Sei sulla pagina 1di 8

Galileo Galilei

Metodo scientifico e principio di autorità


Galileo Galilei fu il primo a distinguere la scienza dalla filosofia: il filosofo era anche
scienziato. Egli definisce il metodo scientifico e mette in discussione il principio di autorità di
Aristotele, per secoli il sistema aristotelico tolemaico (dei pianeti perfettamente sferici ed
incorruttibili posti ad un centro che era la terra) era riconosciuto da tutti come vero.

Tycho Brahe e Keplero


Erano due scienziati che utilizzavano il metodo scientifico, con metodo induttivo (raccolta
dati): dal dato di realtà, dall’esperienza, dal dato particolare si arriva a una legge generale.
Tycho ha osservato con un cannocchiale artigianale una cometa (definita cometa di Brahe),
ha raccolto dati e scoperto che, a differenza dell’idea aristotelica, le stelle si muovevano.
Keplero, in seguito alla scoperta di Brahe, ha definito l’orbita ellittica: di cui il sole occupa
uno dei due fuochi. I risultati dei due misero in discussione il sistema tolemaico: le stelle e
pianeti si muovono e contemporaneamente ruotano intorno al sole (compiono delle orbite
ellittiche). Di conseguenza l'universo è eliocentrico.

Opere
● 1610, Sidereus Nuncius : ribadisce che le tesi aristoteliche tolemaiche non sono più
valide
● 1623, Il Saggiatore : distingue le qualità oggettive dalle qualità soggettive
● 1632, Dialogo sui massimi sistemi del mondo : definisce le sue tesi come soltanto
ipotesi matematiche

Come intendeva il mondo?


Il mondo era un libro scritto aperto, con regole matematiche.

- I domenicani (Chiesa) sostenevano che le tesi eliocentriche fossero sbagliate perché


nella Bibbia Giosuè fermò il sole.
- Galileo rispose che egli non negasse Dio, ma quest’ultimo strutturò l’universo
secondo leggi matematiche e l’uomo ne conosce solo alcune; la Bibbia è un libro
scritto in linguaggio umano poetico per poter essere compreso ma non ha niente di
scientifico. La scientificità dell’universo sta nel fatto che Dio ha strutturato il mondo
secondo leggi matematiche .

Il metodo di Galileo è sia deduttivo che induttivo


➢ Deduttivo = formula una proposizione generale che vale anche per il particolare:
“l’universo è strutturato secondo leggi matematiche “, la mente di Dio e la natura
seguono leggi matematiche (proposizione generale su cui fonda tutto). La Bibbia e i
vangeli sono libri simbolici: nati solo per far capire all’uomo la mente di Dio.
Basandosi su questa legge generale lo scienziato, per Galileo, formula delle ipotesi.
Es. Tutti i pianeti girano attorno al sole.
➢ Induttivo = quando lo scienziato formula un’ ipotesi, la deve verificare nell'esperienza,
ovvero, nella concretezza.
Es. I pianeti girano intorno al sole, Cannocchiale -> dati -> verifica.
Per verificare l’ipotesi si hanno due fasi:
1- raccolta di dati = che devono essere quantità misurabili, Galileo distingue le
Quantità Oggettive (misurabili, distanza e tempo) e le Quantità soggettive (non
misurabili, colore e forma).
2- esperimento = simulo il contenuto dell’ipotesi per verificare la sua veridicità.

N.B. la parte deduttiva ci consente di formulare delle ipotesi che poi andranno verificate nella
parte induttiva del metodo, quindi andando nel particolare.
“Alle certe ipotesi devono corrispondere le sensate esperienze “.

Francis Bacon
È un filosofo inglese, più o meno coetaneo di Galileo, nasce nel 1561.

Differenze con Galileo:


• Galileo ha dato un contributo filosofico importantissimo per il metodo.
• Bacone, ha delineato la potenza della scienza per capire i fenomeni per dominare la
natura, per incentivare il progresso (scienza = progresso).

Scienza = Progresso ?
Perché è fondamentale per conoscere la natura e dominarla.
Se si conosce la forza di gravità, si possono migliorare le costruzioni architettoniche.

