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Come nasce la scienza (= tecnica) giuridica?

● Se ne inizia a parlare nel 2 sec a.C.


● prima il diritto era definito secondo il modo in cui era prodotto
○ “Pomponio: il diritto non può esistere senza un giurista che lo faccia
continuamente progredire”
● ciò che era diritto era prodotto dal giurista
○ cittadini a cui veniva riconosciuta una tale auctoritas per chiedere cos’era
giusto fare con un problema
○ il diritto nasce per risolvere i casi concreti
■ metodo casistico: diritto che si basa caso su caso

Giurista: colui che studia ciò che è giusto ed equo


● hanno la capacità di valutare gli elementi rilevanti per il diritto (al fine di trovare la
risposta più giusta)
Giurisprudenza: insieme delle opinioni dei giuristi
● ora è l'insieme delle sentenze dei giudici (?)

Il diritto romano è:
● casistico
○ pone le basi per il metodo aperto: il giurista non è vincolato
○ diverso da sistema chiuso: esistenza di un codice
● A: nasce dalle risposte dei giuristi
● induttivo: va dal caso alle risposta

Precetti del diritto:


● vivere onestamente
● non recare danno ad altri
● Cdare a ciascuno il suo
○ in modo da non vanificare…

Per Cicerone il giurista deve


● dare pareri, respondere, in materia di diritto
● trattare cause, agere (= promuovere un processo, consulenza in termini processuali)
● redigere schemi negoziali, cavere (=fare contratti)

Epoche romane
● monarchia 754-506 a.C.
● repubblica 509-27 a.C
○ periodo della giurisprudenza
● principato 27-235 d.C.
○ manifestazione ancora democratica
● dominato 284 d.C.
○ autarchia, termine che deriva da domus (padrone)
● giustiniano 527-565 d.C.
○ periodo del corpus iuris civilis
Periodo Monarchico-Repubblicano

Il diritto era costituito dai mores, le tradizioni degli antenati


● I pontefici erano i primi giuristi
○ sono i più sapienti della società
○ nascono dei collegi di riferimento, sono depositari dei mores e riconoscevano
gli elementi giuridici
○ controllavano riti e calendario
○ non erano consapevoli di essere giuristi, loro rispondevano caso per caso, in
virtù del loro prestigio
● metodo casistico
● metodo prescrittivo: ciò che dicevano andava rispettato
● metodo autoritativo: non avevano bisogno di dare spiegazione del diritto
● molto importante la forma, garantisce il rispetto della sostanza
○ serve a capire l’obbiettivo
○ lo rende pubblico

I 2 grandi poli del diritto:


● 1- Interpretazione (=mediazione) dei giuristi
○ compiere una mediazione che deve avere un riscontro in ambito forense
○ poi diventa diritto quando un giudice lo decide nel caso concreto, non è detto
che vada bene sempre
■ il diritto cambiava ogni giorno
● dopo che i plebei iniziano a richiedere maggiore sicurezza vengono stilate le 12
tavole
○ versetti in cui vengono cristallizzati i mores
○ hanno una cadenza ritmica per favorire la memorizzazione
○ vengono affitte nel foro, luogo pubblico
○ i pontefici devono interpretare il diritto
■ cioè mettere in termini processuali la realtà concreta
● il sistema pontificale inizia a essere modificato da Tiberio Coruncanio
○ fu il primo a pronunciare responsi di diritto in pubblico
■ prima erano segreti
○ da quel momento si inizia a dare una motivazione
○ si cominciano a diffondere le basi del ragionamento giuridico
○ nasce la letteratura giuridica 3 parti:
■ 12 tavole
■ interpretazione dei giuristi
■ azione
● metà del 2 sec a.C.: arrivano molti retori a Roma
○ retorica = arte del parlare, deriva dalla dialettica (tecnica che insegna un
discorso in modo corretto, non era ancora applicata al diritto)
○ la dialettica viene applicata al diritto, che inizia ad essere studiato secondo
metodo
■ i primi furono i fundatores, i (ri)fondatori del diritto civile
■ il diritto inizia a diventare una scienza, cioè una materia usata
secondo metodo logico
○ dialettica = definizione e divisione
■ definizione: serve a spiegare l’oggetto del discorso, ogni sua parola
spiega un retroscena di quell’oggetto
■ divisione: serve a dividere il fenomeno in genere e specie
● si cominciano a definire i concetti astratti
● 2- Materia processuale: processo elaborato dai pontefici per azioni di legge (legis
actiones)
○ sono dei riti che le parti dovevano fare davanti al concele, poi pretore
○ i giuristi pontefici operano nei negozi giuridici e processo (i riti)
■ se veniva sbagliata una parola la causa sarebbe stata persa

Roma evolve e le 12 tavole devono essere modificate


● i giuristi si prendono il compito di cambiarle
○ i magistrati non sapevano nulla di diritto, per questo si affidavano ai giuristi
■ i magistrati avevano però imperio, cioè potere supremo
● potere coercitivo, facevano rispettare le proprie decisioni
● i giuristi + i magistrati (/pretore in seguito) furono il motore per l’innovazione del
diritto
○ criterio per l'innovazione: equità
■ equità = il giusto che va oltre alla legge scritta
○ i giuristi consigliano ai magistrati di tutelare certe situazioni
○ diritto pretorio = quello che i pretori, per la pubblica utilità, al fine di rafforzare,
integrano al diritto civile
○ l’agere diventa fondamentale per innovare il diritto
○ l’equità viene applicata all’interpretazione
■ dalla causa curiana distinguiamo l’interpretazione letterale
dall’interpretazione equitativa
● caduta della repubblica

Principato

Augusto mantiene una facciata repubblicana ma inizia a corrodere le istituzioni, le


assemblee popolari e il senato,
● inizia a spostare il potere dello Stato nelle sue mani
● nasce il sistema legislativo, prima era giurisprudenziale perché prodotto dai giuristi
○ lo stato si prende il compito di emanare leggi
● Augusto inizia ad accattivarsi i giuristi attraverso, ad esempio, un patentino
○ un giurista, se ne era in possesso, veniva stimato ed era importante nei
processi
● vennero fondate due scuole giuridiche: dei sabiniani e dei proculiani
● viene data più importanza alla dialettica
○ definire e dividere
● nasce la tecnica dell’astrazione
○ vengono astratti degli aspetti
● nasce l’analogia, viene applicata più frequentemente
○ metodo del probabile: si rendono le astrazioni delle regole
○ viene elaborato il concetto di regolae iuris
■ la regola è ciò che spiega le cose con parole essenziali
■ non dalla regola si ricava il diritto, ma dal diritto si trae ciò che
costituisce la regola
● vengono emanate sempre più costituzioni (leggi)
○ i giuristi non hanno più potere, è tutto nelle mani del principe
○ il pretore viene obbligato a sottostare a direttive giurisdizionali emanate
dall’imperatore
■ editto perpetuo
○ i giuristi iniziano a scrivere
■ viene prodotto un sistema legislativo: sistema codicistico (300 d.C.)

Dominato, Diocleziano, 284 d.C., termine che deriva da dominus, proprietario

● Lo stato si assume il compito di emanare leggi e interpretarle


○ cambia il concetto di interpretazione e il ruolo dei giuristi
● 293,294 d.C.: codici privati gregoriano ed ermogeniano
○ non hanno valore ufficiale ma sono importanti dal punto di vista strutturale
■ raccolgono il materiale ordinandolo in libri, titoli, argomenti e rubriche
● 426 d.C.: legge delle citazioni, Valentiniano III e Teodosio II
○ citazioni = citazioni in tribunale delle opere dei giuristi
○ la legge stabilisce che l’avvocato può considerare solo l’opinione di certi
giuristi (Papiniano, Paolo, Lupiano, Gaio e Modestino)
■ ad Oriente si possono aggiungere anche i giuristi citati dai 5 grandi
○ la legge voleva comandare i magistrati: i giudici non potevano più avere
un’opinione soggettiva ma vinceva chi avrebbe riportato più citazioni
■ viene compromessa l’interpretazione
■ i giuristi diventano funzionari
● 438 d.C.: codice teodosiano, Teodosio II (Imperatore d’Oriente)
○ finalità: brevità
○ tecnica della massimazione: riassunto delle leggi
■ diversa da astrazione: l’astrazione è compiuta dai giuristi su casi
concreti
■ massimazione: viene nominata una commissione che deve
massimare, cioè operare sui testi per portare alla luce la massima (=
principio giuridico)
● viene mantenuto ordine sistematico: la norma viene inserita
nel titolo con la rubrica adeguata
● l’assemblea ha enorme potere
○ 16 libri contenenti le leggi emanate dall’imperatore, i codici dioclezianei e la
legge delle citazioni

Giustiniano

● Corpus Iuris Civilis, formato da:


○ codice (529 d.C.): vengono radunate tutte le leggi basandosi su tutti i codici
esistenti e le novellae, leggi emanate dopo un codice (novellare = aggiungere
ad un corpo normativo delle leggi emanate in seguito alla pubblicazione del
codice)
○ digesto (533 d.C.): frammento di opere dei giuristi
■ elimina la legge delle citazioni
○ istituzioni (533 d.C.): modellati sulle istituzioni di Gaio
○ codice (534 d.C.): è il secondo, il primo è stato fatto bruciare
■ massimazione e tecnica sistematica

Il Processo

L’interpretazione serviva per il processo, che decideva cosa sarebbe diventato diritto
● Agere ( mettere in moto un processo)
○ Actio, azione = condotta processuale
○ L’azione è il diritto di ottenere in diritto ciò che c’è dovuto
■ Prima viene l'azione poi il diritto
■ Il diritto presuppone che esista un modo per avviare un processo
(un'azione)
■ I giuristi ragionavano prima in termini processuali, di azione
■ Il diritto nasce attraverso un’azione

Tipi di azioni:
● Reali
○ Dalle azioni reali deriva la categoria dei diritti reali
○ Diritto che un soggetto può vantare sulle cose
○ Azione è reale quando sosteniamo che una cosa corporale (che si puo
toccare) sia nostra oppure ci spetta qualche diritto, come di usare e fruire
(usufrutto) o di passare o di prendere acqua o di costruire più in alto o di
prendere luce
○ Diritto reale si pone erga omnes (potere assoluto sul bene)
■ Quando agiamo con una azione reale noi vantiamo un diritto nei
confronti di tutti.
■ Siamo titolari del diritto reale nel confronto di tutti, se non lo fanno ho il
diritto di agire contro di loro.
● Personali
○ L’azione è personale quando litighiamo con chi è obbligato nei nostri
confronti o da contratto o da fatto illecito , cioè quando pretendiamo che
si debba fare dare prestare
○ Scaturicono i contratti, i fatti illeciti, obbligazioni
○ Pretesa relativa = pretendo qualcosa solo da chi mi ha cagionato il danno, nei
confronti di un soggetto determinato, un debitore con nome e cognome

Per ottenere la tutela delle azioni


A seconda del periodo storico la modalità giudiziaria era diversa (processi privati)
● 2 procedure Ordinarie
○ Processo per azioni di legge (legis actiones)
○ Processo formulare (per formulas)
● Procedura Straordinaria

Le procedure ordinarie
● Entrambe si suddividono in due parti:
○ Fase 1: in iure (=pronuncia del diritto)
■ Il magistrato doveva verificare il diritto, pronunciare lo schema
giuridico più giusto per risolvere controversia.
■ Lo indicava al giudice privato che gestisce seconds fase
○ Fase 2 : apud iudicem (iudicatio del giudice privato)
■ Il giudice privato, sulla base del diritto indicato dal magistrato, doveva
ascoltare le prove
■ Dopo dibattito viene emanata la sentenza (= iudicatio)

Processo per azioni di legge


● Le azioni, delle quali si servirono gli antichi, venivano chiamate azioni di legge (legis
actiones) o perché erano state introdotte dalle leggi (XII tavole e successive) o
perché erano state modellate con parole delle stesse leggi e pertanto erano
rispettate immutabili come leggi
○ L’azione è un rito immutabile
○ 2 tipi di schemi processuali (azioni)
■ Dichiarative o di cognizione
● Azioni volte all'accertamento di un diritto che nella sentenza
verrà dichiarato
● Non hanno effetti costitutivi
■ Esecutive
● viene data spontanea esecuzione da chi di dovere
○ Manus iniectio
● Il processo per azioni di legge (periodo 12 tavole) era molto formale: certa verba,
parole immodificabile, certa gesta, gesti previsti
○ Era a garanzia di una volontà consapevole
○ Se si fosse sbagliata una parole si sarebbe persa la causa
■ Azione significa rispettare il rito
● Fase 1: la giurisditio del magistrato garantiva l'esatto compimento del rito, deve
dichiarare ammissibile l’azione e consentire la sentenza. Se avesse riscontrato un
vizio di forma avrebbe negato l’azione.
○ Litis contestatio: chiamata dei testimoni
○ Una volta fissata la controversia della lite sostanziale, la pretesa sostanziale
viene sostituita (non esiste più) da un’obbligazione in termini processuali,
pretesa processuale
● Fase 2: il giudice privato ascolta le prove e sulla giurisdizione del magistrato
pronuncia la sentenza
○ Il giudice può pronunciare la sentenza perché ha la delega del magistrato,
altrimenti come privato non avrebbe potuto

Caratteristiche delle azioni di legge


● Formalismo: Certa verba e certa gesta
● Rigidità: L’azione era una recita di determinate parole e gesti
○ Actio = certa verba
● Tipicità: Le azioni tipiche erano 5, non potevano esisterne di nuove (risultano quindi
insufficienti ad un certo punto)
● Presenza: Necessaria presenza di entrambi i contendenti: attore, chi avvia il
processo, e convenuto, colui che viene citato
● Oralità: Gli schemi venivano pronunciati oralmente

Ammessi in giudizio: Erano accessibili solo dai cittadini romani,


● gli stranieri non potevano avviare un processo ma neanche essere citati
● Cittadini romani, maschi, liberi e sui iuris (non essere sottoposti alla potestà di
nessuno)
○ I liberi sono soggetti di diritto, gli schiavi sono oggetti di diritto
○ Solo il pater familias era il soggetto di diritti, l’unico capace

Azione più antica: sacramentum


● Giuramento, valenza religiosa
● Poi diventa una somma di denaro, che bisogna dare se si perde la lite
● Generico: tutela qualsiasi interesse
○ Era astratto = non si faceva riferimento specifico alla causa

367 a.c.: Leggi licinie sestie


● Un plebeo poteva diventare console
● Nascita della pretura: specifica competenza a gestione dei processi
○ Competenza giurisdizionale
“Le legis actiones vennero in odio”
2 secolo a.C.: Legge ebuzia e due leggi giulie
● Vengono abolite le azioni di legge e si inizia a litigare per concepta verba, mediante
formule

Le istanze di rinnovamento nascono però già dal 3 secolo a.C. in ambito della navigazione
● Nascono nuovi tribunali anche per stranieri
○ Pretore urbano (367 a.C.)
○ Pretore peregrino: giurisdizione fra romani e straniero o stranieri
■ È lui che rinnova la materia processuale, a catena poi anche degli
istituti privati
■ Le nuove istanze giuridiche iniziano a trovare tutela, non sarebbe
stato possibile farlo in altri luoghi
■ Furono i giuristi che consigliarono a pretore di tutelare le nuove
situazioni, secondo equità
○ Il magistrato comincia a consentire azioni diverse, anche nuove e non
previste il diritto civile
■ Questo in base a
● equità: ciò che è giusto oltre la legge
● Buona fede:
● Utilità: verificare chi riceve vantaggio da quel contratto
■ Sulla base di questi criteri e con l’imperium viene impostata la
controversia in un modo diverso,
■ Vengono concesse delle nuove azioni
■ Inizia ad essere tutelata anche la posizione del convenuto, che prima
non poteva contraddire
● Strumento di difesa per il convenuto: eccezione
○ Il convenuto nega il diritto dell’attore
○ Il convenuto può introdurre un nuovo elemento che
viene preso in considerazione del pretore perché si
fonda su equità
■ Es. Compravendita conclusa perché il venditore
ha ingannato il compratore
■ Diventano fondamentali gli editti

Editto : comprende il programma giurisdizionale del magistrato


● Annuale
● Pretori
● Edili curuli: hanno competenza di diritto commerciale
● Veniva promessa tutela giudiziale a determinate situazione
● Scriveva formule per ogni caso specifico a chiunque abbia subito
● Scritte in forma di promessa di una determinata tutela processuale
○ Le promesse sono le formule
○ Processo per formulas
■ Formule = istruzioni che il magistrato trasmette al giudice privato nella
seconda fase, qualcosa avesse ritenuto ammettere l’azione
● La formula è sia promessa che istruzione per il giudice privato,
che deve rispettare l'editto
● Formula è strumento di incredibile portata innovativa
■ Si comincia a scrivere il documento processuale, durante la litis
contestatio (fine fase 1)
■ Le parti dibattono davanti al pretore, che decide in base ai 3 criteri.
● Se l’azione è consentita, concede la prosecuzione del
processo
● Con il passare del tempo si forma un nucleo tralatizio da pretore a pretore
○ Editto tralatizio
○ Editto perpetuo: le promesse erano vincolanti, non potevamo essere né
ritirate né modificate
■ Se si verifica una nuova situazione il magistrato può emanare decreto,
provvedimento per l’emergenza
○ Con il passare del tempo l’editto comincia ad essere percepito dai cittadini sia
come programma giurisdizionale sia come un testo contenente regole
giuridiche
■ Diventa un testo di regole
■ L’insieme della tutela offerta dal pretore diventa ordinamento giuridico
parallelo al diritto civile
● Dualità tra rigidità del diritto civile, talvolta ineguale, e diritto
pretorio (diritto onorario, costituito da editti)
● Il diritto pretorio è la vera espressione del diritto civile, perché
si basa sull'equità
○ Rafforza, integra e corregge quello che non era più
equo
● Il pretore concede una serie di strumenti che rendono inefficaci gli effetti ingiusti del
diritto civile
○ Questi divieti, basati sull’ imperium, sono:
■ Decreto: Quando il pretore ordina di fare qualcosa, o che venga
esibito qualcosa o restituito, a seconda del caso
■ Interdetti = quando il pretore proibisce di fare qualcosa, esempio
ordina di non fare violenza al possesore senza vizio (cioe in buona
fede) o che non si faccia qualcosa (vedi foto)
● Sono ordinanze di urgenza
■ Riduzione in pristino = ripristino della situazione giuridica anteriore
ad un evento o atto i cui effetti giuridici, per equità, il pretore rimuove
con decreto
● Atto o fatto si ritiene non avvenuto (fictio iuris)
● Effetto: rescissione degli effetti del negozio viziato
● Condizioni: richiesta interessato, giusta causa
■ Cauzioni o stipulazioni (cautiones o stipulationes), per integrare il ius
civile
● Per casi in cui lo ius civile non prevede a carico di taluno un
obbligo che invece in pretore trovava giusto vi fosse
● ES. cauzione per il danno temuto: il proprietario di un fondo
prevede che sul fondo di un vicino possa verificarsi un danno
(danno temuto)
○ Danno temuto = danno non ancora avvenuto ma che si
teme che verrà in futuro, qualora vi sia urgenza e
aspettare sembra pericoloso
○ Viene quindi ordinata una stipulazione (contratto)
○ Primo rifiuto di prestare la cauzione: immissione nel
possesso (entrare nell’edificio)
○ Secondo rifiuto seconda immissione nel possesso ad
usucapionem
■ Il proprietario rischia di perderne la proprietà
denuncia di danno temuto, art. 1172 del codice civile: La denuncia di danno temuta è
un'azione di nunciazione il cui scopo è quello di prevenire il pregiudizio o il danno che
possono derivare da una cosa alini, In particolare, essa viene concessa al possessore, al
titolare di un diritto reale di godimento o al proprietario he tema che da un albero, un edificio
o un'altra cosa inanimata presenti nel fondo o nella proprietà vicina possa scaturire il
pericolo di un grave danno e immediato la cosa che rappresenta l'oggetto del diritto, e ha lo
scopo di ottenere un provvedimento immediato dal giudice che dispone le cautele del caso,
Si basa sull' urgenza di provvedere causata dall' esistenza del pericolo nel ritardo.

