. Con riferimento allo schema seguente (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) relativamente al quale q
[kN/m] e f [kN/m3] sono carichi noti, γm è il peso specifico della muratura e λ è un moltiplicatore
il luogo dei centri di pressione associato al moltiplicatore di collasso interseca un lembo nella sezione z = H/2.
il luogo dei centri di pressione associato al moltiplicatore di collasso interseca la sezione di base in corrispondenza di uno dei suoi lembi.
il luogo dei centri di pressione associato al moltiplicatore di collasso non ha punti comuni con i lembi delle sezioni.
il luogo dei centri di pressione associato al moltiplicatore di collasso non passa per il baricentro G della sezione di sommità.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
03. Con riferimento allo schema seguente (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) relativamente al quale q
[kN/m] e f [kN/m3] sono carichi noti, γm è il peso specifico della muratura e λ è un moltiplicatore
relativamente al meccanismo con cerniera in A il carico q, il peso e la forza f compiono lavoro positivo.
relativamente al meccanismo con cerniera in A e relativamente al meccanismo di collasso il carico q ed il peso compiono lavoro negativo mentre la forza f compie lavoro
positivo.
relativamente al meccanismo con cerniera in A il carico q ed il peso compiono lavoro positivo mentre la forza f compie lavoro negativo.
04. Con riferimento allo schema seguente (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) relativamente al quale q
[kN/m] e f [kN/m3] sono carichi noti, γm è il peso specifico della muratura e λ è un moltiplicatore
il moltiplicatore associato al meccanismo identificato da una cerniera nel punto A è staticamente ammissibile ma non cinematicamente ammissibile.
il moltiplicatore associato al meccanismo identificato da una cerniera nel punto A è cinematicamente ammissibile ma non staticamente ammissibile.
il luogo dei centri di pressione associato al meccanismo con cerniera in A è sempre non esterno alla sezione.
il luogo dei centri di pressione associato al meccanismo con cerniera in A è esterno alla sezione per z<H/2.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
05. Con riferimento allo schema seguente (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) relativamente al quale q
[kN/m] e f [kN/m3] sono carichi noti, γm è il peso specifico della muratura e λ è un moltiplicatore
il moltiplicatore di collasso diminuisce all’aumentare del carico q e aumenta all’aumentare del carico f.
il moltiplicatore di collasso diminuisce all’aumentare del carico f e aumenta all’aumentare del carico q.
06. Con riferimento al sistema di figura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione), si calcoli il moltiplicatore di
collasso λ della forza di volume f esplicitando con chiarezza i calcoli svolti e si tracci il corrispondente luogo dei centri di pressione (γm è il peso specifico del
materiale). Si giustifichino i calcoli svolti con gli schemi necessari, specificando il significato fisico delle relazioni utilizzate.
q = 20 kN/m
f = 18 kN/m3
γm = 18 kN/m3
H=4m
t = 1.6 m
B = 0.2 m
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
07. Con riferimento al sistema di figura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione):
1. si calcoli il moltiplicatore di collasso λ della forza di volume f specificando la condizione utilizzata per determinarlo e spiegandone il significato fisico;
3. si calcoli l’eccentricità dello sforzo normale nelle sezioni z=0, z=H/2 e z=H.
q = 20 kN/m
f = 18 kN/m3
γm = 18 kN/m3
H=4m
t = 1.6 m
B = 0.2 m
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
08. Con riferimento al sistema di figura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione), si calcoli il moltiplicatore di
collasso λ della forza di volume f associato al meccanismo identificato da una cerniera nella sezione z = H/2 (γm è il peso specifico del materiale). In particolare:
q = 20 kN/m
f = 18 kN/m3
γm = 18 kN/m3
H=4m
t = 1.6 m
B = 0.2 m
09. Con riferimento ad una volta di muratura si definiscano la spinta minima e la spinta massima precisando il significato dei simboli e utilizzando gli schemi
necessari per mostrare i corrispondenti campi di spostamento del sistema.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
10. Con riferimento al sistema di figura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione), si calcoli il moltiplicatore di
collasso λ della forza di volume f associato al meccanismo identificato da una cerniera nella sezione z = H/2 (γm è il peso specifico del materiale). Si esplicitino con
chiarezza i calcoli svolti e li si giustifichino con gli schemi necessari, specificando il significato fisico delle relazioni utilizzate.
q = 20 kN/m
f = 18 kN/m3
γm = 18 kN/m3
H=4m
t = 1.6 m
B = 0.2 m
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 023
01. In una volta a botte di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) in equilibrio sotto l’azione del suo
peso, il peso della muratura
02. Lo schema seguente rappresenta un arco (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) soggetto a carichi
permanenti e ad un carico variabile la cui intensità è proporzionale ad un moltiplicatore λ. Si individui l’affermazione corretta tra le seguenti.
il moltiplicatore cui corrisponde il luogo dei centri di pressione rappresentato è il moltiplicatore di collasso.
il moltiplicatore cui corrisponde il luogo dei centri di pressione rappresentato è più piccolo del moltiplicatore di collasso.
il luogo dei centri di pressione rappresentato corrisponde ad un moltiplicatore non staticamente ammissibile.
il moltiplicatore cui corrisponde il luogo dei centri di pressione rappresentato è più grande del moltiplicatore di collasso.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
03. Il luogo dei centri di pressione rappresentato in figura (arco di materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) è
associato al moltiplicatore λ = λ1 della forza F assegnata. Può affermarsi che
nel meccanismo di collasso si ha una cerniera all’intradosso tra A e B e il moltiplicatore di collasso della forza F è più piccolo di λ1.
nel meccanismo di collasso si ha una cerniera all’intradosso tra D e E e il moltiplicatore di collasso della forza F è più grande di λ1.
nel meccanismo di collasso si ha una cerniera all’estradosso tra C e D e il moltiplicatore di collasso della forza F è più grande di λ1.
nel meccanismo di collasso si ha una cerniera all’intradosso tra C e D e il moltiplicatore di collasso della forza F è più piccolo di λ1.
04. Lo schema seguente rappresenta un arco (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) soggetto a carichi
permanenti e ad un carico variabile la cui intensità è proporzionale ad un moltiplicatore λ. Si individui l’affermazione corretta tra le seguenti.
Il moltiplicatore cui corrisponde il luogo dei centri di pressione rappresentato è più piccolo del moltiplicatore di collasso.
Il moltiplicatore cui corrisponde il luogo dei centri di pressione rappresentato è più grande del moltiplicatore di collasso.
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INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 024
01. La catena di una volta (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione)
deve essere dimensionata per sostenere almeno la spinta minima della volta se i piedritti non sono in grado di sostenere forze orizzontali.
deve essere dimensionata per sostenere almeno la spinta massima della volta.
02. Lo schema seguente rappresenta una volta (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) soggetta al peso proprio ed
alla forza H (spinta), in condizione di equilibrio. Si individui l’affermazione corretta tra le seguenti.
Il luogo dei centri di pressione “A” è associato alla spinta massima, mentre il luogo dei centri di pressione “B” è associato alla spinta minima.
I luoghi dei centri di pressione “A” e “B” sono associati alla stessa spinta in quanto la volta è soggetta al solo peso proprio.
Il luogo dei centri di pressione “A” è associato alla spinta minima, mentre il luogo dei centri di pressione “B” è associato alla spinta massima.
03. Lo schema seguente rappresenta una volta (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) soggetta al peso proprio ed
alla forza H (spinta), in condizione di equilibrio. Si individui l’affermazione corretta tra le seguenti.
Il peso della volta compie lavoro positivo relativamente al meccanismo associato al luogo dei centri di pressione “A” e compie lavoro negativo relativamente al meccanismo
associato al luogo dei centri di pressione “B”.
Il peso della volta compie lavoro negativo relativamente al meccanismo associato al luogo dei centri di pressione “A” e compie lavoro positivo relativamente al meccanismo
associato al luogo dei centri di pressione “B”.
Il peso della volta compie lavoro positivo sia relativamente al meccanismo associato al luogo dei centri di pressione “A” che relativamente al meccanismo associato al luogo
dei centri di pressione “B”.
Il peso della volta compie lavoro negativo sia relativamente al meccanismo associato al luogo dei centri di pressione “A” che relativamente al meccanismo associato al
luogo dei centri di pressione “B”.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
04. Lo schema seguente rappresenta una volta (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) soggetta al peso proprio ed
alla forza H (spinta), in condizione di equilibrio. Si individui l’affermazione corretta tra le seguenti.
La forza H compie lavoro positivo sia relativamente al meccanismo associato al luogo dei centri di pressione “A” che relativamente al meccanismo associato al luogo dei
centri di pressione “B”.
La forza H compie lavoro negativo sia relativamente al meccanismo associato al luogo dei centri di pressione “A” che relativamente al meccanismo associato al luogo dei
centri di pressione “B”.
La forza H compie lavoro negativo relativamente al meccanismo associato al luogo dei centri di pressione “A” e compie lavoro positivo relativamente al meccanismo
associato al luogo dei centri di pressione “B”.
La forza H compie lavoro positivo relativamente al meccanismo associato al luogo dei centri di pressione “A” e compie lavoro negativo relativamente al meccanismo
associato al luogo dei centri di pressione “B”.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 025
01. Lo schema seguente rappresenta una volta di muratura su piedritti anche essi di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e
resistente a compressione). Relativamente al meccanismo identificato dalle quattro cerniere rappresentate, si indichi l’affermazione corretta.
Un incremento della forza P1 produce un incremento del moltiplicatore λ del carico p associato al meccanismo solo se si ha un incremento anche della forza P2.
L’entità delle forze P1 e P2 non influenza il moltiplicatore λ del carico p associato al meccanismo.