”Nuovo Organum “, Opera


Organ è un termine greco che usa Aristotele per definire la logica, che è la chiave per capire
come funziona la realtà. Bacone vuole che la realtà sia capita attraverso la scienza: invece
non basta più pensare. Il pensiero e la ragione sono alla base del metodo scientifico. Lui
stesso dirà che la conoscenza è potere: la conoscenza scientifica del mondo ci consente il
potere e il progresso. Nel “Nuovo Organum" Bacone definisce la memoria come la base
delle discipline storiche, mentre la letteratura e la poesia si fondano sull’immaginazione; ma
la ragione umana è alla base della scienza. Infine, la scienza ha un metodo preciso: deve
ripulirsi di pregiudizi, immaginazioni e false credenze (ciò che non è sperimentabile con i
sensi). Il metodo scientifico è solo induttivo. Lo scienziato deve raccogliere dati, vedere cosa
c’è e cosa non c’è, e confrontarli continuamente. Il contributo di Bacone è stato più utile per
la biologia. Con quest’opera l’intento dell’autore, è quello di fondare una nuova logica
scientifica opponendosi al razionalismo greco.

“Nuova Atlantide”, Opera


Anno 1629, nell’opera precisa che, per applicare la razionalità scientifica ed applicare la
realtà con il metodo scientifico, bisogna ripulire la mente da ogni forma di pregiudizio. La
nuova Atlantide è un'utopia: forma letteraria che consiste nella costruzione di un mondo
immaginario con delle caratteristiche migliori rispetto al presente. (1984 = distopia = mondo
immaginario con caratteristiche peggiori rispetto alla propria contemporaneità). Si chiama
Nuova Atlantide: “Atlantide” esiste già, è un mondo immaginario creato da Platone; “Nuova”,
in modo simbolico, perché vuole fondare una nuova logica di razionalità scientifica, una
nuova visione (rinnovamento).
Bacone insulta Platone: secondo lui scrive opere a caso (senza dati scientifici).
In questa isola utopica si ha all’interno una città che si chiama Ben Salem (Unione dei nomi
Betlemme e Gerusalemme ) perché è la città della rinascita.
È la città della rinascita perché si basa sul progresso tecnologico. Il suo intento era
immaginare un futuro di pace, basato sul progresso tecnico scientifico.
L’uomo nella nuova Atlantide non ha più limiti. E chi ci vive? Ci vivono gli scienziati (mercanti
della luce), provenienti da tutto il mondo, che collaborano raccogliendo dati e facendo
esperimenti. Il protagonista dell’opera è un naufrago, che per caso arriva su Nuova
Atlantide, ove viene accolto e proprio qui scopre che gli uomini eliminano ogni forma di
pregiudizio, loro vivono per la scoperta scientifica. Il progresso scientifico migliora la vita
umana. La mente umana è piena di pregiudizi, idola, che sono quelle convinzioni,
superstizioni che ci condizionano; ma non sono idee che hanno valore di verità perché non
hanno niente di scientifico e niente di vero.

Forme di pregiudizio
1- PREGIUDIZIO SULL’ORDINE NATURALE
Gli uomini, in generale, per comodità, tendono ad immaginare la natura (universo) con un
ordine (che tutto ciò che accade abbia un ordine).
Questo pregiudizio che l’universo segue un’ordine va eliminato; abbiamo solo i 5 sensi per
capire se la natura è ordinata.
2- PREGIUDIZI SULL’ABITUDINE
È sempre successo così allora automaticamente lo penso, pregiudizi più individuali.
Es. Hume dice che noi siamo abituati a veder sorgere il sole ogni mattina ma potrebbe
succedere che ci svegliamo e non sorge più perché è una stella.
Lo scienziato non da niente per scontato.
3- PREGIUDIZI DEL LINGUAGGIO
Il linguaggio umano è un linguaggio impreciso, perché secondo lui bisogna quantificare le
cose per far sì che siano precise. La fortuna è un pregiudizio, i termini relativi sono imprecisi.
Lo scienziato deve utilizzare un linguaggio il più preciso.
4- PREGIUDIZI LEGATI ALL’IDEOLOGIA
Noi nasciamo in una società, in un contesto sociale in cui ci sono pregiudizi, ideologie
(narrazioni) basate sul contesto sociale. Secondo lui infatti le ideologie sono pericolose
perché riempiono la mente di pregiudizi.
Bacone dirà: “la verità è figlia del tempo e non dell’autorità”, di conseguenza mette in
discussione anche il principio di autorità, una cosa va verificata scientificamente.

