ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 4
Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 7
Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 8
Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 10
Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 11
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 14
Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 15
Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 16
Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 18
Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 20
Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 21
Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 22
Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 23
Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 25
Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 26
Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 28
Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 30
Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 33
Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 35
Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 38
Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 40
Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 41
Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 42
Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 45
Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 46
Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 47
Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 49
Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 51
Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 53
Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 55
Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 57
Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 59
Lezione 037 ............................................................................................................................. p. 60
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
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Lezione 002
01. La microeconomia è la parte della scienza economica che si occupa:
delle singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa e dei fattori aggregati
l'economia nel suo insieme, con riferimento a fattori aggregati come lo Stato e i settori economici.
delle singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa e dei fattori aggregati
da fattori ambientali
solo lo Stato
09. Il candidato dopo aver esposte le differenze tra micro e macro economia definisca le principali differenze tra economia positive ed economia normativa e
inoltre descriva il ruolo dei modelli economici.
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Lezione 003
01. Un'ipotesi critica:
02. In economia nonostante la complessità della realtà quante ipotesi fondamentali esistono:
tutte vere
tutte false
04. E' giusto affermare che un modello economico parte da più ipotesi?
si sempre
mai
tutte vere
tutte false
07. A cosa serve e quali sono le funzioni dei modelli economici? Quali solo le differenze tra ipotesi semplificatrici e ipotesi critiche?
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Lezione 004
01. Il costo esplicito:
tutte false
tutte vere
i costi compresi in caso di costo opportunità non possono essere impliciti o espliciti
entrambe le rispose
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Lezione 005
01. Ogni punto sulla PPF:
ATTENZIONE
rappresenta la combinazione minima tra due prodotti, che si può ottenere se si occupano in maniera efficiente i soli dipendenti
rappresenta la combinazione minima tra due prodotti, che si può ottenere se si occupano in maniera efficiente tutte le risorse
rappresenta una combinazione limite tra due prodotti, che si può ottenere se si occupano in maniera efficiente tutte le risorse
le diverse combinazioni di beni che si possono produrre avendo a disposizione un quantitativo definito di risorse e tecnologia. <br />
tutte le decisioni prese da un individuo o dalla società nel suo complesso hanno un costo, in quanto quando si effettua una scelta si rinuncia ad altri beni o servizi.
tutte le decisioni prese da un individuo o dalla società nel suo complesso non hanno un costo, in quanto quando si effettua una scelta si rinuncia ad altri beni o servizi.
tutte le decisioni prese da un individuo o dalla società nel suo complesso hanno un costo, anche se non si effettua una scelta in termini di rinuncia ad altri beni o servizi.
sono ottenibili ma sono situazioni di non piena occupazione dei fattori produttivi.<br />
08. Rappresentare graficamente la frontiera delle possibilità produttive e spiegarne l'andamento. Cosa succede alla PPF nel caso dell'introduzione di una
tecnologia? Argomentare
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11. Cosa si desume in ordine all'andamento del costo opportunità osservando la PPF?
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Lezione 006
01. Nei mercati perfettamente concorrenziali:
i singoli acquirenti o venditori possono, influenzare il prezzo del prodotto o del servizio.
un insieme di singoli mercati, e in ognuno di questi, acquirenti e venditori variano a seconda del bene o del servizio scambiato.
un insieme di singoli mercati, e in ognuno di questi solo gli acquirenti ma non i venditori variano a seconda del bene o del servizio scambiato.
un insieme di singoli mercati, e in ognuno di questi, solo i venditori variano a seconda del bene o del servizio scambiato fermi restano gli acquirenti
un unico e grande mercato dove acquirenti e venditori variano a seconda del bene o del servizio scambiato.
i singoli acquirenti o venditori possono, influenzare il prezzo del prodotto o del servizio.
05. Un mercato:
tutte false
è un'istituzione
tutte vere
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Lezione 007
ATTENZIONE
01. La curva di domanda ha andamento:
crescente
costante
decrescente
tutte vere
a parità di altre condizioni quali ad esempio i prezzi degli altri beni diminuisce il prezzo e cresce l quantità domandata
a parità di altre condizioni quali ad esempio il reddito al diminuire del prezzo cresce la quantità domandata
a parità di altre condizioni quali ad esempio i gusti del consumatore diminuisce il prezzo e cresce la quantità domandata
crescente
costante
decrescente
viene sempre considerato il costo opportunità, in quanto rappresenta la quantità che si decide di consumare di un dato bene
07. La domanda è
la quantità di un bene che tutti gli acquirenti scelgono di acquistare in un determinato periodo con determinati prezzi
una funzione che mostra le diverse quantità di un bene che i consumatori sono disposti ad acquistare in corrispondenza di diversi redditi
la quantità di un bene che i consumatori scelgono di acquistare in un determinato luogo a determinati prezzi
una funzione che mostra le diverse quantità di un bene che i consumatori sono disposti ad acquistare in corrispondenza di diversi prezzi
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nessun effetto
11. Un aumento del prezzo della benzina quali effetti comporta sulla domanda di automobili?
nessun effetto
la disponibilità dei consumatori ad acquistare diverse quantità di un bene per ognuno dei molteplici prezzi
di un bene dato che viene consegnata all'acquirente a prescindere dalle sue preferenze
che deriva dalla somma di due beni complementari che l'acquirente desidera acquistare ma fuori dal suo vincolo di bilancio
di un bene che tutti gli acquirenti scelgono di acquistare in un dato periodo in corrispondenza di un determinato prezzo e considerando i vincoli alla quale è sottoposta
PPF
17. Definire la curva di offerta e determinare quali sono i fattori che ne determinano una riduzione
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Lezione 008
01. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda:
06. Quale effetto ha un cambiamento delle preferenze in senso favorevole, sulla domanda di un bene?
07. Che differenza esiste , in termini di domanda, tra beni normali e beni inferiori? Fate un esempio di bene normale e uno di bene inferiore.