Un incremento della forza P1 produce un incremento del moltiplicatore λ del carico p associato al meccanismo indipendentemente dall’entità della forza P2.
Un incremento della forza P1 produce un decremento del moltiplicatore λ del carico p associato al meccanismo indipendentemente dall’entità della forza P2.
02. Lo schema seguente rappresenta una volta di muratura su piedritti anche essi di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e
resistente a compressione). Si identifichi l’affermazione corretta.
Il meccanismo associato al luogo dei centri di pressione rappresentato coinvolge la rotazione antioraria del piedritto di destra.
Il meccanismo associato al luogo dei centri di pressione rappresentato coinvolge la rotazione oraria del piedritto di sinistra.
Il meccanismo associato al luogo dei centri di pressione rappresentato coinvolge la rotazione antioraria del piedritto di sinistra.
Il meccanismo associato al luogo dei centri di pressione rappresentato coinvolge la rotazione oraria del piedritto di destra.
03. Si descriva l’effetto del rinfianco sul carico di collasso di una volta soggetta a carichi variabili verticali (proporzionali ad un moltiplicatore). Si utilizzino gli
schemi necessari per mostrare le affermazioni riportate e si dia giustificazione meccanica delle formule utilizzate, specificando con precisione il significato dei
simboli utilizzati.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
04. Nello schema di figura, il pannello A è di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) l’asta BC è di
materiale elastico lineare. Si calcoli il moltiplicatore di collasso λ della forza F, essendo γm = 18 kN/m3 il peso specifico della muratura. Il pannello ha profondità
(dimensione ortogonale al piano del foglio) pari a 1.2 m. Si rappresenti il corrispondente meccanismo. Si riportino in dettaglio i calcoli svolti e si specifichi il senso
fisico delle formule impiegate.
05. Nello schema di figura, il pannello A è di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) l’asta BC è di
materiale elastico lineare. Si calcoli il moltiplicatore di collasso λ della forza F, essendo γm = 18 kN/m3 il peso specifico della muratura. Il pannello ha profondità
(dimensione ortogonale al piano del foglio) pari a 1.2 m. Si rappresenti il corrispondente meccanismo. Si riportino in dettaglio i calcoli svolti e si specifichi il senso
fisico delle formule impiegate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
06. Nello schema di figura, i pannelli A e B sono di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) le aste CD e
CE sono di materiale elastico lineare. Si calcoli il moltiplicatore di collasso λ della forza F, essendo γm = 18 kN/m3 il peso specifico della muratura. I pannelli
hanno profondità (dimensione ortogonale al piano del foglio) pari a 1.2 m. Si rappresenti il corrispondente meccanismo. Si riportino in dettaglio i calcoli svolti e si
specifichi il senso fisico delle formule impiegate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
07. Nello schema di figura, i pannelli A e B sono di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) le aste CD e
CE sono di materiale elastico lineare. Il peso specifico della muratura è γm = 18 kN/m3; i pannelli hanno profondità (dimensione ortogonale al piano del disegno)
pari a 1.2 m.
1. Si descriva il meccanismo di collasso specificando le posizioni delle cerniere e le direzioni ed i versi degli spostamenti dei punti D, C ed E;
3. si calcoli l’eccentricità dello sforzo normale nelle sezioni a metà altezza dei pannelli.
08. Nello schema di figura, il pannello A è di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) l’asta BC è di
materiale elastico lineare. La muratura ha peso specifico γm = 18 kN/m3. Il pannello ha profondità (dimensione ortogonale al piano del foglio) pari a 1.2 m.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
09. Nello schema di figura, il pannello M è di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) l’asta BC è di
materiale elastico lineare. La muratura ha peso specifico γm = 18 kN/m3. Il pannello ha profondità (dimensione ortogonale al piano del foglio) pari a 1.2 m.
Giustificando brevemente i risultati
2. si descriva il corrispondente meccanismo specificando la direzione ed il verso degli spostamenti dei punti A, B, C, D, E, G.
3. si calcoli l’eccentricità dello sforzo normale nella sezione orizzontale del pannello distante 1 m dalla sezione di base.
10. Nello schema di figura, il pannello A è di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) l’asta BC è di
materiale elastico lineare. Si calcoli il moltiplicatore di collasso λ della forza F, essendo γm = 18 kN/m3 il peso specifico della muratura. Il pannello ha profondità
(dimensione ortogonale al piano del foglio) pari a 1.2 m. Si rappresenti il corrispondente meccanismo. Si riportino in dettaglio i calcoli svolti e si specifichi il senso
fisico delle formule impiegate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 026
01. Nello schema di figura, i pannelli A e B sono di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) avente peso
specifico γm. Le aste CD e CE sono di materiale elastico lineare. Il meccanismo di collasso del sistema prevede
02. Nello schema di figura, il pannello A è di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) avente peso
specifico γm. L’asta BC è di materiale elastico lineare. Può affermarsi che il moltiplicatore di collasso λc della forza F
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 027
01. Si delinei un procedimento per determinare la capacità sismica di una volta di muratura utilizzando l’approccio dell’analisi limite dei meccanismi di collasso.
Si utilizzino i necessari schemi specificando il significato fisico delle formule utilizzate e definendo con precisione tutti i simboli utilizzati.
02. Nello schema di figura, i pannelli A e B sono di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) le aste CD e
CE sono di materiale elastico lineare. Si calcoli il moltiplicatore di collasso λ della forza F, essendo γm = 18 kN/m3 il peso specifico della muratura. I pannelli
hanno profondità (dimensione ortogonale al piano del foglio) pari a 1.2 m. Si rappresenti il corrispondente meccanismo. Si riportino in dettaglio i calcoli svolti e si
specifichi il senso fisico delle formule impiegate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 028
01. Per una volta a botte di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione), lo spessore minimo
è il minimo spessore della volta per aversi in ogni punto una tensione di compressione inferiore alla resistenza a compressione del materiale.
è il minimo spessore della volta per aversi in ogni punto una tensione tangenziale inferiore alla resistenza a taglio del materiale.
è il minimo spessore della volta che garantisce l’assenza di fessure sotto carichi assegnati.
è il minimo spessore della volta che garantisce l’equilibrio sotto carichi assegnati.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 029
01. Il momento resistente di calcolo di una sezione di muratura (materiale non resistente a trazione) soggetta a sforzo normale nullo
è nullo.
02. Relativamente ad una parete di muratura, il momento resistente di calcolo della sezione di un pannello di una fascia di piano non soggetta a compressione
(materiale non resistente a trazione)
03. Relativamente ad una sezione di muratura di altezza 300 mm (spessore della muratura) e larghezza 600 mm, applicando l’approccio a “stress block” ed
essendo fmd = 5 MPa la resistenza a compressione di calcolo della muratura, si determinino , descrivendo le valutazioni svolte
1. il momento resistente di calcolo corrispondente ad uno sforzo normale di compressione pari a 180 kN;
2. il rapporto tra questo momento resistente ed il momento resistente associato ad una resistenza a compressione infinitamente grande;
3. il massimo momento resistente di calcolo del dominio di resistenza M-N (momento flettente-sforzo normale) e lo sforzo normale corrispondente.
04. Si tracci il dominio di resistenza (sforzo normale-momento flettente) di una sezione di muratura di altezza 300 mm (spessore della muratura) e larghezza 600
mm considerando l’approccio a “stress block”.
Sia fmd = 5 MPa la resistenza a compressione di calcolo della muratura. Si disegnino gli schemi necessari per illustrare il significato fisico delle formule,
definendo con precisione i simboli utilizzati.
05. Si valuti il momento resistente di calcolo MRd di una sezione di muratura di altezza 300 mm (spessore della muratura) e larghezza 600 mm.
ii) considerando il legame elastico perfettamente plastico suggerito nelle linee guida CNR DT200
Siano fmd = 5 MPa la resistenza a compressione di calcolo della muratura, e NSd = 0.1Afmd lo sforzo normale agente (A è l’area della sezione della muratura).
Si disegnino gli schemi necessari per illustrare il significato fisico delle formule, definendo con precisione i simboli utilizzati.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 030
01. Il taglio resistente di calcolo di una sezione di muratura, secondo l’apporoccio di Mohr-Coulomb
dipende dallo sforzo normale agente ma non dal momento flettente agente.
dipende sia dallo sforzo normale agente che dalla sua eccentricità.
02. Considerando nulla la coesione del materiale, il taglio resistente di calcolo di una sezione di muratura, secondo l’approccio di Mohr-Coulomb
dipende sia dallo sforzo normale agente che dalla sua eccentricità.
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Docente: Focacci Francesco
Lezione 031
01. Si identifichi l’affermazione corretta tra le seguenti.
Il modulo elastico delle fibre di vetro è inferiore a quello delle fibre di carbonio.
Il modulo elastico delle fibre di PBO è inferiore a quello delle fibre di carbonio.
Il modulo elastico delle fibre di PBO è inferiore a quello delle fibre di vetro.
si caratterizza con un solo spessore nominale, dipendente dalla quantità totale di fibre.
si caratterizza con due spessori nominali, ciascuno associato alla quantità di fibre aventi una certa direzione.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
Lezione 034
01. In una prova di pull-off
la crisi può avvenire per la rottura a trazione del materiale di supporto; in questo caso il risultato è soddisfacente.
la crisi può avvenire per rottura a trazione sulla superficie di interfaccia tra rinforzo e supporto; in questo caso il risultato è soddisfacente.
la crisi può avvenire per rottura a taglio sulla superficie di interfaccia tra rinforzo e supporto; in questo caso il risultato non è soddisfacente.
la crisi può avvenire per la rottura a trazione del materiale di supporto; in questo caso il risultato non è soddisfacente.
