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BACONE

Bacone individua l'obiettivo della scienza essenzialmente nella realizzazione del dominio dell'uomo sulla natura e si può considerare il
filosofo e    il profeta della tecnica

Francesco Bacone nasce a Londra il 22 gennaio 1561, studia a Cambridge e poi si trasferisce a Parigi. Una volta ritornato intraprende la
carriera politica. Con l'ascesa al trono di Giacomo I Stuart pul facilmente accedere a cariche e onori. Nel 1621 viene accusato
di corruzione ed è condannato a pagare 40 mila sterline e rinchiuso nella Torre di Londra. Il re condona a Bacone l'ammenda
economica e la prigionia ma, ritiratosi a Gorhombury, vi trascorre gli ultimi anni, morendo nel 1626.

Tutte le sue opere illustrano il progetto di una ricerca scientifica che applichi il metodo sperimentale a tutti gli ambiti del sapere e miri a
sviluppare applicazioni tecniche che garantiscono il dominio umano su ogni parte del mondo naturale. Prova di tale
concezione è la Nuova Atlantide (opera utopistica) in cui Bacone, volendo delineare una città ideale. L' isola di Bacone è un
''paradiso'' della tecnica. La società è descritta come un enorme laboratorio sperimentale, in cui si cerca di scoprire le forze
nascoste della natura. I ritrovati e le invenzioni di tutto il mondo vengono realizzati e sfruttati a vantaggio della comunità.

I SAGGI (prima opera)

Bacone non rivolge l'attenzione soltanto al mondo della natura. La sua prima opera sono infatti ''Saggi'' che contengono analisi di vita
morale e politica in cui si fa ricorso alla sapienza degli antichi.

Ma il maggior impegno di Bacone è rivolto all' Enciclopedia delle scienze che avrebbe dovuto rinnovare completamente la ricerca scientifica
portandola a svilupparsi su base sperimentale, comprende le scienze che si fondono sulla memoria,sulla fantasia e sulla
ragione. Di tutte queste scienze Bacone avrebbe dovuto definire le direttive di un'opera ''L'intauratio magna''. Di questo
progetto realizza solo il NUOVO ORGANO dedicato ad illustrare la logica sottesa al procedimento scientifico.

IL NUOVO ORGANO della scienza (metodo)

Il Nuovo Organo di Bacone consiste nell'esposizione di una logica del procedimento tecnico-scientifico, che viene contrapposto alla logica di
Aristotele. Per Bacone con essa si vince l'interlocutore avversario, con quella nuova si vince la natura che è il compito della
scienza. Bacone vede la scienza interamente al servizio dell'essere umano e l'essere umano come interprete della natura, che
conosce e mette a frutto ciò che ha potuto comprendere dalla natura. SAPERE è POTERE= non si vince la natura se non si
conoscono le sue regole. L'intelligenza umana ha bisogno di STRUMENTI per penetrare nei segreti della natura e dominarla.
Gli strumenti sono gli ESPERIMENTI che vanno adattati tecnicamente allo scopo che si vuole raggiungere. Per Bacone la
semplice esperienza non basta, perchè procede a caso e senza direttiva. L'esperienza deve essere Ordinata e Matura.

Il connubio tra mente e universo non può avvenire con i pregiudizi. Bacone oppone l'interpretazione della natura all' anticipazione della
natura: L'anticipazione della natura prescinde dall'esperimento e consiste in un passaggio teorico immediato dall'esperienza;
L'interpretazione della natura si addentra con metodo e con ordine nell'esperienza e ascende senza salti e per gradi.

IL SUPERAMENTO DEI PREGIUDIZI della mente

Per indicare le ANTICIPAZIONI della mente, Bacone usa il termine IDOLI: designa il ''simulacro'' ovvero l'immagine che colpiva gli organi di
senso e si andava a collocare nella mente umana, contribuendo a costruire un'anticipazione. Le anticipazioni sono intesi come
''pre-giudizi''.
Ce ne sono 4    tipi: 1 dalla natura dell'intelletto umano 2 dalla mente dei singoli individui 3 dal linguaggio 4 dalla dottrina filosofica

1) IDOLI DELLA TRIBù: l'intelletto umano è portato a vedere nel mondo naturale più armonia di quella esistente. La mente umana è
impaziente e nega del mondo ciò che non riesce a spiegare. Causa di ciò è l'inefficienza dei sensi

2)IDOLI della SPELONCA: sono legati ai singoli individui e dipendono dalla natura propria e dall'educazione ricevuta.