09. Che differenza esiste tra variazione della domanda e variazione della quantità domandata?
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Lezione 009
01. L'offerta:
è una funzione crescente che indica la quantità di un bene che i produttori metteranno in vendita in corrispondenza di un unico prezzo
è una funzione decrescente che indica la quantità di un bene che i produttori metteranno in vendita in corrispondenza di ogni possibile prezzo
è una funzione decrescente che indica la quantità di un bene che i produttori metteranno in vendita in corrispondenza di un unico prezzo
è una funzione crescente che indica la quantità di un bene che i produttori metteranno in vendita in corrispondenza di ogni possibile prezzo
è la quantità specifica di un bene che tutti i venditori nel mercato scelgono di vendere in un determinato momento
è la quantità data di un bene i venditori nel mercato devono assolutamente di vendere in un determinato momento
è la quantità specifica di un bene che tutti i venditori nel mercato devono assolutamente di vendere in un determinato momento
al crescere del prezzo diminuisce anche la quantità offerta, mentre al crescere del prezzo, la quantità offerta aumenta a sua volta.
al crescere del prezzo cresce anche la quantità offerta, mentre al diminuire del prezzo, la quantità offerta diminuisce a sua volta.
04. Nel momento in cui un'impresa decide di offrire una determinata quantità:
deve considerare sia il prezzo che gli altri vincoli ai quali è soggetta
è la quantità di un bene che l'impresa decide di vendere, in un dato periodo, ad un determinato prezzo ed a tutti i vincoli cui è soggetta
tutte esatte
è crescente
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Lezione 010
01. Le determinanti dell'offerta sono:
tasse e sussidi
tutte esatte
l'innovazione tecnologica
prezzi attesi
tutte esatte
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Lezione 011
01. Se il prezzo di un prodotto è inferiore a quello di equilibrio ci troviamo in presenza di:
eccesso di offerta
eccesso di domanda
03. La capacità della domanda e dell'offerta di stabilire il prezzo a cui le decisioni di acquisto e vendita risultano compatibili tra loro è anche indicata come:
04. Nel caso in cui il prezzo di un prodotto è superiore a quello di equilibrio ci troviamo in presenza di:
eccesso di domanda
eccesso di offerta
in corrispondenza del quale le intenzioni degli acquirenti e dei veditori non sono uguali tra loro
in corrispondenza del quale le intenzioni degli acquirenti e dei veditori sono uguali tra loro
tutte esatte
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10. Cosa succede se p < p*(prezzo di equilibrio)? Argomentare con l'ausilio del grafico.
11. Cosa succede se p > p*? Argomentare con l'ausilio del grafico
13. Cosa succede se p < p*(prezzo di equilibrio)? Argomentare con l'ausilio del grafico.
14. Cosa succede se p > p*? Argomentare con l'ausilio del grafico
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Lezione 012
01. A fronte di una riduzione dell'offerta e di un aumento della domanda:
se la riduzione dell'offerta è maggiore dell'incremento della domanda , la quantità di equilibrio diminuirà, altrimenti aumenterà
tutte vere
sia la riduzione dell'offerta che l'aumento della domanda di un certo bene ne fanno aumentare il prezzo
tutte false
si avrà un aumento del prezzo anche se sarà difficile determinare l'effetto sulla quantità domandata
si avrà una riduzione della quantità domandata anche se sarà difficile determinarla
si avrà una riduzione del prezzo anche se sarà difficile determinare l'effetto sulla quantità domandata
03. Cosa accade al prezzo e alla quantità di equilibrio se la curva di domanda si sposta verso destra?
04. Cosa accade al prezzo e alla quantità di equilibrio se la curva di domanda si sposta verso destra?
05. Spiegare con l'ausilio di un grafico cosa accade al prezzo e alla quantità nel caso di aumento dell'offerta e riduzione della domanda.
06. Spiegare con l'ausilio di un grafico cosa accade al prezzo e alla quantità nel caso di aumento dell'offerta e riduzione della domanda.
