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progresso)
Nel corso del 600 grazie alla rivoluzione scientifica e a quella astronomica, si delinea una
nuova visione dell’universo, un nuovo modo di intendere la natura e una nuova
concezione del sapere in generale, con la nascita del metodo sperimentale.
La concezione della natura cambia, quest’ultima non è più vista con uno sguardo soggettivo
e dunque relativo, ma viene osservata e studiata in modo oggettivo, scientifico, cercandone
di capire i suoi principi e le sue cause.
Con il metodo sperimentale, si comincia a studiare la natura in maniera diversa, non più
attraverso l’interpretazione della Bibbia, di Aristotele o di altri autori, ma attraverso:
Rivoluzione astronomica:
Tolomeo perfezionò la teoria di Aristotele: per spiegare il moto dei pianeti ricorse agli epicicli
e ai deferenti.
COPERNICO
Copernico presentò questa sua ipotesi nel “De revolutionibus orbium caelestium” (Delle
rivoluzioni dei mondi celesti), opera che fu pubblicata poco prima della sua morte. Nella sua
teoria conservò molti aspetti del sistema aristotelico-tolemaico:
Per spiegare il moto dei corpi celesti ricorse anche lui agli epicicli e ai deferenti.
Secondo Copernico, l’universo non era più costituito dal mondo sublunare e dal mondo
lunare come nell’antico sistema, ma era omogeneo, regolato dalle stesse leggi e composto
dagli stessi elementi.
IL SISTEMA TICONICO
KEPLERO
Negli anni che seguirono la disputa tra la teoria geocentrica ed eliocentrica divenne sempre
più accesa, questo stimolò gli astronomi a fare osservazioni sempre più accurate.
Keplero, un astronomo tedesco, sulla base delle osservazioni del suo maestro Tycho Brahe
perfezionò la teoria eliocentrica, sostituendo le orbite circolari con orbite ellittiche. Osservò
inoltre anche il moto dei pianeti, costatando che non è uniforme, ma risulta più veloce
quando il pianeta è più vicino al sole (perielio: “perì”= accanto + “elio”=sole) e più lento
quando il pianeta si trova alla massima distanza dal sole (afelio: “apò”= lontano + “elio”=
sole)
● Le orbite dei pianeti sono ellissi, in cui il sole occupa uno dei fuochi.
● Il segmento che congiunge un pianeta con il sole, percorre aree uguali in tempi
uguali
● Il quadrato del periodo di rivoluzione di un pianeta attorno al Sole è proporzionale al
cubo della distanza media del pianeta dal sole.
Secondo lui il movimento dei corpi celesti è dovuto dalla forza magnetica dei raggi del sole
BACONE
Il suo vero nome era Francis Bacon, in quanto era londinese, ma fu poi italianizzato in
Francesco Bracone. Il suo intento era quello di fondare un nuovo sapere finalizzato al
miglioramento della vita dell’uomo: attraverso la scienza l’uomo può dominare la realtà e
modificarla a proprio favore.
IL METODO INDUTTIVO
● Idòla tribus (idoli della tribù)= derivano dalla natura umana, dal proprio punto di
vista.
● Idòla specus (idoli della spelonca)= derivano dalle nostre caratteristiche individuali,
dall’educazione ricevuta, dalle abitudini acquisite.
● Idòla fori (idoli del fòro)= derivano dai rapporti sociali, e dal linguaggio.
● Idòla theatri (idoli del teatro)= derivano dalle dottrine filosofiche.
Pars costruens (parte costruttiva): tabule, ossia l’osservazione dei fenomeni e la raccolta
dei dati.
LA METAFORA DELLE API: Il filosofo afferma che gli scienziati non devono essere
come le formiche che raccolgono ciò che trovano e lo conservano (dunque come gli empirici,
cioè gli studiosi che si basano dunque solo sull’esperienza) né come i ragni (ossia come i
razionalisti, che pretendono di conoscere partendo da idee innate) ma come le api che
raccolgono il nettare dai fiori e poi lo trasformano in miele (gli scienziati devono raccogliere
l’esperienza e trasformarla in conoscenza)
LA NUOVA ATLANTIDE:
Tra le opere più importanti di Bacone, vi è la nuova Atlantide, un opera di genere utopico
in cui Bacone immagina un mondo dominato dalla scienza e dalla tecnologia.