Processo formulare
Il processo formulare ha meno formalismo, il pretore concede tutela alla posizione che
ritiene più conforme a equità con qualche parola espressa
● Si parla mediante formule, parole considerate adeguate
● Carattere unitario (=unico procedimento per più azioni)
● Actio non è più un rito valido per serie di casi ma è il mezzo specifico di tutela che
corrisponde alla formula proposta nell’editto, tutela più situazioni
○ Fase in iure, in tribunale:
■ Non c’è obbligo di presenza delle parti
● se attore non si presenta la causa si estingue
● Se non compare convenuto:
○ contumacia, se non c'è un motivo giusto. Il magistrato
può indicare i provvedimenti che ritiene più giusti
○ assenza, c'è giusta causa
○ latitanza, manca appositamente per recare danno
■ Funzione: non ha più tendenza satisfattoria ma vuole impostare
giudizio caso per caso
● Il magistrato individua il concetto giuridico
■ Editio actionis: attore enuncia la sua pretesa
■ Iudicium = concepta verba
■ Litis contestatio, chiamata dei testimoni della lite
● Si scrive
● Vengono fissati i termini della controversia in modo definitivo,
effetto conservativo
● Le parti accettano di sottomettersi alla sentenza del giudice
○ Le parti hanno l'obbligo di subire la realtà giuridica a
seguito della sentenza
○ La formula contiene i criteri di giudizio che il giudice
metterà in pratica
● L’azione si consuma ed è sostituita da rapporto processuale,
ne bis in idem
○ Fase apu iudice, giudice privato
■ Il giudice privato riceve dal magistrato il potere di emanare la
sentenza
● La formula contiene la delega del potere di emanare una
sentenza
■ Iudicatio
○ Questo meccanismo serve per perseguire un oggettività tra parte tecnica e
consultazione delle prove

L’azione non è più il rito ma è i concepta verba


● Se viene accettata dalle parti può proseguire fino a sentenza
● Se il pretore ritiene che la controversia non meriti di arrivare a sentenza, nega
l’azione, cioè la prosecuzione del processo fino a sentenza

Parti della formula


Non tutte le parti erano obbligatorie, solo la pretesa non poteva mancare
● Premessa: prima parte
○ Si usa per processi in cui il debito doveva pagare a rate
○ Serve a precisare che il creditore vuole il pagamento della rata in ritardo,
lasciando intatto ciò che sarà dovuto in futuro
○ Importante per il concetto di ne bis in idem perché senza premessa il
creditore non poteva più fare processi per altre rate scadute
● Nome del giudice
● Esposizione dei fatti, demonstratio
○ Esposizione dei fatti che avevano portato al processo
○ Fatto che determina la pretesa dell’attore
○ Fondamento della pretesa dell’attore
○ Non tutte le formule avevano demonstratio
■ Formule astratte, senza demonstratio
● È implicita nel fatto
● Pretesa, intentio
○ Certa: viene espressa con precisione la pretesa
○ Incerta: non viene espressa con precisione la pretesa, in modo generico
■ Si applica in giudizi di “buona fede”: la buona fede permette al
magistrato di prendere in considerazione elementi che il diritto civile
non avrebbe permesso, ad esempio permette di valutare la
compensazione, ciò che rientra nella correttezza commerciale
○ In diritto: azione concepita in diritto quanto discutiamo sul diritto, fondate sul
diritto civile (azioni civili)
■ Es. Pretesa di rivendica, pretesa di contratto
○ In fatto: azioni in cui la pretesa è espressa in modo diverso rispetto al diritto
civile
■ Il magistrato le concede sulla base del suo imperium, basate su
criterio di equità
○ Se l’attore avesse sbagliato pretesa, avrebbe perso la causa
● Eccezione, excepto: difesa di coloro contro i quali si agisce
○ Si basa su equità, vengono introdotti nuovi elementi
○ Sono formulate in senso contrario alle affermazioni di colui contro il quale si
agisce
○ È una condizione per condannare il convenuto, se si appura che le cose sono
andate in quei termini
○ Eccezioni perentorie: non cadono mai in prescrizione
○ Eccezioni dilatorie: valide solo entro un determinato tempo o una
determinata persona
● Condemnatio: ultima parte della formula
○ Non è la condanna perché è parte della formula
○ È l'ordine al giudice di condannare o assolvere in base a come sono andati i
fatti
○ Serve a dare istruzioni al giudice, delega al giudice il potere di condannare o
assolvere
● Aggiudicazione, adiudicatio: nei giudizi irrisori
● Replica, replicatio: difesa In aiuto dell’attore
● Duplicatio
● Clausola arbitraria o restitutoria
○ Parte eventuale
○ Correttivo della regola per cui la condanna è sempre una somma in denaro
○ Solo nelle azioni di rivendica, se il possessore non restituisce all’attore, il
convenuto può scegliere se restituirla o andare a processo
■ Il convenuto viene condannato alla restituzione della cosa e al
pagamento dell’oggetto di rivendica
● Il giudice non si può discordare dalla formula, deve rispettare i termini della formula

Azioni popolari e azioni private


● Popolari: riguardano interessi pubblici
● Private: nascono da formule concesse dal pretore
○ Civili: azioni già protette dal diritto civile
■ Azioni arbitrarie
■ Azioni di buona fede
● Giudizi di buona fede: giudizi che il pretore concede per
tutela di nuove fattispecie emerse nella realtà commerciale
○ Pur essendo azioni civili, il pretore invita il giudice
privato di valutare controversia con criteri più ampi,
buona fede = correttezza oggettiva dei rapporti
commerciali
○ Pretorie: concesse dal pretore sulla base del suo imperio
■ Sono annuali, perché previste nell’editto o concesse con decreto
■ In ius, in diritto
● Esistevano nel diritto civile, che però non prevedeva il caso
concreto
● Erano adattate
● Fittizie: concesse su equità in cui si modificava la formula del
diritto civile per applicarle al caso specifico
○ Es. Uso Capione
● Con trasposizione di soggetti: l’unico soggetto che poteva
stipulare contratti era il pater familias ma per azioni
economiche anche il figlio può compierle
○ Nel caso di un processo, sarà il pater familias a essere
condannato
■ In facto
● Caso nuovo che il diritto civile non comprendeva
● Il carattere dell’azione è scritta nell intentio

Azioni con trasposizioni di soggetti: azioni basate su analogia, ad exemplum


● Es. Legis aquiliae: estensione del diritto di risarcimento anche al non proprietario
(usufruttuario, ecc)

Azioni reipersecutorie, penali, miste


● Azioni reipersecutorie
○ Si persegue una cosa, (la rivendica)
○ Fine: reintegrazione patrimoniale
○ Funzione risarcitoria
○ Passivamente trasmissibile, agli eredi
● Azioni penali
○ L’atto illecito era produttivo sia di sanzioni pubbliche che private
■ In epoca remota erano sia civili che penali
■ Successivamente solo penali
○ Fine: pagamento somma di denaro
○ Non si trasmettono ad eredi
● Azioni miste
○ Cumulano valenza penale che reintegra patrimoniale

Diritto delle persone


Tutto il diritto che usiamo riguarda le persone, le cose e le azioni
● Persona e soggetto giuridico
○ Persona = essere umano
■ non tutte le persone sono capaci di porre atti giudici
■ Liberi e schiavi
● Gli schiavi non sono soggetti di diritto (sono oggetti di diritto)
■ Giuridicamente autonomi e di diritto altrui (Sui iuris e alieni iuris)
○ Soggetto di diritto = essere umano al quale l’ordinamento riconosce
determinate capacità
■ Capacità giuridica: al soggetto si riconosce attitudine di essere
titolare diritti e doveri giuridici
● I soggetti di diritto sono sempre giuridicamente capaci, gli
schiavi mai
● Condizioni di piena capacità giuridica:
○ Liberi
○ Cittadini romani
○ Non sottoposti a potestà, giuridicamente autonomi
■ Capacità di agire: idoneità a porre in essere attività rilevanti per il
diritto, idonee a modificare realtà giuridica esistente
● Capacità di stipulare i contratti, usufrutto, ecc
● Riconosciuta a tutti i soggetti capaci intellettualmente
● In epoca imperiale viene riconosciuta anche agli schiavi

Sui iuris: giuridicamente autonomi


● Maschi e femmine (anche se sottoposte a volontà di un potestà)
Altrui iuris: alieni iuris
● Agli alieni iuris, che non hanno capacità di agire, il diritto pretorio concede in alcuni
casi la capacità di agire (es. per acquisti di proprietà e di crediti)
● Solo con giustiniano i figli avranno piena capacità di agire

Limitazioni alla capacità di agire dei sui iuris


● Età, Problemi psicofisici, Sesso
○ Gli impuberi e le donne erano sottoposti a tutela di un tutore
○ Tra 14 e 25 anni i giovani erano chiamati minori e potevano essere sottoposti
al curatore, che assisteva nei negozi. Era posto a garanzia di terzi che
contrattavano con il minore
■ Sottoposti anche i malati

Il negozio giuridico
Il negozio giuridico: una manifestazione di volontà espressa da un soggetto di diritto che
l’ordinamento riconosce idoneo, rilevante per il diritto, a produrre effetti giuridici
(conseguenze ritenute idonee a modificare in qualunque modo la realtà giuridica)

Eventi rilevanti per il diritto produttivi di effetti giuridici:


● Fatti giuridici: evento rilevante per il diritto, può produrre effetti giuridici, ma in
quanto tale è privo di volontarietà. Manca coscienza, e volontarietà
○ (es tempo con uso capione, frane con accessione)
● Atti giuridici: presentano coscienza e volontarietà. Sono frutto di una condotta
umana consapevole e volontaria
○ Commissivi e omissivi
■ Commissivi: condotta positiva, fare qualcosa
■ Omissivi: non fare qualcosa
○ Lecite e illecite
■ Lecite: conformi ai principi giuridici dell'ordinamento
● Il soggetto di diritto più manifestare volontà finalizzata alla
produzione di determinati effetti giuridici,
● Illecite: ingiuste
negozio giuridico = atto volontario lecito che è definibile da una manifestazione di volontà
volta alla produzione di risultati leciti volti all’acquisto, perdita, modifica di situazioni
giuridiche soggettive
● Nasce l’universo privatistico
● Negozio più antico: improntati a formalismo
○ Corretta esecuzione dei riti e gesti consente una pluralità di scopi
● Negozi del diritto delle genti (3 sec a.c.)
○ Corrode il formalismo a favore del valore della volontà
○ Non formali

Classificazione dei negozi giuridici


● Dichiarativi e non dichiarativi
○ Dichiarativi: i negozi vengono esplicitati verbalmente o per iscritto
○ Non dichiarativi: la manifestazione di volontà è implicita nel comportamento
del soggetto agente
● Unilaterali, bilaterali e plurilaterali
○ Non sono i contratti perché i negozi giuridici riguardano solo le parti che
manifestano la volontà
■ Nei contratti la parte che ha l’obbligo che nasce dal contratto
○ Unilaterali: la manifestazione viene manifestata da un soggetto
■ Testamento
○ Bilaterali: la manifestazione viene espressa da due soggetti
○ Plurilaterali: quando proviene da più di due soggetti
● Inter vivos e mortis causa: dipende dal momento in cui il negozio produce effetti
○ Inter vivos: gli effetti vengono prodotti quando i soggetti sono vivi
■ Contratto
○ Mortis causa: negozio destinato a produrre effetti dopo la morte
■ Testamento
● A titolo oneroso e a titolo gratuito: a seconda del sacrificio economico di una parte
o entrambe
○ Titolo oneroso: quando viene pagato un prezzo da entrambe le parti
■ Compravendita, locazione
○ Titolo gratuito: il sacrificio economico riguarda solo una parte
■ Comodato
● Astratti e causali
○ Astratti: la causa non è tipica, non viene esplicitata
■ Il negozio giuridico può essere usato per un numero indeterminato di
cause
■ Consegna
■ Tendenzialmente è non formale
○ Causali: negozio in cui viene esplicitata la causa per la quale è stato posto in
essere dai soggetti
■ La causa è un elemento essenziale del negozio, è la giustificazione
economica ed essenziale per la quale il negozio è stato posto in
essere
■ Mutuo, comodato
■ Tendenzialmente formale
● Formali e non formali
● Con effetti reali e con effetti obbligatori
○ Effetti reali: il negozio è considerato idoneo da ordinamento a edificare un
diritto reale
■ In italia i contratti hanno solitamente effetti reali
○ Effetti obbligatori: non costituisce diritto reale ma è fonte di obbligazione,
crea vincolo giuridico
■ I contratti in sede storica hanno solitamente effetti obbligatori

Gli elementi del negozio giuridico


● Essenziali: elementi costitutivi
● Se ne manca uno l'ordinamento non riconosce la manifestazione come negozio
giuridico e viene reso nullo
○ Soggetti: persone con capacità giuridica e di agire
■ Liberi, cittadini romani e sui iuris, maschi, puberi e sani
■ legittimazione negoziale: soggetti legittimati a esprimere un negozio
giuridico
■ Soggetto = singola entità
■ Parte negoziale = può comprendere più di un soggetto
○ Volontà:
■ Seria: non può essere fatta per scherzo
■ Libera: formata senza che durante il percorso ci fosse un elemento
che ne altera la formazione (dolo, errore, minaccia)
■ Consapevole: deve provenire da un soggetto senza patologie, deve
capire le conseguenze di ciò che sta facendo
○ Forma:
■ Pubblicità
■ Certezza
■ Prevedibilità
○ Causa:
■ Elemento essenziale, esprime la funzione economica sociale
■ Scopo che l'ordinamento giuridico riconosce meritevole di tutela
■ Motivi: intime determinazioni che inducono soggetto a compiere il
negozio
○ Oggetto:
■ Contenuto del negozio: prestazione che attua interessi delle parti
■ Lecito
○ Art 1325 cc. (Indicazione dei requisiti). I requisiti del contratto sono: 1)
l'accordo delle parti; 2) la causa; 3) l'oggetto; 4) la forma, quando risulta che
e' prescritta dalla legge sotto pena di nullita'.
● Accidentali: elementi che non sono necessari per l'esistenza e validità del negozio
giuridico, sono elementi eventuali che le parti possono inserire se vogliono nel
negozio giuridico e se inseriti sono obbligatori da rispettare. Incidono sull’efficacia
del negozio
○ Condizione: evento futuro e incerto al verificarsi del quale è subordinata
l’efficacia o la risoluzione del negozio
■ condizione: sia la clausola nel suo insieme sia il fatto futuro e incerto
■ art 1353 cc
■ Risoluzione: momento finale del negozio giuridico, estinzione
■ Condizione sospensiva: solo se si verifica l’evento futuro e incerto
● Gli effetti si produrranno nel momento in cui si avvera l’evento
● Patto aggiunto alla compravendita: es. pactum displicentiae
(vendita a prova, per vedere se l’articolo piace al compratore)
■ Condizione risolutiva, epoca avanzata nella prassi commerciale:
● gli eventi del negozio si producono subito, appena l’evento
avviene il negozio viene risolto (terminato)
● Patto aggiunto alla compravendita:es. in diem addictio (patto
con riserva di un termine), nel caso in cui si trovi un accordo
più vantaggioso con un altro compratore
■ Condizione positiva/negativa: verificarsi o meno di un evento
■ Condizione casuale: l'avveramento dell'evento dipende dal caso o da
un terzo estraneo
■ Condizione potestativa: dipende dalla volontà di una persona
interessata al negozio
● Negativa: subordina una prestazione al mancato compimento
di un atto
○ es. per compravendita: lex commissoria
○ es. per testamenti, problema: condizione senza limiti di
tempo, soluzione: garanzia in cui il beneficiario si
obbliga a restituire quanto ricevuto se avesse violato
l'obbligo imposto dal testatore
● Meramente potestativa: l'evento è messo a mera volontà di chi
ha interesse contrario all’avveramento, non ha valore. La
volontà deve essere attuale
● Condizione mista: dipende sia dal caso che dalla volontà
dell’interessato (es. avere dei figli)
○ Intervalli temporali
■ In pendenza: in attesa che l’evento si verifichi
● Il negozio è valido ma non produce effetti
● Se il debitore adempie in pendenza il debitore può chiedere la
restituzione
■ L’evento non può più avvenire
● Negozio nullo
■ La condizione si è verificata
● Il negozio produce effetti:
○ Dal momento dell’avveramento, ex nunc
(irretroattività)
○ In casi eccezionali, dal momento in cui il negozio fu
compiuto, ex tunc (retroattività)
○ Giustiniano: irretroattività ma aumentano i casi di
retroattività
■ Adempimento fittizio: se la parte aveva interesse al non avveramento
della condizione, lo impedisce dolosamente, la condizione si
considera verificata comunque
■ Actus legittimi: non tollerano l'apposizione di condizioni per
esigenza….
● Es. Matrimonio, dopo aver accettato un testamento
○ Termine: evento futuro ma certo dal quale decorre, o termina, l’efficacia del
negozio
■ Può essere una data o un evento
■ Iniziale/sospensivo: sospende gli effetti
■ Finale/risolutivo: alla cui scadenza viene meno il negozio
○ Modo
■ Onere: obbligo del beneficiario di tenere un comportamento
determinato o volontario
■ É un comportamento volontario
● Differenza da condizione potestativa: il modo è subito efficace
● Problema: è un comportamento volontario, bisogna quindi
cercare di ottenere l'adempimento del comportamento
● Soluzione: Giustiniano, azione per contratti atipici
○ Si poteva costringere il proprietario
● Naturali: elementi che se non si dice nulla vengono inseriti nel negozio altrimenti è
possibile escludere
○ Garanzia per i vizi occulti
○ Garanzia per evizione: quando un soggetto compra una cosa ma chi gliel'ha
venduta non è un proprietario

Inefficacia e invalidità
● Inefficace: il negozio non produce i suoi effetti
● Invalidità: il negozio presenta un difetto in un elemento
○ É inefficace e può essere reso efficace
○ Nullità: il negozio è privo di un elemento essenziale
■ È giuridicamente inesistente, inefficace e invalido
■ Qualunque interessato può far valere senza limiti di tempo la nullità
■ Sentenza dichiarativa
○ Annullabilità/annullamento: sanziona vizi meno gravi (interessi particolari es.
vizi del consenso, incapace
■ Nasce dal diritto pretorio
■ Il negozio sarebbe stato valido per lo ius civile
■ Sentenza costitutiva, nuova realtà modificata
○ Rescindibilità : forma particolare in cui una compravendita diventa invalida nei
casi in cui il danno è enorme
○ Negozio invalido:
■ Sanatoria o convalida
■ Conversione
■ Revoca

Divergenza tra volontà e manifestazione


Voluta o inconsapevole:
● Divergenza voluta
○ Dichiarazione ioci causa: senza valore, fatte per scherzo o per spiegare
○ Riserva mentale: caso di chi, consapevolmente, dichiara volontà diversa da
quella effettiva per proseguire altri fini
○ Simulazione: nel negozio bilaterale
■ Assoluta: le parti manifestano di volere un negozio quando non ne
vogliono nessuno (frode)
■ Relativa: quando le parti vogliono concludere negozio diverso da
quello dichiarato
■ Negozio occultato (dissimulato) + negozio palese (simulato)
● I giuristi scelgono il negozio occulto purché non vietato
● Vale più l’atto effettivamente voluto di quello simulato
● Divergenza inconsapevole
○ Errore
■ Ostativo: nella dichiarazione, svista, voglio x ma intendo y
● Esclude la volontà, negozio nullo
■ Vizio (o motivo): non esclude la volontà ma è viziata
● Vizi del consenso: elementi che alterano il corretto percorso di
formazione nella volontà delle parti
○ Negozio valido per ius civile ma non equo per il
diritto pretorio, il negozio viene reso inefficace
retroattivamente
○ Dolo negoziale (dolus malus): astuzia, inganno,
macchinazione usata per aggirare, condurre in errore,
ingannare un altro
■ dolus bonus: dolo meno grave, sono le
pubblicità
■ Il dolo è una causa di annullamento del
contratto quando i raggiri
○ Violenza:
■ Fisica: negozio nullo
■ Morale: minaccia grave (pregiudizio maggiore)
e seria di un male ingiusto
● Per lo ius civile, il negozio è valido
● Diritto pretorio: concede un’eccezione o
un azione per violenza
■ La violenza è causa di annullamento del
contratto anche se causata da un terzo e deve
essere di natura maggiore rispetto alla
conclusione del contratto, deve essere un male
serio, notevole e ingiusto (grave)
○ Errore
■ Di diritto: irrilevante, è dovere del cittadino
conoscere le leggi
■ Di fatto: negozio invalido
● Ostativo
● Vizio
■ Diritto civile lo accetta, nel pretorio può
invalidare il negozio
■ Mortis causa: ha sempre rilevanza la presenza
di un errore (principio di un rispetto per il
defunto)
■ Inter vivos: ha determinate caratteristiche
● Determinante: influenza in modo
decisivo la volontà delle parti
● Scusabile: inevitabile nonostante la
normale diligenza
● Essenziale: di rilievo giuridico
● Annullabilità: reso inefficace ex tunc
(retroattivamente)

Rappresentanza: fenomeno di sostituzione inter vivos negoziale


● Legale: è imposta dall’ordinamento per determinati soggetti che non sono in grado di
gestire i propri affari
○ tutore, curatore
● Volontaria: le parti negoziali vogliono nominare rappresentati per gestire i loro affari
○ Rappresentante: soggetto che può essere coinvolgo per gestire gli affari
○ Diretta: il rappresentante agisce in nome e per conto del rappresentato
○ Indiretta: il rappresentante agisce in nome proprio ma per conto del
rappresentato (usata più spesso dai romani)
■ Contratto di mandato

I diritti reali
Diritti reali: categoria di diritto sostanziale nascono dalle azioni reali (da res, cosa)
● Oggi: cosa riguarda i beni che possono formare oggetto di diritti, corporali e
immateriali
● Per i romani: il concetto è più ampio, è rinvenibile nelle fonti il concetto di res (cosa
che può formare una posizione di diritto) è tutto ciò che costituisce un rapporto
patrimoniale

Classificazione delle cose (non ogni cosa è suscettibile di formare diritto):


● In commercio: oggetto di proprietà privata e altri rapporti giuridici, cose su cui i privati
possono operare
● Non in commercio: cose su cui i privati non possono operare
○ Beni pubblici: strade, teatri, acquedotti, acqua, …
● Di diritto umano
○ Res privatae
○ Res publicae
● Di diritto divino (non in commercio): altari, templi, cimiteri,
● Corporali (beni corporali): cose che si possono toccare, sono fisici
● Incorporali (beni immateriali): cose che non si possono toccare
○ I diritti: il diritto è un'entità giuridica che non si può toccare
● Res mancipi: cose che formano oggetto di potere, fondamentali per sopravvivenza
○ Edifici, animali da lavoro, servitù, schiavi
○ Sono riconosciute dal dal diritto civile, quindi trasferibili solo con i modi del
diritto civile e solo i romani potevano esserne proprietari
○ Diverso da Res nec mancipi: beni di lusso che ti rendono importante agli
occhi della società
■ Si possono trasferite con qualunque modalità
■ La distinzione venne abolita da giustiniano
● Immobili: tutte le cose, oltre al suolo, che ineriscono al suolo stesso
○ Mobili: tutte le altre cose rispetto ai beni immobili
○ Distinzione già presente nelle 12 tavole
○ Art 812 cc Sono beni immobili il suolo, le sorgenti e i corsi d'acqua, gli alberi,
gli edifici e le altre costruzioni, anche se unite al suolo a scopo transitorio, e
in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo.
Sono reputati immobili i mulini, i bagni e gli altri edifici galleggianti quando
sono saldamente assicurati alla riva o all'alveo e sono destinati ad esserlo in
modo permanente per la loro utilizzazione(1). Sono mobili tutti gli altri beni(2).
● Fungibili: cose che si possono pesare, contare, numerare
○ Denaro, frumento, farina, zucchero
○ Sono suscettibili di functio (sostituzione)
○ Importanti nei contratti di mutuo in cui viene consegnata una determinata
quantità di cose fungibili (denaro, in cui in un mutuo una banconota da 50 non
può essere la stessa ma un’altra da 50 ha sempre lo stesso valore)
○ Infungibili: di specie, non suscettibile di sostituzione
■ Cavalli, opera d’arte, gioiello, quando vengono individuati nella loro
specificità
● Consumabili: cose che con l'uso si distruggono, diventano non più idonee a essere
riutilizzate secondo il loro ordinario utilizzo
○ Alimenti, vino
○ Consumare = distruggere
○ Inconsumabile:cose che possono essere riutilizzate più d'una volta, senza
che ne venga distrutta la funzionalità
■ Libri, mobili
○ Distinzione importante per il diritto naturale di usufrutto: diritto di usare la
cosa che poi va restituita, deve quindi essere inconsumabile
○ Distinzione importante per contratto di comodato (prestito)
○ Deteriorabili: (quasi usufrutto): se la cosa si deteriora bisogna restituire il
controvalore in denaro
■ Categoria inserita da giustiniano
■ Vestiti
■ Art 996 cc
● Divisibili: cose che si possono dividere in parti senza che si deperisca il loro valore
economico
○ Farina, grano
○ Indivisibili: non possono essere suddivise materialmente ma divisibili
giuridicamente
● Semplici: singole unità materiali
○ Un mattone, un vaso, uno shciavo
○ Composte: una pluralità di cose semplici, non omogenee che l’uomo ha unito
artificialmente
■ Abitazione, nave, mobili
○ Collettive: pluralità di cose semplici mobili dello stesso genere
■ Gregge
○ Distinzione rilevante per scopi socio-economici
● Fruttifere: cosa madre che economicamente parlando produce altre cose suscettibili
di valutazione economico patrimoniale (frutti)
○ Frutti naturali: frutta, lana, latte, cuccioli
○ Finché non si separano dalla cosa madre sono di proprietà del proprietario
della cosa madre
■ Se una cosa viene data in usufrutto, il titolare di usufrutto gode della
proprietà del frutto
○ Oggi esistono anche i frutti civili, art 820
○ Non fruttifere
● Pertinenza (cosa accessoria): cose unite dall’uomo ad un altra cosa che ha maggior
valore economico
○ Casa che viene abbellita da fregi, statue
○ La cosa che viene aggiunta alla cosa principale deve essere legata da
rapporto funzionale, in modo durevole al servizio o all’ornamento della cosa
principale