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Lezione 013
01. L'imposizione di un prezzo massimo può creare:
mercato nero
eccesso di offerta
crea scarsità e aumenta il tempo che i soggetti impiegano per procurarsi il bene
non crea scarsità ma aumenta il tempo che i soggetti impiegano per procurarsi il bene
nel caso di eccesso di domanda, i compratori rappresentano il lato corto del mercato
nel caso di eccesso di domanda, i venditori rappresentano il lato corto del mercato
nel caso di eccesso di domanda, sia i compratori che i venditori rappresentano il lato corto del mercato
tutte vere
07. Cosa avviene se lo Stato fissa un tetto massimo all'aumento del prezzo? Argomentare con l'ausilio di un grafico
08. Spiegare con l'ausilio di un grafico cosa accade al prezzo e alla quantità nel caso di aumento dell'offerta e aumento della domanda
10. Spiegare con l'ausilio di un grafico cosa accade al prezzo e alla quantità nel caso di diminuzione sia dell'offerta che della domanda
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Lezione 014
01. Ed=
Δp
Δq
Δp/Δq
d %q/Δp
rigida
elastica
perfettamente elastica
l'elasticità è > 1
l'elasticità è uguale a 1
Ed<1
Ed=1
Ed>1
la spesa si riduce
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Lezione 015
01. Se il reddito del consumatore si modifica, la pendenza della retta di bilancio:
aumenta
diminuisce
ATTENZIONE
non subisce variazioni
TUTTE VERE
TUTTE FALSE
indica il costo opportunità che il soggetto deve pagare per un'unità aggiuntiva del bene A in termini di B
la parte di reddito monetario che il consumatore può spendere per l'acquisto di beni
le diverse combinazioni dei due beni acquistabili con un determinato reddito monetario e prezzi dei due beni
l'andamento dei prezzi di mercato dei beni che un consumatore può acquistare, spendendo una parte del suo reddito
09. Cosa accade se aumenta il reddito a disposizione dell'individuo? Argomentare e derivare graficamente.
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10. Che significato ha la pendenza della retta di bilancio? Argomentare e derivare graficamente.
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Lezione 016
01. Il punto in cui il soggetto ottiene la maggiore utilità possibile è quello in cui:
l'utilità marginale per euro sarà minore ad un solo bene considerato dal consumatore
l'utilità marginale per euro sarà uguale per entrambi i beni considerati
l'utilità marginale per euro sarà uguale ad un solo bene considerato dal consumatore
l'utilità marginale per euro sarà maggiore ad un solo bene considerato dal consumatore
inizialmente è negativa e poi, nel punto di massimo dell'utilità totale diventa positiva
inizialmente è positiva e poi, nel punto di massimo dell'utilità totale diventa negativa
inizialmente è positiva e poi, nel punto di minimo dell'utilità totale diventa negativa
è costante
la soddisfazione data da una unità addizionale in più di qualunque bene diminuisce all'aumentare delle quantità consumate
l'utilità è soggettiva
tutte vere
l'ammontare complessivo di soddisfazione che un soggetto trae dal consumo di una particolare quantità
l'ammontare complessivo di soddisfazione che un soggetto trae dal consumo di una quantità addizionale del bene
09. Perché si utilizza l'utilità marginale per euro per individuare il punto di massima soddisfazione dell'individuo?
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Lezione 017
01. Si definisce effetto di reddito ATTENZIONE
l'impatto della variazione di prezzo sul reddito nominale
l'impatto esercitato dalla variazione del prezzo di un prodotto, sul suo costo relativo
l'impatto esercitato dalla variazione delle quantità domandate, sul suo costo implicito
l'impatto esercitato dalla variazione delle quantità domandate, sul suo costo relativo
l'impatto esercitato dalla variazione del prezzo di un prodotto, sul suo costo implicito
04. Nel caso di beni inferiori, una diminuzione del prezzo provoca:
tutte false
tutte vere
05. Nel caso di beni normali, una diminuzione del prezzo provoca:
tutte vere
tutte false
06. Nel caso di due beni normali, l'effetto reddito e l'effetto sostituzione:
si sottraggono
si sommano
sono indifferenti
della quantità domandata nella direzione opposta rispetto a quella del prezzo
della quantità offerta nella stessa direzione rispetto a quella del prezzo
della quantità domandata nella stessa direzione rispetto a quella del prezzo
della quantità offerta nella direzione opposta rispetto a quella del prezzo
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un aumento del reddito incrementerà la domanda di beni sostituti e ridurrà quella di beni complementari.
un aumento del reddito incrementerà la domanda di beni complementari e ridurrà quella di beni sostituti.
ATTENZIONE
un aumento del reddito incrementerà la domanda di beni inferiori e ridurrà quella di beni normali.
un aumento del reddito incrementerà la domanda di beni normali e ridurrà quella di beni inferiori.
09. Se il prezzo di uno dei due beni, A e B, scende, aumenta il potere di acquisto del consumatore:
l'impatto di una variazione nel prezzo di un prodotto sul reddito nominale di un consumatore e, quindi, sulla quantità domandata di quel bene.
l'impatto di una variazione nel prezzo di un prodotto sul reddito reale di un consumatore e, quindi, sul livello di prezzo
l'impatto di una variazione nel prezzo di un prodotto sul reddito reale di un consumatore e, quindi, sulla quantità domandata di quel bene.
13. Il candidato dopo aver esposto l'effetto sostituzione spieghi come questo agisce sui l'effetto di sostituzione sui beni normali? Argomentare
14. Il candidato dopo aver esposto l'effetto reddito spieghi come questo agisce sui beni inferiori? Argomentare
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Lezione 018
01. La pendenza della curva d'indifferenza:
tutte false
tutte vere
indica la quantità massima del bene B che il consumatore sarebbe disposto a scambiare per avere un'unità aggiuntiva del bene A
è concava
ha andamento crescente
delle coppie dei prezzi dei beni che il consumatore intende acquistare
tutte le combinazioni di due prezzi che soddisfano due soggetti nella stessa misura
tutte le combinazioni di due beni che soddisfano un soggetto nella stessa misura
tutte le combinazioni di due prezzi che soddisfano un soggetto nella stessa misura
tutte le combinazioni di due beni che soddisfano due soggetti nella stessa misura
06. L'interpretazione della soddisfazione di un individuo mediante l'uso delle curve d'indifferenza è stata proposta da:
Edgeworth
Smith
Pareto
Bentham
molte
08. Rappresentare l'equilibrio del consumatore con l'ausilio delle mappe di indifferenza.
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12. In cosa differisce l'approccio delle curve di indifferenza da quello dell'utilità marginale?