02. In una trave di calcestruzzo armato rinforzata con materiale composito e testata a flessione
si osserva, di solito, una crisi per delaminazione con superficie di frattura nel supporto nel caso di rinforzo con FRCM.
si osserva, di solito, una crisi per delaminazione all’interfaccia tra fibre e matrice o nella matrice nel caso di rinforzo con FRP.
si osserva, di solito, una crisi per delaminazione con superficie di frattura nel supporto nel caso di rinforzo con FRP.
si osserva, di solito, una crisi per schiacciamento del calcestruzzo nel caso di rinforzo con FRP.
03. In una trave di calcestruzzo armato rinforzata con materiale composito e testata a flessione
la crisi per sfilamento delle fibre dalla matrice è tipica di alcuni compositi FRCM e non avviene con i compositi FRP.
la crisi per sfilamento delle fibre dalla matrice è tipica di alcuni compositi FRP e non avviene con i compositi FRCM.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
Lezione 036
01. La lunghezza di trasferimento efficace
03. Se un rinforzo di materiale composito è ancorato ad un supporto per una lunghezza L superiore alla lunghezza di trasferimento efficace Leff
la massima forza trasferibile per aderenza tra rinforzo e supporto è superiore alla massima forza che può essere trasferita per L = Leff.
la massima forza trasferibile per aderenza non dipende dalla larghezza del rinforzo.
la massima forza trasferibile per aderenza tra rinforzo e supporto è uguale alla massima forza che può essere trasferita per L = Leff.
la massima forza trasferibile per aderenza non dipende dallo spessore del rinforzo.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 037
01. L’energia di frattura della superficie di interfaccia tra un rinforzo ed un supporto può esprimersi in
N/mm.
kN.
J/m.
kNm.
02. Per un’interfaccia caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura
la massima forza trasferibile per aderenza può essere espressa in funzione della pendenza del tratto crescente, cioè del rapporto tra e s m.
la massima forza trasferibile per aderenza può essere espressa in funzione del prodotto tra e s m.
la massima forza trasferibile per aderenza può essere espressa in funzione del prodotto tra e sf.
la massima forza trasferibile per aderenza può essere espressa in funzione del prodotto tra sf e sm.
03. Per un’interfaccia caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura
a parità di tutti gli altri parametri la massima forza trasferibile per aderenza è proporzionale a .
a parità di tutti gli altri parametri la massima forza trasferibile per aderenza è proporzionale a sf.
a parità di tutti gli altri parametri la massima forza trasferibile per aderenza dipende dallo scorrimento sm.
la massima forza trasferibile per aderenza può essere espressa in funzione dell’energia di frattura della superficie di interfaccia.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
04. Per un’interfaccia caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura
la massima forza trasferibile per aderenza aumenta indefinitamente con la lunghezza di ancoraggio.
la massima forza trasferibile per aderenza ha un limite superiore che non può essere superato indipendentemente dalla lunghezza di ancoraggio.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
Lezione 038
01. Per un’interfaccia caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura, istituito un asse x lungo l’interfaccia e detti s(x) lo scorrimento e (x) la tensione
tangenziale all’ascissa x, la lunghezza di trasferimento efficace resta identificata dalla condizione
(x) = 0.
s(x) = sf.
(x) = m.
s(x) = sm.
02. Con riferimento allo schema seguente, si delinei il procedimento per determinare analiticamente le relazioni P(sL) e P(sF) con l’ausilio degli schemi necessari,
specificando il significato fisico delle relazioni impiegate e definendo con precisione tutti i simboli utilizzati. Si tracci e si commenti un andamento qualitativo di
queste funzioni conseguente alla legge coesiva di figura.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
Lezione 039
01. Per il sistema di figura, tenendo presente che l’interfaccia tra rinforzo e supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura, la tensione del
rinforzo corrispondente alla massima forza trasferibile per aderenza
02. Per il sistema di figura, tenendo presente che l’interfaccia tra rinforzo e supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura
la massima forza trasferibile per aderenza è proporzionale alla larghezza del rinforzo.
la massima forza trasferibile per aderenza diminuisce con l’aumentare dello spessore del rinforzo.
la massima forza trasferibile per aderenza è proporzionale allo spessore del rinforzo.
la massima forza trasferibile per aderenza non dipende dal modulo elastico del rinforzo.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
03. Per il sistema di figura, tenendo presente che l’interfaccia tra rinforzo e supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura
quando la forza P è massima la tensione tangenziale di interfaccia nel punto B non può essere nulla.
04. Per il sistema di figura, tenendo presente che l’interfaccia tra rinforzo e supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura e che la lunghezza
di ancoraggio è uguale alla lunghezza di trasferimento efficace, può affermarsi che
alla massima forza P applicabile corrisponde scorrimento nullo del punto B e uguale a sf nel punto A.
alla massima forza P applicabile corrisponde scorrimento nullo del punto A e uguale a sf nel punto B.
alla massima forza P applicabile corrispondono scorrimenti nulli per un’estensione di rinforzo di lunghezza finita ma inferiore a L.
alla massima forza P applicabile corrispondono scorrimenti non nulli per l’intera estensione del rinforzo.
05. Per il sistema di figura, tenendo presente che l’interfaccia tra rinforzo e supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura
lo scorrimento nel punto A è nullo finché la tensione tangenziale all’interfaccia non raggiunge m nel punto A stesso.
lo scorrimento nel punto A è nullo finché la forza P non raggiunge una certa intensità.
lo scorrimento nel punto A è non nullo per ogni intensità della forza P.
al crescere della forza P, appena lo scorrimento del punto B è non nullo anche lo scorrimento del punto A è non nullo.
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06. Per il sistema di figura, tenendo presente che l’interfaccia tra rinforzo e supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura
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Lezione 040
01. L’interfaccia tra un rinforzo FRP ed il supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura. A parità di ogni altra condizione, può affermarsi
che la lunghezza di trasferimento efficace raddoppia
se lo scorrimento sf raddoppia.
02. Per il sistema di figura, tenendo presente che l’interfaccia tra rinforzo e supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura, la lunghezza di
trasferimento efficace tende ad infinito se
0 = 0.
sm = 0.
sm = sf.
0 = m
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
03. Per il sistema di figura, tenendo presente che l’interfaccia tra rinforzo e supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura, il distacco del
rinforzo dal supporto
inizia in corrispondenza del punto B e si propaga con P costante verso il punto A se L è maggiore della lunghezza di trasferimento efficace.
inizia in corrispondenza del punto B ed al crescere di P si propaga verso il punto A se L è maggiore della lunghezza di trasferimento efficace.
inizia in corrispondenza del punto B e si propaga con P costante verso il punto A se L è minore della lunghezza di trasferimento efficace.
inizia in corrispondenza del punto A e si propaga con P costante verso B se L è maggiore della lunghezza di trasferimento efficace.
04. Per il sistema di figura, tenendo presente che l’interfaccia tra rinforzo e supporto è caratterizzata da una legge coesiva tipo quella di figura, la lunghezza di
trasferimento efficace
05. Prove di tipo “double lap shear tests” eseguite su un composito FRCM con fibre di PBO hanno mostrato che
06. Prove di tipo “double lap shear tests” eseguite su un composito FRCM con fibre di PBO hanno mostrato che
la deformazione delle fibre corrispondente alla massima forza trasferibile per aderenza è approssimativamente 0.8‰.
la deformazione delle fibre corrispondente alla massima forza trasferibile per aderenza è approssimativamente 8‰.
la deformazione delle fibre corrispondente alla massima forza trasferibile per aderenza è approssimativamente 0.08‰.
la deformazione delle fibre corrispondente alla massima forza trasferibile per aderenza è approssimativamente 8%.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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07. Lo schema della figura seguente rappresenta un rinforzo di FRP applicato ad un supporto di calcestruzzo e la legge aderenza-scorrimento che caratterizza
l’interfaccia tra i due materiali.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Lezione 041
01. La figura rappresenta un composito FRP incollato su un elemento di muratura e le leggi coesive che caratterizzano le interfacce FRP-mattone ed FRP-malta.
può essere superiore alla lunghezza di trasferimento efficace dell’interfaccia tra FRP e mattoni.
02. La figura rappresenta un composito FRP incollato su un elemento di muratura e le leggi coesive che caratterizzano le interfacce FRP-mattone ed FRP-malta.
La lunghezza della zona di trasferimento
è costante all'aumentare di P.
può essere inferiore alla lunghezza di trasferimento efficace dell’interfaccia tra FRP e mattoni.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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03. La figura rappresenta un composito FRP incollato su un elemento di muratura e le leggi coesive che caratterizzano le interfacce FRP-mattone ed FRP-malta.
Si identifichi l’affermazione corretta tra le seguenti.
La tensione tangenziale (x) è discontinua in corrispondenza dei giunti tra blocchi e malta
Lo scorrimento all'interfaccia s(x) è discontinuo in corrispondenza dei giunti tra blocchi e malta.
La deformazione del composito ε(x) è discontinua in corrispondenza dei giunti tra blocchi e malta.
04. La figura rappresenta un composito FRP incollato su un elemento di muratura e le leggi coesive che caratterizzano le interfacce FRP-mattone ed FRP-malta.
Sia Leff la lunghezza di trasferimento efficace che caratterizza l’interfaccia FRP-mattone.
la massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-muratura è uguale alla massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-mattone se tm < Leff.
la massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-muratura è uguale alla massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-mattone se bb < Leff.
la massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-muratura è uguale alla massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-mattone se bb > Leff.
la massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-muratura è uguale alla massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-mattone se tm > Leff.
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05. La figura rappresenta un composito FRP incollato su un elemento di muratura e le leggi coesive che caratterizzano le interfacce FRP-mattone ed FRP-malta.
