Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
i - Premessa
(*) Cfr. Alberti Magni, De bono , primm ediderunt Henricus Khle, Carolus Feckes
Bernhardus Geyer, Wilhelmus Kbel, un vol. in 40 grande di pp. XXXII-332, Aschendorff
Mnster, 1951. il XXVIII tomo - primo finora pubblicato - dei 40 progettati dair Insti
tutum Alberti Magni di Colonia, presieduto dal Geyer, per darci, - dopo la poco critica, incom
pleta ed erronea edizione in 21 voli, di Pietro Jammy, Lione, 1651, riprodotta da Augusto Bor
gnet in 38 voli., Parigi 1890-99 - Y opera omnia di Alberto Magno, in accuratissima edizion
critica sui codici manoscritti.
L'edizione veramente splendida ; l'apparato critico preciso ; opportune note, in ogni pagina,
indicano sui testi, nelle edizioni fondamentali, tutte le citazioni che Alberto fa delle sentenze
della Scrittura, dei Padri, dei pensatori medioevali: e mi sono servito di queste annotazioni per
le mie citazioni in nota dei testi; indici completi, dei testi citati e degli argomenti trattati, con
preciso riferimento allo scritto albertino, chiudono opportunamente il volume. Il quale si apre
con la prefazione all'edizione dell * opera omnia : 1930, santificazione di Alberto Magno; 1931,
il cardinale di Colonia, Carlo Giuseppe Schulte, muta 1'* Academia Alberti Magni in In-
stitutum Alberti Magni , per la pubblicazione di tutte le opere albertine, col favore di Pio XI
e del Card. Mercati; il lavoro di preparazione non stato interrotto neanche dalla guerra, ed
sorretto dal favore del successore dello Schulte, il Card. Giuseppe Frings; i94i,PioXII pro-
clama Alberto patrono dei cultori delle scienze naturali; 195 1, 300 anni dopo l'edizione Jammy,
esce il primo volume dell' editio coloniensis ; vengono, quindi, indicati i collaboratori del Geyer.
Seguono, prima del testo albertino, i Prolegomena del Geyer, in 9 paragrafi, in cui sono spie-
gate soprattutto le ragioni filologiche dell'edizione: ne stralciamo qualche notizia di ordine sto-
rico: il De bono fu opera tenuta in molto conto da Alberto e dai suoi contemporanei, eppure
mai finora edita, se non in qualche piccola parte; la sesta parte della Summa de creaturis, dei
cui sei tomi (De sacramentis, De incarnatione, De resurrectione, de IV coaequaevis, De homine,
De bono) solo la IV e la V erano state finora pubblicate; i sei trattati si richiamano, e di tutta la
opera non c', n un titolo preciso, n una precisa disposizione: sono questioni disputate , e si ri-
feriscono probabilmente alle dispute tenute da Alberto, Maestro a Parigi.
In tutti i codici - undici - , che sono accuratamente descritti, studiati, ordinati, l'opera
imperfetta, tranne in quello indicato I o O (Oxford, Merton College 283, membr., 147 fol., 308x234,
2 colonne, sec.XIII-XIV), in cui solamente si trova la questione sulla giustizia speciale: ma questa
parte, che quasi certamente di Alberto, per l'aderenza al suo pensiero ed al suo stile, cita e segue
perfettamente il V libro dell'Etica a Nicomaco, di cui non si fa menzione in tutto il resto dell'opera,
e certamente vien dopo lo scritto sul III libro delle Sentenze, e quindi intorno al 1246.
Il titolo vario nei diversi codici, ma il Geyer ritiene che quello genuino sia De bono :
la divisione formale in trattati, questioni, articoli, secondo lo stile di Alberto, degli editori.
434
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
(*) Diciamo che si tratta di questioni disputate, e nello stile dell'epoca, natur
con la presenza - sulla guida soprattutto di Pier Lombardo - delle sentenze
dei teologi e dei filosofi sui var argomenti, onde il procedimento diventa tal
lineare, oscuro, ed appesantito da distinzioni e sottodistinzioni; ovvio, inoltre
citazioni delle opinioni sono quelle che sono, senza nessun riferimento all'unit
opera o del pensatore citato, il quale pu trovarsi tanto nella parte favorevole
contraria dell'articolo : le sentenze, insomma, com'era uso, sono prese per se stess
sui vari argomenti, servendo al Maestro, che non era un semplice commentato
un compilatore, per chiarire, distinguere, approfondire il suo pensiero, ispira
stotelico, sviluppato e conciliato colla dottrina e la tradizione speculativa cri
(2) Prima di andare a Parigi, Alberto si era occupato del bene in un'altra op
ed ancora inedita, De natura boni .