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Lezione 019
01. Quale andamento presenta, di solito, la curva di indifferenza?
a scalini
RICORDA
decrescente e convessa verso l'asse delle ascisse
deve scegliere un punto sulla retta di bilancio e questo deve appartenere alla curva d'indifferenza fuori dalla mappa
deve scegliere un punto sulla retta di bilancio e questo deve appartenere alla curva d'indifferenza più alta possibile
deve scegliere un punto sulla retta di bilancio e questo deve appartenere alla curva d'indifferenza media
tutte le risposte sono esatte il posizionamento dipende solo dalle scelte del consumatore
tutte vere
tutte vere
non potrà accedere a curve d'indifferenza più alte anche a fronte dell'aumento
senza modificare i prezzi porta ad uno spostamento della quantità domandata di entrambi i beni, solo nel caso di beni normali
senza modificare i prezzi porta ad uno spostamento della quantità domandata di entrambi i beni, che sarà diversa a seconda che il bene sia normale o inferiore
modificando i prezzi porta ad uno spostamento della quantità domandata di entrambi i beni, che sarà diversa a seconda che il bene sia normale o inferiore
senza modificare i prezzi porta ad uno spostamento della quantità domandata di entrambi i beni, solo nel caso di beni inferiori
07. L'equilibrio del consumatore può essere rappresentato graficamente con le curve d'indifferenza se a questo aggiungiamo:
il vincolo di bilancio
la curva d domanda
la curva di offerta
08. Cosa accade quando diminuisce il reddito a disposizione del soggetto? Argomentare con l'utilizzo di grafici.
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Lezione 020
01. Il profitto è dato:
la produzione che si ottiene incrementando di una unità l'impiego del fattore variabile
riesce a modificare la capacità produttiva dei propri impianti solo in determinati settori produttivi
non dipende dalla rapidità con cui questa riesce ad adeguare le proprie capacità produttive alle richieste del mercato
può dipendere ma anche no dalla rapidità con cui questa riesce ad adeguare le proprie capacità produttive alle richieste del mercato
dipende dalla rapidità con cui questa riesce ad adeguare le proprie capacità produttive alle richieste del mercato
tutte esatte
dipende dalla rapidità con cui questa riesce ad adeguare le proprie capacità produttive alle richieste del mercato
tutte false
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
per ogni combinazione di input, definisce la quantità massima che l'impresa può realizzare in un determinato arco di tempo
per ogni combinazione di input, definisce la quantità minima che l'impresa può realizzare in un determinato arco di tempo
per ogni combinazione di output, definisce la quantità minima che l'impresa può realizzare in un determinato arco di tempo
per ogni combinazione di output, definisce la quantità massima che l'impresa può realizzare in un determinato arco di tempo
09. Il modo in cui sono combinati gli imput per ottenere gli output:
tutte false
tutte esatte
rappresenta la tecnologia
è la remunerazione dei proprietari che hanno fornito il capitali per iniziare l'attività
è la remunerazione dei creditori che hanno fornito il capitali per iniziare l'attività
11. Tracciare la funzione di produzione e argomentare sul suo andamento. Spiegare attraverso questa la legge dei rendimenti marginali decrescenti<br />
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 021
01. AFC=
TFC/Q
Q/TFC
TVC/Q
costi variabili
beni
costi semivariabili
costi fissi
tutte false
è rappresentato da costi che sono stati sostenuti in passato o che si sosteranno in futuro
tutte vere
05. MC=
TFC/Q
TVC/Q
VARIAZIONE DI TC/VARIAZIONE DI Q
06. AVC=
TFC/Q
TVC/Q
VARIAZIONE DI TC/VARIAZIONE DI Q
TFC-TVC
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
11. Il costo totale che un impresa di produzione deve sostenere equivale al:
costo fisso
costo implicito
costo opportunità
prezzo relativo
16. Tracciare la curva del costo totale e spiegarne l'andamento? Perché la curva non parte dall'origine degli assi?
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 022
01. Il mercato di concorrenza perfetta è un mercato in cui:
esistono molte imprese , che offrono un prodotto differenziato e che hanno difficoltà di accesso al mercato
esistono molte imprese , che offrono un prodotto differenziato e che hanno difficoltà di accesso al mercato
esistono molte imprese , che offrono un prodotto standard e che hanno facilità di accesso al mercato
la numerosità dei compratori dipende dal numero di prodotti perfetti sostituti disponibili sul mercato
le imprese hanno come fine ultimo quello della convergenza del profitto
le imprese hanno come fine ultimo quello della massimizzazione del profitto
la numerosità dei compratori dipende dal numero di prodotti perfetti sostituti disponibili sul mercato