La curva P(sL) del sistema di figura (sL è lo scorrimento dell’estremo caricato), se la lunghezza dell’incollaggio è sufficientemente grande
presenta un tratto crescente seguito da un tratto nel quale la forza ha un andamento oscillante.
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Lezione 043
01. La figura rappresenta un composito FRP incollato su un elemento di muratura e la legge coesiva che caratterizza l’interfaccia FRP-mattone. Le tensioni
tangenziali sono nulle all’interfaccia FRP-malta. Siano Pmax0 la massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-muratura, Pu la massima forza trasferibile
all’interfaccia FRP-mattone, Leff la lunghezza di trasferimento efficace dell’interfaccia FRP-mattone e pmax0 = Pmax0/Pu. Può affermarsi che
02. La figura rappresenta un composito FRP incollato su un elemento di muratura e la legge coesiva che caratterizza l’interfaccia FRP-mattone. Le tensioni
tangenziali sono nulle all’interfaccia FRP-malta. Siano Pmax0 la massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-muratura, Pu la massima forza trasferibile
all’interfaccia FRP-mattone, Leff la lunghezza di trasferimento efficace dell’interfaccia FRP-mattone e pmax0 = Pmax0/Pu. Può affermarsi che
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
03. La figura rappresenta un composito FRP incollato su un elemento di muratura e la legge coesiva che caratterizza l’interfaccia FRP-mattone. Le tensioni
tangenziali sono nulle all’interfaccia FRP-malta. Siano Pmax0 la massima forza trasferibile all’interfaccia FRP-muratura, Pu la massima forza trasferibile
all’interfaccia FRP-mattone, Leff la lunghezza di trasferimento efficace dell’interfaccia FRP-mattone e pmax0 = Pmax0/Pu. Può affermarsi che
la dipendenza tra pmax0 ed i parametri bb/Leff e tm/bb determinata per la legge coesiva di figura è valida per tutte le leggi coesive a patto che sia definibile l’energia di
frattura dell’interfaccia.
la dipendenza tra pmax0 ed i parametri bb/Leff e tm/bb determinata per la legge coesiva di figura non è valida anche per altre leggi coesive di interfaccia.
la dipendenza tra pmax0 ed i parametri bb/Leff e tm/bb determinata per la legge coesiva di figura è valida per tutte le leggi coesive caratterizzate dalla stessa energia di
frattura.
la dipendenza tra pmax0 ed i parametri bb/Leff e tm/bb determinata per la legge coesiva di figura è valida anche per altre leggi coesive che possono essere ottenute da questa
con opportuni criteri.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Lezione 045
01. L’energia di frattura dell’interfaccia tra un rinforzo FRP ed un supporto di calcestruzzo, secondo l’approccio delle linee guida CNR DT200-2013
dipende dalla resistenza a compressione ma non dalla resistenza a trazione del calcestruzzo.
dipende dalla resistenza a trazione ma non dalla resistenza a compressione del calcestruzzo.
02. Il valore caratteristico dell’energia di frattura dell’interfaccia tra un rinforzo FRP ed un supporto di calcestruzzo, secondo l’approccio delle linee guida CNR
DT200-2013
è espresso in funzione della resistenza a trazione e della resistenza a compressione caratteristiche del calcestruzzo.
è espresso in funzione della resistenza a trazione e della resistenza a compressione medie del calcestruzzo.
03. Per determinare il valore di calcolo dell’energia di frattura dell’interfaccia tra un rinforzo FRP ed un supporto di calcestruzzo, secondo l’approccio delle linee
guida CNR DT200-2013
04. Il coefficiente kb previsto dalla linea guida CNR DT200-2013 per il calcolo dell’energia di frattura dell’interfaccia tra un composito FRP e calcestruzzo
non dipende dal rapporto bf/b, essendo bf la larghezza del rinforzo e b la larghezza del supporto.
è unitario se la larghezza del rinforzo è sufficientemente grande rispetto alla larghezza del supporto.
è una funzione crescente del rapporto bf/b, essendo bf la larghezza del rinforzo e b la larghezza del supporto.
è unitario se la larghezza del rinforzo è sufficientemente piccola rispetto alla larghezza del supporto.
05. Il valore di calcolo della massima forza trasferibile tra un composito FRP ed un supporto di calcestruzzo, secondo l’approccio delle linee guida CNR
DT200-2013
è direttamente proporzionale alla radice quadrata del prodotto tra l’energia di frattura dell’interfaccia e lo spessore nominale del rinforzo.
è direttamente proporzionale all’energia di frattura dell’interfaccia ed alla radice quadrata dello spessore nominale del rinforzo.
è direttamente proporzionale alla radice quadrata del prodotto tra la larghezza e lo spessore nominale del rinforzo.
06. Il valore di calcolo della massima forza trasferibile tra un composito FRP ed un supporto di calcestruzzo, secondo l’approccio delle linee guida CNR
DT200-2013
07. Il valore di calcolo della massima forza trasferibile tra un composito FRP ed un supporto di muratura, secondo l’approccio delle linee guida CNR DT200-2013
viene determinato considerando il supporto non omogeneo, cioè costituito da blocchi e malta.
dipende dalle proprietà meccaniche della matrice utilizzata per l’incollaggio delle fibre.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
08. Sia per un supporto di calcestruzzo che per un supporto di muratura, secondo l’approccio delle linee guida CNR DT200-2013
all’aumentare del numero di strati di tessuto la forza di delaminazione diminuisce mentre la tensione e la deformazione di delaminazione aumentano.
all’aumentare del numero di strati di tessuto la forza di delaminazione e la tensione di delaminazione aumentano mentre la deformazione di delaminazione diminuisce.
all’aumentare del numero di strati di tessuto la forza di delaminazione aumenta mentre la tensione e la deformazione di delaminazione diminuiscono.
all’aumentare del numero di strati di tessuto la forza di delaminazione, la tensione e la deformazione di delaminazione aumentano.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 046
01. Il rinforzo a flessione con materiali compositi di una sezione di calcestruzzo armato
non incrementa in modo sostanziale il momento di inerzia della sezione fessurata omogeneizzata.
modifica grandemente la posizione del baricentro della sezione interamente reagente omogeneizzata.
02. Il rinforzo a flessione con materiali compositi di un elemento di un telaio di calcestruzzo armato
è particolarmente vantaggioso per incrementare il momento resistente delle sezioni estreme, soggette a momento flettente negativo, di una trave.
è particolarmente vantaggioso per incrementare il momento resistente della sezione di mezzeria, soggetta a momento flettente positivo, di una trave.
è particolarmente vantaggioso per incrementare il momento resistente della sezione di mezzeria di un pilastro.
è particolarmente vantaggioso per incrementare il momento resistente delle sezioni estreme, di un pilastro.
03. Il rinforzo a flessione con materiali compositi di una sezione di calcestruzzo armato
04. Il rinforzo a flessione con materiali compositi di una trave di calcestruzzo armato
di solito non ne modifica sostanzialmente la rigidezza finché le armature metalliche sono in fase elastica.
di solito non ne modifica sostanzialmente la risposta flessionale per carichi superiori a quello che produce lo snervamento delle armature compresse.
di solito non ne modifica sostanzialmente la risposta flessionale per carichi superiori a quello che produce lo snervamento delle armature tese.
05. Lo schema seguente rappresenta una trave di calcestruzzo armato soggetta ad un carico verticale rinforzata con materiali compositi (A e B). Siano MRdn e M
Rdp i momenti resistenti di calcolo delle sezioni di estremità e di mezzeria, rispettivamente e siano MRdn0 e MRdp0 i momenti resistenti di calcolo delle sezioni di
estremità e di mezzeria in assenza di rinforzo, rispettivamente.
Escludendo un collasso per raggiungimento del taglio resistente di calcolo, si identifichi l’affermazione corretta tra le seguenti.
Il carico di collasso della trave è lo stesso che si avrebbe rinforzandola con i soli rinforzi A.
Il carico di collasso della trave rinforzata è più grande del carico di collasso della trave non rinforzata in quanto, in modulo, MRdp>MRdp0 e MRdn>MRdn0.
Il carico di collasso della trave è lo stesso che si avrebbe rinforzandola con il solo rinforzo B.
Il carico di collasso della trave con i soli rinforzi A è più grande del carico di collasso della trave con il solo rinforzo B.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
06. Lo schema seguente rappresenta una trave di calcestruzzo armato soggetta ad un carico verticale. Per incrementarne il carico di collasso
è necessario disporre sia i rinforzi di materiale composito indicati con “A” che il rinforzo di materiale composito indicato con “B”.
07. Lo schema seguente rappresenta una trave di calcestruzzo armato rinforzata con materiali compositi ed il diagramma del momento flettente relativo ad una
combinazione di carico allo stato limite ultimo. Può affermarsi che
i rinforzi “A” incrementano il momento resistente negativo delle sezioni estreme della trave mentre il rinforzo “B” incrementa il momento resistente positivo della sua
sezione di mezzeria.
il rinforzo “B” incrementa il momento resistente positivo della sezione di mezzeria grazie anche al contributo dei rinforzi “A”.
il rinforzo "B" è inefficace se non è prolungato fino all’intersezione della trave con i pilastri.
i rinforzi “A” non incrementano il momento resistente negativo delle sezioni estreme della trave mentre il rinforzo “B” incrementa il momento resistente positivo della sua
sezione di mezzeria.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 047
01. Nella figura seguente la curva (a) rappresenta il diagramma momento-curvatura di una sezione di calcestruzzo armato, mentre la curva (b) rappresenta il
diagramma momento-curvatura della stessa sezione rinforzata a flessione con un materiale composito.
il punto F rappresenta il massimo momento flettente occorso prima dell’applicazione del rinforzo.
