Sei sulla pagina 1di 2

Francesco Bacone

- Francesco Bacone (nomi latinizzati e tradotti nelle lingue, vero nome: Francis Bacon) vive in Inghilterra tra il 1561e 1626.
- Lui è famoso perché riteneva che la ricerca scientifica dovesse essere usata per dominare la natura “scientia propter
potentiam” = "la scienza in vista del potere", che non dovesse essere un sapere fine a se stesso; per Aristotele le materie
più importanti erano quelle fini a se stesse, quelle teoretiche
- Scrive “la nuova Atlantide”, genere utopico, (pubblicata postuma), descrive una città utopica, governata da scienziati
(scienziocrazia): l’ideale è che un posto sia governato da scienziati
 La storia di Atlantide era un mito conosciuto dai tempi dei Greci. Isola perfetta che sparisce.
- Bacone è famoso perché la sua concezione della scienza non è quella di un sapere fine a se stesso, di una scienza utile.
(Va contro la concezione di Aristotele che sosteneva che le scienze più alte siano quelle teoretiche)
- Si interessa sia di scienza che di politica (diventa anche barone) ma nel 1621 viene accusato di corruzione e imprigionato
nella torre di Londra, poi però viene graziato da Giacomo I.
- Opere:
 Avrebbe voluto scrivere il “Novum organum”, non riesce a finirla e ne viene pubblicato solo un pezzo nel 1620
 Aristotele era convinto che la logica fosse lo strumento (organum) di tutte le scienze.
 Nel "Novum organum" Bacone vuole spiegare il nuovo metodo a servizio di tutte le scienze. Non ci sono solo
nuove scoperte ma anche un nuovo metodo, un nuovo strumento. (organum nel senso di metodo)
 Nuova Atlantide nel 1627
 Opera pubblicata postuma, nel 1627, non per motivi particolari tipo Copernico
 Racconta di alcuni marinai che dopo una naufragio si ritrovano in un’isola meravigliosa
 in quest’isola gli scienziati sono al potere (stanno nella casa di salomone), la religione è legata alla scienza
e c’è una galleria con strumenti invece che con reliquie
 culto della scienza che è intesa come qualcosa che deve migliorare la vita [se studi i metalli per creare
leghe creerai cose più forti]. Lo studio deve avere principalmente un fine pratico.
 “Sulla dignità e sull’accrescimento delle scienze” del 1623
 opera che insieme al "novum organum" doveva essere parte di una grande raccolta enciclopedica del sapere
che si sarebbe dovuta chiamare “Instauratio magna”
- 2 differenze rispetto a Galileo
 Parla del metodo in modo esplicito e ne scrive un opera sopra (tratta semre del metodo quindi analogia)
 Scrive in latino quindi parla ai dotti
- Cose innovative che dice:
 Nell'ambito scientifico va superata l'eccessiva riverenza verso la sapienza antica, “veritas figlia temporis” =
“La verità è figlia del tempo” quindi per lui ne sappiamo di più noi rispetto agli antichi che non vanno venerati
 Costituisce un'unica mappa del sapere, un albero del sapere (P149) umano che colleghi tutto per poi trovare un
unico metodo per ogni sapere. Crea un’unica mappa con tutti i sapere collegati
 Lo divide in tre scienze principali, ognuna delle quali si fonda su una facoltà:
a) Storia: Memoria
b) Poesia: Fantasia
c) Filosofia: Ragione → a sua volta si divide in sottoinsiemi
- Metodo
 Un metodo che vada bene per tutti i saperi
 Serve questo metodo perché quello vecchio non funziona: la logica aristotelica non funziona
 I sillogismi aristotelici non servono a nulla, ti dice ciò che già sai, non cose nuove
 La logica aristotelica non è funzionale all’espugnazione della natura
 Serve un metodo che ti faccia sapere e dominare la natura. Conoscere la natura = dominarla
 Esempi nella nuova Atlantide: colui che sa fare armi sarà più forte in battaglia. Sapere = potere
 Anche il metodo di Bacone è sperimentale: esperimento che è unione di mente e universo, significa che per fare un
esperimento devi osservare l’universo ma devi anche ragionare (galileo lo chiamava sensata esperienza.)
 Sia la deduzione pura (parto dal generale per arrivare al particolare) sia l'induzione pura (contrario) sono sbagliate
 La deduzione