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
08. Per l'impresa concorrenziale, la curva del ricavo totale assume un andamento:
ATTENZIONE
decrescente all'aumentare della quantità prodotta
09. La curva di domanda della singola impresa che opera in un mercato concorrenziale presenta:
Ed = infinito
Ed=1
Ed=0
MR=MC
MR>MC
MR>AVC
12. Perché si studia il modello teorico della concorrenza perfetta? Cosa si intende con prce taker?
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 023
01. Per un impresa concorrenziale:
ATTENZIONE
il ricavo marginale è minore del prezzo
le imprese hanno come fine ultimo quello della convergenza del profitto
le imprese hanno come fine ultimo quello della massimizzazione del profitto
04. In un mercato di concorrenza perfetta se nel breve periodo l'impresa soffre una perdita:
non si ritira dal mercato ma aspetta di coprire la perdita con profitti futuri
differenza il prodotto
minaccia i competitor
il ricavo marginale è rappresentato come una retta orizzontale che coincide con la curva di domanda
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 024
01. Nel mercato di concorrenza perfetta, al prezzo determinato dal mercato:
02. AFC
03. PU=
P-AVC
P-AC
P-ATC
04. Le imprese che operano in un mercato concorrenziale nel breve periodo possono:
realizzare un profitto
06. Il costo medio fisso, all'aumentare della quantità prodotta, assume un andamento:
crescente
costante
decrescente
P>ATC
P=ATC
P<ATC
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
08. Se il costo marginale è maggiore del ricavo marginale, l'impresa per aumentare il profitto dovrebbe:
diminuire la produzione
aumentare il prezzo
aumentare la produzione
10. Il punto di minimo in cui l'impresa decide di cessare l'attività deve trovarsi:
costi irrecuperabili
costi stimati
costi monetari
15. In un mercato perfettamente concorrenziale in che situazione l'impresa deciderà di cessare l'attività?
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GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 025
01. In concorrenza perfetta le imprese sono:
price maker
follower
price taker
un profitto normale
solo un extraprofitto
un perdita
03. In un mercato di concorrenza perfetta nel breve periodo la curva di domanda individuale dell'impresa è:
un profitto normale
solo un extraprofitto
un perdita
06. In un mercato di concorrenza perfetta se nel breve periodo l'impresa soffre una perdita:
minaccia i competitor
differenza il prodotto
non si ritira dal mercato ma aspetta di coprire la perdita con profitti futuri
07. Rappresentare graficamente la curva di offerta di mercato di breve periodo di un mercato perfettamente concorrenziale. Argomentare
08. Rappresentare graficamente la curva di offerta di mercato di breve periodo di un mercato perfettamente concorrenziale. Argomentare
10. Rappresentare l'equilibrio nel mercato di concorrenza perfetta evidenziando la posizione del mercato e della singola impresa.
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GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 026
01. In concorrenza perfetta nel lungo periodo:
i cambiamenti di prezzo di prezzo e della quantità domandata si fermeranno solo quando ogni impresa realizzerà un profitto nullo
tutte esatte
la curva di offerta del mercato si sposterà verso destra definendo una quantità maggiore in corrispondenza del prezzo
una perdita
un extraprofitto
le imprese che operano in concorrenza perfetta, in una determinata industria, hanno la possibilità di contrarre, o espandere la propria capacità produttiva
tutte esatte
le aspettative di profitto inducono altre imprese ad entrare, mentre le aspettative di perdita portano le imprese ad abbandonare il mercato
tutte false
P=ATCmin
P=Mcmin
P=AVC min
un extraprofitto
una perdita
09. Quali sono i principali fattori di cambiamento nel lungo periodo in un mercato di concorrenza perfetta?
11. Spiegare, con l'ausilio della rappresentazione grafica, il raggiungimento dell'equilibrio di lungo periodo nel mercato di concorrenza perfetta.
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GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 027
01. Il monopolista:
entrambe le risposte
è price maker
vendere una maggiore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza
vendere una minore quantità ad un prezzo più alto rispetto alla concorrenza
vendere una minore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza
06. Il monopolista:
07. Il monopolista:
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
un profitto solo nel caso in cui il monopolista riesca a vendere una maggiore quantità rispetto ai competitor
10. Il monopolio:
non è efficiente ne dal punto di vista produttivo ne dal punto di vista allocativo
è efficiente sia dal punto di vista produttivo che dal punto di vista allocativo
non è efficiente dal punto di vista allocativo ma lo è dal punto di vista produttivo
non è efficiente dal punto di vista produttivo ma lo è dal punto di vista allocativo
MR<MC
MR=MC
MR>MC
P>ATC
P=ATC
P<ATC
14. In monopolio
nel lungo periodo la curva del ricavo marginale si posiziona sempre al di sopra della curva del ricavo medio
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
la perdita secca rappresenta la perdita di benessere per il consumatore rispetto al mercato di concorrenza perfetta
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 028
01. Come si presenta l'elasticità della domanda in concorrenza monopolistica
02. Rappresentare la curva di domanda del monopolista e argomentare sul suo andamento
04. Su quali elementi interviene il monopolista: prezzo o quantità? Argomentare e derivare il mercato in considerazione graficamente.