Il protagonista narra in prima persona il momento in cui approda a causa di una tempesta
sulle coste di un’isola sconosciuta. Quest’isola non si trova in nessuna carta nautica,
genericamente è collocata nell’emisfero australe. Si tratta dell’isola di Bensalem, abitata da
uomini sapienti. Sbarcato sull’isola, viene ospitato presso la Casa di Salomone, una struttura
molto accogliente, in cui venivano svolti al suo interno ricerche ed esperimenti.
Finalità opera: Bacone con quest’opera voleva sottolineare l’importanza della ricerca, al fine
del miglioramento della vita dell’uomo.
GALILEO
Scienza e Fede: Nonostante fosse un fervente cattolico, non esita a contrapporsi alla chiesa,
in quanto quest’ultima era sostenitrice della concezione geocentrica dell’Universo, mentre
Galileo era a favore della teoria copernicana.
Lui non mette mai in dubbio la sua fede e crede che la Bibbia sia la vera parola di Dio,
tuttavia sostiene che quest’ultima non rivela le verità scientifiche ma quelle morali. Le verità
scientifiche vanno cercate all’interno del grande libro della natura, mediante la ragione.
Afferma quindi che non bisogna confondere ed eguagliare scienza e fede.
Grazie all’uso del cannocchiale, Galileo inizia a fornire prove a favore del sistema
copernicano. Tra le osservazioni astronomiche che fece, vi sono:
Visione di un gran numero di stelle in movimento (confuta l’esistenza delle stelle fisse e
l’idea di un universo limitato)
La superfice della luna vista dal telescopio appare irregolare, simile a quella della Terra
(con questo confuta il dualismo tra mondo sublunare e celeste)
Con l’osservazione delle fasi di Venere, dimostra la rotazione dei pianti intorno al sole.
Mediante l’osservazione delle macchie Solari, afferma che il Sole è un corpo come gli altri,
soggetto al cambiamento.
Precedentemente Copernico, con la sua teoria non fu processato perché la scrisse sotto
formule matematiche (non venivano comprese da tutti), inoltre pubblicò l’opera in cui
esponeva la sua teoria, poco prima di morire.
Nella prima si parla della nuova astronomia mettendola a confronto con quella vecchia. Con
questo si intreccia il rapporto tra fede e ragione.
Nella seconda, Salviati dimostra il moto rotatorio della Terra, attraverso due principi
fondamentali (i principi fondamentali sono le scoperte fisiche di Galilei): la relatività
galileiana e il principio d’inerzia
*Il principio d’inerzia: afferma che in assenza di forze se un corpo è fermo continua a
rimanere fermo. Se si muove di moto rettilineo uniforme prosegue in tale modo.
La quarta giornata infine è dedicata totalmente alle maree, secondo Galilei sono provocate
dal moto della Terra. Con questa contesta quella di Keplero, secondo cui invece le maree
sono prodotte dall’attrazione lunare.
IL METODO SPERIMENTALE
Galileo è considerato il padre del metodo sperimentale. Il suo è un metodo induttivo (dal
latino inducere, trarre per mezzo del particolare) diciamo che con questo Galileo coniuga gli
aspetti deduttivi propri della scienza matematica con gli aspetti sperimentali.
IL REALISMO DI GALILEI
NEWTON
Le sue prime ricerche riguardano l’ottica, grazie alle quali fa delle scoperte:
PROPRIETA’ QUANTIFICABILI
Come Galileo, anche Newton sostiene che la scienza può conoscere solo i fenomeni
quantitativi, dunque quelli oggettivi.
Tuttavia i suoi studi sulla luce lo portano a quantificare una proprietà che sembrava
soggettiva (il colore). Dunque non si parlerà di proprietà qualitative (soggettive) o
quantitative (oggettive), ma di proprietà quantificate. Se troviamo l’approccio per quantificare
le proprietà allora possiamo trattarle scientificamente.
Newton essendo un convinto atomista crede che la luce sia composta da corpuscoli e non
da onde. Ad oggi la luce ha una natura sia corpuscolare che ondulatoria (in contesti diversi)
Una delle sue opere più importanti è “Principi matematici della filosofia naturale”: in questa vi
è la formulazione della legge di gravitazione, “Due corpi si attraggono con una forza
direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse, e inversamente proporzionale al
quadrato della loro distanza”, grazie a questa legge (che vale sia per i corpi celesti che per
quelli terrestri) Newton unifica la fisica celeste e quella terrestre.
LA MATERIA
La materia per Newton è composta da atomi (particelle invisibili) tenuti insieme dalla forza di
gravitazione
Tutte le ipotesi che lui porta sono frutto di esperimenti e ricerche, secondo lui vi erano:
Ipotesi vere
Ipotesi false.