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Istituzioni di diritto

romano
(P-Z)

Prof. Tommaso Beggio


tommaso.beggio@unitn.it
Prof.ssa Simona Tarozzi
simona.tarozzi@unitn.it
Lezioni ed esercitazioni
• Dovranno tacere le seguenti lezioni:
- venerdì 14 ottobre
- giovedì 17 novembre
- venerdì 18 novembre
• Si terrà una lezione di recupero martedì 22 novembre, ore 13-15
• Le esercitazioni si terranno nelle seguenti giornate:
- giovedì 3 novembre, ore 13-15, PRIMO GRUPPO
- giovedì 1 dicembre, ore 13-15, SECONDO GRUPPO
Esame
Il corso non prevede prove intermedie di valutazione

L’esame si svolgerà in due parti:


- una prima parte scritta, su fonti, processo, diritti reali, atti fatti negozi
giuridici e obbligazioni (salvo diverse comunicazioni future da parte
dei Docenti)
- una seconda parte orale, alla quale si accede solo in caso di
superamento della prova scritta, su famiglia e successioni
- N.B.: nella prova scritta sarà presente un caso pratico, simile a quelli
discussi in classe e, in particolar modo, durante le esercitazioni.
Argomenti trattati durante il corso
[N.B.: gli argomenti (o parti di essi) che non verranno discussi durante
le lezioni dovranno essere studiati autonomamente dagli Studenti su
uno dei manuali indicati nel Syllabus del corso. Il manuale, pertanto,
andrà studiato per intero]

• Diritto oggettivo, ordinamento giuridico, fonti del diritto (e relative


partizioni temporali)
• Cenni sul concetto di diritto soggettivo
• Il processo: - le legis actiones
- il processo per formulas
Argomenti
- le cognitiones extra ordinem
• I diritti reali:
- le cose
- la proprietà (contenuto, tipologie, limiti, difesa)
- i modi di acquisto della proprietà
- i diritti reali di godimento e le garanzie reali
- la possessio
Argomenti
• Famiglia e successioni:
- i soggetti di diritto
- la teoria degli status
- natura, origini e caratteristiche della familia
- la patria potestas
- il matrimonio
- tutela e curatela
- la successione mortis causa
Argomenti
- Hereditas e bonorum possessio
- la successione ab intestato
- il testamento e i codicilli
- i legati e i fedecommessi
- i criteri interpretativi degli atti mortis causa
- la donazione

• Fatti, atti e negozi giuridici e obbligazioni:


