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Analisi dei concetti teorici alla base della sintesi dei suoni
attraverso la modulazione di frequenza
Funzionamento
La Sintesi FM applica al segnale di ingresso delle trasformazioni non lineari. Questo si
traduce nellarricchimento e nella traslazione dello spettro del segnale. Larricchimento
dello spettro deriva dalla distorsione della fase del segnale e si traduce in una maggiore
brillantezza e corposit tonale del suono. La traslazione dello spettro legata alla presenza di
un segnale sinusoidale portante che permette di spostare lo spettro sulle frequenze desiderate,
permettendo di controllare i rapporti armonici tra i vari contributi frequenziali.
Per riuscire a capire correttamente come opera la Sintesi FM opportuno considerare da
principio un segnale modulato in fase del tipo:
Modulante Semplice
Consideriamo il caso in cui la modulante sia una singola sinusoide di ampiezza I (indice di
modulazione) e frequenza fm . Otteniamo quindi
s (t) = sin (2fc t) cos [I sin (2fm t)] + cos (2fc t) sin [I sin (2fm t)]
a questo punto possiamo sviluppare in serie di Fourier le funzioni periodiche cos [I sin (2fm t)]
e sin [I sin (2fm t)], la prima sviluppata in soli termini pari e la seconda in soli termini dispari.
1
cos [I sin (2fm t)] =J0 (I) + 2J2 (I) cos (4fm t) +
+ + 2J2k (I) cos (4kfm t) + . . .
sin [I sin (2fm t)] =2J1 (I) sin (2fm t) + 2J3 (I) sin (6fm t) +
+ + 2J2k1 (I) sin (2(2k 1)fm t) + . . .
Ora moltiplicando i termini in frequenza portante per gli sviluppi in serie di Fourier
appena trovati e ricordando che, per le formule di Werner si ha che sin() cos() =
1
2 [sin( ) + sin( + )], otteniamo il seguente risultato.
I coefficienti dello sviluppo in serie di Fourier Jk (I), sono proprio funzioni di Bessel del
primo tipo di ordine k. Sfruttando ora la propriet di tali funzioni per la quale vale
Jk (I) = (1)k Jk (I) per k 0, otteniamo la seguente forma compatta.
X
s (t) = Jk (I) sin [2(fc + kfm )t]
k
Analizzando il risultato ci si accorge che il segnale risultante ha una ampiezza data da Jk (I)
e uno spettro centrato nelle frequenze fc kfm . doveroso precisare che pur essendo la
sommatoria estesa a infiniti termini, solo le funzioni di Bessel di ordine pi basso sono
significative per indici di modulazione piccoli. Allaumentare del valore di I, la potenza del
segnale si distribuisce maggiormente sullle frequenze parziali, aumentando conseguentemente
la banda del segnale modulato. Facendo riferimento alla regola di Carson, che ci identifica
una banda di larghezza finita per le modulazioni FM/PM tale da contenere circa il 98% della
potenza del segnale, si pu considerare empiricamente un numero L di frequenze laterali
con potenza non trascurabile pari a circa L = 1.5 I (per una trattazione pi dettagliata
sulle funzioni di Bessel e sulla regola di Carson si rimanda a [1],[4]).
Interpretiamo ora il caso preso in esame rispetto alla modulazione di frequenza. Sapendo
1
che la fase istantanea di un segnale del tipo s (t) = sin [ (t)] data da fi (t) = 2 d
dt , la
frequenza istantanea del nostro segnale vale
ovvero varia intorno alla frequenza portante fc con una deviazione massima di I fm .
2
Spettro di frequenze di un segnale con con fc = 200 Hz, fm = 500 hz e indice di modulazione unitario
0.35
0.3
0.25
0.2
Power
0.15
0.1
0.05
Portante Composta
Possiamo ora applicare i risultati ottenuti a un segnale la cui portante non sia una semplice
sinusoide, ma un segnale periodico composto da pi sinusoidi operanti a diverse frequenze.
Questo mette in luce una importante potenzialit della Sintesi FM. Consideriamo per
esempio un segnale costituito dalla somma di due sinusoidi, centrate in due frequenze fc1 e
fc2 entrambe modulate con la stessa frequenza fm = fm1 = fm2 . Il segnale risultante sar
del tipo
s (t) = sin [2fc1 t + I sin (2fm t)] + sin [2fc2 t + I sin (2fm t)]
e produrr uno spettro di frequenze che saranno centrate in [fc1 kfm ] [fc2 kfm ].