Diritti reali: diritti patrimoniali caratterizzati da potere immediato su una cosa


● Da actiones in rem: pretesa assoluta, erga omnes
○ Per la sua soddisfazione é sufficiente l’astensione dei consociati da atti di
turbativa dello stesso diritto
○ Hanno gli stessi caratteri delle azioni reali
● Categoria individuata da donello nel 1500
● Diritto di proprietà civile o quiritaria
○ Diritto pieno, assoluto, consente una gamma di poteri sulla cosa più vasta
rispetto a tutti gli altri diritti reali
○ Non è però illimitato, i limiti sono dettati dal vivere in società
● Diritti parziali o minori: parti di poteri sulla cosa
○ Presuppone che un altro soggetto ne abbia piena titolarità (diritto di
proprietà), limite del diritto di proprietà
○ Di godimento: usufrutto, servitù prediali (diritti che il loro titolare può vantare
sui fondi), uso, abitazione (diritto di abitare in una casa), superficie (diritto di
costruire edifici su fondo altrui), enfiteusi (diritto sul terreno altrui)
○ Di garanzia: quando un diritto reale viene costituito sulla cosa per garantire il
pagamento per altri
■ pegno, ipoteca

Proprietà: il diritto reale


Possesso: concetto nato con l'evolversi della società, situazione di fatto costituita da corpus,
cosa materiale, e animus, intenzione di essere possessore della cosa
● Situazione di colui che compra la cosa ma chi la vende non era il proprietario
● Furto
● Soluzione per tutelare il possesso: possesso + buonafede porta ad usucapione,
● Possesso naturale: situazioni assimilabili a quelle del diritto civile che però hanno
alcune differenze
○ Detenzione: differisce dal possesso perché il detentore ha solo il corpus, la
materiale disponibilità, e non si comporta come se fosse proprietario,
riconosce quindi altruità della cosa
Il commercio determinò i giuristi a distinguere tra situazioni di diritto da forme in cui la cosa
era nel potere del soggetto ma non era riconosciuta dal diritto, una situazione di fatto (furto)

Proprietà civile: diritto reale pieno assoluto ed esclusivo


● Art 832 cc
● era riconosciuta dal diritto civile
○ Riconosciuta soltanto ai cittadini romani
○ Riguarda le cose che si trovano su suolo italico corporali e immobili
● Fatta risalire a Romolo che dono ad ogni pater familias appezzamenti (heredium)
per costruire la casa, coltivare, allevare per sostenere la famiglia, non poteva essere
venduta ma deve essere trasmessa ai figli (heredes). Herius è il nome del primo
proprietario
● Anticamente l’appartenenza era generica, un potere generico, in cui non si
distingueva tra proprietà o possesso. La distinzione nasce successivamente tra:
○ Proprietà e possesso (mera situazione di fatto)
● Tipi di proprietà:
○ Civile
○ Pretoria
○ Peregrina
○ Provinciale

Proprietà civile (quirinale)


● art 832 cc
● Diritto pieno, assoluto, esclusivo
● Solo cittadini romani
○ Fino al 412, anno in cui tutti i sudditi divennero cittadini per volere di
Caracalla
● Oggetto: solo beni corporali su suolo italico
● Diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo nei limiti disposti
dall'ordinamento
● Caratteristiche:
○ Signoria generale: diritto pieno ed esclusivo (ma limiti legali ed elasticità)
■ Ad esempio quando il proprietario costituisce un diritto minore con
un'altra persona (ad esempio usufrutto, e il proprietario diventa nudo
proprietario)
○ Elasticità: possibilità del diritto di proprietà di restringersi e espandersi senza
che venga posto in essere un negozio giuridico, a seconda che esista un
diritto reale minore sul bene
○ Immediatezza: per poter essere soddisfatti é sufficiente la semplice
astensione
○ Perpetuità: è un diritto imprescrittibile, si può essere proprietari senza usare
la cosa
■ Nella vita concreta ha un limite in alcune situazioni si verificava che a
fronte del non uso da parte del proprietario qualcun'altro esercitava il
contenuto del diritto senza esserne titolare (un possessore). In
presenza di determinati requisiti (almeno la buona fede) si può
compiere usucapione,
● limite del carattere di perpetuità.
○ Illimitatezza: in senso verticale, diritto illimitato in alto e in basso
■ Di fatto ha eccezioni: nelle situazioni in cui l’illimitatezza verticale
veniva ledere il diritto di proprietà di un altro soggetto (nei rapporti di
vicinato), il proprietario invaso aveva il diritto di chiedere il magistrato
di imporre i rami sporgenti (limite esiste ancora oggi)
■ I romani non consideravo la proprietà orizzontale (tipica nei condomini
○ Valenza assorbente (forza attrattiva): la proprietà ha potere di attrazione, tutto
ciò che viene incorporato in modo stabile e durevole al fondo accede alla
proprietà del fondo stesso, superficies solo cedit
○ Natura franca: Fino a diocleziano non si pagava nessuna tassa
● Limiti:
○ Legali
■ Ambitus: spazio che bisognava lasciare tra gli edifici, 70 cm, per
poterci girare
● L’edificio veniva chiamato insula
● Già previsto da 12 tavole
■ Limes: spazio che bisognava lasciare sui fondi rustici, per non
rovinare i campo
● Già nelle 12 tavole
■ Divieti di sepoltura/cremazione
■ Taglio dei rami sporgenti
● Già nelle 12 tavole
● Sia limite legale che di rapporti di vicinato
● Art 896 1 c, cc
■ Raccolta dei frutti: il proprietario degli alberi poteva andare a
raccoglierli ogni 3 giorni
● Sia limite legale che di rapporti di vicinato
● Art 896 2 cc
■ Tignum iunctum (trave aggiunta): limite legale che vieta al proprietario
del materiale per edificare che fosse stato usato per costruire edifici
su fondo altrui di riprenderlo (se carattere di forza attrattiva)
■ Limiti legali a proprietà su edifici per pubblico interesse
● Divieto di staccare i fregi architettonici sulla propria casa
● Cose appoggiate e cose lanciate: dovuto al sovraffollamento
nelle citta, non si potevano appoggiare o lanciare cose
altrimenti si veniva condannati per il doppio del danno,
responsabilità oggettiva (anche se non si aveva l’intenzione di
recare danno) fino a Giustiniano, che ne richiede la colpa
○ Dettati da rapporti di vicinato: conflitto tra interessi di proprietari diversi
L’abuso del diritto: concetto che si ricollega alla buona fede e alla correttezza
● Situazioni di anormale e ingiusto esercizio di un diritto riconosciuto da un
ordinamento
● Nel cc è presente all'interno del 2043 che sanziona gli illeciti civili, come forma di
danno ingiusto
● Paolo “nessuno reca danno se non fa ciò che non ha il diritto di fare”
● Ulpiano “si può usare liberamente il proprio finché non si reca danno agli altri
○ Trifonino: ma in modo da non vanificare un’altra pretesa piu giusta”
○ Giudizio comparativo
● Abuso del diritto = uso anormale del diritto che non realizza interesse, ma
provoca danno
● Limiti dettati da rapporti di vicinato: altre forme di abuso
○ Immissioni: (844 cc) propagazioni di fumo, calore, rumore, odori che
provengono dal fondo del vicino
■ Ulpiano “ciascuno può fare ciò che desidera nel proprio immobile
purché non immetta nulla nella proprietà altrui”
■ Caso del caseificio, soluzione: il vicino deve sopportare tali
immissioni entro i limiti della normale tollerabilità
■ Immissioni inaccettabili: moleste = in misura eccessiva e tale da
nuocere , illecito civile
■ Azione negatoria di servitù: nel caso in cui il proprietario costituisce
con il proprietario del fondo un diritto reale minore di servitù di
immissioni, il proprietario ha il diritto di farlo
○ Atti emulativi: compiuti senza alcuna utilità propria, al solo scopo di recare
danno
■ Art 833 cc
■ Emulatio: dal medioevo, termine bolognese che deriva dalla gara delle
torri più alte, che infastidivano gli altri signori
● È un'ingiuria: atto volto a ledere l’integrità fisica o morale di
una persona
○ Azione per deviare l’acqua piovana
○ Danno temuto
○ Denuncia di nuova opera

Azioni a difesa della proprietà


● Azione di rivendica
○ Nasce nella legis actio (basata su sacramentum, con cui si toccava la cosa
rivendicata) spetta al proprietario che è stato privato della cosa e deve
ottenerne la proprietà.
○ Azione arbitraria con clausola restitutoria
● Azione negatoria
○ Azione con cui il proprietario che subisce qualunque forma di turbativa agisce
per verificare che altri hanno effettivamente un diritto reale minore sulla sua
cosa per capire se si ha diritto nel continuare il comportamento lesivo del suo
diritto
○ Se riconosciuto, cessazione della turbativa negativa
● Azione del regolamento dei confini
○ Per accertare e dove finisce il confine
● Azione di nuova opera e del danno temuto

Gaio: gli stranieri hanno una sola proprietà: o si è proprietari, o non lo si è. Una volta anche il
popolo romano seguiva questo criterio: o si era proprietario quiritario o non si era
proprietario. Ma in seguito si introdusse una divisione della proprietà, per cui alcuni possono
essere proprietari per diritto dei Quiriti, altri hanno la cosa nel patrimonio.

Proprietà pretoria o bonaria


● Inizialmente non era un diritto: è una situazione di possesso, di materiale disponibilità
della cosa
● Poi diventa situazione temporanea destinata a confluire nella proprietà civile
● Nasce nella prassi commerciale senza particolari formalità
○ Caso originario: consegna di res mancipi (invece di mancipatio)
■ Il venditore ha venduto una cosa mancipi con un modo non idoneo
(consegna: modo d’acquisto della proprietà con determinati requisiti).
Il compratore in buona fede è convinto di aver acquistato validamente.
■ Il venditore fa il furbo e agisce per rivendica
■ Si va davanti a un giudice
■ Il pretore decide che il compratore aveva ottenuto un possesso
qualificato ed era stato spossessato con azione di rivendica, aveva il
diritto di agire con azione publiciana (azione fittizia, dove il magistrato
in presenza di tutti i requisiti utili per usucapione finge che sia passato
il limite di tempo e la concede per usucapione) per recuperare la cosa
rivendicata
■ Tutela tra acquisto del bene e compimento del tempo utile dell
usucapione
■ Gaio “Ugualmente si finge l'usucapione in quell'azione che si chiama
Publiciana, quest'azione viene concessa a colui che non ha ancora
usucapito una cosa consegnatagli in base a una giusta causa e che,
avendo perduto il possesso, ne chiede la restituzione.
■ Il possessore prevale anche sul proprietario civile
● Eccezione di cosa venduta e comprata (il titolo è consegna)
● Eccezione di dolo (se titolo è diverso dalla consegna)
■ Art 1153 cc, possesso vale titolo, acquisto a titolo originario: Colui al
quale sono alienati beni mobili da parte di chi non è proprietario, ne
acquista la proprietà [922] mediante il possesso, purché sia in buona
fede al momento della consegna(1) e sussista un titolo idoneo al
trasferimento della proprietà(2).
● La proprietà si acquista libera da diritti altrui sulla cosa, se
questi non risultano dal titolo e vi è la buona fede
dell'acquirente.
● Nello stesso modo si acquistano i diritti di usufrutto, di uso e di
pegno.

Modi di acquisto della proprietà


● Modi mortis causa: testamento, legati
● Modi inter vivos:
○ Gaio: “alcune cose si alienano secondo il diritto naturale,come quelle che si
trasferiscono con la consegna; altre secondo il diritto civile, poiché le norme
sulla mancipazione, la cessione in tribunale, l'usucapione sono proprie dei
cittadini romani."
○ Modi di diritto naturale ( o delle genti):
■ Nascono da modi spontanei attraverso cui le persone si consegnano
le cose senza formalità (applicate sia a roma che in altri stati)
■ Non sono modi introdotti dal diritto civile ma sono da essi riconosciuti
■ Sono riconosciuti a tutti
■ Occupazione ,consegna (traditio),specificazione , accessione,
acquisto dei frutti, confusione, commistione
■ Modi a titolo derivativo: la cosa deriva da un soggetto, proprietario, ad
un altro
● La cosa rimane gravata dei diritti reali minori
● Se si agisce in rivendica bisogna dar la prova di diritto di
proprietà, e lo stesso per chi ce l’ha passata e cosi via finche
non si arriva al primo proprietario (probatio diabolica)
● Mancipazione, cessione in tribunale, consegna (traditio)
■ Modi a titolo originario: la cosa viene acquistata come se fosse il
primo diritto di proprietà costituito sulla cosa stessa
● La cosa viene acquisita libera da qualsiasi diritto reale
minore e sanata da qualsiasi vizio a titolo di acquisto
● Occupazione, specificazione, accessione, acquisto dei frutti,
invenzione del tesoro, confusione, commistione

Usucapione:
● Viene considerata modo di acquisto a titolo originario ma non sempre, a volte
bisognava aspettare usucapione per diventare proprietari di una cosa
● Natura ambigua, oggi viene considerata a titolo originario
● Uno dei più importanti modi d’acquisto della proprietà di diritto civile
● Termine che deriva da usus (possesso) capere (prendere, termine tipico che
individua l’acquisto della proprietà)
○ Si prevede che la proprietà diventasse un usus dopo 2 anni per beni immobili
(piu tempo perche vale di più) e 1 anno per i beni mobili
○ Veniva incontro a numerosi problemi: "(L'usucapione) venne ammesso
affinché non rimanesse a lungo incerta la proprietà delle cose, ritenendosi
sufficiente per il proprietario cercare la propria cosa per un anno o due..
■ Gaio: "pubblico interesse all'eliminazione dell'incertezza dei rapporti
proprietari"
○ Attraverso decorso del tempo si diventa proprietari a titolo originario
○ Costituisce un limite alla perpetuità della proprietà
■ Si estingue per non uso del proprietario a fronte dell’uso di
qualcun’altro
○ Modestino: "acquisto del dominio attraverso il possesso continuato nel tempo,
la cui durata è stabilita dalla legge"
○ Funzione:
■ Troncare incertezze nel rapporto di proprietà
■ Sana eventuali vizi derivativi
■ Rapida definizione dei rapporti di proprietà (evita prova diabolica)
○ Requisiti
■ Res habilis: idoneità della cosa, non esclusa dall'ordinamento (fino al
212 solo per beni su suoli italici)
■ Possesso
● Animus (intenzione di comportarsi come se si possedesse la
cosa) e corpus (ho la cosa in mio potere)
● Non deve essere ottenuto con violenza, non di nascosto e non
a titolo precario (contratto simile al comodato in cui un
soggetto concede una cosa ad uso di un altro)
● A proprio vantaggio, a proprio nome
● Continuo e ininterrotto
● Art 1163 cc: Il possesso acquistato in modo violento(1) o
clandestino(2) non giova per l'usucapione se non dal momento
in cui la violenza o la clandestinità è cessata.
■ Decorso del tempo
● 1 anno per beni mobili, 2 per gli immobili
● Termine allungato in epoca imperiale
● Continuità nel possesso:
○ Successione nel possesso: se muore il possessore,
l’erede può aggiungere il tempo già maturato, segue
buona/mala fede, si può terminare usucapione
○ Accessione nel possesso: il compratore può sommare
il proprio possesso del venditore e completare
usucapione ma non si giova di buonafede
○ Art 1146 cc
■ Buona fede (soggettiva): ignorare il diritto altrui, se si pensa che la
cosa non sia di nessuno
● al momento iniziale, se imparo successivamente in corso di
usucapione l’esistenza di un proprietario posso continuare
● Art 1147 cc
● Integrata sotto profilo oggettivo da titolo (giusta causa) che
giustifica il possesso della cosa, assenza di lesione di diritti
altrui
○ Titolo valido ed esistente, non un titolo putativo
(ammesso di giustiniano solo se è errore scusabile)
■ Giusta causa
● Dal 212 d.C. si iniziano a pagare le tasse sui fondi. I provinciali non avrebbero
pagato le tasse su proprietà senza proprietari.
○ Prassi tribunalizia: in provincia, a fronte di un possessore che esercitava il
possesso di un fondo ottenuto con tutti i requisiti, e il proprietario del fondo
rimaneva inerte, i magistrati concedono ai possessori che godono per lungo
tempo il possesso di un bene un'opposizione processuale, con cui si blocca
azione di rivendica del proprietario
■ Praescriptio longi tempo, blocco della rivendica del proprietario: si
gode del fondo ma non diventa proprietario
○ 528 d.C.: Con Giustiniano finisce la distinzione tra beni italici e provinciali e
viene unificata la proprietà
■ Viene attribuita alla longi temporis praescriptio carattere acquisitivo
della proprietà
■ 531 d.C.: fusione di usucapione classica ( beni mobili: 3 anni) con
lungi temporis praescriptio (beni immobili 10 o 20 anni)

Modi di acquisto a titolo originario

Occupazione: acquisto della proprietà mediante una presa di possesso


● Dal diritto delle genti, modo più antico: spartizione del bottino di guerra
● Art 923 cc
● Si acquistano le cose che non sono di nessuno:
○ Animali (inclusi pesci, volatili e animali da caccia)
○ Sono occupati (presi) finché non scappano, poi sono suscettibili di
occupazione di un'altra persona
● Consiste nella apprensione (presa materiale) di una cosa non appartenente a
nessuno con l'intento di farla propria,
○ Cose di nessuno, mobili : sono di chi li cattura finché rimangono da lui tenuti
○ Cose abbandonate: nell’abbandono è insito il concetto di non volere la cosa
■ Nec mancipi: non sono cose di nessuno, bisogna aspettare
usucapione
■ Con giustiniano tutte le cose diventano occultabili quando
abbandonate
■ Art 927 cc

Accessione: incorporazione di una cosa di minor valore economico (cosa accessoria) in


un’altra di maggior valore economico (cosa principale) che appartiene ad un diverso
proprietario in modo stabile e durevole
● Accade anche contro la volontà dei proprietari
● Forza di attrazione della proprietà
● Valenza assorbente della proprietà
● Criterio: superficies solo cedit, tutto ciò che per fatto umano o naturale accede al
suolo
● Vuole risolvere situazioni in cui su costruisce un edificio su suolo altrui
● Art 934 cc: Qualunque piantagione, costruzione od opera esistente sopra o sotto il
suolo appartiene al proprietario di questo(1), salvo quanto è disposto dagli articoli
935, 936, 937 e 938 e salvo che risulti diversamente dal titolo(2) o dalla legge(3).
● Casi (unificata dai giustinianei)
○ Immobile a immobile: Fenomeni naturali
■ alluvione, detriti da altri fondi non identificabili
■ Avulsione, un detrito si stacca e si unisce a valle, se non attecchisce
la zolla può essere recuperata
■ Frana, come avulsione
○ Mobile a immobile: semina, piantagione, edificazione
■ Si applica superficies solo cedit in mancanza di altra
regolamentazione
■ Edificazione:
● Proprietario del suolo costruisce con materiale altrui
○ La costruzione arricchisce la proprietà di chi ha il suolo
ma la proprietà dei materiali rimane quiescente
(sospesa, è del proprietario dei materiali ma non può
riprenderseli) in attesa di un possibile crollo, e poi
rivendica
○ Actio de tigno iuncto (solo se materiali rubati), azione
penale: poteva avere il doppio del valore dei materiali
contro il ladro, esercitabile anche contro il proprietario
dell’edificio
○ Giustiziano la riforma con la regola dell’indennizzo:
actio de tigno iunctio (azione per indennizzo mista)
penale e reipersecutoria sia per i materiali sia per il
rimborso dei medesimi
○ Art 935 cc
○ Art 2041 cc
● Proprietario dei materiali costruisce su suolo altrui
○ Buona fede, si ricade nell’azione de tignum iunctum
○ Mala fede, il proprietario perde il diritto di rivendica
(perde diritto di proprietà dei materiali)
○ Mobile a mobile:
■ Scrittura: l’inchiostro accede al supporto economico
■ Tessitura: i fili accedono al tessuto
■ Tintura: il colore accede alla stoffa
■ Saldatura: il bronzo accede al corpo della statua
■ Pittura: il supporto accede al dipinto

Specificazione: produzione di una cosa nuova con materia prima altrui, senza averne avuto
incarico
● Giustiniano, Istituzioni 2.1 25: "Quando da una materia altrui viene ricavata una cosa
nuova (species facta), ci si chiede chi, secondo un criterio naturale, ne sia
proprietario, se colui che l'ha fatta oppure il proprietario della materia…”
● Giustiniano adotta un compromesso: criterio di reversibilità, se dalla cosa nuova si
può ritornare alla cosa prima la cosa nuova sara del proprietario della materia, se
non si può è di proprietà di chi l'ha prodotta che deve indennizzare il valore della
materia al proprietario della materia
○ Se l’artefice ha messo parte delle sue cose, la cosa nuova sarà sempre sua,
pagando indennizzo
● Art 940 cc

Confusione: mescolanza (volontaria o casuale) di liquidi (anche metalli) di proprietari diversi


● Beni fungibili
● Se sono separabili ognuno ri riprende la proprietà
● Se non sono separabili, si è comproprietari in base alla quota separata

Commistione: unione di sostanze solide in polvere o in grani (farina, sale, grano,…)


● Beni fungibili
● Per proprietà: vedi confusione
Acquisto dei frutti:
● Separazione: il frutto si separa in modo naturale dalla cosa madre,
○ La proprietà viene data al proprietario della cosa madre senza dover fare
nulla, o al possessore di buona fede (che ignora di ledere un diritto altrui)
● Percezione: l'usufruttuario per diventare proprietario dei frutti della cosa madre su cui
ha costituito il diritto di usufrutto deve prenderli, se non lo fa deve raccoglierli, stessa
cosa si viene costituito pegno e locazione
● Frutti separati e non raccolti rimangono del proprietario della cosa madre
● Il parto della schiava non era considerato un frutto ma venne considerato proprietà
del proprietario della cosa madre

Modi di acquisto a titolo derivativo


Mancipazione (mancipatio):
● Usato per rame
● Dallo ius civile, solo cittadini romani
● Un soggetto andava davanti al magistrato con compratore e 5 testimoni e un
pesatore, i due prunciavano certa verba
● Oggetto: res mancipi (solo attraverso mancipatio)
● Viene soppiantato da compravendita come contratto consensuale
○ Ha solo effetti obbligatori e reali
○ Rimane il titolo derivativo
● Scopare in epoca più moderna

Cessione in tribunale (in iure cessio): applicazione del processo a scopi negoziale
● Riguarda sia res mancipi che nec mancipi e si potevano costituire dei diritti reali
minori
● Ha stesse caratteristiche della mancipazione : ha effetti reali
● Scomparve in epoca post classica perché non si fa più distinzione di cose res

