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Indice
Indice Lezioni ........................................................................................................................ p. 2
Lezione 002 ........................................................................................................................... p. 4
Lezione 003 ........................................................................................................................... p. 6
Lezione 004 ........................................................................................................................... p. 8
Lezione 005 ........................................................................................................................... p. 10
Lezione 006 ........................................................................................................................... p. 12
Lezione 007 ........................................................................................................................... p. 14
Lezione 008 ........................................................................................................................... p. 16
Lezione 009 ........................................................................................................................... p. 17
Lezione 010 ........................................................................................................................... p. 19
Lezione 011 ........................................................................................................................... p. 20
Lezione 012 ........................................................................................................................... p. 21
Lezione 013 ........................................................................................................................... p. 23
Lezione 015 ........................................................................................................................... p. 26
Lezione 016 ........................................................................................................................... p. 28
Lezione 018 ........................................................................................................................... p. 30
Lezione 019 ........................................................................................................................... p. 31
Lezione 020 ........................................................................................................................... p. 32
Lezione 021 ........................................................................................................................... p. 33
Lezione 022 ........................................................................................................................... p. 34
Lezione 023 ........................................................................................................................... p. 37
Lezione 024 ........................................................................................................................... p. 38
Lezione 025 ........................................................................................................................... p. 39
Lezione 026 ........................................................................................................................... p. 40
Lezione 027 ........................................................................................................................... p. 42
Lezione 028 ........................................................................................................................... p. 43
Lezione 029 ........................................................................................................................... p. 45
Lezione 031 ........................................................................................................................... p. 47
Lezione 032 ........................................................................................................................... p. 48
Lezione 033 ........................................................................................................................... p. 49
Lezione 034 ........................................................................................................................... p. 52
Lezione 035 ........................................................................................................................... p. 55
Lezione 037 ........................................................................................................................... p. 57
Lezione 038 ........................................................................................................................... p. 58
Lezione 039 ........................................................................................................................... p. 60
Lezione 040 ........................................................................................................................... p. 62
Lezione 042 ........................................................................................................................... p. 63
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Set Domande: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Della Zoppa Letizia
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Set Domande: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 002
01. Quale dei seguenti non è un errore attribuzionale compiuto dall'adulto nell'osservare lo sviluppo infantile?
02. All'interno di quale errore attribuzionale l'adulto non tiene conto delle interpretazioni ancora immature che il bambino ha del mondo?
03. Perché l'utilizzo della parola meno rappresenta un problema per il bambino fino ai 4 anni?
Perché la parola meno è legata all'operazione matematica della sottrazione che fa riferimento alla reversibilità del pensiero non ancora presente prima dei 4 anni
Perché meno e più vengono capiti solo con l'inizio della scolarizzazione
Perché a differenza del termine più il bambino deve prendere in considerare la presenza di una qualità e allo stesso tempo negarne la presenza
Perché il bambino fatica a distaccarsi dalla tendenza accumulativa del suo pensiero infantile
04. Se valutiamo un bambino aggressivo perché l'abbiamo visto impegnato in un gesto di aggressione nei confronti di un coetaneo. Stiamo commettendo un
errore attribuzionale...
05. A che scopo Rose e Blank (1974) hanno proposto a un gruppo di bambini una versione rivisitata del famoso compito di conservazione del numero Piaget?
Per mettere in evidenza la presenza di un effetto di desiderabilità sociale nelle risposte dei bambini
06. Un bambino di 11-12 mesi è in grado di capire la differenza tra un bicchiere vuoto e un bicchiere pieno?
No, i bambini di 11-12 mesi non sono in grado di comprenderne la differenza poiché non hanno ancora chiara la funzione del bicchiere
Si, i bambini di 11-12 mesi sono perfettamente in grado di capirne la differenza. Inoltre, sono in grado di discriminare anche tra un bicchiere che contiene poco liquido e
uno che ne contiene molto preferendo quest'ultimo
No, i bambini di 11-12 mesi non sono in grado di comprenderne la differenza. Inoltre, non dimostrano di preferirne uno rispetto all'altro e cercano di bere da entrambi
07. Metti in evidenza le principali implicazioni dell'errore attribuzionale compiuto dall'adulto quando interpreta sulla base dell'osservazione spontanea
08. Metti in evidenza le principali implicazioni dell'errore attribuzionale compiuto dall'adulto quando interpreta per similarità.
09. Metti in evidenza le principali implicazioni dell'errore attribuzionale compiuto dall'adulto quando interpreta sulla base dei ricordi adulti
10. Metti in evidenza le principali implicazioni dell'errore attribuzionale compiuto dall'adulto quando interpreta il solo resoconto verbale
11. Un bambino di 11-12 mesi è in grado di capire la differenza tra un bicchiere vuoto e un bicchiere pieno?
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DELL'EDUCAZIONE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Della Zoppa Letizia
12. Analizza gli aspetti fondamentali dei diversi errori attribuzionali nell'osservare lo sviluppo
13. Perché fino a 4 anni il bambino non è in grado di utilizzare in modo appropriato il termine meno?
16. Descrivi l'errore attribuzionale che origina dall'interpretazione del solo resoconto verbale
17. Spiega quali sono i maggiori errori attribuzionali nell'osservazione dello sviluppo.
18. Descrivi l'errore attribuzionale che origina dall'interpretazione sulla base dei ricordi adulti
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SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 003
01. Leggi l'abstract del seguente studio: "Un gruppo di 10 volontari fu diviso in due gruppi. A cinque dei volontari fu data una mela al giorno per 14 giorni. Agli
altri cinque non fu data nessuna mela, ma altri cibi. I ricercatori poi istruirono un medico ad avvicinare ciascuno dei 10 volontari ogni giorno. I ricercatori
trovarlo che i tentativi di avvicinamento del medico riuscirono con tutti e 10 i volontari e che le mele non li tolsero di torno. Sia che le mele fossero state mangiate o
no, che fossero state mangiate al momento dell'incontro col medico, o che fossero nascoste addosso e volontari, o che fossero messe dentro degli armadietti di
metallo a qualche distanza, le mele furono completamente inefficaci nell'impedire l'avvicinamento del medico." Individua la/le variabile/i indipendente/i.
02. Il primo step nella programmazione di una ricerca scientifica deve essere:
L'esplorazione
L'interpretazione
La spiegazione
La descrizione
03. Il secondo step nella programmazione di una ricerca scientifica deve essere:
La spiegazione
L'esplorazione
L'interpretazione
La descrizione
04. Il terzo step nella programmazione di una ricerca scientifica deve essere:
La spiegazione
L'interpretazione
La descrizione
L'esplorazione
06. Leggi l'abstract del seguente studio: "La presente ricerca investiga gli effetti del pensiero ipotetico sul giudizio dei soggetti negli incidenti. Si prevede che la
disponibilità di alternative ipotetiche per un incidente avrà come risultato una differente valutazione delle vittime e dei colpevoli. I risultati di due ricerche
sostengono con forza questa predizione. Specificamente, i soggetti assegnavano un risarcimento finanziario più alto alle vittime di un incidente quando questo era
preceduto da circostanze eccezionali piuttosto che abituali. Allo stesso modo, in queste condizioni, i responsabili dell'incidente erano giudicati più negligenti nel
loro comportamento e veniva loro comunicata una ammenda più severa." Individua la/le variabile/i indipendente/i.
Giudizio di negligenza
Circostanze dell'evento
L'ammontare dell'ammenda
L'attribuzione di responsabilità
07. Spiega significato e importanza di variabili dipendenti, variabili indipendenti e variabili intervenienti.
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08. Introduci gli aspetti fondamentali delle variabili intervenienti portando alcuni esempi.
09. All'interno dell'approccio scientifico alla ricerca quale importanza rivestono le variabili? Quali tipi di varibile conosci?
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 004
01. In quale piano di ricerca troviamo il minor grado di controllo da parte dello sperimentatore?
Piano di ricerca IV
Piano di ricerca II
Piano di ricerca I
02. Quale tipo di validità scientifica ha delle ricadute sull'applicabilità e la generalizzabilità dei risultati ad altre situazioni?
La validità esterna
La validità di costrutto
La validità statistica
La validità interna
è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti e un controllo rigoroso delle variabili intervenienti
non è possibile né una manipolazione delle variabili indipendenti né un controllo delle variabili intervenienti
non è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti ma è possibile un controllo delle variabili intervenienti
è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti ma solo un controllo limitato delle variabili intervenienti
è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti e un controllo rigoroso delle variabili intervenienti
non è possibile né una manipolazione delle variabili indipendenti né un controllo delle variabili intervenienti
è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti ma solo un controllo limitato delle variabili intervenienti
non è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti ma è possibile un controllo delle variabili intervenienti
è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti e un controllo rigoroso delle variabili intervenienti
non è possibile né una manipolazione delle variabili indipendenti né un controllo delle variabili intervenienti
non è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti ma è possibile un controllo delle variabili intervenienti
è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti ma solo un controllo limitato delle variabili intervenienti
è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti e un controllo rigoroso delle variabili intervenienti
non è possibile né una manipolazione delle variabili indipendenti né un controllo delle variabili intervenienti
non è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti ma è possibile un controllo delle variabili intervenienti
è possibile una manipolazione delle variabili indipendenti ma solo un controllo limitato delle variabili intervenienti
07. In quale piano di ricerca è presente il maggior livello di controllo da parte dello sperimentatore?
Piano di ricerca I
Piano di ricerca IV
Piano di ricerca II
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SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
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14. Spiega le differenze tra i diversi piani di ricerca portando degli esempi.
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Lezione 005
01. I disegni di ricerca trasversali confrontano:
Consentono di analizzare l'andamento nel tempo del cambiamento e di valutare la prevedibilità di particolari variabili sullo sviluppo
Consentono di analizzare l'andamento nel tempo del cambiamento e di valutare gli effetti di particolari variabili sullo sviluppo
Consentono di ottenere molte informazioni in modo rapido e sono più facilmente replicabili
Consentono di analizzare l'andamento nel tempo del cambiamento e di valutare gli effetti di particolari variabili sullo sviluppo
Consentono di analizzare l'andamento nel tempo del cambiamento e di valutare la prevedibilità di particolari variabili sullo sviluppo
Consentono di ottenere molte informazioni in modo rapido e sono più facilmente replicabili
04. Considera la seguente ricerca. "A un gruppo di 50 bambini di 3 anni vengono somministrati dei test per studiare le capacità attentive. I risultati vengono
confrontati con quelli ottenuti agli stessi test da altri due gruppi di bambini di 2 e 5 anni. Come viene denominato questo tipo di disegno di ricerca piuttosto
diffuso in psicologia dello sviluppo?
05. Una ricerca indaga, tramite questionari, il rapporto tra motivazione scolastica e concezioni dell'intelligenza in bambini di 7 anni, in bambini di 10 anni e in
ragazzi di 13 anni di quale tipo di disegno di ricerca si tratta?
Ricerca trasversale
Ricerca longitudinale
Ricerca osservativa
Ricerca qualitativa
06. Considera la seguente ricerca. "I risultati di una ricerca sui comportamenti prosociali nei bambini prescolare svolta nel 1990 vengono confrontati con i dati
ottenuti dalla replicazione della ricerca in bambini prescolari nel 2019." Come viene denominato questo tipo di disegno di ricerca piuttosto diffuso in psicologia
dello sviluppo?
07. Considera la seguente ricerca. "In un gruppo di 50 bambini di 5 anni vengono valutate le competenze sociali durante l'ultimo anno della primaria. Lo stesso
gruppo di bambini viene rivalutato a alla fine del primo e del quinto anno della scuola primaria." Come viene denominato questo tipo di disegno di ricerca
piuttosto diffuso in psicologia dello sviluppo?
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SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
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08. Che differenza c'è tra una ricerca longitudinale e una trasversale?
09. Presenta le caratteristiche fondamentali di ricerche longitudinali, trasversali, longitudinali sequenziali e time-lag.
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Lezione 006
01. Per correlazione positiva si intende:
Al crescere e/o decrescere di una variabile possiamo individuare una relazione di causa-effetto su un'altra variabile
Al crescere e/o decrescere di una variabile si accompagna una variazione indipendente dell'altra variabile
Lo sperimentatore modifichi alcune variabili intervenienti per vedere quale effetto hanno su una o più variabili dipendenti
Lo sperimentatore modifichi alcune variabili dipendenti per vedere quale effetto hanno su una o più variabili indipendenti
Lo sperimentatore modifichi alcune variabili indipendenti per vedere quale effetto hanno su una o più variabili dipendenti
Lo sperimentatore modifichi alcune variabili in laboratorio per vedere quale effetto hanno sulla vita reale
03. Per indagare l'influenza dell'ordine di genitura sull'espressione di comportamenti prosociali nella scuola dell'infanzia dovremmo utilizzare...
Un esperimento
Un quasi-esperimento
È una tecnica utilizzata per controllare l'effetto di possibili fattori di disturbo se viene utilizzato un esperimento con un disegno tra soggetti
È una tecnica utilizzata per controllare l'effetto di possibili fattori di disturbo se viene utilizzato un esperimento con un disegno entro i soggetti
È una tecnica utilizzata per manipolare la variabile indipendente se viene utilizzato un esperimento con un disegno tra soggetti
È una tecnica utilizzata per manipolare la variabile indipendente se viene utilizzato un esperimento con un disegno entro i soggetti
Al crescere e/o decrescere di una variabile possiamo individuare una relazione di causa-effetto su un'altra variabile
Al crescere e/o decrescere di una variabile si accompagna una variazione indipendente dell'altra variabile
Di individuare le relazioni tra diverse condizioni sperimentali e il loro effetto sulle variabili dipendenti
Al crescere e/o decrescere di una variabile possiamo individuare una relazione di causa-effetto su un'altra variabile
Al crescere e/o decrescere di una variabile si accompagna una variazione indipendente dell'altra variabile
08. Definisci gli aspetti fondamentali di esperimenti, quasi esperimenti e ricerche correlazionali.
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10. Presenta gli aspetti principali di esperimenti, quasi esperimenti e ricerche correlazionali avvalendoti di esempi.