(8) Dice bene il Geyer: Albertus in hac Summa primus Ethica Aristoteli
nota fuit, ad omnes quaestiones morales tractandas largissime usus est, ita q
pars textus ei cogniti in summam Alberti inierit. Ipse primus ubique sententi
doctrina morali tradita, Christiana scilicet et Latinorum imprimis philosopho
et componere conatus est (pai?. XIV).
(4) O, meglio, al V, com' dimostrato dalla questione sulla giustizia speciale, per la qu
cfr. nota i alla pagina precedente.
(5) Cfr., ad es., quello che detto sull' indifferente nelle opere della volont: mentre per
teologo, egli afferma, nulla pu essere indifferente, perch tutto dominato dalla caritas ,
l'etico pu esserci l'indifferente: nihil est indifferens in operibus voluntatis cum deliberat
factis secundum theologm, licet secundum ethicum aliquid indifferens potest invenii (34, 27
le citazioni dal testo albertino le faccio mettendo prima la pagina e poi la riga da cui ha in
la citazione.
435
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
1) Si pensi, per tutti, a S. Agostino: Ipsa est vita beata, gaudere ad Te, de Te, propter
Te , Conf.y X, c. 22.
(2) Ecco l'indice generale dell'opera: trattato I: De bono in genere (6 questioni); trattato II:
De fortitudine (2 questioni); trattato III: De temper antia (5 questioni); trattato IV: De prudentia
(2 questioni); trattato V: De iustitia (4 questioni).
(8) Cfr. Arist., Et, Nie, y I, c. i, 1094 a 2; qui e sempre, tranne qualche eccezione espressa-
mente indicata, cito le sentenze dei var autori secondo la presentazione di Alberto; il che in-
dubbiamente necessario per Aristotele, ch'egli conosceva per traduzione.
(4) Cfr. Avic., Metaph ., tract. 4, c. 2, f. 86ra; Alberto cos lo enuncia: bonum est indivisio
actus a potentia (1, 14).
(6) Algazelis, Logica et philosophiez, L. I, f. 44ra; Alberto cos lo esprime: bonum est
actus cuius apprehensio est cum delectatione (1,16).
436
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
0) Qui, come in seguito per altre obiezioni e precisazioni, citer quelle pi importanti e ca-
ratteristiche ai fini del presente studio.
437
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
438
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
O Est enim felicitas actus secundum omnem perfectam virtutem animi (80, 87) ; cfr.
anche 226,69; 45,7, e passim', e perfetta virt dell'anima non c' che nel godimento di Dio.
(2) Cfr. Aug., De nat . boni , c. 1 (P. L., 42,551); De doctr. christ., 1, c. 32 (P. L., 34,32);
Boeth., De hebdom.f P. L., 64,1311.
(8) A proposito di Dio primo motore, causa efficiente prima, detto: Vis prima motiva
non semper movet per se per totum motum, sed sunt multa successive moventia, quae omnia
mutuant vim motivam a primo motore (36,18).
439
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
440
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
0) Bonum est generale consequens ens et ideo non est simile. Ens autem est condicio ef-
fcientis ut est causans ens. Ante creatum non est nisi nihil et efficiens, et cum entitas creati non
possit esse a nihilo, erit ab efficiente secundum quod est efficiens. Bonum autem est condicio
finis ut finis (14.82).
(2) Alberto distingue tra verit in re e verit in signo ; e parlando della verit che respicit
esse (16,72) dice che essa duplice: quaedam est permixta potentiae, sicut est Veritas possi-
bilium ad esse, et quaedam est impermixta potentiae, sicut est Veritas illius quod semper est et
semper fuit et semper erit et numquam fuit possibile, et hoc non est nisi unum (16,73), onde, come
dice Ilario, esse non est accidens Deo, sed subsistens ventas (16,78); le cose create, invece,
si comportano egualmente riguardo all'essere ed al non essere, e quindi, siccome la creatura
id quod est in potentia secundum quod est in potentia (17,7), nullius creati Veritas est ab
aeterno (10,36).
