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LO STILE GYPSY JAZZ: ARZIGOGOLI SUGLI ARPEGGI

Bench oggigiorno si sia evoluto in varie forme, da quelle pi tradizionali


(Tchawelo Schmitt, Stochelo Rosenberg, Basily, Fapy Lafertin...) a quelle
contaminate da stili pi moderni (Biremi Lagrene, Robin Nolan, Mandino
Reinhardt, Dorado Schmitt...), si pu senzaltro dire che il cos chiamato Gypsy
Jazz, ovvero lo stile soprattutto chitarristico che origina da Django Reinhardt,
affondi le basi del suo linguaggio improvvisativo nel Jazz tradizionale.
Chi desidera avvicinarsi a questo modo di suonare dovr innanzitutto ascoltare
a fondo i prototipi, Django innanzitutto e i suoi vari gruppi storici, ma non solo,
anche i Grandi del periodo come Charlie Christian, Coleman Hawkins, Lester
Young, Art Tatum, Louis Armstrong, Benny Goodman, Lionel Hampton ecc. in
maniera da, per cos dire, farsi le orecchie al sound, alle frasi, alle scelte
melodiche e ritmiche tipiche.
Per i chitarristi: un altro studio molto importante deve essere dedicato al suono
della chitarra, che dipende innanzitutto dal tocco della mano destra e in
seconda battuta dallattrezzatura adatta: tipo di chitarra, corde, setup dello
strumento e plettro ma questo un altro capitolo, vedremo di approfondirlo a
suo tempo.

Per cominciare, potrei definire questo stile come arzigogoli sugli arpeggi.
Lo sviluppo della melodia si svolge spesso in verticale, cio segue su ogni
accordo di tonica le linee base degli arpeggi maggiori e minori, mentre sugli
accordi di dominante , oltre al loro arpeggio di settima di dominante
vengono spesso usati come soluzioni di tensione arpeggi diminuiti ed
aumentati. L'uso degli arpeggi nella costruzione della melodia ("sviluppo
verticale") tende ad essere pi rilevante delle scale ("sviluppo orizzontale").
Nella mia lunga esperienza di musicista e insegnante mi sono spesso trovato di
fronte a chitarristi (e altri strumentisti) di ottimo livello, preparatissimi per
quanto riguarda un approccio moderno allimprovvisazione, ma incapaci di
suonare con fluidit idee melodiche basate su semplici arpeggi maggiori,
minori e di settima di dominante. Lapproccio di questi antichi musicisti, invece,
era piuttosto pratico, non cerano la Berklee, le Scuole, i Seminari e le centinaia
di metodi, DVD, libri disponibili oggi! Si seguiva il giro degli accordi (ridotto
spesso agli accordi funzionali di base) svisando e infiorettando le note dei
rispettivi arpeggi. A mio avviso un approccio del genere non da considerarsi
adatto solo a stili vecchi, ma rappresenta una soluzione molto pratica per
creare piacevoli idee melodiche anche in altri stili!

Per concludere. Come nello studio di qualsiasi stile: impariamo prima a farlo
nella maniera pi rigorosa possibile. Poi, una volta padroneggiato, non esitiamo
a inserirci dentro le nostre varianti, la nostra esperienza musicale, i nostri
colori! Il Gypsy Jazz uno stile vivo, in continua evoluzione, aperto a influenze,
non come ad esempio il Dixieland, stile ormai fermo da tanto tempo a una
semplice rilettura. Come diceva (mi sembra) Jimy Hendrix "prima impara le
regole, poi infrangile" e non il contrario!

Dritta n1. Per creare tensione sullaccordo di settima di dominante si pu


semplicemente suonare un idea melodica basata sullarpeggio maggiore del
TRITONO: ad esempio, su un G7 (che risolver in CM o Cm) si pu suonare
unidea basata sullarpeggio di C#M semplice ma efficace!

Dritta n2. Su un accordo maggiore di risoluzione, provate a suonare idee


basate su un arpeggio maggiore UN TONO SOPRA: ad esempio se laccordo di
chiusura un CM, suonate su un arpeggio di DM ne verranno fuori note di
colore interessanti come la II (o IX), la VI (o XIII) e la Vb (o XI#) nota molto
bebop!

Dritta n3. Su un accordo di tonica minore, suonate idee basate sullarpeggio o


scala aumentati a partire dalla sua dominante: ad esempio, su un Cm suonate
sullarpeggio / scala aumentati a partire dalla nota G

Dritta n 4. Si possono sempre scambiare tra loro le tonalit relative, cio ad


esempio su un CM si pu suonare un arpeggio di Am, e viceversa ovviamente.

ESERCIZIETTO. Su una classica sequenza IIm /V7/ IM, in C ad esempio,


proviamo questa idea usando solo arpeggi maggiori: Dm = arpeggio di CM
G7= arpeggio di C#M CM=arpeggio di DM. Cercate unidea melodica e
muovetela cromaticamente in avanti DO, DO diesis, RE

Ed ora, un po di idee o patterns sviluppati attorno alle note di un semplice


arpeggio maggiore. Gli esempi sono in tonalit di C, si possono eseguire le
stesse variazioni anche su un arpeggio minore semplicemente spostando la
III indietro di un semitono (ma forse gi lo sapete) ovviamente questi esercizi
vanno PROVATI IN TUTTE LE TONALITA! Ogni strumentista trover le
diteggiature pi fluide e pratiche sul suo strumento. Quando avevo + o - 14
anni (molti anni fa) il termine improvvisare non si usava molto, al suo posto
era molto pi in voga il termine svisare in omaggio quindi alla mia vena
nostalgica, ho chiamato questi esercizi SVISATE. Buon lavoro!

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