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Lezione 007
01. Con quale scopo in alcune ricerche vengono utilizzati i questionari di controllo?
Allo scopo di raccogliere informazioni riguardo alla percezione soggettiva della ricerca
Allo scopo di scopo di valutazione il livello di desiderabilità sociale presente nelle risposte dei soggetti
02. La raccolta di informazioni in ricerche di psicologia dello sviluppo che si avvalgono di interviste può essere di tipo
Solo indiretta (genitori, insegnanti, etc.) Per i primi 3-4 anni di età
Solo indiretta (genitori, insegnanti, etc.) Per i primi 5-6 anni di età
03. Quale delle seguenti affermazioni non è riferibile alle interviste chiuse?
Nella maggior parte dei casi le risposte previste sono le risposte definite "chiuse"
Il soggetto risponde allo sperimentatore con un sì o un no, oppure scegliendo tra un gruppo di risposte già fornite dallo sperimentatore
Alla persona non vengono dati limiti né per quanto riguarda l'ampiezza delle risposte né per quanto riguarda la tipologia di risposta
04. Quale delle seguenti affermazioni non è riferibile alle interviste aperte?
Alla persona non vengono dati limiti né per quanto riguarda l'ampiezza delle risposte né per quanto riguarda la tipologia di risposta
Nello svolgimento lo sperimentatore non segue uno schema di domande fissato a priori
05. Se presentiamo a un soggetto un questionario composto da 40 item e gli chiediamo di esprimere con quanta frequenza compie le azioni che sono elencate
utilizzando la seguente lista
1. Sempre (Always)
2. Molto spesso (Very Often)
3. Alle volte (Sometimes)
4. Raramente (Rarely)
5. Mai (Never)
Stiamo utilizzando?
Il fatto che non può essere utilizzata prima dei 7 anni di età quando le abilità di letto-scrittura del bambino sono ben consolidate
Il fatto che obbliga il soggetto a scegliere rigidamente una risposta numerica senza poter tener conto di eccezioni e sfumature
Il fatto che non fornisce nessuna informazioni sulle motivazioni per cui un soggetto occupa una determinata posizione all'interno rete di relazioni del gruppo piuttosto che
un'altra
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10. Descrivi la tecnica della scala di nomina soffermandoti sugli aspetti applicativi.
11. Presenta le principali differenze tra interviste aperte e interviste strutturate definendone i diversi ambiti applicativi.
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Lezione 008
01. In riferimento ai metodi osservativi quando parliamo di studi in laboratorio strutturati facciamo riferimento a:
02. Quale dei seguenti è un obiettivo di ricerca in linea con l'utilizzo di un metodo osservativo?
03. In riferimento ai metodi osservativi quando parliamo di studi in laboratorio non strutturati facciamo riferimento a:
04. In riferimento ai metodi osservativi quando parliamo di studi sul campo strutturati facciamo riferimento a:
05. In riferimento ai metodi osservativi quando parliamo di studi sul campo non strutturati facciamo riferimento a:
06. Nell'ambito dei metodi osservativi, cosa si intende per "predefinizione dell'oggetto osservato"?
E' la decisione preliminare di osservare un soggetto piuttosto che un altro, indicando il dove e il quando dell'osservazione
E' l'utilizzo di stimolazioni nei confronti del soggetto, allo scopo di osservarne la reazione
E' una delimitazione preliminare di ciò che si osserverà nel comportamento del soggetto
08. Metti in relazione l'utilizzo di esperimenti, quasi-esperimenti e ricerche correlazionali con l'utilizzo dell'osservazione sistematica.
11. Definisci l'osservazione sistematica mettendone in evidenza gli aspetti maggiormente significativi.
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Lezione 009
01. Nei lavori di Binet e Simon il QI
Derivava dalla necessità di differenziare le fasce più alte della classe dirigente dell'epoca
Non risultò possedere alcun potere discriminatorio per quanto riguardava i bambini con deficit
Derivava da un attento studio osservativo dei soggetti visti operare in condizioni naturali
Lo studio dei bambini doveva essere sostituito dallo studio dei primati più evoluti
Lo studio dei bambini non doveva mischiare aspetti di sviluppo tipico con aspetti di sviluppo atipico
Secondo Rousseau il bambino è intrinsecamente buono e deve essere tutelato dall'ingerenza della società, mentre secondo Locke l'educazione deve vertere esclusivamente
sull'autodisciplina
Secondo Locke il bambino è intrinsecamente buono e deve essere tutelato dall'ingerenza della società, mentre secondo Rousseau l'educazione deve vertere esclusivamente
sull'autodisciplina
Il bambino ha un'innata tendenza alla relazione con gli individui che appartengono alla sua specie
All'etologia di Bowlby
Ai comportamentisti
Ai funzionalisti
A Freud e la psicoanalisi
05. Che differenza c'è tra approccio molare e approccio molecolare in psicometria?
L'approccio molare fa riferimento ai valori normativi di una fascia d'età mentre l'aspetto molecolare si focalizza sulle differenze individuali
L'approccio molecolare indaga i micro aspetti del comportamento (ad es. Velocità di reazione, acuità sensoriale, etc.) Mentre l'approccio molare prende in considerazione
variabili più macro (ad es. Memoria, attenzione, etc.)
L'approccio molare indaga i micro aspetti del comportamento (ad es. Velocità di reazione, acuità sensoriale, etc.) Mentre l'approccio molecolare prende in considerazione
variabili più macro (ad es. Memoria, attenzione, etc.)
L'approccio molare è riferibile all'approccio comportamentistico mentre l'approccio molecolare è più vicino alla psicoanalisi
Ai suoi lavori sulla selezione naturale e la trasmissione di caratteristiche vincenti come base dell'eugenetica
Ai suoi lavori sull'influenza dell'ambiente sul funzionamento e sullo sviluppo della mente
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08. La nascita della psicologia dello sviluppo rispetto alla nascita della psicologia sperimentale convenzionalmente fissata nell'anno di fondazione del laboratorio
di Lipsia in Germania
Non si può fare questa distinzione poiché le due psicologie non sono tra loro differenti
È successiva
È precedente
È contemporanea
09. Quale di queste è una delle motivazioni che ha avvicinato la psicologia allo studio dei bambini?
Si pensava che nella primissima infanzia fossero da ricercare i momenti di creazione dei nuclei patogeni dell'adulto
Si pensava che lo studio del bambino avrebbe potuto aiutare a meglio strutturare il sistema educativo di massa
Si pensava che lo studio dei bambini potesse aiutare a comprendere meglio quei fenomeni che erano estremamente complessi nell'adulto
Si pensava che lo studio dei bambini potesse aiutare a comprendere le condizioni di devianza psicologica tipica dell'età adulta
Darwin
James
Stanley hall
Freud
11. Secondo quelli che vengono considerati i primi veri studi della psicologia dello sviluppo
Lo sviluppo del pensiero del bambino ripercorreva le fasi evolutive della filogenesi
Il pensiero del bambino era molto simile al pensiero di adulti deficitari o con lesioni encefaliche di ridotta rilevanza
12. Quale autore ha fortemente influenzato il pensiero di Piaget e della psicologia dello sviluppo del '900?
Baldwin
Binet
Stanley Hall
James
14. Individua e presenta gli aspetti maggiormenti significativi relativi agli albori della psicologia dello sviluppo.
16. Introduci il contributo di James Mark Baldwin (1861-1934) alla psicologia dello sviluppo.
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Lezione 010
01. Quale delle seguenti tipologie di fattori non interagiscono nello sviluppo:
Influenza genetiche
02. Galton, nel suo libro Hereditary genius: its laws and consequences, sostiene che:
L'utilizzo di oculati matrimoni per generazioni successive potrebbe produrre una razza intellettivamente superiore
L'analisi genetica della competenza intellettiva della madre è il miglior predittore dello sviluppo intellettivo del figlio
Le influenza ambientali abbiano lo stesso peso delle influenza genetiche nel determinare la genialità
03. L'interesse scientifico all' infanzia come periodo di vita distinto dagli altri periodi di vita:
Accompagna da sempre l'umanità impegnata nella cura dei più piccoli per promuovere lo sviluppo della specie
L'idea che gli adulti hanno dei bambini li porta a relazionarsi a loro nel modo più consono per favorire il loro sviluppo mentale
L'idea che gli adulti hanno dei bambini li porta a vederli come molto simili a loro e a non distinguere le peculiarità tipiche del loro pensiero
L'idea che gli adulti hanno dei bambini è molto vicina al reale funzionamento infantile anche quando gli adulti non sono esperti del settore (ad es. genitori, nonni, etc.)
L'idea che gli adulti hanno dei bambini è molto vicina al reale funzionamento infantile solo in caso di adulti con grande esperienza nella cura del bambino (ad es.
insegnanti, babysitter etc.)
05. Quali sono i maggiori contributi Stanley Hall alla psicologia dello sviluppo odierna?
La pubblicazione della prima rivista sullo sviluppo del bambino, l'avvio di studi longitudinali e l'avvicinamento alla psicoanalisi
La pubblicazione della prima rivista sullo sviluppo del bambino, l'avvio di studi trasversali e l'avvicinamento alla psicologia sperimentale
L'apertura di centri di tutela dell'infanzia, l'avvio di studi longitudinali e l'avvicinamento alla psicoanalisi
L'apertura di centri di tutela dell'infanzia, l'avvio di studi longitudinali e l'avvicinamento alla psicologia sperimentale
Psicoanalisi
Psicologia comportamentista
Psicologia cognitivista
07. Parla del contributo dato dai lavori di Stanley Hall allo studio della psicologia dello sviluppo.
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Lezione 011
01. Per l'approccio organismico il concetto cardine della psicologia dello sviluppo è
Il cambiamento
Lo scaffolding
Il condizionamento
L'equilibrio
Epistemico
Fantasmatico
Culturale
Simbolico
06. "Il cambiamento nello sviluppo avviene in modo continuo e graduale o al contrario discontinuo e improvviso?" Contestualizza e commenta.
07. "Qual è la natura del cambiamento che caratterizza lo sviluppo?" Contestualizza e commenta.
08. In che modo lo sviluppo può essere inteso procedere in modo sia qualitativo che quantitativo?
09. In che modo lo sviluppo può essere considerato sia continuo che discontinuo?
12. Quali sono i principali dibattiti della psicologia dello sviluppo? Presentali e argomentali.
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Lezione 012
01. Le modalità di indagine più adeguate secondo l'approccio organismico
02. Quale tra i seguenti non è uno dei dibatti di fondo della psicologia dello sviluppo
L'insieme dei processi di cambiamento che avvengono nell'individuo lungo tutto l'arco della vita grazie ad apprendimento e a maturazione
Il risultato di un processo di apprendimento che consente all'individuo di assimilare nozioni sempre più complesse
Un fenomeno biologicamente determinato che favorisce il miglioramento delle competenze nell'infanzia e nell'adolescenza
Le modificazioni di tipo biologico che avvengono a livello corporeo e a livello cognitivo e costituiscono i prerequisiti dell'apprendimento
04. Chomsky appartiene alla corrente di pensiero secondo cui lo sviluppo deve essere considerato:
05. Nell'ambito dell'approccio maturazionista allo sviluppo cognitivo del bambino possiamo collocare il pensiero di:
Gesell e Chomsky
Chomsky e Vygotskij
Piaget e Gesell
Skinner e Chomsky
06. Come viene definita la maturazione nell'ambito dello studio dello sviluppo cognitivo?
Il meccanismo fondamentale che sta alla base dei processi di mielinizzazione e apprendimento
Il meccanismo fondamentale che permette al soggetto di regolare consapevolmente la comparsa di nuove abilità
Il meccanismo fondamentale che regola la comparsa delle nuove abilità in relazione alle diverse esperienze ambientali
Il meccanismo fondamentale che regola la comparsa delle nuove abilità con il procedere dell'età
07. Secondo Gesell quali eventi esterni possono alterare gli schemi maturazionali?
Denutrizione
09. Quali sono le principali caratteristiche dell'approccio maturazionista allo studio dello sviluppo cognitivo?
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10. Presenta il caso di Genie mettendone in evidenza gli aspetti maggiormente significativi per lo studio dello sviluppo.