441
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
442
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
(secundum
(secundum species, virtus).
in species, disponentia virtus). ad opus (substantia,
(Bonum (perfectio potesta
Naturae) [ cies, ratio)
/ ad hominis intellectum et
I constat, quod congruit, qu
3 in comparatione ad hominem ) in intel
(perfectio relationis ad ho- j pulchrum
minem) / in effectu conseque
' affectum (lumen, pulchru
443
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
444
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
0) Cfr. la definizione ciceroniana di onesto (De inventione , II, c. 52, n. 157): onesto ci
che propter se et non propter aliud expetitur et sua vi trahit et , sua dignitate nos allicit : e Al-
berto, parlando pi avanti della definizione di virt come bona qualitas mentis, qua bene e vi vi-
tur >>, specifica: bene ponit modum honesti circa actum vivendi per se, per adiunctum autem
ponit delegabile et utile (72,81); cfr. anche 71,76; 72,35; 72,51; 230,72; per 282,79.
445
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
446
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
(x) Multa fiunt sine deliberatione et illa non sunt indifferetia nec bon
non sunt in genere moris. Quaecumque autem cum deliberatione fiunt, b
<34.62).
447
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
448
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
449
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
salutis ; igitur ratio sic tenetur conducere opera. Sed non sunt
salutis, nisi sint in gloriam Dei; ergo omnia opera debent fieri
riam Dei (35, 34) ] : relazione, alla gloria di Dio, che pu esse
ticolare od universale, congiunta, cio, a ciascuna opera o a m
cessivamente.
Etica del valore, quindi, in quanto tende all'ultimo fine di diritto,
valore assoluto, e con la piena realizzazione di tutti i valori umani, che
ci sono e si realizzano in funzione del valore.
(x) Alberto chiama aristotelicamente (cfr. Et. Nic., I, c. i, 1094 a 6) le virt umane poli-
tiche, idest civiles, eo quod in ipsis et in operibus earum perfectionem habet res publica secun-
dum optimum statum civium (80,77).
(2) Cfr. Arist., Et. Nic., II, c. 2, 1104 b 8-9.
(8) Ibid., 1105 a 7-9.
450
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
(*) Passio est illata tantum. Licet enim quaedam innata sit, non tarnen hoc dicitur, eo quod
natura inferat earn secundum actum, sed quia naturaliter afficitur circa ea sensibilia quae infe-
runt suas passiones in appetitu sensibili (74,38).
(2) Pi avanti Alberto parler delle passioni anche dal punto di vista della rivelazione, come
conseguenza del peccato di Adamo e come mezzo di collaborazione all'opera redentrice di Cristo :
passio consideratur tripliciter, scilicet prout est poena naturae deficientis et prout est materia
fortitudinis et prout est victoria perfecta ad similitudinem Christi vincentis (214,23), onde pas-
sionibus meremur, sed meritum non est substantiate passioni, sed cantati in passione. Caritatis
enim est omnia facere meritoria, et opera et passiones (215,63).
4SI
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
452
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
453
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
454
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI . ALBERTO MACN
455
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
(x) Cfr. Joh. Dam., De fide orth ., II, c. 22 (P. G., 94,945 A).
(a) Bonum absolute est voluntarium et unicuique est voluntarium quod sibi videtur bonum
(65,11): cfr. Arist., Et. Nie., III, c. 6, 11 13 a 23-24.
(#) Ibid., II, c. 3, 1 105 a 30-33.
(4) Ibid., III, c. 8, 1114 b 30-1115 a 3.
456
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
7 - Abitudine e mediet
Dobbiamo, adesso, trarre le conseguenze, per m
pienamente il vero concetto di virt, che, di fatto,
di tutte le nostre ricerche ed affermazioni sugli elem
dell'atto morale.
Ad Alberto si presentano varie definizioni: S. Agostino (*) dice:
virtus est bona qualitas mentis, qua recte vivitur, qua nemo male
utitur, quam Deus in nobis sine nobis operatur , e ancora (2) : vir-
tus est ordo amoris; Cicerone (3) definisce la virt animi habitus
naturae modo atque rationi consentaneus ; ed Aristotele (4) afferma :
est virtus habitus voluntarius in medietate existens quoad nos, de-
terminata ratione, et ut sapiens determinabit . Queste quattro de-
finizioni servono tutte a mettere in luce la sostanza della virt : prima
diffinitio data est de virtute infusa... Secunda autem generlem af-
fectum virtutis tangit in primo seminario affectuum naturalium,
quod inclint ad opus. Tertia vero tangit ordinem virtutis ad rationem.