02. Per una sezione di calcestruzzo armato soggetta a flessione retta e rinforzata a flessione con FRP (rinforzi disposti al lembo teso) soggetta ad un momento
flettente M inferiore al momento resistente
la deformazione delle fibre è sempre superiore alla deformazione delle armature tese.
la deformazione delle fibre è sempre inferiore alla deformazione delle armature tese.
la deformazione delle fibre è sempre inferiore alla deformazione di snervamento delle armature tese.
03. Secondo l’approccio della linea guida CNR DT200-2013, nel caso di rinforzo a flessione con FRP di una trave di calcestruzzo armato, le proprietà di calcolo
dei materiali esistenti si valutano a partire
04. Secondo l’approccio della linea guida CNR DT200-2013, nel caso di rinforzo a flessione con FRP di una trave di calcestruzzo armato
la deformazione del rinforzo alla quale si ha la delaminazione intermedia è uguale della deformazione del rinforzo alla quale si ha la delaminazione di estremità.
non c’è nessuna relazione tra la deformazione del rinforzo alla quale si ha la delaminazione intermedia e la deformazione del rinforzo alla quale si ha la delaminazione di
estremità.
la deformazione del rinforzo alla quale si ha la delaminazione intermedia è più piccola della deformazione del rinforzo alla quale si ha la delaminazione di estremità.
la deformazione del rinforzo alla quale si ha la delaminazione intermedia è più grande della deformazione del rinforzo alla quale si ha la delaminazione di estremità.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
05. La differenza di deformazione tra un rinforzo flessionale di materiale composito e la superficie di calcestruzzo sulla quale è incollato
si valuta con riferimento alla sezione fessurata se il momento agente durante le operazioni di incollaggio è più grande del momento di fessurazione; in caso contrario si
valuta con riferimento alla sezione non fessurata.
valuta con riferimento alla sezione non fessurata se il momento agente durante le operazioni di incollaggio è più grande del momento di fessurazione; in caso contrario si
valuta con riferimento alla sezione fessurata.
06. La differenza di deformazione tra un rinforzo flessionale di materiale composito e la superficie di calcestruzzo sulla quale è incollato
si valuta con riferimento alla struttura non rinforzata sulla quale agiscono i carichi effettivamente presenti durante le operazioni di incollaggio.
si valuta con riferimento al massimo carico che ha agito sulla struttura dalla sua costruzione alla realizzazione delle operazioni di incollaggio.
07. Per una trave di calcestruzzo armato rinforzata a flessione con FRP
la risposta strutturale si modifica solo per carichi inferiori a quello che produce la fessurazione del calcestruzzo.
la risposta strutturale si modifica solo per carichi inferiori a quello agente sulla trave all’atto dell’applicazione del rinforzo.
la risposta strutturale si modifica solo per carichi superiori a quello agente sulla trave all’atto dell’applicazione del rinforzo.
la risposta strutturale si modifica solo per carichi inferiori a quello che produce lo snervamento delle armature tese.
08. Nel calcolo flessionale di una sezione di calcestruzzo armato rinforzata a flessione con FRP
si ipotizza che la differenza tra la deformazione del rinforzo e quella della superficie sulla quale il rinforzo sia nulla.
si ipotizza che la differenza tra la deformazione del rinforzo e quella della superficie sulla quale il rinforzo è incollato aumenti linearmente all’aumentare del momento
flettente.
si ipotizza che la differenza tra la deformazione del rinforzo e quella della superficie sulla quale il rinforzo è incollato diminuisca linearmente all’aumentare del momento
flettente.
si ipotizza che la differenza tra la deformazione del rinforzo e quella della superficie sulla quale il rinforzo è incollato si mantenga costante all’aumentare del momento
flettente.
si raggiunge il distacco del rinforzo dal calcestruzzo prima dello snervamento delle armature metalliche.
il momento ultimo e la curvatura ultima della sezione aumentano all’aumentare della sezione di rinforzo.
il momento ultimo aumenta all'aumentare della sezione di rinforzo, mentre la rigidezza flessionale diminuisce.
il momento ultimo aumenta all'aumentare della sezione di rinforzo, mentre la curvatura ultima diminuisce all'aumentare della sezione di rinforzo.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 048
01. Per una sezione rinforzata a flessione con un materiale composito FRP le condizioni da imporre per determinare il momento resistente di calcolo sono
raggiungimento della deformazione ultima del calcestruzzo compresso e raggiungimento della deformazione di fessurazione del calcestruzzo teso.
raggiungimento della deformazione ultima del calcestruzzo compresso e raggiungimento della deformazione di rottura delle armature metalliche.
raggiungimento della deformazione ultima del calcestruzzo compresso e raggiungimento della deformazione di snervamento delle armature metalliche.
raggiungimento della deformazione ultima del calcestruzzo compresso e raggiungimento della deformazione di delaminazione del rinforzo.
02. Secondo l’approccio della linea guida CNR DT200-2013, nel caso di rinforzo a flessione con FRP di una trave di calcestruzzo armato
la verifica nei confronti della delaminazione di estremità si conduce con riferimento al momento flettente all’estremo della trave.
a favore di sicurezza la verifica nei confronti della delaminazione di estremità si conduce con riferimento al diagramma del momento non traslato.
la verifica nei confronti della delaminazione di estremità si conduce con riferimento al momento flettente massimo.
la verifica nei confronti della delaminazione di estremità si conduce con riferimento al diagramma del momento traslato per effetto delle fessure inclinate nel calcestruzzo.
03. La figura seguente rappresenta una sezione di calcestruzzo armato rinforzata con un composito FRP incollato all’intradosso ed un diagramma delle
deformazioni. Volendo determinare il momento resistente di calcolo della sezione rinforzata
si deve imporre che la deformazione εst sia superiore alla deformazione di snervamento di calcolo dell’acciaio se l’acciaio si considera elastico perfettamente plastico.
si deve imporre che la deformazione ε0 sia uguale alla deformazione di fessurazione del calcestruzzo.
di deve imporre che la deformazione εf sia uguale alla deformazione di delaminazione del rinforzo e controllare che la deformazione εcc non superi la deformazione di
rottura per compressione del calcestruzzo.
si deve imporre che la deformazione εcc sia uguale alla deformazione di rottura per compressione del calcestruzzo se l’acciaio si considera elastico perfettamente plastico.
04. Per una sezione rinforzata a flessione con un materiale composito FRP
la rottura lato teso si ha per il raggiungimento della deformazione di delaminazione del rinforzo in quanto questa è più grande della deformazione ultima delle armature
metalliche.
la rottura lato teso si ha per il raggiungimento della deformazione di delaminazione del rinforzo in quanto questa è più piccola della deformazione ultima delle armature
metalliche.
la rottura lato teso si ha per il raggiungimento della deformazione di fessurazione del calcestruzzo in quanto la fessurazione del calcestruzzo produce la delaminazione del
rinforzo.
la rottura lato teso si ha per il raggiungimento della deformazione ultima delle armature metalliche in quanto questa è più grande della deformazione di delaminazione del
rinforzo.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
05. Secondo l’approccio della linea guida CNR DT200-2013, nel caso di rinforzo a flessione con FRP di una trave di calcestruzzo armato
la deformazione di delaminazione di estremità è, a meno dei coefficienti di sicurezza, uguale alla deformazione di delaminazione intermedia se la lunghezza di ancoraggio
è inferiore alla lunghezza di trasferimento efficace.
la deformazione di delaminazione di estremità è superiore alla deformazione di delaminazione intermedia se la lunghezza di ancoraggio è superiore alla lunghezza di
trasferimento efficace.
la deformazione di delaminazione di estremità è, a meno dei coefficienti di sicurezza, uguale alla deformazione di delaminazione intermedia se la lunghezza di ancoraggio
è superiore alla lunghezza di trasferimento efficace.
la deformazione di delaminazione di estremità è, a meno dei coefficienti di sicurezza, la dilatazione di delaminazione che si ottiene con prove tipo single-lap shear test.
06. La figura seguente rappresenta una sezione di calcestruzzo armato rinforzata con un composito FRP incollato all’intradosso ed un diagramma delle
deformazioni. Volendo determinare il momento resistente di calcolo della sezione rinforzata
si deve imporre che deformazione del rinforzo sia uguale alla sua deformazione di rottura di calcolo.
si può, con buona approssimazione, considerare nulla la deformazione ε0 dell’intradosso all’atto dell’applicazione del rinforzo.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
07. La figura seguente rappresenta la sezione di mezzeria di una trave di calcestruzzo armato rinforzata con uno strato di un composito FRP incollato
all’intradosso. Sia ΔMRd l’incremento di momento resistente prodotto dal rinforzo ( essendo MRd il momento resistente della sezione
rinforzata ed MRd0 il momento resistente della sezione non rinforzata). Considerando che la crisi flessionale si ha per raggiungimento della deformazione di
delaminazione intermedia del rinforzo, può affermarsi che rinforzando la stessa sezione con un ulteriore strato di FRP dello stesso tipo il nuovo incremento di
momento resistente è, approssimativamente
08. Per una trave rinforzata a flessione con materiale composito, la verifica nei confronti della delaminazione di estremità
viene condotta considerando un momento flettente superiore a quello che deriva dall’analisi strutturale.
viene condotta considerando il momento flettente agente nella sezione all’estremo del rinforzo.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 049
01. Per il calcolo delle tensioni in esercizio di una sezione di calcestruzzo armato inflessa rinforzata con FRP
non può usarsi la formula di Navier con il momento di inerzia della sezione fessurata rinforzata a causa del fatto che il composito è, in generale, soggetto ad una
deformazione inferiore a quella della superficie sulla quale è incollato.
può usarsi la formula di Navier con il momento di inerzia della sezione non fessurata rinforzata in quanto il composito è, in generale, soggetto ad una deformazione
inferiore a quella della superficie sulla quale è incollato.
può usarsi la formula di Navier con il momento di inerzia della sezione fessurata rinforzata in quanto il composito è, in generale, soggetto ad una deformazione inferiore a
quella della superficie sulla quale è incollato.
non può usarsi la formula di Navier con il momento di inerzia della sezione fessurata rinforzata a causa del fatto che il composito è, in generale, soggetto ad una
deformazione superiore a quella della superficie sulla quale è incollato.