Consegna (traditio): traslativa della proprietà in determinati presupposti


● È informale
● Veniva utilizzata in modo naturale da altri popoli del mediterraneo
● Accessibile anche agli stranieri
● Modo normale per trasferire il mero possesso, la materiale disponibilità della cosa, e
la detenzione
● Solo cose nec mancipi e corporali
● Determinati presupposti
○ Chi consegna la cosa deve esserne proprietario
○ Conseguire ad un precedente accordo delle parti
○ Volontà di entrambe le parti
○ Presenza di un giusta causa: doveva esserci giustificazione economica
sociale che giustifica il trasferimento del bene stesso, può essere un
precedente accordo (es. contratto di mutuo, compravendita, donazione)
■ Deve essere tale in quanto riconosciuta dall'ordinamento e esprimere
che le parti fossero d’accordo
■ Negozio a causa variabile
○ Se viene attuata una traditio di cosa mancipi: vedi proprietà pretoria
○ Invalida anche se compiuta anche verso qualcuno di non riconosciuto
● Non è un atto legittimo, si possono apporre condizioni e termini
● Principi romani e greci:
○ Importanza dell’accordo
○ Si comincia ad ammettere consegna anche senza contestuale tradizio
(consegna spiritualizzata), che poteva seguire in un momento successivo
■ Traditio longa manu, cosa indicata da lontano
■ Traditio simbolica, viene consegnato simbolo per il tutto
■ Traditio brevi manu, situazione in cui un soggetto è già in possesso
della cosa (es. comodato) che gli viene venduta (il comodatario
diventa proprietario e non serve consegna)
■ Costituto possessorio, il proprietario vende ad un altro l’appartamento
(diventa inquilino non c’è bisogno di consegna)
■ Per cartam, accordo viene scritto in un documento
● 4 sec: scompaiono mancipatio e in iure cessio, la consegna rimane l’unico modo di
passaggio di proprieta a titolo derivativo
○ Con giustiniano basta solo la volontà, il semplice accordo
Possesso:
● Art 1140 cc: Il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un'attività
corrispondente all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale. Si può possedere
direttamente o per mezzo di altra persona, che ha la detenzione della cosa(1).
○ Potere sulla cosa: materiale disponibilità
○ Attività corrispondente: elemento soggettivo, atteggiamento di colui che è
possessore
● Il possesso è una situazione di fatto, parametrabile alla proprietà ma molto diversa
● Comporta avere la materiale possibilità:
○ È diverso da un diritto perché presuppone e consiste in una relazione astratta
con il bene, a differenza della situazione di fatto che per essere riconosciuta
richiede un rapporto fisico con la cosa stessa
● La situazione di fatto doveva essere regolamentata dal diritto pur non essendo di
diritto
● Oggetto: tutto ciò che può formare oggetto di proprietà privata
● Elementi:
○ Corpus:
○ Animus:
■ Nel proprio interesse: la cosa deve essere usata in modo esclusivo e
indipendente (pro suo)
■ Al momento iniziale: dell’apprensione del bene (per acquisto)
■ Permanente: l’intenzione deve continuare nel tempo
■ Anche presunto: basta l’intenzione manifestata da un generale
contegno (traditio ficta), da più importanza alla volontà
● Tutela, 3 sec a.C.: il pretore concede ordinanze d’urgenza (interdetti) per il
possesso ottenuto né con violenza ne in modo clandestino né a titolo precario
○ Interdetti per acquisire, per conservare, per recuperare il possesso
● Possesso civile: i giuristi ammettono il possesso idoneo per avere conseguenze in
termini giuridici a determinate condizioni e limiti
○ Solo verso terzi, non verso il proprietario
○ In presenza dei requisiti, può portare ad usucapione
● Altre forme rilevanti:
○ Possesso di (sola) buona fede, in assenza di giusta causa
■ Se questo possessore deve restituire al proprietario la cosa ha diritto
a:
● Rimborso spese effettuate, necessarie e utili per la cosa
● Non deve restituire i frutti percepiti
● Ius retentionis, il possessore tiene la cosa finché non viene
rimborsato
● Possesso naturale:
○ Contrapposto al possesso civile perché c’è solo il corpus
○ Il possessore ha solo la materiale disponibilità della cosa e riconosce l'altruità
della cosa stessa
■ Es. I titolari di diritti reali minori: usufruttuario, titolare di diritto di
superficie, comodatario, conduttore, depositari
○ Detentatio = tenere la cosa
○ Art 1140 comma 2
○ La distinzione tra civile e naturale e importante
■ I detentori non possono usucapire
■ Il detentore se viene molestato nell’esercizio della sua detenzione
deve rivolgersi al proprietario o possessore, non può agire in prima
persona
● Possesso anomalo:
○ Solo corpus, senza animus
○ Possono agire personalmente per difendersi senza dovere chiedere ad altri
○ Accade in situazioni particolari
■ Es. Creditore pignoratizio (creditore che costruisce su un bene del
debitore un diritto reale minore), sequestratario (accade quando e
incerta la titolarità della cosa, che viene affidata ad un terzo estraneo)
e precarista
● Acquisto del possesso:
○ Occorrono insieme corpus e animus
○ Occorre capacità giuridica e di intendere e volere
○ Acquisto anche presunto
■ Traditio ficta
■ Possesso brevi manu
○ Conservazione:
■ Problema: lontananza momentanea del possessore della cosa
■ Soluzione: basta la mera intenzione di possedere la cosa
● del corpus (come accade per la traditio, bastava l’intenzione
per conservare il possesso)
● Animo nostro, corpore alieno (tramite familiari o sottoposti)
● Tempi di lontananza tollerabili
● Giustiniano: vista l'importanza della proprietà vengono concesse delle azioni
possessorie
● Interversione: quando un possessore inizia a comportarsi da proprietario
○ Nessuno può mutare di sua iniziativa il titolo (causa) del proprio possesso
○ Non basta la mera volontà personale ma occorre un mutamento oggettivo
della causa possessionis
■ Occorre che venga esplicitata la causa del possesso in un apposito
negozio giuridico
■ Art 1141 comma 2
● Perdita:
○ Traditio: vengono meno corpus e animus
○ Perdita del corpus:
■ Quando si viene a conoscenza dell’usurpazione
○ Morte:
■ Il possesso non è trasmissibile agli eredi
○ Distruzione
● Quasi possesso: possesso di diritti diversi dalla proprietà (usufrutto, servitù,
superficie, pegno)
○ Finalità: porre fine a situazioni di incertezza
○ Art 1140 cc

Diritti reali minori, su cosa altrui di godimento o di garanzia


Presuppongono che altri siano proprietà della cosa

Diritti di godimento: riconoscono al titolare un uso della cosa da cui trarre vantaggio

Servitù prediali: peso imposto ad un fondo per l’utilità di un altro fondo appartenente a
diverso proprietario
● Prediale significa fondo
● Doppia realità: un fondo serviva a vantaggio su un altro fondo
● Va a vantaggio di cose, non di persone (come l’usufrutto)
● Riguarda solo beni immobili
● Diritti dei fondi: oggettiva e permanente utilità del fondo, rapporto di servizio tra bene
immobili
○ Fondo servente: dá un servizio all’altro fondo
○ Fondo dominante: il fondo che ne trae vantaggio
○ Devono essere fondi che appartengono a diverso proprietario
■ Confusione: avviene quando due titolarità si fondono assieme, quindi
anche i fondi
● Se l'utilitas è fondamentale per l'esistenza della servitù, la servitù prediale è
considerata come una qualità del fondo
○ Per godere del fondo dominante, occorre che il fondo servente porti utilitas
○ La servitù prediale non si estingue, se viene venduto l’immobile la servitù
rimane
■ Non si estingue neanche con la morte del titolare del fondo ma
continua
○ Funge da limite stabile al diritto di proprietà, è un limite volontario
● Tipi:
○ Servitù rustiche: in base a destinazione economica del fondo
■ Diritti di passaggio: si consente al proprietario del fondo dominante di
passare per sentiero sul fondo servente
● Iter: passaggio a piedi/cavallo
● Actus: passaggio con mezzo di trasporto
● Via: strada lastricata
● Altre: animali per il pascolo
■ Diritti delle acque: per lo scolo dell’acqua per irrigare il campo,
ricavare acqua da lago, ecc
○ Servitù urbane: rispondono ad esigenze edilizie
■ Non sopraelevare
■ Non togliere luci o vedute
■ Divieto di immettere i fumi
○ Positive/ Negative: riconosce la condotta del titolare del fondo dominante
■ Positive: diritto di fare qualcosa
● Il proprietario del fondo servente deve sopportare
■ Negativa: consente al proprietario del fondo dominante che il titolare
del fondo servente non faccia qualcosa
● Caratteri:
○ Doppia inerenza reale: servitù di cose (due fondi, dominante e servente)
○ Appartenenza di diverso proprietario
○ Utilitas: vantaggio per il fondo
■ Economico: suscettibile di valutazione patrimoniale
■ Durevole: stabile nel tempo
■ Oggettivo: proprio del fondo
■ Comodità: consente migliore sfruttamento del fondo stesso
● Servitù pretorie: fondate su interessi soggettivi attraverso
azioni utili (fondate su analogia)
● Giustiniano: utilitas personale del fondo dominante (maggiore
comodità)
■ Vantaggio potenzialmente illimitato, perpetuo
● Non per esigenze occasionali
● Dura finché non si da la possibilità di mettere un limite
temporale
○ Possibilità: i fondi coinvolti dovevano essere contigui, vicini
■ Eccezioni: ammessa lontananza se si costituisce servitù di non
sopraelevare e scolo delle acque
○ Il possessore del fondo servente deve sopportare (pati) ma non è tenuto a
fare qualcosa per agevolare l’utilizzo del fondo (non facere)
■ Art 1030 cc
■ Non deve però impedire l’esercizio della servitù
■ È tenuto a consentire gli ammenicoli, le prestazioni accessorie:
facoltà non esplicitamente comprese nell’atto costitutivo della servitù
che sono indispensabili per consentirne l'utilizzo
○ Non si può costruire un diritto di persone (usufrutto) su un diritto di servitù,
diritto di cose, perché i criteri si scontrano i criteri dei due diritti
■ Verrebbero meno la doppia realtà e la perpetuità
○ La servitù deve essere attuata in modo civile, nel modo meno gravoso per il
titolo del fondo servente
○ Indivisibilità: la servitù, qualora il fondo su cui è costituita è di più proprietari, è
indivisibile: quando la si costituisce ed estingue deve essere fatto di comune
accordo per tutti i proprietari
● Modi di costituzione:
○ Modi di ius civile:
■ Mortis causa: mediante un legato (disposizione particolare all’interno
del testamento)
■ Inter vivos:
● Mancipatio: si applica solo per servitù rustiche
● Cessione in tribunale: per tutte le servitù
● Deductio: riserva per costituire servitù
○ Serve per scorporare la servitù dal diritto di proprietà
(passata attraverso mancipatio concessione in
tribunale)
● Destinazione del pater familias: modo particolare in cui un
fondo ampio del pater familias ne vende una parte o la lascia
in eredità ai figli
○ Si costituisce in automatico una servitù tra due fondi se
ci fosse stata necessità
● Mancipatio e cessione sono modi formali e si tendeva a non
applicarli più, il magistrato inizia a dare importanza giuridica ai
semplici accordi tra soggetti che volevano costituire una
servitù
○ Nasce la modalità pretoria di patti e stipulazioni: accordo comunque
concluso tra i proprietari dei due fondi
○ Diritto giustinianeo: patti e stipulazioni è la modalità prevalente per dare
importanza all'autonomia dei privati
■ Art 1027 cc
■ Tolleranza (quasi traditio): il titolare di un fondo tollera per un certo
periodo di tempo (variabile a seconda delle epoche) che il proprietario
del fondo contiguo l'esercizio di fatto di una servitù
● Modi di estinzione:
○ Perimento o mutamento dei luoghi
○ Confusione: quando due fondi si uniscono perché comprati dallo stesso
proprietario
○ Rinuncia del proprietario del fondo dominante
○ Non uso per due anni
■ Servitù attive: inerzia del titolare del diritto reale minore
■ Servitù passive: violazione dell’obbligo di non fare
● Se il titolare del fondo dominante non presenta istanza di
opposizione si usucapisce la libertà dalla servitù, la servitù si
estingue

Usufrutto:
L'usufrutto è il diritto di usare, godere e fruire (percepire i frutti) di una cosa altrui,
inconsumabile e fruttifera, salva la sostanza della cosa
● Con obbligo di restituirla alla scadenza
● Il proprietario della cosa viene chiamato nudo perché l’usufrutto è un diritto molto
ampio
● Art 981 cc
● Nasce dal diritto di famiglia: per sopperire all’esigenza di provvedere ad una moglie
povera e vedova
○ I giudici consigliano marito di inserire nel testamento un legato di sopperire
alcuni beni alla donna a fini di usufrutto, morta la donna i beni sarebbero
rientrati nella famiglia del marito
○ Legato di usufrutto: primo modo per costituire il diritto
● Caratteri:
○ Realità semplice: strettamente collegato alla persona
○ Durata limitata: o alla scadenza o alla morte
○ Inalienabile e intrasmissibile: ne inter vivos né mortis causa (diritto
personalissimo)
○ Restituzione della cosa alla scadenza
○ Impossibilità di cambiare la destinazione economica impressa dal proprietario
○ Concetto di fructus: tutto ciò idoneo a produrre un reddito
■ Percezione: modo con cui il proprietario fa propri i frutti naturali e i
canoni
○ Usufruttuario (detentore)
■ Facoltà:
● usare godere e percepire i frutti
● Può cedere l’esercizio del diritto con locazione
● È un mero detentore: ha il corpus della cosa ma riconosce di
non esserne il proprietario, non ha animus
○ Non può usucapire la cosa
● L’azione processuale spetta al proprietario (che è anche
possessore)
■ Obblighi:
● Restituzione della cosa stessa
● Non cambiare la destinazione economica della cosa
○ In epoca classica si ammise la possibilità di apportare
migliorie, come trasformazioni redditizie
● Usufrutto di gregge: rimpiazzare gli animali morti con i nuovi
nati (sono frutti solo le eccedenze, che possono essere
acquisiti)
● Usare la cosa in modo corretto (= criteri del buon pater
familias)
■ Cautio fructuaria: stipulazione pretoria con cui l'usufruttuario
promette di restituire la cosa, di usarla da uomo onesto astenendosi
da fare qualunque cosa che potesse dolere alla cosa stessa
○ Nudo proprietario: rimane possessore, ha solo l’animo
■ Facoltà:
● Conserva il possesso della cosa
● Può disporre del proprio diritto gravato da usufruttuario
● Acquista i frutti separati ma non percepiti
○ Modi di costituzione:
■ Ius civile
● Mortis causa: con un legato con effetti reali, idonei a costituire
un diritto reale in capo ad altri
● Inter vivos:
○ Concezione in tribunale o deduzione con principio di
riserva
■ Diritto pretorio: patti e stipulazione, accordo
● Ambienti provinciali fino al 212
■ Diritto giustinianeo: patti e stipulazioni
● Tolleranza
● Traditio smaterializzata
● Usucapione nella forma di longi temporis praescriptio
○ Modi di estinzione:
■ Morte dei titolari
■ Scadenza del termine (se previsto)
■ Rinuncia da parte di usufruttuario
■ Consolidazione: l’usufruttuario consolida la proprietà della cosa, ne
diventa proprietario
■ Non uso (1 mobili 2 immobili)
■ Perimento dell’oggetto

Quasi usufrutto
Legato di usufrutto su patrimoni in cui rientrano beni mobili e consumabili e deteriorabili
(alimenti, vino, olio, denaro,…)
● Il senato afferma che qualunque cosa nel patrimonio potesse essere oggetto di
usufrutto, anche cose consumabili, attraverso un legato
○ I beni consumabili vanno in proprietà dell’ usufruttuario previa cautio in cui
l’usufruttuario avrebbe restituito l'equivalente in denaro delle cose
consumabili
● Art 995 cc

Uso
Diritto di usare (e non fruire) di cosa inconsumabile altrui senza cambiarne destinazione
economica e caratteristiche materiali ma limitatamente ai propri bisogno proprio della propria
famiglia
● Giustiniano: si possono percepire i frutti ma limitatamente ai bisogni
● Disciplina analoga all’usufrutto

Diritto di abitazione
Legato di usufrutto di una casa,
● diritto autonomo = diritto di abitare con famiglia una casa altrui

Diritto di superficie
● Accessione: superficie solo cedit, ciò che viene fatto in modo stabile e durevole
sopra e sotto suolo accede alla proprietà del suolo
○ Principio del diritto civile, operava a prescindere dalla volontà dei soggetti
coinvolti
● Esigenza: tutela dell'edificatore quando c’è consenso del proprietario del suolo
○ Pretore: concessioni di suolo privato o pubblico per fini edilizi mediante
strumenti contrattuali (locazione, comodato)
○ L’edificatore riceve il godimento della superficie pagando un canone periodico
(locazione) o gratuitamente (comodato)
○ Il superficiario non è proprietario ma è un creditore e detentore
● Tutela:
○ Azioni contrattuali contro chiunque avesse goduto della superficie al suo
posto
■ Azione reale per accertamento del proprio diritto
■ La Superficie si sposta nell'ambito del diritto reale
● Giustiniano: diritto di edificare e mantenere costruzione su suolo altrui per lungo
tempo o in perpetuo dietro corresponsione di canone periodico
○ Tutela erga omnes con azione superficiaria
○ Il proprietario del suolo può alienare la superficie ma gravata dal diritto di
superficie

Diritti reali di garanzia


Diritti che il debitore concede al proprio creditore su un bene proprio o di un terzo a garanzia
dell’adempimento di un’obbligazione
● Finalità: la cosa assicura la soddisfazione di un credito
● Inadempimento: creditore diventa proprietario della cosa oppure può venderla,
trattenendo il ricavato
● Diritti reale: creditore può perseguire la cosa presso tutti
● Fiducia, pegno e ipoteca

Fiducia (cum creditore)


● Debitore e creditore realizzavano vendita fiduciaria: ponevano in essere atto
traslativo della proprietà (mancipazione e in iure, mondo antico) fiduciaria perché
accompagnata da un patto informale, non tutelato da ius civile, basato su fiducia
(fiduciario)
● Il debitore consegnava, trasferiva, al creditore una cosa in proprietà al fine di
garantire adempimento di un obbligazione. Si realizzava in contemporanea anche un
patto basato su fiducia perché il creditore si impegnava a restituire cosa al debitore
quando egli avesse adempiuto. Attraverso mancipazione e in iure così ne diventa
proprietario
● Problema: la fiducia viene tradita perché il creditore si teneva la cosa invece di
restituirla
○ Il debitore vuole riprendersi la cosa e agisce in autotutela (rissa)
● Il pretore concede un’azione al debitore
○ Azione fiduciaria in virtù della fiducia per consentirgli di recuperare il bene
dato al creditore
● Il pretore concede tutela anche a figure di garanzia in cui la cosa veniva data in
posseso (attraverso traditio) al creditore
○ Pegno: creditore è possessore della cosa data in garanzia
■ Nasce per cose immobili
○ Ipoteca: creditore diventa possessore in caso di inadempimento
■ Deriva dal mondo greco

Pegno
Consegna materiale di una res di garanzia dell'obbligazione dal debitore (oppignorante) al
creditore pignoratizio
● I creditori erano privilegiati perché il loro debito doveva essere soddisfatto per primo
rispetto ai debitori senza garanzia (sia di pegno che ipoteca)
● Pegno dato (consegna): la cosa viene consegnata dal debitore al creditore
pignoratizio
○ Il debitore consegna cosa mobile o immobile al creditore a garanzia
dell’adempimento
● Pegno concordato: cosa (immobile) rimane al debitore, ipoteca
○ Riguarda obbligazioni che sorgevano da contratto di locazione di fondi rustici
■ Locazione: contratto con cui si concede uso di fondo dietro
corrispettivo di canone periodico
○ La cosa rimane al debitore

Disciplina pegno dato e concordato


● Il debitore non perde la proprietà della cosa ma consegna il possesso
● Il creditore diventa possessore (subito nel pegno dato, in caso di adempimento nel
pegno concordato)
○ Ha un possesso anomalo, ha corpus ma non animus:
■ Non la può usare, altrimenti commette un furto d’uso
■ Non può neanche percepire i frutti, a meno che non si convenga patto
di anticresi, in cui le parti concordano che i frutti possono essere
acquistati con interessi e capitale
■ Non può usucapire
○ Inadempimento: il creditore può vendere o tenere la cosa
● Debitore mantiene la proprietà della cosa pignorata, Può venderla ma rimane il
pegno
● Se il debitore paga, il creditore deve restituire la cosa
● 3 sec d.C.: pegno gordiano: il creditore pignoratizio poteva trattenere la cosa
pignorata, invece che restituirla, se il debitore oppignorante aveva ancora altri debiti,
non garantiti, nei suoi confronti
● Costituzione:
○ Volontaria:
■ Intervivos: accordo con tradizio e obbligo di restituzione della cosa, =
contratto reale di pegno
■ Mortis causa: testamento
○ Giudiziale: per provvedimento magistratuale
○ Legale: per legge (p. necessario)

Obbligazione
Giustiniano: l'obbligazione è un vincolo giuridico in forza del quale siamo necessariamente
tenuti (responsabilità) a un adempimento verso qualcuno (debito) secondo il diritto del
nostro stato
● Gaio: Hanno solo esistenza giuridica
○ In epoca antica le obbligazioni sono di natura corporale, coinvolgo il debitore
che risponde fisicamente
○ In epoca repubblicana: si utilizza la parola obbligazione facendo riferimento
ad un vincolo potenziale (astratto), non materiale
■ Bisogna rifarsi sul patrimonio, non sulla persona
■ Ha quindi solo esistenza giuridica potenziale e astratta
● Gaio, ottica processuale: è personale l’azione con cui agiamo contro qualcuno che è
obbligato nei nostri confronti in forza di contratto o di delitto cioè quando pretendiamo
che si debba fare date o prestare
○ Obbligazione: è un diritto di credito, coinvolge una persona non una cosa
○ Responsabilità: esposizione ad un'azione per ottenere l'adempimento
○ Debito: concetto espresso da dare, fare prestare
● Paolo, ottica sostanziale: l’essenza delle obbligazioni consiste nel costringere un
altro nei nostri confronti a dare, fare, prestare qualcosa
○ Accento sul debito
○ Responsabilità: Il debitore può essere chiamato in giudizio nel caso in cui
non abbia adempiuto al debito assunto
● Giustiniano: obbligazione: vincolo giuridico in forza del quali siamo necessariamente
tenuti (responsabilità)un adempimento verso qualcuno (debito)
○ La pretesa è relativa: si colloca fra debitore e creditore precisamente
determinati