Pulita la mente da questi pregiudizi si è pronti per il metodo scientifico induttivo:


1. Raccolta dati;
2. Elabora delle tavole seguendo i dati (presenza, assenza, comparazione)
3. Formulazione di un’ipotesi
4. Esperimento che verifica l’ipotesi

Rispetto a Galileo, Bacone, formula l’ipotesi dopo la raccolta di dati.

Cartesio
Si chiede : “Cos’è che non lascia dubbi in questo mondo?”
La morte? No, lascia dubbi.
Cartesio usa il dubbio come metodo, lo applica a tutto!

La prima opera che analizziamo si chiama “il discorso sul metodo”.


Più di altri filosofi Cartesio darà importanza al metodo. Egli è un filosofo razionalista, per lui
infatti, ogni uomo è dotato di ragione (che deve guidare la vita dell’uomo permettendogli di
distinguere il vero dal falso).
Come diceva Socrate: “La ragione è ciò che ci distingue dagli animali”.
Tuttavia Cartesio fa un discorso, anche molto attuale, secondo il quale non è sufficiente
nascere con la ragione, poiché la ragione va applicata, messa in pratica.
Dunque, se per essere uomini razionali, bisogna applicare la ragione, allora servirà un
metodo da seguire. Cartesio parla infatti della necessità di un metodo che sia: vero, valido e
universale (applicabile ad ogni campo del sapere).

N.B. A differenza di Galileo e Bacone, è un metodo deduttivo matematico.

● In comune con Galileo : la natura = grande libro scritto con leggi matematiche.
● Differenza con Galileo : Galileo ha un metodo induttivo, concreto, basato
sull’esperimento scientifico.

4 Regole fondamentali del metodo cartesiano


1. Regola dell’evidenza:
Il metodo deve fondarsi sull’evidenza (ciò che è chiaro e distinto ).
Chiaro, non lascia dubbi. Distinto, non si confonde con il resto.
2. Dividere in parti semplici ciò che è complesso:
Per affrontare qualcosa che sembra irrisolvibile, lo devo dividere in parti semplici.
3. Ricomporre le parti semplici nella loro unità:
Ora il problema che prima sembrava complesso è chiaro.
4. Verifica:
Ora controllo ciò che ho fatto; questa non è una verifica sperimentale, è una verifica
matematica astratta.

➢ Il metodo si fonda sull’evidenza, su ciò che non lascia dubbi.

Opera più importante Cartesio : Meditazioni Metafisiche.

È un metodo metodico (tutto in dubbio) e iperbolico (applicato a tutta la realtà).


1- I sensi sono una forma di evidenza? No, possono essere compromessi.
2- La matematica è evidente? No, nessuno garantisce che le verità siano vere.
3- È evidente la realtà che ci circonda? No, potrebbe essere un sogno/illusione.
Se ci sono dubbi allora non può essere evidente.

C’è una cosa certa: IL PENSIERO


Nel momento in cui dubito sto pensando, nulla può togliermi la certezza del pensiero anche
se il pensiero è sbagliato. Cartesio parte dal fatto che ciò che pensa esiste.
Lui parte da una premessa: “io penso e quindi esisto “ = “cogito ergo sum”.
L’esistenza e il pensiero non sono separabili: se qualcuno pensa allora esiste.
Tutto ciò che produce pensiero esiste. Nulla mi toglie il fatto che sto pensando.

Def. Il pensiero è l’attività della mente, che produce immagini mentali, tutto ciò che
percepisco come mio, capacità di desiderare qualcosa.
Scoperta l’evidenza certa del pensiero, la realtà esiste? Come si fa a dimostrare che la
nostra esistenza non è un sogno e che il mio pensiero non mi inganna?
Per dimostrare l’esistenza del mondo al di fuori del pensiero: utilizza l’idea di Dio.
L’idea di Dio è perfetta, quindi, non può averla creata il mio pensiero.
Il pensiero è evidente, esiste, ma non è perfetto: dubita, fa errori, viene illuso.
L’idea di Dio, è un’idea innata: stava nel pensiero dell’uomo ancora prima che l’uomo
nascesse, gliela mise Dio stesso.