02. Per il calcolo delle tensioni in esercizio di una sezione di calcestruzzo armato inflessa rinforzata con FRP, secondo l’approccio della linea guida CNR
DT200-2013
si calcolano le tensioni considerando il momento flettente agente ed il momento di inerzia della sezione fessurata non rinforzata.
si calcolano le tensioni considerando il momento flettente agente ed il momento di inerzia della sezione fessurata rinforzata.
si sommano le tensioni prodotte dal carico agente durante l’applicazione del rinforzo alle tensioni prodotte da ulteriori incrementi di carico.
si calcolano le tensioni considerando il momento flettente agente ed il momento di inerzia della sezione non fessurata rinforzata.
03. Per una sezione di calcestruzzo armato rinforzata a flessione con un materiale composito FRP, il calcolo delle tensioni in esercizio
può, di solito, essere implementato considerando legami costitutivi lineari per tutti i materiali ed il calcestruzzo non resistente a trazione.
può, di solito, essere implementato considerando legami costitutivi lineari per tutti i materiali tranne l’acciaio teso che si considera snervato.
deve essere implementato considerando il calcestruzzo resistente a trazione se il momento flettente è inferiore al momento di fessurazione del calcestruzzo.
può, di solito, essere implementato considerando legami costitutivi lineari per tutti i materiali ed il calcestruzzo non fessurato.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 050
01. Si valuti (anche in via approssimata) il momento resistente di calcolo della sezione di figura (sezione della trave di una struttura esistente) e si dimensioni in
via preliminare un intervento di rinforzo per incrementarlo del 20%. Si giustifichino i calcoli svolti con gli schemi necessari specificando il senso fisico delle
relazioni utilizzate e definendo con precisione il significato dei simboli. Relativamente a quanto non riportato in figura, si facciano ragionevoli assunzioni,
indicandole nel procedimento.
02. Si valuti (anche in via approssimata) il momento resistente di calcolo della sezione di figura (sezione della trave di una struttura esistente) e si dimensioni in
via preliminare un intervento di rinforzo per incrementarlo del 30%. Si giustifichino i calcoli svolti con gli schemi necessari specificando il senso fisico delle
relazioni utilizzate e definendo con precisione il significato dei simboli. Relativamente a quanto non riportato in figura, si facciano ragionevoli assunzioni,
indicandole nel procedimento.
03. Si delinei il procedimento per determinare il momento resistente di calcolo di una sezione di calcestruzzo armato rinforzata a flessione con un materiale
composito disegnando gli schemi necessari, definendo i simboli ed il significato fisico delle relazioni utilizzate.
04. Si delinei il procedimento per determinare le tensioni dei materiali in esercizio per una sezione di calcestruzzo armato rinforzata a flessione con un materiale
composito disegnando gli schemi necessari, definendo i simboli ed il significato fisico delle relazioni utilizzate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
05. Si valuti (anche in via approssimata) il momento resistente di calcolo della sezione di figura (sezione di trave di una struttura esistente) e si dimensioni in via
preliminare un intervento di rinforzo per incrementarlo del 20%. In particolare:
2. si descriva la configurazione di rinforzo utilizzata sia relativamente alla geometria che alle caratteristiche meccaniche del rinforzo;
3. si riporti il valore utilizzato della massima deformazione del rinforzo e si descriva brevemente come è stato ottenuto.
06. Si valuti (anche in via approssimata) il momento resistente di calcolo della sezione di figura (sezione di trave di una struttura esistente) e si dimensioni in via
preliminare un intervento di rinforzo per incrementarlo del 20%. In particolare:
2. si descriva la configurazione di rinforzo utilizzata sia relativamente alla geometria che alle caratteristiche meccaniche del rinforzo;
3. si riporti il valore utilizzato della massima deformazione del rinforzo e si descriva brevemente come è stato ottenuto.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 051
01. La differenza di deformazione tra un rinforzo flessionale di materiale composito e la superficie di calcestruzzo sulla quale è incollato
ha una notevole influenza sul momento resistente di calcolo mentre ha modesta influenza sulle tensioni in esercizio dell’acciaio e del calcestruzzo.
ha una modesta influenza sia sul momento resistente di calcolo che sulle tensioni in esercizio dell’acciaio e del calcestruzzo.
ha una modesta influenza sul momento resistente di calcolo mentre ha notevole influenza sulle tensioni in esercizio dell’acciaio e del calcestruzzo.
ha una notevole influenza sia sul momento resistente di calcolo che sulle tensioni in esercizio dell’acciaio e del calcestruzzo.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 052
01. Il taglio-trazione associato alle staffe ed il taglio-compressione associato al calcestruzzo per un elemento di calcestruzzo armato rinforzato a taglio con un
composito FRP, secondo l’approccio della linea guida CNR DT-200 - 2013
si valutano applicando ai valori medi delle proprietà meccaniche di calcestruzzo ed acciaio i fattori di confidenza e considerando unitari i coefficienti parziali di sicurezza.
si valutano applicando ai valori medi delle proprietà meccaniche di calcestruzzo ed acciaio i coefficienti parziali di sicurezza ed i fattori di confidenza.
si valutano applicando i coefficienti parziali di sicurezza alle proprietà caratteristiche del calcestruzzo e dell’acciaio.
si valutano applicando ai valori medi delle proprietà meccaniche di calcestruzzo ed acciaio i coefficienti parziali di sicurezza, considerando unitari i fattori di confidenza.
02. Il taglio resistente di calcolo di un elemento di calcestruzzo armato rinforzato a taglio con un composito FRP, secondo l’approccio della linea guida CNR
DT-200 - 2013
si valuta con riferimento alla deformazione di delaminazione di estremità del rinforzo, in assenza di connettori.
si valuta con riferimento alla deformazione di delaminazione intermedia del rinforzo, in assenza di connettori.
si valuta sempre con riferimento alla resistenza a trazione delle fibre che costituiscono il composito.
03. Il taglio resistente di calcolo di un elemento di calcestruzzo armato rinforzato a taglio con un composito FRP, secondo l’approccio della linea guida CNR
DT-200 - 2013
si valuta con il modello del traliccio di Mörsch, relativamente al quale il rinforzo contribuisce al taglio-trazione.
si valuta con il modello del traliccio di Mörsch, relativamente al quale il rinforzo contribuisce al taglio-compressione.
si valuta con il modello del traliccio di Mörsch solo se i rinforzi hanno le fibre ortogonali rispetto all’asse dell’elemento.
04. Il taglio trazione per un elemento di calcestruzzo armato rinforzato a taglio con un composito FRP, secondo l’approccio della linea guida CNR DT-200 - 2013
si valuta sommando il taglio-trazione associato alle staffe a quello associato ai rinforzi, indipendentemente dalla inclinazione delle staffe e delle fibre.
si valuta sommando il taglio-trazione associato alle staffe a quello associato ai rinforzi solo se le staffe e le fibre hanno la stessa inclinazione.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 053
01. Per un elemento di calcestruzzo armato rinforzato a taglio con un composito FRP, secondo l’approccio della linea guida CNR DT-200 – 2013, il taglio-trazione
di calcolo associato al rinforzo, in assenza di connettori
aumenta all'aumentare della lunghezza di trasferimento efficace del rinforzo solo se i rinforzi sono ortogonali alleasse dell’elemento.
02. Il taglio-trazione associato al rinforzo per un elemento di calcestruzzo armato rinforzato a taglio con un composito FRP, secondo l’approccio della linea guida
CNR DT-200 - 2013
non dipende dal modulo elastico del rinforzo in quanto dipende dalla forza di delaminazione.
03. Con riferimento allo schema seguente, per un elemento di calcestruzzo armato rinforzato a taglio con un composito FRP
il taglio trazione associato al rinforzo ed il taglio trazione associato alle staffe aumentano all'aumentare dell’inclinazione delle bielle compresse mentre il
taglio-compressione diminuisce.
il taglio trazione associato al rinforzo ed il taglio trazione associato alle staffe diminuiscono all’aumentare dell’inclinazione delle bielle compresse mentre il
taglio-compressione aumenta.
il taglio trazione associato al rinforzo aumenta all'aumentare dell’inclinazione delle bielle compresse, mentre il taglio-compressione ed il taglio trazione associato alle
staffe diminuiscono.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
04. Con riferimento allo schema seguente può affermarsi che il taglio-trazione
dipende dalla lunghezza di trasferimento efficace solo se le fasce di rinforzo non sono ortogonali all’asse dell’elemento (β = 90°).
05. Si delinei il procedimento per determinare il taglio resistente di calcolo per un elemento di calcestruzzo armato rinforzato a taglio con un materiale composito
disegnando gli schemi necessari, definendo tutti i simboli utilizzati e specificando il significato fisico e le ipotesi alla base delle relazioni impiegate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 054
01. La rottura di un elemento monodimensionale di calcestruzzo confinato con un materiale composito e soggetto a compressione
02. Si identifichi l’affermazione corretta tra le seguenti relative ad un cilindro di calcestruzzo confinato soggetto a sforzo normale centrato di compressione.
