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Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 4
Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 8
Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 9
Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 11
Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 13
Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 14
Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 15
Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 16
Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 17
Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 18
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 19
Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 20
Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 23
Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 24
Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 25
Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 26
Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 27
Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 29
Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 041 ............................................................................................................................. p. 32
Lezione 042 ............................................................................................................................. p. 35
Lezione 043 ............................................................................................................................. p. 36
Lezione 044 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 049 ............................................................................................................................. p. 38
Lezione 050 ............................................................................................................................. p. 40
Lezione 051 ............................................................................................................................. p. 42
Lezione 052 ............................................................................................................................. p. 43
Lezione 057 ............................................................................................................................. p. 44
Lezione 058 ............................................................................................................................. p. 47
Lezione 059 ............................................................................................................................. p. 48
Lezione 060 ............................................................................................................................. p. 49
Lezione 061 ............................................................................................................................. p. 50
Lezione 065 ............................................................................................................................. p. 51
Lezione 066 ............................................................................................................................. p. 53
Lezione 067 ............................................................................................................................. p. 54
Lezione 002
01. Cosa si intende per "significante" di un segno?
02. Cosa vuol dire che la lingua produce una sorta di "filosofia collettiva"?
Che la lingua rispecchia il modo di vedere le cose di una cultura e, dunque, influenza il modo in cui conosciamo il mondo
Che la lingua, rispecchiando fedelmente il modo di essere della realtà, ci consente di conoscerla
Che la lingua è il veicolo attraverso cui i filosofi possono comunicare e condividere la loro visione delle cose
Afferma che la lingua è uno strumento per tradurre in parole le nostre sensazioni
05. Qual è il vantaggio di avere dei type e dei token dei segni?
06. Cosa si rivela più importante quando dobbiamo assegnare un significato alla nostra esperienza delle cose?
07. Perché i segni ci consentono di costruire una visione comune del mondo?
Perché esistono a prescindere dalla nostra esperienza individuale e guidano quest'ultima, accomunandola a quella degli altri
Perché ci consentono di comunicare le nostre visioni individuali del mondo e di metterci d'accordo sul senso delle cose
Perché, trovandosi nel mondo, vengono percepiti da tutti e accomunano la visione di tutti
Il momento in cui comunichiamo il significato che hanno per noi le cose
Il momento in cui comprendiamo il significato che le cose hanno per chi ci circonda
Il fatto che la lingua è in grado di rispecchiare perfettamente la natura delle cose
10. Quale di questi autori ritiene che i segni siano cose che si trovano nel mondo?
Saussure
Peirce
Durkheim
Sono "cose" che si trovano nella realtà e che percepiamo con i nostri sensi
Sono costrutti mentali che ci consentono di classificare ciò che si trova nella realtà
12. Stando alla teoria della conoscenza di matrice semiotica, che cos'è il pericolo?
E' qualcosa che si concepisce, possedendo il codice per riconoscerlo nel mondo
E' qualcosa che chiunque è sempre in grado di vedere, essendo oggettivamente davanti a noi
La classe di tutte le cose che la nostra lingua classifica come blu
14. Si spieghi qual è la posizione dei due sociologi della conoscenza Berger e Luckmann, a proposito del modo in cui assegniamo un senso alla nostra esperienza
del reale. Ciò che più conta, è che so che c’è una continua corrispondenza
tra i miei significati e quelli degli altri, che noi condividiamo un senso comune rispetto a
questa realtà i concetti di segno e di significazione sono della massima importanza.
15. Si spieghi, con qualche esempio, perché la lingua può essere vista come una forma di filosofia collettiva.
16. Si spieghi con qualche esempio, a cosa servono i segni nel nostro rapporto con la realtà.
17. Si spieghi in che cosa consiste l'ipotesi di Sapir e Whorf, portando qualche argomento a favore e qualche argomento contro le posizioni dei due autori.
Lezione 003
01. Cosa si intende per "Langue" nel pensiero di Saussure?
E' la rappresentazione mentale della lingua, che condividiamo con gli altri
E' la realizzazione materiale dei nostri atti di comunicazione, per mezzo della lingua
02. Che cosa si intende per "type" e "token" nel modello del segno di Peirce?
Il token è l'occorrenza materiale di un segno e il type la sua classe di appartenenza nella nostra mente
03. Stando alla teoria della conoscenza di matrice semiotica, a cosa serve la pubblicità?
A convincerci che un prodotto va classificato in un certo modo, leggendolo con un certo tipo di segno
04. Tra quali di questi autori si può individuare una comune visione del problema della conoscenza?
Peirce e Saussure
Saurruse e Durkheim
Peirce e Durkheim
05. Che relazione c'è tra i concetti di "type", "token", "langue" e "parole"?
06. Cosa significa che l'unica forma di conoscenza oggettiva dipende dalla soggettività?
Che per condividere una comune visione delle cose è necessario interpretarle con gli stessi segni
A ragionare
A comunicare
08. Si spieghi il significato dell'esempio delle scimmie del film "2001 Odiessa nello spazio", all'interno della teoria della conoscenza di tipo semiotico affrontata nel
corso.
09. Si spieghi cosa intende Ferraro quando sostiene che ciò che ci appare oggettivo è soggettivo.
Se una scienza umana che cerca di comprendere il modo in cui diamo senso al mondo non si
deve concentrare sul mondo stesso, ma sugli uomini allora, su questo terreno, “oggettivo” non
è un termine che si possa collegare direttamente alla descrizione della realtà, come accade
per esempio nella fisica, ma alla descrizione di come le persone concepiscono quest’ultima,
© 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/11/2016 09:57:08 - 6/72
“soggettivamente”, interpretandola.
Set Domande: SEMIOTICA E FILOSOFIA DEI LINGUAGGI
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
Docente: Santangelo Antonio Dante Maria
10. Si mettano in luce le analogie tra il pensiero di Saussure e quello di Durkheim a proposito del funzionamento e della funzione della lingua nella nostra vita
sociale.
Lezione 004
01. Qual è il principio fondativo del funzionalismo?
Il significato delle cose dipende dalla funzione che assegniamo loro
La funzione delle cose dipende dal significato che assegiamo loro
I neuroni specchio servono per attivare in noi gli schemi d'azione con cui ci relazioniamo con le cose, quelli canonici ci servono solo per riconoscere le cose
I neuroni specchio si attivano quando percepiamo oggetti in movimento, quelli canonici quando percepiamo oggetti fermi
I neuroni canonici si attivano quando percepiamo oggetti in movimento, quelli specchio quando percepiamo oggetti fermi
03. Qual è il legame tra il concetto di "pertinenza" e quello di "pratica" nel pensiero di Luis Prieto?
Il principio di pertinenza viene scelto in funzione delle pratiche che si vuole portare avanti
04. A quale di questi concetti NON è collegato in semiotica il cosiddetto "principio di pertinenza"?
Percezione
05. Cos'hanno a che vedere i neuroni specchio col pragmatismo e col funzionalismo?
Mostrandoci che percezione e azione sono collegate, ci confermano la bontà dell'idea di collegare pertinenza e pratica
Nulla, perché sono meccanismi neuronali che prescindono dal nostro uso dei segni
06. Si spieghi cosa intende Prieto coi concetti di Pertinenza e Pratica e perché li presenta insieme.
In Pertinenza e pratica (1975), il semiologo argentino Luis Prieto afferma che riconoscere
l’appartenenza di un oggetto a una classe significa, da un lato, accorgersi della sua differenza
rispetto ad altri oggetti e, dall’altro, rendersi conto di tutte le caratteristiche che lo rendono
diverso.
Lezione 009
01. Quale delle seguenti situazioni comunicative si trova al di sopra della soglia superiore della comunicazione umana?
L'incomprensione
Che ciò che ci scambiamo, quando comunichiamo, sono istruzioni per immaginare contenuti che sono al di fuori degli strumenti che utilizziamo per comunicare
Che ciò che ci scambiamo, quando comunichiamo, è tutto dentro agli strumenti che utilizziamo per comunicare
03. Quale tra i seguenti fenomeni di comunicazione possiede le caratteristiche per superare la soglia minima della comunicazione umana?
04. Quali sono le due attività più basilari che dobbiamo compiere, quando comunichiamo?
Sostituzione di un pensiero con un segno e spostamento del segno per mezzo di un segnale
05. Cosa significa "comunicare", nell'accezione che si è data a questa parola, nel presente corso, derivante dal latino?
Condividere con gli altri la medesima mansione di interpretare le cose nella maniera migliore per raggiungere uno scopo comune
06. Quali sono le due accezioni più importanti del concetto di "comunicazione"?
Esprimersi e interpretare
07. Qual è la principale causa dell'insuccesso della comunicazione, secondo il modello informazionale?
Rumore
08. A chi deve essere attribuito il modello informazionale della comunicazione?
Sperber e Wilson
Jakobson
Shannon e Weawer
09. Si spieghi quali sono i concetti fondamentali che servono per definire il fenomeno della comunicazione.
10. Si spieghi il significato dell'affermazione "la comunicazione non sposta contenuti".
11. Si spieghi quali sono la soglia inferiore e la soglia superiore della comunicazione.
12. Si spieghi come funziona il modello della comunicazione di Shannon e Weawer, quali sono i suoi punti di forza e quali i suoi limiti
Lezione 010
01. A qule funzione del modello di Jakobson può essere ricondotto un articolo di cronaca di un giornale?
Fatica
Metalinguistica
Referenziale
02. A quale funzione del modello di Jakobson può essere ricondotto un ordine?
Fatica
Emotiva
Conativa
Fatica
Emotiva
Poetica
04. Qual è l'elemento più importante della comunicazione, secondo il modello di Jakobson?
Canale di comunicazione
Codice
Messaggio
Referenziale
Metalinguistica
Poetica
06. A quale elemento del modello di Jakobson corrisponde la funzione emotiva della comunicazione?
Codice
Ricevente
Mittente
A criptare un messaggio
08. Quale tra questi concetti caratterizza il modello della comunicazione di Jakobson rispetto a quello di Shannon e Weawer?
Codice
Canale
Ricevente
09. A quale elemento del modello di Jakobson corrisponde la funzione fatica della comunicazione?
Contesto
Canale
Codice
10. Quando qualcuno cerca in tutti i modi di richiamare l'attenzione del proprio interlocutore su qualcosa che si trova nel contesto in cui comunicano, quale
funzione comunicativa riveste il proprio atto di comunicazione?