Quarta vero data est de virtute consuetudinali, cuius in ea tangitur
genus proximum et efficiens principale et quidditas substantiae (76,3),
evidente che la prima definizione riguarda la virt infusa colla
grazia: di essa, per, possiamo notare, per capire il nostro concetto
di virt, che il bene di cui parla la virt non quello di natura o quello
generico, ma bonum formale, quod est honestum et est substantiale
virtuti (71,75); la virt chiamata bene quia est finis, et ad bonum
et a bono... Finis autem est pars operis; ad finem autem sive ad bonum
est felicitatis; a bono autem est per creationem (72,28).
Dall'analisi delle altre definizioni possiamo capire pi comple-
tamente gli aspetti, le forme e la sostanza della virt: l'amore , di cui
parla la seconda definizione, l'amore generale, che universalem
amplexum eligibilis supponit (73,27), e che il fondamento e la
radice delle altre forze naturali dell'anima, cio speranza, timore,
tristezza; e Y ordine dicit rationem ordinis huius affectus, et est ratio
ordinis, quae collocat affectum circa medium (73,28): ma della
mediet vedremo pi avanti, analizzando la quarta definizione.
Per quanto riguarda la definizione ciceroniana, l'affermazione
della consentaneit colla ragione dice che la facolt movente inferiore,
che la fantasia, per essere virtuosa deve concordare colla ragione;
il rapporto alla natura mostra la similitudine della virt alla natura,
presa come forma, nel muovere all'opera: sicut enim forma movet in
natura certe et determinate, sic virtus movet ad medium determinate
et certe. Determinate quidem quantum ad obiectum, certe autem
(*) L'editore rileva che qui Alberto cita dal II delle Sentenze di Pier Lombardo, d. 27, c 5
(cfr. ed. di Quaracchi, 1916, pag. 446).
(2) Cfr. Aug., De mor . eccl.. I, c. 15 n. 25 (P. L. 32,1322).
(8) Cfr. Ce., De inventioney II, c. 53, n. 159.
(4) Cfr. Arist., Et. Nte., II, c. 6, no6b 36-1107 a 2).
457
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
458
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
8 - Osservazioni conclusive
(*) Philosophi enim est, id quod dicit, dicere cum ratione , cit. da E. Gilson, La philosop
au Moyen ge , II ediz., Parigi, 1947, pag. 509.
459
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
Non che Alberto non senta le ragioni della mistica: tut altro!
e basta vedere nel suo scritto tutto ci che si riferisce alla fede, al-
l'autorit dei santi, all'universo come esempio e vestigio di Dio e
della Trinit increata, ecc., per convincersene: ma egli capisce e so-
stiene che non si pu realizzare pienamente il valore dell'uomo, e
quindi rendersi positivamente conto anche del dono della soprannatura
e della rivelazione, che non distruggono, ma potenziano e divinizzano
gratuitamente la natura, se non in funzione dello sviluppo armonico
ed autonomo - se pur gerarchizzato - delle sue facolt, colla neces-
saria distinzine tra fede e ragione. Che , mi pare, indubbiamente,
uno dei maggiori contributi della rinascita dell'aristotelismo, e, na-
turalmente, una delle maggiori ragioni dell'opposizione ad esso dei
platonici mistici, che, d'altra parte, a dire dello stesso Alberto, non
conoscevano Aristotele (2), ed anche dei dialettici, i quali, pur vaio-
0) Dice molto bene il Gilson : Les disciples et les contemporains d'Albert le Grand le
considrent moins comme un commentateur que comme un philosophe original... Par un pri-
vilge rserv jusque-l quelques docteurs illustres et dj morts, on le cite comme une auc-
torit (auctoritas-auctor)y on lit ses oeuvres et on les commente publiquement dans les coles
ds son vivant. Les Chrtiens constataient avec satisfaction qu'ils avaient enfin trouv leur propre
philosophie, et qu'un de leurs se plaait sur le mme rang que les plus illustres des Arabes et des
Juifs (cfr. op. cit., pagg. 505-506).
(*) Tamquam bruta ammalia blasphemantes in iis quae ignorant , citato da Gilson, op.
cit , pag. 507.
460
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
461
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
462
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
METAFISICA ED ETICA NEL DE BONO DI S. ALBERTO MAGNO
463
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms
CARMELO FERRO
PETER LIPPERT s. .
L'UOMO E LA BONT'
sui rapporti che intercorrono tra bont e religiosit, esemplificando con ampia cultura e
464
This content downloaded from 104.236.131.78 on Thu, 16 Nov 2017 17:48:55 UTC
All use subject to http://about.jstor.org/terms