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LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICIA E ASTRONOMICA (rivoluzione= cambiamento,

progresso)

Nel corso del 600 grazie alla rivoluzione scientifica e a quella astronomica, si delinea una
nuova visione dell’universo, un nuovo modo di intendere la natura e una nuova
concezione del sapere in generale, con la nascita del metodo sperimentale.

La concezione della natura cambia, quest’ultima non è più vista con uno sguardo soggettivo
e dunque relativo, ma viene osservata e studiata in modo oggettivo, scientifico, cercandone
di capire i suoi principi e le sue cause.

Con il metodo sperimentale, si comincia a studiare la natura in maniera diversa, non più
attraverso l’interpretazione della Bibbia, di Aristotele o di altri autori, ma attraverso:

● L’osservazione diretta dei fenomeni


● L’esperimento
● L’utilizzo di calcoli e ragionamenti matematica

Rivoluzione astronomica:

La rivoluzione astronomica rappresenta il superamento della teoria geocentrica aristotelica-


tolemaica, quest’ultima sosteneva che la Terra fosse al centro dell’universo.

Aristotele sosteneva che:

● Il modello aristotelico-tolemaico descrive un universo formato dalle seguenti


caratteristiche:
● L’universo fosse geocentrico, dunque che la terra fosse al centro del cosmo.
● Che la terra fosse sferica e immobile
● L’Universo fosse finito, delimitato da stelle fisse
● Le orbite celesti fossero circolari
● L’universo fosse composto da due realtà: una sub-lunare formata dai 4 elementi
(terra, aria, acqua, fuoco) e una lunare composta da un elemento divino, l’etere.
● La causa del movimento fosse un “motore immobile”, ossia Dio

Tolomeo perfezionò la teoria di Aristotele: per spiegare il moto dei pianeti ricorse agli epicicli
e ai deferenti.

COPERNICO

Il superamento del sistema aristotelico-tolemaico fu molto lento e conobbe forti resistenze da


parte della Chiesa. Il primo a proporre una nuova concezione dell’universo fu Copernico:
propose una teoria eliocentrica, per cui il sole stava al centro del cosmo.

Copernico presentò questa sua ipotesi nel “De revolutionibus orbium caelestium” (Delle
rivoluzioni dei mondi celesti), opera che fu pubblicata poco prima della sua morte. Nella sua
teoria conservò molti aspetti del sistema aristotelico-tolemaico:

L’universo è finito, delimitato dalle stelle fisse


Le orbite sono circolari

Per spiegare il moto dei corpi celesti ricorse anche lui agli epicicli e ai deferenti.

Secondo Copernico, l’universo non era più costituito dal mondo sublunare e dal mondo
lunare come nell’antico sistema, ma era omogeneo, regolato dalle stesse leggi e composto
dagli stessi elementi.

IL SISTEMA TICONICO

Brahe, attraverso il sistema ticonico cercò di conciliare il sistema geocentrico e quello


eliocentrico. Al centro del cosmo rimane la Terra, intorno alla quale gira il Sole. Gli altri
pianeti però non ruotano intorno alla Terra, bensì intorno al sole. Questo sistema a due
centri, è detto “ticonico”, ed esclude l’esistenza delle sfere celesti.

KEPLERO

Negli anni che seguirono la disputa tra la teoria geocentrica ed eliocentrica divenne sempre
più accesa, questo stimolò gli astronomi a fare osservazioni sempre più accurate.

Keplero, un astronomo tedesco, sulla base delle osservazioni del suo maestro Tycho Brahe
perfezionò la teoria eliocentrica, sostituendo le orbite circolari con orbite ellittiche. Osservò
inoltre anche il moto dei pianeti, costatando che non è uniforme, ma risulta più veloce
quando il pianeta è più vicino al sole (perielio: “perì”= accanto + “elio”=sole) e più lento
quando il pianeta si trova alla massima distanza dal sole (afelio: “apò”= lontano + “elio”=
sole)

Formulò 3 leggi che portano il suo nome:

● Le orbite dei pianeti sono ellissi, in cui il sole occupa uno dei fuochi.
● Il segmento che congiunge un pianeta con il sole, percorre aree uguali in tempi
uguali
● Il quadrato del periodo di rivoluzione di un pianeta attorno al Sole è proporzionale al
cubo della distanza media del pianeta dal sole.