Funzione referenziale
Funzione conativa
Funzione metalinguistica
11. A quale elemento del modello di Jakobson corrisponde la funzione poetica della comunicazione?
Codice
Canale
Messaggio
12. Si spieghi come si può applicare il modello della comunicazione di Jakobson alla pubblicità.
Lezione 011
01. Quale metafora utilizza Petofi per definire la comunicazione umana?
Il lavoro di un detective che vuole scoprire tutto ciò che, di non detto, c'è nell'interazione di due persone che comunicano
02. A quale o a quali dei seguenti autori si può collegare il pensiero di Petofi, a proposito del funzionamento della comunicazione?
Sperber e Wilson
Jakobson
Shannon e Weawer
Il ricevente
Il mittente
04. Qual è l'elemento del modello di Jakobson a cui Petofi presta maggior attenzione?
Il ricevente
Il codice
Il contesto
05. Quale tra questi concetti caratterizza il modello della comunicazione di Petofi rispetto a quello di Jakobson?
Codice
Inferenza
Canale
06. Perché il modello della comunicazione di Petofi non è assimilabile a quello di Jakobson?
Perché Petofi non dà per scontato che Mittente e Ricevente usino lo stesso codice, quando comunicano
Perché Petofi si concentra molto più di Jakobson sulla figura del Mittente della comunicazione
Perché Petofi si concentra più sul passaggio fisico dell'informazione, invece he sulla funzione interpretativa del codice
Lezione 012
01. Si spieghi come funziona il modello ostensivo della comunicazione di Sperber e Wilson.
La comunicazione, per questi due autori, è una attività ostensiva, vale a dire un processo
volontario ed esplicito di utilizzo di indizi di varia natura, da parte di chi la produce, e di
interpretazione di questi ultimi. Chi comunica individua e genera indizi, mentre chi li deve
interpretare, come una specie di detective, cerca di dare un senso, inferenzialmente, a
quegli stessi indizi, rendendosi conto che il proprio interlocutore sta cercando di fargli capire
come li deve utilizzare
Lezione 017
01. Perché i segni possono essere usati per mentire?
Perché rinviano sempre a qualcosa che non cade sotto i nostri sensi
Perché la scelta di come utilizzarli è sempre in capo al parlante, che può stabilire a suo piacimento se farli rinviare a qualcosa di vero o falso
02. Quale dei seguenti elementi non è un segno, nemmeno nell'accezione materiale che si dà di questo concetto?
04. Quale tra queste operazioni mentali non influisce sul funzionamento dei segni?
Classificazione
Inferenza
Implicazione
I primi non rinviano a nulla, mentre i secondi rinviano a qualcos'altro, sulla base di un codice
Lezione 018
01. A quale tra questi concetti non è collegabile quello di "abito" nel modello della semiosi di Peirce?
02. Nella definizione del segno di Peirce (il segno è qualcosa che per qualcuno sta per qualcos'altro, secondo qualche aspetto o capacità), qual è il concetto che si
può collegare a quello di "oggetto" nel triangolo semiotico dello stesso Peirce?
"Qualcosa"
"Qualcos'altro"
03. Cosa si intende per "fallibilismo", quando si ragiona sul modello del segno di Peirce?
L'idea che il segno, e il linguaggio in cui esso è inserito, rispecchi fedelmente la natura delle cose
L'idea che per interpretare le cose si operano sempre congetture, si fanno inferenze e si cerca di capire se la propria interpretazione e corretta, sapendo comunque che,
essendo una congettura, essa può essere sempre confutata da una migliore
L'intuizione che le idee generali, che la tradizione filosofica definisce universali (per esempio le idee di ?cavallo?, di ?rosso?, di ?tavolo?) non hanno alcuna esistenza al
di fuori delle espressioni linguistiche che le nominano e dei concetti a esse corrispondenti.
04. A quale dei seguenti concetti non può essere collegato l'interpretante del modello della semiosi di Peirce?
Significato
Segno
Interprete
05. A quale tra queste correnti di pensiero si può ricollegare l'opera di Peirce?
Strutturalismo
Referenzialismo
Pragmatismo
06. Nella definizione del segno di Peirce (il segno è qualcosa che per qualcuno sta per qualcos'altro, secondo qualche aspetto o capacità), qual è il concetto che si
può collegare a quello di "interpretante"?
"Qualcosa"
Lezione 019
01. Quanti tipi di abduzione esistono, secondo Peirce?
3
2
1
Deduzione
Induzione
Abduzione
03. Qual è la forma di inferenza che utilizziamo di più nella nostra attività di interpretazione della realtà?
Deduzione
Induzione
Abduzione
04. Si spieghi quali sono i tre tipi di inferenza che compiamo per interpretare il mondo, secondo Peirce.
Lezione 020
01. Che tipo di relazione intercorre tra gli indici e i loro referenti?
Contiguità
Somiglianza
Contiguità
Somiglianza
04. A che tipo di segni ricolleghiamo i segnali stradali di divieto di sosta?
Indici
05. Quale tra questi tipi di segni intrattiene con il suo referente una relazione di contiguità?
Indici
Simboli
Icone
06. Si spieghi quali sono le tipologie dei segni secondo Peirce e come funzionano.
-ICONE
Le icone sono tutti quei tipi di segni che somigliano al loro referente.
-INDICI
Gli indici sono tutti quei tipi di segni che sono legati al loro referente secondo una relazione di
contiguità. Essi – come dice la parola – indicano la vicinanza con ciò a cui si riferiscono,
proprio come il dito indice quando lo utilizziamo per indicare qualcosa.
-SIMBOLI
I simboli sono tutti quei segni che sono legati al loro referente secondo un relazione logica di
arbitrarietà.Non c’è, in questo caso, nessuna motivazione particolare per cui essi dovrebbero
rimandare a ciò a cui si riferiscono, se non una convenzione stipulata tra tutti coloro che se ne servono.
Lezione 021
01. Cos'è il significato di un segno secondo Saussure?
Un concetto che si può rappresentare come la "media" di tutte le esperienze simili, che denominiamo nello stesso modo
02. Quale tra le seguenti frasi rappresenta meglio le teorie strutturaliste circa il significato dei segni?
03. Quale metafora utilizza Saussure per spiegare cos'è il valore simbolico di un segno?
Memoria
Scacchi
Denaro
La scelta arbitraria che si compie, differenziando tra di loro i vari significanti e i vari significati che compongono la lingua stessa
La scelta arbitraria che si compie, collegando un segno a ciò a cui il segno rinvia
Una classe
06. A quale tra queste correnti di pensiero si può ricollegare il lavoro di Saussure?
Referenzialismo
Pragmatismo
Nessuna delle suddette risposte è corretta il valore di un segno non consiste in alcunché di positivo (non
Strutturalismo esistono in sé tre sensazioni discrete a cui si danno i nomi di
simpatia, affetto e amore), ma esso
coincide con tutto ciò che - all’interno di una certa costellazione
07. Si spieghi in cosa consiste la teoria del valore dei segni, formulata da Saussure. strutturata di segni – quel
segno non è (con le conseguenze che abbiamo spesso rimarcato
08. Si spieghi cosa sono il significante e il significato di un segno secondo Saussure. sulla teoria della conoscenza).
Possiamo dire che secondo Saussure il SIGNIFICATO dei segni linguistici non
dipende da come è fatta la realtà a cui essi si riferiscono, ma è tutto interno al
codice della lingua.
Lezione 025
01. Come definisce Hjelmslev le unità minime del piano del contenuto della lingua?
Morfemi
Fonemi
Figure (o semi)
02. Cosa significa che la lingua è un sistema semiotico dotato della proprietà della doppia articolazione?
Che è un codice che istituisce diversi piani di significato per i propri segni
Che è un codice che istituisce una relazione n:n tra gli elementi del piano dell'espressione e quelli del piano del contenuto
1
3
2
Gli elementi più piccoli del piano dell'espressione dotati di valore differenziale
05. Qual è, secondo Hjelmslev, il sistema di modellizzazione primario della nostra concezione del mondo?
La narrazione
La cultura
La lingua
Un sistema di regole che determina le relazioni tra un insieme di segni, ma non tra le loro componenti (significanti e significati)
Un sistema di regole che determina le relazioni tra un insieme di segni e tra le loro componenti (significanti e significati)
Un sistema di regole che stabilisce come si deve costituire un insieme di segni (come si devono collegare significanti a significati), ma non le relazioni che devono
intercorrere tra i segni stessi
08. Che cos'è il "principio di immanenza" su cui si basa il lavoro di Hjelmslev sulla lingua?
L'idea che per capire come funziona la lingua, la si debba studiare dal suo interno, come un sistema puro e autonomo di relazioni tra gli elementi che la compongono
L'idea che per capire come funziona la lingua, si debba studiare il modo in cui essa si relaziona col mondo
L'idea che per capire come funziona la lingua, la si debba studiare in relazione con il contesto sociale in cui essa viene utilizzata
10. Cosa intende Hjelmslev per "forma dell'espressione" e "forma del contenuto"?
Gli atti di "parole" intesi come la realizzazione delle possibilità espressive contenute nella "langue"
I "tagli" sul continuum della nostra esperienza del mondo operati dai codici
11. Quale metafora utilizza Hjelmslev per descrivere la forma del piano dell'espressione e del contenuto della lingua?
Un disegno
Una scultura
Una griglia
12. Come definisce Hjelmslev le unità minime del piano dell'espressione e del piano del contenuto?
Figure (o fonemi)
Semi
Lessemi
14. Qual è la differenza tra forma e sostanza del piano dell'espressione della lingua, secondo Hjelmslev?
La forma sono tutte le parole che pronunciamo, la sostanza è l'insieme di tutte le parole che possiamo pensare di pronunciare
La sostanza sono tutte le parole che pronunciamo, la forma è l'insieme di tutte le parole che possiamo pensare di pronunciare
La forma sono tutte le parole che pronunciamo, la sostanza è la materia fonica su ci appoggiamo per pronunciarle
15. Nel codice dei semafori, quale dei seguenti tre elementi rappresenta la materia dell'espressione?
Le tre luci che si accendono materialmente nei semafori agli angoli delle strade
L'insieme dei vetri colorati, di qualunque colore, da cui si sceglie di selezionare quelli rossi, verdi e gialli
16. Qual è la differenza tra fonemi e morfemi di una lingua, secondo Hjelmslev?
I fonemi hanno solo valore differenziale ma nessun significato, i morfemi hanno valore differenziale e sono anche collegati a un elemento del piano del contenuto
I fonemi sono elementi del piano dell'espressione, mentre i morfemi appartengono al piano del contenuto
17. Qual è la differenza tra i concetti di forma e sostanza, nel modello della lingua di Hjelmslev?
La stessa che passa tra i concetti di Langue e Parole in Saussure la forma è il sistema astratto dei tipi del piano dell’espressione e
del
piano del contenuto (che sono, come sappiamo, le classi dei
18. Si spieghi cosa significa che la lingua è un codice, alla luce delle teorie di Hjelmslev.
significanti e dei significati),
mentre la sostanza corrisponde alla realizzazione materiale degli
19. Si spieghi la differenza tra forma, sostanza e materia, nella visione della lingua di Hjelmslev. elementi dei due piani.