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Lezione 013
01. Che idea di bambino, di sviluppo e di apprendimento caratterizza il comportamentismo?
Il bambino è considerato un essere dotato di intelligenza; si sviluppa grazie all'interazione tra organismo e ambiente, l'apprendimento procede per progressive
autoregolazioni e regolazioni interattive con il caregiver, che si pone nella sua zona di sviluppo prossimale questa corrente di pensiero pone attenzione a ciò che il bambino
apprende culturalmente e in co-costruzione con l'ambiente
Il bambino è un essere pulsionale; si sviluppa passando attraverso stadi libidici, predefiniti in maniera innata nell'individuo e, in quanto tali, universali e costanti questa
corrente di pensiero pone attenzione soprattutto all'espressione genetica di "moduli" cerebrali, che hanno caratteristiche innate
Il bambino è considerato una tavoletta di cera e in quanto tale nel suo sviluppo è plasmabile, grazie ai rinforzi ambientali (modellamento) questa corrente di pensiero pone
attenzione unicamente ai comportamenti e all'influenza dell'ambiente sul bambino, disinteressandosi dei processi
Il bambino è visto come individuo che agisce sull'ambiente fisico; lo sviluppo è possibile grazie all'esperienza che il bambino fa dell'ambiente, esperienza che gli permette
di costruirsi delle "teorie" su come funziona il mondo questa corrente di pensiero è focalizzata soprattutto su ciò che il bambino può fare in relazione all'ambiente, piuttosto
che sull'influenza che l'ambiente può avere sul bambino
02. Secondo l'approccio comportamentista alla cognizione essa può essere definita come:
Una particolare classe di funzioni esecutive superiori regolate dal sistema nervoso centrale
Una particolare classe di comportamenti e come i restanti comportamenti anch'essa è sottoposta alle influenze dell'ambiente esterno
03. Secondo il primo comportamentismo la natura dei cambiamenti alla base dello sviluppo è:
Esclusivamente quantitativo
Esclusivamente qualitativo
Una teoria che identifica nell'osservazione in contesto naturalistico l'unica metodologia utilizzabile nello studio del comportamento umano
Una teoria che sostiene come unico oggetto di studio in psicologia il comportamento umano senza condizionamenti ambientali
Una teoria che pone al centro lo studio del comportamento, considerando ogni apprendimento frutto di processi di condizionamento
Una teoria che affianca lo studio del comportamento all'osservazione della mente, integrando metodi oggettivi e soggettivi
Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi modifichino l'ambiente e vengano mantenuti dalle risposte che ricevono
Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi siano frutto dell'osservazione di comportamenti compiuti da un altro individuo e delle relative
conseguenze sociali
Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti vengano appresi grazie all'intervento di una figura esterna che agisca nella zona di sviluppo prossimale
Una modalità di apprendimento che prevede che i comportamenti appresi siano sollecitati dagli stimoli che li precedono
Una teoria che riconosce come unico oggetto di studio della psicologia il comportamento umano senza tenere in considerazione i condizionamenti ambientali
Una teoria che pone al centro lo studio del comportamento, considerando ogni apprendimento frutto di processi di condizionamento
Una teoria che affianca lo studio del comportamento all'osservazione della mente, integrando metodi oggettivi e soggettivi
Una teoria che identifica nell'osservazione in contesto naturalistico l'unica metodologia utilizzabile nello studio del comportamento umano
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08. Parsimonia e riduzionismo sono due principi chiave utilizzati nella ricerca di tipo comportamentista nello sviluppo cognitivo allo scopo di:
Sviluppare una nuova associazione stabile tra uno stimolo e una risposta
Sviluppare una nuova associazione stabile tra uno stimolo e una risposta
12. Quale approccio teorico identifica la psicologia dello sviluppo con la psicologia dell'apprendimento?
Il costruttivismo
Il funzionalismo
Il cognitivismo
Il comportamentismo
Ricevere la sospensione di una condizione negativa a seguito del comportamento desiderato per aumentarne la frequenza
Ricevere qualcosa di sgradevole/spiacevole a seguito del comportamento indesiderato che si vuole estinguere
14. Storicamente, in quale approccio teorico il fenomeno del rinforzo è stato fatto oggetto di studio e considerato parte integrante della teoria dello sviluppo?
Organicismo
Comportamentismo
Interazionismo sociale
Approccio ecologico
15. Spiega i concetti di parsimonia e riduzionismo dell'approccio comportamentista allo sviluppo cognitivo.
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21. Quali sono le principali caratteristiche dell'approccio comportamentista allo studio dello sviluppo cognitivo?
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Lezione 015
01. Quale dei seguenti non è un concetto cardine del costruttivismo?
L'individuo è autoregolato
02. Quale autore viene considerato tra i massimi esponenti del costruttivismo?
Bandura
Chomsky
Piaget
Bruner
Troppa uniformità nello sguardo sullo sviluppo che si traduce in una mancanza di attenzione per le differenze individuali
Le prestazioni cognitive sono influenzate dal contesto e dal significato del compito.
05. Quali sono le principali prospettive teoriche che si sono occupate dello sviluppo cognitivo?
06. Riferendoti all'approccio costruttivista allo sviluppo cognitivo quale delle seguenti affermazioni è da ritenersi falsa.
Le credenze e le conoscenze infantili possono essere molto differenti da quelle dell'adulto e alle volte possono sembrare assurde e bizzarre
07. Nell'ottica dell'approccio costruttivista alla cognizione lo sviluppo cognitivo può essere definito come:
Una serie di trasformazioni, ciascuna delle quali riflette un migliore equilibrio tra individuo e ambiente
Una serie di trasformazioni che attraverso cambiamenti solo quantitativi portano dal pensiero infantile al pensiero adulto
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08. L'approccio allo sviluppo cognitivo di Piaget e Vygotskij, all'interno di quale quadro concettuale di riferimento si collocano?
Comportamentismo
Psicologia culturale
Organicismo
Approccio ecologico
09. Parlando di Piaget e Vygotskij e delle loro teorie si può dire che
Entrambi gli autori rifiutano sia l'oggettivismo che il soggettivismo delle teorie psicologiche
14. Quali sono le principali caratteristiche dell'approccio costruttivista allo studio dello sviluppo cognitivo?
15. Quali sono le differenze più importanti tra l'approccio comportamentista e l'approccio costruttivista allo studio dello sviluppo cognitivo?
16. Spiega le credenze e le conoscenze infantili secondo l'approccio costruttivista allo sviluppo cognitivo.
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Lezione 016
01. Quale ambito di sviluppo viene generalmente fatto risalire a un periodo critico?
Lo sviluppo affettivo
Lo sviluppo percettivo
Lo sviluppo cognitivo
Una finestra temporale in grado di fornire il miglior pattern di stimoli per il pieno sviluppo di attività il cui recupero può essere attuato in un momento successivo
Una finestra temporale in grado di fornire stimoli per un corretto sviluppo, in assenza dei quali una particolare attività è compromessa in modo permanente
03. In un'ottica strutturale gli stadi di sviluppo non possono essere ritenuti?
Qualitativi
Flessibili
Gerarchici
Universali
04. Quale delle seguenti non è una concezione di stadio presentata nel corso?
La concezione socio-culturale
La concezione maturazionale
La concezione costruttivista
La concezione strutturale
Vygotskij
Freud
Piaget
Chomsky
Considera i ruoli sociali connessi ai vari momenti della vita e i compiti di sviluppo da affrontare
Concepisce lo stadio di vita come l'insieme delle idee, dei comportamenti e delle abilità presenti in un certo momento della vita
07. Quale ambito di sviluppo viene generalmente fatto risalire a un periodo sensibile?
Lo sviluppo cognitivo
Lo sviluppo affettivo
Lo sviluppo percettivo
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10. Presenta metendo in evidnza le principali distinzioni tra concezione strutturale, maturazionale e socio-culturale di stadio.
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Lezione 018
01. L'embrione diventa feto:
Sono movimenti stereotipati, tipici del bambino nel primo anno di vita, messi in atto per attirare l'attenzione dell'adulto
Sono movimenti imitativi, presenti fin dalla nascita, che testimoniamo la presenza dell'intersoggettività primaria
Sono movimenti che si ripetono più volte nell'arco della vita e che testimoniano un cambiamento cerebrale in atto
Sono movimenti spontanei, prodotti dal sistema nervoso e modulati in relazione alle condizioni ambientali
in direzione cefalo-caudale
in direzione caudo-cefalico
in modo uniforme
Fase staminale
Fase germinale
Fase embrionale
Fase fetale
10. Quali sono le caratteristiche principali di un neonato alla nascita in termini di peso, lunghezza, etc.?
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Lezione 019
01. Si può parlare di prensione volontaria quando il bambino
È quel processo attraverso cui vengono eliminate le sinapsi in eccesso, collegamenti inutili o sovrabbondanti
È quel periodo critico dello sviluppo postnatale durante il quale esperienze anomale o traumatiche possono produrre effetti profondi sull'architettura cerebrale
03. Considera la seguente frase: la prensione si sviluppa progressivamente a partire dai 4 mesi.
È falso, infatti in quel periodo il bambino non ha ancora acquisito totalmente la capacità di cogliere la profondità e solo verso i 15 mesi è in grado di attuarla
È vero e grazie a tale abilità può mostrare la preferenza verso il volto e l'odore materni, si tratta di un comportamento innato e involontario
È falso e con dovute cure regredisce in breve tempo, si tratta di un processo spontaneo e non consapevole
È vero e tale abilità viene perfezionata fin verso la fine del primo anno di vita, quando il bambino è in grado sia di prendere che di lasciare gli oggetti
nel primo anno di vita non è utile al bambino ad entrare in contatto con il mondo
06. Descrivi le tappe dello sviluppo motorio nel primo anno di vita.
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Lezione 020
01. In linea generale il bambino cammina se tenuto per mano o appoggiandosi ad un mobile; si alza in piedi tenendosi ai mobili e comincia a stare in piedi da solo
all'età di:
10-12 mesi
12-15 mesi
6-8 mesi
Intorno ai 5 mesi
Circa 1 anno
Circa 2 anni
Circa 5 anni
Circa 3 anni
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Lezione 021
01. Il processo percettivo si compone di quattro fasi distinte e successive:
02. Di cosa può essere ritenuta un esempio l'assunzione della presenza di un'unica fonte luminosa?
Di come il nostro cervello organizzi ed interpreti gli stimoli ambientali cercando di creare una dimensione di senso
03. La percezione
È l'effetto soggettivo e immediato provocato dagli stimoli sui diversi apparati dell'organismo
È esclusivamente visiva
È un processo attivo e dinamico di elaborazione degli stimoli sensoriali che procede attraverso l'analisi, la selezione e l'organizzazione dell'informazione
Il primo termine indica il passaggio delle informazioni dai recettori sensoriali al cervello, il secondo riguarda il processo mentale di organizzazione ed elaborazione di tali
informazioni.
Il primo termine fa riferimento ad un linguaggio aspecifico, mentre il secondo viene utilizzato all'interno del contesto scientifico
Il primo si riferisce a valutazioni soggettive, mentre il secondo ai meccanismi oggettivi di elaborazione delle informazioni degli organi di senso.
Sono sinonimi che indicano la capacità di elaborare le informazioni derivanti dall'ambiente esterno da parte del cervello
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Lezione 022
01. Tra i metodi sperimentali classici per lo studio delle precoci capacità di discriminazione degli stimoli i più noti sono:
02. Tra le preferenze percettive ritrovate nei bambini di tre mesi non ritroviamo:
Preferenza per stimoli strutturati (come una scacchiera) rispetto a quelli non strutturati
03. Quale dei seguenti non è uno degli indicatori comportamentali utilizzato per studiare la percezione nei bambini molto piccoli?
04. Individua quale dei seguenti non è un paradigma utilizzato per lo studio della percezione nella primissima infanzia.
Il paradigma dell'abituazione
06. Il paradigma dell'abituazione utilizzato per studiare la percezione infantile prevede due fasi
Una fase di abituazione - durante la quale gli viene presentato uno stimolo percettivo (acustico, visivo, olfattivo...) che non gli è familiare - e una fase di test - durante la
quale al bambino viene presentato un nuovo stimolo che differisce dal precedente per alcune caratteristiche e vengono osservate le sue reazioni
Una fase di interazione libera con il bambino - durante la quale si cerca di creare una situazione più rilassata possibile per il bambino e una fase di abituazione - durante la
quale viene misurato il tempo necessario perché il bambino perda interesse per lo stimolo
Una fase di abituazione - durante la quale stimoli familiari vengono presentati al bambino - e una fase di preferenza - durante la quale attraverso la valutazione delle
preferenze percettive manifestate dal bambino viene valutata la capacità o men del bambino di discriminare due oggetti
Una fase di abituazione - durante la quale la madre viene lasciata interagire con il bambino liberamente senza indicazioni - e una fase di rottura interattiva - durante la
quale la madre è istruita a mantenere un volto inespressivo nell'interazione con il bambino
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Durante il paradigma il bambino risponde in modo coerente con le richieste dell'adulto: si tratta di risposte riconducibili a una primitiva e rudimentale forma di
desiderabilità sociale
Durante il paradigma il bambino si costituisce una rappresentazione mentale dello stimolo che gli viene somministrato ripetutamente, ad ogni riproposizione dello stimolo
di fatto per il bambino si verifica un aumento della coincidenza tra rappresentazione mentale e stimolo esterno
Durante il paradigma il sistema visivo del bambino si abitua all'immagine dello stimolo proposto (soprattutto agli indizi di forma e contrasto) che gli viene somministrato
ripetutamente, ad ogni riproduzione dello stimolo di fatto per il bambino si verifica una sovrapposizione dello stimolo esterno con l'immagine retinica conservata
Durante il paradigma il sistema visivo del bambino reagisce automaticamente alla continua riproposizione dello stimolo sopprimendone la percezione per evitare un
sovraccarico del sistema cognitivo ancora troppo immaturo
08. Nel paradigma del condizionamento utilizzato per lo studio della percezione infantile, se il bambino discrimina tra il primo e il secondo stimolo proposto
Si basa sullo studio delle variazioni nelle onde cerebrali del bambino
11. All'interno dello studio della percezione che cosa si intende con il superamento delle posizioni empiriste?
Riconoscere che lo sviluppo percettivo procede in modo stadiale come lo sviluppo cognitivo
Riconoscere l'influenza esercitata dai fattori esterni e ambientali nel permettere o meno lo sviluppo della percezione
12. Spiega come vengono interpretati i comportamenti del bambino nel paradigma dell'abituazione.
13. Quali sono le difficoltà nello studiare lo sviluppo percettivo nei bambini piccoli?
16. Elenca alcuni dei principali risultati emersi dalle ricerche che hanno utilizzato il paradigma della preferenza.
17. Quali sono i principali indicatori utilizzati nello studio dello sviluppo percettivo?
18. Quali sono le principali differenze tra il paradigma della preferenza e il paradigma dell'abituazione?
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21. Quali sono le principali differenze tra il metodo del potenziale evocato e il metodo high amplitude sucking.