Secondo lui il movimento dei corpi celesti è dovuto dalla forza magnetica dei raggi del sole

BACONE

Il suo vero nome era Francis Bacon, in quanto era londinese, ma fu poi italianizzato in
Francesco Bracone. Il suo intento era quello di fondare un nuovo sapere finalizzato al
miglioramento della vita dell’uomo: attraverso la scienza l’uomo può dominare la realtà e
modificarla a proprio favore.

Bacone è’ ricordato per aver progettato un “Enciclopedia delle scienze”, ma di questa fu


realizzato solo il “Novum Organum”, che si rifaceva all’Organon di Aristotele. In quest’opera
Bacone propose un nuovo metodo, quello induttivo (dal particolare al generale) che si
contrapponeva al metodo di Aristotele che utilizzava il metodo deduttivo (dal generale al
particolare).

IL METODO INDUTTIVO

Pars destruens (parte distruttiva)= bisogna distruggere gli idola:


Secondo il filosofo prima di effettuare una conoscenza bisogna prima eliminare tutti i
pregiudizi, le false convinzioni, che lui definisce “idola”:

● Idòla tribus (idoli della tribù)= derivano dalla natura umana, dal proprio punto di
vista.
● Idòla specus (idoli della spelonca)= derivano dalle nostre caratteristiche individuali,
dall’educazione ricevuta, dalle abitudini acquisite.
● Idòla fori (idoli del fòro)= derivano dai rapporti sociali, e dal linguaggio.
● Idòla theatri (idoli del teatro)= derivano dalle dottrine filosofiche.

Pars costruens (parte costruttiva): tabule, ossia l’osservazione dei fenomeni e la raccolta
dei dati.

Bacone le distingue in 3 tipologie:

● Tavola della presenza= raccolta di tutti i casi in cui il fenomeno si presenta.


● Tavola dell’assenza= raccolta di tutti i casi in cui lo stesso fenomeno non si
presenta
● Tavola dei gradi= raccolta dei gradi in cui il fenomeno aumenta o diminuisce
d’intensità (es. intensità del colore)

Prima vendemmia= formulazione delle prime ipotesi generali

Istanze= esperimenti in cui le ipotesi vengono verificate.

Conclusione della ricerca= formulazione leggi.

LA METAFORA DELLE API: Il filosofo afferma che gli scienziati non devono essere
come le formiche che raccolgono ciò che trovano e lo conservano (dunque come gli empirici,
cioè gli studiosi che si basano dunque solo sull’esperienza) né come i ragni (ossia come i
razionalisti, che pretendono di conoscere partendo da idee innate) ma come le api che
raccolgono il nettare dai fiori e poi lo trasformano in miele (gli scienziati devono raccogliere
l’esperienza e trasformarla in conoscenza)

LA NUOVA ATLANTIDE:

Tra le opere più importanti di Bacone, vi è la nuova Atlantide, un opera di genere utopico
in cui Bacone immagina un mondo dominato dalla scienza e dalla tecnologia.

Il protagonista narra in prima persona il momento in cui approda a causa di una tempesta
sulle coste di un’isola sconosciuta. Quest’isola non si trova in nessuna carta nautica,
genericamente è collocata nell’emisfero australe. Si tratta dell’isola di Bensalem, abitata da
uomini sapienti. Sbarcato sull’isola, viene ospitato presso la Casa di Salomone, una struttura
molto accogliente, in cui venivano svolti al suo interno ricerche ed esperimenti.

Finalità opera: Bacone con quest’opera voleva sottolineare l’importanza della ricerca, al fine
del miglioramento della vita dell’uomo.
GALILEO

Galileo è considerato uno dei massimi esponenti della rivoluzione scientifica.


Inizialmente spinto dal padre intraprese gli studi di medicina, capì però ben presto che quella
non era la sua strada così abbandonò gli studi di medicina e si dedicò a quelli di matematica
e fisica.

Scienza e Fede: Nonostante fosse un fervente cattolico, non esita a contrapporsi alla chiesa,
in quanto quest’ultima era sostenitrice della concezione geocentrica dell’Universo, mentre
Galileo era a favore della teoria copernicana.