. La materia
20. Si spieghi come funziona il piano dell'espressione della lingua secondo Hjelmslev. corrisponde all’universo non ancora semiotizzato e comprende
Il piano dell’espressione è la struttura che racchiude e regola tutti i sia gli stati fisici del mondo sia gli
significanti della lingua
21. Si spieghi come funziona il piano del contenuto della lingua secondo Hjelmslev.
stati psichici, come le idee che si suppongono avere luogo nella
mente dei parlanti.
Il piano del contenuto è la struttura che racchiude e regola tutti i
significati.
Lezione 026
01. Da quanti morfemi è composta la parola "mentale"?
1
2
3
8
3
5
Lessicale
Flessionale
Derivazionale
04. Qual è la caratteristica principale della semantica strutturale, applicata al funzionamento della lingua?
L'idea di ritenere che il significato delle parole risieda nel rapporto tra la lingua e il mondo
L'idea di ritenere che il significato delle parole risieda nella posizione che esse assumono nella struttura della lingua
L'idea di ritenere che il significato dei fonemi dipenda dalla posizione che essi assumono nella struttura della lingua
Nessuna delle suddette risposte è corretta La semantica strutturale è di tipo componenziale poiché, come abbiamo visto nella
lezione
precedente, essa cerca di ricostruire le componenti (i mattoncini di cui stiamo
05. Si spieghi in cosa consiste la semantica componenziale e quali sono i suoi limiti. parlando) del
significato dei segni, immaginando quest’ultimo come una specie di costruzione
06. Si spieghi qual è l'impostazione dello strutturalismo nello studio della lingua. complessa
scomponibile in alcune unità minimali dal valore differenziale.
Lezione 027
01. A quale tipo di semantica è collegabile il modello del quadrato semiotico?
Semantica strutturale
Semantica referenziale
Semantica pragmatista
02. Che tipo di relazione logica sussiste tra gli elementi che compongono l'asse dei termini contrapposti di un quadrato semiotico?
Contrarietà
Negazione
Implicazione
03. Quale rapporto logico sussiste tra gli elementi dell'asse paradigmatico di un codice?
E...e
O...o
Se...allora
04. Si spieghi cosa sono e come funzionano l'asse paradigmatico e l'asse sintagmatico della lingua.
Per quanto riguarda l'asse SINTAGMATICO, nella catena fonica i fonemi (cioè i foni considerati astrattamente rispetto alla loro resa concretamente fonica) sono in
una relazione tale che ciascun segno assume un determinato valore in rapporto al contrasto che istituisce con gli altri segni compresenti, in particolare con quelli che lo
precedono e lo seguono.[1] Così, ad esempio, esiste un rapporto sintagmatico tra il fonema nasale /m/ e il fonema occlusivo /p/ nella parola campo.
Testo
Lezione 028
01. Quale metafora utilizza Eco per descrivere il modello semantico dell'enciclopedia?
Griglia
Rizoma
Quadrato
02. Si spieghi come funziona il quadrato semiotico e perché si può classificare come un modello semantico di tipo strutturalista.
Uno strumento molto usato nella semantica strutturale, anche se non in quelle di tipo
componenziale, è il quadrato semiotico. Si tratta di una struttura che articola al proprio
interno, mettendoli in relazione logica di contrarietà, di contraddizione e di
complementarietà, i semi che costituiscono le categorie semantiche con le quali
pensiamo, dove per “categorie semantiche” si intendono, in pratica, i campi semantici entro
cui si costituisce il significato dei segni.
Il quadrato semiotico, proprio come vuole la teoria strutturalista è dunque un sistema di valori
puri, all’interno del quale i termini che vi vengono articolati assumono un significato proprio
per la posizione che ricoprono.
Lezione 033
01. Quale di queste tematiche non fa parte degli interessi della filosofia analitica?
Che, nella storia della Filosofia, c'è stata una svolta quando si è deciso di prendere in considerazione il linguaggio in maniera immanentista, lasciando fuori il problema
della sua relazione col mondo
Che, nella storia della Filosofia, c'è stata una svolta quando si è deciso di lasciare il linguaggio al di fuori degli interessi della Filosofia stessa
Che, nella storia della Filosofia, c'è stata una svolta quando si è deciso di considerare il linguaggio come la base della nostra conoscenza del mondo e, dunque, la base
della Filosofia stessa
E' una corrente di pensiero incentrata sulla convinzione che il significato delle parole dipenda dal mondo reale che si trova al di fuori della lingua e a cui quest'ultima si
riferisce
E' una corrente di pensiero incentrata sulla convinzione che il significato delle parole dipenda dall'uso che facciamo di queste ultime
E' una corrente di pensiero incentrata sulla convinzione che il significato delle parole dipenda dal ruolo di queste ultime all'interno della lingua
la tesi dell’atomismo logico, la quale postula un isomorfismo tra
Nessuna delle suddette risposte è corretta
realtà e linguaggio. Secondo tale tesi, vi é una corrispondenza
tra mondo reale e realtà logica
04. Si spieghi in cosa consiste la teoria dell'atomismo logico di Bertrand Russell. ed esistono proposizioni elementari – non riducibili ad altre –
che esprimono fatti atomici.
05. Si spieghi quali sono le caratteristiche principali dell'approccio della filosofia analitica allo studio della lingua.
Lezione 034
01. Cos'è, secondo Wittgenstein, ciò di cui una lingua pura non può parlare (e su cui è meglio tacere)?
02. Qual è il titolo del libro più importante del primo periodo dell'attività di ricerca di Wittgenstein?
De interpretatione
Ricerche filosofiche
03. Qual è il titolo del libro più importante del secondo periodo dell'attività di ricerca di Wittgenstein?
Ricerche filosofiche
Tractatus logico-philosophicus
La costruzione di una lingua di cui si possa controllare il valore di verità degli enunciati
Wittgenstein
Saussure
Russell
06. Quale tra questi temi non fa parte degli interessi delle "Ricerche filosofiche" di Wittgenstein?
?
Il concetto di "forma di vita"
?
Nessuna delle suddette risposte è corretta
07. Quale, tra le seguenti affermazioni, non si può annoverare tra quelle ritenute vere dagli atomisti logici?
Il linguaggio è solo una delle tante forme di rappresentazione della realtà a disposizione dell'uomo e non è certo la più importante
08. A quale corrente filosofica si riferisce il modello del linguaggio denominato "picture theory", delineato da Wittgenstein nel Tractatus?
Strutturalismo
Referenzialismo
Pragmatismo
09. Cosa sono le proposizioni elementari, nella teoria sulla lingua espressa da Wittgenstein nel Tractatus?
Proposizioni che parlano di una serie di fatti atomici, collegandoli tra di loro per mezzo di operatori logici
10. Quale metafora utilizza Wittgenstein, nelle "Ricerche filosofiche", per spiegare il funzionamento della lingua?
Quella del gioco degli scacchi, in cui ogni elemento significa in funzione del suo ruolo nel gioco stesso
Quella del plastico, che riproduce le relazioni logiche tra gli elementi della realtà
Quella dell'utensile, il cui significato dipende dal tipo di funzione che gli viene riconosciuta
11. Si spieghi cosa si intende quando si dice che, nel secondo periodo della sua produzione filosofica, Wittgenstein ha superato la sua vecchia visione della lingua
intesa come una "picture theory".
Il superamento della picture theory (il linguaggio come immagine speculare della realtà,
che ne riproduce le “proporzioni logiche”) e comporta anche, come l'abbandono del
progetto di costruire un linguaggio univoco e completo, in grado di dire con chiarezza ciò che può
essere detto: i giochi linguistici, infatti, non sono né univoci né completi, in quanto ognuno di essi è
stato elaborato per certe finalità e soltanto nel proprio ambito ha un senso determinato
Lezione 035
01. Da cosa dipende il significato dei termini indicali?
1
2
3
e
<e,t>,<e,t>
e,t
Vengono utilizzati nella semantica dei nomi propri, per riferirsi ad alcune specifiche entità del mondo
Vengono utilizzati come criteri per raggruppare gli oggetti in classi, costituendo funzioni dall'insieme D delle cose del mondo al Vero o al Falso
Non hanno nessuna funzione, visto che la semantica referenzialista si riferisce alle cose e non ai concetti
e
e,t
<e,t,>, <e,t>
08. Quale sinonimo si può utilizzare per riferirsi al significato concettuale dei nomi (propri e comuni)?
Connotativo
Estensionale
Intensionale
09. Quale delle seguenti obiezioni NON può essere avanzata, per confutare la teoria del riferimento diretto dei nomi propri di Kripke?
Quella sulla conoscenza diretta di tutto ciò di cui si parla (ES: "Ti parlo della stella Vega perché l'ho vista")
Quella sullo statuto ontologico degli elementi di finzione (Es: "Superman viene da Kripton")
Lezione 036
01. Come si risolve il problema degli indefiniti, all'interno di una semantica referenzialista?
Non si può risolvere, si tratta degli elementi che dimostrano i limiti della semantica referenzialista
Servendosi di insiemi di insiemi che hanno un numero di elementi determinato e che si riferiscono al contesto in cui si parla (Es: due uomini è {X : U(X) e |X|>1 e
|X|=2})
02. Si spieghi quali sono i problemi posti dai sintagmi nominali indefiniti alla semantica referenzialista e come può essere descritto il loro significato.
