Sei sulla pagina 1di 7

Alessandro Arbo

Lutopia sonora di Fausto Romitelli

Per gentile autorizzazione delleditore, estratto da: 23 Festival di Milano


Musica. Percorsi di musica doggi 2014, Milano, 2014, p. 25-30.
Lutopia sonora di Fausto Romitelli

Un rapido arpeggio dei fiati, culminante in un ac- medium, come insegna la principale fonte ispira-
cordo suonato fortissimo anche dal pianoforte. In- trice del film, la teoria di Marshall McLuhan, che
comincia cos Audiodrome (2003) di Fausto finisce per sostituirsi al messaggio. Ed ecco allora
Romitelli, quasi un colpo di frusta di raveliana che tutti i processi musicali che in Strauss suona-
memoria. Il segnale introduce una radura sonora: vano naturali subiscono un cambiamento sostan-
fra rumori indistinti, gli archi disegnano, scenden- ziale. Nel punto di vista di Romitelli, questa meta-
do in profondit, la citazione del motivo della not- morfosi corrisponde a un monito: se credi di sfug-
te di Eine Alpensinfonie di Richard Strauss, cupo gire al contagio, se pensi di crearti una nicchia
e maestoso. Ma presto il tessuto orchestrale si la- nella quale tutto possa apparirti semplice, integro
scia sorprendere da una risacca: lapice ripetuto, e naturale, ti sbagli. Il magma mediatico ha gi in-
il motivo ripresentato, questa volta in una versio- vaso il tuo mondo, ha allungato le sue braccia ten-
ne deformata, come attaccato dallacido. La meta- tacolari e raggiunto gli interstizi della tua vita pri-
morfosi ci presenta una nuova scena, pi enigma- vata. E capisci allora che quella tua sorte il de-
tica e residuale, mentre latmosfera continua a ca- stino di tanti altri; che in quel magma, bene o ma-
ricarsi di energia incombente. Abbiamo le, sei costretto a muoverti, tenendo gli occhi
limpressione di trovarci sotto il giogo di una mas- aperti e anzi acuminando lo sguardo, senza la-
sa gigantesca, il cui momentaneo allentarsi fa in- sciarti distogliere da sterili nostalgie.
travedere oasi allucinate e scomposte. Sullo sfon- Allascolto, questo apologo o questa lezione
do, suoni che si spezzano in riflessi inarmonici, si non meno sagace e ironica di quelle impartite dal
flettono, si mischiano a rumori, fruscii, disturbi, pi noto trittico romitelliano, Professor Bad Trip
larsen, distorsioni che brulicano come segnali in- (1998-2000) ci appaiono consustanziali a que-
quietanti. sta musica consapevole, fondata sulla messa a
Nellinconfondibile energia del suo suono altera- punto di un linguaggio personale e al contempo
to, questo brano un microcosmo che riflette tutti figlia della sua storia, riflesso di una sensibilit che
gli aspetti essenziali dellopera di Romitelli. A co- quella del suo (ma in gran parte sicuramente an-
minciare dal pi emergente, facile da cogliere an- che del nostro) tempo, abilissima nel mettere in-
che da chi se ne avvicina per la prima volta: tutto sieme il suono orchestrale e quello elettrico, lhi-fi
sembra sfaldarsi, prendere una brutta piega. e il lo-fi. In realt, se ricorreva volentieri alla cita-
musica che induce a confrontarsi con un mondo di zione (musicale, ma anche artistica e letteraria),
visioni, a indovinare una storia. Per affinare le di- Romitelli non si faceva illusioni: nessun passo in-
sposizioni allascolto, pu essere interessante ri- dietro pu offrirci la via di uscita. N il passato
chiamare quella immaginata dal compositore. La pu essere fatto oggetto di un semplice gioco di
scena ha come protagonista un borghese bene- rammemorazione post-moderna, destinato a vuo-
stante la cui esistenza trascorre piuttosto tranquil- tare di senso le sue forme. vero invece che an-
la e rassicurata (dieci anni fa poteva ancora succe- dare avanti, oggi, significa anzitutto guardarsi at-
dere), che si sintonizza su un canale radiofonico, torno. E in questo compito, come stato presto
per ascoltare uno dei suoi brani preferiti (da leg- notato dalla critica1, la sua arte eccelle. Sia quan-
gersi anche cos: in quella musica ci si ritrova, tro- do richiama il passato, sia quando sispira al pre-
va il suo mondo, quello che in certa misura lui o sente, si dimostra capace di impregnarsene: di as-
ritiene di essere). Qualcosa non funziona: interfe- similare e di metabolizzare i materiali in modo
renze e disturbi cambiano i connotati di quello potente e originale.
che sta ascoltando, come in un contagio virale. quanto succede, appunto, con la morfologia in-
Non c niente da fare, la sua stessa identit ne tervallare straussiana, che struttura linizio di Au-
intaccata. Se pensiamo al film che aveva ispirato diodrome2 e la percorre poi in modo pi o meno
la composizione Videodrome (1983) di David sotterraneo; ma quanto accade anche, sia pure
Cronenberg, dove le emissioni di un canale televi- con alchimie di volta in volta diverse,
sivo entrano nel mondo reale e contagiano chi le nellevocazione pi indiretta del sound di David
guarda, infiltrandosi nel suo corpo e distruggen- Bowie, allinizio di Lazur des dserts3, seconda
dolo con inenarrabile violenza il significato che parte del ciclo Mediterraneo (1992-93); o con il fa-
possiamo trarne il seguente: fra il mondo natu- ticoso dmarrage dellaccordo dei Pink Floyd, in
rale e quello artificiale, fra il corpo e linterfaccia An Index of metals (2003), in seguito magistral-
telematica, il confine quanto mai incerto. il mente punteggiata dagli intermezzi dei Pan Sonic;