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Lezione 023
01. Come definiresti il sincretismo percettivo infantile?
Un fenomeno per cui la percezione di una struttura d'insieme favorisce l'individuazione delle singole parti di quella struttura
Un fenomeno per cui la percezione infantile si trova ad essere subordinata alla valutazione cognitiva dello stimolo
Un fenomeno per cui la percezione di una struttura d'insieme ostacola l'individuazione delle singole parti di quella struttura
Un fenomeno per cui la percezione infantile si trova ad essere svincolata dalla valutazione cognitiva dello stimolo
Una tappa dello sviluppo percettivo del bambino, che si manifesta in una difficoltà nell'individuare le singole parti di una struttura unitaria
Un disturbo della percezione che si manifesta nello sviluppo atipico, soprattutto nei casi di ritardo mentale
Una ridotta acuità visiva e una scarsa capacità di individuare le forme geometriche
03. Quali ripercussioni ha sulla capacità percettive dei bambini la presenza del sincretismo infantile?
Avendo difficoltà ad analizzare le figure percettivamente forti (unitarie) il bambino tende a basarsi essenzialmente sulle qualità vistose della realtà percepita
Ha difficoltà ad analizzare figure percettivamente forti (unitarie) e non è in grado di percepire i particolari.
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Lezione 024
01. Piaget e Gibson parlano di coordinazioni intermodali
Secondo Gibson il coordinamento intermodale del bambino inizia a costituirsi subito dopo la nascita, mentre secondo Piaget tale coordinamento non è possibile fino a circa
12 mesi
Entrambi sostengono che prima che il bambino possa coordinare le sue percezioni deve aver fatto sufficienti esperienze tattili, visive e uditive
Piaget ritiene che le percezioni del bambino siano da subito di tipo intermodale consentendo una precocissima coordinazione di diverse percezioni, mentre secondo Gibson
solo le ripetute esperienze con percezioni differenti consentirebbero al bambino di raggiungere una coordinazione di queste diverse modalità
Gibson ritiene che la modalità di coordinamento intermodale primaria sia da ritenersi il coordinamento audio-visivo, mentre per Piaget è precedente il coordinamento
tattile-visivo
03. "Il neonato sente un rumore e si gira per esplorare lo stimolo" si tratta di un esempio che testimonia ...
L'abilità di percepire le costanti (l'oggetto è percepito nella sua forma, anche se cambia orientamento o inclinazione)
La capacità di attenzione traidica (l'oggetto viene percepito come qualcosa a cui dare attenzione)
04. La capacità di mettere insieme informazioni provenienti da più canali percettivi (ad es. Vista e udito oppure tatto e vista), creando un'unica rappresentazione
mentale, viene chiamata:
Funzione percettiva
Sincretismo infantile
Percezione inter-modale
Sviluppo posturale
06. Quali sono i principali risultati emersi con l'utilizzo del visual cliff o precipizio visivo?
07. Quali sono le principali differenze allo studio delle percezioni intermodali di Piaget e Gibson?
08. Porta alcuni esempi di integrazione tra percezioni visive e percezione uditiva.
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Lezione 025
01. Secondo Schaffer (2004) quale tra le seguenti non è una funzione del linguaggio ritenuta particolarmente importante?
Comunicazione
Autoregolazione
Adattamento
Pensiero
Suono (di cui si occupa la fonetica) - significato (di cui si occupa la fonologia)
Suono (di cui si occupa la fonetica) - significato (di cui si occupa la sintassi)
Suono (di cui si occupa la fonologia) - significato (di cui si occupa la semantica)
Suono (di cui si occupa la semantica) - significato (di cui si occupa la fonologia)
Dell'uso del linguaggio nel contesto sociale e riguarda sia le funzioni comunicative sia l'utilizzo delle parole nelle conversazioni
Delle regole fonologiche del linguaggio e riguarda sia la fonetica che la fonologia
Arbitrarietà
Generatività
Universalità
Convenzionalità
05. Quali sono le abilità precoci manifestate dal bambino nell'ambito del linguaggio e a quali fattori possono essere ricondotte?
07. Parla della relazione tra capacità percettive e sviluppo del linguaggio.
10. Quali sono le abilità indispensabili per lo sviluppo fonologico del bambino?
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Lezione 026
01. Quali sono i requisiti fondamentali del linguaggio
Il linguaggio è un insieme di regole, dalle più semplici alle più complesse, che il bambino deve scoprire
Le tappe dello sviluppo possono variare a seconda della cultura e della classe sociale
È necessario che il bambino abbia grandi capacità comunicative per acquisire nuovi vocaboli
È necessario che il bambino sviluppi sufficiente conoscenza del mondo prima di iniziare a parlare
Si ipotizza l'esistenza in ciascun individuo di un dispositivo innato, cioè di un programma biologico per imparare a parlare, denominato grammatica universale (GU)
04. Tra gli studiosi che si sono occupati del linguaggio e del suo sviluppo, chi ha parlato di LAD (Language Acquisition Device)?
Piaget
Chomsky
Skinner
Bruner
Ambientalista
Innatista
Psicanalitico
Interattivo-cognitivista
Dall'insegnamento diretto
Da esperienza e apprendimento
Da genetica e maturazione
Dal LAD
Bandura (1966)
Pavlov (1962)
Chomsky (1965)
Skinner (1957)
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08. Quale tra le seguenti teorie sullo sviluppo linguistico non è mai stata formulata in psicologia?
Il linguaggio egocentrico è un passaggio intermedio tra il linguaggio esterno e quello interno (Vygotskij)
Lo sviluppo comunicativo gestuale ha uno sviluppo completamente indipendente dallo sviluppo linguistico vero e proprio (Bruner)
Chomsky (1965)
Bandura (1966)
Skinner (1957)
Pavlov (1962)
11. Descrivi la posizione della linguistica generativa sullo sviluppo del linguaggio.
15. Che cosa sono il LAD - Language Acquisition Device - e GU - Grammatica Universale?
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Set Domande: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 027
01. Tra le criticità della teoria della linguistica generativa non rientra
La mancata spiegazione dell'importanza del rapporto tra linguaggio e attività cognitive, percettive, motorie, etc.
La mancata spiegazione di come mai la comprensione è possibile anche quando le regole sintattiche sono violate
Le aree di Brodmann
L'ippocampo e l'amigdala
03. Nell'ambito dello sviluppo linguistico che significato assume l'acronimo LAD (Language Acquisition Device)?
Identifica il ruolo svolto dell'adulto e in generale dai contesti sociali nel processo di acquisizione del linguaggio del bambino
Identifica una batteria di dispositivi compensativi generalmente utilizzati in caso di DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento)
Si tratta di uno strumento logopedico per supportare l'acquisizione del linguaggio e delle abilità di letto-scrittura in quei bambini che mostrano problematiche
nell'associazione fonema-grafema
Si tratta della matrice biologica grazie a cui si sviluppa il linguaggio ed è strutturata secondo una grammatica universale
Il fatto che sia innato, universale ed alla base dell'apprendimento di ogni lingua
Sorriso
Contatto visivo
Contatto fisico
Pianto
07. Porta alcuni esempi di evidenze scientifiche a favore della linguistica generativa e dell'esistenza del LAD - Language Acquisition Device.
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DELL'EDUCAZIONE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 028
01. Esiste un criterio di prescrittività entro cui lo sviluppo fonologico deve essere completato?
No, non esistono criteri prescrittivi per nessuno dei diversi aspetti dello sviluppo linguistico
02. Quali caratteristiche non ha lo stile comunicativo di un adulto responsivo alle prime interazioni comunicative del bambino?
03. La morfosintassi
Si riferisce alle regole di combinazione delle parole che sono alla base della produzione di frasi
Si riferisce alla capacità di usare il linguaggio in modo adeguato al proprio contesto sociale e culturale
04. La pragmatica
Si riferisce alla capacità di usare il linguaggio in modo adeguato al proprio contesto sociale e culturale
Si riferisce alle regole di combinazione delle parole che sono alla base della produzione di frasi
Sono regole che prescrivono quali combinazioni sintattiche le parole di una determinata lingua possono assumere perché le frasi siano considerate ben formate da coloro
che utilizzano abitualmente quella lingua
Sono regole che definiscono le modalità di impiego di parole e frasi sulla base dei contesti di utilizzo e che fanno in modo che un determinato linguaggio venga considerato
adeguato o meno a un contesto da coloro che utilizzano abitualmente quella lingua
Sono regole che definiscono la struttura grammaticale ed ortografica di una lingua e che fanno in modo che degli enunciati vengano considerati ben formati da coloro che
utilizzano abitualmente quella lingua
Sono regole che prescrivono quali condizioni fonologiche le parole di una determinata lingua devono possedere per essere considerate ben formate da coloro che utilizzano
abitualmente quella lingua
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SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Della Zoppa Letizia
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 029
01. Quale tra i seguenti può essere considerato un gesto referenziale o rappresentativo (che si differenzia da un altro tipo di gesto, definito performativo o
deittico)?
L'utilizzo dell'indice per mostrare all'adulto un oggetto interessante (ad es. un aereo)
Lo sfarfallamento che, nei bambini con sviluppo tipico, scompare entro il primo anno di vita (a differenze di quanto accade nell'autismo)
10 mesi
12 mesi
6 mesi
8 mesi
10 mesi
12 mesi
6 mesi
8 mesi
Un'intenzione comunicativa
Un movimento riflesso
Uno sfarfallamento che, nei bambini con sviluppo tipico, scompare entro breve tempo (a differenze di quanto accade nell'autismo)
05. Cosa si intende per indicare dichiarativo? Individua l'esempio che spiega in maniera corretta tale capacità.
Il bambino indica un sonaglietto e sorride perché vuole vedere la mamma muoverlo e produrre suoni
Il bambino indica un sonaglietto perché ha una forma interessante e vuole che anche la mamma lo guardi
Il bambino indica un sonaglietto perché vuole che la mamma glielo dia in mano per poterci giocare
A 10 mesi
A 6 mesi
A 12 mesi
A 8 mesi
Un'interazione in cui il bambino è in grado di spostare il focus tra due oggetti esterni senza che vi sia una perdita di attenzione
Un'interazione tra due individui in cui il focus dell'attenzione congiunta è il mondo esterno al soggetto
Un'interazione tra due individui in cui il focus dell'attenzione congiunta è il mondo interno del soggetto
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11. Quali sono le principali differenze tra gesti deittici e gesti referenziali?
12. Quali sono le principali differenze tra gesti deittici di tipo richiestivo e gesti deittici di tipo dichiarativo?
15. Come avviene il passaggio tra segnali comunicativi preintenzionali e il loro uso intenzionale?
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 031
01. Quando si considera che il bambino possa avere una piena comprensione verbale che non si basi principalmente sugli aspetti di prosodia e derivabili dal
contesto, ma sul significato semantico delle parole?
2 anni
3-4 anni
5-6 anni
7-8 anni
02. Quale caratteristica non possiede l'insieme di tutte le parole possedute da un individuo?
È un sotto-sistema aperto
Non è prescrittivo
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 032
01. Nel primo lessico infantile (tra i 17 e i 24 mesi circa) troviamo errori che segnalano le difficoltà del bambino ad identificare a cosa si riferiscano i nomi nel
loro uso standard. Tra di essi si annovera l'errore di:
Sovraestensione
Soppressione fonetica
Schematizzazione
Preferenza fonetica
02. Nel primo lessico infantile (tra i 17 e i 24 mesi circa) troviamo errori che segnalano le difficoltà del bambino ad identificare a cosa si riferiscano i nomi nel
loro uso standard. Tra di essi si annovera l'errore di:
Schematizzazione
Sottoestensione
Preferenza fonetica
Soppressione fonetica
03. Nel primo lessico infantile (tra i 17 e i 24 mesi circa) troviamo errori che segnalano le difficoltà del bambino ad identificare a cosa si riferiscano i nomi nel
loro uso standard. Tra di essi si annovera l'errore di:
Preferenza fonetica
Soppressione fonetica
Schematizzazione
04. Quale aspetto dello studio del linguaggio si occupa di studiare le modificazioni di genere (figli-o/figli-a), di numero (cas-a/cas-e), di attributi (maschi-
o/maschi-accio), etc. delle parole?
La pragmatica
La morfologia
La semantica
La sintassi
05. Nel primo lessico infantile (tra i 17 e i 24 mesi circa) troviamo errori che segnalano le difficoltà del bambino ad identificare a cosa si riferiscano i nomi nel
loro uso standard. Tra di essi si annovera l'errore di:
Sovrapposizione di significato
Preferenza fonetica
Soppressione fonetica
Schematizzazione
11. Quali sono gli errori più frequenti nell'uso delle parole compiuti dai bambini?
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 033
01. Le teorizzazioni di Piaget e Vygotskij differiscono per alcuni aspetti fondamentali tra cui il significato che i due autori danno alla conoscenza:
Alle modalità con cui gli individui conoscono il mondo attribuendo significati a se stessi e a quanto li circonda
Il livello di coscienza: quelle infantili sono coscienti mentre quelle adulte sono implicite. I bambini non hanno ancora automatizzato le rappresentazioni del mondo, questo
crea una differenza con gli adulti che possono contare su processi automatizzati che garantiscono risposte coerenti all'ambiente senza che sia necessario l'intervento di un
controllo cosciente.