Lezione 041
01. Quale tipo di verbo di cambiamento accetta l'operatore "in un tempo T"?
Compimento
Processo ???
Culminazione
Processo
Compimento
Culminazione
Culminazione
Processo
Compimento
+m, -c
-m, +c
+m, +c
Agente
Agente, paziente
Processo
Compimento
Culminazione
Agente
Agente, paziente
Agente, paziente
Agente
10. Qual è la principale differenza tra la semantica dei verbi e quella dei sintagmi nominali?
I verbi possono esprimere stati di cose e cambiamenti, i sintagmi nominali solo stati di cose ??
I verbi esprimono cambiamenti e i sintagmi nominali stati di cose
Agente
Agente, paziente
Agente, paziente
Agente
Agente, paziente
Agente
14. Quale dei seguenti tratti non fa parte del prototipo dell' "agente" secondo Dowty?
Essere senziente
+m, +c
-m, +c
-m, -c
16. Quale dei seguenti tratti non fa parte del prototipo del "paziente" secondo Dowty?
17)Il numero e il tipo di ruoli tematici legati a un certo verbo sono riassunti in quelle che
Nessuna delle suddette risposte è corretta
vengono
Avere un'esistenza dipendente chiamate griglie tematiche. Per esempio, la griglia tematica di “correre” è <agente>,
quella di
Subire un cambiamento “spingere” è <agente, paziente> e quella di “donare” è <agente, paziente, beneficiario>.
Si fa riferimento al numero di posti che fanno parte di una griglia tematica come alla
Causare un cambiamento in un altro oggetto partecipante all'evento valenza
del verbo: per esempio “correre” ha valenza 1, in quanto la sua griglia tematica prevede
un solo
17. Si spieghi cosa sono le griglie tematiche dei verbi, portando degli esempi.
posto, “spingere” ha valenza 2 e “donare” ha valenza 3.
Conoscere le griglie tematiche dei verbi è fondamentale per comprenderne il significato
18. Si spieghi quante sono le tipologie dei verbi che denotano cambiamenti e in cosa differiscono.
18)I verbi di PROCESSO denotano cambiamenti non telici, che non hanno cioè un
fine determinato, come nel
19. Si spieghi in cosa consiste la differenza tra la semantica dei nomi e quella dei verbi.
caso di camminare, correre, spingere (il carrello), parlare, guidare, girare (la
19)La differenza semantica tra nomi e verbi è un universale linguistico, poiché è
ruota), strofinare, rotolare,
presente in
eccetera. In pratica, questi verbi denotano attività che potrebbero andare avanti
tutte le lingue. È dunque importante comprendere in cosa consiste.
all’infinito se qualcuno o
Frege sostiene che i verbi, come i nomi comuni, denotano funzioni da oggetti a valori di
qualcosa non le fermasse.
verità, cioè hanno tipo semantico <e, t>. Questa convinzione gli deriva dall’analisi di
I verbi di COMPIMENTO (traduzione della parola inglese “accomplishment”,
semplici enunciati
letteralmente
realizzazione, adempimento) descrivono cambiamenti telici, che hanno un fine
determinato.
I verbi di CULMINAZIONE (traduzione della parola inglese “achievement”),
infine, descrivono
cambiamenti che avvengono idealmente in un istante di tempo, cioè che non hanno
alcuna
durata temporale, come in “esplodere”, “raggiungere”, “colpire”, “superare”,
“notare”,
“accorgersi”, “scontrarsi”, “partire”, “arrivare”, eccetera.
Lezione 042
01. La funzione {e : S (e) e Agente (e) = Anna e Paziente (e) = ?X : X ? {X : T (X) e |X| = 1 e C (X)}} è l'espressione della saldatura di un verbo con un SN. Di che
tipo di SN si tratta?
Nome proprio
Aggettivo
Nome comune
La composizione tra il significato dei verbi, gli elementi del nucleo e quelli della periferia dei verbi stessi, più la flessione verbale
La composizione tra il significato dei verbi, gli elementi del nucleo e quelli della periferia dei verbi stessi, più la forza illocutoria di questi ultimi
La composizione tra il significato dei verbi, gli elementi del nucleo e quelli della periferia dei verbi stessi
03. Quale tipo di SN ha bisogno di una variabile che varia sia su singole eventualità, sia su pluralità di eventualità, per saldarsi con un SV?
Nessuno
Il fatto che il significato di una parola possa essere individuato solo facendo riferimento al contesto
Il fatto che il significato di una parola possa essere descritto grazie a una variabile che varia su singole eventualità
Il fatto che il significato di una parola non possa essere determinato
05. Si spieghi come si saldano i sintagmi nominali definiti ai verbi, utilizzando una descrizione formale di questo fenomeno e portando esempi di verbi con valenza
1, 2 e 3.
Lezione 043
01. Quale elemento all'interno degli SV svolge una funzione analoga a quella svolta dagli aggettivi nei SN?
L'avverbio
I nomi comuni
Servono per specificare chi sono gli enti che fanno parte della griglia tematica del verbo
Servono per specificare il riferimento agli elementi che fanno parte della periferia o del nucleo del verbo
03. A cosa serve il "reference time" nella semantica dei verbi?
A situare le eventualità denotate rispetto ad altre eventualità che vengono menzionate nell'enunciato
A fare riferimento al contesto di emissione della frase 05)Innanzitutto, per descrivere questo sistema, non basta prendere in considerazione solo il
tempo
A situare rispetto al presente le eventualità denotate dell’emissione dell’enunciato e il tempo in cui si collocano le eventualità denotate: bisogna
prendere in considerazione quello che in letteratura viene chiamato reference time, che
04. Cosa si intende per "reference time" nella semantica dei verbi? serve
per i tempi composti:
Il tempo T 0 all'interno dell'enunciato (3) Dopo che ebbe finito di mangiare, Paolo sparecchiò
Mentre il passato remoto indica una precedenza rispetto al tempo di emissione, il
Il tempo T 0 in cui si produce un enunciato trapassato
remoto ne indica un’altra: quella rispetto a una certa eventualità che viene menzionata
Nessuna delle suddette risposte è corretta
nell’enunciato. In (3), per esempio, “ebbe finito” segnala che l’eventualità di finire di
Il tempo T, maggiore o minore di T 0 mangiare
precede temporalmente quella di sparecchiare, che si verifica, appunto, nel reference time
(RT):
05. Si spieghi a cosa serve il reference time nella semantica referenziale dei verbi. (4) a. Paolo ebbe finito di mangiare
b. {e* : FM (e*) e Agente (e*) = Paolo e T (e*) < t0 e T (e*) < RT}
06. Si spieghi come si può descrivere in maniera formale la semantica della flessione dei verbi.
06)La flessione temporale del verbo provoca una serie di cambiamenti semantici sul denotato di
V’ (la parte dell’enunciato collegata direttamente al verbo). Come sappiamo, la denotazione di V’
è costituita da un insieme di eventualità o di pluralità di eventualità, che si restringono man
mano che si collegano elementi del nucleo o della periferia al verbo, come nel passaggio da
“correre” a “Paolo corre” a “Paolo corre velocemente”. I tempi verbali servono per specificare
ulteriormente le eventualità o le pluralità di eventualità denotate, escludendo tutte quelle che
non hanno una certa collocazione temporale
Lezione 044 02)Gli enunciati informativi hanno la funzione di dire come stanno i fatti, cioè di
descrivere come
01. Cosa si intende per "forza illocutoria" di un enunciato? è fatto il mondo (sostenere, comunicare, annunciare).
Gli enunciati direttivi hanno invece la funzione di dirigere il comportamento del
Il significato dell'enunciato dentro al sistema della lingua con cui esso viene prodotto destinatario,
cioè di fargli fare qualcosa (ordini, richieste, domande, preghiere, suppliche,
Il significato denotativo dell'enunciato
imposizioni,
Il tipo di azione che si compie formulando un enunciato consigli, eccetera).
Gli enunciati commissivi hanno la funzione di impegnare il mittente a un certo
Nessuna delle suddette risposte è corretta comportamento nel futuro (promesse, giuramenti, voti, minacce).
Gli enunciati dichiarativi, secondo Searle, presuppongono l’esistenza di istituzioni
sociali
02. Si spieghi in cosa consiste la teoria degli atti linguistici di Searle. regolate da leggi, all’interno delle quali un certo enunciato, emesso nelle circostanze
opportune,
03. Si spieghi in cosa consiste la teoria della forza illocutoria degli enunciati di Austin. produce un certo cambiamento del mondo. È il caso dell’emissione di una sentenza da
parte di
03)l’intenzione che viene perseguita "nel dire", cioè con il fatto stesso di pronunciare un giudice, ma anche del sì degli sposi davanti a un’autorità religiosa o laica, la nomina
l'enunciato. Entra qui in gioco la nozione di forza illocutoria, che non è un'intensità di azione, di una
bensì l'intenzione linguistica che sta nell'enunciato, la direzione verso la quale l'enunciato commissione da parte dello Stato, eccetera.
tende, il modo in cui l'enunciato va interpretato. La forza illocutoria ha un carattere Gli enunciati espressivi, infine, sono quelli coi quali il mittente esprime il suo
convenzionale: i metodi attraverso la quale viene espressa saranno infatti oggetto dello studio atteggiamento
di filosofi successivi. psicologico nei confronti di certi fatti, al fine di stabilire e mantenere relazioni sociali
coi suoi
interlocutori (ringraziare, augurare, salutare, dolersi, congratularsi, scusarsi, eccetera).
Lezione 049
01. Di quale dei seguenti tipi di atti linguistici si può affermare che le condizioni di felicità coincidono con quelle di verità?
Commissivi
Informativi
Dichiarativi
02. Quale dei seguenti atti linguistici è volto a far fare qualcosa al proprio interlocutore?
Locutorio
Illocutorio
Perlocutorio
Grice
Austin
Searle
Costruire enunciati il cui significato è comprensibile solo conoscendo lo stato delle cose nel contesto a cui si riferiscono
Costruire enunciati il cui significato è comprensibile solo conoscendo le regole grammaticali della lingua con cui esse sono composte
Illocutorio
Locutorio
Perlocutorio
06. Che tipo di atto linguistico è la frase pronunciata da uno sposo a una sposa: "con questo anello ti sposo"?
Locutorio
Illocutorio
Perlocutorio
Produrre parole
Ritenere che il significato delle parole siano gli effetti che si ottengono pronunciandole ?