25
e ancora con la chitarra di Hendrix, in Trash TV ta unorchestra sia costretta a bloccarsi come un
Trance (2002). Ogni volta il riferimento scoper- meccanismo inceppato.
to, non c bisogno di smascherarlo. Perch il col- Proviamo a richiamare i passaggi che hanno scan-
po di bacchetta avviene poi nella scrittura: la- dito la genesi di questo linguaggio. Dopo gli studi
sciandosi catturare dai vortici temporali e dal gu- al Conservatorio di Milano, nelle sue prime com-
sto per le sonorit sovradimensionate della tech- posizioni tuttora poco conosciute e che lattua-
no, navigando in mezzo a un universo che non si le edizione di Milano Musica ha il merito di risco-
potrebbe immaginare pi eterogeneo, per non di- prire Romitelli guarda verso modelli italiani:
re convulso, la penna di Romitelli ne esce a testa luso di materiali frammentari, non tematici e in
alta: con lagilit nella quale si riconosce il frutto genere senza particolare identit, richiama Franco
di una lunga esperienza, forgia masse e volumi, Donatoni (che per un certo periodo costitu la sua
costruisce forme riconoscibili e ben direzionate, principale guida). Questi materiali non sembrano
sublima il suono amplificato e distorto fino a farlo per manifestare il loro senso nellarticolazione,
apparire alla luce di una pi profonda intuizione ma sottolineare alcune caratteristiche gestualit
panica. Questa musica attrae lascoltatore nelle strumentali (approfondite in alcuni brani per stru-
sue anamorfosi, lo risucchia nelle sue paradossali mento solo o per due esecutori). Questo tratto si
parabole degenerative. coniuga a una spiccata sensibilit per lesplorazio-
Traendo il meglio ovvero quanto vi di pi ne di attacchi smorzati, trilli e sonorit al limite
tellurico e incandescente, ma anche di pi visio- del registro, che richiama a sua volta Salvatore
nario da paesaggi sonori che, quindici o venti Sciarrino6.
anni fa, non comunicavano cos facilmente come Su queste basi, una prima svolta ravvisabile in
possono farlo oggi, Romitelli respinge la strate- Nellalto dei giorni immobili (1990), un brano che
gia del mtissage o della contaminazione dei ge- allorecchio di Donatoni suonava troppo immobi-
neri 4. Il suo vero obiettivo scandito molto le7, appunto, ma che porta tutte le tracce del fre-
presto5 un suono denso di connotazioni sim- sco interesse per le tecniche spettrali: Romitelli
boliche, capace di presentarsi come un omologo assimila lesempio dei compositori dellItinraire,
del nostro vissuto. Lintuizione che guida la sele- forse soprattutto Grisey, che di l a poco avrebbe
zione dei materiali di questa utopia sonora conosciuto, nei soggiorni sempre pi frequenti a
semplice (e riflette forse ancora, di l da un sicu- Parigi. Fra le ragioni che lo spingono in questa di-
ro istinto comunicativo, la lettura di McLuhan): rezione, la sintonia con lidea di perseguire un ri-
il suono elettrico misto o elettrificato o anche, sultato musicale fondato sulla convergenza di fat-
pi generalmente, amplificato per noi oggi tori percettivi e concettuali8: in altri termini, uno-
pi naturale di quello di un violino o di un vio- pera che, di l dalle secche nelle quali si era insab-
loncello. Si potrebbe obiettare che anche il suo- biato il serialismo, potesse rendere effettivamente
no di un violino non poi cos naturale. Qui udibili i processi che il compositore ha consegnato
per importante collocarsi nella buona pro- alla scrittura. Ma cera anche il desiderio di emu-
spettiva, che non quella di chi fa musica ma lare la forza visionaria di una musica che aveva in-
precisamente di chi la riceve: malgrado tutto, il trapreso una nuova appassionante scoperta della
suono proveniente dagli altoparlanti divenuto materia sonora, ingrandendo il suo dettaglio,
per noi pi comune, risultando anche in molti proiettandolo in una dimensione temporale e sve-
casi pi facilmente leggibile in termini di ge- lando cos dinamiche inaspettate. Un brano come
stualit o di azioni/reazioni corporee (pensiamo La sabbia del tempo (1991) costituisce la prima
al caso emblematico di Hendrix). Questa consta- sintesi originale di questa fase di maturazione, du-
tazione assume un ruolo decisivo nello spingere rante la quale il compositore beneficia, tra laltro,
Romitelli a tentare una fusione della liuteria del confronto con gli amici compositori di due as-
acustica con quella elettrica ed elettronica; ovve- sociazioni italiane: il gruppo milanese Nuove sin-
ro, pi precisamente, a fondare i suoi progetti cronie (pensiamo, fra gli altri, al quotidiano scam-
costruttivi sui procedimenti del rock progressivo bio con Riccardo Nova o Pietro Borradori) e il
e della techno, indissolubilmente associati alli- triestino Chromas (allora diretto da Giampaolo
dea di amplificazione e manipolazione del se- Coral).
gnale. Accade cos che un violoncello finisca per Per comprendere lulteriore passo in avanti, nel
esprimersi come una chitarra elettrica, o che tut- corso degli anni Novanta, conviene richiamare il