Prove dell’esistenza di Dio:


• L’idea di Dio stesso è al di fuori di me (idea innata);
• Ha generato l’uomo (se l’uomo si fosse creato da solo si sarebbe fatto perfetto);
• Dio siccome è perfetto, allora esiste (tutto ciò che è perfetto non manca di nulla);

N.B. EVIDENTE è diverso da PERFETTO


Il pensiero è evidente da se stesso, ma il mio pensiero deriva da Dio e l’esistenza della
realtà esterna è garantita da Dio, poiché Dio ha creato tutto .
Le verità matematiche sono garantite da Dio perché Dio non mi inganna, inoltre Dio
garantisce anche l’infallibilità della ragione umana (crea la mente umana come perfetta, poi
l’uomo non usa o usa male la ragione).
Cartesio vuole insegnare all’uomo l’utilizzo della ragione senza commettere errori.

Dio è sostanza, ma sostanza esiste grazie a Dio.


Dio che è la sostanza vera e propria: non ha bisogno di nulla per vivere.
Sul mondo terreno ce ne sono altre due dipendenti da Dio: sostanza pensante (il pensiero,
res cogitans) e sostanza materiale (la materia, res extensa).
Per Cartesio la sostanza pensante (mente=ragione=pensiero), la hanno solo gli uomini e
non gli animali.

Caratteristiche sostanza pensante:


1. È libero;
2. È inestesa;
3. È eterno;
4. È immateriale;

Caratteristiche sostanza pensante:


1. Possiede un corpo (qualità primaria e soggettiva della materia);
2. È estesa;
3. Ha un movimento;
4. Ha una durata nel tempo;
La materia ha delle qualità secondarie soggettive: odore, colore, forma, suono, ecc…

Il corpo umano va in automatico, è governato dalla mente; è esteso, ha una durata, ma non
è libero (obbligato alle leggi meccaniche della natura).

Per far interagire mente e corpo, la ghiandola pineale


Cartesio inventa una ghiandola pineale (che non esiste nel corpo umano).
Il corpo gli manda degli impulsi ed essa li traduce in pensieri.
Il pensiero, essendo libero, decide se dominare o meno il corpo.
Tutto questo cosa ha di scientifico?
Cartesio nella separazione tra sostanza pensante e sostanza materiale ha separato l’ambito
scientifico da quello metafisico. La sostanza materiale è fatta di soli corpi e leggi
meccaniche, e si indaga con metodo scientifico. La metafisica riguarda la sostanza
pensante.

N.B. Importante conseguenze sulla divisione tra sostanza pensante e materia.


Ha degli effetti sul pensiero scientifico, perché significa separare la metafisica da tutti gli
esperimenti in cui vengono ben espressi i movimenti, il peso e il tempo della materia.

David Hume
Hume è un filosofo scozzese, il quale, a differenza di Cartesio e Bacone che scrivono nel
1600, scrive circa un secolo dopo (metà 1700). Il suo pensiero politico è fortemente
influenzato da John Locke.

EMPIRISMO
Lo riprende da John Locke, ed è una dottrina filosofica secondo cui il fondamento della
conoscenza umana è l’esperienza: ha a che fare soltanto con i corpi e ciò che è materiale, si
basa su ciò di cui faccio esperienza diretta con i 5 sensi (contrario di Cartesio). Secondo la
dottrina empirista la conoscenza umana non deriva da Dio, egli viene escluso perché non so
se esiste davvero.

La mente umana alla nascita è una tabula rasa.

➔ Cartesio : mente umana nasce già con la ragione (datagli da Dio).


➔ Hume : mente umana è un foglio bianco e tramite i 5 sensi si arricchisce (entra in
contatto con il materiale empirico -ciò con cui faccio esperienza-).

Le verità matematiche si imparano con l’esperienza.


L’esperienza fornisce dati che la mente elabora e apprende.

SCETTICISMO
Gli scettici, non danno nulla per scontato, non accettano nulla come dogma.

Su cosa Hume è scettico?


Esclude, in modo totalmente contrario a Cartesio, la possibilità di una conoscenza/verità
eterna, assoluta, certa, valida.
Hume preferisce il controllo critico del sapere: tutto ciò che si apprende va analizzato,
controllato e messo in discussione, senza pretendere di poter arrivare a conclusioni
definitive.
➔ Cartesio propone una ricerca di verità certe e un razionalismo assoluto, per lui la
facoltà della ragione è illimitata.
➔ Hume fa il contrario, ragiona sui limiti della conoscenza umana e sui limiti del sapere
e non ha la pretesa di raggiungere una verità critica.

