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Fondamenti di semiologia della musica

Lezione 1

Corso per il conseguimento dei 24 CFA Pre-FIT

a.a. 2021/2022
Ascolto: G. Ligeti: Atmosphéres
(Abbado – Wiener Philarmoniker)

Che dire di questa musica?

alienante, ancestrale, ansia, aspro, astrale, bianco, caos, caotico, cruenta, cupo, distorsione,
enigmatico, esplosione, gonfiore, incertezza, indefinito, infinito, inquietante, killer,
malinconico, mistero, mistico, paura (3), pericolo, primordiale, spaziale (2), spettrale,
stridente, tranquillità, violento, vuoto...

climax, crescendo...
Osservazioni


Le molte convergenze delle risposte mostrano come
questa musica sia portatrice di un un senso
solo parzialmente soggettivo o casuale,
anzi ampiamente condiviso nei tratti fondamentali.

Le risposte alla musica spaziano da aspetti più generali e ‘antropologici’ ad
altri via via più specifici, di carattere tecnico, stilistico o riferiti
all’opera stessa.

Il senso è ineffabile ma non indicibile (Gino Stefani)

L'interpretazione del senso è un gesto psicologico, interiore, è muta.

Si manifesta (comunica) attraverso vari linguaggi: danza, immagine, parola
(per l’interprete attraverso la propria esecuzione musicale).

Emozioni: senso non ancora elaborato a livello di espressione (Gino Stefani)
Musica = forma simbolica
portatrice di significato
per chi la crea
per chi la ascolta

Rinvia, ossia rimanda a qualcos'altro (aliquid stat per aliquo) (S. Agostino).

Per J.-J. Nattiez vi è significato quando


un certo oggetto
viene messo in relazione
con un determinato orizzonte.
Compito della Semiologia / Semiotica:
studiare la specificità del funzionamento delle forme simboliche
e dei fenomeni di rinvio cui esse danno luogo (Nattiez)

Semiologia musicale: (Stefani)


• studio della musica come segno e/o linguaggio;
• studio della comunicazione in musica;
• pratica metodica e teoria scientifica della semiosi,
ossia dell'analisi-interpretazione musicale.

N.B.: la Semiografia si dedica invece allo studio del segno grafico della
notazione musicale.
Semiologia = scienza dei segni (dal greco semeion + logos = discorso sul segno).

Il termine Semiotica (Σημειωτικὴ, nel senso di “Doctrine of signs”) fu impiegato


per la prima volta da John Locke nel suo Essay Concerning Human Understanding
(Saggio sull'intelletto umano) del 1690.

La semiologia moderna ha le sue radici nella linguistica di



Ferdinand de Saussure (1857-1913)
Corso di linguistica generale, 1916
e negli scritti di

Charles Sanders Peirce (1839-1914)
Collected Papers, posth. 1938
Partendo dallo studio dei principi generali del linguaggio verbale (linguistica)
l’indagine si è orientata successivamente anche allo studio di
altri sistemi di segni:

segni uditivi para-verbali o non-verbali (paralinguistica, musica);

segni visivi (prossemica, architettura, urbanistica, cinesica, danza, pittura,
scultura, cinema, ecc.);

segni tattili, olfattivi, gustativi, comunicazione animale (zoosemiotica).

Metodo:

analisi di documenti e comportamenti (che facciano supporre l’esistenza di un
sistema di significazione);

formulazione di ipotesi (riguardanti le regole generali del suo funzionamento);

loro controllo (attraverso i documenti e i comportamenti di cui tali ipotesi
darebbero una spiegazione).
Ferdinand de Saussure Louis Trolle
Hjelmslev

IMMAGINE ACUSTICA = SIGNIFICANTE (espressione)

(es: parola “albero”, + concreta)

SEGNO linguistico = RINVIO


(costituito da 2 entità)
CONCETTO = SIGNIFICATO (contenuto)

(il concetto di “albero”, + astratto)


LINGUAGGIO VERBALE MUSICA

SINTASSI SINTASSI
(insieme delle leggi che regolano (insieme delle leggi che regolano la
la combinazione delle parole) combinazione dei suoni)
(scale, modi, aggregati armonici, tonalità,
forme…)
MORFEMA (parola “albero”) (non è in sé portatrice di unità dotate di
significato secondo la logica del linguaggio
Significante: rinvia a concetto di “albero” verbale)
Può comunque rinviare
• a se stessa (significati musicali intrinseci)
• o a contenuti esterni (significati musicali
estrinseci)

FONEMI SUONI
NON portatori di significato (morfologicamente connotati
MA indispensabili per differenziare le parole per altezza, durata, timbro…)
(via diverso da vita o da mia)

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