Ritenere che il significato delle parole risieda nel loro valore di verità
08. Quale tra i seguenti concetti non ha a che vedere con gli interessi della pragmatica?
Searle
Peirce
Austin
10)Austin afferma che ogni espressione linguistica rappresenta un atto, in quanto
equivale ad un impegno o ad un'azione: ogni “dire” è anche “fare”. Viene così a
10. Si spieghi cosa significa "fare cose con le parole", nell'ambito della pragmatica.
delinearsi la teoria degli atti linguistici, caratterizzati dal fatto che, come suggerisce il
temine stesso, possiedono lo status delle parole e i privilegi dell’azione.
11. Si spieghi qual è la differenza tra sintassi, semantica e pragmatica.
Lezione 050
01. Quale delle seguenti massime ha come contenuto: di? la verità. In particolare, non dire il falso e non dire ciò di cui non hai le prove?
Modo
Quantità
Qualità
Quantità
Relazione ?
Qualità
03. Quale tra le seguenti massime si definisce con la formula: dai un contributo pertinente alla conversazione in corso, cioè non uscire fuori dal tema di tale
conversazione.
Qualità
Quantità
Relazione
04. Quale massima di Grice viene violata, quando si risponde con frasi molto concise a qualcuno, apposta per fargli notare di essere arrabbiati con lui?
Qualità
Modo
Relazione
05. Quale dei seguenti enunciati significa sulla base di un implicito comunicativo?
Mi sembra implicito che se non fai i compiti stasera non esci
06. In quale situazione possiamo affermare che una proposizione p produce una implicatura?
???? Quando non abbiamo altro modo di conciliare il contenuto di p con le massime conversazionali se non pensando che il mittente voglia in ultima istanza comunicare q
07. Quale massima di Grice può essere utilizzata per spiegare il significato della congiunzione "o" nella frase "questa estate andrò in vacanza in India o in Cina",
volendola interpretare come "o esclusiva"?
08. Quale massima di Grice si rivela utile per spiegare il significato della congiunzione "e", quando viene utilizzata per riferirsi a un legame temporale tra due
eventi?
09. Quale massima di Grice può essere utilizzata per spiegare il significato del termine indefinito "alcuni", nella frase "alcuni studenti hanno superato l'esame",
quando si vuole affermare che non ci si riferisce all'insieme di tutti gli studenti?
13)Secondo Grice, la comunicazione è una attività che richiede cooperazione, imponendo a chi vi
è coinvolto (mittente e ricevente) di collaborare, anche nei casi di conflittualità tra i parlanti.
Grice enuncia a questo proposito il principio di cooperazione, che suona così: “conforma il
tuo contributo conversazionale a quanto è richiesto, nel momento in cui avviene la
comunicazione, dall’intento comune accettato o dalla direzione dello scambio verbale in cui sei
impegnato”.
Chi è impegnato nella comunicazione, dunque, deve contribuire a raggiungere il fine della
comunicazione stessa
Lezione 051
01. A quale regola di cortesia si può ricollegare una richiesta indiretta, come "fa caldo qui", desiderando che qualcuno apra la finestra?
Sii amichevole
Offri alternative
2
3
4
03. Cosa accomuna il pensiero dei neogriceani e dei pragmatisti radicali, a proposito del funzionamento della lingua?
La convinzione che il significato degli enunciati dipenda dal loro rapporto con la struttura complessiva della lingua
La convinzione che il significato degli enunciati sia "puro", sganciato dal loro contesto di emissione
La convinzione che il significato degli enunciati non si sia quasi mai, senza riferimento al contesto in cui essi vengono prodotti
04. Quali sono le ragioni che inducono a pensare che i pragmatisti radicali abbiano ragioni più solide rispetto ai neogriceani, nello spiegare come si determina il
significato degli enunciati "incompleti"?
Ci sono situazioni in cui gli enunciati incompleti non hanno bisogno che conosciamo il loro contesto di emissione, per comprenderne il significato. Dunque non si può
dire che nella loro descrizione semantica sia sempre presente una variabile contestuale
Gli enunciati incompleti hanno sempre bisogno che nella loro descrizione semantica ci sia una variabile contestuale
Quando ci imbattiamo negli enunciati incompleti operiamo sempre delle implicature per comprenderli
05. Qual è la differenza tra il pensiero dei neogriceani e quello dei pragmatisti radicali?
I primi ritengono che spesso si utilizzino delle implicature, per determinare il significato di un enunciato, mentre i secondi rifiutano il concetto di implicatura
I primi ritengono che il significato degli enunciati sia sempre definito all'interno della struttura della lingua, mentre i secondi no
I primi sono convinti che il riferimento al contesto sia compreso nel significato degli enunciati "incompleti" (che hanno bisogno, appunto, della conoscenza del loro
contesto di emissione, per essere capiti), mentre i secondi ritengono di no e che quando si utilizza il contesto, per interpretare questo genere di enunciati, lo si fa in un modo
che non è calcolabile all'interno della semantica degli enunciati stessi
06. Si spieghi quante e quali sono le regole di cortesia secondo Lakoff, portando degli esempi.
07. Si spieghi in cosa consiste il ruolo del contesto nella semantica della lingua, secondo i neogriceani e i contestualisti radicali.
06)Sulla base di questi principi, nella vita quotidiana rispettiamo tre regole di cortesia:
1. Stai sulle tue, non ti imporre.
2. Offri all’altro delle alternative.
3. Sii amichevole.
Queste regole si basano su due principi. Il primo consiste nel rispettare la privacy e la
libertà altrui: ognuno possiede una sfera personale che è considerato scortese invadere. Il
secondo principio consiste nel dimostrare amicizia e interesse nei confronti dell’altro.
Questi due aspetti della cortesia corrispondono a due delle esigenze fondamentali che
caratterizzano i rapporti umani: il bisogno di essere indipendenti e il bisogno di essere
accettati. A volte, però, queste due esigenze entrano in conflitto, come quando avviene che il
proprio amico più intimo conosca gli aspetti più nascosti della propria vita privata.
07)due teorie riguardano la
dipendenza contestuale del significato: secondo la prima, quella neo-griceana, la
dipendenza contestuale è in qualche modo prevista dal significato convenzionale dei
nostri enunciati, nel senso che esso lascia aperti dei parametri (variabili) che il contesto
deve soddisfare. Secondo i pragmatisti radicali, invece, il contesto interagisce in
maniera decisamente più libera nell’arricchire i nostri enunciati e, comunque, non
prevedibile sulla sola base del significato convenzionale.
Poiché, come abbiamo visto, l’inclusione del contesto nella semantica della lingua è
il principale obiettivo dei filosofi del linguaggio contemporanei, è allora importante capire
come essa possa venire realizzata © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 18/11/2016 09:57:34 - 42/72
Set Domande: SEMIOTICA E FILOSOFIA DEI LINGUAGGI
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
Docente: Santangelo Antonio Dante Maria
Lezione 052
01. A quale dei seguenti autori non può essere collegato il modello della comunicazione ostensiva di Sperber e Wilson?
Petofi
Grice
Jakobson
02. Quale dei seguenti concetti risulta essere il meno rilevante nel modello ostensivo della comunicazione di Sperber e Wilson?
Implicatura
Inferenza
Codice
Lezione 057
01. Che tipo di débrayage è la locuzione "c'era una volta"?
Attoriale
Temporale
Spaziale
02. Perché la teoria dell'enunciazione di Benveniste si dimostra utile per studiare i media?
Perché, sostenendo che il significato dei termini deittici di un enunciato dipende da come essi presuppongono che sia fatto il contesto della comunicazione in cui
l'enunciato stesso è prodotto, ci consente di capire in che modo i media influenzano la nostra visione del mondo e, soprattutto, di noi stessi
In realtà, la teoria di Benveniste non si può applicare allo studio dei media, perché funziona solo per lo studio della lingua
Perché, sostenendo che il significato dei termini deittici di un enunciato dipende direttamente da com'è fatto il contesto della comunicazione in cui l'enunciato stesso è
prodotto, ci consente di verificare la veridicità di ciò che i media affermano sul mondo e, soprattutto, su di noi
3
5
7
04. Che differenza c'è per Greimas tra un débrayage enunciazionale e un embrayage?
Il primo è un disinnesto dall'io qui e ora dell'enunciazione e il secondo un innesto su quest'ultimo
Nessuna
Due attanti
06. Che tipo di relazione logica sussiste, secondo Benveniste, tra un termine deittico e il contesto a cui esso si rivolge?
Differenza (il termine deittico significa per differenza rispetto al contesto a cui si riferisce)
Presupposizione (il termine deittico presuppone che il contesto sia fatto in un certo modo)
Riferimento diretto (il termine deittico si riferisce al modo in cui il contesto è fatto realmente)
08. Che tipo di termine deittico è la parola "lei", usata per dare del lei, secondo la tipologia dei termini deittici di Bazzanella?
Deittico discorsivo
Deittico personale
Deittico sociale
09. Che tipo di termine deittico è la locuzione "come sostenevo prima", usata in libro di saggistica, secondo la terminologia dei termini deittici di Bazzanella?
Deittico personale
Deittico sociale
Deittico discorsivo
Una operazione di"innesto" dell'enunciato all'interno dell'io, qui e ora della sua enunciazione
Una operazione di "disinnesto" di un non io, non qui e non ora, dall'io qui e ora dell'enunciazione
Una operazione di "disinnesto" di un non io, non qui e non ora, dall'io qui e ora dell'enunciazione
Una operazione di"innesto" dell'enunciato all'interno dell'io, qui e ora della sua enunciazione, facendovi riferimento
12. Quanti elementi possono costituire il concetto di "contesto" a cui si riferiscono i termini deittici di un enunciato, secondo il modello "parlante" di Hymes?
3
8
5
13. Quale tipo di termine deittico non è contenuto nella frase "Ci vediamo domani a casa tua"?
Temporale
Discorsivo
Sociale
14. Che tipo di termine deittico è la parola "questo", secondo la terminologia dei termini deittici di Bazzanella?
Deittico sociale
Deittico spaziale
Deittico personale
15. In quale tipo di corrente filosofica si colloca il pensiero di Benveniste, circa il funzionamento dell'enunciazione nella lingua?