05. Quali azioni pone in essere in monopolista per massimizzare il proprio profitto? Argomentare con l'ausilio dei grafici
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GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 029
01. In monopolio si avrà:
entrambe le risposte
P>MC
02. In monopolio:
vendere una minore quantità ad un prezzo minore, rispetto alla concorrenza perfetta.
vendere una maggiore quantità ad un prezzo più elevato, rispetto alla concorrenza perfetta.
vendere una minore quantità ad un prezzo più elevato, rispetto alla concorrenza perfetta.
vendere una minore quantità ad un prezzo più elevato, rispetto alla concorrenza perfetta
vendere una maggiore quantità ad un prezzo più elevato, rispetto alla concorrenza perfetta
vendere una minore quantità ad un prezzo più minore, rispetto alla concorrenza perfetta
06. Perché con il monopolio non si realizza ne efficienza allocativa, ne efficienza produttiva
07. Confrontare graficamente il mercato di monopolio e di concorrenza perfetta ed esporre le principali differenze.
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 030
01. La concorrenza monopolistica prevede:
MR=MC
MR<MC
MR>MC
assenza di collusione
barriere legali
presenza di collusione
nel lungo periodo ogni impresa produce un output uguale a quello registrato nel breve periodo
nel lungo periodo ogni impresa produce un output maggiore a quello registrato nel breve periodo
nel lungo periodo ogni impresa produce un output inferiore a quello registrato nel breve periodo
nel lungo periodo ogni impresa produce un output maggiore o minore a quello registrato nel breve periodo
realizza un extra profitto come le imprese in concorrenza perfetta e pratica un prezzo uguale al costo marginale
realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta e pratica un prezzo uguale al costo marginale
realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta, anche se pratica un prezzo minore al costo marginale
realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta, anche se pratica un prezzo superiore al costo marginale
la funzione di domanda si presenta più elastica di quella del mercato di concorrenza perfetta
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GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
entrambe le risposte
anelastica
molto elastica
rigida
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 031
01. L'oligopolio si caratterizzata:
differenziato, in quanto le imprese producono beni differenti tra di loro anche se solo formalmente
tutte vere
tutte false
sono price maker, ma a differenza del monopolista, devono considerare le reazioni dei concorrenti
tutte esatte
è difficile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono molti produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante
è facile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono molti produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante
è difficile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono pochi produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante
è facile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono pochi produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante
omogeneità o diversità
tutte vere
un bene omogeneo
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 032
01. In condizioni di oligopolio si verifica sempre:
tutte vere
P=ATC min
P=MC
tutte false
tutte false
efficienza allocativa
efficienza produttiva
tutte vere
05. Se nel mercato sono presenti tre imprese, A, B, C, che producono un bene omogeneo , con identiche curve di costo, di domanda e ricavo marginale:
le imprese colludono per determinare un livello di prodotto congiunto e stabilire un unico prezzo comune
le imprese colludono per determinare un livello di prodotto congiunto ma hanno la libertà di stabilire un unico prezzo comune
le imprese colludono per determinare un livello di prodotto congiunto e stabilire un unico prezzo comune
non è un accordo, bensì è un termine per indicare chi spunta il miglio prezzo sul mercato per l'acquisizione dei fattori produttivi
non è un accordo, bensì è un termine per indicare chi spunta il miglio prezzo sul mercato per la vendita dei prodotti
è un accordo con cui gli oligopolisti possono coordinare i prezzi senza stringere veri e propri accordi
tutte false
tutte vere
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
08. Se nel mercato sono presenti tre imprese, A, B, C, che producono un bene omogeneo , con identiche curve di costo, di domanda e ricavo marginale:
le imprese hanno interesse a colludere ma non è necessario che la curva di costo di identica per tutte e tre
le imprese colludono solo se la curva di domanda non è la stessa per tutte e tre le imprese
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 033
01. Quali sono gli obiettivi della macroeconomia:
crescita economica
pieno impiego
lungo periodo
breve periodo
04. Per studiare la crescita economica gli economisti si rifanno allo studio del:
PIL NOMINALE
PIL REALE
tutte false
tutte vere
06. L'occupazione:
11. Come mai l'occupazione e la crescita economica sono elementi collegati tra di loro
12. Che differenza intercorre tra i movimenti di breve periodo e di lungo periodo quando si parla di sistema economico.
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
13. Come mai il PIL non è un ottimo indicatore di ricchezza di una nazione.
15. Come si calcola il tasso di crescita del PIL e quali sono le sue problematiche
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 034
01. Se aumenta la popolazione, il PIN pro-capite:
rimane invariato
diminuisce
aumenta
il PIL registra una crescita negativa su base annua per due trimestri consecutivi
il PNL
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
spesa e produzione
reddito e produzione
reddito e spesa
direttamente correlate
inversamente correlate
la prima riguarda il prodotto e l'altro tutti i settori di una nazione compreso quello umano e sociale
il secondo riguarda il prodotto e la prima tutti i settori di una nazione compreso quello umano e sociali
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 035
01. Cosa si intende per disoccupati:
militari e pensionati
persone che potrebbero lavorare e che pur cercando l'impiego non lo trovano
02. Si può affermare che un aumento della domanda di beni possa creare una riduzione della disoccupazione e un conseguente aumento dei salari e dei prezzi:
si
forse
no
occupati
costanti
più alti
più bassi
economico e sociale
solo economico
solo sociale
psicologico
disoccupati su occupati
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
11. Il candidato dopo aver definito la disoccupazione, ne indichi il calcolo. In un secondo momento spieghi perché è difficile calcolare questo?