Il livello di coscienza: quelle infantili sono implicite mentre quelle adulte sono coscienti. I bambini non sanno di sapere mentre gli adulti possono richiamare alla mente le
loro rappresentazioni mentali quando ne hanno desiderio o necessità
Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono solo dominio-specifiche, mentre quelle adulte sono dominio-generale
Le caratteristiche delle rappresentazioni: le rappresentazioni infantili sono legate al solo pensiero logico, le rappresentazioni adulte sono invece possibili a livello astratto e
ipotetico
Le rappresentazioni dei bambini sono di natura implicita, non hanno accesso alla consapevolezza
Le rappresentazioni degli adulti sono basate unicamente sul linguaggio, mentre quelle dei bambini piccoli sono basate unicamente sulle percezioni
Significa che le informazioni che costituiscono le rappresentazioni stesse sono di tipo sensoriale
Significa che le informazioni che costituiscono le rappresentazioni sono legate a emozioni prelinguistiche che non permettono al bambino di comprendere il perché delle
sue reazioni emotive
Significa che le informazioni che costituiscono la rappresentazione stessa sono immagazzinate con una chiave di tipo comportamentale.
La capacità di utilizzare di risolvere compiti utilizzando il pensiero ipotetico deduttivo (ad esempio il compito del pendolo di Piaget)
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Docente: Della Zoppa Letizia
08. Cosa significa che Bruner sintetizza la visione della conoscenza secondo il pensiero di Piaget e di Vygotskij?
Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di costruire significati di cui gli individui si avvalgono a seconda della fase dello sviluppo in cui si trovano
Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di costruire significati di cui gli individui si avvalgono a seconda delle loro necessità
Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di processare le informazioni il cui utilizzo dipende dalla cultura di appartenenza del soggetto
Secondo Bruner spiegazione e comprensione sono due modalità di pensiero che solo lavorando in modo sequenziale possono consentire agli individui di arrivare a
padroneggiare il mondo che li circonda
09. Piaget, Vygotskij e Bruner sono classicamente considerati i maggiori studiosi dello sviluppo cognitivo. Il loro lavoro è però caratterizzato da obiettivi di
conoscenza differenti, l'interesse di Vygotskij è volto a:
Studiare la relatività culturale e soggettiva tipica dell'uomo, con particolare attenzione all'utilizzo di strumenti culturali
Comprendere come la mente venga influenzata dalla storia e dalla cultura, con particolare attenzione alla costruzione di significati
Studiare la soggettività delle attribuzioni degli individui, con particolare attenzione alle interazioni emotivo-cognitive
Comprendere come lo sviluppo psicologico del bambino lo porti a costruire le sue conoscenze, con particolare attenzione alle cause del comportamento infantile
È una tipologia di pensiero che cerca le cause generali ed universali dei fenomeni
È una tipologia di pensiero che cerca di cogliere il significato degli eventi tramite la contestualizzazione poiché si tratta di un pensiero interpretativo che tiene conto sia del
fenomeno, culturalmente situato, sia della soggettività degli attori
...quando il bambino diviene in grado di utilizzare il pensiero riflessivo che gli consente di attribuire un senso e un significato esplicito a comportamenti ed eventi
...quando il bambino diviene in grado di utilizzare il pensiero logico che gli consente di distinguere tra causa e conseguenza aumentando la sua comprensione del mondo
che lo circonda
...quando il bambino diviene in grado di regolare il suo stato emotivo e di comunicare con gli altri utilizzando un lessico emotivo appropriato
12. In riferimento allo sviluppo cognitivo cosa si intende con l'espressione implicito procedurale?
Un tipo di memoria a lungo termine che immagazzina informazioni, poi rievocate verbalmente
Una modalità di conoscenza su come si fanno le cose, che non richiede la consapevolezza
Una forma linguistica tipica dei bambini durante l'apprendimento della grammatica
13. Quando si parla di sviluppo cognitivo spesso si fa riferimento al pensiero di tre grandi autori: Piaget, Vygotskij e Bruner quali sono le differenze, se ve ne
sono, nell'idea che questi autori hanno del bambino?
Per Piaget il bambino è epistemico e logico, mentre per Vygotskij e Bruner il bambino è culturale
Per Piaget e Bruner il bambino è epistemico e logico, mentre per Vygotskij il bambino è esclusivamente culturale
Per Piaget il bambino è epistemico e logico, per Vygotskij invece il bambino è culturale e infine per Bruner il bambino è rappresentazionale e narrativo
È una tipologia di pensiero che cerca le cause generali ed universali dei fenomeni
È una tipologia di pensiero che cerca di cogliere il significato degli eventi tramite la contestualizzazione poiché si tratta di un pensiero interpretativo che tiene conto sia del
fenomeno, culturalmente situato, sia della soggettività degli attori
15. Descrivi brevemente le differenze tra gli obiettivi di Piaget, Vygotskij e Bruner.
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Docente: Della Zoppa Letizia
16. Le cognizioni adulte possono essere implicite? Fai alcuni esempi a supporto della tua risposta.
17. Cosa significa che le percezioni dei più piccoli sono implicite?
19. Definisci le principali caratteristiche delle cognizioni dei bambini più piccoli.
20. Cosa distingue le cognizioni dei bambini più piccoli da quelle degli adulti?
22. Descrivi brevemente le differenze nella concezione di conoscenza per Piaget, Vygotskij e Bruner.
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 034
01. Quale delle seguenti affermazioni, riferite al pensiero piagetiano, è da ritenersi vera?
L'assimilazione e l'accomodamento sono processi che si sviluppano a partire dallo stadio preoperatorio
L'assimilazione modifica gli schemi preesistenti in funzione del nuovo dato mentre l'accomodamento incorpora il nuovo dato negli schemi preesistenti
Assimilazione e accomodamento consentono di adattare le nuove informazioni agli schemi di cui dispone l'individuo
L'assimilazione modifica gli schemi preesistenti in funzione del nuovo dato mentre l'accomodamento incorpora il nuovo dato negli schemi preesistenti
03. Quale relazione lega funzioni invarianti e strutture varianti secondo Piaget?
Funzioni invarianti e strutture varianti sono espressioni della tendenza psicologica all'organizzazione
04. Gli schemi mentali secondo Piaget si modificano nel tempo attraverso assimilazione e accomodamento in particolare:
L'accomodamento si basa su un principio di conservazione degli schemi esistenti e l'assimilazione su un principio di novità
L'assimilazione si basa su un principio di conservazione degli schemi esistenti e l'accomodamento su un principio di novità
06. Una delle principali innovazioni proposte da Piaget riguarda il fatto che:
Il bambino elabora la sua conoscenza confrontandosi con gli altri in un ambiente sociale
07. Secondo Piaget, lo sviluppo cognitivo è caratterizzato dall'utilizzo dei meccanismi di:
Abituazione e disabituazione
Assimilazione e accomodamento
Deduzione e narrazione
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08. Quale tra quelle elencate è una funzione invariante secondo la teoria di Piaget?
Tendenza all'adattamento
Tendenza al completamento
Tendenza al caos
09. Individua quale frase riferita allo sviluppo mentale non esprime correttamente la teoria di Piaget.
Lo sviluppo mentale è un processo di autoregolazione, che porta il bambino a "stare in equilibrio" in ogni momento del suo sviluppo
Lo sviluppo mentale è guidato dallo stesso principio che regola l'evoluzione biologica degli organismi: le strutture interne si modificano quando devono far fronte a nuovi
bisogni
Lo sviluppo mentale è una funzione invariante, cioè una modalità di funzionamento generale dell'organismo, che garantisce equilibrio e adattamento grazie alla creazione
di schemi di azione gradualmente sempre più complessi
11. In riferimento allo sviluppo cognitivo cosa si intende con l'espressione implicito procedurale?
Una modalità di conoscenza su come si fanno le cose, che non richiede la consapevolezza
Un tipo di memoria a lungo termine che immagazzina informazioni, poi rievocate verbalmente
Una forma linguistica tipica dei bambini durante l'apprendimento della grammatica
L'interazione tra sviluppo intellettuale e sviluppo del linguaggio: come il linguaggio viene modificato dall'evolversi e migliorarsi delle strutture intellettive
L'interazione tra sviluppo intellettuale e sviluppo del linguaggio: come le strutture intellettive si modificano nel passaggio da pensiero prelinguistico a pensiero linguistico
Lo sviluppo intellettuale durante i primi anni di vita: ovvero come il bambino passa dall'utilizzo inziale dei riflessi a un adattamento graduale all'ambiente
Lo sviluppo intellettuale lungo l'intero ciclo di vita dell'individuo: come le strutture intellettive si sviluppano e modificano con il passare dell'età
Piaget
Chomsky
Vygotskij
Skinner
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SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
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15. Avendo una visone globale del lavoro svolto da Piaget si può concludere che essi sono riconducibili allo studio:
Dell'evoluzione del pensiero dei bambini dalla nascita all'adolescenza, cercando delle regolarità e degli elementi universali di tale sviluppo
Dell'evoluzione dell'intero apparato psicologico del bambino nella sue interazioni tra cognizione, emozione e memoria
Dell'evoluzione dell0 sviluppo intellettivo dei bambino attraverso l'utilizzo di test psicometrici standardizzati
Dell'evoluzione del pensiero dei bambini e delle loro performances in termini di risposta a quesiti logici
16. In che modo si può dire che Piaget riesce a coniugare aspetti di continuità e di discontinuità dello sviluppo psicologico del bambino?
Il merito di aver coniugato continuità e discontinuità dello sviluppo è di Bruner che riesce a concettualizzare una sintesi tra il pensiero di Piaget e quello di Vygotskij
17. Parlando del costrutto di intelligenza quale delle seguenti affermazioni riguarda la teoria di Piaget?
È costituita sia da assimilazione che da accomodamento (due funzioni che garantiscono equilibrio e adattamento all'organismo)
È la progressiva interiorizzazione delle norme sociali e culturali, che consentono di uscire dall'egocentrismo
Dipende dallo sviluppo delle reazioni circolari (primarie, secondarie e terziarie) e nel tempo evolve in una forma di pensiero intuitivo
18. Per Piaget, il cambiamento delle strutture mentali per incorporare le nuove esperienze fatte dal bambino costituisce il processo di:
Equilibrazione
Gerarchizzazione
Accomodamento
Assimilazione
19. Descrivi il funzionamento del sistema cognitivo davanti a una situazione nuova secondo la teoria di Piaget.
23. Spiega perché Piaget per descrivere lo sviluppo cognitivo utilizza la metafora del bambino come esploratore o scienziato.
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Lezione 035
01. Secondo Piaget lo sviluppo procede per stadi successivi che caratterizzano diversi e specifici periodi dell'età evolutiva nello specifico Piaget parla di:
(1) sensomotorio: dalla nascita a circa 1 anno, (2) preoperatorio: da 1 a circa 3 anni, (3) operatorio concreto: da 3 anni a circa 10 anni, (4) operatorio formale: dai 10 anni
in avanti
(1) preoperatorio: dalla nascita circa 1 anno, (2) operatorio concreto: da 1 a circa 3 anni, (3) operatorio formale: da 3 anni a circa 10 anni, (4) operatorio metacognitivo: dai
10 anni in avanti
(1) sensomotorio: dalla nascita a circa 2 anni, (2) preoperatorio: da 2 a circa 6 anni, (3) operatorio concreto: da 6 anni a circa 12 anni, (4) operatorio formale: dai 12 anni in
avanti
(1) preoperatorio: dalla nascita a circa 2 anni, (2) operatorio concreto: da 2 a circa 6 anni, (3) operatorio formale: da 6 anni a circa 12 anni, (4) operatorio metacognitivo:
dai 12 anni in avanti
02. A quale età secondo Piaget il bambino riesce a rappresentarsi l'oggetto a trovarlo anche in seguito a spostamenti invisibili e soltanto inferiti?
Tra i 24 e i 36 mesi
Tra i 6 e i 12 mesi
Tra i 18 e i 24 mesi
Tra i 12 e i 18 mesi
03. Secondo la teoria dello sviluppo cognitivo di Piaget gli stadi di sviluppo sono caratterizzati da:
Parsimonia e riduzionismo
04. L'approccio allo sviluppo cognitivo di Piaget e Vygotskij, all'interno di quale quadro concettuale di riferimento si collocano?
Psicologia culturale
Organicismo
Comportamentismo
Approccio ecologico
05. Che cosa distingue le reazioni circolari primarie dalle reazioni circolari secondarie, e queste ultime dalle reazioni circolari terziarie?
Le prime sono dirette verso una persona/oggetto, le seconde verso situazioni/eventi legati alle esperienze dirette del soggetto, le terze verso delle rappresentazioni mentali
delle prime due
Le prime sono dirette su se stessi, le seconde sul mondo esterno, le terze sono caratterizzate dall'applicazione sperimentale di schemi nuovi a situazioni e oggetti
Le prime sono dirette verso una persona /oggetto, le seconde verso due persone/oggetti, le terze verso tre o più persone/oggetti
Le prime sono dirette verso se stessi, le seconde verso le altre persone e le terze verso più persone contemporaneamente
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12. Perché si può dire che la teoria dello sviluppo di Piaget contiene sia gli aspetti di continuità che di discontinuità dello sviluppo?