3)IDOLI DELLA PIAZZA derivano dal linguaggio: gli uomini credono di dominare il linguaggio ma spesso le parole acquistano con il tempo un
significato indipendente e slegato dall'originale. Si dividono in cose esistenti o cose inesistenti.

4)IDOLI DEL TEATRO dipendono da dottrine filosofiche erronee o da dimostrazioni fallaci. La verità come figlia del tempo: essa di rivela
all'uomo gradualmente grazie agli sforzi che si accumulano

IL METODO SCIENTIFICO

Per Bacone la ricerca scientifica non può fondarsi solo sui sensi nè solo sull'intelletto e il procedimento che realizza meglio questa
collaborazione è L'INDUZIONE, cioè raccolta e selezione dei dati e quindi alla loro interpretazione razionale e al controllo
sperimentale di questa interpretazione. Diverse fasi del metodo:

-I fenomeni osservati devono essere ordinati e classificati e sevono le TAVOLE(che sono elenchi). Si deve in pratica raggruppare tutti quei
casi che sembrano manifestazioni dello stesso fenomeno.

1 TAVOLE DELLA PRESENZA raccolgono i casi in cui un fenomento si presenta;

2 TAVOLE DELL'ASSENZA raccolgono i casi in cui lo stesso fenomeno non si presenta;

3 TAVOLE DEI GRADI che raccolgono i fenomeni in gradi diversi.


-Si avvia una prima fase ''negativa'' che consiste nell'escludere le cause incompatibili.

-Poi si passa alla ''PRIMA VENDEMMIA'' fase di formulazione di una prima ipotesi mediante ripetuti esperimenti, che Bacone chiama
ISTANZE PREROGATIVE che consistono nell'interrogare la natura. L'ISTANZA CRUCIALE: che consiste nell'equilibrare due
possibilità che paiono ugualmente probabili dimostrando la connessione necessaria del fenomeno indigato con una delle due
''nature''.

IL METODO DI BACONe si presenta come una selezione e interpretazione razionali di dati empirici. Usa una METAFORA: Bacone paragona
gli ''empirici'' alle formiche (che si limitano ad accumulare dati senza interpretarli) e i ''razionalisti'' ai ragni(che ricavano da se
stessi la loro tela    così come i razionalisti ricavano dal loro intelletto le loro dimostrazioni.

Il metodo scientifico di Bacone invece è paragonato al lavoro delle api che prendono il nettare(colgono informazioni) e poi lo lavorano
trasformandolo in miele. In questo modo Bacone accosta la pratica all'intelletto.

L'INDUZIONE COME RICERCA DELLE FORME

Il processo induttivo di Bacone tende a stabilire le cause dei fenomeni naturali che coincidono con le forme ossia con le ''cause formali''
aristoteliche. Bacone accetta la distinzione aristotelica delle 4 cause: materiale, formale, efficiente e finale ma elimina subito
la causa finale poichè sterile: Bacone vede questa ricerca per trovare i motivi della glorificazione di Dio e non di individuare
nozioni scientifiche. Inoltre le cause materiali e efficienti sono inutili per la scienza vera. Rimane solo la causa formale, la
conoscenza delle forme che Bacone tratta in modo diverso da Aristotele: la forma per Aristotele era un principio LOGICO-
ONTOLOGICO, per Bacone è un principio GEOMETRICO-MECCANICO.

Bacone distingue in ogni fenomeno naturale 2 aspetti:

LO SCHEMATISMO LATENTE cioè la struttura nascosta dei corpi celesti considerati statisticamente; IL PROCESSO LATENTE cioè il movimento
che porta i corpi alla realizzazione della loro forma.

La forma quindi è: 1 la struttura e lo schema che costituisce un fenomeno definendolo 2 La legge che presiede al fenomeno facendo si che
esso si generi e si produca.