26
fascino che la cultura rock, pop e pi generalmen- dellimpero, per esempio, ma anche in Lost, ispi-
te lunderground (principalmente musicale, ma rato dalla lettura di Jim Morrison, si ritrovano
anche artistico e letterario) esercitano sul compo- nelle lezioni del Professor Bad Trip; da quel labo-
sitore. Linflusso si pu avvertire gi nel conio di ratorio della saturazione che Trash TV Trance
titoli che fanno allusione alluniverso psichedelico deriva il finale di An Index, ecc.). Ma laspetto di
(come il giovanile Have your trip, 1989, per arpa, maggiore rilievo ben udibile: il farsi e il rifarsi di
chitarra e mandolino, o Acid Dreams & Spanish questunico, grande work in progress gli consente
Queens, 1994, per ensemble), per lasciarsi testare di mettere a punto unoriginale fusione di sono-
poi nellevocazione di alcune caratteristiche atmo- rit alte e basse, fra lorchestra di Strauss e la
sfere sonore (come nella gi citata seconda parte chitarra di Hendrix, se vogliamo tornare allesem-
di Mediterraneo), nella tendenza a saturare (visi- pio di partenza.
bile gi nel quartetto con elettronica Natura mor- Va osservato che lidea di lavorare sul suono
ta con fiamme, 1991-92) o nelluso di gesti stru- sporco o alla periferia rumorosa del suono al fi-
mentali molto scoperti (Cupio dissolvi, 1994). La- ne di accentuarne la dinamica interna era nel cuo-
vorando per alcuni anni in questa direzione e re dello spettralismo: le opere pi note di Grisey,
proprio mentre svolge il suo apprendistato nel Murail, Dufourt o Levinas sono in gran parte fon-
cuore dellaccademia musicale europea, il centro date sullesplorazione delluniverso inarmonico,
parigino dellIRCAM Romitelli elabora le conseguente alla rivalorizzazione degli strumenti
qualit specifiche del suo stile, risultato dellassi- idiofoni: La tecnologia delle placche aveva
milazione di procedure o suggestioni sonore che spiegato Dufourt nella parte finale di Musique,
vanno da Ligeti a Lou Reed, da Grisey ai Sonic pouvoir, criture, un libro che Romitelli aveva let-
Youth, da Scelsi a Brian Eno. I procedimenti del- to con molta attenzione ha provocato la rina-
la sintesi strumentale integrano materiali che con- scita di forme acustiche instabili, che la liuteria
feriscono a questa musica nuova energia, schiu- classica aveva accuratamente attenuato: transitori
dendo nuovi spazi simbolici. dattacco e destinzione, profili dinamici in costan-
sicuramente difficile, senza avere la partitura te evoluzione, rumori, suoni complessi di massa,
sotto il naso, rendersi conto della complessit che suoni multifonici, granulosit, risonanze, ecc. Tut-
caratterizza le maggiori costruzioni romitelliane: ti questi procedimenti fluidi e fluttuanti erano gi
quel suo modo sottile di perseguire limbricazione stati scartati, o comunque mantenuti allo stato re-
di piani sonori distanti, nel progressivo perfezio- siduale, perch si muovevano in direzione del di-
namento di strategie tentate e ritentate senza so- sordine. Adesso si collocano al centro della crea-
sta (idee sviluppate nelle Domeniche alla periferia zione musicale9.
Archivio Ictus Ensemble