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Lezione 037
01. Nell'ambito della teoria di Piaget per operazione si intende:
L'azione manipolatoria che il bambino compie sulla realtà fisica per conoscere il mondo circostante
L'immagine mentale che il bambino costruisce della realtà e che consente di immaginare l'oggetto
Una forma interiorizzata di azioni precedentemente sperimentate sul mondo fisico e reversibili
Una competenza innata del bambino che gli premette di appropriarsi dell'esperienza che fa nella realtà
02. Secondo Piaget quali tra i seguenti non è un comportamento che testimonia la presenza della funzione simbolica?
Il gioco simbolico
Il linguaggio
L'operazionalizzazione
L'imitazione differita
03. A quale età secondo Piaget il bambino diviene capace di imitare anche a distanza di tempo un modello?
A 12 mesi
A 18 mesi
A 24 mesi
A 6 mesi
04. Tra gli ostacoli all'uso delle operazioni mentali nello stadio preoperatorio di Piaget non ritroviamo.
L'egocentrismo
L'ascetismo
Ragionamento prelogico
La rigidità di pensiero
05. Perché la comparsa del linguaggio è importante per lo sviluppo cognitivo del bambino?
06. Che cosa si intende per operazione nell'ambito della teoria di Piaget?
08. Quali acquisizioni dello stadio sensomotorio consentono il passaggio allo stadio preoperatorio?
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Lezione 038
01. Egocentrismo, animismo, rigidità e ragionamento prelogico sono ostacoli alle forme di pensiero tipiche dell'adulto che caratterizzano:
Pensiero trasduttivo
Pensiero operatorio
Pensiero egocentrico
Pensiero animistico
03. Nella concezione stadiale di Piaget, il passaggio dal primo al secondo stadio di sviluppo è determinato:
Dall'avvento dell'attività rappresentativa: utilizzo di simboli, parole, immagini che rappresentano altre cose
Dal progressivo sviluppo della capacità di conoscere il mondo attraverso le azioni svolte su di esso (reazioni circolari primarie, secondarie e terziarie)
Dalla capacità di svolgere alcune operazioni mentali di tipo reversibile (che segnano la genesi del pensiero logico)
04. Il compito delle tre montagne viene utilizzato da Piaget per indagare:
L'egocentrismo infantile
La seriazione
Il pensiero ipotetico-deduttivo
La percezione visiva
Stadio preoperatorio
Stadio sensomotorio
Il bambino "comprende" il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali
Il bambino si rappresenta mentalmente gli oggetti e può usare i simboli (le parole e le immagini mentali)
Compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali (classificazione, seriazione, ecc.)
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SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
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Scarso utilizzo dei simboli e dei sistemi di simboli, artificialismo, egocentrismo, realismo, schemi motori combinati.
16. Che cosa deve essere in grado di fare il bambino per risolvere il compito delle tre montagne?
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Lezione 039
01. Secondo Piaget, le prove di conservazione vengono generalmente superate nello stadio:
Operatorio formale
Sensomotorio
Operatorio concreto
Pre-operatorio
02. Secondo la teoria stadiale di Piaget, che cosa succede nel terzo stadio dello sviluppo cognitivo?
04. Secondo Piaget la transizione tra il secondo e il terzo stadio dello sviluppo cognitivo da quale acquisizione è caratterizzata?
05. Secondo Piaget le prove di conservazione del numero vengono superate dal bambino nello stadio?
Operatorio formale
Postoperatorio
Operatorio concreto
Preoperatorio
Il bambino "comprende" il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali
Il bambino si rappresenta mentalmente gli oggetti e può usare i simboli (le parole e le immagini mentali)
Compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali (classificazione, seriazione, ecc.)
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Set Domande: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA
DELL'EDUCAZIONE
SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
Docente: Della Zoppa Letizia
08. In quale stadio secondo Piaget il bambino acquisisce i principi di conservazione, seriazione e classificazione
Operatorio concreto
Operatorio formale
Sensomotorio
Preoperatorio
09. Perché i bambini nello stadio preoperatorio non sono ancora in grado di risolvere i compiti di conservazione secondo Piaget?
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 040
01. Perché lo stadio di sviluppo così come è inteso nell'accezione di Piaget non può più essere considerato un approccio teorico valido ed utilizzabile?
Perché lo sviluppo non procede per salti qualitativi che si ripropongono in tutti gli individui
02. Gli adolescenti hanno sviluppato delle capacità cognitive che gli consentono di
Attribuire validità ai principi morali sulla base dell'autorità che li ha sanciti e dalla forza con cui vengono fatti rispettare (morale eteronoma)
Superare la crisi che Erickson definisce di "generatività-stagnazione", attraverso forme di produttività e creatività (compiti di sviluppo)
Operazioni logiche che individuano conseguenze appropriate basandosi su premesse che riguardano contenuti precedentemente sperimentati in modo concreto
Operazioni logiche che sulla base di premesse ipotetiche individuano le conseguenze appropriate
Operazioni concrete messe in atto in modo sperimentale sul reale, che definisce la relazione premesse conseguenze attraverso un processo di prove ed errori
04. Quali delle seguenti non è una critica alla teoria di Piaget?
06. Che cosa determina la transizione tra lo stadio operatorio concreto e lo stadio operatorio formale?
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 042
01. Perché l'utilizzo di alcuni compiti come quello della montagna è considerato un errore metodologico di Piaget?
Perché al contrario di quanto riteneva Piaget implica l'utilizzo del pensiero ipotetico-deduttivo
Perché si tratta di un compito che non rappresenta una situazione di vita generalmente sperimentata dal bambino e che quindi non gli è familiare
02. All'interno delle critiche al lavoro di Piaget qual è una delle possibili interpretazioni del fallimento delle prove di conservazione da parte dei bambini?
Alla seconda domanda il bambino potrebbe cambiare la sua risposta perché ingannato dalla percezione visiva ancora immatura
Alla seconda domanda il bambino potrebbe cambiare la sua risposta perché pensa che se gli viene chiesto nuovamente di rispondere probabilmente la mia prima risposta
era sbagliata
Alla seconda domanda il bambino potrebbe non cambiare la sua risposta a causa della permanenza di una certa rigidità di pensiero
Alla seconda domanda il bambino potrebbe non cambiare la sua risposta a causa di un comportamento oppositivo tipico di questa fascia d'età
03. Il modello che fa da cornice alla teoria vygotskijana dello sviluppo cognitivo:
È definito costruttivismo prevede che l'individuo sia attivo esploratore dell'ambiente fisico
È definito comportamentismo e prevede che l'individuo apprenda attraverso un meccanismo di associazione stimolo-risposta
È definito costruttivismo sociale e ipotizza che lo sviluppo cognitivo derivi da una partecipazione attiva in un ambiente sociale
Il potenziale di apprendimento
09. Intrapersonale e interpersonale: che valore hanno questi due piani nella teoria di Vygotskij?
11. Spiega le differenze di interpretazione del linguaggio egocentrico da parte di Piaget e di Vygotskij.
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Lezione 043
01. Il termine scaffolding:
Indica "l'impalcatura" stabile e fissa che l'adulto fornisce al bambino perché possa inserirsi nella cultura di appartenenza
Indica il ruolo dell'adulto nel facilitare l'inserimento del bambino nella cultura di appartenenza
Skinner
Vygotskij
Piaget
Bruner
03. Individua quale dei seguenti affermazioni non è riferibile a un contributo della teoria di Vygotskij alle teorie più recenti sullo sviluppo cognitivo
Il contesto ambientale in cui il bambino si sviluppa è ben definito e caratterizzato da strumenti culturali specifici e non può quindi essere considerato come un contesto
generico a cui riferirsi in astratto
L'importanza del contesto socio-culturale e storico ha portato a ritenere che non abbia senso analizzare lo sviluppo in maniera decontestualizzata
Attraverso il concetto di zona di sviluppo prossimale si è data importanza al "come" avvengono gli apprendimenti cioè ai passaggi culturali da una generazione all'altra
Il bambino è un apprendista della cultura e in quanto tale deve essere deresponsabilizzato nel suo processo di apprendimento in modo da potersi concentrare solo
sull'assimilazione di quanto trasmesso dall'adulto
È il tempo che il bambino impiega ad apprendere una nuova conoscenza, quando sostenuto da un tutor (ad es. Il genitore o l'insegnante o un compagno più esperto)
È la distanza tra il livello effettivo e il livello potenziale (sostenuto da una guida) di sviluppo
05. All'interno dell'approccio allo sviluppo cognitivo portato avanti da Bruner, cosa rappresenta lo scaffolding?
La capacità di rappresentarsi e di condividere con l'interlocutore le conoscenze sul mondo e sulla persona
Il processo mentale grazie al quale l'individuo incorpora nuove esperienze relazionali nelle proprie rappresentazioni mentali
La caratteristica centrale che definisce lo stile di attaccamento sicuro, per cui il bambino sa di poter contare sulla madre e per questo può allontanarsi con sicurezza da lei
per esplorare l'ambiente
Il processo grazie al quale gli adulti offrono aiuto al bambino nella soluzioni dei problemi, adattando i loro interventi alle sue capacità
Mantiene sempre e solo un'autoregolazione perché il processo di apprendimento è una funzione intrapersonale
07. Tra i seguenti quale non può essere considerato uno strumento culturale?
Il linguaggio
La percezione
L'orologio
La bicicletta
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08. "il linguaggio egocentrico è un passaggio intermedio tra il linguaggio esterno e quello interno". Questa affermazione sul linguaggio è stata teorizzata da:
Piaget
Skinner
Vygotskij
Chomsky
L'imprinting
11. Quali sono gli aspetti fondamentali per lo sviluppo cognitivo secondo Vygotskij?
12. Come funziona lo scaffolding secondo Wood e Bruner? Fai alcuni esempi.
13. Quali sono le azioni che l'adulto può mettere in atto nella zona di sviluppo prossimale? Fai alcuni esempi.
17. Qual è l'età di maggior differenza tra prestazione spontanea individuale e prestazione mediata dall'adulto secondo Vygotskij? Spiegane le ragioni.
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Lezione 044
01. Quale delle seguenti affermazioni sulla zona di sviluppo prossimale secondo Vygotskij è falsa:
Identifica la differenza tra ciò che il bambino sa fare da solo e ciò che sa fare insieme ad un altro
Costituisce il concetto unificatore di tutta la sua teoria, anche se supportato da pochi dati empirici
Rappresenta una valutazione statica dell'intelligenza e consente di classificare il livello di intelligenza individuale
Rogoff
Vygotskij
Bandura
Piaget
03. Secondo la Rogoff, quale dei seguenti è fattore del tutoring efficace?
Sensibilità dell'adulto
Motivazione intrinseca
04. Secondo la Rogoff, quale dei seguenti è fattore del tutoring efficace?
Motivazione intrinseca
05. Secondo la Rogoff, quale dei seguenti è fattore del tutoring efficace?
Motivazione intrinseca
Il legame di attaccamento
06. Quale delle seguenti affermazioni relative al tutoring efficace non può essere considerata vera?
Crea un ponte tra conoscenze e abilità possedute dall'apprendista e le richieste del compito.
07. All'interno dell'approccio della Rogoff, i pari possono essere considerati dei tutor efficaci? Perché?
09. Parla del lavoro di Rogoff sulla zona di sviluppo prossimale teorizzata da Vygotskij.
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Docente: Della Zoppa Letizia
Lezione 045
01. Quale delle seguenti non è una fase di progressione attraverso la zona di sviluppo prossimale?
La prestazione è pianificata
La prestazione è automatizzata
02. Quali tra le seguenti affermazioni non è riferibile alla teoria dello sviluppo cognitivo secondo Vygotskij
La teoria analizza dello sviluppo umano a tre livelli: culturale, interpersonale, individuale
I bambini non partono da zero nel costruire la conoscenza sul mondo ma attingono dalle competenze della propria cultura di riferimento attraverso artefatti culturali
Le capacità superiori compaiono prima a livello intraindividuale poi vengono esternalizzate (dall'autoregolazione all'eteroregolazione)
La teoria ha l'obiettivo di spiegare come le funzioni intellettuali superiori emergono dalle esperienze sociali
03. Qual è la miglior definizione del concetto di tutoring efficace riferendosi al contributo di Rogoff
Procedura grazie alla quale i bambini acquisiscono attraverso attività pratiche standardizzate i principi del sapere necessari per la loro corretta evoluzione
Procedura grazie alla quale gli adulti aiutano i bambini ad acquisire varie conoscenze mediante la collaborazione in situazioni di problem-solving e in una vasta gamma di
interazioni casuali e informali
Procedura grazie alla quale, in un gruppo di pari, il più esperto fornisce indicazioni affinché il novizio possa adeguatamente partecipare in un contesto di apprendimento
strutturato
Procedura grazie alla quale l'adulto fornisce al bambino tutte le informazioni necessarie e sufficienti ad essere un membro attivo della sua comunità di apprendimento
04. Quale delle seguenti non è una critica mossa alla teoria di Vygotskij?
Non ha considerato l'influenza dei processi che sottostanno all'apprendimento (come le capacità percettive, attentive, mnemoniche..) Variano con l'età e influenzano
l'interazione con gli altri
Ha considerato maggiormente l'adulto e le influenze socio-culturale, piuttosto che il bambino e il suo apporto soggettivo allo sviluppo
