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Di poco precedente al madrigale (1480-1500) la frottola è la forma musicale-poetica più diffusa tra
la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500. E’ affiancata da altre forme come la barzelletta, lo strambotto,
l’ode, la canzone.
dominio della voce superiore; per questo spesso venivano trasferite le voci cantate in parti
strumentali e veniva chiamata intavolatura
presenza di 4 voci con la prevalenza della prima che precede con una melodia semplice e sillabica;
poic’è il BASSUS che si occupa della base armonica ed infine ci sono l’ALTUS e il TENOR che
riempiono l’armonia
Nel madrigale del ‘500 è molto importante il rapporto tra MUSICA e PAROLE, con una qualità
letteraria elevata
è in forma DURCH COMPONIERT, cioè è composta da cima a fondo, NON ci sono ritornelli o parti
che si ripetono , la melodia è sempre nuova senza ripetizioni (è l’opposto dello strofico, cioè del
madrigale del ‘300 nel quale vi era alternanza tra strofe e ritornelli)
c’è attenzione per la scelta della singole parole e per questo l’uso di MADRIGALISMI= espedienti
musicali per esprimere il significato della singola parola
parola “onda” : sequenza di note che salgono e scendono per grado congiunto
All’inizio il madrigale non era composto per essere eseguito in pubblico ma solo per coloro che lo
eseguivano, e cioè coloro che appartenevano alla società colta
Ogni cantore aveva la sua partitura, la propria parte , detta LIBRO-PARTE, e le voci erano di solito 4
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CLAUDIO MONTEVERDI
Claudio Monteverdi è il più importante esponente della musica del ‘500 e uno dei più grandi
compositori di madrigali di questo periodo, introducendo numerose novità nella polifonia del
madrigale.
Giovanni Maria Artusi, teorico musicale e compositore, nel 1600 pubblica l’opera “L’Artusi ovvero delle
imperfezioni della moderna musica”, nella quale critica le novità introdotte da Monteverdi, accusandolo
di eccessiva libertà nell’utilizzo delle alterazioni (# e b )
All’epoca non c’era le scale come le conosciamo noi ora, ma si utilizzavano i MODI GREGORIANI, cioè
scale senza alterazioni, l’unica alterazione presente era il SI BEMOLLE. Lo sviluppo della polifonia di
questo periodo ha favorito la nascita di una nuova armonia anche se, a livello pratico, ancora non
esistevano delle regole codificate come quelle moderne.
Monteverdi nei suoi madrigali era stato molto libero e aveva introdotto anche degli insiemi di suoni
dissonanti per il tempo, portando novità anche per quanto riguarda l’orecchio armonico e anche per
questo fu criticato da Artusi.
Monteverdi, nella premessa al Quinto libro di madrigali del 1605, si difende sostenendo l’avvento di
una SECONDA PRATTICA , che pone la poesia signora dell’armonia
Zarlino sosteneva invece che era la musica a comandare sulla poesia, ma ancora una volta Monteverdi
ribadisce che la poesia doveva guidare la musica
1- nel quinto libro introduce il basso continuo, con accompagnamento al grave tenuto da strumenti,
cercando di creare un nuovo tipo di madrigale dove possano esserci anche degli interventi
esclusivamente solisti
3- il settimo libro si intitola “concerto” con due possibili etimologie che indicano però entrambe
l’unione di elementi stilistici- musicali diversi
con-certare con-serere
(gareggiare nel senso di cooperare, preparare insieme) (intrecciare)
4- Nell’ottavo libro introduce lo stile concitato (si basa sulla suddivisione della semibreve in 16
semicrome ribattute velocemente affidate ai violini)