Per Hume quando si parla in generale di sapere e di conoscenza, bisogna partire


inevitabilmente da considerare le facoltà mentali umane.
Per conoscere l’uomo, bisogna conoscere la sua mente: “L’uomo è la sua mente”.

Fare esperienza
Significa percepire, tramite i nostri sensi o le nostre emozioni, la realtà: tutto ciò che
percepisco diventa un dato nella mia mente.

Trattato sull’intelletto umano


Percezione : tutto ciò che può essere presente nella mente, sia che esercitiamo i sensi sia
che siamo mossi dalle emozioni.

2 tipi di percezione (la differenza dipende dalla durata temporale):


• Impressione, percezione momentanea/istantanea. Ciò che ha impatto sulla mia mente
attraverso i sensi. È di impatto. Es. Occhio vede qualcosa.
• Idea, pensiero, percezione ricordata. Dal ricordo di quell’impressione genero idea.

Tramite le parole, parliamo di impressione uditiva.


La mente umana associa le idee tra loro per formare un’immagine che diventa ricordo. Per
le idee più complesse, è sempre in atto una relazione tra idee semplici.

3 principi associativi tra le idee:


• Associazione per somiglianza. Es. Vedo un pelato che mi ricorda Joe Bastianich.
• Associazione per contiguità. Per vicinanza spazio-tempo. Es. 2021 sembra 2020.
• Associazione per causa ed effetto. Accade a e ne consegue b. Tutto ciò che accade ha
una causa (o ha un effetto). Es. Stecca colpisce palla, palla si muove.

★ Hume criticherà il principio di causalità (causa -effetto), secondo lui le uniche


conoscenze di cui ho più certezza sono le idee che si generano dalle impressioni
(idee pure, separate, non ancora associate). Le idee vengono associate dal principio
di causa-effetto (es racchetta + pallina ) ma questa associazione non esiste
nell’esperienza.

Collegando le idee che provengono dalle impressioni, abbiamo la conoscenza.


Essa si suddivide in:
1. Relazione tra idee, ovvero conoscenza della matematica. Definisce questa
conoscenza a priori, le conoscenze della matematica sono basate su relazioni tra
idee che possono anche fare a meno dell'esperienza.
2. Materia di fatto, la fisica e le conoscenze della natura (scienze) si basano sui fatti a
posteriori.

Novità Hume critica l'idea di razionalismo come certa, perfetta ed infallibile.


Nella conoscenza dei fatti, noi abbiamo le singole idee che derivano dall'esperienza, ma per
analizzare i fatti della natura noi dobbiamo connettere le idee che derivano dall'esperienza.

COME? Con il principio causa-effetto


Ma secondo Hume l'unica cosa certa è la singola esperienza, il legame causa-effetto è uno
schema mentale che l'uomo applica alla natura. Percezioni unica cosa certa.

Queste questioni vengono argomentate nel Trattato della Natura Umana.


La natura non è strutturata secondo leggi matematiche: è l'uomo che studia la natura
secondo leggi matematiche.

N.B. Le conoscenze basate sul principio di causa-effetto ci danno delle indicazioni pratiche,
che ci migliorano la vita. Es. Le previsioni del tempo.
N.B. Le anticipazioni e le previsioni non hanno una certezza infallibile.
Es. Ogni giorno vediamo il sole che sorge, ma non è detto che sorga ancora.

Per Hume i collegamenti fatti con il principio causa-effetto diventano delle credenze.
Lo scetticismo nei confronti della ragione umana, da parte di Hume, non è per demolirla ma
per far capire che le verità scientifiche hanno solo valore pratico: ti migliorano la vita ma non
sono vere!

➔ Lo scetticismo di Hume ci serve per due motivi:


1. La ragione è fallibile, tutto deve e può essere messo in discussione.
2. Critica il dogmatismo.
3. Critica l'idea di sostanza (idea metafisica).
4. Critica idea di IO, per lui non c'è un soggetto unitario, per lui soggetto è
un flusso di percezioni (ogni istante percepisce qualcosa) e l'idea di soggetto unico è
una semplificazione.
5. Critica la religione, di Dio non facciamo esperienza; l'idea di dio nasce dal timore del
mistero nei confronti della morte. Si pensa a Dio come l'autore, il creatore dell'ordine
della natura ma Hume criticherà questi aspetti poiché la natura di per sé non è
ordinata.

Potrebbero piacerti anche