L'induzione baconiana non presenta la MATEMATICA, non le riconosce alcuna funzione nella ricerca scientifica. La vera grandezza di Bacone
è nell'aver riconosciuto la connessione tra SCIENZA e POTERE UMANO sulla natura.

GALILEO GALILEI

Galilei nasce a Pisa 1564 in una famiglia di media borghesia e si trasferisce a Firenze dove compie gli studi di letteratura e di logica. Nel 1581
per    volere del padre si iscrive a medicina dell'Università di Pisa ma ritorna a Firenze, dove studia matematica. Comincia le
sue prime osservazioni fisiche e scopre l'ISOCRONISMO delle oscillazioni pendolari. A Galilei viene assegnata la cattedra di
matematica all'Università di Pisa per 3 anni dove formula la LEGGE di caduta dei gravi. Poi ottiene la cattedra di matematica a
Padova dove trascorrerà 18 anni sereni. Con l'invenzione del cannocchiale si apre la serie di grandi scoperte astronomiche
annunciate nel SIDEREUS NUNCIUS. Queste scoperte lo porteranno ad entrare in conflitto con gli aristotelici e con le gerarchie
ecclesiastiche.

LA FRATTURA CON LA CHIESA E L'ISOLAMENTO

Il saggiatore che lo porta in conflitto con il padre gesuita Orazio Grassi

Il DIALOGO sopra i due MASSIMI SISTEMI del Mondo il tolemaico e il copernicano, il dialogo viene pubblicato nel febbraio del 1632 e a
settembre Galilei è costretto a presentarsi al tribunale romano del Sant'Uffizio. Inizia quindi un lungo processo che si protrae
per un anno e si conclude con l'abiura di Galileo, per evitare il carcere a vita come condanna. Galilei verrà messo in confino ad
Arcetri assistito dalla figlia. Ad Arcetri scrive i ''DIscorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze'' (teoria
della resistenza dei materiali e la dinamica. L'8 gennaio 1642 muore.

Galileo combatte per la libertà della scienza come necessità storiaca di prima importanza contro l'autorità religiosa della Chiesa e contro
l'autorità culturale degli aristotelici.
DIBATTITI RELIGIOSI E ARISTOTELICI

-Il problema dei rapporti tra la scienza e la fede viene affrontato da Galilei nelle ''LETTERE COPERNICANE''. Ciò che deriva dalle lettere è che
la natura e la Bibbia derivano entrambe da Dio e esse non possono contraddirsi tra loro e bisogna interpretare la Bibbia per
due motivi: 1 Il linguaggio nella Bibbia è antropomorfico e adatto alle conoscenze delle persone, mentre la natura ha un
linguaggio matematico; 2 Egli osserva che la Bibbia non ha principi che illustrano le leggi della natura ma verità che
riguardano il destino ultimo dell'essere umano. In sintesi è l'interpretazione della Bibbia che deve adattarsi alla scienza.

-Galileo inoltre va contro gli Aristotelici che sono attaccati ai testi, affermando che il mondo sta come Aristotele scrisse e non come vuola la
natura. Gli aristotelici continuano a soffrire di un DOGMATISMO ANTI-SCIENTIFICO (nei DIALOGHI, avendo osservato un
cadavere umano e costatato che i nervi partissero dal cervello e non,come diceva Aristotele, dal cuore, sentì un aristotelico
affermare il contrario)

LE SCOPERTE FISICHE e ASTRONOMICHE:

Fisico ed astronomo, e dimostra la rotazione e rivoluzione della Terra, aderendo al pensiero di Keplero e aderendo alla teoria eliocentrica di
Copernico, confutando le teorie aristoteliche.

I principi elaborati dallo scienziato sono: il principio di inerzia secondo il quale, un corpo, se non disturbato, conserva indefinitamente il
proprio moto; e la relatività del movimento che enuncia che non è possibile stabilire esperienze e osservazioni compiute
stando all'interno di un sistema fermo e senza punti di riferimento esterni.

Scopre i 4 maggiori satelliti di Giove, studia la Via Lattea e inventa il telescopio, acquisendo informazioni precise sulla superficie della Luna,
scoprendo la sua natura rocciosa e irregolare. Inoltre studia e scruta il Sole, osservando delle macchie in movimento. Alla luce
di queste scoperte pubblica un trattato astronomico: il SIDEREUS NUNCIUS.