04. Si determini, anche in via approssimata, il taglio resistente di calcolo della trave la cui sezione è mostrata in figura e si dimensioni in via preliminare una
configurazione di rinforzo per incrementarlo del 25%. Sia fcm = 25 MPa, fym = 400 MPa. Si giustifichino i calcoli svolti con gli schemi necessari specificando il
senso fisico delle relazioni utilizzate e definendo con precisione il significato dei simboli. Relativamente a quanto non riportato in figura, si facciano ragionevoli
assunzioni, indicandole nel procedimento.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 055
01. Secondo l’approccio di Mander (1988)
la resistenza a compressione del calcestruzzo confinato si determina in funzione di due tensioni trasversali di confinamento che possono essere diverse tra loro.
la resistenza a compressione del calcestruzzo confinato si determina in funzione della minima tensione trasversale di confinamento.
la resistenza a compressione del calcestruzzo confinato si determina in funzione della massima tensione trasversale di confinamento.
la resistenza a compressione del calcestruzzo confinato si determina in funzione di una tensione di confinamento media.
02. Per un elemento di sezione circolare confinato in modo continuo con un materiale composito
la tensione di confinamento è la stessa su ogni giacitura parallela all’asse longitudinale ed in ogni punto dell’elemento.
03. Per un elemento di sezione rettangolare confinato in modo continuo con un materiale composito
la tensione di confinamento è massima nelle vicinanze degli spigoli ed è tanto maggiore quanto più il raggio dello smusso dello spigolo è piccolo.
la tensione di confinamento è massima nelle vicinanze degli spigoli ed è tanto maggiore quanto più il raggio dello smusso dello spigolo è grande.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 056
01. Si delinei il procedimento per determinare la resistenza a compressione e la deformazione ultima del calcestruzzo confinato secondo l’approccio della linea
guida linea guida CNR-DT 200 R1/2013 disegnando gli schemi necessari, definendo tutti i simboli utilizzati e specificando il significato fisico e le ipotesi alla base
delle relazioni impiegate. Si consideri il caso della sezione rettangolare con fasciature disposte in modo discontinuo.
02. Si delinei il procedimento per determinare le tensioni di confinamento per una sezione rettangolare con fasciatura discontinua lungo l’asse longitudinale
disegnando gli schemi necessari, definendo tutti i simboli utilizzati e specificando il significato fisico e le ipotesi alla base delle relazioni impiegate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 057
01. Secondo l’approccio della linea guida CNR DT200-2013
la deformazione ultima a compressione del calcestruzzo confinato aumenta proporzionalmente alla tensione di confinamento efficace.
la resistenza a compressione del calcestruzzo confinato aumenta proporzionalmente alla sezione del rinforzo.
la rigidezza del calcestruzzo confinato aumenta proporzionalmente alla tensione di confinamento efficace.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 058
01. Il momento resistente di calcolo di una sezione di calcestruzzo armato confinata con un materiale composito
si determina considerando la tensione di confinamento associata alla tensione di rottura del composito.
si determina come per una sezione non confinata sostituendo al legame costitutivo del calcestruzzo non confinato quello del calcestruzzo confinato.
02. Secondo l’approccio della linea guida CNR DT200 2013 il legame costitutivo del calcestruzzo confinato
è costituito da un tratto parabolico seguito da un tratto la cui pendenza costante dipende dalla sezione delle fibre del materiale composito confinante.
è costituito da un tratto parabolico seguito da un tratto la cui pendenza costante dipende dalla sezione delle armature longitudinali.
è costituito da un tratto parabolico seguito da un tratto la cui pendenza non è costante e dipende dalla tensione di confinamento durante il processo di carico.
03. Secondo l’approccio della linea guida CNR DT200 2013, nel caso di confinamento con FRP di un elemento compresso di calcestruzzo, a parità di sezione delle
fibre
04. L’effetto del confinamento sul legame momento-curvatura di un concio di calcestruzzo armato
è molto più evidente in termini di incremento di resistenza flessionale che di incremento di capacità deformativa se lo sforzo normale agente è nullo.
è molto più evidente in termini di incremento di capacità deformativa che di incremento di resistenza flessionale, a meno che lo sforzo normale di trazione agente non sia
molto elevato.
è molto più evidente in termini di incremento di capacità deformativa che di incremento di resistenza flessionale, a meno che lo sforzo normale di compressione agente
non sia molto elevato.
è molto più evidente in termini di incremento di capacità deformativa che di incremento di resistenza flessionale solo se lo sforzo normale agente è nullo.
05. Si delinei il procedimento per determinare la curvatura ultima ed il momento resistente di calcolo di una sezione rettangolare di calcestruzzo confinato
soggetta ad un assegnato sforzo normale di compressione secondo l’approccio della linea guida linea guida CNR-DT 200 R1/2013. Si disegnando gli schemi
necessari, definendo tutti i simboli utilizzati e specificando il significato fisico delle relazioni impiegate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 059
01. Si identifichi l’affermazione corretta tra le seguenti, relative al confinamento del calcestruzzo
di solito il confinamento delle zone terminali di un pilastro produce un sensibile incremento di capacità di rotazione rispetto alla corda ed un sensibile incremento di
momento resistente.
di solito il confinamento delle zone terminali di un pilastro produce un sensibile incremento di capacità di rotazione rispetto alla corda ma un piccolo incremento di
momento agente.
di solito il confinamento delle zone terminali di un pilastro produce un sensibile incremento di capacità di rotazione rispetto alla corda ma un trascurabile incremento di
momento resistente.
di solito il confinamento delle zone terminali di un pilastro produce un sensibile incremento di rotazione rispetto alla corda sotto assegnati carichi sismici ma un piccolo
incremento di momento resistente.
02. Con riferimento allo schema seguente si identifichi l’affermazione corretta tra le seguenti, relative al confinamento del calcestruzzo
il confinamento di un pilastro produce anche un incremento della sua resistenza a taglio in quanto le fibre sono trasversali.
la configurazione di rinforzo di figura non modifica la gerarchia delle resistenze rispetto a quella che caratterizza lo stesso elemento non rinforzato.
il confinamento di un pilastro produce anche un incremento di resistenza a taglio solo se le fibre sono inclinate di 45° rispetto all’asse dell’elemento.
il confinamento di un pilastro non produce anche un incremento di resistenza a taglio in quanto i rinforzi a taglio devono avere le fibre longitudinali.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
03. Lo schema seguente rappresenta un pilastro rinforzato con materiale compositi con le fibre orizzontali. Si identifichi l’affermazione corretta tra le seguenti
supponendo che la struttura di cui il pilastro fa parte sia soggetta ad un’azione sismica.
La configurazione di rinforzo di figura certamente non modifica la gerarchia delle resistenze (flessione/taglio) rispetto a quella che caratterizza lo stesso elemento non
rinforzato in quanto il momento resistente delle sezioni di estremità non si modifica sostanzialmente con il rinforzo.
Se, in assenza di rinforzo, il collasso del pilastro avviene per flessione la configurazione di rinforzo di figura modifica la gerarchia delle resistenze (flessione/taglio) rispetto
a quella che caratterizza lo stesso elemento non rinforzato.
Se, in assenza di rinforzo, il collasso del pilastro avviene per taglio la configurazione di rinforzo di figura può modificare la gerarchia delle resistenze (flessione/taglio)
rispetto a quella che caratterizza lo stesso elemento non rinforzato.
La configurazione di rinforzo di figura certamente modifica la gerarchia delle resistenze (flessione/taglio) rispetto a quella che caratterizza lo stesso elemento non
rinforzato.
04. Si definisca la capacità di rotazione rispetto alla corda e si delinei il procedimento per determinarla nel caso di un elemento di sezione rettangolare soggetto
ad un assegnato sforzo normale di compressione. Si disegnando gli schemi necessari, definendo tutti i simboli utilizzati e specificando il significato fisico delle
relazioni impiegate.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 060
01. Il rinforzo di un elemento di muratura con un materiale composito aderente alla sua superficie
consente al centro di pressione di giacere esternamente alle sezioni nella zona rinforzata.
l’eccentricità limite dello sforzo normale non dipende dal momento resistente della sezione rinforzata.
l’eccentricità limite dello sforzo normale è pari a metà dell’altezza della sezione.
l’eccentricità limite dello sforzo normale dipende dalla resistenza a trazione del rinforzo o dalla massima forza che il rinforzo può trasferire al supporto.
03. In corrispondenza di un tratto di una volta rinforzato con un materiale composito aderente all’intradosso
il luogo dei centri di pressione può uscire dalle sezioni dalla parte dell’estradosso.
il luogo dei centri di pressione non può essere esterno alle sezioni.
il luogo dei centri di pressione può uscire dalle sezioni dalla parte dell’intradosso.
04. I domini (M,N) di figura (M è il momento flettente, N è lo sforzo normale, positivo se di compressione) sono tracciati nell’ipotesi di resistenza a compressione
della muratura tendente ad infinito. Dopo aver riconosciuto quelli relativi ad una sezione rinforzata e quello relativo alla sezione non rinforzata, si identifichi
l’affermazione corretta tra le seguenti.
lo stato di sollecitazione rappresentato dal punto A può sussistere solo se la sezione è rinforzata all’intradosso (cioè per momento flettente positivo).
lo stato di sollecitazione rappresentato dal punto C può sussistere solo se la sezione è rinforzata all’intradosso (cioè per momento flettente positivo).
gli stati di sollecitazione rappresentati dai punti B e D possono sussistere solo se la sezione è rinforzata sia all’estradosso (cioè per momento flettente negativo) che
all’intradosso (cioè per momento flettente positivo).
lo stato di sollecitazione rappresentato dal punto E può sussistere solo se la sezione è rinforzata all’intradosso (cioè per momento flettente positivo).
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
05. Per la volta di muratura (materiale non resistente a trazione) il rinforzo di materiale composito rappresentato incrementa il carico di collasso se il
meccanismo di collasso del sistema in assenza di rinforzo prevede la formazione di una cerniera
all’imposta di sinistra.