Pragmatismo
Referenzialismo
Strutturalismo
Un elemento di un enunciato il cui significato si può descrivere con una funzione che lo definisce come appartenente a una classe di oggetti
Un elemento di un enunciato che si riferisce alla situazione enunciativa in cui l'enunciato stesso è prodotto, dalla quale trae il proprio significato
Un elemento di un enunciato il cui significato dipende dal suo ruolo all'interno della struttura della lingua
17. Quale dei seguenti autori si è occupato del tema della soggettività in quanto "ego che dice ego"?
Eugeni
Benveniste
Greimas
18. Quale dei seguenti termini non può essere catalogato come deittico?
Questo
Io
Paolo
22. Si commenti l'affermazione di Benveniste, formulata nell'ambito della teoria dell'enunciazione, secondo cui "ego è colui che dice ego".
21) il débrayage E’ la cancellazione, dall’enunciato, degli
23. Si spieghi in cosa consiste lo studio dell'enunciazione, dal punto di vista dello strutturalismo. elementi che fanno riferimento all’”io qui ora”. E’ quindi
la negazione dell’istanza dell’enunciazione (cioè della
23)Per uno strutturalista, invece, il significato di un enunciato si trova situazione dell’enunciazione). Si ottiene costruendo
all’interno della lingua, la quale stabilisce le regole con cui esso deve venire decodificato. l’enunciato attorno al “non io non qui non ora”.
In Quando, dopo aver istituito un non io, un non qui e un non
questa prospettiva, dunque, riprendendo l’esempio della mail dell’impiegato al proprio ora all’interno dell’enunciato
capo, è (débrayage enunciativo), l’enunciatore empirico opera un
l’impiegato stesso che, scrivendo in un certo modo, crea i presupposti affinché chi legge débrayage enunciazionale,
ricostruisca la concezione del contesto enunciativo che c’è dietro il suo atto di riferendosi a se stesso e/o all’enunciatore empirico,
comunicazione e si senta il suo capo, un fatto, questo, che genera dei forti effetti Greimas sostiene che ci troviamo di
perlocutivi fronte a un embrayage (dal francese “innesto”)
(cioè dei cambiamenti sul comportamento o sull’atteggiamento del proprio interlocutore).
Lezione 058
01. Quale dei seguenti ruoli attanziali non si può collegare al tema della costruzione della figura dell'osservatore?
Assistente
Destinante
Focalizzatore
02. Cosa si intende per "spazio discorsivo" nel modello dell'enunciazione di Semprini?
La rappresentazione all'interno dell'enunciato della relazione tra l'enunciatore e l'enunciatario empirici
A descrivere in che modo vengono riprodotti l'enunciatore e l'enunciatario empirici dentro all'enunciato
04. Si spieghi come funziona il modello dei tre spazi dell'enunciazione di Semprini.
Lezione 059
01. Chi è l'autore del modello del sistema guardante - guardato?
Greimas
Eugeni
Fontanille
02. Quanti sono i passaggi necessari per istituire il sistema guardante - guardato di una immagine?
5
3
7
03. Si spieghi che cos'è e come funziona il sistema guardante-guardato di Eugeni, portando alcuni esempi delle sue componenti più significative.
Lezione 060
01. Si provi a portare qualche esempio di deissi sociale in pubblicità.
02. Si provi a condurre un'analisi del dipinto "compianto sul cristo morto" di Mantegna, sulla base delle teorie dell'enunciazione.
Lezione 061
01. Come vengono utilizzati i termini deittici in pubblicità?
Presupponendo che il contesto di produzione e di ricezione dell'enunciato sia fatto così come viene descritto nell'enunciato stesso
Descrivendo con precisione e in maniera perfettamente aderente alla realtà il contesto in cui l'enunciato è prodotto e ricevuto
Lezione 065
01. Cosa intende Propp per "ruolo" dei personaggi?
Sfere d'azione simili ricoperte da personaggi che possono essere anche diversi
03. Di quanti elementi è composta la sequenza elementare della narrazione, secondo Ferraro?
3
4
2
04. Cosa si intende, quando si parla di "amodalità" del codice della narrazione?
Che la modalità di funzionamento della narrazione non si può descrivere con gli stessi strumenti che si utilizzano per descrivere il funzionamento della lingua (segni,
strutture, forme, paradigmi, sintagmi, eccetera)
Che la modalità di funzionamento della narrazione è esattamente la stessa di quella della lingua
Che la narrazione non ha bisogno di una modalità particolare di espressione (il linguaggio verbale, quello visivo, musicale, eccetera), per dispiegare i propri effetti
semantici
05. Quale tra i seguenti elementi che costituiscono il codice narrativo è più rilevante, per determinare il significato delle storie?
L'asse sintagmatico (le regole di connessione tra gli elementi che compongono la storia)
La materia del piano dell'espressione (il supporto materiale che viene utilizzato per raccontare le storie)
06. Qual è il tipo di storie che il modello della sequenza elementare della narrazione di Ferraro riesce a spiegare, mentre quello di Prince non spiegherebbe?
08. Perché si studia la teoria della narrazione in un corso di Semiotica e Filosofia del linguaggio?
Per vedere se gli enunciati narrativi funzionano come quelli non narrativi
Perché il significato delle parole e dei segni in generale è spesso determinato dalla struttura narrativa dei discorsi in cui essi sono inseriti
La relazione tra una situazione iniziale il cui sviluppo non può essere previsto con certezza e una situazione finale che sviluppa quella iniziale
Un modo di collegare uno stato iniziale e uno finale secondo una logica di causa - effetto
11. Qual è l'elemento che Bremond aggiunge alla teoria di Prince sulla narratività?
In realtà le teorie dei due autori sono simili, basandosi entrambe su un modello ternario della narrazione
L'idea che la narratività consista nel collegare due stati, di cui il secondo è una modifica del primo, per mezzo di una azione
L'idea che al modello ternario che collega due stati per mezzo di una azione si debbano aggiungere i concetti di virtualità e di incertezza circa ciò che può accadere
12. Si spieghi quale ruolo gioca la narrazione nella nostra interpretazione del mondo che ci circonda.
Lezione 066
01. Qual è il metodo utilizzato da Propp per individuare ruoli e funzioni delle fiabe di magia russe?
Aiuta l'Eroe
03. Quali sono le funzioni che innescano una storia secondo Propp?
Bando/Reazione
Danneggiamento/Mancanza
Divieto/Infrazione
La superficie
L'inizio e la fine
La struttura
05. Qual è la critica che viene mossa da Lévi-Strauss al metodo utilizzato da Propp per costruire lo schema compositivo unitario delle fiabe di magie russe?
Secondo Lévi-Strauss, Propp ha dedicato troppa attenzione al "lessico" delle fiabe, inteso come i segni da esse articolate dentro una certa struttura narrativa
Secondo Lévi-Strauss, Propp ha dedicato poca attenzione al "lessico" delle fiabe, inteso come i segni da esse articolate dentro una certa struttura narrativa
Secondo Lévi-Strauss, Propp si è concentrato troppo sul significato culturale dello schema compositivo unitario
06. Si spieghi cosa intende Propp con il concetto di "funzione" delle varie parti di una storia.
07. Si spieghi cosa intende Propp con il concetto di "ruolo" dei personaggi di una storia.
08. Si spieghi il metodo utilizzato da Propp per delineare le caratteristiche del suo schema compositivo unitario.
Lezione 067
01. A cosa si riferisce Ferraro, quando parla della presenza, nelle fiabe di magia russe analizzate da Propp, di un principio di destinazione?
02. Quali sono i due tipi di personaggi che compaiono, di solito, in quella parte delle fiabe di magia russe che svolge la funzione della "mediazione"?
03. A cosa servono il "sapere" e il "potere", nelle storie analizzate da Propp?
Sono le due problematiche da risolvere, in quella parte delle storie che svolge la funzione della "mancanza"
Sono due problematiche fondamentali, per far funzionare quella parte delle storie che svolge la funzione "arrivo in incognito dell'Eroe"
A determinare l'identità dell'Eroe, mostrando ciò che egli deve conoscere e saper fare
04. A cosa serve l' "altrove", nelle fiabe di magia analizzate da Propp?
A costringere l'Eroe a confrontarsi con il sistema di regole nel quale egli un giorno dovrà vivere
A costringere l'Eroe a confrontarsi con un sistema di regole diverso da quello che vige nel luogo da cui proviene e nel quale si vorrebbe stabilire
A consentire all'Eroe di trovare un luogo tutto suo, nel quale stabilirsi alla fine della sua vicenda
05. Qual è la differenza tra la figura del Falso Eroe e quella dell'Antagonista?
06. In che tipo di storie, secondo Propp, è necessario che ci sia una "fase preparatoria"?
07. Perché, secondo Ferraro, nello schema compositivo unitario di Propp, le funzioni "divieto-infrazione" devono sempre apparire insieme?
Perché le fiabe di magia russe parlano tutte del rispetto che gli individui portano alle regole della collettività in cui vivono
Perché le fiabe di magia russe si basano spesso sul problema della definizione dell'indentità degli individui, nei confronti della società in cui vivono
08. Si spieghi quali sono le funzioni più importanti del modello di Propp.
Lezione 068
01. Cosa intende Ferraro quando sostiene che il fulcro del modello di Propp è la relazione tra una storia oggettiva e una soggettiva?
Che sussistono due logiche di lettura di ciò che accade, una appartenente alla sfera della collettività e una a quella dell'individuo
Che bisogna considerare gli avvenimenti oggettivi dal punto di vista soggettivo dei personaggi
Che alcuni fatti oggettivi determinano delle conseguenze per una serie di soggetti
02. Cosa vuol dire che il modello delle fiabe di magie russe individuato da Propp è "monotipico"?
Che le fiabe hanno una struttura comune determinata da un certo modo di vedere le cose
03. Si spieghi qual è la relazione tra il modello di Propp e la cultura delle società che raccontano storie dalla struttura simile a quella delle fiabe di magia russe.
04. Si spieghi cosa intende Ferraro con i concetti di "storia oggettiva" e "storia soggettiva", applicati al funzionamento del modello di Propp.
05. Si spieghi cosa intende Ferraro con i concetti di "principio di destinazione" e di "prospetticità", applicati al funzionamento della storie.