Argomenti
- il negozio giuridico e la sua interpretazione
- l’invalidità e l’inefficacia del negozio giuridico
- l’incapacità delle parti
- l’errore, il dolo, la violenza
- l’illiceità del negozio
- la condizione e il termine
- la nozione di obligatio
- le fonti delle obbligazioni
Argomenti
- i tipi di obbligazioni
- le obbligazioni da atto lecito: il contractus
- i quasi contratti
- le obbligazioni da atto illecito
- le azioni penali
- l’inadempimento
- la responsabilità contrattuale
Perché studiare il diritto romano?
• Le molteplici ragioni di uno studio:
- la tradizione giuridica occidentale
- l’eredità del diritto romano
- storia e dogmatica (il diritto romano dei «Romani» e la
recezione del diritto romano nei secoli successivi alla caduta di Roma)
- il ruolo pedagogico e propedeutico
- l’influsso del diritto romano sui sistemi dell’Europa continentale
- il diritto romano quale fondamento della scienza giuridica
- oltre i confini della tradizione giuridica occidentale (e del diritto
«privato» romano
Quale diritto romano?
• Una prima partizione temporale (periodizzazione): la storia di Roma
- il mito della fondazione di Roma, 754-753 a.C.
- L’età regia, 754-509 a.C.
- La Res publica, 509-23 a.C.
- Il principato, 23 a.C.-304/305 d.C. (o, per alcuni: 284/285 d.C.)
- Il dominato, 305-527 d.C.
- La caduta dell’impero romano d’Occidente, 476 d.C.
- L’età giustinianea, 527-565 d.C.
- La caduta dell’impero romano d’Oriente, 1453 d.C.
Una seconda periodizzazione
• La periodizzazione del Diritto romano:
- il diritto arcaico, 754-242 a.C. (nel 451-450 a.C. vengono
emanate le XII Tavole)
- il diritto preclassico, 242-23 a.C.
- il diritto classico, 23 a.C.-285 d.C.
- il diritto postclassico o tardoantico, 285-565 d.C.
(all’interno di questo periodo si segnala l’età giustinianea, 527-
565 d.C.)
Le fonti del diritto romano
• Gai Inst. I,2: Constant autem iura populi romani ex legibus, plebiscitis,
senatoconsultis, constitutionibus principum edictis eorum qui ius edicendi habent,
responsis prudentium.
(I iura del popolo romano sono costituiti da leggi, plebisciti, senatoconsulti, costituzioni
dei principi, editti dei magistrati competenti, responsi dei giuristi).
• D. 1.1.7 pr.-1 (Papin. 2 def.): Ius autem civile est, quod ex legibus, plebis scitis,
senatus consultis, decretis principum, auctoritate prudentium venit. 1. Ius
praetorium est, quod praetores introduxerunt adiuvandi vel supplendi vel corrigendi
iuris civilis gratia propter utilitatem publicam. quod et honorarium dicitur ad
honorem praetorum sic nominatum.
(Il diritto civile è quello che proviene dalle leggi, dai plebisciti, dai senatoconsulti, dai
decreti dei principi, dall’autorità dei giuristi. 1. Il diritto pretorio è quello che fu
introdotto dai pretori per ragioni di pubblica utilità allo scopo di migliorare, integrare e
correggere il diritto civile. Esso viene anche definito onorario, così denominato in
ragione della carica [“honos”] del pretore)
Il periodo arcaico
• Ius Quiritium = ius civile
• Fonti del ius civile sono:
- i mores (maiorum)
- le leges regiae
- le leges publicae o rogatae
- i plebiscita (lex Hortensia del 286 a.C.)
- interpretatio dei pontefices
• Due eventi di particolare rilievo: l’emanazione delle XII Tavole (451-
450 a.C.) e la creazione del praetor urbanus nel 367 a.C.
Il periodo preclassico
• Ius civile – ius honorarium – ius gentium
• Creazione del praetor peregrinus (242 a.C.): come il praetor urbanus,
egli emana ogni anno un edictum
• Iurisdictio dei praetores – ius edicendi – edictum (tralaticium,
repentinum, perpetuum)
• Giurisprudenza laica: i prudentes (i Tripertita di Sesto Elio Peto Cato,
fine III/inizio II secolo a.C.: interpretatio delle norme delle XII Tavole)
• Attività dei giuristi: agere (assistenza in sede processuale), cavére
(predisposizione di documenti giuridici), respondére (dare responsa)
• Metodologia casistica e «sistema aperto» del diritto romano
Il periodo classico
• Sul finire del I secolo a.C., grazie alla scuola serviana, la creazione
della regula iuris assume il crisma della scientificità (giuridica), grazie
all’adozione di un metodo ben preciso, ispirato alla retorica.
• Questo è il tempo dei grandi giuristi della storia del diritto romano:
con la loro attività creano nuove regulae iuris. Età aurea del diritto
romano.
• Ius respondendi ex auctoritate principis
• Diritto casistico e ius controversum
• Le due scuole: sabiniani e proculiani
• Gaio, l’autore delle Institutiones (palinsesto veronese)
Il periodo classico (segue)
• Pomponio: il liber singularis enchiridii, la prima (ed unica) storia
interna della giurisprudenza romana
• I grandi giuristi dell’età severiana: Papiniano, Paolo, Ulpiano
• Al ius civile e al ius honorarium ora si affianca anche il ius
extraordinarium, le cui fonti sono:
- i senatoconsulti (deliberazioni senatorie; oratio principis in senatu
habita)
- le costituzioni imperiali: rescripta, epistulae, decreta, mandata, edicta
• La lex publica (o ragata) cade in desuetudine nel corso del I secolo d.C.
Il periodo classico (segue)
• Antonino Caracalla emana, nel 212 d.C., un editto (la cd. Constitutio
Antoniniana), tramite il quale egli estende la cittadinanza romana a
(quasi) tutti i sudditi dell’Impero romano: viene ora meno il ius
gentium.
• Si sviluppano i «generi letterari» in seno alla produzione dei giuristi
romani:
- commentarii ad Sabinum e ad edictum
- Institutiones
- sententiae
- raccolte di responsa
Una «codificazione» dell’editto del pretore?
• Tra il 120 e il 130 d.C., il giurista Salvio Giuliano,
membro del consilium principis di Adriano (117-
138 d.C.), viene incaricato dall’imperatore di
procedere ad una definitiva redazione dell’editto
del pretore
L’età tardoantica
• Diocleziano: ultimo epigono della classicità del diritto romano
• Le prime raccolte non ufficiali di costituzioni imperiali:
- il Codex Gregorianus del 291 d.C.
- il Codex Hermogenianus (il giurista?) del 295 d.C.
• Verso la «burocratizzazione» della giurisprudenza romana (F. Schulz,
Geschichte des römischen Rechtswissenschaft)
• La mole di materiale giuridico viene ora divisa in:
- leges: le costituzioni imperiali
- iura: le opere dei giuristi
L’età tardoantica
• Opere riassuntive (epitomi) o di commento dei testi della
giurisprudenza classica.
Es.: Pauli Sententiae, Fragmenta Augustodunensia (V secolo d.C.),
Fragmenta Vaticana, Mosaicarum et Romanarum legum Collatio (lex
Dei o Collatio legum)
• La legge delle citazioni di Valentiniano III, 426 d.C. (Papiniano, Paolo,
Ulpiano, Gaio, Modestino)
• Il Codex Theodosianus, 438-439 d.C.
• La questione dei glossemi e le «Textstufen» (F. Wieacker).
• Le leggi romano-germaniche (lex Romana Wisigothorum, 506 d.C.)
La compilazione giustinianea
• Scuole di diritto in Oriente (Berito, Costantinopoli)
• Giustiniano, 527-565 d.C.: iustitia et arma
• Haec quae necessario, 528 d.C. – Summa Reipublicae, 529 d.C.: Codex
• Deo auctore, 530 d.C. – Tanta, 533 d.C.: Digesta seu Pandectae (50 libri,
divisi in titoli)
• Deo auctore, 530 d.C. – Imperatoriam. 533 d.C.: Institutiones
• Le quinquaginta decisiones
• Cordi, 534 d.C.: Codex repetitae praelectionis (12 libri)
• Novellae, in greco o latino (Authenticum, 134 novellae; Ep. Iuliani, 122
novellae riassunte in latino)

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