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 036
01. La disoccupazione frizionale:
è un fenomeno sismico
è inclinata negativamente
è inclinata positivamente
è un dato esogeno
06. Cosa si intende per forza lavoro e popolazione civile? Come si calcola il tasso di partecipazione ?
07. Perché si affianca il tasso di disoccupazione ai flussi di entrata e di uscita dal mercato del lavoro ?
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 037
01. In un modello economico di economia chiusa come vengono considerati gli investimenti e la spesa pubblica?
03. Perché si devono fare delle semplificazioni nello studio dei modelli economici? Quali sono le criticità dell'intervento delle semplificazioni ?
05. Quali sono le limitazioni e le criticità nelle semplificazioni fatte per l'investimento ?
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 038
01. A cosa corrisponde il risparmio:
al consumo
alle imposte
03. Nella rappresentazione grafica dell'equilibrio del mercato reale la pendenza della domanda è data dalla:
componente autonoma
PMS
PMC
resta costante
05. Nella rappresentazione grafica dell'equilibrio del mercato del reale, la curva della domanda parte dall'asse delle ordinate avente intercetta pari alla:
componente autonoma
PMC
PMS
06. Nella rappresentazione grafica dell'equilibrio del mercato reale, l'equilibrio è dato:
07. Nella rappresentazione grafica dell'equilibrio del mercato reale è possibile identificare il moltiplicatore:
si, mettendo in rapporto la variazione di reddito con la variazione della componente autonoma
no
si, mettendo in rapporto la variazione della componente autonoma con la variazione del reddito
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
08. Se uno stato finanzia la variazione della spesa pubblica interamente con una variazione delle tasse, cosa succede al reddito di equilibrio:
resta costante
è il reddito
è la componente autonoma
10. Determinare il valore del moltiplicatore di spesa in presenza di una propensione al risparmio di 0,25 ?
0.25
-1
Co
PMS
autonoma
nullo
negativo
positivo
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GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
il livello di risparmio
17. Il candidato definisca la funzione del consumo e ne fornisca una rappresentazione grafica.
19. Cos'è il consumo autonomo? Come lo si evince graficamente? E cosa rappresenta la propensione marginale al consumo?
23. Quali sono le semplificazioni da fare in materia di propensione marginale al consumo? Come la si evince dal punto di vista grafico?
24. Argomentare e rappresentazione graficamente l'equazione del consumo e quella del risparmio.
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Docente: Iannaccone Guido
Lezione 039
01. Considerando un modello con le seguenti semplificazioni: tasse fisse; investimenti esogeni; spesa pubblica esogena; economia chiusa, l'equilibrio nel mercato
reale:
è determinato da tutte quelle variabili che non dipendono dal reddito ed in quanto tali si chiamano autonome e da m il moltiplicatore
tutte esatte
la curva di domanda sarà decrescente con pendenza pari alla propensione marginale al consumo
la curva di domanda sarà inferire alla pendenza della propensione marginale al consumo
la curva di domanda sarà crescente con pendenza pari alla propensione marginale al consumo
05. Z=
PMCxTxI+G
1/1-PMC
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Lezione 040
01. Da cosa è data la base monetaria?
è esogena
dai consumi
speculativo
precauzionale
solo depositi
credito
dai consumi
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
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solo M2
10. Come si costruisce graficamente la curva di domanda, in un grafico avente nelle ascisse la moneta e nelle ordinate il tasso di interesse?
dal risparmio
sono esogene
dal consumo
è esogena
13. Cosa si intende per offerta di moneta? Quali tipi di moneta esistono
17. Cosa succede alla curva di domanda di moneta se il reddito nominale aumenta? E se il tasso d'interesse aumenta? Argomentare e derivarne il grafico.
19. Cosa succede al grafico dell'equilibrio monetario se vi è un aumento del reddito nominale?
20. Cosa succede alla domanda di moneta se varia il reddito nominale? E se varia il tasso d'interesse?
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 041
01. Se la banca centrale acquista titoli cosa succede al mercato monetario?
valore di rimborso/(1+i)^n
valore di rimborso/(i-1)^n
valore di rimborso/(1)^n
03. Se, a parità di altre condizioni, aumenta il tasso di interesse del mercato monetario:
07. definire l'uguaglianza tra la domanda di moneta emessa dalla banca centrale e l'offerta
08. da cosa dipende la domanda di moneta per scopi transati, precauzionali speculativi ?
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Set Domande: ECONOMIA POLITICA
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04)
Docente: Iannaccone Guido
Lezione 042
01. L'indice del grado di apertura di un mercato è dato da:
4 dimensioni
2 dimensioni
1 sola dimensione
3 dimensioni
apertura nel mercato dei beni, nel mercato finanziario e in quello dei fattori
tutte esatte
06. Cosa succede alla curva di domanda di moneta se il reddito nominale aumenta? E se il tasso d'interesse aumenta? Argomentare e derivarne il grafico.
08. Cosa succede alla curva di domanda di moneta se il reddito nominale aumenta? E se il tasso d'interesse aumenta? Argomentare e derivarne il grafico.