Fausto Romitelli (Aprile 2000, Bruxelles).


27
Questa riscoperta induce Romitelli a tentare una Quanto allelettronica vera e propria, appare fon-
dmarche originale, fondata sullidea di saturare data sullutilizzo di semplici generatori di frequen-
le morfologie spettrali e renderle cos sintomati- ze (come in La sabbia del tempo) o di rumore, tal-
che di una percezione alterata. Lintuizione fon- volta sul campionamento (come nei suoni usati in
damentale e per rendersene conto basti confron- An Index), sullelaborazione di specifici pa-
tare il finale di Saturne, il capolavoro di Dufourt, tchwork (Natura morta con fiamme) o sullimpor-
in particolare il disteso respiro di quelli che posso- tazione di materiali derivati dalluniver-so delle
no apparire come dei resti rappresi di un suono musiche attuali.
che ha superato il suo apice, con il finale di Pro- Le opere pi conosciute di Romitelli insistono su
fessor Bad Trip, Lesson II: la situazione dinamica questa idea, facendo ampio uso non solo delle so-
appare simile, ma come se limmagine cambias- norit, ma dei gesti strumentali del rock progressi-
se colore, sotto leffetto di un abbaglio o di una vo, compresi quelli fondati sulluso di pedali, infil-
solarizzazione. Il suono di Romitelli pi ibrido, trando un po dappertutto effetti di loop, satura-
esausto o, con una parola che ripeteva molto spes- zione e distorsione, applicati allo strumentario
so, allucinato. Si dir che il risultato dovuto al- classico (come nelle cadenze del violoncello, in
limpiego di strumenti elettrici: pu darsi, ma se Professor Bad Trip), ma anche originali superfici
vogliamo avere una prova di quanto profonda metalliche e rugosit derivate dallimpiego di stru-
fosse quella tendenza, possiamo rivolgerci anche a menti poveri (kazoo, armonica a bocca, guitar
lavori interamente acustici. Si confronti per esem- pitch pipe), frusci o anamorfosi prodotte sempli-
pio il carosello di figure immobili che Dufourt cemente con la voce (Domeniche alla periferia
mette in opera in un brano visionario per percus- dellimpero. Seconda domenica) o con il fischio
sioni come Plus Oultre (1990), lavorando sulle ri- (Cupio dissolvi o Professor Bad Trip III). Lim-
sonanze metalliche, ordinandole in sintesi stru- piego di brevi figure cellule di seconda minore
mentali e textures quasi corali, e il pi psichedelico o minuscoli profili segnati da una caratteristica
Golfi dombra (1993), puntellato di saturazioni e frenesia10 si accompagna a una strategia di de-
di flessioni anamorfiche: come se gli oggetti so- grado dei materiali, senza mai rinunciare alla
nori ci apparissero in una nuova luce, nel punto di sporgenza di alcune caratteristiche gestualit stru-
vista di una percezione alterata. mentali (come gli immancabili glissati lungo la ta-
Il rapporto di questa musica con lelettronica e stiera della chitarra elettrica distorta, ma anche
linformatica merita forse un chiarimento. Uscito del violino o del violoncello).
dai laboratori dellIRCAM, Romitelli era consa- Mentre condivide con Grisey la volont di ampli-
pevole del fatto che si tratta di un rapporto neces- ficare i transitori dattacco proiettandoli in una
sario, una sorta di seconda pelle per il composito- dimensione temporale, Romitelli accentua, ali-
re, e ammirava i colleghi e amici capaci di creare mentandosi di suggestioni letterarie (Henri Mi-
manipolando algoritmi. In quella pelle per non si chaux, Georges Bataille, Emil Cioran), artistiche
sentiva a suo agio, non avendo mai avuto la pa- (Francis Bacon, Gianluca Lerici) e musicali (Gia-
zienza di domare completamente un computer. cinto Scelsi, Jean Barraqu, ma anche di Michal
Ora, come accade tipicamente nei temperamenti Levinas) lanalisi di situazioni limite della perce-
geniali, il difetto si trasforma in virt. La soluzio- zione, segnate non solo dalla volont di ap-
ne che Ligeti aveva trovato per mettere a frutto profondire le microstrutture del suono, ma da
gli anni di apprendistato a Colonia, e che Grisey una ostentata violenza inflitta allimmagine natu-
aveva posto a fondamento della sua scrittura di rale e da un forte impatto emotivo. Il distacco
sintesi, diventa anche la base del suo savoir faire: dalla semplice seduzione sonora, ovvero da quel-
usare gli strumenti come generatori di frequenza, lo che, nelle conversazioni con gli amici e con i
costruire sculture sonore che vengono plasmate o colleghi definiva stizzosamente il joli son, era
rimodellate in funzione di un divenire sonoro che motivato dalla volont di non mettere mai la sua
tiene presente fattori come la densit, la granulo- creazione al servizio delle invasive tecniche di
sit, la brillantezza, linstabilit dinamica. Il para- persuasione del mercato globale. Se c un peri-
digma elettronico viene cos generosamente rein- colo che questa musica intende evitare, quello
carnato nella sintesi strumentale (la musica per il dellomologazione o, nei suoi termini, della mac-
film Lichtspiel, schwarz-wei-grau di Lszl donaldizzazione dellascolto11.
Moholy-Nagy, 1997, un esempio eloquente). Ma sarebbe sbagliato ricondurre la sua volont di