Elementi dell'obbligazione
● Debito: dare, fare, prestare
○ Dare: trasferimento di un diritto reale
○ Fare o non fare: qualsiasi comportamento
○ Prestare: essere garanti del comportamento di qualcuno
● Individua la prestazione, il debitore in forza di varie cause si è vincolato
all’adempimento di una obbligazione, entrata in obbligazione
● Caratteri della prestazione:
○ natura patrimoniale, suscettibile di valutazione economica
○ Personale, vincola solo le parti coinvolte
■ Dal lato passivo: debitore, solo comportamenti propri e non altrui
■ Dal lato attivo: creditore, nessuno può stringere obbligazioni a favore
di terzi
○ Trasmissibile: la titolarità può essere trasmissibile agli eredi
○ Possibile: iniziale, nel momenti in cui sorge l'obbligazione
■ Se la prestazione è impossibile (in modo oggettivo e assoluto)
l’obbligazione è nulla
○ Lecita: se prestazione è illecita, l’obbligazione è invalida
○ Determinata: concordata al momento della costituzione
■ O determinabile:
● In base a dati non direttamenti precisati all’interno
dell’obbligazione, circostanze esterne
● Dati accertati in futuro
● Determinata da un terzo, arbitro
○ Criteri oggettivi, parametro dell’uomo onesto, criterio
sindacabile
○ Mero arbitrio, le parti si affidato alla mera decisione di
un terzo
● Responsabilità: esposizione ad un’azione per inadempimento per risarcire il danno
conseguente
○ Inadempimento (mancata esecuzione della prestazione dedotta in
obbligazione o per adempimento inesatto ) : procedura esecutiva
○ Contrattuale: se deriva da inadempimento di contratto
○ Extracontrattuale (aquiliana, da legge aquilia che introduce l’obbligo di
risarcire il danno ingiustamente arrecato): sorge da elementi diversi dal
contratto
○ Inadempimento: mancata esecuzione del debito che il debitore si è assunto
nei confronti del creditore. È il rischio insito in ogni contratto
■ Accade quando il debitore si rifiuta
■ La prestazione dedotta in obbligazione diventa impossibile
(impossibilità (assoluta e oggettiva) sopravvenuta)
● Se non è imputabile al debitore l’obbligazione sti estingue
○ Caso fortuito: evento in cui la volontà di nessuno può
opporsi
○ Il pericolo grava sul creditore perché l’obbligazione è
estinta
○ Eccezioni: se il debitore assume ogni responsabilità
(mutuo)
● Se è imputabile al debitore, factum debitoris: fatto cosciente e
consapevole con cui il debitore ha positivamente commesso
qualcosa anche se non voleva il danno
○ debitore è responsabile
○ Si verifica perpetuatio, l'obbligazione si perpetua
finché il debitore non adempie
○ Eccezione: giustiniano, se prova che la cosa sarebbe
perita anche se consegnata per tempo al debitore
○ Criteri di imputazione della responsabilità:
■ Determinabili in base ad un rapporto causale con le seguenti
caratteristiche
● Fonte dell’obbligazione: tipo di obbligazione
● Vantaggio, chi ricava più vantaggio delle due parti
○ Giudizio di comparazione: se entrambe le parti
ricavano vantaggi
● Comportamento del debitore. Valutato alla luce di:
○ Diligenza: atteggiamento per non cadere in colpa
○ Buona fede oggettiva: comportamento leale e corretto
in relazione alle concrete circostanze del contratto
tenuto dal debitore, consente di valutare la condotta
che il debitore ha tenuto
○ I due criteri sono messi alla base per giudicare il
debitore in tutti i contratti, utilizzati soprattutto nei
giudizi di buonafede
■ Criterio soggettivo di responsabilità:
● Dolo: antitesi della buona fede, atto contrario, intenzione di
provocare danno
○ nei contratti il cui vantaggio era solo del creditore
(deposito, contratto in cui il debitore custodisce
qualcosa senza trarne vantaggio) non si poteva
pretendere dal debitore una particolare attenzione
poiché non aveva vantaggio di nulla
○ Il debitore viene reso responsabile per inadempimento
solo con dolo, ovvero con il preciso scopo di recare un
danno
○ Elemento soggettivo
○ È il livello più basso, non può essere escluso
■ Criterio minimo dal punto di vista contrattuale
■ Dal punto di vista penale, è il livello più alto da
sanzionare
● Colpa: l'inadempimento non è voluto ma è a seguito della sua
negligenza, imprudenza e imperizia
○ nei contratti in cui una qualche forma di vantaggio era
di entrambe le parti (es. compravendita)
○ Colpa lieve: non si richiede una particolare diligenza,
parametro dell’uomo medio
○ Colpa grave: quando la negligenza è talmente grave da
essere ignoranza
○ Colpa in concreto: soprattutto nei contratti di società,
bisogna essere diligenti come erano diligenti dei loro
personali affari (cade in disuso)
● Custodia tecnica:
○ Contratti in cui la cosa viene consegnata e usata, la
responsabilità viene data in grado di custodia tecnica
■ In ogni contratto viene imputata la responsabilità per dolo, colpa o
custodia tecnica
● Principio dispositivo: le parti, d’accordo, possono derogare
ai criteri stabiliti da ogni contratto ma non si può scendere
sotto al dolo
● Giustiniano equipara la custodia tecnica e il factum debitoris
alla colpa
○ Ogni forma di responsabilità contrattuale viene
associata o a dolo o a colpa
● Mora: ritardo nell'adempimento
○ Del debitore
■ Presupposti
● Possibilità della prestazione
● Interesse del creditore a una prestazione tardiva
● Se non c’è interesse, si diventa inadempienti
○ Del creditore
○ mora in base alla persona: il creditore deve intimare al debitore di adempiere,
attraverso interpellatio
■ Nelle obbligazioni in cui il debitore deve dare o fare qualcosa
○ Mora ex re: nei casi in cui la mora si verifica subito la fine del termine indicato
dal contratto, non serve intimazione
■ Pagamento del danno indicato
■ Casi:
● Nelle obbligazione di contratto
● Termine iniziale scaduto
● Nelle obbligazioni da illecito
● Nel caso in cui il debitore si rende irreperibile
■ Si applica perpetuatio obligationis: si aggrava la responsabilità
dell’obbligazione, il debitore rimane sempre responsabile per
qualunque caso
● Il debitore deve anche versare eventuali frutti e gli interessi
maturati dalla cosa
● Eccezione: il debitore deve dare la prova che l’oggetto
sarebbe perito anche laddove l’avesse consegnato al creditore
● Se il debitore in mora offre la prestazione al creditore accade
purgatio della mora,
○ Se il creditore rifiuta cade in mora il creditore
■ Mora del debitore:
● Il creditore si libera ed è responsabile solo per dolo
● Ha diritto a rimborso spese
● È esonerato da frutti e interessi se deposita il denaro in forma
pubblica (dal notaio)

Fonti dell’obbligazione: cause genetiche dell’obbligazione


● Gaio, istituzioni: “ogni obbligazione nasce da contratto o da delitto”
○ Delitto: illecito privato, di interessi dei singoli
■ Caratteristiche
● Coscienza e volontarietà
■ Furto, rapina, iniuria, danneggiamento
○ Contratto: ogni atto lecito con volontà di dar vita a un obbligazione
■ Il consenso è uno degli elementi
■ Distinzione a seconda di come il consenso viene manifestato
● Contratti reali: obbligazione si contrae consegnando una cosa
(mutuo, pagamento di indebito)
● Contratti verbali: il consenso di manifesta con pronuncia di
determinati verba (stipulazione)
● Contratti letterali: mediante documenti scritti (chirografi,
singrafi)
● Contratti consensuali: se non serve altro, basta il consenso
(compravendita, locazione, mandato, società)
■ Gaio: caso di pagamento di indebito (quando un soggetto riceve
indebito da chi ha pagato per errore)
● Indebito: contrario di debito, il soggetto che paga pensa di
avere un debito che non ha
● Sarebbe un contratto reale ma chi paga indebito non consegna
denaro lo fa perché pensa di estinguere l'obbligazione che già
ha, non sarebbe quindi un contratto
● Lo stesso problema viene rinvenuto nei legati (nei testamenti)
in cui non serve il consenso del legatario, e nella gestione di
affari altrui (quando un soggetto gestisce spontaneamente gli
affari di un altro impossibilitato)
● Gaio, res cottidianae: “le obbligazioni nascono da contratto, illecito o da varie figure
di cause giuridiche”
○ Nella terza categoria confluiscono i legati, la gestione di affari altrui e i
pagamenti di indebiti
● Giustiniano, istituzioni: “ci sono obbligazioni da contratto, quasi da contratto, illeciti,
quasi da misfatto”
○ Quasi da contratto: legati, la gestione di affari altrui e i pagamenti di indebiti
○ Quasi da misfatto: gli illeciti privati senza volontarietà che caratterizzano gli
illeciti colposi
● Art 1173 cc Le obbligazioni derivano da contratto(1), da fatto illecito(2), o da ogni
altro atto o fatto idoneo [2043] a produrle in conformità dell'ordinamento giuridico(3).

Tipologie di obbligazioni
● In base a iniziale tutela processuale
○ Civili: tutelate da diritto civile e accessibili solo a cittadini romani
○ Onorarie: tutelare da azioni infatti in sede processuale dal magistrato
● In base a natura della prestazione
○ Divisibili: la prestazione dedotta in obbligazione può essere frazionata senza
che la cosa che subisca un danno funzionale o economico, esecuzioni di dare
■ È possibile concede al debitore un adempimento parziale, non tutto il
una volta
○ Indivisibili: non ammettono esecuzione frazionata, esecuzioni di fare
● In base all’oggetto della prestazione:
○ Generiche: consistono nel dare delle cose determinate solo nel genere (es.
dare un cavallo generico)
■ Non si tratta per forza di cose fungibili
■ Problema: chi sceglie cosa dare?
● Principio del favor debitoris: bisogna cercare di favorire la
parte debole dell’obbligazione, il debitore
○ Può dare qualità pessima
○ Se il creditore può scegliere, ha facoltà di esigere la
qualità migliore
● Giustiniano: situazione di compromesso, qualità media
● Art 1178 cc
○ Specifiche: l’oggetto dedotto in obbligazione è una cosa specificatamente
individuata nella sua entità
■ Ci si libera dando le cose precisamente individuate
○ Alternative:
■ Per liberarsi il debitore può scegliere quale delle due prestazioni
indicate da contratto eseguire
● Ha il diritto di cambiare idea finché non ha adempiuto
■ Se le parti si mettono d’accordo ed è il creditore che sceglie si ha
fenomeno di concentrazione delle obbligazioni
● Il debitore si libera soltanto adempiendo all’obbligazione che il
creditore ha scelto
● La centralizzazione si ha anche quando
○ una delle due prestazioni diventa impossibile
○ La scelta spetta al creditore e l’impossibilità
sopravvenuta non è dovuta al debitore
○ Ma se la scelta spetta al creditore e l'impossibilità
sopravvenuta è dovuta al debitore, il creditore può
scegliere tra la prestazione ancora possibile e una
stima della prestazione divenuta impossibile
● In base ai soggetti dell’obbligazione
○ Solidali: se l'adempimento deve essere effettuato per intero, in solidum
■ Non serve che sia un’obbligazione divisibile
■ Passive (più debitori) / attive (più creditori)
■ Elettive / cumulativa
● Elettive:
○ Passive: quando il creditore ha più debitori e può
chiedere pagamento dell'intero debito a un qualsiasi
debitore
■ Pluralità di soggetti
■ Unica fonte obbligatoria
■ Il pagamento eseguito in solido da un debitore
libera gli altri debitori, che aveva un’azione per
richiedere agli altri le loro quote
○ Attive: il debitore paga al concreditore che sceglie e si
libera nei confronti di tutti i creditori
■ Azione dei creditori avere la propria parte
● Cumulative (legati obbligatori)
○ Passive: il creditore (la vittima) può pretendere da ogni
debitore (danneggiante) il pagamento dell’intero
■ Il pagamento eseguito da un debitore non libera
gli altri
○ Attive: ogni creditore ha il diritto al pagamento
dell’intero
■ Il pagamento a uno dei concreditori non libera il
debitore verso gli altri
○ Parziarie: se i soggetti coinvolti devono adempiere in parte, pro quota, non
l’intero debito
■ L’obbligazione deve anche essere divisibile
■ Passive (Più debitori) / attive (più creditore)
■ L’obbligazione va adempiuta pro quota e il pagamento parziario non
estingue l’obbligazione nei confronti degli altri
■ Usata se si tratta di pagare debiti ereditari o compravendita
● Tendenzialmente la quota è uguale, salvo diversa disposizione
○ In mancanza di esplicita manifestazione di volontà delle parti l’obbligazione si
considera parziaria
■ Art 1294 cc
● In base agli effetti dell’obbligazione
○ Civili: obbligazioni complete di debito e responsabilità
○ Naturali: obbligazioni con debito ma non responsabilità
■ Nate per tutelare obbligazioni stipulate con alieni iuris
■ Nell’ambito processuale nascono azioni con trasposizione di soggetti
● Nella pretesa si dice nome del debitore ma nella condemnatio
viene condannato il padre/padrone
■ Sono azioni aggiuntive perché alla responsabilità naturale del
sottoposto si aggiunge la responsabilità morale dell’avente potestà
■ Se il sottoposto avesse adempiuto a debito e avesse poi preteso il
denaro per indebito, il creditore poteva tenerlo
■ Giustiniano: ammette questa disciplina e ammette obbligazioni per
doveri morali o sociali
■ Art 2034 cc

Il contratto
Art 1321 cc: il contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra
loro un rapporto giuridico patrimoniale
● Gaio, istituzioni: “ogni obbligazione nasce da contratto o da delitto”
○ Contratto: ogni atto lecito con volontà di dar vita a un obbligazione
○ Labeone, contractum: dare vita ad obbligazioni da una parte e dall'altra
■ Indica fenomeno che i greci chiamano sinallagma, reciprocità, come
compravendita, locazione, …
■ Sinallagma = consenso (ma solo per contratti a prestazioni
corrispettive)
○ Sesto pedio, contratto: non c’è contratto se non c’è consenso (conventio)
■ Conventio = accordo sulla causa per cui le parti hanno deciso di fare
vita a un’obbligazione
○ Gaio: quadripartizione dei contratti
○ Giustiniano: quadripartizione ma nella stipulatio si versa ogni accordo
○ Teofilo, nella parafrasi a Giustiniano:
■ Contratto = conventio (accordo)

Partizioni del contratto


● Reali, Verbali, Consensuali, Letterali
● Unilaterali, bilaterali, bilaterali imperfetti, plurilaterali
○ Nel negozio giuridico si pone l’accento sul numero dei soggetti
○ Nei contratti si guarda in capo a quante parti sorgono gli obblighi del contratto
■ Unilaterali: dal contratto sorge un obbligo in capo ad una sola parte
(mutuo, stipulatio)
■ Bilaterali: sorge un obbligo in capo a ciascuna delle due due parti
coinvolte (compravendita, locazione-conduzione)
■ Bilaterali imperfetti: il contratto può diventare bilaterale ma in via
eventuale (deposito, comodato, mandato)
● Es. Comodato: un soggetto consegna al comodatario una cosa
che l'una poi ha l’obbligo di restituirla. L’obbligo per il primo
soggetto nasce solo in alcuni casi come nel rimborso spese
■ Plurilaterali: più di due soci hanno un obbligo (società)

Contratti reali
● Il consenso, accordo delle parti, deve manifestarsi nella consegna della cosa
● Gaio: considera come contratti reali il mutuo e il pagamento di indebito
○ Il contratto reale determina il trasferimento consensuale della proprietà
● Giustiniano: mutuo, comodato, deposito, pegno
Mutuo
● Contratto antichissimo dello ius civile
● Abbiamo un soggetto (mutuante) che consegna al un altro soggetto (mutuatario) una
determinata quantità di cose fungibili, cose che hanno valore economico patrimoniale
che deriva dal fatto che si possano misurare (denaro, vino, olio,..), con l’accordo che
il mutuatario restituisca alla scadenza il tantundem,altrettante cose nello stesso
genere e qualifica.
○ Viene trasferita la proprietà del mutuante (possessore) delle cose fungibili,
che si consumano ma possono essere sostituite
○ Oggetto: cose fungibili e consumabili
○ Obbligo: restituzione di altrettante cose
○ Negozio causale: causa tipica, prestito di consumo
○ Contratto unilaterale: al mutuante non viene dato nessun obbligo, è solo
creditore
○ A titolo gratuito: restituzione solo del tantundem
■ Mutuo a titolo oneroso o feneratizio: inizialmento non esistono
interessi, poi vengono inventate le usure (mediante stipulatio)
■ Mutuo e donazione: si ha quando si pattuisce che quello dato a mutuo
non debba essere restituito per intero ma solamente una parte
○ Responsabilità: Il mutuatario è sempre responsible perché è proprietario di
cose fungibili a titolo gratuito
○ Tutela: azioni di stretto diritto civile
■ Azione di ripetizione finalizzata alla restituzione del tantundem
○ Art 1813 cc, art 1814 cc, art 1815 cc

Comodato: un soggetto (comodante) consegna a un altro soggetto (comodatario) una cosa


inconsumabile, mobile o immobile, affinché il comodatario la usi e la restituisca al
comodante alla scadenza o a richiesta
● Dallo ius delle genti, pretore peregrino, ecc
○ Richiede la consegna, è un contratto reale nato nella prassi commerciale
● Tutela: azioni pretorie in fatto
● Oggetto: cose incosumabili,
○ Eccezione: comodato ad ostentationem, cose che non devono essere
usate in modo ordinario
● Il comodatario non è proprietario
○ Non è neanche possessore, perché non c’è animus
○ È detentore, non può usucapire
■ Il comodante può anche non essere proprietario perché non
trasferisce un diritto
■ Non può usare la cosa con un uso non previsto dalle parti contrattuali,
commetterebbe furto d’uso (uso della cosa secondo una
destinazione diversa)
■ Può cedere la cosa ma deve chiedere consenso al comodante
● Responsabilità: custodia
● Obblighi del comodatario :
○ Restituire la stessa cosa ricevuta
■ Inizialmente soltanto a scadenza del termine poi anche a richiesta
○ Usarla nei limiti del contratto stesso
● Contratto bilaterale imperfetto
● Vantaggio esclusivo del comodatario
○ Di regola è responsabile secondo grado della custodia tecnica (con
Giustiniano diventa colpa) ed è suscettibile di elevarsi se il comodatario è
responsabile dell’evento che causa il danno. In questo caso la responsabilità
diventa di caso fortuito
● Tutela: azione in factum
○ Diretta al comodante per restituzione della cosa
○ Contraria al comodatario
■ Per eventuale rimborso di spese straordinarie o indennizzo per danni
■ Quando il comodante avesse scientificamente dato cose difettose con
danni conseguenti, se non paga si può tenere la cosa (ius retentionis)

Deposito: Il depositante consegna una cosa mobile al depositario perché la custodisca e


gliela restituisca a scadenza, se prevista, o richiesta
● Dallo ius gentium
● La consegna della cosa viene data per essere custodita, non usata
● Obbligo di restituire la cosa: il depositario è un detentore
○ Il depositante può anche non essere proprietario
● Consegna traslativa della mera detenzione:
○ Nell’atto contrattuale la consegna essenziale per il deposito
○ Se non c'è la consegna, viene definito mandato
● Custodia senza uso:
○ Uso senza consenso: furto d’uso
○ Uso con consenso: comodato
● Restituzione della cosa e di eventuali frutti, a scadenza o a richiesta
○ Se venisse pattuito un pagamento per il deposito, diventa un rapporto
lavorativo (locazione)
● Contratto bilaterale imperfetto
○ Il depositario ha sempre l'obbligo di restituire la cosa
○ Il depositante ha solo l’obbligo eventuale di risarcire danno o spese fatte
durante la custodia
● Responsabilità: dolo, inadempimento quando si vuole provocare il danno
○ Per Giustiniano diventa culpa lata, colpa grave
○ Vantaggio del depositante
○ Depositario non può usarla ed è a titolo gratuito
○ Contratto che si basa sulla fiducia (fides)
● Figure particolari
○ Sequestro convenzionale: due o piu soggetti in lite affidano la res litigiosa un
terzo perché la custodisca e restituisca al vincitore
■ Possesso anomalo: solo corpus, senza animus
○ Deposito necessario o miserabile: Viene affidata una cosa in momenti tragici,
l’affidatario vuole la restituzione e l'affidante non la vuole dare
■ responsabilità nel doppio valore della cosa affidata
○ Deposito irregolare (bancario): somma di denaro (cosa fungibile) consegnata
a scopo di custodia con previsione di uso
■ Il depositario ne acquisisce la proprietà, può farne l’uso che ritiene
con obbligo di restituire il tantundem nel termine o a richiesta
■ Iniziativa e prevalente interesse del depositante (denaro custodito
gratuitamente), ma anche interesse del banchiere che può usare
denaro
■ Differenza con mutuo:
● Nel deposito irregolare hanno entrambi un interesse
○ Nel mutuo l’interesse è solo del mutuatario
● Nel deposito il denaro va restituito anche a richiesta
○ Nel mutuo la restituzione avviene a termine

Contratti verbali
Sponsio: promessa obbligatoria,prototipo più antico di obbligazioni di ius civile
● Funzione di eterogaranzia
● Domanda/risposta orali: produceva i suoi effetti obbligatori solo con parole solenni e
verbo spondere
○ Creditore: Prometti che mi darai x
○ Debitore/sponsor: spondeo
● Richiede la capacità di parlare, udire e capire
○ Inaccessibilità a sordi e muti
○ Impossibilità di stipulare sponsio a distanza
● 3 sec a.C.: si intensificano i commerci e si diffondono forme di obbligazioni assunte
con parole diverse e in lingua greca
○ Promessa giuridicamente vincolante
○ Si inizia a dare valore alla stipula (valore economico dell’accordo)

Stipulazione (stipulatio di ius gentium): contratto verbale, aperto agli stranieri, formale
● Nel tempo porta all’individuazione del nostro sistema contrattuale e principio
consensualistico
● Requisiti di forma:
○ Parole solenni
○ Oralità
■ Lo stesso verbo della domanda doveva essere usato anche nella
risposta, questo perché non era ancora stata inventata la parola “si”
○ Contestuale presenza
○ Risposta immediata
■ Non può costituire rapporti tra persone diverse dalle parti
● Caratteri:
○ Iuris civile per effetti (tutela) e iuris gentium per fruibilità
○ Negozio giuridico bilaterale
○ Contratto unilaterale: azione solo contro il debitore (sponsor)
○ Obbligo che sorge solo se c’e risposta
○ Nella risposta vengono inserite parole che servissero a precisare l’obbligo
che si assumevano
○ Negozio astratto (non viene esplicitata la causa)
■ Astrattezza eventuale: domanda e risposta con contenuto così
esiguo da risultare astratto (Prometti di dare? Prometto)
■ Con dei verba solemnia si precisa a quale titolo viene stipulata
l’obbligazione (prometti di restituire? Prometto)
■ Interesse del promittente-debitore a precisare le parole della domanda
per evitare di dover adempiere in ogni caso
○ Viene data importanza al consenso rispetto alle parole
■ Si incrina il formalismo
● 1 secolo a.C. Si scopre l’importanza del documento scritto
ad probationem (a fini probatori)
● 212 d.C. Nasce la clausola stipulatoria: si finge che ci sia
stato un dialogo
● 4 secolo d.C. documento costitutivo
● 472 d.C. imperatore Leone emana legge in cui si afferma che
è valida qualunque stipulazione compiuta con qualunque
parola purché risulti chiaramente in modo inequivocabile il
consenso delle parti
● Giustiniano: il valore fondamentale è quello del consenso
○ I verba si presumono pronunciati
○ La stipulatio diventa un contratto consensuale
○ Supera l’effetto di tipicità romana, la stipulazione può
essere usata per qualunque interesse
● Stipulatio usata per aggirare dei divieti
○ Stipulatio penale: pagamento di penale per inadempimento
○ Stipulatio per pattuire gli interessi del mutuo
○ Stipulatio duplae: nella compravendita