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Lezione 046
01. Quali sono per Bruner le tre forme di rappresentazione?
02. Secondo Bruner il superamento della rappresentazione di tipo iconico in favore di una rappresentazione di tipo simbolico è alla base della capacità:
Tipiche di una visione della realtà che va al di là dell'informazione data e consente di formulare inferenze e aspettative
Tipiche della ToM (teoria della mente) in cui l'inferenza gioca un ruolo fondamentale nel permettere al bambino di interpretare il mondo interno dell'altro
Tipiche dell'età adulta di utilizzare e contestualizzare simboli e procedure (come la gestione della valuta monetaria, i cartelli stradali, le indicazioni di tossicità o
pericolosità) indispensabili per poter intessere rapporti all'interno della cultura/società di appartenenza
Tipiche delle stereotipizzazioni che avvengono a seguito dell'acquisizione da parte del bambino della capacità di categorizzazione e seriazione
03. Secondo Bruner, per arrivare ad acquisire un pensiero maturo, il bambino passa attraverso alcune forme di rappresentazione:
Rappresentazione pre-cognitiva (ovvero una rappresentazione emotiva), sub-simbolica (basata su rappresentazioni per immagini) e simbolizzata (utilizzo del linguaggio)
Rappresentazione esecutiva (la realtà è codificata attraverso l'azione), iconica (si basa sull'immagine) e simbolica (utilizzo di sistemi simbolici come linguaggio, musica,
numeri)
Rappresentazione intenzionale (comprensione che le proprie azioni influenzano l'altro), preverbale (emozioni e intenzioni si integrano nella comprensione della realtà) e
simbolica (simbolizzazione di pensieri ed emozioni attraverso le parole)
Rappresentazione egocentrica e rappresentazione sociale (il passaggio dall'una all'altra avviene grazie all'attività di interiorizzazione)
04. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è:
Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche
Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche
05. Nello studio dello sviluppo cognitivo uno dei maggiori contributi è stato dato da Bruner, uno studioso dello sviluppo recentemente scomparso. Il pensiero di
questo autore si differenzia da quello di Piaget e di Vygotskij per l'accento posto su capacità infantili differenti. Nello specifico Bruner ritiene che per acquisire
un pensiero maturo il bambino debba necessariamente passare attraverso
Uno stadio di sviluppo psicosessuale, caratterizzato da invidia per il genitore del proprio sesso e attrazione per il genitore del sesso opposto
Alcune fasi che lo porteranno a codificare le informazioni provenienti dall'ambiente, similmente a un computer
Per Piaget lo sviluppo procede verso l'esteriorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'interiorizzazione
Per Piaget lo sviluppo procede verso l'interiorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'esteriorizzazione
07. In che senso si può dire che Vygotskij aderisce al pensiero del razionalismo illuministico?
Riconoscendo l'importanza dell'equilibrio del funzionamento mentale: le acquisizioni fatte dal bambino devono tendere a garantire l'equilibrio del sistema razionale
Riconoscendo l'importanza dell'eterogeneità del funzionamento mentale: i passaggi precedenti dello sviluppo del pensiero non vengono abbandonati, ma sono conservati e
ritornare ad essi significa regredire
Riconoscendo l'importanza dell'astrazione: ai suoi livelli di sviluppo intellettivo più alto l'individuo diviene in grado di occuparsi di questioni filosofico-esistenziali
Riconoscendo l'importanza dell'influenza sociale: nel passaggio dalla realtà intrapersonale a quella interpersonale l'individuo costruisce il suo sviluppo intellettuale
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08. In che senso Bruner dice che le due concezioni di Piaget e Vygotskij rappresentano una la mano destra e l'altra la mano sinistra?
09. Che cos'è l'intelligenza per Bruner? Come influenza il suo lavoro questa concezione?
14. Il sistema rappresentazionale di Bruner come può essere letto in un'ottica evolutiva?
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Lezione 047
01. Sternberg si è occupato a lungo di intelligenza e ha proposto una teoria dell'intelligenza che postula l'esistenza di più aspetti fondamentali del costrutto:
Intelligenza linguistica, intelligenza musicale, intelligenza logico-matematica, intelligenza spaziale, intelligenza corporeo-cinestetica, intelligenza intrapersonale, intelligenza
interpersonale e intelligenza naturalistica
02. Quale tra le seguenti affermazioni sulla rappresentazione esecutiva teorizzata da Bruner è falsa
È caratterizzata da programmi motori in cui c'è rappresentazione dello scopo e degli atti da compiere per raggiungere lo scopo
È la forma di rappresentazione esclusiva nel primo anno di vita e viene abbandonata in età adulta
Il tipo di attaccamento
La percezione di profondità
La realtà è codificata attraverso forme di pensiero complesso che collegano gli schemi d'azione e le rappresentazioni percettive
Assimilazione e accomodamento
06. Individua l'affermazione corretta riferita alla teoria triarchica dell'intelligenza di Sternberg:
L'intelligenza riguarda diversi aspetti, tra cui la capacità di essere rigorosi e logici e la capacità di essere intuitivi e scaltri
L'intelligenza non è quella valutata dai test classici di intelligenza, ma quella che riguarda la capacità di vivere in maniera adattata nei diversi contesti sociali
L'intelligenza può essere valutata attraverso prove standardizzate linguistiche e di performance, come la scala Stanford - Binet o la Wechsler Intellingence scale
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08. Chi dei seguenti autori è famoso per la teoria sulle "intelligenze multiple":
Bruner
Sternberg
Gardner
Fodor
L'imprinting
10. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è:
Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche
Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche
Ha proposto che, nel processo di acquisizione del pensiero maturo, il bambino passi attraverso tre forme di rappresentazione: esecutiva, iconica e simbolica
Una forma di rappresentazione del mondo e in quanto tale è parte integrante del pensiero
Una forma di immaginazione, tipica della rappresentazione iconica (che si sviluppa dopo la rappresentazione esecutiva)
Il potenziale di apprendimento
14. Nell'ottica della teoria di Bruner inibire la rappresentazione iconica potrebbe favorire un'elaborazione simbolica?
17. Il linguaggio in Piaget, Vygotskij e Bruner. Delinea le peculiarità di ciascun approccio teorico.
18. Traccia le differenze tra lo sviluppo stadiale di Piaget e lo sviluppo dei sistemi rappresentazionali di Bruner
19. Quale teorizzazione di Vygotskij viene ampiamente utilizzata nel lavoro di Bruner?
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Lezione 049
01. In un contesto scolastico assistiamo a un bambino che osserva ripetutamente una sua insegnante lodare con una certa frequenza un suo compagno di classe
perché svolge molto bene i compiti a casa. Con il tempo il bambino sembra cercare di comportarsi allo stesso modo. Cosa è avvenuto?
Effetto Rosenthal
Condizionamento operante
Apprendimento osservativo
Metacognizione
Ha iniziato ad occuparsi dell'apprendimento imitativo, dei comportamenti modellanti e della figura educativa
Ha iniziato ad occuparsi della relazioni tra apprendimento, processi per il suo conseguimento e contesti di istruzione
10. In che senso si può dire che il pensiero di bandura si allontana dal comportamentismo più classico?
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Lezione 050
01. Per HIP l'elaborazione dell'informazione avviene attraverso quattro fasi
Attenzione selettiva - immissione dati (input) - abbandono o conservazione - generazione di risposte (output)
Attenzione e memoria
Condizionamento e memoria
03. Quale tra i seguenti magazzini non fa parte del modello di memoria di lavoro proposto da Baddley:
Registro mnestico
Buffer episodico
Taccuino visuospaziale
Ciclo fonologico
Si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nell'attuare un compito, è un tipo di conoscenza tacita e non consapevole
Si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona
Si riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata ed è organizzata in modo tassonomico e associativo
Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita, contiene informazioni spazio-temporali che specificano dove e quando si è verificato l'evento ed è organizzata
cronologicamente
Si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nell'attuare un compito, è un tipo di conoscenza tacita e non consapevole
Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita, contiene informazioni spazio-temporali che specificano dove e quando si è verificato l'evento ed è organizzata
cronologicamente
Si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona
Si riferisce a conoscenze astratte e generali, trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata ed è organizzata in modo tassonomico e associativo
06. Secondo Atkinson e Shiffrin quale dei magazzini di memoria consente all'individuo di selezionare le informazioni da trattenere in memoria?
Registro sensoriale
Memoria di lavoro
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Lezione 051
01. Quale tra le seguenti non è una modifica della memoria che avviene nei bambini con il progredire dell'età?
Si riduce lo span
03. La ricerca classica di Rovee-Collier (1988) con bambini di 2-3 mesi cosa ha dimostrato?
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Lezione 052
01. Secondo Brown, la metacognizione è:
L'insieme delle strategie che l'individuo mette in atto per risolvere il compito
La metacognizione rappresenta la consapevolezza circa tutto ciò che già si sa su un determinato argomento
La metacognizione rappresenta la conoscenza che un individuo ha del proprio funzionamento cognitivo e dei processi di controllo che mette in atto nell'esecuzione di un
compito
03. Secondo Borkowski e Muthukrishna non basta conoscere molte strategie, bisogna saperle utilizzare in modo flessibile e coerente con:
04. Quali caratteristiche dell'interazione adulto-bambino utilizzate in famiglia secondo la ricerca non sono collegate alle competenze cognitive del bambino?
Incoraggiamento a delegare
06. Quali competenze implica la capacità di attivare processi di controllo nel processo di apprendimento?
08. Quali caratteristiche/comportamenti adulti possono essere utili al fine di una pedagogia metacognitiva?
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Lezione 053
01. Quali sono le cinque sotto scale del QAS (Questionario di approccio allo studio)?
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Lezione 054
01. Come definisce Wechsler (1896-1981) l'intelligenza?
Come la capacità globale di agire in modo propositivo riferendosi in generale alla personalità nella sua totalità
Sono gli estremi di un continuum all'interno del quale si collocano le concezioni personali sull'intelligenza
Consentono di definire in modo assoluto e definitivo la collocazione di ciascun individuo rispetto all'intelligenza
Sono due concezioni antitetiche relative all'intelligenza e ogni individuo deve consapevolmente scegliere in quale collocarsi
03. L'intelligenza è:
04. Secondo la teoria triarchica dell'intelligenza di Sternberg esistono tre sub teorie
09. Che differenza c'è tra una concezione innatista e una concezione costruttivista dell'intelligenza?
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Lezione 055
01. Secondo Folkman e Lazarus (1985-1988), quale prima valutazione fanno gli individui di una situazione (ad es. un esame universitario)?
Una valutazione comparativa (Ad es. meglio di, peggio di, uguale a)
Emozioni di performance
Emozioni Accademiche
Emozioni di padronanza
Emozioni autocoscienti
03. Quali dei seguenti non è annoverato tra i pensieri irrazionali più comunemente associati all'apprendimento?
Pensiero polarizzato
Sottoestensione
04. Quali dei seguenti non è annoverato tra i pensieri irrazionali più comunemente associati all'apprendimento?
Ipersensibilità
Filtraggio
Catastrofismo
Personalizzazione
05. Secondo la legge di Yerkes-Dodson (1908), quale relazione legherebbe ansia e prestazione?
Correlazione positiva
Relazione a U rovesciata
Relazione a U
Relazione a J
07. Secondo Folkman e Lazarus (1985-1988) quali valutazioni situazionali possono generare ripercussioni emotive sull'apprendimento?
11. Presenta la legge di Yerkes-Dodson relativa alla relazione tra ansia ed apprendimento.
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Lezione 056
01. Per stile cognitivo si intende:
Una tendenza relativamente stabile che porta l'individuo ad attribuire in modo corretto i vissuti emotivi a seguito di un evento ansiogeno
Non esiste uno stile migliore ma a seconda del tipo di compito e del contesto, è opportuno privilegiarne uno rispetto ad un altro
Ognuno di noi utilizza contemporaneamente più stili e, a seconda delle situazioni, preferisce stili diversi
È compito dell'insegnante far lavorare il ragazzo in modo tale che utilizzi esclusivamente i suoi stili cognitivi preferenziali
Conoscere i diversi stili cognitivi favorisce una maggior consapevolezza sul loro utilizzo e sulla loro adeguatezza a ciascun compito specifico
Quando mi confronto con un compito sono interessato a svolgerlo nel minor tempo possibile
Quando mi confronto con un compito penso bene prima di agire per non commettere errori
06. Cosa significa che i feedback sono importanti per la definizione e il mantenimento di uno stile cognitivo?
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Lezione 057
01. Quale tra le seguenti teorie sullo sviluppo emotivo non è mai stata formulata in psicologia?
Alla nascita siamo in uno stato di eccitazione indifferenziata, a partire dal quale si articoleranno le diverse emozioni (teoria della differenziazione emotiva)
Alla nascita, grazie a un dispositivo innato (biologico) per l'acquisizione emotiva, possediamo una sorta di "grammatica universale" delle emozioni, che caratterizza tutte le
culture; nel tempo il bambino scoprirà le regole delle emozioni. L'adulto non ha un ruolo nell'insegnare la competenza emotiva, poiché tutto è governato biologicamente
(approccio innatista)
Alla nascita sono presenti tutte le emozioni fondamentali, che non risultano subordinate allo sviluppo cognitivo e che hanno lo scopo di regolare il rapporto tra organismo e
ambiente (approccio funzionalista)
Alla nascita siamo capaci di produrre già alcune emozioni fondamentali e differenziate tra loro, che hanno un fine adattivo e organizzativo per il piccolo (teoria
differenziale delle emozioni)
Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante
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SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE (D.M. 270/04)
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08. Secondo Darwin quali sono le due funzioni principali delle emozioni?
Permettere all'individuo di scaricare tensione (ad es. Attraverso le manifestazioni di pianto, etc.) E consentire la riorganizzazione della vita psichica dell'individuo
Fornire indizi sulla sicurezza o il pericolo di una situazione e intimidire i potenziali nemici
Preparare l'individuo all'azione e comunicare agli individui della stessa specie informazioni sul proprio stato interno
Comunicare informazioni sullo stato emotivo interno e consentire la definizione del comportamento socialmente più adeguato
09. Quali tra le seguenti non è un'abilità legata con la possibilità di provare un'emozione?
La presenza di intenzionalità
Sono innate ma le loro regole di espressione emotiva sono fissate da influenze sociali
Sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche a stimoli naturali o appresi
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Lezione 058
01. Le emozioni autocoscienti sono legate
Le emozioni fondamentali
Le emozioni sociali
03. All'interno della teoria della differenziazione l'ansia è in relazione con il sistema circospezione - paura. A che età compare secondo questa teoria dello
sviluppo emotivo?
