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2 0 2 3 - 2 0 2 4
SEMANTICA
E L I M I N A R E : B O X 6 . 1 ( P P . 1 6 8 - 1 7 0 ) ; 6 . 2 ( P P . 1 7 4 -
1 7 5 ) ; D A L B O X 6 . 3 A F I N E C A P I T O L O
CHE DEFINIZIONE DARE…
• La branca della linguistica che si occupa del piano del significato (gr. semaínō
«significare»). Ovviamente è molto complesso dare una definizione di significato,
giacché il significato è il punto di convergenza tra la lingua e il mondo esterno,
dunque incontro tra discipline diverse (linguistica, filosofia, psicologia e scienze
cognitive). Basti pensare che la riflessione sul significato è già presente nei filosofi
antichi (Aristotele e Platone) ed occupa larga parte delle riflessioni nella linguistica
tra fine ‘800 e ‘900 (Bréal, Meillet, Stern, Ullmann, Saussure, Bloomfield).
• Esistono approcci diversificati al concetto di significato, ma certamente la semantica
ha un deciso carattere di interdisciplinarità
SEMANTICA LESSICALE
SEMANTICA COMPOSIZIONALE
• Semantica lessicale: studia il significato delle parole singole
• Semantica composizionale: studia il significato in espressioni complesse
C O N C E Z I O N E R E F E R E N Z I A L I S TA E
S T R U T T U R A L I S TA
• Concezione referenzialista: significato visto come una serie di proprietà, per cui
possiamo usare una tale parola solo per riferirci a oggetti/situazioni che soddisfano
tutta questa serie di proprietà
• Concezione strutturalista ( < a partire dalla nozione di Saussure di segno
linguistico): significato visto in una prospettiva comportamentista, secondo cui esso è
funzione dell’uso che si fa dei segni, ovvero ciò che accomuna i contesti di impiego di
un segno e ne consente un uso appropriato (il significato non esiste al di fuori del
linguaggio, viene creato nel momento in cui si associano in modo convenzionale
significante e significato).
• → significato come informazione veicolata da un segno o elemento linguistico.
Ovviamente è una definizione molto ampia e di conseguenza piuttosto vaga. Per tale
ragione, in linguistica si operano una serie di distinzioni:
RIFERIMENTO
Il riferimento si
Riferimento: lega
entità all’intenzione
extralinguistica a comunicativa,
cui è rivolto cosiddetto
l’atto di riferirsi elemento ‘terzo’
da parte di un negli scambi tra
parlante. parlante e
interlocutore.
TIPI DI RIFERIMENTO
Significato
connotativo o
Significato connotazione:
denotativo o ciò che è
denotazione: ciò connesso alle
che il segno sensazioni
rappresenta in suscitate da un
modo oggettivo. segno, un
significato
indotto.
S I G N I F I C AT O L I N G U I S T I C O E S O C I A L E
Significato
Significato
sociale: è il
linguistico:
significato che un
significato in
segno ha in
quanto elemento
rapporto alle
di un sistema
relazioni tra
linguistico che
parlanti, ovvero
codifica una
in termini di
rappresentazione
dimensione
mentale.
sociale.
S I G N I F I C AT O L E S S I C A L E E
G R A M M AT I C A L E
Significato
grammaticale:
riguarda tutti i termini
Significato lessicale:
che rappresentano
riguarda tutti i termini
concetti o rapporti
che designano oggetti,
interni al sistema
realtà, fatti, concetti
linguistico, alle
(cosiddette PAROLE
categorie o strutture a
PIENE).
cui esso dà luogo
(cosiddette PAROLE
VUOTE).
IL LESSICO
• Unità minima della semantica è il LESSEMA (parola considerata dal punto di vista del
significato), l’insieme dei lessemi di una lingua costituisce il suo LESSICO, il cui
studio è appannaggio della LESSICOLOGIA (da non confondere con la
LESSICOGRAFIA, ovvero con lo studio di metodi e tecniche per la composizione di
vocabolari e dizionari).
• Il lessico è lo strato più esterno del sistema, potremmo dire quello più permeabile alle
influenze esterne e condizionato da fattori extralinguistici. È anche lo strato più ampio
e teoricamente illimitato, comunque complesso e in continua evoluzione (è
impossibile enumerare tutte le parole del passato e del presente che sono state in uso
una data lingua!).
R A P P O R T I D I S I G N I F I C AT O T R A L E S S E M I
• ANTONIMIA: lessemi che hanno un significato contrario, ai due opposti di una scala.
Ex.: alto/basso; giovane/vecchio; lungo/corto etc.
• COMPLEMENTARIETÀ: lessemi il cui rapporto di significato è di negazione. Ex.:
vivo/morto; parlare/tacere etc.
• INVERSIONE: lessemi che hanno una relazione semantica che può essere vista da
due prospettive diverse. Ex.: dare/ricevere; comprare/vendere etc.
INSIEMI LESSICALI