Lezione 073
01. In cosa consiste il livello della manifestazione del modello di Greimas?
E' il livello in cui si articolano i ruoli narrativi dei personaggi della storia
E' il livello del codice linguistico (verbale, visivo, musicale, eccetera) che viene utilizzato per raccontare le storie
E' il livello in cui si articolano i valori che vengono raccontati all'interno della storia
02. Quale metafora suggerisce di utilizzare, Ferraro, per comprendere il funzionamento del modello di Greimas?
03. Quanti sono i livelli del percorso generativo del senso di Greimas (compreso il livello della manifestazione)?
4
2
3
04. Come viene definito, da Greimas, il suo modello per lo studio del significato dei testi narrativi?
05. Quale livello del modello di Greimas costituisce il piano del significante delle storie?
Manifestazione
Strutture discorsive
06. Qual è il concetto più problematico tra quelli individuati da Greimas per spiegare il senso delle storie?
07. Quale livello del modello di Greimas costituisce il piano del contenuto delle storie?
Strutture discorsive
08. Si descriva a grandi linee il funzionamento generale del modello generativo del senso delle storie di Greimas.
09. Qual è la differenza tra il modo di concepire la narrazione da parte di Propp e di Greimas?
Lezione 074
01. Perché Greimas ritiene di doversi servire dello strumento del quadrato semiotico?
Perché sa che il significato dei valori in gioco in una storia dipende dai rapporti logici che essi intrattengono tra di loro
Perché gli è utile per descrivere la relazione tra il livello delle strutture semionarrative e quello delle strutture discorsive
Perché gli è utile per descrivere il funzionamento dello schema canonico della narrazione
02. In quale livello del percorso generativo del senso di Greimas viene utilizzato il quadrato semiotico?
Manifestazione
Strutture discorsive
E' il livello in cui si rende conto della struttura dei programmi narrativi dei personaggi
E' il livello in cui si articolano i ruoli attanziali dei personaggi di una storia
04. Si spieghi a cosa serve il concetto di "valore" nel modello di Greimas.
05. Si descriva il funzionamento del livello delle strutture semionarrative profonde del modello di Greimas.
Lezione 075
01. In quale fase dello schema canonico della narrazione entra in gioco l'Anti-Soggetto?
Sanzione
Competenza
Performanza
02. In cosa consiste il ruolo del "Destinante" delle storie, secondo Greimas?
03. Qual è il livello del modello di Greimas più riconducibile agli studi di Propp sulla narrazione?
04. Di quante fasi è composto lo schema canonico della narrazione, secondo Greimas?
4
2
3
05. A cosa serve la teoria delle modalità, nel modello di Greimas?
A descrivere con precisione il rapporto tra il Soggetto e l'Oggetto di valore, che determina il significato degli stati e delle azioni di cui è costituita una storia
06. In cosa consiste il ruolo del "Destinatario" delle storie, secondo Greimas?
E' l'enunciatario, quell'attante che incarna dentro alla storia lo sguardo dell'enunciatore empirico
E' colui che accetta come proprio Oggetto di valore quello che gli viene proposto dal Destinante
07. Quali attanti entrano in gioco, nella fase del "contratto" dello schema canonico della narrazione?
08. In quale livello del percorso generativo del senso di Greimas viene utilizzato il modello degli attanti?
Strutture discorsive
09. Qual è la coppia di attanti più importante, per comprendere la struttura e, dunque, il senso di una storia?
Aiutante - Opponente
Destinante - Destinatario
10. Si descriva il funzionamento del livello delle strutture semionarrative superficiali del modello di Greimas.
11. Si spieghi come funziona lo schema canonico della narrazione secondo Greimas.
12. Si spieghi a cosa serve la teoria delle modalità nel modello di Greimas.
Lezione 076
01. Che differenza c'è tra il livello discorsivo e il livello della manifestazione del modello di Greimas?
La stessa che passa nella teoria di Saussure tra i significati intesi come classi e ciò a cui essi si riferiscono materialmente
Il livello discorsivo è più concreto e quello della manifestazione è più astratto
La stessa che passa nella teoria di Saussure tra i significanti intesi come classi e le loro realizzazioni concrete in segnali materiali
02. Quale concetto è più astratto tra "temi" e "valori" secondo Greimas?
Temi
Valori
Il significante che viene utilizzato per rendere comunicabili i significati articolati sul livello delle strutture semionarrative
Il significato che viene collegato ai significanti che si trovano sul livello discorsivo
04. In quale livello del modello di Greimas viene affrontata la problematica della "tematizzazione" di una certa opposizione di valori?
Livello superficiale
Livello profondo
Livello discorsivo
05. In quale livello del percorso generativo del senso di Greimas viene utilizzato il concetto di "figura"?
Livello discorsivo
06. Si descriva il funzionamento delle strutture discorsive del modello di Greimas.
Lezione 077
01. Qual è la principale differenza tra il modello di Propp e quello di Greimas?
Il primo si focalizza più sulle azioni compiute dai personaggi e il secondo sulla prospettiva soggettiva di questi ultimi
Il primo si focalizza più sulla prospettiva del soggetto e il secondo sulle azioni compiute dai personaggi
Il primo si focalizza più sul tema dell'identità dei personaggi, mentre il secondo non se ne interessa
Lezione 081
01. Come viene utilizzata la metanarrazione nel marketing?
Per differenziare un marchio da un altro, mostrando che le storie ad esso collegate sono diverse da quelle collegate ad altri marchi
Per inventare ex novo una storia da collegare a un marchio, differenziandolo radicalmente da altri marchi, che raccontano storie assolutamente non assimilabili o
comparabili con quella o con quelle legate al primo marchio
Per accomunare due marchi, mostrando che le storie ad essi collegabili sono simili
E' una forma di narrazione che parla del modo in cui si costruiscono le storie
03. Perché nelle storie metanarrative è così importante il cosiddetto "plot D"?
Perché serve a lavorare sul sapere e sulle convinzioni dell'enunciatario, facendo così capire al destinatario che ci si sta rivolgendo a lui, chiamando in causa le sue
sceneggiature intertestuali, per modificarle
Perché serve a raccontare la storia dei personaggi, situandoli in uno spazio/tempo ben preciso
04. Quali sono gli escamotage che si usano nelle storie metanarrative per richiamare l'attenzione dei destinatari sul plot D?
Débrayage enunciativi
Per riflettere sul valore culturale e sull'adeguatezza delle forme narrative più codificate nell'immaginario collettivo
Per aiutare i destinatari delle storie a riconoscere il modello narrativo con cui le storie stesse vengono loro raccontate
Una struttura narrativa particolarmente riconoscibile in un certo contesto culturale, condivisa da diverse storie e con cui si confrontano quelle metanarrative
07. Cosa differenzia una storia metanarrativa, rispetto a quella che essa riprende?
08. Si spieghi che cos'è la metanarrazione e si porti qualche esempio di testi metanarrativi.
Lezione 082
01. Quali, tra i seguenti modelli, rappresenta un modello culturale?
02. Cosa si intende per "modello culturale" nella teoria della narrazione?
Il fatto che la cultura influenzi il funzionamento delle storie, modellandole tutte alla stessa maniera
Una configurazione discorsiva ricorrente, retta da precise strutture narrative, che tiene insieme intere enciclopedie di segni
03. Cosa caratterizza le storie di vagabondii", dal punto di vista della loro struttura narrativa?
La coincidenza tra il principio di prospetticità del protagonista e il principio di destinazione della società in cui egli aspira a vivere
04. Cosa caratterizza le storie di "rivoluzionari", dal punto di vista della loro struttura narrativa?
05. A quale modello di storia si può ricondurre quella di un film come "Avatar"?
Storie di rivoluzionari
Storie di vagabondi
Storie di pirati
Lezione 083
01. A cosa serve il concetto di "mitema" nella teoria di Lévi-Strauss sul funzionamento della narrazione?
02. A cosa serve il concetto di pertinenza nella teoria di Lévi-Strauss sul funzionamento della narrazione?
A capire a quali mitemi collegare gli elementi che compongono una storia
A capire a quali matrici mitemiche ci si deve riferire, per comprendere il senso di una storia
Il sistema di valori su cui si regge la storia che da essa trae origine
Il sistema di relazioni che sussiste tra gli elementi che la compongono
Il sistema di relazioni che essa intrattiene con le altre strutture narrative codificate nella nostra cultura
04. A quale pensatore si ispira Lévi-Strauss per condurre le sue ricerche sulla narrazione?
Saussure
Ferraro
Pierce
05. A cosa serve il concetto di "Trasformazione" nella teoria narratologica di Lévi-Strauss?
A spiegare i cambiamenti dei mitemi e delle matrici mitemiche delle storie, quando passano da un contesto culturale a un altro
06. Qual è il metodo utilizzato da Lévi-Strauss per comprendere il significato dei miti?
Referenzialista
Strutturalista
Antropologico
07. Si spieghi cosa sono i mitemi, nel modello della narrazione di Lévi-Strauss, portando qualche esempio.
08. Si spieghi in cosa consiste l'impostazione di Lévi-Strauss nello studio della narrazione.
09. Si spieghi in cosa consiste il concetto di trasformazione, nella teoria della narrazione di Lévi-Strauss.
Lezione 084
01. Cosa sono i "mitemi" nella teoria narratologica di Lévi-Strauss?
I più piccoli elementi dotati di valore differenziale e di significato nel linguaggio del mito
02. Cosa conta di più, per Lèvi-Strauss, per comprendere il senso di una storia?
L'analisi del rapporto tra la sua struttura interna e quella di altre storie rilevanti per la cultura da cui essa scaturisce
03. Qual è la natura delle storie raccontate nei miti, secondo Lévi-Strauss?
Sono storie che raccontano di vicende di cronaca recente, necessarie per comprendere appieno il senso di ciò che avviene nella vita di tutti i giorni
Sono storie che riproducono intere matrici mitemiche già esistenti, per confermarne la rilevanza culturale, oppure per trasformarle
Sono storie originali, che servono per mostrare nuove visioni del mondo ai loro destinatari
04. Cosa intende Lévi-Strauss, quando sostiene che il significato di un mito è nella sua grammatica?
Che il significato di un mito dipende dalla struttura delle matrici mitemiche che li compongono e dalle loro relazioni