10. Cosa succede al grafico dell'equilibrio monetario se vi è un aumento del reddito nominale?
12. Cosa succede al grafico dell'equilibrio monetario se vi è un aumento del reddito nominale?
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Docente: Iannaccone Guido
Lezione 043
01. Cosa si intende per tasso di cambio reale?
i prezzi relativi, cioè il prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri
02. Quando si parla di apprezzamento del tasso di cambio nominale, questo si può anche definire come:
tutte vere
il prezzo relativo
06. Come si chiamano le variazioni del tasso di cambio nominale in caso di cambi flessibili e in caso di cambi fissi?
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Lezione 044
01. Da cosa dipendono le importazioni?
05. Quali sono i documenti che vanno a far parte della bilancia dei pagamenti?
bilancia delle partite correnti, dei movimenti autonomi di capitale e dei movimenti compensativi di campitale
corrisponde alla domanda fatta dalla nazione anche per beni esteri
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Lezione 045
01. Se i prezzi aumentano :
il potere di acquisto della moneta si ridurrà portando così i soggetti a richiedere una maggiore liquidità
tutte vere
il potere di acquisto della moneta si ridurrà portando così i soggetti a richiedere una minore liquidità
il potere di acquisto della moneta si aumenterà portando così i soggetti a richiedere una maggiore liquidità,
tutte esatte
è sempre un dato
06. Quali sono gli eventi che fanno traslare la curva AD in alto a destra
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Lezione 046
01. L'andamento della curva AS:
è crescente in quanto una diminuzione della produzione comporta un aumento dei costi
03. Il motivo per cui un aumento del prodotto genera un aumento dei prezzi sono:
nessuno
il livello dei prezzi corrispondente ai costi medi della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel breve periodo.
il livello dei prezzi corrispondente ai costi unitari della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel breve periodo.
il livello dei prezzi corrispondente ai costi medi della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel lungo periodo.
il livello dei prezzi corrispondente ai costi marginali della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel breve periodo.
05. Il motivo per cui un aumento del prodotto genera un aumento dei prezzi sono che
all'aumentare la produzione vuol dire anche aumentare la domanda di lavoro creando così una riduzione dei disoccupati
tutti e tre
all'aumentare della produzione possono risultare necessari un numero medio di input maggiore
07. Definire in un primo momento la curva AS in un secondo momento spiegare cosa succede quando ci si muove lungo la AS e quando invece si crea uno
traslazione di questa anche con l'ausilio di un grafico.
08. Quali sono i motivi per cui un aumento di prodotto comporta un aumento dei prezzi?
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Lezione 047
01. Sono shock positivi della domanda:
tutti e tre
tutte vere
tutte false
solo il PIL
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Lezione 048
01. Cosa succede al modello generale, nel lungo periodo, dopo uno shock negativo permanente dell'offerta:
il livello dei Prezzi rimane più elevato ma il PIL torna al suo livello di pieno impiego
02. Cosa succede al modello generale, nel lungo periodo, dopo uno shock positivo della domanda:
il livello dei Prezzi rimane più elevato ma il PIL torna al suo livello di pieno impiego
positivamente dalla variazione dei costi di produzione, non dovuti alle variazioni salariali
negativamente dalla variazione dei costi di produzione, non dovuti alle variazioni salariali
04. La variazione dovuta ad uno shock della domanda crea la stessa variazione del PIL reale:
no, perché una variazione dei prezzi innesca nuove dinamiche di forza concorde
sicuramente
no, perché una variazione dei prezzi innesca nuove dinamiche di forza contraria
05. Uno shock negativo della domanda aggregata comporta nell'equilibrio generale di breve periodo:
06. Uno shock positivo della domanda aggregata comporta nell'equilibrio generale di breve periodo:
07. Cosa succede alla curva AS se varia il PIL o se variano le altre variabili direttamente connesse ai costi ma non al livello della produzione:
se variano le altre variabili legate ai costi e non al livello di produzione la curva AS trasla mentre le variazioni di PIL fanno muovere lungo la curva
se varia il PIL la curva AS trasla mentre le altre variabili fanno muovere lungo la curva
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08. Per studiare il rapporto che intercorre tra i prezzi ed il PIL reale si deve considerare:
il mercato monetario
il mercato reale
il modello AD - AS
la AS evidenzia come una variazione di P faccia variare il PIL, mentre la AD come una variazione del PIL faccia variare P
la AD evidenzia come una variazione di P faccia variare il PIL, mentre la AS come una variazione del PIL faccia variare P
11. :Cosa succede se varia P o se variano le altre componenti del PIL alla curva AD
nessuna variazione
crescente rispetto a P
decrescente rispetto a P
costante rispetto a P
13. Un aumento dei prezzi nazionali che influenza ha sulle esportazioni nette:
i beni nazionali diventano relativamente più costosi e quindi le esportazioni nette diminuiscono
i beni nazionali diventano relativamente meno costosi e quindi le esportazioni nette aumentano
14. Se i prezzi aumentano e di conseguenza la domanda di moneta aumenta, il tasso di interesse che tipo di variazioni avrà e che conseguenze ci saranno nel
mercato reale:
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16. Cosa succede all'equilibrio generale tra breve e lungo periodo se c'è uno shock positivo della domanda
17. Cosa succede all'equilibrio generale tra breve e lungo periodo se c'è uno shock negativo dell'offerta
18. definire la AD e Quali sono le variabili che creano una traslazione della stessa
19. Definire la AS e Quali sono le variabili che creano una traslazione della stessa
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