28
valorizzare il suono sporco a questunico motivo, 1
Cfr. Pierre Gervasoni, Des compositeurs curieux du mon-
che in fin dei conti potremmo definire, con i fran- de, Le Monde, 17 novembre 2001, p. 31.
2
Il musicologo vi trover un divertente gioco di scatole cinesi:
cofortesi, di critica sociale. Lo si avverte chiara- ingrandendo il dettaglio, quel primo accordo contiene sulla
mente allascolto: lesplorazione di questi territori verticale la morfologia dintervalli sulla quale sar poi disegna-
mossa da una schietta forma di desiderio. Pro- to il motivo straussiano e, in un certo modo, lintero brano. Si
prio in quanto non ancora consumato dalle retori- veda il puntuale confronto della partitura con il suo archetipo
straussiano svolto in due approfonditi saggi di prossima pub-
che culturali, il suono violento, solarizzato, defor- blicazione: Pierluca Lanzilotta, Azzoppare il tactus, mixare con
mato o granuloso assume, grazie alla sua instabi- il rumore: Audiodrome e gli ultimi progetti compositivi di Fau-
lit e al contesto nel quale viene inserito, il potere sto Romitelli, in Alessandro Arbo (a cura di), Oltre le periferie
di aprire la nostra immaginazione. Opera totale, dellimpero. Omaggio a Fausto Romitelli, Torino, Trauben, in
corso di stampa, e Luigi Manfrin, Rptition et dformation
altamente sinergica nel rendere incandescenti la chez Fausto Romitelli. Notes sur Dead City Radio: Audiodro-
parola, il suono e limmagine, An Index of Metals me, in Alessandro Arbo (a cura di), Anamorphoses: tudes
rappresenta il culmine di questo progetto, mo- sur luvre de Fausto Romitelli, Paris, Hermann, in corso di
strandoci che lidea di perseguire il degrado an- pubblicazione. Per unefficace introduzione si veda la nota di
sala che Paolo Petazzi dedica a questo lavoro in questo stesso
che lidea di portare i nostri sensi al confine fra al-
volume.
lucinazione e realt. 3
Pensiamo in particolare a Sense of doubt, nellalbum Heroes
Nata da uno sguardo disincantato sulluniverso (1977), associato alle immagini del film drammatico di Uli
mediatico che ci circonda, permeata da un biso- Edel, Christiane F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino (1981).
gno di attaccare le capillari forme di omologazio-
4
Eric Denut, Fausto Romitelli, Produire un cart, in Eric De-
nut, Musiques actuelles, musique savante, Paris, LHarmattan,
ne che lo attraversano, la musica di Romitelli ha 2001; versione italiana rivista dal compositore, Produrre uno
poche probabilit di trasformarsi in un prodotto scarto: low-fi e scrittura in Arbo, Il corpo elettrico, cit. p. 86.
artistico di largo consumo. Nondimeno, nei dieci 5