05. Perché il concetto di "remix" si dimostra utile per comprendere la teoria della narrazione di Lévi-Strauss?
Perché per Lévi-Strauss le storie sono racconti d'autore come le canzoni contemporanee
Perché per Lévi-Strauss le storie sono continue riproposizioni e nuovi assemblaggi di storie precedenti o di altre storie che appartengono alla cultura del popolo che le
produce
06. Perché Lévi-Strauss cerca di ricostruire i mitemi e le matrici mitemiche dei miti?
Per capire in maniera analitica come funzionano dei prodotti culturali come i miti
Le strutture narrative ricorrenti che regolano l'asse paradigmatico del piano del contenuto e del piano dell'espressione dei miti
Le strutture narrative ricorrenti che regolano la catena sintagmatica delle storie raccontate nei miti
08. Si spieghi cosa intende Lévi-Strauss, quando sostiene che il significato delle storie è nella loro grammatica.
09. Si spieghi cosa sono le matrici mitemiche, nel modello della narrazione di Lévi-Strauss, portando qualche esempio.
Lezione 089
01. Qual è la differenza tra la Sociosemiotica e le altre discipline che operano nell'ambito dei Media Studies?
La Sociosemiotica si occupa del rapporto tra i contenuti dei media e la società in cui essi circolano, mentre molte altre discipline che operano nell'ambito dei Media
Studies si occupano del rapporto tra questi stessi contenuti e la Cultura
La Sociosemiotica si occupa del rapporto tra i contenuti dei media e la Cultura in cui essi circolano, mentre molte altre discipline che operano nell'ambito dei Media
Studies si occupano del rapporto tra questi stessi contenuti e la società
La Sociosemiotica si occupa solo dello studio della struttura dei contenuti dei prodotti dei media, mentre altre discipline che operano nell'ambito dei Media Studies si
occupano anche di studi sulla produzione e studi sulla ricezione
02. Tra gli studiosi di teoria della narrazione, qual è quello più distante dal modo di intendere il significato dei testi che viene portato avanti dalla Sociosemiotica?
Propp
Greimas
Lévi-Strauss
03. Qual è il concetto teorico di Umberto Eco più distante da quelli che si utilizzano in Sociosemiotica?
Quello di enciclopedia
04. Perché il concetto di segno di Saussure è più interessante di quello di Peirce, in chiave sociosemiotica?
Perché, concentrandosi di più sul concetto di rinvio, getta una luce più chiara sul fatto che le cose o i testi sono sempre qualcosa che sta per qualcos'altro, che è il loro
significato
Perché, concentrandosi sulla natura materiale del segno, consente di comprendere meglio le interpretazioni oggettive del suo significato
Perché, non concentrandosi sulla natura materiale del segno, consente di capire quali sono le regole, collettive e condivise, con cui le persone le accomunano o le
differenziano da altre
Lo sguardo soggettivo sul testo, basato però su codici di lettura collettivi di quest'ultimo
06. Quale, tra le seguenti discipline, è più vicina agli interessi della Sociosemiotica?
L'antropolgia simbolica
07. Quale, tra i seguenti studiosi, non può essere annoverato tra quelli che hanno ispirato la Sociosemiotica?
Russell
Saussure
Lévi-Strauss
Una configurazione discorsiva ricorrente, retta da precise strutture narrative, che tengono insieme intere enciclopedie di segni. Tale configurazione conferisce un preciso
significato culturale alle forme di testualità a cui dà origine
Un insieme di prescrizioni morali prestabilite culturalmente, che determinano comportamenti e giudizi delle persone
Un costrutto teorico che rappresenta i "tipi ideali" degli individui che popolano la nostra società
Positivista
Neo-positivista
Interpretativista
Nel considerare certi prodotti della comunicazione umana come il frutto di una serie di esperienze di vita dei loro autori, che vanno indagate, per contestualizzarli e
capirne meglio il senso
Nel considerare certi prodotti della comunicazione umana come il frutto di qualcosa di più grande delle semplici storie che raccontano, evidenziando, sullo sfondo, la
presenza di linguaggi chesi fanno portatori dei punti di vista sul mondo di interi gruppi di individui
Nel considerare certi prodotti della comunicazione come testi chiusi, il cui significato può essere evinto semplicemente dall'analisi della loro struttura interna
11. Qual è il principio della semiotica tradizionale che viene superato dalla Sociosemiotica?
L'immanentismo
Lo strutturalismo
Il referenzialismo
12. Quale metafora si può utilizzare, per descrivere il concetto di testo mediatico, dal punto di vista sociosemiotico?
Un campo di forze, all'interno del quale si scontrano diversi modelli culturali, che lo collegano ad altri testi e a tutti i discorsi che, sui suoi medesimi temi, circolano nella
nostra società. Il suo senso più profondo si determina nella posizione che esso assume, all'interno della rete della cultura
Una macchina pigra, che ha bisogno della cooperazione interpretativa dei suoi destinatari per funzionare e assumere il suo significato
Un oggetto dalla struttura e dai confini netti e definiti, il cui significato si può evincere "guardandovi dentro"
13. Perché Ferraro sostiene che la Sociosemiotica debba essere una "Semiotica neoclassica"?
Perché si deve basare sul recupero della tradizione degli studi semiotici del passato
Perché, in fondo, non si discosta molto dalle teorie della Semiotica delle origini
Perché deve caratterizzarsi come un nuova scienza sociale che pesca dalla tradizione tutto ciò che è ancora utile a spiegare i fenomeni semiotici di portata culturale e
collettiva che determinano la nostra visione del mondo che ci circonda
14. Quale delle seguenti affermazioni non può essere annoverata tra gli assunti di fondo della Sociosemiotica?
Il significato dei testi è da ricercare solo nella loro struttura e nei loro meccanismi di funzionamento interni
Le interpretazioni che, di un testo, possono essere fornite, non sono infinite ma dipendono dall'insieme dei modelli culturali che circolano nella società
Il senso di un testo è nel suo rapporto con il contesto culturale in cui esso si inserisce e col quale interagisce
15. Cosa vuol dire che la Sociosemiotica deve essere considerata come una "scienza sociale della soggettività"?
Che l'unica forma di oggettività è quella soggettivamente condivisa e che, dunque, se si vuole comprendere il significato oggettivo di cose e testi, si deve prima
comprendere il punto di vista soggettivamente condiviso delle persone su questi ultimi
Che non è possibile giungere a individuare un significato oggettivo delle cose e dei testi, ma ci si deve limitare a comprendere quello soggettivo che i singoli individui
assegnano loro
Che la soggettività del ricercatore è determinante, quando si tratta di ricostruire il sinificato di cose e testi
16. Si spieghi che cosa si intende quando si dice che, in una prospettiva sociosemiotica, un testo è un campo di forze su cui agiscono diversi modelli culturali.
17. Si spieghi cosa sono i modelli culturali, in una prospettiva sociosemiotica.
18. Si spieghi qual è la differenza tra il modo di concepire il significato dei testi da parte della Semiotica e della Sociosemiotica.
19. Si spieghi quali sono gli assunti di fondo della sociosemiotica.
Lezione 090
01. A cosa serve il modello di Jakobson, nella conduzione di una ricerca sociosemiotica sui contenuti dei media?
A mettere a fuoco i modelli culturali con cui vengono definite le figure del mittente, del ricevente, del canale, del contesto, del linguaggio e della forma comunicativa che
questo genere di contenuti devono avere, per assumere un significato nella nostra cultura
02. Secondo l'approccio sociosemiotico, qual è il principale meccanismo che muove al consumo, nella nostra società?
Il bisogno di mostrare la propria identità, scegliendo di portare avanti i modelli culturali scelti dalle aziende per comunicare
Il bisogno di soddisfare le proprie esigenze primarie (bere, mangiare, vestirsi, eccetera)
03. Come deve essere strutturato il disegno di una ricerca sociosemiotica sui prodotti dei media?
Deve essere di tipo desk, basato sullo studio a tavolino della struttura interna dei contenuti dei prodotti stessi
Deve essere di tipo desk e field, tenendo insieme lo studio della struttura interna dei contenuti dei prodotti stessi, con lo studio della struttura di altri contenuti, a cui essi
si riferiscono e, infine, con lo studio delle interpretazioni che vengono fornite dai consumatori
Deve essere solo di tipo field, basato su interviste sul campo ai consumatori
04. Si spieghi come deve essere concepito il disegno di una ricerca sociosemiotica sui contenuti dei media e perché c'è bisogno di compiere certi passaggi
nell'analisi.
05. Si spieghi in cosa consiste il significato del consumo nell'epoca postmoderna, da un punto di vista sociosemiotico.
Lezione 091
01. Perché, nelle lezioni su Sociosemiotica e cinema, viene presentata l'analisi del film "Revolutionary Road"?
Perché si tratta di un film che richiede di tenere insieme gli studi sulla produzione, sulla ricezione e sul prodotto
Perché è un perfetto esempio di trasformazione di un modello culturale e il suo significato deriva proprio da come il suo modello culturale di riferimento modifica un
altro modello culturale forte della nostra società
Perché si tratta di un film di grande successo che, essendo stato visto da tutti, ha un grande valore socioculturale
02. Si spieghi qual è il significato di un film come "Revolutionary Road", da un punto di vista sociosemiotico.
Lezione 092
01. Cosa intende Eco, quando parla di "cooperazione interpretativa"?
Le strategie utilizzate dall'autore di un testo per far capire al meglio il proprio messaggio
Il tentativo dei lettori empirici di un testo di condividere le proprie ipotesi circa il suo significato
Eco
Greimas
Ferraro
Una strategia di costruzione del testo, volta a costruire l'immagine che, di sè, vuole comunicare l'autore
04. In quale libro Umberto Eco presenta la sua teoria del "lettore modello"?
Lector in fabula
I limiti dell'interpretazione
05. Si spieghi cosa intende Eco, quando parla di "Lettore modello".
Lezione 093
01. Quale, tra i seguenti elementi che compongono i testi, viene preso maggiormente in considerazione, da chi li interpreta col modello basket di Ferraro?
Configurazioni narrative che risultino particolarmente significative nel contesto culturale che ha prodotto i testi stessi
02. Quale, tra i seguenti elementi che compongono i testi, viene preso maggiormente in considerazione, da chi li interpreta col modello Cage di Ferraro
03. Si spieghi quanti e quali sono i modelli interpretativi di un testo come il film "Apocalypse Now", secondo Ferraro.