Contratti consensuali
● Origine pretoria, ius gentium
● Compravendita, locazione-conduzione, mandato, società
● Sufficiente il mero accordo, consenso
○ Totale assenza di forme
○ Non c’è bisogno della contestuale presenza delle parti, possibili i contratti tra
assenti
○ Ognuno deve prestare buona fede ed equità
● Contratti proprio del commercio internazionale
● Caratteri:
○ Criteri più agili e informali
■ Tutelati dall editto pretorio
○ Negozi iuris gentium
○ Bilateralità, reciprocità: sono contratti a prestazioni corrispettive
■ Ognuna delle due parti ha un obbligo
■ Eccezione, Mandato: bilaterale imperfetto
○ Azioni in buona fede, i giudici possono valutare sulla base di equità
■ In questa sede trovano tutela anche i vizi del consenso
○ “Nudo consenso”:
■ iniziale per compravendita e locazione,
■ continuativo per mandato e società
○ Effetti obbligatori: il perfezionamento di questi contratti non produce effetti
reali, non costituiscono un diritto reale, può solo far sorgere un rapporto
obbligatorio
■ Per verificare un effetto reale occorre l’apposito negozio giuridico
traslativo del diritto reale

Compravendita: contratto consensuale a prestazioni corrispettive con cui una parte, il


venditore, si obbliga a trasferire all’altra, il compratore, il pacifico possesso di una cosa
mobile o immobile, garantendo per l’evizione ed i vizi occulti, il compratore si obbliga a
versare il prezzo
● Contratto di ius gentium
○ Accessibile anche agli stranieri
○ Concluso con il mero consenso, senza formalità, con effetti obbligatori
● Azioni in buona fede
● Ha origine dal baratto, chiamato poi permuta (scambio di cosa con cosa),
○ momento in cui non esisteva la moneta
● Gaio “la compravendita si contrae mediante accordo sul prezzo”
○ Accordo sul prezzo: accordo sul successivo pagamento del prezzo e sulla
successiva consegna della merce
● Contratto bilaterale
○ Due obblighi e due azioni
○ Venditore: azione contro il compratore e viceversa
● Principio consensuale: il consenso produce la nascita del contratto
○ Rischio di perimento della cosa per forza maggiore o caso fortuito è del
compratore
○ Se il venditore rinvia il trasferimento del possesso della merce e merce
perisce, è responsabile per custodia, non per caso fortuito o forza maggiore
■ Per G. dolo e colpa
○ Il consenso non è traslativo della proprietà
■ Effetti obbligatori: il trasferimento della proprietà si assume con la
stipulatio
● Venditore: obbligo di trasferire il pacifico possesso della cosa mediante semplice
traditio
● Compratore:
○ interesse:attraverso usucapione o traditio può diventare proprietario della
cosa
○ problema: se il venditore non è proprietario può saltare fuori il vero
proprietario e agire in rivendica contro il compratore
■ “pacifico possesso”: esprime una garanzia per evizione, individua la
fattispecie in cui il venditore è mero possessore e il vero proprietario
agisce in rivendica per riavere la cosa,
■ il compratore qualora venga convenuto in rivendica può chiamare in
giudizio il venditore
○ garanzia per i vizi occulti: inventati da edili curuli per compravendite dove il
venditore pubblicizzava esageratamente la merce anche nascondendo i difetti
■ può agire entro sei mesi e contro vizi di grave entità con azione
redibitoria o azione estimatoria, volta ridurre il prezzo della cosa
viziata
● elementi essenziali:
○ consenso: fa parte dei contratti consensuali, accordo sul prezzo
○ merce: cosa compravenduta
■ deve essere una cosa mobile o immobile ma in commercio
■ può essere una cosa futura, che al momento di perfezionamento del
contratto non esisteva ancora
● vendita di cosa sperata: il venditore si obbliga a trasferire il
pacifico possesso di una cosa di cui sperava venisse
all’esistenza,
○ se la cosa fosse nata il possesso sarebbe stato
trasferito e il prezzo pagato
○ vendita sottoposta a condizione sospensiva
● vendita della speranza: il compratore si impegna a pagare il
prezzo di tutto il pescato della notte, di tutto il raccolto
○ comprando la speranza, il compratore si assume tutto il
rischio
○ prezzo: doveva essere denaro contante
■ certo: determinato al momento della compravendita o determinabile di
un terzo
■ giusto: commisurato al valore della cosa,
● Diocleziano emana legge lesione enorme: lesione enorme è
un prezzo inferiore alla metà della cosa venduta
● Consente al venditore di convenire sul prezzo fino alla metà
del valore o annullare il contratto
○ Azione estimatoria
○ Azione redibitoria (per rescindere il contratto)
● Evoluzione post classica
○ Con un documento scritto il compratore acquista il diritto di proprietà
○ G. Stabilisce che la compravendita possa essere sia scritta che non
■ Qualora fosse scritta costituisce anche il diritto di proprietà
● Acquisisce effetti reali
○ Fine età repubblicana:
■ Si appongono dei patti aggiunti (convenzioni informali prive di
autonoma tutela che modellano l’accordo contrattuale) alla
compravendita
● Patto commissorio o di decadenza: nel caso in cui il
compratore non paghi il prezzo stabilito, il compratore puo
estinguere il contratto
○ Condizione sospensiva negativa
● Patto riserva di termine:il venditore si riserva il diritto di
recedere da una compravendita conclusa se entro un termine
riceve offerta migliore da terzi
○ Condizione sospensiva (oggi sarebbe una condizione
risolutiva)
● Patto riserva di gradimento: il compratore si accorda e se entro
un determinato termine non gradisce la cosa la può restituire e
la compravendita si ha per non avvenuta
○ Condizione sospensiva
● Patto di prelazione: il compratore si impegna a vendergli la
cosa e se ad ipotesi in cui la cosa venga rivenduta ad altri, la
offre prima al venditore
Locazione-conduzione: una parte “locatore” si obbliga a mettere a disposizione dell’altra
(conduttore) per un periodo di tempo limitato e con uno scopo preciso, una cosa mobile o
immobile, e il conduttore si obbliga, dietro corrispettivo, a prendere in consegna la cosa e
restituirla una volta scaduto il termine convenuto o raggiunto lo scopo per cui il contratto è
stato costituito
● Contiene i contratti di lavoro
● “Accordo sulla mercede”
● Caratteri comuni:
○ Di ius gentium
■ Azioni in buona fede
○ Bilateralità
■ Obbligo di collocare una cosa per un tempo limitato o con una
determinata finalità
■ Obbligo corrispettivo in denaro e restituzione
○ Termine o raggiungimento dello scopo
● Elementi essenziali:
○ Consenso, cosa, corrispettivo in denaro, termine o scopo
● Tutte le tipologie di locazione sono caratterizzate dalla reciprocità degli obblighi

1) Locazione di cosa (locatio rei): Locazione di cosa mobile o immobile, inconsumabile. Si


conclude perche il conduttore la usi per il tempo stabilito e se del caso ne tragga i frutti; il
conduttore si obbliga a corrispondere mercede e a restituire la cosa alla scadenza
● Riferimento ad immobili urbani o fondi delle campagne
● Interesse prevalente del conduttore, che riceve la cosa in consegna
○ Locatore ha interesse a ricevere il corrispettivo pagato a canoni periodici
● Il locatore è possessore o proprietario
○ Il conduttore è detentore
● Obblighi locatore:
○ Mettere a disposizione la cosa fino al termine stabilito
○ Consegnare la cosa esente da vizi non dichiarati
■ Garante per evizione o vizi occulti
○ Cosa idonea per l'uso convenuto
■ Garante per il normale e pacifico godimento della cosa
○ Spese di manutenzione ordinaria utili all’uso convenuto
● Obblighi del conduttore (o inquilino):
○ Pagare mercede alle scadenze
○ Mantenere la cosa nelle condizioni in cui gli è stata consegnata
○ Effettuare riparazioni urgenti e indifferibili
○ Restituire la cosa a scadenza
○ Se abbandona l’immobile prima della scadenza stabilita, senza giusto motivo,
deve pagare i canoni convenuti
● Responsabilità:
○ Conduttore: custodia (Per Giustiniano colpa)
○ Locatore: periculum locatoris
■ Il locatore non deve pagare
■ Non è responsabile per mancato uso/godimento della cosa dovuto a
vis maior o a caso fortuito
2) Locazione d’opera (locatio operis, contratto di lavoro autonomo), appalto: il locatore si
obbliga a consegnare al conduttore una cosa, e il conduttore si obbliga, dietro mercede, a
compiere autonomamente ma nell’interesse del locatore, una determinata attività in ordine
alla cosa stessa, per raggiungere il risultato convenuto e poi restituirla al locatore
● Autonomamente = il lavoro viene compiuto con mezzi propri (lavandaio, sarto,
orefice, trasportatore, medico, appaltatore,…)
● Interesse del locatore:
○ Locatore (proprietario della cosa) = committente dell’opera
○ Conduttore (detentore) = artefice
● Obblighi
○ Del locatore:
■ Consegnare al conduttore una cosa
■ Pagare compenso
○ Del conduttore:
■ Eseguire l’opera con perizia (a regola d’arte)
■ Consegnare nel termine stabilito
● Responsabilità del conduttore:
○ Custodia tecnica: per perimento/deterioramento della cosa locata, se la
cosa affidata a lavandaio o sarto viene rubata
○ Cattiva esecuzione del lavoro: imperitia ( per G. diventa colpa)
○ Conduttore-locatore è liberato da impossibilità sopravvenuta della prestazione
per caso fortuito o forza maggiore
■ il locatore deve comunque pagare

3) Locazione di attività lavorative: (locatio operarum) Locazione di propria attivita


lavorativa in condizioni di subordinazione, sotto le direttive e secondo le esigenze del
conduttore
● Contratti di lavoro subordinati
○ Locatore: lavoratore
○ Conduttore: datore di lavoro
■ Fornisce i mezzi di lavoro
● Comincia a comparire la possibilità di locare il proprio lavoro per l’uomo libero
○ Inizia a diffondersi l’idea astratta di lavoro
● Obbligo
○ del conduttore:
■ Pagare la mercede anche se l’opera diviene impossibile per caso
fortuito o per forza maggiore
■ Conduttore: periculum, deve anche fornire i mezzi di lavoro
○ Locatore: obbligo di lavoro per il lavoro assegnato per il tempo stabilito

Mandato: il mandante da incarico al mandatario, che accetta, di effettuare gratuitamente


una data attività, di natura giuridica o materiale, nell’interesse del mandante o di altri
● Ius gentium
● Elementi essenziali
○ Consenso
○ Conferimento incarico di qualunque tipo
■ N. giuridica: qualunque incarico
■ N. materiale: compiere qualunque attività
○ Gratuità
■ Se non fosse gratuitamente sarebbe locazione
○ Interesse del mandante o di terzi
● Art 1703 cc, solo attività di natura giuridica
● Nome deriva da manus, dare il potere di fare qualcosa
● Origine: sviluppato da mancipatio familiae (prima forma di testamento)
○ Il pater dava incarico ad amico di consegnare i beni ereditari d'un erede,
conferito sulla base della fiducia (impegno morale)
● Funzione: dare rilevanza giuridica allo svolgimento di attività mediante interposta
persona, diversa da un proprio sottoposto
● Il mandatario poteva esser chiamato in giudizio per inadempimento
● Il contratto di mandato si perfeziona quando il mandatario accetta
○ Ammessa accettazione successiva (ratifica)
○ Se non c'è ratifica cadiamo in negotiorum gestio
● Incarico: rappresentante indiretto
○ Oggi il mandatario può essere sia diretto che indiretto
○ È indietro perché quando esegue l’incarico perche spende il nome proprio ma
per interesse altrui
■ Gli obblighi gravano su di lui, non sul mandatario
■ Ha obbligo di trasferire in capo al mandato le obbligazioni assunte a
proprio nome (assunte non nel suo interesse)
○ Interesse del mandante o di terzi
■ Se l’interesse è del mandatario stesso non si ha inadempimento
● Interesse:
○ Mea gratia (del mandante)
○ Altrui gratia (di terzi)
○ Tua gratia (del mandatario) non è valido
● Bilaterale imperfetto:
○ Il mandante da l’incarico senza pagare nulla
○ L'obbligo del mandatario sorge sempre
■ deve eseguire l’incarico e trasferire l'attività compiuta
○ Obbligo del mandante:
■ Eventuale, consiste nel rimborso, spese o risarcimento danni del
mandatario
● Responsabilità: per il mandatario diligenza (colpa)
● Eccesso dei limiti:
○ Es. “Spendi 100” ma spende 150
○ Il mandante doveva acquistare o poteva rifiutare?
○ Il mandante era tenuto al rimborso spese?
○ Il mandante se vuole è tenuto ad avere la cosa pagando quello prospettato
■ Poi è obbligato nei limiti
● Estinzione:
○ Compimento attività o sua sopravvenuta impossibilità
○ Concorde volontà delle parti
○ Scadenza del termine
○ Revoca del mandante
○ Rinuncia del mandatario
○ Morte

Gestione di affari altrui (negotiorum gestio)


● Ius honorarium
● Senza incarico, assunzione spontanea di ‘rappresentanza indiretta’
○ Capita perché il titolare era assente e si verifica emergenza per cui qualcuno
doveva amministrare affari, o il titolare non era in grado di provvedere per
malattia
● Art 2031 cc
● Requisiti
○ Spontaneità
■ Con incarico è mandato
○ Utiliter coeptum, devono essere potenzialmente utili
○ Assenza di espressa prohibitio domini, divieto del titolare dell’affare
○ Gratuità
● Obblighi (al momento iniziale)
○ Per il gestore: portare a compimento l’attività iniziata e trasferirne gli effetti
all’interessato
○ Per il dominus negotii: rimborsare spese (necessarie e opportune) e risarcire
eventuali danni
■ G. rimborso spese effettuate prima di venire a conoscenza della
prohibitio domini
● Azioni
○ Actio directa: per il gestore in modo tale da richiedere risarcimento
○ Actio contraria: del gerito per portare a termine attività
○ Azioni di buona fede

Società: “contratto consensuale, generatore di obbligazioni omogenee con cui due o più
soggetti, in vista della realizzazione di un vantaggio patrimoniale comune, si obbligano a
conferire beni o energie ed a ripartire tra loro utili e perdite secondo i criteri concordati
● Ius gentium
● Bilaterale o plurilaterale (convergenza verso fine comune)
● Obbligazioni omogenee: tutte valutabili economicamente allo stesso modo
● Causa: realizzazione di un vantaggio patrimoniale comune
● Assenza di personalità giuridica:
○ no crediti e debiti della società ma dei singoli soci
■ È irrilevante all’esterno, riguarda solo i privati
○ I soci agivano nell’interesse della società ma in nome proprio, il terzo che ha
contrattato con un socio ha azione solo contro il socio
● Tipi:
○ Universale: società di tutti i beni
■ I soci conferiscono tutte le loro sostanze in società
■ Tutti gli acquisti entrano in società a qualunque titolo conseguito
○ Particolare: società per un determinato affare
■ Quote sociali in cose o attività specifiche
■ Fine commerciale o patrimoniale preciso utile ai soci
● Elementi essenziali:
○ Consenso
■ Inequivocabile e continuativo
■ Manifestabile in qualunque modo
■ Il recesso di uno dei soci scioglie la società
○ Finalità
■ Di interesse comune
■ Lecita
■ Patrimoniale
■ Tale da costituire utilità o vantaggi per ogni socio
● Non è consentita la società leonina
○ Divieto di costituire società in cui almeno uno viene
escluso dalla partecipazione ai vantaggi
○ Si basa su nome di antico magistrato e giurista
○ Conferimento di beni o attività economicamente valutabili e omogenee tra
loro
■ Devono essere omogenee (della stessa natura) perché non è un
contratto di scambio
● Obblighi e diritti
○ Conferimento di beni in comunione e/o effettuazione di attività
○ Obbligo di rendere comune l’acquisto compiuto e il diritto all’indennizzo per le
obbligazioni assunte nell’interesse comune
● Accordo sociale: determina le quote e gli utili
○ Se nulla è stabilito si presumono tutte uguali
● Ammissibile il socio d’opera
○ Un socio potesse conferire prestazione di natura diversa, un’attività
lavorativa, soltanto se il lavoro è talmente rilevante che senza di essa il
risultato non potrebbe essere raggiunto
■ Divisione dei guadagni ma non delle perdite
● Responsabilità: valutata su diligenza, colpa
○ Valutata casisticamente
● Scioglimento:
○ Recesso unilaterale
○ Reciproco dissenso
○ Esaurimento dello scopo
○ Impossibilità sopravvenuta di raggiungimento dello scopo
○ Morte di un socio

Contratti letterali
Viene meno nell’epoca imperiale perché sostituita dall’opera dei banchieri
● Si diffondono quando nasce la scrittura, 3 sec a.C.
● Documenti della contabilità quotidiana tenuti dal pater familias
○ Teneva un libro contabile dove scriveva entrate e uscite di tutte le operazioni
patrimoniali facenti capo alla famiglia
○ Crediti trascritti: unico tipo di contratto letterale che vincolano i cittadini
romani fino a epoca classica
■ Entrate: atto estintivo di un debito
■ Uscite: atto costitutivo di un credito
● Venne usato a scopo di novazione: si estingue obbligazione
esistente e se ne sostituisce una nuova
Singrafe e chirografo:
● Uniche obbligazioni letterali in epoca imperiale
● Singrafe: entrambe le parti, in doppia copia, scrivevano le reciproche dichiarazioni di
volontà a concludere una determinata obbligazione e ognuno conservata la propria
copia
○ Scompaiono con la continuazione antoniniana
● Chirografo: Il debitore scriveva di avere un debito verso il creditore al quale poi lo
consegnava
○ Tessere: rilasciate da imprenditori o da autorità a chi aveva diritto ad una
prestazione

Contratti innominati o atipici


Nei contratti tipici la causa è conosciuta e ha un nome tipico, in iuris. L’ordinamento
riconosce i contratti secondo il criterio della tipicità forte. La tipicità è attenuata da vari
fattori:
● Contratto verbale, stipulatio
● Riconoscimento di accordi, convenzioni, (atipici) che possono dar vita a rapporto
obbligatorio
○ Aristone: “valida come fonte di obbligazione qualunque accordo (conventio)
anche senza una causa tipica, senza denominazione giuridica tipica, un
accordo che presenta una causa diversa e nuova
■ Contratti innominati (non hanno causa tipica)
■ Fattispecie in cui una delle due prestazioni fosse già stata eseguita
nella prospettiva di ricevere controprestazione
● Nate nell’alveo di prestazioni sinallagmatiche
■ La prima prestazione era stata eseguita in vista della
controprestazione che però non segue
■ Dovevano essere accordi che andavano comunque tutelate (due
cause e due prestazioni)
● Per il sorgere del rapporto obbligatorio non è sufficiente il consenso ma occorreva
anche l’esecuzione della prima prestazione
○ Non è un contratto reale perché non è sinallagmatico
● 4 tipi di convenzioni a seconda del tipo di prestazioni che li caratterizzano
○ Do ut des (do per avere)
○ Do ut facias
○ Facio ut des
○ Facio ut facias
● Tutela:
○ Colui che aveva compiuto la prima azione non dispone di azione con cui
pretendere l’esecuzione della controprestazione
○ 1 sec a.C. Condictio: azione per risoluzione in caso di inadempimento per
ottenere la risoluzione del contratto
■ Viene presa dal mutuo ma non è adeguata
■ È utile solo per tutela per prestazioni di dare, non applicabile con
prestazioni di fare
■ Azione per inadempimento e questo magari non corrispondeva
all’interesse
○ Azione con premessa di parole: si permetta che si agiva per ottenere
adempimento controprestazione
■ In favore dell'attore che precisava che agiva per adempimento
controprestazione
■ Giustiniano recepisce questa tutela per tutti i contratti atipici

Permuta: do ut des
● Oggi: contratto consensuale con effetti reali a titolo oneroso
● Art 1552 cc

Transazione: accordo con cui i soggetti sifanno delle reciproche concessioni o per evitare
un processo o per la continuazione di uno in corso dall’esito dubbio
● Pacificarsi evitando le spese processuali

Contratto estimatorio: contratto basato sul concetto di stima, valutazione economica


● Do ut des: accordo con cui uno dei soggetti consegna all’altro una cosa di cui viene
fatta una stima in denaro
○ La cosa viene consegnata affinché entro un termine quella cosa venga
venduta e il ricavato venga consegnato, se non riesce a venderla riconsegna
la cosa
○ Obbligazione alternativa, o/o
● Differenza da:
○ compravendita: la seconda prestazione con cui si libera è la restituzione
della cosa
○ locazione attività lavorative: l'accipiente non si obbliga a vendere la cosa
○ mandato: il mandato è a titolo gratuito, e non è può essere restituito

Delitti
Gaio: “obbligazioni che nascono da delitto, come quando qualcuno compie un furto, una
rapina di beni, un danneggiamento, un’offesa ingiusta (ingiuria). L’obbligazione che sorge
da tutte queste fattispecie è di un solo tipo, mentre le wobbligazioni da contratto sono di
quattro tipi”