 Sillogismo: non porta alla scoperta, ti dice cose che già sai: NON è UN SISTEMA DI SCOPERTA
 i filosofi deduttivi sono paragonati ai ragni (il ragno trae la tela da se stesso)
 Non è scorretto ma non è utile
 L'induzione
 è rischiosa, a volte e frettolosa e superficiale (persone bionde)
 sbagliano perché fanno generalizzazioni poco sicure, affrettano il pensiero
 i filosofi induttivisti sono paragonati alle formiche (accumulano scorte, cose particolari)
 Il bravo filosofo deve essere un ape, deve prendere spunto dall'esperienza (prende il nettare) ma poi deve
rielaborarla (fa il miele) (simile alle sensate esperienze)
 Hai visto una cosa e adesso ragioni: non basta solo osservare bisogna anche rielaborare
 Deve essere un’induzione ragionata (simile alle sensate esperienze)
- Metodo Baconiano
 Il pensiero di un filosofo, una sua opera, si distingue sempre in una
 Pars destruens: parte in cui si criticano i predecessori
 Pars costruens: parte in cui si espone la propria teoria
 In Bacone questo è evidente, prima critica i pregiudizi (teoria degli idola - pregiudizi), poi propone il suo metodo
 Pars destruens → Teoria degli idola
 Secondo Bacone la storia del pensiero (sia scientifico che filosofico) è stata caratterizzata da molti errori
- idoli/idola (si scambia la statuetta per il Dio) - falsi Dei
 Per Bacone gli errori che costellano la storia del pensiero sono 4, 4 tipi di idola da eliminare
1. Idola tribus = idoli della tribù. Tutti quegli errori che dipendono dalla natura umana
2. Idola specus = idoli della caverna. Pregiudizi individuali, per abitudini o educazione
3. Idola fori = idoli del foro. Pregiudizio dovuto al linguaggio (termini forvianti)
4. Idola teatri = idoli del teatro. Errori causati da dottrine filosofiche o religiose errate
 Pars costruens
 Il metodo suo si basa sull'interpretazione della natura e non sull'anticipazione (indizi frettolosi)
 Non bisogna basarsi su pochi casi: averne tanti, togliere quelli incerti, ragionare sui casi da scegliere.
 Bacone dice che non basta l’induzione, bisogna scegliere e eliminare i casi poco significativi, porta ad
una vera interpretazione della natura e non ad una anticipazione (prendere indizi troppo in fretta)
 In concreto bisogna:
1. Raccogliere i dati: Storia naturale e sperimentale (nome di Bacone)
 Raccolta dati e compilazione di 3 tabelle [esempio: indago sul calore]
I. tavole della presenza (dov'è il carattere studiato) [es: dove c’è il calore = caloriferi, fuoco]
II. tavole dell'assenza (dove non c'è) [es: dove non c’è il calore = ghiaccio]
III. tavole dei gradi (metto in ordine da dove c'è di più a dove c'è di meno)
2. Cercare la causa del fenomeno - arrivando così a una prima ipotes
 Faccio la prima vindimazio (vendemmiatura in latino) ho raccolto l’uva faccio il vino
 Ho raccolto tutti i dati faccio l’ipotesi: cosa/la causa che provoca il fenome?
 Arrivo alla mia ipotesi
3. Faccio delle prove
 Prendo la mia ipotesi e la sottopongo a tante prove diverse (27 tipi possibili) = istanze prerogative
 Istanza cruciale = la prova cruciale: mi dice se l’ipotesi è vera o no: se è vera tutto ok, se no da capo
- due differenze tra il metodo di Bacone e quello Galileiano
1. Bacone non parla mai di misura, nelle tavole dei dai raccoglie dati ma non li misura. Il metodo Baconiano non
è matematico, Bacone dice che la matematica corrompe la fisica. Galileo usa la matematica
2. Bacone mette in atto tutto sto metodo perché vuole spiegare un fenomeno, vuole spiegare l’essenza di un
fenomeno mentre, invece, Galileo non voleva spiegare l’essenza ma come avviene qualcosa. Bacone vuole
dire il “che cos’è” (causa formale per Aristotele), Galileo voleva la causa efficiente
- Bacone dice che per studiare l’essenza di un fenomeno , per conoscere del tutto un fenomeno, dobbiamo spiegare :
 Il suo schematismo latente = la struttura di un fenomeno [es: che cos’è il calore]
 Il processo latente = cosa provoca un fenomeno [es: cos’è che fa si che un liquido evapori]

Potrebbero piacerti anche