Lui non mette mai in dubbio la sua fede e crede che la Bibbia sia la vera parola di Dio,
tuttavia sostiene che quest’ultima non rivela le verità scientifiche ma quelle morali. Le verità
scientifiche vanno cercate all’interno del grande libro della natura, mediante la ragione.
Afferma quindi che non bisogna confondere ed eguagliare scienza e fede.

OPERE E OSSERVAZIONI ASTRONOMICHE:

“SIDERUS NUNCIUS”= Galileo espone le sue scoperte astronomiche e all’interno di questa


sostiene il modello copernicano (eliocentrico).

Grazie all’uso del cannocchiale, Galileo inizia a fornire prove a favore del sistema
copernicano. Tra le osservazioni astronomiche che fece, vi sono:

Visione di un gran numero di stelle in movimento (confuta l’esistenza delle stelle fisse e
l’idea di un universo limitato)

La superfice della luna vista dal telescopio appare irregolare, simile a quella della Terra
(con questo confuta il dualismo tra mondo sublunare e celeste)

Con l’osservazione delle fasi di Venere, dimostra la rotazione dei pianti intorno al sole.

Individua i satelliti di Giove, dimostrando che non vi è alcuna sfera cristallina

Mediante l’osservazione delle macchie Solari, afferma che il Sole è un corpo come gli altri,
soggetto al cambiamento.

PROCESSO: le osservazioni astronomiche di Galileo, si contrapponevano con il pensiero


della Chiesta e con il sistema aristotelico-tolemaico. Galileo fu così processato, in seguito si
trovò costretto ad abiurare (rinnegare) le sue concezioni astronomiche (22 giugno 1633)

Precedentemente Copernico, con la sua teoria non fu processato perché la scrisse sotto
formule matematiche (non venivano comprese da tutti), inoltre pubblicò l’opera in cui
esponeva la sua teoria, poco prima di morire.

“IL DIALOGO TRA I DUE MASSIMI SISTEMI ARISTOTELICO E COPERNICANO”=


presenta la nuova visione del cosmo basato sulle teorie di copernico; con quest’opera poi
verrà processato.

Si tratta di un dialogo tra 3 personaggi:


● Salviati, difensore teoria copernicana (rappresenta l’alter ego di Galieli)
● Simplicio, difensore del sistema aristotelico-tolemaico
● Sagredo, funge da arbitro, ma in realtà sta dalla parte di Salviati.

L’opera è divisa in 4 giornate:

Nella prima si parla della nuova astronomia mettendola a confronto con quella vecchia. Con
questo si intreccia il rapporto tra fede e ragione.

Nella seconda, Salviati dimostra il moto rotatorio della Terra, attraverso due principi
fondamentali (i principi fondamentali sono le scoperte fisiche di Galilei): la relatività
galileiana e il principio d’inerzia

*la relatività Galileiana: all’interno di un sistema è impossibile decidere se il sistema stesso è


in quiete o in moto uniforme. In questo modo risultano risolti i problemi della Terra, dato che
non potremmo accorgerci se è immobile o se si muove. La relatività galileiana venne
sostenuta attraverso “esperimenti mentali”, tra cui “la caduta dei gravi” e gli esperimenti
con il piano inclinato.

*Il principio d’inerzia: afferma che in assenza di forze se un corpo è fermo continua a
rimanere fermo. Se si muove di moto rettilineo uniforme prosegue in tale modo.

Nella terza giornata, viene esposto il sistema copernicano.

La quarta giornata infine è dedicata totalmente alle maree, secondo Galilei sono provocate
dal moto della Terra. Con questa contesta quella di Keplero, secondo cui invece le maree
sono prodotte dall’attrazione lunare.

IL METODO SPERIMENTALE

Galileo è considerato il padre del metodo sperimentale. Il suo è un metodo induttivo (dal
latino inducere, trarre per mezzo del particolare) diciamo che con questo Galileo coniuga gli
aspetti deduttivi propri della scienza matematica con gli aspetti sperimentali.