Danneggiamento: Iniuria, Comportamento ingiusto. Danno che viene recato contra ius
(danno ingiusto)
● Responsabilità extracontrattuale o aquiliana (la prima forma di tutela viene fornita
da legge aquilia
○ Art 2043 cc: qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno
ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno
● 286 a.C. Lex aquilia de damno iniuria dato
○ Capo 1: "Se qualcuno ha ucciso ingiustamente (iniuria) uno schiavo o un
quadrupede capo di bestiame (pecudes = res mancipi) è tenuto a risarcire il
proprietario nella somma corrispondente al maggior valore raggiunto dalla
cosa danneggiata in quell'anno."
■ Introduce per la prima volta il concetto di risarcimento
● Il risarcito è il proprietario nella somma corrispondente al
maggior valore alla cosa danneggiata a quell’anno
● Non il valore che ha il momento ma il valore più alto che ha la
cosa durante quell’anno
● Nel comparativo sta la sanzione dell’illecito
■ La lesione è fattispecie particolare: uccisione di schiavo o quadrupede
● Capo di bestiame: ha valore economico
■ Responsabilità di risarcimento, responsabilità aquiliana
■ In assenza di causa di giustificazione (toglie carattere di illecito) il
danno viene detto ingiusto
○ Capo 2: "Si dà azione per il valore della cosa contro il costipulante
(adstipulator= delegato dello stipulante- mandatario) che, in frode allo
stipulante, abbia fatto l'acceptilatio del denaro [= estinto il debito] .». non era
necessario sancire simile azione di danno, bastando al riguardo l'azione di
mandato…. peraltro, in base alla legge, contro chi nega si agisce nel doppio."
■ Danneggiamento che riguarda il patrimonio
■ Punisce in caso di più creditori (2), uno di questi concreditori riceve in
carico dall'altro di ricevere pagamento del debito ma lo estingue senza
ricevere nessun pagamento, cade in frode quando lo scopo è quello di
recare un danno al primo concreditore.
■ Ai tempi di gaio questo danno è caduto in desuetudine perché il danno
deve essere tutelato dal mandato
○ Capo 3: "Se qualcuno ha arrecato un danno a cose, al di fuori dell'uccisione
di schiavi o di bestiame, perché le bruciò, infranse o ruppe (urer frangere,
Timpers). deve risarcire il valore della cosa negli ultimi 30 giorni prima del
danno."
■ Danno assimilabile a quello del primo capo
■ Condotta: cosa bruciata, infratta o rotta
■ Risarcimento della cosa del valore degli ultimi 30 giorni
○ Al 2043 interessa l’evoluzione del primo e terzo capo ad opera di giuristi e
magistrati
● Interpretazione giurisprudenziale:
○ 1 capo, cosa danneggiata:
■ esteso a qualunque tipo di animale importato da regioni esotiche
(cammelli, elefanti, pavoni,..)
○ 3 capo, condotta lesiva:
■ Rompere: qualunque tipo di danno a cosa
■ Gaio: nel terzo capitolo è regolato qualunque altro danno arrecato a
un qualunque animale e a tutte le cose animate. Dunque in questo
capitolo è prevista l’azione se qualcosa è stato bruciato, lesionato o
rotto, per quanto il termine lesionato sarebbe sufficiente per tutte
queste eventualità, in qualunque modo la cosa venga distrutta o
deteriorata
○ 3 capo, pena risarcitoria:
■ Anche il risarcimento del terzo capo diventa del maggior valore della
cosa
○ Legittimazione attiva
■ L’obbligazione sorge tra colui che danneggia il proprietario della cosa
danneggiata
■ Concesse azioni di risarcimento anche al possessore, ai titolari di
diritti reali minori, al creditore pignoratizio, al locatario
■ Azione fittizia allo straniero
○ Imputabilità: quando il soggetto danneggiante è responsabile
■ Colui che ha ucciso ingiustamente (iniuria, termine che evidenzia
condotta contro il diritto)
● Contrario al diritto: quando l’evento non ha causa di
giustificazione
■ Si considera il danno recato ingiustamente quando chi ha ucciso o
danneggiato la cosa ha agito con dolo o colpa
● Nascono delle eccezioni: il danno suscettibile di generare
obbligo di risarcimento gravante sul danneggiante, deve
rivelarsi privo di una valida causa di giustificazione
○ Condotta del soggetto agente deve avere una natura
obiettiva, viziata o da dolo, negligenza, imprudenza o
imperizia
○ Nesso di causalità:
■ Danno per essere risarcito deve essere arrecato mediante attività
fisica all’entità fisica della cosa danneggiata
● Danno corpore corpori
■ Rapporto causale di natura corporea, troppo specifico
■ Non sono prese in considerazione le condotte omissive e lesioni non
materiali
■ Estensione della formula:
● Azioni utili: danno senza contatto fisico
● Azioni in factum: danno senza lesione fisica
○ Danno risarcibile: ogni evento dannoso riconducibile alla condotta dolosa o
colposa dell’agente
○ Criteri interpretativi del danno:
■ interesse patrimoniale nella sua integrità
■ Corpo, valore oggettivo della cosa: danno emergente
■ Danno ulteriore, perdita di valore, danno ulter: lucro cessante
■ Il danno è l’effettiva lesione patrimoniale (art 1223 cc)
○ Progressiva estensione a:
■ Qualunque tipo di danno risarcibile arrecato ingiustamente da
condotta dolosa o colposa
■ Legittimazione attiva, non solo al proprietario
■ Danno risarcibile non è più solo il valore oggettivo della cosa ma
anche il soggettivo interesse del proprietario
■ Così si è arrivati all’articolo 2043 cc

Furto: sottrazione di cosa mobile altrui


● Requisiti
○ Elemento soggettivo:
■ Dolo generico: volontà
■ Dolo specifico: volontà e profitto
○ Elemento oggettivo: impossessamento della cosa altrui in modo fraudolento
per ricavare profitto dalla cosa, o dall’uso o dal possesso
● 12 tavole:
○ Furto manifesto, in flagranza:
■ Giustiniano: anche nel caso in cui il ladro fosse colto mentre
trasportava refurtiva da un luogo all’altro
■ Pena: schiavo viene frustato e buttato da rupe, uomo libero diventa
schiavo a colui a cui ruba la cosa,
● Ladro notturno o che si difende con armi può essere ucciso dal
derubato
○ Furto non manifesto: colui colto in seguito a perquisizione in cui viene trovato
con refurtiva
■ Risarcimento del doppio valore della cosa
○ Comprende tantissime fattispecie, anche fattispecie che non prevedono
spostamento della cosa stessa (furto d’uso) e furto di possesso,
commesso dal proprietario che da una cosa in pegno e si riprende la cosa
propria e interversione, divieto di mutare il titolo per cui si possiede una cosa
○ Azioni in base al tipo di furto commesso per ottenere risarcimento della
lesione patrimoniale in genere
■ Doppio o quadruplo a titolo di pena

Rapina: appropriazione di cose altrui, contro il volere del proprietario mediante violenza
(furto qualificato)
● Origine pretoria
○ Azione commisurata al quadruplo della cosa rubata
● Entra negli illeciti pubblici (anche furto)

Iniuria: qualunque atto lesiva dell’integrità fisica o morale dell’uomo libero


● In epoca arcaica: lesioni personali
○ pena del taglione
● Pretore prevede l’iniuria morale e prevede pena proporzionata all’ offesa arcaica
● Giustiniano: offesa alla dignità di una persona in un qualunque modo arrecata, è
illecito pubblico

Obbligazioni quasi da delitto


Fenomeni di illeciti privati privi di dolo
● Giudice che ha giudicato nella cosa propria, processo in cui era coinvolto un suo
interesse in modo colposo (imperizia)
○ Condannato a pagare risarcimento commisurato al pregiudizio della parte
lesa
● Colui che lanciava o versava dall’alto sulla pubblica via e causava danno ai
passanti
● Danni conseguiti da cose appoggiate o sospese su davanzale e inavvertitamente
cadute recando danno ai passanti
● Danno subito in luoghi particolari (locande, stalle, navi)

Modi di estinzione dell'obbligazione


● dal 1176 cc si ricalcano le estinzioni di obbligazioni romane
● adempimento: nel momento in cui il debitore esegue la prestazione, l'obbligazione si
estingue
○ per essere idoneo, deve essere esatto, cioè eseguito in modo preciso, in
rapporto a tutti i suoi elementi costitutivi; quindi in relazione a
■ oggetto, contenuto dell’obbligazione
■ tempo, in rapporto a termine, condizione e mora
■ luogo, se previsto
■ persona cui adempiere, creditore o ad una persona diversa indicata o
delegata dal creditore
○ in alcuni casi si ammette adempimento inesatto
■ qualora il creditore acconsenti, si poteva estinguere l'obbligazione
prestando una cosa per un’altra, prestazione in luogo
dell'adempimento (prestazione diversa da quella che si deve
eseguire)
● divenne necessaria in alcuni casi, quando il venditore non
aveva patrimonio sufficiente e non riusciva a vendere i beni
che aveva previa stima dei beni da parte di un terzo
● qualora una delle parti manifesti un contrario consenso, contratti consensuali
● qualora il consenso non sia continuativo, mandato e società
● litis contestatio, processo formulare
○ fissando i termini della controversia l’obbligazione sostanziale si trasforma in
obbligazione processuale, cui quella sostanziale si estingue
● remissione del debito: il creditore rinuncia a chiedere l’adempimento (donazione)
● transazione: tipico accordo con cui le parti si fanno reciproche concessioni
● compensazione: modalità introdotta dal pretore nell’ambito di giudizi commerciali
basati su buonafede, consentivano al giudice di tenere in considerazione circostanze
non tenute dal diritto civile
○ fenomeno che prende vita quando due soggetti hanno entrambi rapporto di
credito e debito tra l’uno e l’altro
○ molto diffusa, nelle situazioni in cui si riscontra la reciprocità giustiniano
stabilisce che con determinati presupposti (obbligazioni reciproche con la
stessa causa) doveva essere operata automaticamente
● novazione: sostituzione di una nuova obbligazione ad un'obbligazione precedente
○ Ulpiano: "trasfusione e trasferimento di un debito precedente in un’altra
obbligazione, si chiama così dal nuovo nome e dalla nuova obbligazione”
○ meccanismo giuridico: stipulatio (contratto verbale), non precisando la causa
poteva essere utilizzata per qualsiasi interesse
○ solo in presenza di:
■ chiarezza della causa: nell'atto con cui si dava vita a novazione
bisognava fare esplicito riferimento all'obbligazione originale, con cui
si estingue l'obbligazione precedente vincolante
● se fosse emerso che l’obbligazione originaria era invalida,
inevitabilmente sarebbe stata invalida anche la nuova
obbligazione
■ le due obbligazioni dovevano essere uguali (uguali prestazioni), non
potevano essere debiti diversi
■ elemento nuovo rispetto all’obbligazione precedente che fornisse la
causa della novazione
● oggetto: cosa diversa
○ novazione oggettiva: comporta un mutamento del
contenuto dell’obbligazione unito all’animus nodandi
○ o cambia la causa dell'obbligazione (da compravendita
a obbligazione da stipulazione)
○ o si aggiunge o toglie elemento accidentale unito
all’animus novandi(al contratto semplice si aggiunge
condizione sospensiva o termine, oppure si tolgono)
● soggetto:
○ novazione soggettiva:
■ cambio creditore: cessione del credito
● novazione attiva, il creditore delegava il
suo debitore ad adempiere la
prestazione a un’altra persona che
diventa il nuovo creditore (stesso,
debitore, stessa prestazione, creditore
diverso)
■ cambio debitore: cessione del debito
● delegazione passiva (espromissione), il
debitore vecchio non è più tenuto a
permettere l'adempimento perché
incarica un terzo, suo debitore, di
pagare la sua prestazione (stesso
creditore, stessa prestazione, diverso
debitore)
■ si compie con atto unilaterale informare che
consiste in un’autorizzazione a pagare o
riscuotere il debito (delegazione attiva o
passiva)
● nei casi in cui non c’erano elementi nuovi, la novazione è nulla
(superflua)
● nullo anche nel caso in cui il debito è completamente diverso,
si costituisce una seconda diversa obbligazione che si cumula
alla precedente
■ animus novandi: intenzione di stipulare novazione (da epoca classica)
■ se manca elemento la novazione non si compie
○ nella prassi commerciale si crea una catena obbligatoria, pagando il debito
per un’altra persona
■ non si sa se è novazione o garanzia personale, si fece leva
sull'intenzione (animus) dei due soggetti
● se si è d’accordo per garanzia personale è una garanzia
● se si concordano per novazione è novazione
● in quasi tutti gli istituti si inizia a dare importanza all'anima
○ per Giustiniano diventa importante l’animus, si può prescindere dalla
sussistenza della stessa prestazione ma rimangono gli altri due elementi

Diritto successorio
Si occupa di regolamentare situazioni in cui a fronte della morte di un soggetto le proprietà
● A titolo particolare
○ Inter Vivos: modo di acquisto della proprietà
○ Mortis causa: destinate a produrre effetti dopo la morte del soggetto
■ Legati
● A titolo universale
○ Inter vivos
○ Mortis causa:eredità
■ (oggi solo questa)

Eredità
● Morte di un soggetto: ogni soggetto è titolare di situazioni giuridiche, tale situazione
non può rimanere priva di un titolare, il diritto ereditario serve a questo
● Origine:
○ 12 tavole: codificata regolamentazione in luce
■ 2 norme fondamentali che disciplinano il fenomeno ereditario
● “Come a legato i suoi beni, questo sia il diritto”
○ Legare = lasciare in modo vincolare, disporre che i
propri beni
○ Esprime la necessità che le volontà del defunto
vengano rispettate
● “Se muore senza testamento chi non ha eredi propri (sui),
abbia il suo patrimonio familiare l’agnate prossimo, se
non ha agnati i gentiles abbiano il patrimonio familiare”
○ Caso di morte intestata, senza testamento
○ Dato per scontato che se un soggetto muore senza
aver lasciato testamento (nelle dovute forme previste
dall'ordinamento), in primo grado di successione sono i
sui (figli maschi), in caso di mancanza eredi in secondo
grado ci sono i parenti
○ Questione di perpetuarsi dei culti religiosi familiari,
trasmissione di eredi
■ problema molto sentito poiché il fenomeno successorio disciplina sia
situazioni patrimoniali (equilibri politici della civitas) che la
trasmissione del legame familiare e religioso famiglia (le persone a lui
sottoposte)
○ Si inizia a parlare di succedere al defunto
■ Fenomeno interconnesso con il passaggio di proprietà
■ Gaio: l’eredità è la successione nella situazione giuridica complessiva
del defunto
● Hereditas: da potere a situazione patrimoniale, complesso
delle situazioni giuridiche del defunto
● De cuius: defunto
● Heredes: coloro che succedono al defunto
● Sono cose incorporali quelle cose che non si possono
toccare, come quelle che consistono in un diritto quali
l’hereditas, l’usufrutto, le obbligazioni in qualunque modo
contratte
■ Diritto di successione: indica l’esistenza in capo all’erede a subentrare
in tutti i rapporti giuridici del defunto
● Il termine eredità comprende anche l’eredità passiva: si tratta
infatti di un’entità giuridica
○ La successione viene vista come cosa unica, nella sua
interessa
○ È proprio nel suo complesso che si puo valutare se è
un eredità passiva o attiva
■ Teofilo: “l’eredità è un diritto che può essere costituito in diversi modi,
percepito con la mente, che mi rende in una sola volta padrone di un
patrimonio già appartenente ad altri”
● In una sola volta: non c'è bisogno di più atti per trasferire più
beni, vengono trasferiti in un solo blocco
● Patrimonio appartenente ad altri: fenomeno di trasmissione
universale (di tutti i beni del defunto) a titolo derivativo
○ Principio per cui nessuno può trasmettere ad altri più
quello che gli appartiene, nessuno può trasmettere più
di quello che gli appartiene
● Apertura (requisiti) per la successione ereditaria
○ Morte di persona che ha capacità di avere eredi
○ Delazione: chiamata all’eredità
■ Momento che consacra l’apertura della successione
■ Si chiamano gli eredi a succedere al defunto
■ Tipi di delazione:
● Testamentaria: quando il defunto ha disposto un testamento
valido
● Ab intestato: fenomeno di successione senza testamento
○ Successione ex lege/legitima
■ In mancanza di successibili, alla lacuna
prevede la legge indicando esplicitamente i
gradi dei soggetti che possono essere chiamati
a succedere al defunto ( 1*sui, 2*agnati,
3*gentiles)
○ Successione necessaria: si incomincia a pensare
dall’ultimo periodo repubblicano e imperiale che alcuni
successibili non possano non succedere al defunto ma
necessariamente devono essere chiamati ad ereditare
almeno una parte dell'eredità
■ volontà del defunto è talmente importante che
se avesse diseredato i figli che sarebbero stati
esclusi dalla successione
● Potevano avere azioni per una parte
dell’eredità (quota legittima)
■ Momento della delazione:
● Successione testamentaria:
○ Morte del defunto
● Successione ab intestato:
○ Se non c’era testamento, morte
○ Se testamento c’è ma è invalido, quando è certa
l'invalidità
■ A monte sarà necessario aspettare periodo in
cui si svolgono i dovuti accertamenti per
verificare che la causa di invalidità sia sicura
■ Durata della delazione:
● Virtualmente perpetua
● Intrasmissibile
○ G. ammette la possibilità di trasmettere la delazione ad
altri
○ Art 479 c.c.
○ Capacità di succedere in capo all’erede
■ Cittadino romano, libero, sui iuris
■ Testamentifactio attiva:
● De cuius: capacità giuridica + capacità d’agire al momento
della redazione del testamento e ininterrottamente fino alla
morte
○ Viene lasciata al testatore la possibilità di modificare il
testamento fino alla morte
● Con testamento ab intestatio: bastavano capacità al momento
della morte
■ Esclusi da testamentifactio attiva:
● Impuberi, maschi con meno di 14 anni
● Furiosi, malati di mente (a parte lucidi intervalli)
● Prodigi, soggetti che sperperano
● Donne, anche sui iuris
○ Riconosciuta testamentifactio con alcune limitazioni
■ Augusto: con ius liberorum
● Donne che hanno almeno 3 figli
■ Adriano: con auctoritas del tutore mulieris,
autorizzazione del tutore
■ Epoca postclassica: tutte le donne sui iuris
intellettualmente capaci
■ Se il de cuius non aveva avuto capacità il testamento viene
considerato nullo
● Successione ab intestato
■ Testamentifactio passiva: gli eredi dovevano avere capacità giuridica
in 3 momenti:
● Redazione del testamento, delazione, accettazione
● Nella successione ab intestato: delazione e accettazione
● Figli altrui e servi manomessi (liberati, anche altrui)
○ acquistavano al loro avente potestà
■ Capacità dell’avente potestà, che deve
acconsentire
● Postumi (concepiti, figli del de cuius concepiti al momento
della morte e che sarebbero nati dopo la morte del pater)
■ Difetto di capacità: esclusione dalla successione
● Se una volta istituiti gli eredi, essi erano incapaci (postumi
alieni, persone incerte)
○ Eventuale sostituto,
○ altrimenti in ius adcrescendi: quota dell’incapace è
proporzionale alla quota dei capaci
○ Accettazione (adizione) e acquisto dell’eredità in capo all’erede (quando
richiesta dall’ordinamento)
■ Tipi di eredi per il ius civile
● Eredi necessarii: servi manomessi
○ Gaio: “ è chiamato così perché sia che voglia sia che
non voglia, dopo la morte del testatore diventa
immediatamente libero ad erede
○ Se acquistano ipso iure (senza accettazione e
possibilità di rinuncia), delazione e accettazione
coincidono
● Eredi sui et necessarii
○ 12 tavole: “Se muore senza testamento chi non ha
eredi propri (sui), abbia il suo patrimonio familiare
l’agnate prossimo, se non ha agnati i gentiles abbiano il
patrimonio familiare”
○ Sui: familiari sottoposti a potestà del defunto al
momento della morte e che con la morte diventano sui
iuris (figlio, figlia, nipote)
■ Sui perché eredi domestici, continuatori ideali
della famiglia,
■ divieto di alienare l’heredium
○ Se acquistano ipso iure (senza accettazione e
possibilità di rinuncia), delazione e accettazione
coincidono
○ Eccezione: pretore, se non hanno compiuto atti di
gestione dei beni ereditari concede il diritto di astenersi
se eredità è dannosa
● Eredi volontari: estranei alla famiglia
○ Non sottoposti alla potestà del defunto al momento
della morte
○ Non hanno obbligo della accettazione perché sono
estranei alla famiglia
○ Reso possibile da mancipatio familiae
○ Occorre espressa accettazione, delazione e
accettazione non coincidono
■ Forma dell’adizione: (per gli eredi volontari)
● Formale: cretio, dichiarazione orale, con parole solenni,
davanti a testimoni
○ Atto puro: non può essere sottoposto a condizioni e
termini
○ Modo antico
○ Richiesta dal testatore, che inserisce clausola in cui
imponeva accettazione formale
■ Con diseredazione: perfetta
● Il testatore lascia termine di 100gg per
accettare l’eredità e lui sarebbe stato
diseredato
■ Senza diseredazione: imperfetta
● Informale: accettazione tacita o per atti concludenti
○ L’erede, una volta chiamato, poteva porre in essere
degli atti che rendevano evidente l'accettazione, (pro
herede gestio = comportamento da erede)
● Cretio viene abolita nel 407 e rimane accettazione espressa o
tacita
● G. rimangono le tre categorie di eredi e si applica la pro
herede gestio, la volontà di conferma di accettazione della
volontà
■ Effetti dell’acquisto dell eredità
● L’eredità, anche se accettata con ritardo, si acquista dal
momento della morte
○ Non si può lasciare periodo di vacanza del matrimonio
● Non si può cedere il titolo di erede una volta acquistato
● Confusione del patrimonio del defunto con quello dell’erede
○ Erede subentra anche nei debiti,
■ anche oltre l’ammontare dell’asse ereditario,
■ anche con le sue sostanze
● Pretore concede ai suii:
○ diritto di astenersi dal pagamento, non viene
accettata la confusione (sconveniente per creditore)
○ Separazione dei patrimoni (separatio bonorum):
decreto che concede ai creditori ereditari rispetto ai
creditori personali dell’erede, la separazione dei beni
(sconveniente per erede)
● Giustiniano: accettazione con beneficio d’inventario, si può
accettare l’eredità facendo inventario dei beni ereditari, per
capire eredità passiva o attiva, alla presenza di un notaio e
può decidere di evitare o meno la confusione dei patrimoni
○ Erede evita la confusione dei due patrimoni
○ Non è tenuto al pagamento dei debiti ereditari e dei
legali oltre il valore dei beni a lui pervenuti
○ I creditori personali vengono pagati con i beni
dell’erede
● Altri principi del diritto ereditario:
○ Le disposizioni di ultima volontà devono essere sempre liberamente
revocabili sempre al fino al momento della morte
○ L’eredità si acquista dal momento della morte
○ Gli eredi acquistano tutti i diritti e gli obblighi dal momento della morte del
de cuius
○ All'erede spettano gli stessi diritti, poteri e obblighi del de cuius
(successione a titolo derivativo)
○ Nessuno può avere la propria successione mortis causa in parte regolata
dal testamento e in parte no
■ Oggi può accadere
■ La quota non regolata si accresce agli eredi testamentari istituiti che
devono accettarla
○ Intrasmissibilità agli eredi della delazione ereditaria
■ Se il chiamato muore prima di avere accettato, la delazione non passa
ai suoi eredi ma la sua quota si accresce agli altri eredi istituiti che
abbiano accettati
■ Se era l’unico erede: successio ab intestato
■ G. ammette la transmissio: eredi del chiamato possono adire entro
un anno o dal giorno in cui il dante causa ha avuto la notizia o, se non
l’ha saputo ,dal giorno della morte
■ Art 479 cc
○ Non si può chiamare alla successione nessuno se non tramite testamento
■ Vietati i patti successori: patti con cui il testatore e un terzo si
metteranno d'accordo per lasciare l’eredità dietro il pagamento di una
somma o il compimento di qualche favore
● Considerati nulli per causa illecita/illegittima
● Difesa dell’erede:
○ Possesso da parte di un terzo di beni ereditari:
■ Se possessore vanta un titolo inter vivos: azione di rivendica
● Azione petitoria
■ Se possessore si ritiene erede: petizione di eredità
● Azione finalizzata alla restituzione dei beni ereditari
● Azione parametrata su azione di rivendica
● Arbitraria con clausola restitutoria
● Legittimazione attiva: erede deve dare la prova di essere il
vero erede, onere probatorio
● Legittimazione passiva: possessore di un bene ereditario
○ anche colui che non era più attuale possessore, poiché
aveva trasmesso ad altri la proprietà della cosa
○ Possessori di frutti e interessi ereditari anche prima del
processo