Cfr. le premesse teoriche che Romitelli aveva elaborato in un
anni che ci separano dalla sua scomparsa, la sua saggio del 1993 dal titolo Rsonances (ripubbl. in Alessan-
dro Arbo, a cura di, Le corps lectrique. Voyage dans le son de
fama che oggi varca i confini europei non ha Fausto Romitelli, Paris, LHarmattan, 2005, pp. 127-129). So-
smesso di crescere. Fra le ragioni di questa diffu- steneva in particolare (p. 129): Loggetto musicale deve risuo-
sione, ce n una che gli sarebbe sicuramente pia- nare. Devessere colto nella sua qualit di enigma, di allusione;
ciuto constatare: bene o male, quel graffito sono- deve tessere (tramare) una rete di corrispondenze segrete con
il nostro vissuto.
ro intriso di linee e colori sovraesposti, una son- 6
Questo riferimento rimane sicuramente visibile anche nelle
da capace di penetrare in profondit il nostro vis- composizioni pi mature, come osserva Michele Palozzo in
suto. Se quello che ci fa vedere non sempre una recensione del CD Anamorphosis apparsa su Ondarock,
confortante, il modo in cui ce lo fa vedere, quanto 2012 (Internet : http://www.ondarock.it/recensioni/2012_
mai sincero nel dare voce a squilibri, latenze o ec- faustoromitelli_anamorphosis.htm).
7
limpressione che aveva espresso nel corso di un incontro
cessi del sentire, autentica poesia. con i suoi allievi a Gorizia del quale avevo sinteticamente reso
Alessandro Arbo conto in Nuove Sincronie e Franco Donatoni a Gorizia ,
Nuova rivista musicale italiana, 2 avril-juin, 1991, pp. 326-327.
8
Aveva scritto Grisey in un saggio programmatico che allepo-
ca Romitelli amava citare: Notre principal apport consiste en
la liquidation des catgories figes au profit de la Synthse et
de lInteraction dune part, et en lapproche dune adquation
optimale entre le Conceptuel et le Perceptuel dautre part,
Grard Grisey, La musique : le devenir des sons (1982), in Id.,
crits ou linvention de la musique spectrale, a cura di Guy Le-
long, con la collaborazione di Anne-Marie Rby, Paris, MF,
2008, p. 45.
9
Hugues Dufourt, Musique, pouvoir, criture, Paris, Christian
Bourgois, 1991; Musica, potere, scrittura, trad. it. di Ettore Na-
poli, Milano/Lucca, Ricordi/LIM, 1997, p. 311.
10
Come ha scritto Marco Mazzolini (Lesson IV : bad trip intor-
no allo stile, in Arbo, Il corpo elettrico, cit. p. 53), le figure di
questa musica appaiono allascolto costantemente percorse da
una pronunciata agitazione nervosa, e da una allusivit irre-
quieta e barocca, ai limiti della schizofrenia.
11
Eric Denut, Fausto Romitelli, Produrre uno scarto, cit., p. 87.

29
An Index of Metals, immagine di Paolo Pachini e Leonardo Romoli.

30

Potrebbero piacerti anche