06. Per il sistema di muratura di figura (materiale non resistente a trazione) nel quale Ff è la forza di trazione nel rinforzo che ne produce il distacco dal supporto
il moltiplicatore di collasso λc del carico q è non nullo in assenza di rinforzo ed è approssimativamente σfW se σf è la tensione nel rinforzo corrispondente a Ff e W è il
modulo di resistenza della sezione.
il moltiplicatore di collasso λc del carico q è nullo in assenza di rinforzo ed è approssimativamente 8Ffh/(qL2) nella configurazione rinforzata.
il moltiplicatore di collasso λc del carico q è nullo in assenza di rinforzo ed è approssimativamente 16Ffh/(qL2) nella configurazione rinforzata.
il moltiplicatore di collasso λc del carico q nella configurazione rinforzata è più grande di 16Ffh/(qL2).
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
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Lezione 061
01. Con riferimento al meccanismo del seguente schema, nel quale sono rappresentati i baricentri dei tre blocchi
la forza λF compie lavoro positivo mentre lo sforzo normale del rinforzo compie lavoro negativo.
sia la forza λF che lo sforzo normale del rinforzo compiono lavoro negativo.
sia la forza λF che lo sforzo normale del rinforzo compiono lavoro positivo.
la forza λF compie lavoro negativo mentre lo sforzo normale del rinforzo compie lavoro positivo.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
02. Con riferimento al meccanismo del seguente schema, nel quale sono rappresentati i baricentri dei tre blocchi
il peso del blocco 1 compie lavoro positivo e i pesi dei blocchi 2 e 3 compiono lavoro negativo.
i pesi dei blocchi 1 e 3 compiono lavoro positivo e il peso del blocco 2 compie lavoro negativo.
i pesi dei blocchi 1 e 2 compiono lavoro positivo e il peso del blocco 3 compie lavoro negativo.
03. Se una cerniera si forma all’estradosso della sezione A di una volta e la sezione A è rinforzata all’intradosso
il centro di pressione della sezione A giace sul lembo della sezione, all’estradosso.
il centro di pressione della sezione A giace all’esterno della sezione, dalla parte dell’estradosso.
il centro di pressione della sezione A giace all’esterno della sezione, dalla parte dell’intradosso.
il centro di pressione della sezione A giace all’interno della sezione se il momento flettente è negativo.
04. Se una cerniera si forma all’estradosso della sezione A di una volta e la sezione A è rinforzata all’estradosso
il centro di pressione della sezione A giace sul lembo della sezione, all’estradosso.
il centro di pressione della sezione A giace sul lembo della sezione, all’intradosso.
il centro di pressione della sezione A giace all’interno della sezione e non sul suo lembo.
il centro di pressione della sezione A giace all’esterno della sezione, dalla parte dell’intradosso.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
05. Con riferimento al meccanismo del seguente schema, nel quale sono rappresentati i baricentri dei tre blocchi; il moltiplicatore λ della forza F associato al
meccanismo rappresentato
06. Con riferimento al meccanismo del seguente schema, nel quale sono rappresentati i baricentri dei tre blocchi
la forza λF compie lavoro positivo mentre lo sforzo normale del rinforzo non compie lavoro.
sia la forza λF che lo sforzo normale del rinforzo compiono lavoro negativo.
sia la forza λF che lo sforzo normale del rinforzo compiono lavoro positivo.
la forza λF compie lavoro positivo mentre lo sforzo normale del rinforzo copie lavoro negativo.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
07. Se una cerniera si forma all’estradosso della sezione A di una volta e la sezione A è rinforzata all’intradosso
il momento flettente è pari a Nt/2, essendo N lo sforzo normale agente e t lo spessore della volta.
il momento flettente è pari al momento resistente della sezione A associato allo sforzo normale N ed è più piccolo di Nt/2, essendo N lo sforzo normale agente e t lo
spessore della volta.
il momento flettente è pari al momento resistente della sezione A associato allo sforzo normale N ed è più grande di Nt/2, essendo N lo sforzo normale agente e t lo
spessore della volta.
il momento flettente è più piccolo del momento resistente della sezione A associato allo sforzo normale N ed è più grande di Nt/2, essendo N lo sforzo normale agente e t
lo spessore della volta.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
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Docente: Focacci Francesco
Lezione 062
01. Per una volta a botte di muratura (materiale non resistente a trazione, infinitamente rigido e resistente a compressione) rinforzata, nelle condizioni di collasso
il luogo dei centri di pressione deve soddisfare condizioni che non dipendono dalla disposizione del rinforzo ma dipendono dalla forza di trazione massima trasferibile al
rinforzo per aderenza.
il luogo dei centri di pressione deve soddisfare condizioni che dipendono sia dalla disposizione del rinforzo che dalla forza di trazione massima trasferibile al rinforzo per
aderenza.
il luogo dei centri di pressione non deve soddisfare nessuna condizione se sono rinforzati sia l’intero intradosso che l’intero estradosso.
il luogo dei centri di pressione deve soddisfare condizioni che dipendono dalla disposizione del rinforzo ma non dalla forza di trazione massima trasferibile al rinforzo per
aderenza.
02. Per un sistema di muratura (materiale non resistente a trazione, infinitamente rigido e resistente a compressione) n volte iperstatico e rinforzato con
materiale composito, un meccanismo cinematicamente ammissibile
è identificato da n+1 cerniere; alcune di queste sono sicuramente disposte nella zona rinforzata.
è identificato da n+1 cerniere; alcune di queste possono essere disposte nella zona rinforzata.
è identificato da n+1 cerniere; tutte queste sono disposte nella zona rinforzata.
è identificato da n+1 cerniere; nessuna di queste può essere disposte nella zona rinforzata.
03. Per un sistema di muratura (materiale non resistente a trazione, infinitamente rigido e resistente a compressione) rinforzato soggetto ad un carico
staticamente ammissibile, il luogo dei centri di pressione
04. Per un sistema di muratura (materiale non resistente a trazione, infinitamente rigido e resistente a compressione) rinforzato soggetto ad un carico
staticamente ammissibile, il luogo dei centri di pressione
deve essere esterno alle sezioni nella zona rinforzata, dalla parte del lembo opposto a quello rinforzato.
deve essere esterno alle sezioni nella zona rinforzata, dalla parte del lembo rinforzato.
può essere esterno alle sezioni nella zona rinforzata, dalla parte del lembo opposto a quello rinforzato.
può essere esterno alle sezioni nella zona rinforzata, dalla parte del lembo rinforzato.
05. Per un sistema di muratura (materiale non resistente a trazione, infinitamente rigido e resistente a compressione) rinforzato, nelle condizioni di collasso
il moltiplicatore del carico variabile agente è certamente non inferiore a qualunque moltiplicatore cinematicamente ammissibile.
il moltiplicatore del carico variabile agente è certamente non superiore a qualunque moltiplicatore staticamente ammissibile.
il moltiplicatore del carico variabile agente è certamente non inferiore a qualunque moltiplicatore staticamente ammissibile.
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Lezione 063
01. Se nelle condizioni di collasso del sistema si ha il luogo dei centri di pressione rappresentato in figura
l’arco deve essere rinforzato all’estradosso almeno tra la sezione A e la sezione B e tra la sezione C e la sezione D.
l’arco deve essere rinforzato all’intradosso almeno tra la A e la sezione B e tra la sezione C e la sezione D.
02. Se nelle condizioni di collasso del sistema si ha il luogo dei centri di pressione rappresentato in figura
l’arco deve essere rinforzato all’estradosso almeno tra la sezione A e la sezione B e tra la C e la sezione D.
l’arco deve essere rinforzato all’intradosso almeno tra la sezione A e la sezione B e tra la C e la sezione D.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
03. Nello schema di figura, i pannelli A e B sono di muratura (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) le aste CD e
CE sono di materiale elastico lineare. Sui pannelli A e B zono applicati i rinforzi di materiale composito indicati con R1, R2, R3, R4 ed R5. Si identifichi
l’affermazione corretta tra le seguenti.
I rinforzi R1 ed R5 non incrementano singolarmente il moltiplicatore di collasso della forza F ma lo incrementano se sono applicati entrambi.
Il rinforzo R3 incrementa il moltiplicatore di collasso della forza F anche senza che siano applicati i rinforzi R4 ed R1.
04. Lo schema seguente rappresenta un arco (materiale non resistente a trazione ed infinitamente rigido e resistente a compressione) soggetto a carichi
permanenti e ad un carico variabile la cui intensità è proporzionale ad un moltiplicatore λ ed il luogo dei centri di pressione associato al moltiplicatore di collasso.
Si individui l’affermazione corretta tra le seguenti.
un rinforzo di FRP disposto all’estradosso incrementa il moltiplicatore di collasso se è esteso tra le sezioni B e D e non lo incrementa se è esteso tra C e D.
un rinforzo di FRP disposto all’estradosso incrementa il moltiplicatore di collasso se è esteso tra le sezioni A e C e non lo incrementa se è esteso tra B e D.
un rinforzo di FRP disposto all’intradosso incrementa il moltiplicatore di collasso se è esteso tra le sezioni A e C e non lo incrementa se è esteso tra B e D.
per incrementare il moltiplicatore di collasso con un rinforzo di FRP è indispensabile disporlo sull’intero sviluppo dell’intradosso ed ancorarlo alle imposte.
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Set Domande: RIABILITAZIONE STRUTTURALE
INGEGNERIA CIVILE
Docente: Focacci Francesco
Lezione 064
01. Per il pannello di una fascia di piano di un edificio di muratura rinforzato con materiali compositi rappresentato in figura
i rinforzi A e B sono dimensionati per il momento flettente; per rinforzare a taglio il pannello è necessario disporre fasce ad X sulle diagonali.
i rinforzi A e B sono dimensionati per il momento flettente; per rinforzare a taglio il pannello è necessario disporre orizzontali disposte ad un certo interasse.
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