Successione ab intestato
12 tavole: “Se muore senza testamento chi non ha eredi propri (sui), abbia il suo patrimonio
familiare l’agnate prossimo, se non ha agnati i gentiles abbiano il patrimonio familiare”
● Successione universale mortis causa di ius civile
● La parentela in linea femminile non ha rilevanza
● Non è molto frequente,
○ il testamento è l’atto più importante di tutta la vita ed era difficile che non si
provvedesse a decidere chi dovesse ereditare il patrimonio
● Struttura familiare patriarcale = agnati e patria potestas
● Sistema ristretto di norme e forma rigorosa
● 12 tavole: figli in potestà, sui
○ Agnate prossimo (figli dello stesso padre, zio paterno, cugini, femmine solo
consanguinee, sorelle del de cuius)
■ Gentili, eredi volontari
■ Rappresenta aderenza a società ristretta, patriarcale e chiusa
○ Difetti:
■ Esclusi i cognati (non ammessa successione tra madre e figlio)
■ Esclusi alcuni agnati (figli sui iuris, figli emancipati, dati in adozione)
■ Eccessivo formalismo testamentario
● Un vizio di forma invalida tutto l’atto
● Il senso di rispetto nei confronti dei defunti era molto sentito,
era evidente a tutti che il sistema fosse troppo ristretto e
inadeguato
● Epoca repubblicana: bonorum possessio
○ Introdotto dai pretori
○ Meccanismo che modifità il formalismo
○ Il magistrato, negli editti, concede degli strumenti con cui gli interessati
potevano chiedere tutela in processo per riconoscimento di pretese non
tutelato
■ Gaio: “il pretore chiama all’eredità tutti i discendenti che non ne
avevano diritto per legge, però i chiamati all’eredità non diventano
giuridicamente erediti, il pretore non può creare eredi, però il pretore
può concedere il possesso dei beni ereditari e diventano in luogo
d’erede
○ Concessa immissione del possesso dei beni ereditari, bonorum possessio
■ Concesso, a chi ne avesse fatto richiesta
■ Nasce per dare tutela alle nuove esigenze della famiglia
■ Sono successibili, chiamati:
● Figli (sui, emancipati, loro figli)
● Se nessuno dei figli fa domanda, si passa a
○ Legittimi (successori per legge = sui, agnati, sorelle
consanguinee)
○ Cognati (parenti in linea femminile)
○ Marito e moglie
● Il passaggio alla categoria successiva non dipende
dall’inesistenza dei soggetti nella categoria precedente ma dal
fatto che nessuno aveva fatto domanda
● Successione parallela alla struttura civilistica
■ Presupposti:
● Richiesta
● Criteri:
○ Erede più probabile
○ Chi offriva le migliori garanzie di restituzione dei beni
○ Chi appariva più opportuno divenire erede
○ A persone che sarebbero state escluse dall’eredità iure
civili
○ BP è una assegnazione provvisoria dei beni
■ Il possessore dei beni ereditari ottenne il possesso
■ Godimento di fatto della situazione di erede, indipendentemente dalla
titolarità (valutazione sommaria, bisogna aspettare il giudizio)
■ I possessori non hanno diritto ma godono di situazione di fatto
qualificata da buona fede e concessione da parte del magistrato
● Proprietà pretoria
● Può esigere i crediti
■ Diviene proprietà civile con usucapione dopo un anno (ma solo se
non c’è erede civile con titolo poziore)
■ Tutela pretoria processuale più rapida
● Può chiedere BP anche erede civile per ottenere immediato e
provvisorio possesso dei beni
○ Interdictum quorum bonorum: per acquisire il possesso
○ Azione fittizia: per reintegrare il possesso
○ Eccezione di dolo, nel caso in cui altri volessero
togliergli il possesso
○ Sistema successorio parallelo a quello di diritto civile, non crea eredi ma
bonorum possessores
○ Tipi di bonorum possessio
■ Contra tabulas, contro il testamento:
● Presupposto: testamento con preterizione, dimenticanza, dei
discendenti del de cuius (invalido perché per lo ius civile
alcune categorie di eredi dovevano essere nominati, il ius civile
non lo ammetterebbe)
● Funzione correttiva
■ Secundum tabulas, in conformità al testamento:
● Presupposto: testamento non valido per ius civile
● Si evita la successione ab intestato, e si concedono eredi del
testamento invalido per vizio di forma
● Obbligatoria la presenza di testimoni
● Funziona adiutoria, volta a confermare il testamento
■ Sine tabulis, in assenza di testamento:
● Presupposto: mancanza di testamento
● Concessa a soggetti legati da vincoli di sangue o di
matrimonio al de cuius
● Funzione suppletiva/integrativa
○ Funzioni
■ Aiutoria: con cui si aiutava, confermava la tutela prevista dal diritto
civile
● Per gli eredi civili
■ Suppletiva/Integrativa: a favore di persone altrimenti escluse, poiché
per ius civile non possono ereditare
● Cognati, marito e moglie, madre sposata senza manus, figli
emancipati
■ Correttiva: testamento in iure civili invalido ma con requisiti ritenuti
sufficienti dal pretore (redatto per iscritto con la presenza di 7
testimoni)
● Evita successione ab intestato (bp secundum tabulas)
● In assenza di testamento: a favore di persone altrimenti iure
civili escluse (bp sine tabulas)
○ Conflitti tra eredi civili e bonorum possessores
■ Inizialmente prevalgono gli eredi civili ma parve comunque iniquo
■ Successivamente il pretore valuta caso per caso secondo criterio di
poziorità dell'acquisto tra erede e bonorum possessor, così da far
prevalere il proprio ordine successorio
● Es: conflitto tra fratello del de cuius (agnate) e figlio
emancipato(bp), prevale il bp
■ G. : erede e bonorum possessor sono assimilati
● Parifica agnati e cognati (parenti in linea maschile e femminile)
○ Discendenti (figli, nipoti), in mancanza di ->
○ Ascendenti (padre, madre, nonni paterni e materni), in
mancanza di ->
○ Fratelli e sorelle (e i loro figli)
○ Collaterali (per grado fino al sesto)

Successione testamentaria
● Il testamento: Paolo “è interesse pubblico che vengano eseguite le ultime volontà
degli uomini”
○ Interesse pubblico: i testamenti spostano gli equilibri politici
○ “Espressione della nostra volontà, conforme al diritto e resa solennemente
perché valga dopo la nostra morte”
○ Voluntas: volontà del defunto, perno su cui ruota tutto il diritto testamentario
○ Testatio: manifestazione davanti a testimoni
● Testamento: atto unilaterale mortis causa, di ius civile, formale, solenne, reso
davanti a testimoni, che istituisce un erede, personalissimo, revocabile sino all’ultimo
istante di vita
○ Principi:
■ Manifestazione di volontà chiara (i testimoni devono sentire) e
completa (una bozza non valeva)
■ Unilaterale, non occorre accettazione per realizzarlo
■ Mortis causa, modificabile finché il testatore non muore
■ Di ius civile
■ Formale: modi previsti a garanzia della volontà del testatore
■ Solenne: determinate parole, davanti a testimoni (testatio)
■ Personalissimo: escluso ogni intermediario, (esclusi gli incapaci e
gli impuberi anche con tutore, eccezione: donne puberi con auctoritas
del tutore)
● Inammissibile il testamento congiuntivo: due persone in un
documento
● Inammissibile il testamento reciproco: due soggetti si
istituiscono reciprocamente eredi
■ Deve istituire erede: atto più importante del testamento
■ Unitas actus nella redazione: formalità compiute senza intervalli
temporali
■ Unicità della chiamata: non ammesso il concorso tra successione
testamentaria e successione legittima
● Testamento posteriore, se valido, annulla il precedente
○ Forme di testamento più antiche:
■ Comiziale: davanti ai comizi curiati (testimoni)
● I testamenti venivano fatti in pubblico perché interessavano
tutto il popolo
■ In procinctu: per i militari
● quando si partiva per una guerra si poteva non rispettare la
formalità ed esprime le ultime volontà senza la presenza del
popolo
■ Mancipatio familiae: incarico delle ultime volontà ad amico di fiducia
ma inter vivos
■ Per aes et libram (per rame e per bilancia): mancipatio con 5
testimoni, pesatore, accipiente
■ Limiti:
● Riservate ai soli cittadini
● Donne escluse (non potevano andare ai comizi e non
potevano partecipare a mancipazione
■ Con l’evolversi del tempo viene concesso un testamento pretorio
(bonorum possessio secundum tabulas), per iscritto e con i sigilli di
7 testimoni (i testamenti erano chiusi con un legaccio e sigillo dei
testimoni)
○ Con il passare del tempo si radica l’idea che fosse necessaria fusione tra
testamento pretorio e civile (epoca imperiale, 5 sec d.C)
■ Testamento privato
● Orale: davanti a 7 testimoni
● Scritto: necessità delle firme, il testatore e i testimoni appongo
la firma, poi sigilli
○ Più diffuso
■ Testamento pubblico
● Dichiarazione orale davanti a un notaio, che lo scrive.
○ Firma del de cuius
○ Prassi più diffusa
● Deposito del testamento in un ufficio imperiale
■ G. recepisce le formalità e aggiunge requisiti
● Mantiene scelta tra testamento orale e scritto
○ Orale: necessità di 7 testimoni riuniti
contemporaneamente
○ Scritto: fatto dal testatore e firmato dal testatore stesso
e dai testimoni, che poi lo sigillano
○ Testamento allografo: scritto da altri, non dal testatore
perché impedito
○ Testamento davanti a notaio
● Testamento tripartito (dai e settori che costituiscono il diritto
alla sua epoca)
○ Diritto civile: presenza dei testimoni
○ Diritto pretorio: numero dei testimoni, 7, e sigilli
○ Costituzioni imperiali: firma testatore e testimoni
○ Importanza della formalità, se non vengono rispettate
il testamento è nullo
○ Apertura del testamento:
■ O il notaio o i testimoni che custodiscono il testamento devono
rispettare formalità
● Apertura davanti ai testimoni che devono riconoscere le firme
e i sigilli
● Lettura a voce alta del testamento
○ Contenuto del testamento
■ Istituzione d’erede
■ Legati

Istituzione d’erede: Gaio « i testamenti prendono forza dell'istituzione di erede e perciò
l’istituzione si considera come il principio alla base di tutto il testamento »
● Caput: l’istituzione di erede deve precedere tutte le altre disposizioni
○ A volte pur di rendere valida l'istituzione di erede, si rendono invalide tutte le
disposizioni precedenti
● Forma imperativa
● Titolo universale
● Può essere subordinata una condizione sospensiva ma non ad un termine
● Contenuto: successione nel patrimonio ereditario
○ O in tutto o solo una quota
● Nel diritto ultimo (da Costantino e Giustiniano) si da importanza alla volontà espressa
in modo inequivocabile,
○ Giustiniano abolisce ogni requisito di forma
● Possono essere previsti più gradi di eredi = sostituzione ereditaria
○ Volgare: il testatore crea un erede un secondo grado per il caso in cui l’erede
di primo grado non accetti
■ Es. Causa curiana
○ Pupillare: nomina secondo erede per erede di primo grado che sia in pubere
e muore prima di raggiungere la maggior età
○ Quasi pupillare: il testatore nomina un erede al proprio erede che è un
soggetto affetto da malattia psicofisica capace di renderlo incapace di
diventare erede

Successione necessaria o legittima: la legge di sostituisce al testimone poiché alcune


persone non possono diventarlo
● Forma di successione attuata contro la volontà del de cuius
● La legge ritiene che in determinate situazioni, la volontà del de cuius non è conforme
ai principi dell’ordinamento e deve essere riportata a giustizia
● Limite alla volontà del testatore
● A determinati soggetti spetta una quota legittima dell’asso ereditario
○ ¼ della quota ad intestato
● Antico principio: alcuni congiunti non si possono preterire ma vanno o istituiti o
diseredati
○ Alcuni soggetti (eredi sui) potevano essere o istituiti eredi o diseredati,
○ l’importante è che il testatore dimostrasse che non li avesse dimenticati
(diserediti), altrimenti il testamento sarebbe stato nullo
● Nascita:
○ In origine la regola era l'assoluta libertà del testatore
■ Limite: segnalare i diseredati
■ Importanza del rispetto della forma: successione necessaria formale
■ La diseredazione doveva essere disposta con una forma
determinata,
● i figli maschi vanno diseredati nominalmente, se preteriti il
testamento sarebbe stato nullo
● Tutti gli altri eredi vanno diseredati in modo generico
○ Se preteriti, invalidità parziale del testamento: le altre
disposizioni rimanevano valide
○ Concorso con altri eredi scritti, si dividono le quote
○ Difetti:
■ Bastava istituire anche in quota minimale
■ I figli maschi potevano essere diseredati nominatamente e non
avrebbero ereditato nulla
● Appare inaccettabile e contro ogni sentimento di affetto nel
legame padre-figlio
● Pretore: concede bonorum possessio contra tabulas
● Non si assicura un diritto di successione « materiale », diritto di
ottenere una quota dell’asse ereditario

Successione necessaria materiale: Stretti coniugi del testatore, salvo gravi motivi, non
possono essere esclusi dalla sua successione
● Oggetto delle arringhe in processo degli avvocati
○ La successione materiale nasce in ambito forense
● I testamenti dovevano considerarsi inofficiosi, quindi invalido
○ I figli potevano agire per rendere inofficioso il testamento
■ Si concede la querela: azione contro il testamento per ottenere una
quota dell’asse ereditario (¼ del patrimonio)
■ Porta alla rescissione del testamento: il testamento inofficioso viene
considerato invalido, si apre successione ab intestato e chi agisce
avrebbe avuto diritto alla quota ab intestato
■ Termine: 5 anni dal ricevimento eredità, epoca imperiale
■ Inizialmente poteva essere richiesta solo dai figli del testatore
● Successivamente, in assenza dei figli, anche i genitori,
fratelli e sorelle
● Chi ha già ricevuto ¼ (quota legittima) non può richiederla
■ G. riserva querela ai congiunti che non hanno avuto nulla e viene
affiancata ad azione che reintegra la quota legittima: se il testatore
avesse istituito l’erede con una quota minima viene introdotta azione
per integrare fino ad arrivare alla quota legittima
■ G. consagra la successione necessaria come successione legittima,
unifica la successione materiale e formale
● È vietata la preterizione e la diseredazione di discendenti e
ascendenti
● In caso di esistenza di causa di ingratitudine si viene meno a
questo obbligo

Legati: disposizione a titolo particolare (forma di trasferimento di beni a titolo particolare)


che attribuisce a un soggetto (il legatario o onorato) indicato dal testatore all’interno dell’atto
testamentario un beneficio (oggetti determinati, una somma di denaro, pagamento di debito,
diritto di credito, diritto reale) a carico dell’erede (onerato)
● Giustiniano « il legato è, per così dire, una donazione lasciata dal defunto »
● Ulpiano « ciò che è a somiglianza della legge, cioè in forma imperativa, a cui l’erede
non può opporsi »
● Disposizioni a titolo particolare
● Alcuni beni, somme di denaro o altro possono essere escerpiti dal de cuius al
legatario, il beneficiario dei legati
● Legatum: deriva da legem + dare, disporre una legge
○ Nell’epoca risalente, legge era anche un atto di disposizione posto in essere
da privato che voleva dare determinato assetto ai suoi interessi
● Disposti in forma integrativa
● Si tratta di incarichi che il testatore affida agli eredi stessi
● I legati possono disporre solo vantaggi, per questo è definito donazione
○ Vantaggio per legatario = impoverimento dell’erede
○ Il legato in concreto é un prelievo dell’eredità che viene sottratto all’erede
● Forma Imperativa utilizzando precise parole solenni
○ Scritte nella scheda testamentaria
○ Rivolte al legatario o all’erede
○ Effetti reali o obbligatori, costitutivo di un diritto di credito nei confronti del
legatario
● Regole:
○ Il legato è solo un vantaggio, non serve accettazione
○ Il legatario non è erede, non risponde a debiti ereditari
○ I legati dipendono dal testamento, se eredità è tutta passiva i legati saranno
travolti da passività e saranno nulli
■ L’erede ha l’obbligo di adempiere alla volontà del defunto nei limiti
dell’attivo ereditario e della quota che ha ricevuto
○ Non si può legare più di ¾ di asse ereditario
■ Gaio: un tempo era permesso erogare legati e libertà tutto il
patrimonio dell'erede non rimaneva niente salvo il vuoto nome
d’erede, pertanto coloro che erano istituiti eredi non accettavano
l’eredità e quindi moltissimi morirono intestati
■ 40a.C. Lex falcidia: impone di riservare almeno ¼ dell’asse
ereditario all'erede
○ Possono essere apposti condizione, termine, modo
● Efficacia:
○ Deve essere efficace il testamento
○ Occorre testamentifactio passiva del legatario
■ Capacità giuridica in 3 momenti: redazione, delazione e acquisto
■ Servi e altri filii familias acquistavano al loro avente potestà (capacità
dell’avente potestà)
● Acquisto:
○ Avviene ipso iure ma l’efficacia del legato dipende all'acquisto dell’eredità da
parte dell’erede onerato
○ L'accettazione dell’eredità da parte dell’erede è una condizione giuridica
● Problemi:
○ Se l’erede non accetta, il legatario non avrebbe acquisito il legato
○ Se il legatario fosse morto prima di adizione, il legato non sarebbe mai
divenuto efficace
■ Non è trasmissibile agli eredi ciò che non si è ancora acquistato
■ I giuristi repubblicani fissano due termini per l’acquisto del legato:
● Dies cedens, momento della morte del de cuius
○ Momento in cui si consolida in capo al legatario, il
diritto del legato
○ Se il legatario fosse morto dopo la morte del de cuius, il
diritto di ricevere il legato passa agli eredi
● Dies veniens, momento in cui l’erede accettava
○ Trasforma l’aspettativa in acquisto del diritto reale o di
credito, ma rimane condicio iuris dell’adizione
dell’erede
● 4 tipi:
○ Per rivendica (per vindicationem)
■ Effetti reali
● Oggetto: cosa di proprietà del testatore
● Parole « a Tizio do e lego … »
● Rivendica presso il possessore, erede o terzo il diritto di
proprietà
● Qualora l’erede non le avesse date spontaneamente, il
legatario poteva convenire in processo con azione di rivendica
○ Per acquisto preventivo (per praeceptionem)
■ Effetti reali
● Parole « Tizio prelevi con preferenza… »
● Oggetto: come legato per rivendica
● Il legatario poteva andare a prelevare quello che gli era stato
lasciato perché era coerede
○ Per imposizioni (per damnationem)
■ Effetti obbligatori
● Obbligo di dare, fare, non fare
● Oggetto: cosa del testatore, dell’erede o di un terzo
● Il testatore veniva ad imporre all’erede un’obbligazione in
favore del legatario
● Parole: « il mio erede sia tenuto a dare… a Tizio »
● Si richiede che il testatore fosse consapevole di chi fosse la
proprietà della cosa
● Viene concesso al legatario azione per ottenere compimento
dell'obbligazione
○ Obbligazione alternativa, l’erede poteva compiere ad
una delle due obbligazioni
○ L’erede poteva o procurare la cosa o pagarne la stima
○ Azione personale, in personam
○ Con imposizione di permettere (sinendi modo)
■ Effetti obbligatori
● Obbligazione di non fare (= permettere)
● Viene permesso che il legatario prendesse qualcosa, l’erede
viene obbligato a non fare
● Oggetto: cosa dell’erede o del testatore
● Parole: « il mio erede sia tenuto a permettere che Tizio
prenda … »
● Azione in personam per tenere la cosa che gli era stata legata
○ La quadripartizione viene rispettata per molto tempo ma è troppo formale
(come i negozi giuridici formali)
■ Il testatore non sempre competente metteva parole imprecise e
sbagliava
■ La giurisprudenza e giurisdizione lavorano per salvare la volontà del
testatore, progressivamente avvengono dei cambiamenti
● Il legato sinendi modo può andare a riguardare anche altri tipi
di obbligazione, si avvicina al legato per imposizione
● Il legato per praeceptionem può essere lasciato anche ad un
soggetto non coerede, si avvicina al legato per vindicationem
● Nella prassi, si diffonde il fenomeno di ripetizione di tutte le
formule per disporre i vari diversi tipi di legati
○ Il legato viene disposto in una forma congiunta
○ Si legano legato per imposizione e per vindicationem
○ 61. D.c., epoca neroniana: emanata legge del senato che stabilisce che se un
legato fosse stato invalido per ius civile per vizio di forma, quel legato
sarebbe stato convertito ipso iure in legato per imposizione
■ Viene a meno il rigore formale
○ Costantino (4 sec) abolisce ogni formalismo verbale dei legati e distingue
due tipi legati in base all’effetto che il testatore vuole raggiungere
○ Costanzo stabilisce piena libertà di forma purché risulti chiaramente la
volontà del testatore
■ Effetti dipendono dal tipo di cosa legata
■ Era la volontà del testatore a decidere gli effetti
○ Giustiniano sancisce definitivamente la libertà di forma e unifica tutti i legati,
affinché la volontà del defunto sia valida sempre e la si privilegi alle parole
■ Unica forma di tutti i legati
■ Tutti ad effetti obbligatori, possono avere effetti reali solo con i
determinati presupposti
■ Art 649 cc

Fedecommessi: preghiere rivolte dal de cuius all’erede o al legatario di compiere una


prestazione determinata a favore della persona indicata (fidecommissario)
● Origine: aggirare gli ostacoli, divieti
○ Gaio « Gli stranieri potevano ricevere fedecommessi, … e dare libertà al
servo altrui »
● Il fedecommesso poteva essere un incapace
● Non avevano vincolo formale, speranza che l’erede sentisse un vincolo
● Dipendevano dalla fides, che era però incoercibile
● Augusto: Concessa azione chiamata petizione di fedi commesso
● Giustiniano sancisce equiparazione tra fedecommessi e legati, poiché entrambi
riguardano il rispetto della volontà
○ Viene permesso anche agli incapaci di ricevere ciò che il testatore a loro
voluto donare
○ Clausola di salvaguardia: in caso di divergenza tra le due discipline, deve
prevalere quella più umana
○ Art 692 cc

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Non chiede processo imperiale e le specifiche delle legis actiones
Stampato fino a pag 40

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