Secondo la fisica aristotelica la velocità di caduta dei corpi era direttamente proporzionale al peso dei corpi stessi. Galileo invece affermerà
che i corpi cadono con la stessa velocità, qualunque sia il loro peso. L'unico vincolo che permette alla pietra di cacere prima di
una piuma è l'aria: in assenza d'aria i corpi cadrebbero alla stessa velocità.

LA DIFESA DEL COPERNICANESIMO NEL DIALOGO

Per rappresentare la teoria geocentrica, Galilei delinea il personaggio di SIMPLICIO(dalla mentalità tradizionalista e conservatrice) che
appoggia le idee aristoteliche. Per difendere la teoria copernica usa SALVIATI. Il ruolo di mediatore è attribuito a SAGREDO
che simpatizza con le due dottrine.

IL DIALOGO è diviso in 4 giornate:

1 LA PRIMA GIORNATA accusa la distinzione aristotelica tra il mondo celeste e terreno

2LA SECONDA GIORNATA è dedicata alla confutazione degli argomenti contro il moto della Terra. ''PRINCIPIO di RELATIVITà GALIELIANA''
secondo cui è impossibile decidere in un sistema chiuso.

3NELLA TERZA GIORNATA dimostra il moto di rotazione della Terra esaltando la semplicità della concezione copernicana a discapito della
complicata tolemaica.

4 NELLA QUARTA GIORNATA Galilei espone la propria dottrina delle maree attribuendo lo spostamento delle masse d'acqua all'effetto della
rotazione della Terra attorno al proprio asse.

METODO DI GALILEI

Importante attribuito a Galilei è l'individuazione di un metodo di ricerca. Galilei applica un metodo che si articola in due momenti
fondamentali: il momento risolutivo o analitico, e il momento compositivo o sintetico.

1 il primo consiste nel risolvere un fenomeno complesso nei sui elementi semplici misurabili; 2 il secondo consiste nel formulare un' ipotesi
teorica che spiega il fenomeno studiato.
METODO GALILEIANO consiste in:    MOMENTO RISOLUTIVO o ANALITICO= osservazione del fenomeno, risoluzione del fenomeno in
elementi semplici, misurazione matematica dei dati.

UN MOMENTO COMPOSITIVO o SINTETICO= formulazione di un ipotesi, esperimento, formulazione della legge matematica.

Come si arriva a formulare un'ipotesi? Ci sono due strade:

-La sensata esperienza, ossia l'osservazione dei fenomeni che è un procedimento INDUTTIVO, ossia un metodo di ricerca in cui si osservano
i singoli fenomeni per ipotizzare una legge che li accomuna tutti.

-Le necessarie dimostrazioni sono invece ragionamenti logico-matematici che lo scienziato porta avanti partendo da una sua personale
intuizione o supposizione. E' un procedimento DEDUTTIVO perchè parte da premesse per arrivare a una tesi precisa.

DEDUZIONE e INDUZIONE non si escludono, anzi dimostrano reciprocità

Per Galilei la matematica costituisce la nuova ''logica'' della fisica ed è strumento di scoperta scientifica. L'esperienza di cui parla Galileo non
è quella immediata che può essere ingannevole bensì quella teorico- matematica, che può essere verificata in laboratorio.

Non dobbiamo cercare il PERCHè la natura opera in un certo modo, ma soltanto come opera. Lo scienziato deve occuparsi solo delle leggi
che regolano i fatti.

Soltanto chi conosce il linguaggio matematico è in grado di decifrare le leggi naturali. Galileo si ispira a delle IDEE FILOSOFICHE nel suo
metodo:

1 Struttura matematica del cosmo 2 Distinzione tra proprietà soggettive e oggettive degli oggetti 3 natura uniforme 4 l'uomo e Dio e con
stesso grado di certezza.(2+2=4 è vero sia per Dio sia per l'uomo)

Galileo nutre assoluta fiducia nellla validità del rapporto di Causa e Effetto. Possiamo quindi definire Galilei un ''realista'', nel senso che
sostiene un'identità tra pensiero e essere, cioè la conformità tra la natura dimostrata dalla scienza e la natura quale essa è
oggettivamente.

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