Il metodo si divide in 3 fasi:

● Osservazione della natura= descrizione dei suoi fenomeni


● Formulazione di ipotesi matematiche = dalle quali si deducono delle previsioni.
● Esperimento per verificare se le previsioni sono corrette, e poter formulare
definitivamente le teorie.

IL REALISMO DI GALILEI

Galilei (riprendendo l’atomismo antico) distingue:

Qualità primarie= proprietà oggettive o quantitative di un corpo (esempio l’altezza,


largezza)

Qualità secondarie= proprietà qualitative o soggettive di un corpo (caratteristiche che


vengono percepite da noi. Ese. suono, l’odore)
La scienza può avere come primo e unico oggetto solo le qualità primarie. Secondo Galileli
matematica è la disciplina che va maggiormente valorizzata perché riesce a leggere il libro
della natura.

NEWTON

Newton porta a compimento la rivoluzione scientifica intrapresa da Galilei e da Keplero.

Le sue prime ricerche riguardano l’ottica, grazie alle quali fa delle scoperte:

● Luce bianca è composta da raggi di colori diversi


● I raggi dei diversi colori hanno differenti angoli di rifrazione
● La diversità cromatica è ricondotta ad una caratteristica matematica, quindi il colore
può essere trattato come un fenomeno fisico.
● Calcolo infinitesimale

PROPRIETA’ QUANTIFICABILI

Come Galileo, anche Newton sostiene che la scienza può conoscere solo i fenomeni
quantitativi, dunque quelli oggettivi.

Tuttavia i suoi studi sulla luce lo portano a quantificare una proprietà che sembrava
soggettiva (il colore). Dunque non si parlerà di proprietà qualitative (soggettive) o
quantitative (oggettive), ma di proprietà quantificate. Se troviamo l’approccio per quantificare
le proprietà allora possiamo trattarle scientificamente.

LA NATURA CORPUSCOLARE DELLA LUCE (Newton formula l’ipotesi della teoria


corpuscolare)

Newton essendo un convinto atomista crede che la luce sia composta da corpuscoli e non
da onde. Ad oggi la luce ha una natura sia corpuscolare che ondulatoria (in contesti diversi)

METODO SPERIMENTALE E LE REGOLE

Il suo è un metodo induttivo-deduttivo:

● Ricava i principi generali per induzione dai fenomeni naturali


● Dimostra le proprietà dei corpi a partire dai principi generali
● Risolve il problema dell’induzione, cioè del passaggio da un numero limitato di
osservazioni ad una legge universale, formulando “le regole del filosofare” (contenuti
all’interno dell’opera “i principi matematici della filosofia naturale).

A seguito di questo metodo, newton ci da 3 definizioni:


● Massa: misura della quantità di materia ricavata dal prodotto della densità per il
volume
● Spazio: per definire il concetto di spazio, Newton riprende l’immagine galileiana della
nave in movimento. Afferma che un corpo immobile in una nave in movimento è
fermo rispetto alla nave ma si sposta, con questa nello spazio.
● Tempo: è lo scorrere uniforme dei minuti, delle ore, dei secondi…

Da queste definizioni, formula le 3 leggi del moto:

● La Prima legge è quella di inerzia: se un corpo è fermo continua a rimanere fermo,


se si muove di moto rettilineo uniforme continua in tale modo.
● La seconda afferma: l’accelerazione è direttamente proporzionale alla forza che ne
è la causa.
● La terza afferma: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale in modulo e
direzione ma di verso opposto

LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE

Una delle sue opere più importanti è “Principi matematici della filosofia naturale”: in questa vi
è la formulazione della legge di gravitazione, “Due corpi si attraggono con una forza
direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse, e inversamente proporzionale al
quadrato della loro distanza”, grazie a questa legge (che vale sia per i corpi celesti che per
quelli terrestri) Newton unifica la fisica celeste e quella terrestre.

LA MATERIA

La materia per Newton è composta da atomi (particelle invisibili) tenuti insieme dalla forza di
gravitazione

Invece secondo lui lo spazio è vuoto, privo di materia.

Frase celebre di Newton: “ipotesi se non fingo” “non invento ipotesi”

Tutte le ipotesi che lui porta sono frutto di esperimenti e ricerche, secondo lui vi erano:

Ipotesi vere

Ipotesi false.

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