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Grisey
Testo INTERVISTE
Grafica1
Grafica2
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Grafica3
MUSICA SPETTRALE E
ANATOMIA DEL TEMPO
Intervista con Gerard
Grisey
di Andrea Verrengia
Ho ascoltato il brano
Modulations per 33
musicisti. Come lei stesso
afferma il pezzo composto
da numerosi processi di
modulazione, articolati
secondo diversi principi
fisico-acustici, orientati ad
affermare un tempo
musicale psicologico (e non
cronometrico) che fa del
vuoto e della distanza tra
attimo percepito e attimo
seguente, il suo humus
essenziale. Cosa intende per
"tempo psicologico e suo
valore relativo"?
Quando ho cominciato a
comporre Les Espaces
Acoustiques (1974-1981),
sentivo il bisogno di fare un
ciclo musicale che si svolgesse
su piani sonori differenti:
cominciando con un pezzo a
solo (per viola) via via sino ad
arrivare a due pezzi per grande
orchestra. Non volevo, con
questo, esaurire la
problematica degli spettri, per
penso che all'inizio avesse
bisogno di un certo grado di
sistematizzazione. Oggi,
vedendolo con un certo
distacco, lo giudico,
complessivamente, un po'
troppo prevedibile. Comunque
nella nostra epoca, ritengo
assolutamente necessario
cominciare il proprio lavoro
compositivo con cose
abbastanza prevedibili, in modo
da poter deviare in seguito ed
aggiungere nuove
problematiche musicali. Ai suoi
tempi la musica tonale era
integralmente un linguaggio,
che ognuno, pi o meno,
conosceva e nel quale
Beethoven ha potuto fare delle
sorprese all'ultimo momento,
aggiungendo quelle cose che
fanno s che Beethoven sia
Beethoven. Dunque c'era una
base di prevedibilit conosciuta
da tutti. Oggi, invece, quando
facciamo un solo pezzo,
l'ascoltatore non sa niente di
ci che lo aspetta; quindi, se si
comincia e si va avanti di
sorpresa in sorpresa, la
sorpresa stessa a perdere di
valore e di significato. La
prevedibilit di Les Espaces
Acoustiques soddisfaceva il
bisogno di ricominciare da
capo: uno spettro armonico
uno spettro armonico; una
periodicit non , una
aperiodicit; una terza minore
non una quinta; un rumore
bianco non uno spettro di
campana ecc... Non ,
comunque, una musica che fa
una "lista" di queste possibilit,
ma vero che c' un aspetto
paradigmatico ed anche un po'
didattico. Les Espaces
Acoustiques esprime, per, un
altro aspetto, che io non ho mai
controllato personalmente, ma
che alcune persone mi hanno
fatto notare e che concerne la
"percezione dell'ineluttabilit
del percorso del tempo":
l'aspetto pi tragico,
probabilmente.
I fenomeni fisico-acustici
sono al centro del suo
lavoro compositivo. Qual' il
suo rapporto con la musica
elettronica e come si avvale
dei mezzi elettronici ed
informatici per i suoi fini
compositivi?
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