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Schindler
“Child language”
Percetto
(Rappresentazione?)
Insieme di occorenze su un singolo canale sensopercettivo di distinctive features della referenza (dal midollo
spinale-bulbo, alle aree corticali secondarie posteriori)
Concetto
In genere assemblaggio di percetti che identificano in comprensione cosciente (dinamica per conoscenza ed
esperienza) la referenza (aree corticali terziarie posteriori)
patrimonio semantico
2. Il contenuto o significato
pressoché uguale al concetto, idea, messaggio dell'esprimente.
I capitoli 1. e 2. sono irrinunciabili ma anche sufficienti per una
comunicazione non troppo sofisticata.
2. Il contenuto o significato
enciclopedia di concetti o patrimonio semantico pressochè uguale per i parlanti di tutte
le lingue.
enciclopedia di “parole” o lemmi o unità elementari del lessico totalmente o parzialmente
diversi nelle diverse lingue.
3. Le varianti e gli assemblaggi che potrebbero essere riassunte in
grammatica
sintassi
totalmente o parzialmente differenti nelle diverse lingue.
Comprensione e concettualità
Progetto di trasmissione intenzionale ad altri del concetto rilevato, variato, elaborato o formulazione
averbale dell'espressione
Esecuzione periferica da parte del vocal tract (completata dalla gestualità coverbale)
Evoluzione umana
Ontogenesi delle abilità linguistiche
in comprensione
in produzione
in entrambe
in tutti ed in alcuni aspetti
fonetico-fonologico
semantico-lessicale
grammaticale-sintattico
pragmatico
sovente in concomitanza
con turbe comunicative
con turbe prestazionali generali e/o particolari
con turbe di comportamento e della relazione interpersonale
con turbe della curricularità scolastica
con incongruenze culturali
di origine, significato, gravità ed evoluzione molto diverse.
La produzione della parola parlata sonora
Concorrono
La vociferazione o fonazione o voicing cioè l’abilità primaria di produrre un suono
laringeo o vocale oppure altra sonorità pressappoco equivalente (erigmofonia,
sonorità ottenute con protesi vocali, con laringofoni, con produzioni buccali).
L’articolazione verbale o fonemica o parola o speech cioè l’abilità di produrre
quelle entità sonore che vanno sotto il nome di fonemi (avulse di per sé da ogni
semanticità) ottenuta mediante la modificazione acustica tramite alcuni organi
del vocal tract di rumori prodotti nella cavità orale o di suoni prodotti in laringe
dalle vociferazioni o di altre sonorità succedanee.
Il linguaggio verbale o abilità o competenza linguistica o language ovvero l’abilità
di ricondurre lo scambio interpersonale di messaggi e di informazioni ad un
sistema particolare di strutture elementari rappresentate sostanzialmente dai
vocaboli ovvero dalle etichette che il lessico applica ai concetti. Ovviamente i
vocaboli sono resi possibili dal supporto significante fonologico, si articolano con
le flessioni ed altre modalità grammaticali e con l’assemblaggio sintattico, in un
determinato contesto pragmatico.
La comunicazione interpersonale o communication (talora confusa con il suo
aspetto parziale di non verbal communication) ovverosia l’abilità di stabilire
contatti con l’interlocutore o con gli interlocutori mediante qualsiasi modalità
comunicativa e principalmente con alcune modalità comunicative verbali e non
verbali (per es. principalmente la lingua dei segni dei sordi, ma anche gli indotti
del parlato quali lo scritto alfabetico ed altri) e soprattutto con le modalità
comunicative non verbali.
Il bambino che non parla
Tipologie
a) Disfonia e afonie in tutti i soggetti tracheotomizzati, laringectomizzati, traumatizzati (anche iatrogenicamente) della laringe
con malformazioni o tumori laringei, con paralisi laringee, etc.; in questi casi è compromessa la precedentemente nominata
abilità 1. o della vociferazione;
b) Dislalie meccaniche periferiche ed in particolare nelle mutilazioni estreme o gravi compromissioni degli organi del vocal
tract ed in specie della lingua e dello sfintere velo-faringeo (ma anche nella struttura bucco-maxillare nel suo complesso come
può succedere negli esiti di interventi oncologici maggiori o di grandi traumatismi); è compromessa l’abilità 2. o
dell’articolazione verbale;
c) Turbe del flusso in casi e momenti estremi; è difficile specificare quale abilità sia compromessa (1., 2., o 3. ?);
g) Il sordomutismo: di complessa valutazione ma con compromissione prevalente dell’abilità 3. (anche della 2. e talora della
1.);
h) I ritardi e le distorsioni non secondarie del linguaggio (e in particolare il cosiddetto disturbo fonologico) classificabili nella
abilità 3.;
m) Turbe miscellanee (fra cui l’adualismo-autismo con compromissioni prevalenti nell’abilità 4. ma anche nella 3. e meno
nella 2. ed 1.).
Scopi delle etichette diagnostiche
Bishop e Rosenbloom (1987) suggeriscono che le etichette
diagnostiche delle turbe linguistiche che si originano dalla
terminologia medica sembrano avere tre scopi:
Disturbo di pronuncia
fonetico
o dislalia meccanica periferica
o dislalia audiogena
o disartria - anartria
misto
Il “ritardo di linguaggio”
secondario a
o oligofrenia
o sordità
o autismo
semplice, non secondario, primari, essenziale, disturbo specifico del linguaggio,
disturbo fonologici, late talkers (bloomers), disgrammatismi, discalculia – dislessia
(?), “illetrisme”
associazioni con
o ipercinetismi
o dispercezioni
o disprassie
o disturbi dell’attenzione
o disturbi delle memorie (?)
Gli stadi dello sviluppo fonologico
1. Stadio prefonologico (0-18 mesi)
Non esiste alcun fonema. Dal secondo semestre esistono malemi. Articolazioni del pianto (ué-
ué), e lallazione (babbling, lalling) simulano inesistenti abilità fonologiche (pur essendo
espressioni di abilità ed evoluzioni prassiche articolatorie)
Si prerfeziona lo stadio precedente con il raggiungimento delle abilità adulte anche per gruppi
consonantici, parole inconsuetue, parole complesse, parole lunghe, parole veloci
Le semplificazioni
Semplificazioni sistemiche
Anteriorizzazione di velare / k / ⇒ / t / (precedentemente conosciuta come kappacismo)
Anteriorizzazioni di palatoalveolari / ∫ / ⇒ / s /
Occlusivizzazione di fricative / s / ⇒ / t /, / v / ⇒ / b /
Sonorizzazione di iniziale / k / ⇒ / g /
Dittonghizzazione di liquide / r / ⇒ / u /, / l / ⇒ / i /
Semplificazioni strutturali
Delezione di consonante iniziale [sock] ⇒ [ock]
Le intrusioni: aggiunta di un fonema parassitario che normalmente è costituito da una vocale che
aiuta l’articolazione ( Eric = Eriche) o che trasforma un gruppo consonantico con sillabe ad una sola
consonante (sta = seta);
Le assimilazioni: cambiamento di consonanti per analogia con quelle già esistenti nella parola.
Possono essere prolettiche (succede = ciuccede) se l’assimilazione precede la sillaba assimilata, o
metalettiche (tavolo = tatolo);
Le metatesi: cambiamento di posizione di sillabe nella parola (Elena = Enela, perché = chepè);
Le sostiutzioni di velari con labiali o dentali: es. cacca = tatta o kappacismo; tetto = checco o
tetacismo;
Le sostiutzioni di affricatre o semicopstrittive con occlusive o con cosostrittive es. giù = du, giù =
su;