S
3
Spettro di un segnale composto da due portanti in fc1 = 200 Hz e fc2 = 10000 Hz con modulanti fm1 = fm2 = 500 Hz
0.4
0.35
0.3
0.25
Power
0.2
0.15
0.1
0.05
0
-2.5 -2 -1.5 -1 -0.5 0 0.5 1 1.5 2 2.5
Hz 4
x 10
Modulante Composta
Sulla scia del caso precedente legittimo pensare di costruire un segnale modulante composto
da pi sinusoidi sommate tra loro. Consideriamo per esempio il caso di una portante singola
fc e di due frequenze modulanti fm1 e fm2 , con fm1 = 6 fm2 . Otterremo quindi un segnale
del tipo
4
Spettro delle frequenze di un segnale a singola portante fc = 300 Hz e modulante complessa composta da due termini in fm1 = 300 Hz e fm2 = 1200 Hz
0.35
0.3
0.25
0.2
Power
0.15
0.1
0.05
0
-2.5 -2 -1.5 -1 -0.5 0 0.5 1 1.5 2 2.5
Hz x 10
4
Spettro del segnale precedente a cui sono state modificate leggermente le frequenze di modulazione per ottenere dei rapporti non semplici
0.2
0.15
Power
0.1
0.05
-1 -0.5 0 0.5 1
Hz x 10
4
5
PROGETTO
Alla luce di quanto detto fino ad ora doveroso mostrare come si possano effettivamente
applicare le nozioni teoriche appena viste per la Sintesi FM si segnali audio.
Si deciso di riportare un esempio, realizzato in MATLAB, che tenta di riprodurre
i suoni di un quartetto di campane che suonano una semplice melodia. Tuttavia prima
di procedere bene avere qualche nozione in pi sulle frequenze che identificano le note
musicali e sull acustica delle campane.
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modulante non un multiplo esatto della portante, ma vi un errore di qualche Hz. Questo
conferisce al segnale un lieve tocco inarmonico che dovrebbe simulare meglio il suono reale.
Il segnale numero tre il pi debole dei quattro. La ragione che esso serve a dare
contriburi frequenziali relativi alla nota corrispondente alla quinta dellaccordo, che tipi-
camente quella che fornisce meno potenza al suono di una campana. La modulazione
stata fatta con una modulante composta da due sinusoidi, una nella stessa frequenza della
portante, e laltra ad una frequenza circa quattro volte superiore. Questa scelta stata
fatta nella speranza di dare maggiore carattere tonale alla frequenza portante del segnale,
per compensarne lampiezza ridotta.
Il segnale numero quattro, infine, caratterizzato da una media potenza e fornisce
contributi frequenziali relativi alla nota nominale della campana, sia sullottava pi bassa
che su quella pi alta. Questo risultato ottenuto attraverso una modulazione effettuata con
una sinusoide semplice alla stessa frequenza della portante, ma con un indice di modulazione
I = 3 che garantisce quindi contributi significativi su circa quattro frequenze laterali.
Si precisa che tutti gli indici numerici, relativi allampiezze, al decadimento del suono e
ai modificatori vari delle frequenze scelte per le modulanti, sono stati stabiliti in maniera
totalmente empirica. Chi scrive ha ritenuto che tra le varie soluzioni provate, quella proposta
sia stata la pi efficace trovata.
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Conclusioni
Alla luce di ci che stato illustrato, si capisce che la Sintesi FM sicuramente uno
strumento potente, che permette di produrre sonorit ricche di contributi tonali senza
richiedere capacit computazionali proibitive, in quanto bastano pochi parametri inseriti
in una configurazione semplice per ottenere risultati importanti. Va tuttavia sottolineato
come questo strumento, per quanto potente, non sia di facile e intuitivo utilizzo per la
realizzazione di sonorit che emulino quelle di strumenti reali. Ci vuole infatti una enorme
esperienza e molti tentativi per ottenere dei risultati accettabili. Per questa ragione col
passare del tempo e con la scoperta di mezzi di calcolo sempre pi performanti, luso della
Sintesi FM ha ceduto il passo, almeno in alcuni campi, a metodi di sintesi di pi immediato
riscontro pratico, seppur di maggiore complessit computazionale.
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Bibliografia
[1] Matteo Franca. Le Funzioni di Bessel Appunti del corso di Metodi Matematici.
Dipartimento di Scienze Matematiche, Universit Politecnica delle Marche.
[2] Giovanni De Poli. Carlo Drioli, Federico Avanzini. Sintesi dei segnali audio,
Cap. 5. Universit di Padova.
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