A 12-13 mesi
A 2 anni
A 6 mesi
04. A quale età indicativamente si può presumere che il bambino passa da reazioni emotive ad emozioni vere e proprie con valenza comunicativa?
Dopo i 12 mesi
Dopo i 4 mesi
Dopo i 3 mesi
05. Secondo la teoria della differenziazione alla nascita sono presenti tre sistemi. Quale dei seguenti non è uno di quelli indicati da Sroufe?
Sroufe
Saarni
Izard
William
10. Presenta i principali aspetti dello sviluppo emotivo indispensabili per un buon adattamento sociale.
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Lezione 059
01. Quale delle seguenti non è una strategia di autoregolazione?
La concettualizzazione
La rievocazione
L'evitamento fisico
02. Quali delle seguenti abilità non è considerata un'abilità indispensabile per essere considerati emotivamente competenti?
03. Le strategie di autoregolazione legate all'autoconsolazione (ad es. Succhiare il dito, arricciare i capelli, cullarsi, etc.) A partire da quale età sono a disposizione
del bambino ?
18 mesi
12 mesi
6 mesi
4 mesi
È già pienamente funzionante in quanto si basa sulla presenza della teoria della mente che compare intorno ai 2 anni
È legata allo comprensione del fatto che le emozioni sono legate ai desideri e alle credenze di un individuo
È ancora assente e si svilupperà solamente nel periodo scolare con la comparsa delle emozioni autocoscienti
05. Quale tra queste non è un regola di espressione delle emozioni (ovvero una convenzione che governa la manifestazione emotiva in un gruppo sociale)?
Massimizzazione.
Mascheramento.
Cambiamento.
Minimizzazione.
Abilità capire come si sentono gli altri, di provare empatia e mettere in atto comportamenti consolatori in risposta al distress altrui.
Capacità di comprendere le proprie ed altrui emozioni e di utilizzare tali conoscenze come strumenti di adattamento sociale; fa riferimento all'espressione, comprensione e
regolazione delle emozioni.
Abilità di esprimere le proprie emozioni in maniera adeguata al contesto e di riconoscere le emozioni espresse dagli altri.
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Lezione 060
01. Cosa misura il paradigma sperimentale noto come strange situation?
Il legame del bambino con la madre (o altra figura con la stessa funzione), che emerge subito dopo la soddisfazione dei bisogni primari/fisiologici (fame, sete, sonno)
La vicinanza fisica ed emotiva, che si realizza nei contesti frequentati dal bambino, tra il bambino e le sue figure di accudimento durante i primi anni di vita
Il legame che si instaura tra il bambino e chi si prende cura di lui, che si sviluppa pienamente verso la fine del primo anno di vita
Il rapporto che si instaura tra il bambino e chi si prende cura di lui, se quest'ultimo costituisce una "base sicura" (che consente l'equilibrio tra vicinanza ed esplorazione)
Un bisogno secondario
Fase orale - fase anale - fase fallica - periodo di latenza - fase genitale
Fase orale - fase anale - fase genitale - periodo di latenza - fase corporea estesa
Atkinson
Koehler
Tolman
Bowlby
12. Quali sono le principali differenze tra Freud e Bowlby nel considerare lo sviluppo affettivo?
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Lezione 061
01. Quando nella strange situation viene osservato l'effetto "base sicura", cosa si intende?
La capacità della mamma di rispecchiare le emozioni del figlio e sostenerlo nella regolazione emotiva
La capacità del bambino di esplorare l'ambiente, anche in assenza della figura di riferimento
2 mesi
8 mesi
18 mesi
A 3 mesi
A 12 mesi
A 6 mesi
A 8 mesi
04. A partire da quale età gli scambi interattivi con il caregiver sono caratterizzati da intenzionalità e reciprocità?
Dai 18 mesi
Dai 24 mesi
Dai 12 mesi
Dagli 8 mesi
È un'applicazione della teoria di Bowlby in contesti educativi (quali l'asilo nido o la scuola dell'infanzia)
È una tecnica che consente di vedere su uno schermo sia il volto del bambino piccolo sia quello della madre, per analizzare la loro interazione
È una procedura sperimentale che consente di studiare le reazioni del bambino all'immobilità del volto materno, che simula la depressione
È una sovrastruttura culturale che si presenta quando la diade madre-bambino intrattiene rapporti troppo esclusivi e centrati su una comunicazione emotiva disfunzionale
È una reazione endogena, presente nei primissimi mesi durante la fase di sonno rem, caratterizzata da agitazione motoria e un movimento della bocca come di spavento
È un vissuto empatico che il bambino prova di fronte a un altro bambino che non conosce: entrambi si mostrano spaventati e si sviluppa il cosiddetto contagio emotivo
È un'emozione che compare intorno agli 8-9 mesi di fronte a persone sconosciute e indica la presenza di un legame affettivo tra bambino e caregiver
10. Come si sviluppa l'attaccamento e a che età si può parlare di attaccamento vero e proprio?
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Lezione 062
01. Quale tipo di attaccamento caratterizza il bambino che, durante il classico esperimento, in presenza della madre gioca con i giocattoli a disposizione e
interagisce con l'estranea presente, quando la madre è assente continua a giocare ed eventualmente si fa consolare dall'estranea, quando la madre rientra continua
a giocare tranquillo senza doverle andare incontro
Assenza di attaccamento
Attaccamento sicuro
02. Marco, durante la procedura classica di valutazione dell'attaccamento, quando è con la mamma tende a non esplorare l'ambiente ed è tutto impegnato a
cercare la sua vicinanza. Quando la mamma esce dalla stanza, marco appare inconsolabile e piange disperato. Al suo rientro marco mostra rabbia verso la mamma
avvicinandosi a lei e picchiandola con la mano.
Attaccamento disorganizzato
Assenza di attaccamento
Attaccamento sicuro
Caratterizza quei bambini che non sono in grado di organizzare una strategia comportamentale unitaria e sono incapaci di comportamenti coerenti verso la figura di
attaccamento
Caratterizza quei bambini che sembrano spendere un quantitativo di tempo equivalente nei comportamenti esplorativi e in quelli di attaccamento
Caratterizza quei bambini che durante la separazione dalla madre esprimono evidenti segni di stress, disagio e angoscia che non vengono placati nemmeno con il ritorno
della madre
Caratterizza quei bambini che durante il primo anno di vita hanno sperimentato un rapporto con una figura di attaccamento insensibile ai loro segnali e rifiutante sul piano
del contatto fisico, anche in circostanze stressanti
04. Durante la procedura sperimentale di valutazione dell'attaccamento vengono osservati questi comportamenti: il bambino in presenza della madre e
dell'estranea preferisce interagire con la madre ed esplorare l'ambiente circostante; quando la madre si allontana può esprimere segni di sconforto e quando
ritorna ricerca attivamente la vicinanza fisica della madre. Quale tipo di attaccamento caratterizza questo bambino?
Attaccamento sicuro
Assenza di attaccamento
05. Il bambino mantiene profonda attenzione sui giochi presenti nella stanza, non guarda la madre quando è presente in assenza della madre e persino in
presenza di un'estranea non si agita, ma riesce a continuare a giocare tranquillo questi comportamenti, osservati durante la strange situation, ci possono far
pensare a...
Un attaccamento insicuro-evitante
Un attaccamento sicuro
11. Descrivi i comportamenti del bambino alla riunione con la madre nel caso di uno stile di attaccamento sicuro e nei casi di attaccamento evitante, ambivalente
e disorganizzato.
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12. Descrivi i comportamenti del bambino al momento della separazione dalla madre nel caso di uno stile di attaccamento sicuro e nei casi di attaccamento
evitante, ambivalente e disorganizzato.
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Lezione 063
01. Cosa sono i modelli operativi interni?
Sono modelli mentali che si creano nei primi mesi di vita, grazie al principio di regolazione attesa, di rottura e riparazione e dei momenti affettivi intensi
Sono rappresentazioni mentali di sé e della figura di attaccamento, che si sviluppano intorno ai 18 mesi, basati su modelli ripetuti di esperienze relazionali con la madre
Sono immagini mentali che si sviluppano in età scolare e consentono di svolgere calcoli matematici senza supporti visivi, ma in maniera astratta
Sono modelli che si esprimono nel legame con la madre, valutabili verso la fine del primo anno di vita tramite apposite procedure sperimentali osservative
Immagine dell'altro
Immagine di sé
Affettivo-cognitiva
Epistemico-motivazionale
Emotivo-relazionale
Cognitivo-mnestica
05. Quale rielazione intercorre tra MOI e sviluppo socio-emotivo del bambino?
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Lezione 064
01. I bambini con attaccamento insicuro disorganizzato (d)
Sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
Non sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
Non sono in grado di organizzare una strategia unitaria di comportamento ed emette segnali inadeguati a mantenere e strutturare il legame con la madre
Sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
Non sembrano avere fiducia in un'adeguata risposta materna quando sottoposti a situazioni stressanti
I modelli operativi interni costituiscono la base sulla quale il soggetto sviluppa una visione di sé, dell'altro e della realtà
La strange situation è una procedura sperimentale che prevede 15 fasi dalla durata di 10 minuti ciascuna
Il pattern di attaccamento del bambino non è influenzato dal modello di attaccamento del genitore, ma dalla sua sensibilità agli stati mentali del bambino
04. Presenta le principali differenze relativamente ai MOI nei diversi stili di attaccamento.
06. Presenta gli aspetti fondamentali relativamente all'attivazione dell'attaccamente durante l'adolescenza.
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Lezione 065
01. All'interno dello studio della teoria della mente...
Gli stati mentali considerati fondamentali per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro credenze e i loro desideri
Gli stati mentali considerati fondamentale per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro credenze
Il pensiero ricorsivo
03. Quale analogia viene utilizzata in riferimento alla teoria della mente?
Il motore
Il fiume
Il vetro
L'orologio
04. Quali tra i seguenti non è un approccio allo studio della teoria della mente?
La Theory-Theory
La narrazione
Le prospettive introspettive
La simulazione
05. Quali tra le seguenti non è una funzione della teoria della mente?
Funzione protettiva
Funzione comunicativa
Funzione sociale
Funzione emotiva
06. Nello studio della teoria della mente gli autori ipotizzano che gli individui arrivino a riconoscere la presenza di stati mentali di tipo:
07. Quali sono gli step di acquisizione della teoria della mente?
09. Quali sono i principali approcci teorici allo studio della teoria della mente?
10. Che cosa caratterizza la psicologia del desiderio/credenza all'interno dello sviluppo della teoria della mente?
12. Cosa caratterizza la psicologia del desiderio all'interno dello sviluppo della teoria della mente?
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Lezione 066
01. Leggi il seguente protocollo:
1. Maxi, in presenza della madre, ripone un pezzo di cioccolata in un determinato armadio della cucina e in seguito si allontana per giocare
2. Durante la sua assenza la mamma, per cucinare, prende il cioccolato dall'armadio dove era stato riposto e lascia la parte rimanente in un altro armadietto
3. Poi la madre si allontana dalla scena
4. A questo punto Maxi ritorna in cucina
5. Non ha assistito allo spostamento (inatteso) della cioccolata e quindi ignora la nuova collocazione
Maxi dove cercherà la cioccolata?
Di che cosa di tratta?
Le credenze e i desideri causano sia le azioni che le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono
Non viene considerata adattiva la capacità del bambino di comprendere che le azioni possono essere determinate da credenze erronee
I desideri causano le azioni e le credenze causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono
Le credenze causano le azioni e i desideri causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono
03. La teoria della mente si riferisce alla capacità di attribuire agli altri desideri, credenze e intenzioni. Ad oggi, la maggior parte degli studiosi concorda
nell'affermare che la presenza di una teoria della mente si possa collocare intorno ai:
5-6 anni
2 anni
3-4 anni
6 anni
05. Per poter superare un compito di credenza di I ordine quale capacità deve avere il bambino?
Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico
Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la
credenza degli altri.
Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal
proprio
Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con
l'interpretazione dell'altro.
06. Per poter superare un compito di credenza di II ordine quale capacità deve avere il bambino?
Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la
credenza degli altri.
Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con
l'interpretazione dell'altro.
Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal
proprio
Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico
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12. Perché Perner, Leekman e Wimmer (1987) hanno ideato il compito della scatola ingannevole?
13. Quali competenze deve possedere il bambino per poter superare un compito di credenza di i ordine?
16. Quali competenze deve possedere il bambino per poter superare un compito di credenza di ii ordine?
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Lezione 067
01. Nel materiale online in riferimento alla teoria della mente vengono presentati dei brani tratti da un romanzo. Quel è il testo?
Il maestro e margherita
02. Spiega perché nel materiale online vengono presentati alcuni brani del testo: Lo strano caso del cane uccisio a mezzanotte.
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Lezione 068
01. Che cosa si intende per comportamenti prosociali?
Vengono considerati prosociali tutti quei comportamenti che portano aiuto e sostegno agli altri
Vengono considerati prosociali tutti quei comportamenti che non portano volontariamente un danno agli altri
Vengono considerati prosociali tutti quei comportamenti che hanno il fine di garantire la sopravvivenza della specie
Vengono considerati prosociali tutti quei comportamenti che sono indice di una buona competenza sociale
02. Le motivazioni alla base dei comportamenti aggressivi durante l'età prescolare hanno come focus
Gli oggetti
L'immaginario
La persona
Le relazioni
Una relazione di abuso sistematico di potere nelle interazioni tra coetanei, che riguarda sia il prepotente che la vittima che subisce
L'espressione di